Accade all UE. n 245. s u l l e a t t i v i t à d e l l e I s t i t u z i o n i C o m u n i t a r i e

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1 Accade all UE n 245 B o l l e t t i n o d i n f o r m a z i o n e s u l l e a t t i v i t à d e l l e I s t i t u z i o n i C o m u n i t a r i e settimana dal 19 al 23 gennaio 2015 r e s o c o n t o d e l l a s e t t i m a n a 12 a l 16 g e n n a i o

2 L Editoriale Entro venerdì la Commissione renderà nota la sua prima valutazione sul disegno di legge di stabilità italiano, ma ci si aspetta anche un intervento, per una volta, sui conti tedeschi che fa già molto rumore a Berlino. Del giudizio di Bruxelles sul testo del governo Letta sono già uscite alcune anticipazioni sulla stampa che parlano forse in modo eccessivamente ottimistico - di un parere "sostanzialmente positivo" sulla manovra, a condizione che si mantengano la traiettoria e i saldi di quanto mandato a Bruxelles, cioè del testo varato da Letta e Saccomanni. Naturalmente, in mezzo, ci sono i tremila e passa emendamenti ed è chiaro quindi che l esercizio è estremamente difficile perché dall Europa verrà un monito a chiudere la partita a saldi invariati, mentre non è certo che questa sia la linea delle forze politiche, specie nella fase convulsa che stiamo vivendo. Molto probabilmente, la Commissione metterà in rilievo l impegno del governo a tenere la barra del limite del 3% sul quale si è già espressa la scorsa settimana e farà capire che solo rispettando scrupolosamente le tabelle di marcia annunciate (cioè un deficit nel 2014 al 2,7%) può aprirsi concretamente la possibilità di attivare i meccanismi di flessibilità previsti dal sistema di governance europeo che ci consentirebbe di scorporare somme (due o tre miliardi per esempio) per investimenti senza intaccare i limiti stabiliti. E questo senza dubbio lo scenario al quale pensa Letta quando chiede che il suo governo sia giudicato "a fine 2014". Vedremo nelle prossime due/tre settimane se questo scenario sarà S e t t i m a n a d e c i s i v a p e r i l f u t u r o d e l l ' e u r o Anche se la Banca centrale europea e le altre istituzioni comunitarie minimizzano, questa settimana può essere decisiva per il futuro della moneta unica e le prospettive di crescita economica. Infatti, da un lato, giovedì il Board della BCE dovrebbe dare vita al famoso Quantitative easing, cioè all acquisto massiccio di titoli di Stato dei paesi membri e, dall altro, domenica le elezioni politiche in Grecia costituiranno un test importante perché, come si sa, i sondaggi danno in testa il partito che fa campagna per l uscita del paese dalla zona euro. Dopo averne parlato da oltre due anni, cosa che da sola ha permesso di calmierare i mercati in momenti di massima tensione e divario di spread, Mario Draghi è deciso a giocare fino in fondo la sua parte, incurante degli attacchi ripetuti che riceve dagli ambienti più conservatori tedeschi e di altri paesi del Nord Europa. Da ultimo, ha dovuto trattare un compromesso per far sostenere alle banche centrali dei singoli paesi una parte degli acquisti dei rispettivi titoli di Stato ed evitare così la temuta totale mutualizzazione cosi osteggiata dalla Bundesbank, ma la sostanza non cambia, quella cioè -finalmente- di una robusta iniezione di liquidità per rilanciare la domanda interna e spingere verso l alto l economia. Chissà se questo intervento in zona Cesarini sarà sufficiente ad orientare il voto greco. È probabile di no, e quindi su quel fronte si dovrà attendere quali saranno gli equilibri politici che usciranno dalle urne. Altro appuntamento importante della settimana è il vertice Merkel-Renzi, in programma giovedì a Firenze, nel quadro della preparazione del G7. Molti i temi che potrebbero utilmente figurare in agenda, dalle modalità di applicazione della flessibilità, all Unione dell energia ed alla necessità di garantire condizioni di competitività adeguate per i settori industriali dei due Paesi più esposti al rischio di delocalizzazione, nonché, naturalmente, al tema del made-in, il cui iter, come si sa, è bloccato proprio dal voto tedesco. L occasione dell incontro sarebbe proficua proprio per favorire una soluzione e ricercare una via d uscita sulla base delle soluzioni già individuate dal Governo, ma su cui non vi è stato ancora un confronto con le altre parti interessate. G i a n f r a n c o D e l l A l b a 2

3 settimana dal 19 al 23 gennaio novembre L a S e t t i m a n a La settimana sarà incentrata sui lavori del Parlamento europeo, dove si riuniscono le commissioni parlamentari, con all odg numerosi dossier di interesse per il mondo industriale. In primis, si segnala il voto, in commissione Industria, sulla bozza di parere dell On. Tajani (PPE) sulla Costituzione e funzionamento di una riserva stabilizzatrice del mercato nel sistema unionale di scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra. Inoltre, l On. Cofferati (S&D) presenterà alla commissione Affari Giudici la sua bozza di parere sulla proposta di modifica della Direttiva sui diritti degli azionisti. Inoltre, nella stessa commissione si terrà un audizione sulla proposta di Direttiva sul segreto industriale. Per quanto riguarda il Consiglio, in tutte le commissioni parlamentari si presenteranno i vari ministri lettoni, per presentare le priorità della Presidenza, che durerà fino alla fine di giugno Infine, il 22 gennaio a Firenze si terrà il bilaterale italo-tedesco, alla presenza dei due capi di Governo. M a t t e o B o r s a n i 3

4 settimana dal 19 al 23 gennaio novembre 1. A C C ADE IN PARLAM E N TO R I U N I O N I D E L L E C O M M I S S I O N I P A R L A M E N T A R I A m b i e n t e C o m m e r c i o i n t e r n a z i o n a l e P r o b l e m i e c o n o m i c i e m o n e t a r i I n d u s t r i a, r i c e r c a e d E n e r g i a M e r c a t o i n t e r n o e P r o t e z i o n e d e i c o n s u m a t o r i A f f a r i G i u r i d i c i S v i l u p p o r e g i o n a l e 2. A C C ADE IN CONSIGLIO P r i o r i t à d e l s e m e s t r e d i P r e s i d e n z a l e t t o n e R i u n i o n e i n f o r m a l e d e i m i n i s t r i U E d e l l e T l c 3. R I UNIONI ED EVENTI L a p r i v a c y n e l l ' e r a d i g i t a l e 4. B ANDI E FINANZIAM ENTI E v e n t i i n f o r m a t i v i Resoconto della settimana 12 al 16 gennaio

5 1. A C C ADE IN PARLAM E N TO R I U N I O N I D E L L E C O M M I S S I O N I P A R L A M E N T A R I A M B I E N T E I prossimi 21 e 22 gennaio si riuniranno i membri della commissione ENVI del Parlamento europeo. All ordine del giorno si segnalano i seguenti punti di principale rilievo: La presentazione del Programma della Presidenza del Consiglio lettone per il primo semestre 2015, da parte del Ministro dell Ambiente e dello Sviluppo Regionale Kaspars Gerhards. La discussione della relazione presentata in seconda lettura dall On. N. Torvalds (ALDE, FI) alla proposta di emendamento alla Direttiva 98/70 concernente la qualità dei combustibili e alla Direttiva 2009/28 sulla promozione dell uso dell energia da fonti rinnovabili (cosiddetta Direttiva Indirect Land Use Change: ILUC) 2012/0288(COD). La valutazione degli emendamenti presentati alla relazione dell On. I. Belet (PPE, BE) alla proposta di Decisione per l istituzione ed operazione di una Riserva di Stabilità del Mercato per lo schema comunitario di scambio di quote di emissione ed emendamento Direttiva 2003/87/CE /0011(COD). Lo scambio di vedute con K. Falkenberg, Direttore Generale della DG Ambiente della Commissione europea, sul Pacchetto rifiuti - proposta di revisione della Direttiva quadro sui rifiuti 2008/98/CE, della Direttiva 94/62/CE relativa agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggi, della Direttiva 1999/31/CE sullo smaltimento in discarica, della Direttiva 2000/53/CE sui veicoli a fine vita, della Direttiva 2006/66/CE sulle batterie e gli accumulatori e i rifiuti di batterie e accumulatori, e della Direttiva 2012/19/UE sui rifiuti da apparecchiature elettriche e elettroniche - COM/2014/0397. Per maggiori informazioni: Barbara Mariani (b.mariani@confindustria.eu) e Marco Mannocchi (m.mannocchi@confindustria.eu) 5

6 C O M M E R C I O I N T E R N A Z I O N A L E Mercoledì 21 e giovedì 22 gennaio si riunirà a Bruxelles la commissione per il commercio internazionale (INTA). Tra i punti all ordine del giorno si segnala la presentazione a cura di Zanda Kalnina- Lukaševica, segretario di stato parlamentare per gli Affari europei, ministero degli Affari esteri, in rappresentanza del Presidente in carica del Consiglio, sulle priorità della Presidenza lettone in materia di politica commerciale internazionale. A seguire ci sarà uno scambio di opinioni sullo stato attuale dei negoziati del trilogo in corso. Si segnala inoltre la presentazione del documento di lavoro contenente le raccomandazioni alla Commissione europea in merito ai negoziati sul partenariato transatlantico su commercio e investimenti (TTIP), a cura del Presidente della commissione INTA l On. Bernd Lange (S&D, Germania). Successivamente ci sarà un primo scambio di opinioni sulla comunicazione della Commissione al parlamento europeo e al Consiglio sulla strategia europea di sicurezza energetica, per cui è relatore l On. Helmut Scholz (GUE, Germania). La riunione di giovedì 22 gennaio prenderà avvio con uno scambio di opinioni con i rappresentanti della camera di commercio dell UE in Cina. Si segnala infine la presentazione a cura della Commissione sull'esito della consultazione pubblica sul meccanismo di risoluzione delle controversie investitori- Stato (ISDS). Per maggiori informazioni: Carlo Pirrone (c.pirrone@confindustria.eu) P R O B L E M I E C O N O M I C I E M O N E T A R I Mercoledì 21 gennaio si riunirà a Bruxelles la commissione per i problemi economici e monetari (ECON). Tra i punti all ordine del giorno si segnala l esame degli emendamenti alla proposta di Regolamento sui Fondi comuni monetari per cui è relatrice l On. Neena Gill (S&D, UK). A seguire è prevista la votazione sulla Relazione annuale 2013 della Banca centrale europea, per cui è relatore l On. Pablo Zalba Bidegain (PPE, Spagna). 6

7 Successivamente è invece previsto un dialogo economico e uno scambio di opinioni con Janis Reirs, Presidente del Consiglio ECOFIN e ministro lettone delle Finanze. Si segnala inoltre l esame del progetto di relazione dell On. Gunnar Hökmark (PPE, Svezia) sulle misure strutturali per migliorare la resilienza degli istituti di credito dell'ue. A seguire sarà preso in esame il progetto di relazione dell On. Renato Soru (S&D, Italia) su Informazione e trasparenza delle operazioni di finanziamento tramite titoli. Infine verranno discussi gli emendamenti presentati alla Relazione annuale sulla politica di concorrenza dell'ue, per cui è relatore Morten Messerschmidt (ECR, Danimarca). Per maggiori informazioni: Viviana Padelli (v.padelli@confindustria.eu) I N D U S T R I A R I C E R C A E D E N E R G I A I prossimi 21 e 22 gennaio si riuniranno i membri della commissione ITRE del Parlamento europeo. All ordine del giorno si segnalano i seguenti punti di principale rilievo: La discussione della relazione presentata dall On. A. Saudargas (PPE, LT) relativamente alla Strategia Europea per la Sicurezza Energetica. La discussione dell opinione presentata dall On. A. Gierek (S&D, PL) relativamente alla proposta di Direttiva sulla riduzione delle emissioni nazionali di alcuni inquinanti atmosferici ed emendamento Direttiva 2003/35/EC - COM(2013)0920. La presentazione dello studio sugli Impatti del TTIP sui Mercati Europei dell Energia e sulle Industrie Manifatturiere. Il resoconto della missione della Delegazione del Parlamento europeo alla Conferenza di Lima sui cambiamenti climatici. Il voto sulla relazione dell On. A. Tajani (PPE, IT) sulla proposta di Decisione per l istituzione ed operazione di una Riserva di Stabilità del Mercato per lo schema comunitario di scambio di quote di emissione ed emendamento Direttiva 2003/87/CE /0011(COD). Per maggiori informazioni: Barbara Mariani (b.mariani@confindustria.eu) Marco Mannocchi (m.mannocchi@confindustria.eu) 7

8 Martedì 20 Gennaio, in commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (ITRE), si terrà un workshop dal titolo: Cross-competition among information (digital) platforms. Should we avoid global information monopolies? And what place for European platforms? Seguirà, il 21 gennaio, la presentazione delle priorità della Presidenza del Consiglio dell'unione europea sulle telecomunicazioni e TIC, da parte di Anrijs Matīss, Ministro lettone dei Trasporti. Per maggiori informazioni: Cinzia Guido (c.guido@confindustria.eu) M E R C A T O I N T E R N O E P R O T E Z I O N E D E I C O N S U M A T O R I Il 22 gennaio, in commissione parlamentare IMCO, si terrà l esame del mandato per avviare i negoziati nel quadro del trilogo su l Accessibilità dei siti web degli enti pubblici del relatore Dita Charanzová (ALDE, Rep. Ceca) Per maggiori informazioni: Cinzia Guido (c.guido@confindustria.eu) A F F A R I G I U R I D I C I Il 19 e il 20 gennaio si riunisce la commissione Affari Giuridici. Tra i punti all ordine del giorno, si segnalano lo scambio di opinioni sul rapporto dell On. Cofferati (Gruppo S&D) sulla modifica della Direttiva sui diritti degli azionisti, l audizione sulla proposta di Direttiva sul segreto industriale (relatrice l On. Le Grip, PPE, Francia), e l esame del progetto di relazione di iniziativa dell on. Reda sull attuazione della Direttiva 2001/29/CE sul diritto d autore e sui diritti connessi. Per maggiori informazioni: Matteo Borsani (m.borsani@confindustria.eu) S V I L U P P O R E G I O N A L E Il 19 gennaio, in commissione REGI, si terrà lo scambio di opinioni con Corina Crețu, Commissario per la politica regionale. Seguirà il 20 gennaio, uno scambio di opinioni con Jānis Reirs, ministro delle Finanze, Presidente in carica del Consiglio, sulle priorità della Presidenza lettone. Per maggiori informazioni: Cinzia Guido (c.guido@confindustria.eu) 8

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10 2. A C C ADE IN CONSIGLIO P R I O R I T À D E L S E M E S T R E D I P R E S I D E N Z A L E T T O N E Lo scorso 1 gennaio la Lettonia ha assunto la Presidenza del Consiglio dell UE, che ricoprirà fino al 30 giugno La Presidenza lettone, che si insedia dopo il semestre a guida italiana, ha presentato, lo scorso 14 gennaio al Parlamento europeo riunito in sessione Plenaria, il programma e le priorità per i prossimi sei mesi. Puntare sulla competitività e sul potenziale delle imprese per creare nuovi posti di lavoro, rafforzare il ruolo internazionale dell'europa - anche attraverso la partnership orientale e gli accordi commerciali come il TTIP - e sfruttare le opportunità dell'economia Digitale. Queste sono le priorità della Lettonia per il semestre di Presidenza del Consiglio dell'unione europea. Per Riga è la prima presidenza in assoluto del Consiglio dal suo ingresso nell'unione nel U N EU R O P A P I Ù C O M P E T I T I V A Secondo il programma presentato dalla Lettonia, l Europa ha bisogno di aumentare le sue capacità imprenditoriali promuovendo investimenti in nuovi e più competitivi prodotti e servizi. Solo sviluppando un industria e un settore dei servizi competitivi, l Europa può creare lavoro e così anche rafforzare la coesione sociale. A questo fine la Lettonia ha deciso di impegnarsi, per prima cosa, ad attivare il più velocemente possibile le procedure per implementare il Piano d investimenti per l Europa presentato dalla Commissione europea. La Presidenza lettone continuerà poi a puntare ad un sostanziale alleggerimento degli ostacoli amministrativi e ad un rafforzamento del Mercato Unico, attraverso progressi nelle proposte che rimangono ancora da approvare nell ambito del Single Market Act II, al fine di rafforzare l attività imprenditoriale. Nel contesto della competitività il principio che guiderà l azione della Presidenza sarà quello della Better Regulation. Una più efficiente e mirata regolamentazione significa potersi concentrare su risorse umane e finanziarie per gli obiettivi principali: crescita, lavoro e competitività. Altro dossier prioritario sarà quello dell Unione Energetica. Secondo la Presidenza c è bisogno di una politica energetica basata su solidarietà, fiducia e sicurezza. Con una vera Unione energetica l UE beneficerebbe di una rete energetica connessa in maniera più efficiente e migliorerebbe anche la propria governance. 10

11 D I G I T A L E U R O P E La seconda priorità della Presidenza è quella dell'economia digitale, settore di eccellenza del Paese. Riga è la capitale europea di internet, con il maggior numero di punti wi-fi per metro quadrato in Europa e la più alta penetrazione della banda larga e i servizi internet più veloci nell'ue. Per questo, la Presidenza intende lavorare per sviluppare una vera Europa digitale, attraverso la creazione di un Mercato unico digitale più sicuro, una digitalizzazione del settore pubblico e un aumento della sicurezza dell ecosistema digitale. In questo contesto la Presidenza cercherà di concludere i negoziati e raggiungere un accordo sulle proposte attualmente in discussione, in particolare la Presidenza cercherà di raggiungere un accordo sul Regolamento Data protection e sul Pacchetto del mercato delle telecomunicazioni. R A F F O R Z A R E I L R U O L O G L O B A L E D E L L EU R O P A L Unione europea, si legge nel programma della Presidenza, ha il dovere di assumere un pieno e attivo ruolo sulla scena mondiale, in particolare se si pensa alla difficile situazione presente ai confini dell UE. Per questo, priorità della Presidenza sarà quella di supportare gli sforzi dell Alto Rappresentanza dell Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Federica Mogherini. Impegno prioritario per la Lettonia sarà quello della Politica Europea di Vicinato con i confini dell Est e con il Sud. Per rafforzare il ruolo dell'europa sullo scenario internazionale la Presidenza lettone mira a fare passi avanti negli accordi commerciali bilaterali, in particolare accelerando i negoziati con gli Stati Uniti per la definizione del Transatlantic Trade and Investment Partnership, cercando di chiudere l accordo entro il La Presidenza cercherà di concludere anche altre transatlantic partnership, come quella UE-Canada, e avanzare nelle negoziazioni dell accordo di libero scambio dell Unione con il Giappone, la Georgia, la Moldovia, e l Ucraina. Altro punto fondamentale sarà la revisione del UE-Central Asia Agreement. La negoziazione inizierà soltanto ponendo la sicurezza, la gestione dei confini e i diritti umani come argomenti principali. Per maggiori informazioni: Pietro Mambriani (p.mambriani@confindustria.eu) 11

12 R I U N I O N E I N F O R M A L E D E I M I N I S T R I UE D E L L E T LC Il 21 gennaio, si incontreranno a Bruxelles i ministri UE delle telecomunicazioni per una cena informale organizzata dal commissario UE per l Economia e società digitali Günther Oettinger. L'obiettivo è rivedere lo stato di avanzamento della trattativa sul Regolamento sul mercato unico delle telecomunicazioni (TSM) e discutere del pacchetto futuro, cioè il mercato unico digitale o DSM. Un incontro più formale delle parti interessate si terrà poi a Bruxelles il 24 febbraio. Per maggiori informazioni: Cinzia Guido (c.guido@confindustria.eu) 12

13 3. R I UNIONI ED EVENTI L A P R I V A C Y N E L L ' E R A D I G I T A L E La mattina del 21 gennaio, si terrà presso l aula A5E3 del Parlamento europeo il breakfast meeting La privacy nell'era digitale, organizzato da EU40 e Microsoft, e coospitato dall eurodeputato Eva Paunova (PPE, Bulgaria), membro della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e dall'eurodeputato Vittorio Negrescu (S&D, Romania), ex imprenditore digitale e membro sostituto della commissione giuridica. Mr. Brad Smith, Vice Presidente Esecutivo degli Affari Legali e Societari di Microsoft, terrà un discorso programmatico. Per maggiori informazioni: Cinzia Guido (c.guido@confindustria.eu) 13

14 4. B ANDI E FINANZIAM ENTI E V E N T I I N F O R M A T I V I Segnaliamo che questa settimana, il 20 gennaio, si terrà a Bruxelles l incontro Erasmus+ Programme KA3 Support for Policy Reform - Prospective Initiatives Infoday - Forward-Looking Cooperation Projects, un infoday organizzato dall'agenzia Esecutiva della Commissione europea per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA) per presentare le opportunità di finanziamento nell'ambito della Key Action 3 - 'Support for Policy Reform, del programma Erasmus +. L evento si terrà presso il Management Centre Europe (MCE). Segnaliamo inoltre che: La Commissione europea ha pubblicato il Bando Cluster go International, all'interno del programma COSME che supporta la competitività delle imprese ed in particolare delle PMI. Il bando intende focalizzarsi sulla creazione, sviluppo e internazionalizzazione dei cluster e delle PMI, attraverso la creazione di European Strategic Cluster Partenerships (ESCPs) con Paesi terzi, nei settori di interesse strategico per le imprese. Al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, il bando è suddiviso in due Strand : Strand 1 - A sostegno di azioni preparatorie per l istituzione e la formazione delle ESCPs. Le attività eleggibili devono contribuire a sviluppare una strategia d internazionalizzazione comune e un piano d azione per la sua attuazione. Strand 2 - A sostegno della prima implementazione, fase di testing e ulteriore sviluppo delle ESCPs. Le attività eleggibili devo contribuire allo sviluppo di azioni concrete a sostegno della collaborazione con partner strategici di Paesi Terzi (cioè al di fuori dell Europa). Possono partecipare in qualità di applicant i cluster e i business network registrati o intenzionati a registrarsi alla European Cluster Collaboration Platform. Il bando dispone di un budget complessivo pari a euro. 14

15 Le candidature dovranno essere inviate entro il 31/03/2015 alle ore E possibile scaricare i documenti per partecipare al bando sul Participant Portal. Per ulteriori approfondimenti in merito al programma COSME e al bando Cluster go International è possibile consultare la pagina dedicata nell area riservata del sito web della Delegazione di Confindustria. Per maggiori informazioni: Leonardo Pinna (l.pinna@confindustria.eu) e Ilaria Giannico (i.giannico@confindustria.eu) 15

16 Resoconto della settimana dal 12 al 16 gennaio 16

17 settimana dal 12 al 16 gennaio novembre 1. A C C ADE IN PARLAM E N TO S E S S I O N E P L E N A R I A S T R A S B U R G O R I U N I O N I D E L L E C O M M I S S I O N I P A R L A M E N T A R I P r o b l e m i e c o n o m i c i e m o n e t a r i 2. R I UNIONI ED EVENTI I n c o n t r o t r a e s p e r t i n a z i o n a l i i n m a t e r i a d i T l c 17

18 1. A C C ADE IN PARLAM E N TO S E S S I O N E P L E N A R I A S T R A S B U R G O R I U N I O N I D E L L E C O M M I S S I O N I P A R L A M E N T A R I P R O B L E M I E C O N O M I C I E M O N E T A R I Lunedì 12 gennaio a Strasburgo si è riunita la commissione per i problemi economici e monetari (ECON), durante la quale si è tenuto un dialogo economico e uno scambio di opinioni con Pier Carlo Padoan ex presidente del Consiglio ECOFIN e ministro italiano dell Economia. Il ministro Padoan ha tracciato un bilancio positivo del semestre di Presidenza italiana, che ha insistito sull importanza di rilanciare gli investimenti e fare miglior uso della flessibilità (ndr il Dialogo economico si è tenuto il giorno precedente alla comunicazione della Commissione sulle linee guida per l interpretazione dei margini di flessibilità nell ambito del Patto di Stabilità e Crescita). La strategia portata avanti dalla Presidenza italiana per creare un clima favorevole agli investimenti si è fondata su tre pilastri: riforme, investimenti e integrazione dei mercati. Questi tre elementi, se combinati, contribuiranno a sostenere la domanda nel breve periodo e porre basi per aumentare il potenziale di crescita nel medio periodo. Il ministro Padoan ha evidenziato che il quadro macroeconomico si è deteriorato ulteriormente nell ultimo anno, con tassi di disoccupazione che hanno raggiunto livelli allarmanti. Data la gravità della situazione serve perciò uno shock positivo, con un particolare impegno sia nazionale che europeo nel perseguire un agenda articolata di riforme strutturali. La Presidenza italiana ha spinto con decisione un agenda per gli investimenti, contribuendo alla nascita della task force presieduta da Commissione e BEI e con la partecipazione degli Stati membri per individuare potenziali progetti di investimento e le barriere che ne ostacolano la realizzazione. Il piano di investimenti presentato dalla Commissione non si limiterà a mobilizzare risorse pubbliche e private, ma individuerà anche delle riforme strategiche a sostegno degli investimenti. Infatti, come ha sottolineato il ministro, per incentivare gli investimenti serve una combinazione di risorse per poterli realizzare e di opportunità di profitto. 18

19 Padoan ha poi affermato che passi ulteriori verso una Capital Markets Union sono cruciali per diversificare i sistemi finanziari e realizzare mercati dei capitali ben sviluppati che affianchino il credito bancario, come enunciato anche nelle conclusioni del Consiglio ECOFIN del 9 dicembre sulla finanza per la crescita. In tema di trasparenza fiscale e contrasto a evasione ed elusione fiscale sono stati fatti grandi passi avanti, a partire dalla clausola antiabuso nella direttiva madre figlia che aiuterà a combattere i fenomeni di pianificazione fiscale aggressiva, erosione delle basi imponibili e concorrenza fiscale dannosa. Per quanto riguarda invece i dossier finanziari, la BCE ha assunto pieni poteri di vigilanza a novembre, risultato -ha sottolineato Padoan- di cui sia il Consiglio che il Parlamento devono essere orgogliosi e che ha contribuito ad accrescere la fiducia nel settore bancario dell'ue. In merito ai principali risultati raggiunti durante la Presidenza, l ex presidente del Consiglio ECOFIN ha citato l accordo politico sul Regolamento relativo ai fondi di investimento europeo a lungo termine (ELTIF), l'accordo politico raggiunto nel trilogo del 17 dicembre sul Regolamento relativo alle commissioni interbancarie multilaterali (MIF) sulle operazioni di pagamento tramite carta, oltre a quello sulla direttiva e sul regolamento antiriciclaggio. Infine sono state messe a punto le posizioni del Consiglio in merito al Regolamento sulle operazioni di finanziamento tramite titoli, alla Revisione della direttiva sugli enti pensionistici aziendali e professionali, alla Direttiva sui servizi di pagamento (PSD2) e alla Revisione della direttiva sull'intermediazione assicurativa e sono stati compiuti positivi passi avanti in merito alla Riforma strutturale del settore bancario, ai Fondi comuni monetari, e agli indici usati come valori di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari. Il ministro Padoan ha concluso il suo intervento ribadendo che l Europa ha bisogno di una governance economica che assicuri la solidità complessiva delle finanze pubbliche dell area, stimoli politiche di bilancio favorevoli alla crescita e incoraggi gli investimenti e le riforme per migliorare la competitività. Durante il dibattito che ne è seguito, il ministro dell'economia, interrogato dall On. Pablo Zalba Bidegain (PPE, Spagna) e dall On. Notis Marias (ECR, Grecia) sulla situazione critica della Grecia, non ha voluto entrare nel merito dei futuri interventi ed effetti della Troika, rispondendo che solo dopo le elezioni e quando ci sarà un governo con cui interloquire ci si potrà esprimere al riguardo. 19

20 Per quanto riguarda le molte domande sul percorso di riforme e di risanamento del debito in Italia, Padoan ha invece affermato che l azione del governo è volta ad adottare e implementare le riforme strutturali, ma che comunque l Italia sta affrontando gravi ostacoli alla crescita a causa di due decenni di opportunità mancate e riforme insufficienti in ambito di giustizia civile, fiscalità e mercato lavoro. Il debito, invece, per quanto elevato, è sotto controllo e sostenibile e comincerà a diminuire nel Durante la riunione della commissione per i problemi economici e monetari (ECON) del 12 gennaio si è tenuta un audizione con Stefan Kapferer, vice segretario generale dell OCSE. Tema principale dell audizione è stata la revisione del quadro di governance economica, tema su cui lo scorso 4 novembre l On. Pervenche Berès (S&D, Francia) aveva già presentato, in veste di relatrice, un documento di lavoro. Kapferer ha evidenziato innanzitutto l importanza di trovare il giusto equilibrio tra flessibilità e rigore, oltre che tra politica monetaria, politiche di bilancio e riforme strutturali. Questo equilibrio varia costantemente a seconda delle circostanze e non è detto che le scelte che erano giuste due anni fa lo siano ancora oggi. Kapferer si è chiesto in primo luogo quanta flessibilità serva nelle circostanze attuali con disoccupazione elevata, bassi tassi di inflazione, tasso di crescita debole e un output stagnante nella zona euro. Infatti, se si analizza il documento di lavoro presentato e si esaminano le regole di bilancio, emerge che il margine di manovra nell area euro è piuttosto limitato. Nonostante per stimolare la crescita si richiedono alla BCE misure di stimolo eccezionali, affinché la crescita venga sostenuta nel lungo periodo servono anche misure ambiziose da parte dei governi. L OCSE collabora strettamente con gli Stati della zona euro per appoggiare qualsiasi sforzo in questa direzione, cercando anche di misurare gli output delle riforme strutturali. Infine Kapferer si è chiesto di che cosa avrà bisogno l eurozona quando questa situazione di crisi finirà e si tornerà, come tutti auspicano, ad uno scenario economico normale e ha suggerito che dopo un certo numero di anni servirà una riforma delle regole fiscali per adattarsi ai cambiamenti che saranno avvenuti. 20

21 La relatrice Pervenche Berès (S&D, Francia) ha evidenziato che nell Analisi annuale della crescita 2015, presentata dalla Commissione a novembre, gli investimenti hanno un ruolo cruciale mentre questo aspetto non sembra essere centrale nella presentazione del vice segretario generale. Kapferer ha ribattuto che, al contrario, l OCSE è convinta che servano più investimenti, non solo concentrati sul lato della domanda e soprattutto non solo pubblici, ma anche privati, ad esempio sul fronte del mercato comune dell energia o per Connecting Europe Facility. Servono però anche una politica e delle regole che stimolino gli investimenti. Riguardo alle riforme strutturali Kapferer concorda con l On.Berès sul fatto che gli Stati si debbano appropriare delle riforme strutturali, in quanto le raccomandazioni da parte della Troika o dell OCSE non sono sufficienti. Ha poi aggiunto che alcuni paesi hanno perso credibilità per non aver portato avanti le riforme strutturali annunciate e aver raggiunto la riduzione del deficit concordata a livello UE. Interrogato sul tema delle crescenti disuguaglianze sociali e sull esigenza di perseguire una riforma della governance economica che permetta di intervenire per ridurle, Kapferer ha sottolineato che l OCSE si è sempre concentrata su questo problema e ha spiegato che dai sui indicatori appare evidente che la causa principale dell aumento della disoccupazione e delle disuguaglianze sociali in alcuni paesi è il mancato investimento nel sistema educativo. Oltre a ciò per ridurre le disuguaglianze e ridare slancio alla domanda servono dei salari congrui, come dimostra la raccomandazione alla Germania di introdurre il salario minimo. Purtroppo però in alcuni paesi sarà necessario tagliare le spese nel settore pubblico e ciò comporterà o un taglio del personale o alternativamente un taglio dei salari. Per maggiori informazioni: Viviana Padelli (v.padelli@confindustria.eu) 21

22 2. R I UNIONI ED EVENTI I N C O N T R O T R A E S P E R T I N A Z I O N A L I I N M A T E R I A D I T LC Si è tenuto il 13 gennaio, a Riga, l incontro tra esperti nazionali in materia di Tlc per discutere, in particolare, di roaming e del papere pubblicato lo scorso dicembre dal Berec (l Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche), in cui si dichiarava la non sostenibilità della soppressione del roaming. All incontro, la Presidenza lettone di turno dell UE ha presentato un nuovo compromesso, che la maggioranza degli Stati membri sembra sposare, volto a posticipare di tre anni l azzeramento completo della sovrattassa pagata sul traffico intracomunitario da cellulari, ossia l entrata in vigore del cosiddetto roam like home, rispetto alla data del 15 dicembre 2015 votata in aprile dal Parlamento europeo. Dal momento che i tetti fissati dall UE su tali tariffe (che il pacchetto, per l appunto, non tocca) resterebbero di gran lunga superiori ai prezzi al dettaglio, il rischio paventato dal BEREC - è che con l entrata in vigore del roaming zero i costi aggiuntivi sostenuti dagli operatori vengano da ultimo scaricati sulle bollette domestiche. La Lettonia suggerisce tuttavia alcune specifiche tutele per i consumatori da mettere in campo in attesa che l UE legiferi entro i prossimi 36 mesi su un ragionevole allineamento dei prezzi retail e wholesale. Secondo il testo di Riga, sino al 2018, gli operatori verrebbero comunque obbligati ad offrire pacchetti che permettano l uso del telefono in un altro paese UE agli stessi prezzi domestici, ma solo entro limiti di tempo e volume dati stabiliti su base nazionale dei regolatori, limiti oltre i quali torneranno a scattare le tariffe roaming. In generale, sul Regolamento TSM, Riga ha affermato di voler compiere sostanziali progressi negoziali entro la fine di febbraio, spianando così la strada ad un accordo entro la primavera. Ciò detto, va ricordato che i 28 dovranno ancora trovare un intesa sulle regole in materia di Net Neutrality, altro punto chiave della legislazione. La Presidenza presenterà un testo completo e formale nelle prossime settimane. È prevista, inoltre, l elaborazione di un compromesso sulla neutralità della rete entro il 20 gennaio. Il Consiglio vorrebbe un regolamento molto leggero che prevede una definizione di neutralità solo in un considerando piuttosto che in un articolo operativo, a differenza di quanto auspicato dal Parlamento europeo nella sua posizione di aprile Il regolamento non dovrebbe contenere neppure una definizione precisa di servizi specializzati. Questo punto, tuttavia, irrita Berlino. I triloghi con il relatore del 22

23 Parlamento europeo, Pilar del Castillo (PPE, Spagna) dovrebbero poter iniziare in primavera. Per maggiori informazioni: Cinzia Guido A C U R A D I M A T T E O B O R S A N I E G I U L I A N A P E N N I S I 23

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