PROMOSSA DA CITTADINANZATTIVA Si svolge

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1 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola LA CAMPAGNA IMPARARESICURI 2013 PROMOSSA DA CITTADINANZATTIVA Si svolge IN COLLABORAZIONE CON Dipartimento della Protezione Civile Ministero dell Istruzione, dell Università, della Ricerca CON IL SOSTEGNO DI Assosalute CIA Confederazione Italiana Agricoltori TNT L XI Rapporto è stato realizzato in collaborazione con U.I.L.D.M 1

2 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri Indice Premessa... 6 Capitolo 1 - Sicurezza e salute a scuola Per non dimenticare Principali obiettivi della Campagna Impararesicuri Le fasi di lavoro Le equipes La metodologia e gli strumenti utilizzati Capitolo 2 - Informazioni generali e di contesto La tipologia degli edifici scolastici e l area geografica di appartenenza L anno di costruzione Gli enti proprietari La popolazione scolastica Il contesto ambientale in cui sono collocati gli edifici Approfondimenti al capitolo Capitolo 3 - Lo stato degli edifici monitorati Le lesioni strutturali I distacchi di intonaco Gli altri segni di fatiscenza La manutenzione

3 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola 3.5 La presenza di cantieri Approfondimenti al capitolo Capitolo 4 Accessibilità e servizi per gli studenti con disabilità Barriere negli spazi adiacenti l edificio scolastico Accesso all edificio e agli spazi interni Arredi, attrezzature e fruibilità di spazi Bagni per studenti con disabilità Piani Educativi Individualizzati Docenti La somministrazione dei farmaci La gestione delle emergenze Segnaletica e bacheche Approfondimento al capitolo Capitolo 5 - La sicurezza dei più piccoli Accesso e vigilanza Salute, igiene e pulizia Stato delle aule e della mensa Verde, giochi, attività motorie Capitolo 6 - La sicurezza interna Le scale, le uscite di sicurezza, la larghezza dei passaggi

4 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri 6.2 I corrimano e gli anti scivolo Le porte anti panico Le vetrate L impianto elettrico L impianto anti incendio Gli incidenti Gli episodi di bullismo, vandalismo, criminalità Approfondimenti al capitolo Capitolo 7 - La condizione dei servizi didattici Le aule I cortili Le palestre Gli altri servizi didattici I servizi generali e i percorsi comuni I servizi aggiuntivi Approfondimenti al capitolo Capitolo 8 - La prevenzione e la vigilanza Le iniziative di formazione La vigilanza interna La segnaletica: si può fare di più La formazione del personale docente/non docente

5 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola Capitolo 9 Gli adeguamenti al Decreto Legislativo 81/08 e le certificazioni Gli adeguamenti previsti dal Decreto 81/ Le certificazioni Approfondimenti al capitolo Capitolo 10 L igiene e la pulizia I servizi igienici degli studenti La pulizia degli ambienti e degli arredi I prodotti, le dotazioni tecniche, il personale di pulizia La frequenza nella pulizia degli ambienti Capitolo 11 La graduatoria complessiva degli edifici scolastici Capitolo 12 Considerazioni e proposte ALLEGATO 1 - LA MAPPA DEI FATTORI E DEGLI INDICATORI ALLEGATO 2 LE GRADUATORIE DELLE SCUOLE DIVISE PER AMBITI TEMATICI

6 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri Premessa La Campagna IMPARARESICURI ha scelto come suo motivo conduttore, fin dalla prima annualità, la difesa del diritto alla sicurezza e alla salute di tutti coloro che ogni giorno frequentano le scuole italiane, quasi dieci milioni tra studenti, insegnanti, personale non docente. Ma poiché la scuola italiana non si è dimostrata un luogo sicuro, il sottotitolo della Campagna da subito è diventato perché non accada ad altri, richiamandosi a quanto disse la mamma di Luigi, uno dei 27 bambini morti nel crollo della Scuola Jovine di S. Giuliano di Puglia il 31 ottobre 2002: Chiedo una sola cosa, che le nostre scuole siano più sicure affinché nessuna mamma e nessun papà pianga più i suoi figli. Tra i primi definimmo la situazione della sicurezza nelle scuole un emergenza nazionale che come tale andava affrontata. La situazione non sta migliorando in modo significativo ed il difficile contesto economico, nazionale, europeo e mondiale, inevitabilmente renderà più lenta e complessa la messa in campo di risorse. Ciononostante restiamo convinti che investire sull edilizia scolastica significherebbe, anche in tempo di crisi come questo, non solo risolvere un emergenza nazionale così grave da mettere a repentaglio la vita dei nostri figli ma, allo stesso tempo, contribuire alla ripresa economica del paese, alla ripresa dell occupazione considerando la scuola una grande infrastruttura, una grande opera pubblica sulla quale investire. Da undici anni Cittadinanzattiva ha fatto propria questa battaglia di civiltà, raggiungendo anche cambiamenti concreti significativi. Eppure, non possiamo dirci soddisfatti perché di risultati che segnalino un inversione di tendenza verso la 6

7 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola risoluzione del problema, ne abbiamo trovati davvero pochi, in questi mesi, in giro per l Italia. E questa non è una buona notizia. Nonostante ciò, non ci fermeremo, anzi, cercheremo nuove strade, nuove iniziative, nuove strategie per onorare l impegno che ci siamo presi 11 anni fa. Questa Indagine è condotta su un campione di 165 edifici scolastici di 18 regioni e vuole contribuire a tenere alto il livello di attenzione sui numerosi aspetti legati alla non applicazione di diverse normative, tra cui quella sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, quelle relative all abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici come le scuole, quelle relative al diritto allo studio per tutti ivi compresi ragazzi e ragazze con disabilità, ecc. Le novità nel rapporto di quest anno sono costituite da due approfondimenti che riguardano la sicurezza, la qualità della vita e la salute degli alunni con disabilità soprattutto motorie e la sicurezza interna agli edifici vissuta dai bambini più piccoli (3-11 anni), dell Infanzia e della Primaria. Nel primo caso, il coinvolgimento nell'attività di monitoraggio dell associazione U.I.L.D.M. (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), con cui stiamo conducendo la Campagna Assente ingiustificato per l abbattimento delle barriere architettoniche nelle scuole, ha prodotto l inserimento di nuovi indicatori per far emergere, ed in qualche modo misurare, il livello di inclusione sociale; nel secondo caso l impegno pluriannuale di Cittadinanzattiva sui temi dei diritti dei minori nell ambito del Gruppo CRC (circa 80 associazioni) che realizza un rapporto annuale sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell Infanzia e dell adolescenza in Italia, ha fatto sì che anche in questo Rapporto sulla sicurezza e sul ben-essere a scuola si ponessero in maggiore evidenza che in passato, alcuni aspetti di insicurezza, insalubrità ed 7

8 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri invivibilità che pesano maggiormente sui più piccoli e a cui si presta una scarsissima attenzione. In entrambi i casi citati quello che colpisce maggiormente è il fatto che molte delle criticità riscontrate potrebbero essere facilmente risolte e senza eccessivo esborso di risorse economiche. Eppure, ciò non avviene o avviene di rado. Ecco perché, accanto a questo lavoro di denuncia che contraddistingue la prima parte delle attività annuali della Campagna Impararesicuri, ne segue sempre un secondo, quello della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole (novembre 2013), che mira a far crescere nel nostro paese, nei rappresentanti delle istituzioni nazionali, negli amministratori pubblici, nei tecnici locali, negli operatori della scuola, negli studenti e nelle famiglie, una cultura fondata sulla legalità e sulla tutela di diritti fondamentali come quelli della sicurezza e della salute, ma anche lo sviluppo di una cultura civica attiva per la salvaguardia del bene comune scuola. 8

9 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola Capitolo 1 - Sicurezza e salute a scuola 1.1 Per non dimenticare Da anni nel Rapporto annuale di Cittadinanzattiva è presente l elenco delle vittime provocate dalla mancanza di sicurezza degli edifici scolastici italiani perché siamo convinti che, così facendo, si possa sottolineare l importanza della memoria, del ricordo di questi giovanissimi, morti mentre erano a scuola, morti in quanto studenti che ottemperavano al diritto-dovere di studiare. Lo facciamo anche per rinnovare, però, l impegno a rimuovere le cause che hanno determinato queste tragedie e ad individuare le responsabilità. Questo XI Rapporto ci consente di ricordare a tutti, cittadini ed istituzioni, quanto ancora grave sia la condizione delle scuole in Italia non per abbandonarsi al fatalismo, alla rassegnazione o alla denuncia fine a se stessa ma per lavorare tutti, ciascuno per il proprio ruolo, le proprie competenze e responsabilità, affinché tutte le scuole italiane diventino sicure. Ricordare persone innocenti come Vito, come i bambini e la maestra di S. Giuliano, come la bambina di Zagarolo, come gli studenti de l Aquila, è un modo per ritrovare nuova energia in un impegno faticoso e gigantesco, come è quello della messa in sicurezza delle scuole italiane. Vuole essere un occasione per guardare in avanti ed impegnarsi tutti, ancora un pò di più. Le morti bianche della scuola italiana 1. Astore Antonio (1994) 2. Borrelli Antonella (1996) 3. Buonaugurio Michela (1996) 4. Ciniglio Carmela (1955) 5. Colantuono Maria (1996) 6. De Lisio Melisa(1993) 7. Di Cera Sergio (1994) 8. Di Renzo Antonio (1994) 9. Di Renzo Maria (1995) 10. Francario Lorenzo (1992) 11. Iacurto Luca (1996) 12. Iacurto Paolo Romano (1996) 9

10 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri 13. Ianiri Valentina (1996) 14. La Fratta Domenico (1992) 15. Morelli Morena (1996) 16. Nardelli Gianni (1993) 17. Nardelli Giovanna (1992) 18. Occhionero Luigi (1995) 19. Petacciato Luigi (1995) 20. Picanza Maria Celeste (1994) 21. Picanza Raffaele (1996) 22. Picanza Valentina (1996) 23. Riggio Gianmaria (1993) 24. Riggio Luca (1993) 25. Serrecchia Costanza (1992) 26. Vassalli Martina (1995) 27. Visconti Umberto (1993) 28. Ritucci Giovanna (1995) (S. Giuliano di Puglia, ottobre 2002) Nell ottobre del 2004, un altra giovane vittima, Ilaria Raschiatore (2001), muore a 4 anni schiacciata dalla caduta di un cancello nella scuola dell Infanzia Colle dei Frati di Zagarolo. Il 22 novembre del 2008 crolla un controsoffitto di un aula del Liceo Darwin di Rivoli (Torino): perde la vita Vito Scafidi (1991). Al già lungo elenco, vanno aggiunti gli studenti e il giovane vigilante morti nel crollo della Casa dello Studente, il 6 aprile 2009 a l Aquila. 1.Davide Centofanti (1989) 2. Luciana Capuano (1989) 3.Luca Lunari (1989) 4. Marco Alviani(1988) 5. Hussein Hamade(1987) 6. Angela Antonia Cruciano (1987) 7. Alessio Di Simone (1984) 8. Danilo Ciolli(1983) 9. Francesco Esposito (1985) Vigilante nella Casa dello Studente 10

11 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola 1.2 Principali obiettivi della Campagna Impararesicuri Contribuire all acquisizione e alla diffusione di dati aggiornati ed analitici relativi allo stato dell edilizia scolastica italiana attraverso il monitoraggio di campioni di edifici scolastici su tutto il territorio nazionale. Evidenziare le situazioni di grave deficit, dal punto di vista della sicurezza, della salute e della qualità, per ottenere interventi celeri da parte degli enti proprietari o, al contrario, pubblicizzare le scuole più sicure, più belle, più attrezzate ed efficienti per dare riconoscimento a quanto è stato fatto dai rispettivi enti proprietari magari con il contributo di comitati di genitori, associazioni o soggetti privati. Avviare, con dati sempre aggiornati, una interlocuzione puntuale con le istituzioni locali, regionali e nazionali sul tema degli investimenti in materia di edilizia scolastica e su tutti gli interventi volti al miglioramento delle strutture e della qualità della vita di chi in essi studia e lavora. Formare ogni anno decine di cittadini, i monitori civici della sicurezza, che, grazie all esperienza fatta nel monitorare l interno delle scuole, siano in grado di svolgere il ruolo di osservatori, di watch dog sempre, non solo nell ambito scolastico ma nei diversi luoghi in cui si trovano, per segnalare tempestivamente eventuali criticità e diffondere la cultura della prevenzione e dell auto protezione. Garantire alle scuole, come avviene da 11 anni, la realizzazione di un percorso di informazione e sensibilizzazione con la Giornata nazionale della sicurezza per favorire il radicamento della cultura della sicurezza attraverso prove di evacuazione, attività e giochi didattici, diffusione di materiali di comunicazione e di strumenti 11

12 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri informativi, nelle migliaia di scuole che ogni anno si iscrivono ad essa. Offrire visibilità alle scuole e possibilità di collegarsi ad altri soggetti istituzionali e non, sul proprio territorio comunale, in occasione della Giornata Nazionale della Sicurezza, attraverso la realizzazione di eventi (manifestazioni, convegni, assemblee, ecc.) interni o esterni ad esse. Dare riconoscimento, attraverso il Premio delle Buone Pratiche di Educazione alla Sicurezza e alla Salute Vito Scafidi, alle scuole che realizzano progetti riguardanti la sicurezza e la salute e diffondere buone pratiche su queste tematiche affinché vengano emulate e si moltiplichino. Far emergere la reale situazione relativa allo stato degli istituti e dei servizi scolastici rispetto alle problematiche della disabilità e dell'inclusione sociale, grazie all innesto della Campagna Impararesicuri con quella di Assente Ingiustificato di U.I.L.D.M Le fasi di lavoro La prima fase, della durata di tre mesi (dicembre-febbraio 2013), è stata dedicata alla revisione e all aggiornamento degli strumenti di rilevazione a cura di un equipe mista di Cittadinanzattiva e UILDM. La seconda fase, della durata di tre mesi (marzomaggio 2013), ha riguardato la formazione dei monitori civici, 12

13 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola attraverso la realizzazione di 13 seminari regionali 1 (ai quali hanno preso parte sia volontari di Cittadinanzattiva che di UILDM oltre a insegnanti, genitori, gruppi di studenti, qualche Dirigente scolastico e alcuni Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione. La terza fase, della durata di quattro mesi (marzo-giugno 2013), ha riguardato la realizzazione del monitoraggio all interno delle scuole disponibili alla realizzazione della rilevazione. La quarta fase, della durata di due mesi e mezzo (lugliosettembre 2013), è consistita nella raccolta dei dati da tutte le sedi locali inviati alla sede nazionale, nell inserimento e nell analisi degli stessi, nella presentazione pubblica dell XI Rapporto nazionale (18 settembre 2013) e nell invio di fax ed alle oltre scuole che nell ultimo anno hanno aderito alla Campagna Impararesicuri per coinvolgerle nuovamente nelle attività previste. La quinta fase, (ottobre-novembre 2013), consisterà nella presentazione dei dati nelle diverse città/regioni partecipanti all indagine e nella preparazione e realizzazione degli eventi della XI Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, che si terrà il 22 novembre 2013 in centinaia di scuole italiane, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile. Dal 23 novembre al 3 dicembre, invece, si realizzeranno alcuni interventi di abbattimento di barriere o di altre modifiche strutturali o di donazione diretta alle scuole di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici, di arredi adattati (es. banchi ergonomici o sedie speciali con braccioli), per favorire l apprendimento e migliorare le 1 Roma (15/02), Lamezia T. (16/02), Verona (22/02), Trento (23/02), Monfalcone (28/02), Milano (01/03), Torino (02/03), Bologna (15/03), Napoli (15/03), Acireale (18/03), Firenze (19/03), Oristano (20/03), Bari (22/03). 13

14 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri condizioni di vita all interno dell edificio scolastico degli studenti con disabilità motorie e non solo. Tali eventi avranno un impatto simbolico ma anche concreto, sia perché provocheranno benefici pratici immediati per gli studenti con disabilità motorie, sia perché saranno di stimolo alle istituzioni competenti affinché considerino urgenti e prioritarie la messa in sicurezza delle scuole, la rimozione di ogni barriera fisica e la piena attuazione dell integrazione degli alunni con disabilità. La sesta fase (novembre 2013-aprile 2014) consisterà nella diffusione del Bando relativo alla VIII edizione del Premio Buone pratiche di educazione alla sicurezza e alla salute Vito Scafidi, nel corso del quale verranno premiati i progetti più significativi realizzati dalle scuole in materia di sicurezza e salute. 1.4 Le equipes Questa indagine è stata realizzata grazie all impegno dei monitori civici della sicurezza: insegnanti, studenti, genitori che hanno scelto di realizzare il monitoraggio del proprio edificio scolastico, previa apposita formazione, oltre ad alcuni aderenti di Cittadinanzattiva ed UILDM. Un grazie di cuore a ciascuno di loro. PIEMONTE: Ruffilli Paolo, Guarniero Lino, Lopatriello Maria Teresa, Strada Gianna, Terzolo Sergio, Ippoloto Antonio, Altamura Pasquale, Di Rocco Antonio, Puspan Vanda Maria, Musu Giancarlo, Patanti Vanda, Zanchetta Roberto, Barbuscia Augusta, Balbi Paolo, Borelli Giuliana, Marcello Gianni, Brugioni Giuseppe, Brugioni Anna. 14

15 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola LOMBARDIA: Mentore Carra, Angelone Emilio, Paolo Messina, Franco Bombo, Cristina Malatrasi, Pietro Bronzieri, Daniela Pelucchi, Annalisa Cesani, Annalisa Cesani, Signori Claudio, Bronzieri Pietro, Carozzi Angelo, Brancaccio, Bruzzi Rosa. EMILIA ROMAGNA: Romano Gualdi, Zani Fabio, Riatti Adriano, Gussoni Francesco, Bertoldi Franco, Paolo Ferrarini, Mazzotti Iva. VENETO: Frizziero Luciano, Boscolo Marchi Angelo, Ampelio Boscolo Meneguolo, Rigo Giuseppe. TRENTINO ALTO ADIGE: Mery Pederzolli, Italiano Giorgio, Mina Isabella, Graziella Zambotti, Trenti Graziella, Conotter Laura. FRIULI VENEZIA GIULIA: Carlini Sergio, Franz Michele, Delneri Biancamaria. TOSCANA: Corona Luciano, Lorenzoni Aurora, Nigido Isabella, Fineschi Serena, Delle Monache Laura, Michelangeli Clara, Reghin Giovanna, Platter Maria, Volpini Claudia, Paxia Anna, Alajmo Franco, Biagi Annunziata, Giusfredi Rossana, Martinucci Enzo, Prati Ivo. LAZIO: Vignozzi Anna, Buccini Giampiero, Pietrangeli Francesco, Regna Assunta, Zaso Stella, Macchi Alfredo, Guitarrini Massimo, Karagozyan Edmond, Fabroni Stefano, Bompan Mirella, Sangiorgi Gianna. 15

16 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri UMBRIA: Cattaneo Cristina, Minelli Giancarlo, Bellavita Danilo. MARCHE: Bartolucci Marika, Ceccarelli Mariella. ABRUZZO: Molini Anna Teresa, Sirolli Maria Caterina, Di Marzio Nino, Martini Bruno, Alitelli Walter, Saltarin Emanuela, Mazzocca Amelia, Pulini Luciano, La Cioppa Franco. MOLISE: Tripoli Francesca, Picucci Giuseppina, Speranza Mariateresa, Ronzullo Christian, Torro Anna. CAMPANIA: Piscopo Gianna, Lombardi Virginia, Siotto Bachisio Antonio, Ctone Franca, Ungaro Mariangela, Fresolone Assunta, Caracciolo Giuseppe Giovanni. BASILICATA: Silvestri Lucia, Pasciucco Maria, Cosimo Jacovone, Loperfido Paolo, De Marco Luigi Luca, Iacovone Cosimo. PUGLIA: Caputo Domenico, Consorti Giuseppe, La Monarca Daniela Ada, Ferrara Nicola, Romito Sonja, Cezza Salvatore, Campobasso Antonio, Zaccagnini Barbara, Noviello Maria, Palmisano Stefania, Coppola Agata, Fontò Maria Rosaria, Andreano Salvatore, Puzzovio Antonio. 16

17 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola CALABRIA: Tropeano Maria, Magliari Saveria, Pitascio Raffaella, Strangis Anna, Savio Angela, Serratore Anna Maria, Tolomeo Patrizia, Gigliotti Severina, Cappuccio Maddalena, Fimiani Teresa. SICILIA: Anzalone Rosa Maria, Scarantino Giuseppa, De Vita Alberto, Cimino Maria Grazia, Di Blasi Angela, Carmelo Avarello, Mancuso Giovanni, Greco Concetta, Catania Anna, Rellia Piera, Vincenti Santina, Patane' Giuseppe, Torrisi Carmelo, Lo Presti Rita. SARDEGNA: Fichicelli Maria Grazia, Murru Maria Gabriella, Cocco Giuseppe, Ballette Luigi,Fanari Iole, Marietta Dessanae. L elaborazione dei dati e la redazione dell XI Rapporto nazionale è stata curata da Adriana Bizzarri, Coordinatrice nazionale del settore Scuola di Cittadinanzattiva. Hanno collaborato: Cira Solimene, direttore generale di U.I.L.D.M., Marilù Pacetta (staff della Scuola di cittadinanza attiva), Aurora Avenoso (Ufficio Stampa), Valentina Condò (Ufficio Relazioni Istituzionali), Tiziana Toto (Osservatorio Prezzi e Tariffe) di Cittadinanzattiva. 1.5 La metodologia e gli strumenti utilizzati La valutazione civica è un tipo di attività coordinata volta a produrre un giudizio sulla realtà conforme al punto di vista dei cittadini che si fonda su una raccolta di dati di primo e secondo grado, su una autonoma produzione di informazioni e sulla comparazione delle situazioni riscontrate con i sistemi normativi e con l esigenza di rafforzare la promozione e la tutela dei diritti dei cittadini, in particolare quelli della sicurezza e della salute a scuola. 17

18 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri Il metodo dell audit civico, progettato e registrato come marchio da Cittadinanzattiva e applicato in ambito sanitario in diverse Regioni italiane da molti anni, da 11 anni è stato applicato anche alle strutture scolastiche, partendo dalla necessità e dalla possibilità di effettuare rilevazioni che misurino quegli aspetti significativamente importanti per gli utenti, i fattori della qualità riconosciuti e identificati dai cittadini come caratteristici del loro rapporto di fruizione dell istituto scolastico. La valutazione civica si propone di rappresentare il punto di vista del cittadino, mediante il suo diretto coinvolgimento nelle stesse attività di valutazione previste. Per comprendere meglio la portata di ciò conviene riflettere sul fatto che l espressione rappresentare il punto di vista del cittadino ha un significato ben preciso per le organizzazioni civiche. Il punto di vista del cittadino non deve essere inteso come una espressione di soggettività, ma come un modo di osservare (e quindi di rappresentare) il servizio oggetto della valutazione che è, poi, quello del destinatario del servizio stesso. In altri termini, rappresentare il punto di vista del cittadino non significa soltanto raccogliere un insieme di opinioni, ma rendere visibile e direttamente verificabile il modo in cui il servizio si presenta a coloro che lo utilizzano nelle diverse fasi della loro esperienza. É proprio questa l attività che può essere direttamente svolta dalle organizzazioni civiche quando intervengono per porre all attenzione particolari fenomeni o per spingere le amministrazioni pubbliche ad affrontare problemi ritenuti prioritari, come quello della sicurezza delle strutture. É opportuno chiarire che la valutazione civica, così come Cittadinanzattiva la promuove e la sperimenta, NON É: un attività investigativa o ispettiva; un attività da condurre in maniera segreta o clandestina; 18

19 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola un attività realizzata per definizione, a priori, contro la Pubblica Amministrazione, contro i Dirigenti scolastici o gli altri operatori scolastici; una forma di partecipazione civica basata sullo spontaneismo e sull improvvisazione. Infatti, in nessun caso, la valutazione civica può essere confusa con un attività ispettiva sul rispetto delle normative, che compete ad organismi dotati di specifiche competenze e ufficialmente individuati come tali. La finalità è piuttosto quella di rendere rilevante il punto di vista quello del cittadino che spesso subisce le conseguenze del cattivo (o assente) governo dei rischi senza poter intervenire. L esigenza di interagire tempestivamente sulle situazioni in atto richiede modalità di raccolta dei dati e di produzione delle informazioni rapide e dal costo non eccessivo. Le tecniche della statistica, quando si vuole davvero il rigore scientifico, sono costose e comportano tempi alquanto lunghi (una rilevazione sulla sicurezza condotta utilizzando queste tecniche richiede, nel migliore dei casi, non meno di un anno mentre l osservazione civica giunge a conclusione in due - tre mesi). Nelle organizzazioni civiche sono presenti e si sviluppano anche competenze di ordine tecnico. È bene ricordare, infatti, che i cittadini attivi svolgono (o hanno svolto) funzioni qualificate nei rispettivi luoghi di lavoro ma, soprattutto, che il sistematico intervento sulle diverse questioni connesse con la tutela dei diritti, anche in ambito scolastico, produce esperienza, informazione e quindi competenza. La struttura della valutazione adottata nel presente monitoraggio Per valutare il livello di sicurezza degli edifici scolastici monitorati nel corso di questa XI Indagine è stato attribuito a 19

20 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri ciascun edificio un punteggio, il quale corrisponde, appunto, al livello complessivo di sicurezza. Si può definire la sicurezza come la risultante di quattro componenti, articolate in fattori. Le componenti o macro aree sono: edifici, qualità, prevenzione e vigilanza, organizzazione. La macro area rappresentata dagli edifici comprende tutte quelle strutture in cui si svolgono le diverse attività della scuola; la seconda è relativa alla qualità e vuole rappresentare, da un lato, il livello di adeguatezza delle strutture scolastiche e, dall altro, il loro livello di comfort; la terza macro area è la prevenzione/vigilanza: con essa si vuole misurare il livello di attenzione che si pone nei confronti di tutte le questioni legate alla sicurezza (potremmo dire che indica il livello di diffusione di una cultura della sicurezza all interno della scuola); la quarta, ed ultima, macro area è l organizzazione, all interno della quale rientrano fattori come la certificazione e l igiene (e non solo). Il punteggio di ciascuna macro area è dato dai fattori, i quali si misurano attraverso appropriati indicatori. Il fattore di qualità è ciò che qualifica il rapporto tra chi lavora o studia all interno della struttura scolastica e la sicurezza della struttura stessa, mentre gli indicatori sono variabili quantitative e parametri qualitativi che servono per valutare il fattore stesso. Per la valutazione della sicurezza, qualità, igiene e comfort degli edifici scolastici sono stati utilizzati 4 componenti o macro aree (edifici, qualità, prevenzione e vigilanza, organizzazione), 21 fattori, 446 indicatori. Gli strumenti utilizzati per il monitoraggio In quasi tutti i casi la rilevazione è stata effettuata da coppie di monitori. Si è calcolato che, per effettuare un monitoraggio completo di ogni scuola, il tempo impiegato da ciascuna 20

21 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola coppia di monitori non sia stato mai inferiore alle 6 ore, distribuite in almeno due giorni diversi: tra le 3 e le 4 ore in media sono state impiegate per l osservazione diretta (griglia strutturale); 1-2 ore sono state impiegate per l intervista al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione che spesso ha richiesto numerosi solleciti; 2 ore è il tempo necessario per l inserimento dei dati di ciascuna scuola. A questo computo andrebbero aggiunte le ore dedicate alla presentazione dell iniziativa al Dirigente scolastico e a suoi collaboratori, la ricerca dell appuntamento e l intervista al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, il ritiro delle griglie, ecc. 1) La griglia di osservazione strutturale rappresenta lo strumento principale affidato ai monitori. La griglia serve a registrare le informazioni stabili nel tempo che si possono acquisire durante il sopralluogo tramite l osservazione diretta oppure attraverso semplici domande rivolte al personale presente. Contiene i dati generali relativi a ciascuna scuola ed è articolata in sezioni. 2) Il questionario per il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Il questionario per il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione della scuola si propone tre obiettivi: acquisire informazioni per l indagine sulla sicurezza non rilevabili con l osservazione diretta; raccogliere elementi utili per sapere con quali conoscenze le figure preposte dalla legge affrontano il tema della sicurezza; acquisire informazioni generali sulla scuola monitorata. Il questionario è diviso in sei sezioni: i dati generali della scuola, la sicurezza ambientale, le iniziative di prevenzione, lo stato di attuazione delle norme di sicurezza, il livello di adeguamento alla Legge 81/08, la formazione e l aggiornamento del personale docente e non docente, oltre 21

22 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri alle sezioni riguardanti la pulizia e l igiene degli ambienti, il numero degli incidenti, la somministrazione dei farmaci, ecc. Per la quantificazione dei punteggi sono stati adottati i seguenti criteri: i valori dei singoli indicatori possono variare da 0 (totale inadeguatezza) a 100 (situazione ideale), con opportune scale; i valori dei fattori corrispondono alla media dei valori degli indicatori; le componenti sono state calcolate come media dei fattori e di ciascuna è stata redatta una graduatoria; il punteggio finale della scuola è stato calcolato come la media delle componenti. 22

23 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola Capitolo 2 - Informazioni generali e di contesto 2.1 La tipologia degli edifici scolastici e l area geografica di appartenenza Gli edifici monitorati sono 165 e comprendono le seguenti tipologie di scuole: Edifici scolastici monitorati nel 2013 Infanzia 29 Primaria 48 Istituto Comprensivo 20 Secondaria di primo grado 30 Secondaria di secondo grado 37 Non risposto 1 Totale 165 Tabella 1, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, Cittadinanzattiva Regioni rappresentate (18) Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna. Province (39) Torino, Bergamo, Mantova, Milano, Trento, Venezia, Padova, Udine, Gorizia, Reggio Emilia, Modena, Ravenna, Siena, Grosseto, Firenze, Lucca, Ancona, Perugia, Roma, Latina, l Aquila, Pescara, Campobasso, Napoli, Salerno, Caserta, Foggia, Barletta-Andria- Trani, Bari, Lecce, Matera, Reggio Calabria, Crotone, Catanzaro, Caltanissetta, Agrigento, Catania, Siracusa, Oristano. 23

24 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri Città (68) Albano, Albino, Andria, Bagnacavallo, Bagnolo San Vito, Bari, Battipaglia, Bergamo, Brandizzo, Casoria, Castelfranco Emilia, Cene, Chianciano Terme, Chioggia, Chiusi, Chivasso, Ciriè, Città di Castello, Cittanova,Corciano, Crotone, Cupramontana, Dro, Este, Fabbriche di Vallico, Firenze, Fiumicino, Gallicano, Gallipoli, Gazzaniga, Giarre, Gorizia, Ivrea, L' Aquila, Lamezia Terme, Latina, Licata, Lucca, Maglie, Manciano, Mantova, Matera, Melicucco, Milano, Noto, Oristano, Palestrina, Pescara, Piedimonte Matese, Pitigliano, Policoro, Portocannone, Reggio Emilia, Roma, S. Giusta, S. Lorenzo in Banale, San Cataldo, San Leo Bastia, San Maurizio Canavese, San Severo, Seriate, Siena, Sorano, Termoli, Torino, Trento, Udine, Zogno. Figura 1, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, Cittadinanzattiva 24

25 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola 2.2 L anno di costruzione Figura 2, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva Secondo l aggiornamento del mese di marzo 2013 della banca dati dell edilizia scolastica in possesso del Ministero dell Istruzione, il 44% degli edifici scolastici sarebbero stati costruiti tra il 1961 ed il Nel 1974, lo ricordiamo, fu emanata la legge n. 62 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche. Il campione di questa Indagine si avvicina a questo valore ma non è coincidente in quanto diversa è la suddivisione delle fasce temporali. Per quanto riguarda il campione monitorato quest anno, secondo quanto dichiarato dai Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione, 111 edifici insisterebbero in territorio sismico. In particolare, questa sarebbe la loro collocazione secondo la classificazione sismica attuale: 25

26 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri Classificazione sismica 111 scuole (su 165) Scuole % Zona % Zona % Zona % Zona % Tabella 2, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, Cittadinanzattiva A livello nazionale il numero di scuole presenti 2 in territorio sismico è così classificato: Numero di istituti scolastici pubblici Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca, 2012 Zona 1 Zona 2 Zona 3 Zona cioè il 54% del totale degli edifici scolastici pubblici ed il 67% del campione monitorato da Cittadinanzattiva, si trovano in zona sismica. Poiché la zona 1 e la zona 2 sono le più pericolose in quanto nella prima si sono avuti danni gravissimi a causa di forti terremoti e nella seconda terremoti abbastanza forti, sommando gli edifici che insistono su queste due zone, si arriva al numero di edifici che rappresentano quasi il 30% del totale (45% in questo rapporto). 2.3 Gli enti proprietari Gli enti proprietari dei 165 edifici monitorati Comune 125 (75,5%) Provincia 32 (19%) Privato 3 (2%) Istituto religioso 2 (1%) 2 La classificazione sismica si riferisce a edifici scolastici in quanto per edifici ad oggi essa non è ancora disponibile. 26

27 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola Altro 2 (1%) Non risposto 1 (0,5%) Tabella 3, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, Cittadinanzattiva Rispetto alla proprietà degli immobili il campione dell indagine evidenzia come il 4% di essi sia di proprietà privata o appartenente ad ente religioso, rispetto all 86% di proprietà pubblica. Il dato coincide con quello nazionale (4%), secondo i recenti dati forniti dal Ministero dell Istruzione. 2.4 La popolazione scolastica Studenti iscritti nell anno in corso Studenti con disabilità: - possono muoversi senza l aiuto di un adulto - necessitano dell aiuto di un adulto Docenti Docenti con disabilità motorie Studenti delle scuole monitorate Personale delle scuole monitorate (su 156 scuole) (su 130 scuole) (su 107 scuole) 175 (su 74 scuole) (su 161 scuole) 19 (su 13 scuole) Docenti di sostegno 787 Personale non docente Personale sanitario presente 2 scuole Tabella 4, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, Cittadinanzattiva 27

28 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri 2.5 Il contesto ambientale in cui sono collocati gli edifici Dei 165 edifici monitorati N. scuole % su totale Con posti auto riservati a persone con disabilità negli spazi pubblici adiacenti 90 55% Con posti auto riservati a persone con disabilità nel cortile o nel parcheggio interno 48 29% Presenza del marciapiede davanti all edificio % Con rampetta o bordo smussato 85 52% Con rampetta in prossimità del posto auto 46 28% Con percorso praticabile in carrozzina dal marciapiede all ingresso dell edificio % Con accessi comunicanti direttamente su strade 42 25% con semaforo in prossimità 9 5% con sistema di vigilanzanell attraversamento 39 24% con aree di sosta per le auto in prossimità dell edificio 48 29% con piste ciclabili in prossimità dell edificio 23 14% Con rastrelliere per parcheggiare le bici 24 15% in zona a rischio sismico % in zone a rischio idrogeologico 19 12% in zone a rischio vulcanico 2 1% in zone a rischio industriale 5 3% con presenza di amianto 4 2% con presenza di radon 3 2% in zone ad elevato inquinamento acustico 8 5% se sì, misurazioni effettuate 3 in zone ad elevato inquinamento elettromagnetico 4 2% se sì, misurazioni effettuate 0 in zone con problemi di ordine pubblico 11 7% 28

29 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola con episodi di criminalitànei pressi della scuola 11 7% con episodi di criminalitàall interno della scuola 6 4% con episodi di bullismo nella scuola 18 11% con episodi di vandalismo nella scuola % - ad opera di soggetti interni 18 - ad opera di soggetti esterni 42 la scuola utilizza fonti di illuminazione a basso consumo 76 46% la scuola utilizza pannelli solari o altre forme di energia rinnovabile 34 21% Tabella 5, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva Le scuole ed il risparmio energetico Cresce costantemente negli anni il numero delle scuole che utilizza sia fonti di illuminazione a basso consumo (46%) sia quello con pannelli solari e altre fonti rinnovabili (21% nel campione). La presenza di amianto e radon 4 delle 165 scuole monitorate presentano tracce di amianto. Sono state richieste maggiori informazioni alle amministrazioni comunalicirca le attività di bonifica o di rimozione. 3 scuole del campione segnalano la presenza di radon. Sappiamo per certo, inoltre, che è poco diffuso il monitoraggio per la rilevazione di questo pericoloso gas. Testimonianze dei monitori Adiacente all'edificio scolastico si trova un vecchio edificio diroccato con all'interno residui di amianto (I.C. "G.B. Grassi" - Fiumicino Roma). 3 In alcuni casi gli autori di episodi di vandalismo sono stati interni ed esterni insieme. 29

30 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri Vi sono i cassoni dell'acqua in amianto chiusi a chiave in un locale attiguo ad una piccola aula frequentata da bimbi dell'asilo. (I.C."Porto Romano" plesso Coni Zugna - Fiumicino Roma). L edificio è stato recentemente ristrutturato, ha i pannelli solari e l impianto di aria ionizzata per la depurazione dell aria. Ogni piano è dotato di quadri elettrici tra loro indipendenti e in grado di interrompere la corrente singolarmente. L ascensore è munito di telefono ad altezza carrozzina e collegato con un sistema di emergenza. Le finestre hanno vetri oscuranti. (Scuola Primaria Dino Liotta -- Licata (Agrigento) 30

31 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola Approfondimenti al capitolo 2 Edifici per periodo di costruzione Ante Regione Dopo 1980 Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli V.G Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria Veneto ITALIA Anagrafe Edilizia Scolastica- Rapporto Nazionale, Miur 2013 Edifici in affitto Regione N. edifici in affitto Piemonte Lombardia Veneto Friuli V. G % 31

32 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna 12 0,9 ITALIA Anagrafe Edilizia Scolastica- Rapporto Nazionale, Miur 2013 Proprietà degli edifici scolastici Regione Enti religiosi Società o Fondazioni private Piemonte 0,9 1,2 Lombardia 1,1 0,8 Veneto 1,4 0,5 Friuli V. G. 1,6 1,2 Liguria 2,3 2,3 Emilia Romagna 1,2 1,1 Toscana 0,8 1,6 Umbria 2,0 2,1 Marche 1,3 1,5 Lazio 0,8 3,5 Abruzzo 1,0 1,5 Molise 1,7 4,1 Campania 2,0 5,3 Puglia 1,6 4,7 Basilicata 0,8 0,4 32

33 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola Calabria 0,7 5,4 Sicilia 2,1 8,0 Sardegna 0,5 0,2 ITALIA 1,3 2,8 Anagrafe Edilizia Scolastica- Rapporto Nazionale, Miur 2013 Il rischio idrogeologico Secondo il rapporto sullo stato del territorio italiano realizzato dal Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG) in collaborazione con il Cresme e pubblicato nell'ottobre 2010 risulta che sono ben 6 milioni gli italiani che vivono sui km quadrati di territorio (9,8 per cento dell'intero territorio nazionale) considerato ad alto rischio idrogeologico e gli edifici minacciati da frane e alluvioni sono più di 1 milione , di cui scuole e 531 ospedali. Seimila scuole rappresentano il 14% dell insieme degli edifici scolastici statali italiani. La percentuale delle scuole a rischio idrogeologico del presente rapporto è molto vicino alla media nazionale attestandosi al 12%. 33

34 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri Capitolo 3 - Lo stato degli edifici monitorati Gli Stati si impegnano affinché i genitori e i minori ricevano informazioni sulla salute ( ) sull igiene e sulla salubrità dell ambiente e sulla prevenzione degli incidenti e beneficino di un aiuto che consenta loro di mettere in pratica tali informazioni (Articolo 24 della Convenzione Internazionale sui diritti dell infanzia e dell adolescenza, 1989) 3.1 Le lesioni strutturali Sono state rilevate complessivamente nel 15% delle scuole (1 su 7). Nel 37% di esse le lesioni sono presenti sulla facciata interna, nel 71% su quella esterna, nel 46% in altre parti dell edificio (grondaie, cornicioni, muretto di recinzione, corridoio, pareti aule, tetto dei bagni, corpo della palestra, ecc.). 3.2 I distacchi di intonaco 34

35 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola Figura 3, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, Cittadinanzattiva 3.3 Gli altri segni di fatiscenza Figura 4, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, Cittadinanzattiva Percorsi comuni Nell esaminare l ingresso e i corridoi delle scuole sono stati ravvisati distacchi di intonaco e segni di fatiscenza nel 32% delle pareti dei corridoi e dell ingresso e del 29% sui soffitti degli stessi ambienti. Servizi generali e igienici I distacchi di intonaco sono presentiin misura rilevante nei bagni (28%), nelle segreterie (18%), nelle sale docenti (15%). Più elevati i dati relativi alla presenza di altri segni di fatiscenza ravvisati nei bagni del 31% delle scuole, mentre risultano più bassi nelle sale dei docenti per il 6%e nelle segreterie per l 8%. 35

36 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri Servizi didattici e aule Tra i servizi didattici la situazione più grave è rappresentata dalle auledegli studenti che presentano su soffitti e pareti del 20% delle scuole monitorate distacchi di intonaco e nel 25% altri segni di fatiscenza, in buona parte delle aule. I laboratori scientifici e le aule computer presentano il fenomeno dei distacchi di intonaco rispettivamente nel 14% e nel 13% ed altri segni di fatiscenza sono presenti nel 16% dei laboratori e nel 12% delle aule computer. Anche le palestre non godono di buona salute: presentano distacchi di intonaco nel 19% a cui si aggiungono altri segni di fatiscenza nel 24% delle scuole monitorate. Nelle mense monitorate sono stati rilevati distacchi di intonaco nell 11% delle scuole ed, in misura minore,altri segni di fatiscenza (4% degli istituti scolastici). Le bibliotechepresentano distacchi di intonaco nel 12% dei casi e segni di fatiscenza nel 9%. 3.4 La manutenzione Questo è il giudizio del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione sullo stato di manutenzione dell edificio: Pessimo 7 scuole 4% Mediocre 58 scuole 35% Discreto 33 scuole 20% Buono 47 scuole 29% Ottimo 19 scuole 12% Tabella 6, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, Cittadinanzattiva Il 39%delle scuole presenta uno stato di manutenzione assolutamente inadeguato. È stato necessario richiedere interventi manutentivi all ente proprietario per 138 scuole (84% del totale). 36

37 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola Secondo il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione l intervento di tipo manutentivo da parte dell ente proprietario è risultato: Tempestivo 41 scuole 29% Con qualche ritardo 61 scuole 43% Con molto in ritardo 30 scuole 21% Non c è stato intervento 12 scuole 8% Tabella 7, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, Cittadinanzattiva È stato necessario richiedere interventi di tipo strutturale all ente proprietario in 56 casi (34% del totale delle scuole). Riguardo a questi interventi, l ente è intervenuto: Tempestivamente 19 scuole 26% Con qualche ritardo 23 scuole 32% Con molto in ritardo 20 scuole 28% Non è intervenuto 10 scuole 14% Tabella 8, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, Cittadinanzattiva I dati dell indagine 2013 sottolineano il deficit di manutenzione nel 39% delle scuole, e il notevole ritardo con cui gli enti proprietari intervengono. Eppure la sentenza del processo di Rivoli per la morte di Vito Scafidi stabilisce con chiarezzache la manutenzione rappresenta un obbligo per gli enti proprietari degli istituti scolastici. Il Pubblico Ministero Gauriniello nel 2011, infatti, dopo la sentenza del Tribunale di Torino (luglio 2011), che ha ritenuto responsabile del crollo del controsoffitto in un aula del Liceo Darwin di Rivoli un funzionario della Provincia di Torino, direttore dei lavori della scuola, ha affermato: Chi è stato assolto e chi condannato oggi è secondario. L importante è che sia stato ribadito il principio dell obbligatorietà degli 37

38 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri interventi di manutenzione all interno degli edifici scolastici ( ). Il processo e la sentenza hanno affermato il principio per cui la sicurezza delle scuole deve entrare nella responsabilità dei proprietari delle strutture. Soprattutto sugli interventi di manutenzione bisogna che gli enti investano sulla sicurezza, che è ancora oggi piuttosto bassa nelle scuole italiane anche a causa di verifiche fatte in maniera non adeguata. Una sentenza chiara in merito alla responsabilità riguardante la manutenzione e che ha riconosciuto un risarcimento dei danni anche a Cittadinanzattiva e Legambiente, che si erano costituite parte civile. 3.5 La presenza di cantieri Sono stati rinvenuti 6 cantieri in altrettante scuole delle 165 monitorate. Di questi 4 hanno previsto percorsi alternativi e 3 hanno adottato l apposita segnaletica di sicurezza. 3 cantieri producono polveri e rumori. Testimonianze dei monitori In diverse parti dell edificio l intonaco è cadente e vi sono numerose tracce di umidità dovuta ad infiltrazioni di acqua piovana. (Scuola dell Infanzia - I.C. Gazzaniga Bergamo) Vi è un problema di impermeabilizzazione del tetto di conseguenza vi sono numerose infiltrazioni che hanno reso inagibile il primo piano dell istituto. Il piano terra dove attualmente sono collocate tutte le aule è periodicamente monitorato. (I. C. Chioggia Venezia) Quando piove in segreteria entra acqua dalle grondaie che necessitano di manutenzione. 38

39 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola (Scuola Primaria "E. Frinta" - Gorizia). E' un edificio del dopoguerra. Manca di ascensore, gli infissi sono obsoleti, carenza di manutenzione, vetri rotti, stucchi corrosi. (Scuola Primaria "F. Rismondo" Gorizia). 39

40 Cittadinanzattiva - XI Rapporto Impararesicuri Approfondimenti al capitolo 3 I crolli nelle scuole attraverso la stampanell ultimo anno Non si può più parlare di casualità o di fatalità. Ogni anno troppi i casi di crolli, distacchi di intonaco, caduta di finestre, solai, tetti, controsoffitti, cheinteressano le scuole del nostro Paese, come dimostra anche la rassegna stampa da settembre 2012 ad agosto 2013 di seguito proposta. Ostia (Roma), 13 luglio Crolla un albero nel giardino della scuola Capo delle Armi. Crolla un albero nel giardino della Scuola Capo delle Armi, abbattendo parte del muro perimetrale. Ci chiediamo cosa sarebbe successo se l albero fosse caduto durante le attività didattiche, dichiara preoccupato un genitore. La scuola è stata già sotto i riflettori della cronaca a causa di gravissimi atti di vandalismo.( Minturno (Latina), 21 giugno Crolli di intonaco in una scuola. Parti di intonaco cadute alla scuola dell Infanzia di Via Cistrelli Cristoforo Sparagna nell area dove si trovano i servizi igienici degli insegnanti. La zona è stata messa in sicurezza e per questo la consegna della pagella agli alunni è stata spostata in una scuola vicina ( Camposampiero (Padova), 27 maggio Allarme per crolli a scuola. Un pezzo di intonaco si è staccato dal soffitto cadendo sopra la cattedra in un aula al primo piano dell ex liceo in Via Filipetto e solo la fortuna ha fatto sì che non ci fosse nessuno in classe. Sabato mattina, al loro arrivo a scuola, i ragazzi della quinta hanno svolto la lezione adattandosi in un altro posto ( 40

41 Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola Agrigento, 14 maggio Crolli di intonaco dal soffitto dei bagni in una scuola elementare di Agrigento Alcuni pezzi di intonaco del soffitto sono caduti nei bagni della Scuola Elementare Tortorelle in Piazza Metelli ad Agrigento. Nel bagni, al momento del cedimento, c erano due alunni che sono rimasti illesi anche se molto spaventati. I Vigili del Fuoco hanno messo in sicurezza l area e, insieme alla protezione civile comunale, hanno interdetto alcune parti dell edificio scolastico: oltre ai bagni, alcune aule ( Castellammare di Stabia (Napoli), 6 maggio Crolla una parte del solaio. Sospese le lezioni Durante le prime ore del mattino è crollata una parte del sotto solaio della Scuola Media Giuseppe Bonito al secondo piano, nella classe 3 C. Tuttavia è l intero secondo piano interessato al crollo del soffitto. Non ci sono feriti perché il fatto è avvenuto di mattina presto. Sono state sospese le lezioni in attesa della verifica della staticità della struttura.( Lucca, 5 maggio Crollo di calcinacci in una scuola di Lucca. Il Comune interviene alla scuola Carlo Del Prete dopo il crollo di calcinacci ed intonaco dal soffitto di un corridoio al primo piano della scuola. I tecnici comunali hanno effettuato un sopralluogo all'edificio scolastico, riscontrando rischi nell'area.( Torino, 29 aprile Cedono alcuni controsoffitti in una scuola materna: fortunatamente nessun ferito Nel pomeriggio la Scuola Materna San Paolo, situata nell omonima via, è stata fatta evacuare a causa del cedimento di alcuni controsoffitti. Il crollo è avvenuto all interno di un aula dell istituto e, fortunatamente, non sono stati colpiti i bambini. Secondo i primi rilievi, l incidente non sarebbe stato causato dal maltempo ( 41

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