RESOCONTO INTERMEDIO SULLA GESTIONE MARZO 2015

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1 RESOCONTO INTERMEDIO SULLA GESTIONE MARZO

2 Credito Emiliano Spa Gruppo Bancario Credito Emiliano - Credem Società per Azioni Sede Sociale e Direzione: Via Emilia San Pietro n Reggio Emilia Capitale interamente versato euro Codice Fiscale Partita IVA Codice ABI 3032 Banca iscritta all'albo delle banche al n.5350 Banca iscritta all'albo dei Gruppi bancari al n.3032 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Tel Telefax Telex BACDIR Switf Code BACRIT22 Sito Internet: 2

3 INDICE Cariche Sociali 5 RESOCONTO INTERMEDIO SULLA GESTIONE Area di consolidamento 7 Relazione consolidata 9 Stato patrimoniale, conto economico, prospetto 11 della redditività complessiva e delle variazioni del patrimonio netto Note esplicative 19 Dichiarazione, ai sensi dell articolo 154-bis, comma secondo, del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n.58, del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari 53 3

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5 CARICHE SOCIALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Giorgio Ferrari Vice Presidenti Ignazio Maramotti* Lucio Zanon di Valgiurata* Consiglieri Romano Alfieri Enrico Corradi* Giorgia Fontanesi Ugo Medici* Ernestina Morstofolini** Benedetto Renda Paola Schwizer** Corrado Spaggiari** Giovanni Viani Segretario Ottorino Righetti * Membri del Comitato Esecutivo ** Amministratori indipendenti ex art.148, comma 3, D.Lgs. n.58/1998 (TUF) COLLEGIO SINDACALE Presidente Giulio Morandi Sindaci effettivi Maurizio Bergomi Maria Paglia Sindaci supplenti Gianni Tanturli Tiziano Scalabrini DIREZIONE CENTRALE Direttore Generale Adolfo Bizzocchi Vice Direttori Generali Angelo Campani Nazzareno Gregori Direttori Centrali Giuliano Baroni Stefano Morellini Stefano Pilastri Condirettori Centrali Giuliano Cassinadri Rossano Zanichelli DIRIGENTE PREPOSTO alla redazione dei documenti contabili societari SOCIETA' DI REVISIONE Paolo Tommasini Reconta Ernst & Young S.p.A. 5

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7 RESOCONTO INTERMEDIO SULLA GESTIONE MARZO

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9 AREA DI CONSOLIDAMENTO CREDITO EMILIANO BANCA CREDEMLEASING MAGAZZINI CREDEM EUROMOBILIARE GENERALI DELLE ASSICURAZIONI 100% TAGLIATE 50% 100% 100% CREDEM CREDEMFACTOR CREDEMTEL INTERCONSULT INTERNATIONAL 33,3% LUX 100% 100% 100% CREDEM CREACASA NEXSTONE PRIVATE EQUITY 30% SGR 100% 100% EUROMOBILIARE CREDEMVITA FIDUCIARIA 100% 100% EUROMOBILIARE ASSET CREDEM CB MANAGEMENT S.G.R. 70% 100% CANOSSA CB 70% Note: le percentuali esprimono i diritti di voto esercitabili direttamente e indirettamente le partecipazioni in chiaro sono valutate con il metodo del patrimonio netto 9

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11 STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO 11

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13 STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO Voci dell'attivo 31/03/ /12/ Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti verso banche Crediti verso clientela Derivati di copertura Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica(+/-) Partecipazioni Riserve tecniche a carico dei riassicuratori Attività materiali Attività immateriali di cui: - Avviamento Attività fiscali a) correnti b) anticipate b1) di cui alla Legge 214/ Altre attività Totale dell'attivo

14 STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO Voci del passivo e del patrimonio netto 31/03/ /12/ Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value Derivati di copertura Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) Passività fiscali a) correnti b) differite Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri: a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi Riserve tecniche Riserve da valutazione Riserve Sovrapprezzi di emissione Capitale Azioni proprie (-) (2.920) (2.920) 210. Patrimonio di pertinenza di terzi Utile (perdita) d'esercizio (+/-) Totale del passivo e del patrimonio netto

15 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO Voci 31/03/ /03/ Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati (46.050) (59.270) 30.Margine d'interesse Commissioni attive Commissioni passive (33.168) (25.487) 60.Commissioni nette Dividendi e proventi simili Risultato netto dell'attività di negoziazione (2.623) Risultato netto dell'attività di copertura (2.596) (52) 100.Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita d) passività finanziarie (5.831) (559) 110.Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value Margine di intermediazione Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: (36.801) (13.482) a) crediti (36.647) (13.510) b) attività finanziarie disponibili per la vendita - (1) d) altre operazioni finanziarie (154) Risultato netto della gestione finanziaria Premi netti Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa ( ) ( ) 170.Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa Spese amministrative: ( ) ( ) a) spese per il personale ( ) ( ) b) altre spese amministrative (78.602) (74.773) 190.Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (9.330) (2.295) 200.Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (3.755) (3.878) 210.Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (5.708) (5.189) 220.Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi ( ) ( ) 240.Utili (Perdite) delle partecipazioni Utili (Perdite) da cessione di investimenti 1 (231) 280.Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (43.295) (36.433) 300.Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) d'esercizio Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi - (10) 340.Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo

16 PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA 31/03/ /03/ Utile (Perdita) d'esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico (2.375) (2.399) 20. Attività materiali Attività immateriali Piani a benefici definiti (2.375) (2.399) 50. Attività non correnti in via di dismissione Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - - Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico (8.780) Copertura di investimenti esteri Differenze di cambio Copertura dei flussi finanziari Attività finanziarie disponibili per la vendita (13.383) Attività non correnti in via di dismissione Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (11.155) Redditività complessiva (Voce ) Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi - (9) 160. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo

17 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 2015 Modifica Esistenze al saldi di Esistenze al apertura Allocazione risultato esercizio precedente Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Variazioni dell'esercizio Operazioni sul patrimonio netto Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Redditività complessiva Patrimonio netto del gruppo al Patrimonio netto di terzi al Capitale: (60) a) azioni ordinarie (60) b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione (4) Riserve: (23) a) di utili (23) b) altre Riserve da valutazione (11.591) Strumenti di capitale Azioni proprie (2.920) - (2.920) (2.920) - Utile (perdita) di esercizio ( ) (49.737) Patrimonio Netto del gruppo (49.737) Patrimonio Netto di terzi (422) La distribuzione del dividendo 2014 di Credem è stata deliberata dall assemblea dei Soci tenutasi il 30 aprile

18 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 2014 Esistenze al Modifica Esistenze al saldi di apertura Allocazione risultato esercizio precedente riserve dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Variazioni dell'esercizio Operazioni sul patrimonio netto Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Variazioni interessenze partecipative Redditività complessiva esercizio Patrimonio netto del gruppo al Patrimonio netto di terzi al 31/03/ /03/2014 Capitale: a) Azioni ordinarie b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione Strumenti di capitale Azioni proprie (3.349) - (3.349) (3.349) - Utile (Perdita) di esercizio Patrimonio Netto del gruppo Patrimonio Netto di terzi (76.159) (39.754) (39.754) La distribuzione del dividendo 2013 di Credem è stata deliberata dall assemblea dei Soci tenutasi il 30 aprile

19 NOTE ESPLICATIVE 19

20 POLITICHE CONTABILI PARTE GENERALE Principi generali di redazione Il resoconto intermedio sulla gestione al 31 marzo 2015 è redatto secondo le prescrizioni dell art.154-ter, comma 5 del Testo Unico della Finanza (TUF) ed è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva e delle variazioni di patrimonio netto e dalle Note esplicative inclusiva di una Relazione sull andamento della gestione, sui risultati economici conseguiti e sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo. La stessa relazione include inoltre una descrizione degli eventi rilevanti e delle operazioni che hanno avuto luogo nel periodo. Gli importi dei Prospetti contabili e delle Note esplicative, sono espressi qualora non diversamente specificato in migliaia di euro. Continuità aziendale Gli amministratori hanno considerato appropriato il presupposto della continuità aziendale in quanto a loro giudizio non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostante che, considerati singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale. Conseguentemente le attività, passività ed operazioni fuori bilancio sono valutate secondo valori di funzionamento, in quanto destinate a durare nel tempo. Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Le informazioni economiche, patrimoniali e finanziarie sono state redatte conformemente ai criteri di valutazione e di misurazione stabiliti dagli International Financial Reporting Standard (IFRS), emanati dall International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione europea secondo la procedura di cui all art. 6 del Regolamento (CE) n.1606/2002 del parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell art.9 del D.Lgs. n.38/2005. Si precisa che il resoconto intermedio non è stato assoggettato a revisione contabile. Gli schemi riportano i corrispondenti dati di raffronto relativi allo stato patrimoniale riferiti alla fine dell esercizio precedente, mentre i dati del conto economico sono riferiti al corrispondente periodo dell esercizio precedente. I prospetti contabili corrispondono a quelli del bilancio consolidato annuale. Principi contabili I principi contabili adottati per la predisposizione del presente resoconto intermedio sulla gestione, con riferimento alle fasi di iscrizione, classificazione, valutazione, cancellazione e della rilevazione delle componenti reddituali delle diverse poste dell attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, sono rimasti invariati rispetto a quelli adottati per il bilancio annuale Contenuto dei prospetti contabili I prospetti contabili sono conformi a quanto previsto dalla Circolare della Banca d Italia n.262/

21 Stato patrimoniale, conto economico e prospetto della redditività complessiva Gli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico sono costituiti da voci, sottovoci e da ulteriori dettagli informativi (i di cui delle voci e sottovoci). Nel conto economico i ricavi sono indicati senza segno, mentre i costi sono indicati fra parentesi. Allo stesso modo sono esposte le componenti reddituali positive e negative incluse nel prospetto della redditività complessiva. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto è quello previsto dalla Circolare n. 262/2005, e successivi aggiornamenti, della Banca d Italia. Nel prospetto viene riportata la composizione e la movimentazione dei conti di patrimonio netto intervenuta nell esercizio di riferimento del bilancio ed in quello precedente, suddivisi tra il capitale sociale, le riserve di capitale, di utili e da valutazione di attività o passività di bilancio ed il risultato economico. Le azioni proprie in portafoglio, qualora presenti, sono portate in diminuzione del patrimonio netto. Non sono stati emessi strumenti di capitale diversi dalle azioni ordinarie. Il capitale, le riserve ed il risultato dell esercizio sono suddivisi nelle quote di pertinenza del Gruppo ed in quelle di pertinenza di terzi. Area e metodi di consolidamento Il resoconto intermedio sulla gestione comprende il bilancio di Credito Emiliano spa e delle società da questa controllate, includendo nel perimetro di consolidamento, come previsto dai principi contabili internazionali, anche le società operanti in settori di attività dissimili da quello di appartenenza della Capogruppo. Analogamente, sono incluse anche le società veicolo (SPE/SPV) quando ne ricorrano i requisiti di effettivo controllo, anche indipendentemente dall esistenza di una quota partecipativa. Sono considerate controllate le imprese nelle quali la Capogruppo, direttamente o indirettamente, possiede più della metà dei diritti di voto o quando, pur con una quota di diritti di voto inferiore, la Capogruppo ha il potere di nominare la maggioranza degli amministratori della partecipata o di determinare le politiche finanziarie ed operative della stessa. Nella valutazione dei diritti di voto si tiene conto anche dei diritti potenziali che siano correntemente esercitabili o convertibili in diritti di voto effettivi in qualsiasi momento. Sono considerate controllate congiuntamente le imprese nelle quali i diritti di voto ed il controllo dell attività economica della partecipata sono condivisi in modo paritetico da Credem, direttamente o indirettamente, e da un altro soggetto. Inoltre viene qualificato come sottoposto a controllo congiunto un investimento partecipativo nel quale, pur in assenza di una quota paritetica di diritti di voto, il controllo sull attività economica e sugli indirizzi strategici della partecipata è condiviso con altri soggetti in virtù di accordi contrattuali. Sono considerate collegate, cioè sottoposte ad influenza notevole, le imprese nelle quali la capogruppo, direttamente o indirettamente, possiede almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti di voto potenziali come sopra definiti) o nelle quali pur con una quota di diritti di voto inferiore ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato. Sono escluse dall area di consolidamento, e classificate tra le Attività finanziarie disponibili per la vendita, alcune interessenze superiori al 20%, peraltro di importo contenuto, in quanto, direttamente o indirettamente, il gruppo detiene esclusivamente diritti patrimoniali su una porzione dei frutti degli investimenti, non ha accesso alle politiche di gestione e può esercitare diritti di governance limitati alla tutela degli interessi patrimoniali. Le partecipazioni controllate sono consolidate con il metodo integrale, mentre le interessenze non di controllo e di joint venture sono consolidate in base al metodo del patrimonio netto. Criteri e principi di consolidamento I criteri adottati per la redazione del resoconto intermedio sulla gestione sono i seguenti: in occasione del primo consolidamento, il valore di carico delle partecipazioni in società consolidate integralmente o proporzionalmente è annullato a fronte del 21

22 patrimonio netto delle società stesse (ovvero delle quote di patrimonio netto che le partecipazioni stesse rappresentano). La contabilizzazione degli acquisti nelle società avviene in base al metodo dell acquisto come definito dall IFRS 3, ossia con rilevazione di attività, passività e passività potenziali delle imprese acquisite al fair value alla data di acquisizione, cioè dal momento in cui si ottiene l effettivo controllo della società acquisita. Pertanto, i risultati economici di una controllata acquisita nel corso del periodo di riferimento sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data della sua acquisizione. Parimenti, i risultati economici di una controllata ceduta sono inclusi nel bilancio consolidato fino alla data in cui il controllo è cessato; le eventuali eccedenze del valore di carico delle partecipazioni di cui al punto precedente rispetto alla corrispondente frazione di patrimonio netto, adeguato con l effetto del fair value delle attività o passività, se positive sono rilevate quali avviamento nella voce Attività immateriali, se negative sono imputate a conto economico; per gli eventuali acquisti di ulteriori quote partecipative successive all acquisizione del controllo le eventuali differenze positive o negative, come sopra determinate, che vengono a sorgere a seguito di tali acquisti successivi sono imputate direttamente a patrimonio; ad ogni data di bilancio (od ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene verificata l adeguatezza del valore dell avviamento (c.d. impairment test). A tal fine viene identificata l unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l avviamento. L ammontare dell eventuale riduzione di valore è dato dall eventuale differenza negativa tra il valore di iscrizione dell avviamento ed il suo valore di recupero, determinato come il maggiore tra il fair value dell unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico; gli elementi di attivo, passivo e conto economico vengono integralmente acquisiti linea per linea ; le partite debitorie e creditorie, le operazioni fuori bilancio nonché i proventi e gli oneri ed i profitti e le perdite traenti origine da rapporti tra società oggetto di consolidamento integrale, sono tra di loro elisi; le quote di patrimonio netto e di utile di periodo di pertinenza dei terzi azionisti delle società consolidate, sono incluse in apposite voci, rispettivamente, del passivo di stato patrimoniale e del conto economico; per il consolidamento delle società con metodo integrale sono stati utilizzati i bilanci predisposti e approvati dalle singole società, eventualmente resi conformi ai principi contabili internazionali seguiti nella predisposizione della situazione consolidata; il valore di libro delle partecipazioni rilevanti, detenute dalla capogruppo, o da altre società del gruppo, afferenti società consolidate con il metodo del patrimonio netto, è raffrontato con la pertinente quota di patrimonio delle partecipate. L eventuale eccedenza del valore di libro - risultante in prima applicazione al bilancio consolidato è inclusa nel valore contabile della partecipata. Le variazioni nel valore patrimoniale, intervenute negli anni successivi a quello di prima applicazione, sono iscritte a voce 240 del conto economico consolidato ( utili (perdite) delle partecipazioni ) nella misura in cui le variazioni stesse siano riferibili a utili o perdite delle partecipate; se esistono evidenze che il valore di una partecipazione rilevante possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata nel conto economico; per il consolidamento delle partecipazioni in società collegate sono state utilizzate, ove disponibili, le risultanze dei resoconti al 31 marzo 2015; in loro mancanza sono stati considerati i dati dei bilanci, anche infrannuali, più recenti. 22

23 Di seguito sono elencate le partecipazioni in società controllate, collegate e controllate congiuntamente: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e collegate (consolidate al patrimonio netto) Denominazioni imprese Sede Tipo di rapporto Rapporto di partecipazione Impresa partecipante Quota % Disponibilità voti % A. Imprese A. 1 Consolidate integralmente 1. Credem International (Lux) sa Lussemburgo 1 Credito Emiliano 99,99% Banca Euromobiliare 0,01% 2. Credemleasing spa Reggio Emilia 1 Credito Emiliano 99,90% Magazzini Generali delle Tagliate 0,10% 3. Credemfactor spa Reggio Emilia 1 Credito Emiliano 99,00% Credemleasing 1,00% 4. Credem Private Equity SGR spa Reggio Emilia 1 Credito Emiliano 87,50% 5. Euromobiliare Asset Management SGR spa Banca Euromobiliare 12,50% Milano 1 Credito Emiliano 100,00% 6. Credemtel spa Reggio Emilia 1 Credito Emiliano 100,00% 7. Creacasa srl Reggio Emilia 1 Credito Emiliano 100,00% 8. Magazzini Generali delle Tagliate spa Reggio Emilia 1 Credito Emiliano 100,00% 9. Banca Euromobiliare spa Milano 1 Credito Emiliano 100,00% 10. Euromobiliare Fiduciaria spa Milano 1 Credito Emiliano 100,00% 11. Credemvita spa Reggio Emilia 1 Credito Emiliano 100,00% 12. Credem CB srl Conegliano 1 Credito Emiliano 70,00% 13. Canossa CB srl Conegliano 1 Credito Emiliano 70,00% A. 2 Consolidate con il metodo del patrimonio netto Legenda 1.Credemassicurazioni spa Reggio Emilia 2 Credito Emiliano 50,00% 2.Interconsult Lussemburgo 3 Credem International (Lux) sa 33,33% 3.Nexstone srl Milano 3 Credito Emiliano 30,00% Tipo di rapporto: 1 = maggioranza dei diritti di voto nell assemblea ordinaria 2 = controllo congiunto 3 = imprese collegate Nel corso del 1 trimestre 2015 sono state acquistate azioni di Euromobiliare Asset Management SGR per un controvalore di 293,5 mila euro, portando così la percentuale di possesso di Credem al 100% nella suddetta società. Entità strutturate non consolidate contabilmente Il Gruppo detiene l intero patrimonio di due fondi comuni gestiti da Eurmobiliare Asset Managenent SGR, società appartenente al Gruppo stesso. In considerazione della composizione del patrimonio dei fondi, costituito essenzialmente da attività finanziarie valutate al valore di mercato, e ritenendo che i benefici dell informazione derivante dal consolidamento dei fondi siano inferiori ai costi necessari per fornire l informazione stessa (cap.3, qc38 del The Conceptual Framework for Financial Reporting ), non si provvede al consolidamento linea per linea di tali fondi. Le quote suddette sono contabilizzate all interno della voce Attività finanziare detenute per la negoziazione per un importo di Euro 9,0 milioni al 31 marzo 2015 (9,8 milioni di euro al 31 dicembre 2014); essendo quindi contabilizzate al fair value, il loro consolidamento non avrebbe prodotto alcun effetto sull utile di pertinenza della Capogruppo e sul patrimonio netto del Gruppo, anche per quanto detto in precedenza. Non sono presenti rapporti attivi e passivi intrattenuti e non sono presenti forme di accordi contrattuali nel fornire sostegno finanziario ai suddetti fondi. 23

24 Nel corso del 1 trimestre 2015 l attività di gestione dei fondi ha continuato a concentrarsi esclusivamente sull ordinata dismissione degli attivi e sul conseguente recupero della liquidità da essa scaturita, in modo da massimizzare il valore di realizzo degli attivi stessi. I fondi sono infatti gestiti in ottica di dismissione da inizio 2009, mentre nel 2010 i fondi hanno aperto formalmente una procedura di liquidazione. Altre entità strutturate Il Gruppo detiene quote nel fondo Credem Venture Capital soprattutto per soddisfare le proprie esigenze di investimento. Il fondo ha terminato il proprio collocamento nel 2005 e Credem, in origine, possedeva la maggioranza. Attualmente la percentuale di interessenza ammonta a circa il 49%; le quote detenute, e non consolidate, sono contabilizzate all interno della voce Attività finanziare detenute per la negoziazione per un importo di 17,7 milioni di euro e della voce Attività finanziare disponibili per la vendita per un importo di circa 0,8 milioni di euro. In considerazione delle future esigenze di cassa del Fondo e della sua durata residua, è stato deliberato il rimborso di un importo pari al 100% del ricavato del disinvestimento di una partecipazione, pari a 10,8 milioni di euro. Il fondo chiuso è gestito da Credem Private Equity SGR e, come per tutti i fondi comuni, le disponibilità di Credem Venture Capital non possono essere autonomamente destinate, se non attraverso l approvazione da parte di Banca Depositaria, banca terza rispetto al Gruppo Credem. Il fondo investe in PMI italiane nei settori merceologici più disparati, attualmente, imballaggi plastici, catene di negozi per animali e meccanica, quindi, in attività generalmente molto distanti da quella finanziaria. Non sono presenti rapporti attivi e passivi intrattenuti dal Gruppo con il Fondo e non sono presenti forme di accordi contrattuali nel fornire sostegno finanziario al suddetto fondo. Altri aspetti Opzione per il consolidato fiscale nazionale A partire dal 2004 Credem e le società italiane del Gruppo hanno adottato il c.d. consolidato fiscale nazionale, disciplinato dagli artt del TUIR, introdotto nella legislazione fiscale dal D.Lgs. n. 344/2003. Esso consiste in un regime opzionale, in virtù del quale il reddito complessivo netto o la perdita fiscale di ciascuna società controllata partecipante al consolidato fiscale unitamente alle ritenute subite, alle detrazioni e ai crediti di imposta sono trasferiti alla società controllante (Credemholding), in capo alla quale è determinato un unico reddito imponibile o un unica perdita fiscale riportabile (risultanti dalla somma algebrica dei redditi/perdite propri e delle società controllate partecipanti e, conseguentemente, un unico debito/credito di imposta). In virtù di questa opzione le imprese del Gruppo che hanno aderito al consolidato fiscale nazionale determinano l onere fiscale di propria pertinenza ed il corrispondente reddito imponibile viene trasferito a Credemholding. Qualora una o più partecipate presentino un reddito imponibile negativo, in presenza di reddito consolidato nell esercizio o di elevate probabilità di redditi imponibili futuri, le perdite fiscali vengono trasferite a Credemholding. In conseguenza di quanto riportato, gli accantonamenti di competenza IRES sono registrati nella voce altre passività. Il Gruppo ha esercitato l adesione al Consolidato anche per il triennio Dati stimati Le risultanze contabili relative alle componenti "altre spese generali", "commissioni attive" e "commissioni passive" sono state integrate con ratei desunti anche dalle evidenze della pianificazione relativa al 2015 al fine di determinarne correttamente la competenza. Per tutte le altre poste di conto economico sono stati utilizzati i consueti metodi di determinazione della competenza economica. 24

25 Prevedibile evoluzione della gestione Le previsioni restano soggette a un elevata incertezza, connessa principalmente con l evolversi delle condizioni geopolitiche e con il loro impatto sul commercio internazionale, sul prezzo del petrolio e sugli stessi tassi di cambio. Il carattere di fragilità delle principali evidenze sistemiche (i timidi segnali di ripresa economica che, peraltro, sembrano riguardare più l area euro nel suo complesso che il nostro paese, le favorevoli ripercussioni sui tassi dei titoli governativi e su quelli delle emissioni bancarie pluriennali) non consentono di formulare previsioni di durevole discontinuità rispetto alla situazione in atto. In estrema sintesi le principali incognite entro cui si svolgerà la gestione bancaria riguardano l intensità di crescita dell economia (e le analoghe tendenze afferenti la spesa delle famiglie e quella per investimenti in macchinari), la stabilizzazione degli attuali livelli dello spread BTP-Bund, la tenuta, in relazione ai livelli assai ridotti o negativi dei tassi di riferimento e delle politiche monetarie espansive della BCE, della forbice bancaria, l evoluzione del rischio creditizio, le possibili criticità di singoli soggetti bancari, il livello di stabilità dei mercati. Altri fattori di rilievo potranno incidere, in modo contrastante, nel In particolare, le misure espansive e non convenzionali poste in essere dalla Banca Centrale Europea potranno favorire il sostegno all economia e la stabilizzazione del sistema bancario. Per contro, gli esiti del Comprehensive Assessment della BCE e gli ulteriori presidi che si vanno prospettando da parte delle Autorità europee potranno condizionare l entità degli attivi, i livelli di capitalizzazione e, conseguentemente, la propensione all espansione degli investimenti dal parte del sistema bancario. Per quanto riguarda il gruppo, e fatte salve le incognite sopra evidenziate, i principali obiettivi del 2015 prospettano la conferma di significativi ritmi di sviluppo commerciale ed il conseguente progresso di proventi finanziari e commissionali. Si confermerà infine (ed in discontinuità rispetto alle tendenze di sistema bancario ancora improntate alla razionalizzazione e parziale dismissione) la crescita della spesa, al servizio degli sforzi commerciali in atto e dei sempre più complessi adeguamenti alle norme finalizzate al potenziamento ed all articolazione dei presidi organizzativi. Sempre in merito alle risultanze attese per il 2015, nel primo scorcio dell esercizio si è proceduto, in relazione ai ristretti margini di ulteriore apprezzamento di valore, alla ricomposizione del portafoglio titoli di proprietà, attraverso la sostituzione di titoli governativi italiani con altri titoli governativi europei core e sovranazionali di analoga scadenza. Tale operazione ha comportato l appostazione di proventi economici che hanno inciso in modo positivamente discontinuo sul risultato del primo trimestre. Rispetto alle originarie previsioni si prospetta naturalmente anche la parziale modifica della struttura dei ricavi, maggiormente focalizzata sull apporto dell area finanza e su una più contenuta incidenza del margine finanziario, che, d altro canto, potrà beneficiare, principalmente per effetto del marcato sviluppo dei volumi, del crescente apporto dell intermediazione da clientela. 25

26 ANDAMENTO DEI PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI Stato patrimoniale riclassificato (milioni di euro) variazioni 03/15-12/14 31/03/ /12/2014 assolute % Cassa e disponibilità liquide 108,1 146,4-38,3-26,2 Crediti verso clientela , ,4-348,1-1,6 Crediti verso banche 373,2 521,2-148,0-28,4 Altre attività finanziarie , ,2 145,1 1,3 Partecipazioni 26,9 26,1 0,8 3,0 Attività materiali ed immateriali 686,6 693,8-7,2-1,0 Altre attività 834,7 829,2 5,5 0,7 Totale attivo , ,3-390,2-1,1 Debiti verso clientela , ,3-919,9-5,5 Titoli in circolazione (compreso passività subordinate) 6.563, ,2 414,0 6,7 Riserve tecniche 3.151, ,4 171,9 5,8 subtotale , ,9-334,0-1,3 Debiti verso banche 4.575, ,6-437,8-8,7 Altre passività finanziarie 329,6 356,6-27,0-7,6 Fondi rischi specifici 230,9 221,2 9,7 4,4 Altre passività 1.315,4 939,5 375,9 40,0 Patrimonio di pertinenza di terzi - 0,4-0,4-100,0 Totale passività , ,2-413,6-1,3 Capitale sociale 332,4 332,4 - - Azioni proprie -2,9-2,9 - - Riserve 1.986, ,8 91,2 4,8 Utile d'esercizio 84,0 151,8-67,8-44,7 Patrimonio netto 2.399, ,1 23,4 0,1 Totale passivo , ,3-390,2-1,1 Tale riclassifica è stata effettuata considerando i dati desumibili direttamente dagli schemi di bilancio 26

27 CREDITI VERSO CLIENTELA Milioni di Variazione % su 3/15 12/14 3/14 12/14 3/14 crediti clientela ,2 8,4 mutui e leasing ,4 5,8 CREDITI IN BONIS ,2 6,8 crediti problematici ,3 1,3 TOTALE CREDITI ,1 6,6 Nella tabella che segue si analizzano gli impieghi per società: 3/15 12/14 3/14 Var. % su Importo % Importo % Importo % 12/14 3/14 Credito Emiliano , , ,5-3,5 5,2 Credemleasing , , ,3-0,1 3,4 Credemfactor 585 2, , ,2-11,6 5,2 Banca Euromobiliare 452 2, , ,9 6,1 12,7 Credem Internat. (Lux) 10 0,0 14 0,1 9 0,0-28,6 11,1 Altre società 19 0,1 21 0,1 26 0,1-9,5-26,9 Aggregato , , ,0-3,2 5,3 Rettifiche consolidamento Consolidato ,1-6,6 Il gruppo, che ha inevitabilmente risentito delle pesanti condizioni dell economia italiana, ha registrato un soddisfacente andamento dell aggregato, con un significativo progresso del 6,6% rispetto a marzo 2014; il confronto con dicembre 2014 (-3,2%) risente della stagionalità che caratterizza nel gruppo l andamento dell aggregato impieghi. In particolare nell ambito del mercato delle imprese, si è assistito ad una positiva evoluzione dell aggregato. Al riguardo stanno iniziando a dispiegarsi i benefici delle pianificate azioni progettuali focalizzate sull adeguamento del modello di servizio alle piccole e medie imprese, al potenziamento delle reti a supporto delle stesse imprese, all ottimizzazione dei processi di delibera e di attribuzione del rating. In condizioni di contesto che continuano a condizionare negativamente la domanda dei privati (e riconducibili sostanzialmente alla dinamica del risparmio e dei livelli occupazionali), il credito alle famiglie è risultato in ascesa, sia nella componente a breve, sia di medio lungo. In tale ultimo comparto, con ritmi più accentuati rispetto alle evidenze di sistema, si rileva una significativa inversione di tendenza nell apporto delle nuove operazioni di mutuo destinato all acquisto di abitazioni, mentre si conferma in deciso aumento anche l operatività relativa al credito al consumo e l erogazione di finanziamenti garantiti ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati ( cessione del quinto ). Complessivamente il medio termine cresce dello 0,4% rispetto a fine 2014 e del 5,8% rispetto a marzo Il breve termine invece segna una contrazione rispetto a rispetto a dicembre 2014 (-8,2%) mentre risulta in crescita apprezzabile con riferimento a marzo 2014 (8,4%). 27

28 CREDITI PROBLEMATICI Nel mese di gennaio 2015 la Commissione Europea ha omologato l Implementing Technical Standard (ITS) pubblicato dall EBA nel 2013 in materia di esposizioni oggetto di concessioni (c.d. forborne ). Il 20 gennaio 2015 la Banca d Italia ha pubblicato una serie di aggiornamenti alle Circolari relative alle Segnalazioni Statistiche, di Vigilanza e alla Matrice dei Conti. Gli aggiornamenti sono finalizzati ad allineare le definizioni di attività deteriorate alle nuove definizioni di credito non-performing (Non-performing exposure, NPE) e di credito oggetto di concessioni (Forbearance), emanate dall EBA negli Implementing Technical Standard. Tra i cambiamenti più significativi della normativa, entrata in vigore dal 1 gennaio 2015, emerge la differente suddivisione delle attività deteriorate. In particolare, da un lato, non sono più contemplate le categorie di incagli ed esposizioni ristrutturate, dall altro vengono introdotte le nozioni delle inadempienze probabili e delle esposizioni oggetto di concessioni (forbearance). Per quanto riguarda le esposizioni oggetto di concessioni, queste non formano una categoria di crediti non-performing a sé stante, ma rappresentano una qualificazione del credito, sia in bonis sia deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute). Infatti, le esposizioni sottoposte a misure di forbearance, possono collocarsi tra i crediti deteriorati ( esposizioni oggetto di concessioni deteriorate ) oppure tra quelli in bonis ( altre esposizioni oggetto di concessione ). Inoltre, nella nuova categoria delle inadempienze probabili non sono più contemplabili le ipotesi di incaglio oggettivo previste dalla precedente normativa. Nello specifico, il Gruppo ha effettuato la riclassificazione alla data del 1 gennaio 2015 delle esposizioni presenti al 31 dicembre 2014 relative agli incagli oggettivi e ai ristrutturati ; tali esposizioni sono state rispettivamente riclassificate nella categoria delle esposizioni scadute deteriorate e in quella delle inadempienze probabili. La tabella seguente riepiloga le suddette appostazioni e riclassifiche che per fornire una opportuna comparazione sono state effettuate anche in riferimento al periodo chiuso al 31 marzo /15 12/14 3/14 % sofferenze nette/impieghi per cassa netti 1,64 1,55 1,63 % previsioni di perdita su sofferenze 59,2 58,6 58,8 valori nominali - sofferenze 837,9 807,8 774,2 - inadempienze probabili 416,0 423,0 403,6 - esposizioni scadute deteriorate 111,1 113,6 114,4 totale valori nominali 1.365, , ,2 valori di realizzo - sofferenze 341,7 334,4 314,9 - inadempienze probabili 348,9 362,8 349,6 - esposizioni scadute deteriorate 96,6 100,2 108,3 totale valori di realizzo 787,2 797,4 776,8 livello di copertura - sofferenze 59,2% 58,6% 58,8% - inadempienze probabili 16,1% 14,2% 13,4% - esposizioni scadute deteriorate 13,1% 11,8% 5,3% totale crediti problematici 42,3% 40,7% 39,9% - crediti in bonis 0,36% 0,33% 0,29% totale crediti 3,05% 2,84% 2,91% 28

29 RACCOLTA DA CLIENTELA Milioni di Variazione % su 3/15 12/14 3/14 12/14 3/14 - Depositi e certificati di deposito ,9% 12,1% - Obbligazioni ,4% -18,3% DIRETTA CLIENTELA ,0% 6,7% RACCOLTA ASSICURATIVA ,1% 37,0% Gestioni patrimoniali ,9% 26,1% Fondi comuni e Sicav ,3% 12,6% Altri rapporti di terzi ,0% 22,6% INDIRETTA GESTITA ,5% 18,7% AMMINISTRATA CLIENTELA ,2% 0,1% TOTALE INDIRETTA CLIENTELA ,0% 11,7% TOTALE CLIENTELA ,0% 11,8% DIRETTA ISTITUZIONALE ,3% 16,6% TOTALE RACCOLTA DIRETTA ,9% 7,8% RACCOLTA AMMINISTRATA ALTRA ,7% 22,1% TOTALE RACCOLTA AMMINISTRATA ,6% 8,3% TOTALE RACCOLTA NON CLIENTELA ,9% 20,8% TOTALE RACCOLTA ,0% 13,1% Per quanto riguarda l andamento della raccolta, si è assistito ad un inversione di tendenza nell andamento delle attività liquide detenute dalla clientela, che hanno segnato una sensibile ripresa. Stabile l aggregato complessivo della raccolta diretta con clientela rispetto a dicembre 2014 mentre si registra un significativo incremento (+6,7%) rispetto a marzo 2014; più in particolare la raccolta a breve cresce dello 0,9% rispetto al fine anno mentre l incremento è più marcato rispetto a marzo 2014 (+12,1%). Per contro la componente obbligazionaria con clientela diminuisce del 5,4% rispetto a dicembre 2014 e del 18,3% rispetto a marzo 2014 per naturale decorso dei rimborsi. Prosegue a ritmi sostenuti la crescita per la raccolta assicurativa: +12,1% rispetto a dicembre 2014 e +37,0% rispetto a marzo E risultata in aumento la raccolta obbligazionaria verso clientela istituzionale non bancaria principalmente per il contribuito di un emissione, avvenuta mediante private placement, di obbligazioni subordinate per circa 200 milioni di euro. Tale emissione era finalizzata a sostituire analogo aggregato di prestiti emessi in anni precedenti con un piano amortizing che, sulla base di un recente orientamento della vigilanza, non erano più computabili nel capitale di classe 2. Nel corso del trimestre si è completato il piano di rimborso alla Banca Centrale Europea del finanziamento LTRO che ammontava a 1,5 miliardi di euro a fine 2014; è rimasto invariato a 0,7 miliardi il finanziamento TLTRO mentre a gennaio è stata attivata l Asta di Rifinanziamento Trimestrale per un importo pari a 0,5 miliardi di euro. 29

30 La ripartizione per società della raccolta diretta bancaria da clientela viene analizzata nella seguente tabella: 3/15 12/14 3/14 Var. % su importo % importo % importo % 12/14 3/14 Credito Emiliano , , ,2 1,6-0,4 Credemleasing 62 0,3 56 0,3 51 0,3 10,7 21,6 Credemfactor 19 0,1 22 0,1 17 0,1-13,6 11,8 Banca Euromobiliare 694 3, , ,4 18,2 6,4 Credem Internat. (Lux) 279 1, , ,9 15,3-62,5 Altre società 10 0,1 10 0,1 11 0,1 - -9,1 Aggregato , , ,0 2,3-2,5 Rettifiche consolidamento DIRETTA CLIENTELA ,0-4,3 La ripartizione per società della raccolta indiretta viene analizzato nella seguente tabella: gestita amministrata totale var% var.% var.% importo 12/14 3/14 importo 12/14 3/14 importo 12/14 3/14 Credito Emiliano ,4 21, ,9-2, ,4 13,6 Euromob. Asset Manag. SGR ,3 20, ,3 20,8 Banca Euromobiliare ,8 18, ,1 6, ,6 14,9 Credem International (Lux) ,8 58, ,0 8, ,7 22,7 Eurom. Internat. Fund SICAV ,1 8, ,1 8,2 Credem Private Equity 48-2,0 0,0 48-2,0 0,0 Indiretta aggregata ,1 18, ,3 0, ,1 13,8 Rettifiche di consolidamento Totale indiretta clientela ,5 18, ,2 0, ,0 11,7 Totale indiretta complessiva ,5 18, ,6 8, ,1 13,6 La raccolta gestita segna un significativo progresso rispetto sia a fine 2014 (+8,5%) sia considerando la variazione anno su anno (+18,7%), aiutata in parte dalla positiva evoluzione dei mercati ma specialmente dal riposizionamento della raccolta della clientela. In particolare vi è l incremento sia dei prodotti del gruppo, gestioni patrimoniali +12,9%, Fondi +9,2% e Sicav +3,1% su dicembre 2014, che di case terze, quest ultime in crescita del 10%. Il riposizionamento a favore dell indiretta gestita non ha particolarmente penalizzato l aggregato della raccolta indiretta amministrata clientela (+4,2% rispetto a fine 2014), solo in parte positivamente influenzata dall andamento dei mercati. Positiva performance della Produzione Netta: 574 milioni di euro; da sottolineare in particolare l incremento della produzione di Gestita (1.082 milioni) in parte frutto anche della trasformazione di raccolta diretta ed amministrata. 30

31 ANDAMENTO DELLE SOCIETA DEL GRUPPO CREDITO EMILIANO Var.% su ( mln) I trim II trim III trim IV trim I trim I 14 IV 14 Margine finanziario 108,1 107,0 112,4 106,3 91,2 (15,6) (14,2) Margine servizi 124,4 92,4 99,7 93,6 195,7 57,3 109,1 Margine d'intermediazione 232,5 199,4 212,1 199,9 286,9 23,4 43,5 Spese personale (97,1) (96,6) (94,9) (103,7) (104,3) 7,4 0,6 Spese amministrative (45,8) (43,8) (41,0) (38,7) (46,7) 2,0 20,7 Costi operativi (142,9) (140,4) (135,9) (142,4) (151,0) 5,7 6,0 Risultato lordo di gestione 89,6 59,0 76,2 57,5 135,9 51,7 136,3 Ammortamenti (7,4) (8,4) (8,1) (8,3) (7,9) 6,8 (4,8) Risultato operativo 82,2 50,6 68,1 49,2 128,0 55,7 160,2 Acc.ti per rischi ed oneri (1,1) (0,9) (1,3) (1,5) (8,1) n.s. 100,0 Proventi / oneri straordinari (1,6) 2,5 (0,7) 0,6 (1,5) (6,3) n.s. Rettifiche nette su crediti (12,8) (15,8) (43,6) (34,6) (37,2) 190,6 7,5 Utile prima delle imposte 66,7 36,4 22,5 13,7 81,2 21,7 529,9 Imposte sul reddito (26,5) (14,3) (10,3) (11,7) (28,0) 5,7 139,3 Utile netto 40,2 22,1 12,2 2,0 53,2 32,3 n.s. Dividendi - 20, Utile netto di bilancio 40,2 42,6 12,2 2,0 53,2 32,3 n.s. Tale riclassifica è stata effettuata considerando anche dati gestionali non desumibili direttamente dagli schemi di bilancio e dalla nota integrativa LEGENDA: Margine finanziario + Voce 30 Margine di interesse + Voce 240 Utile/perdita delle partecipazioni escluso gli utile/perdite derivanti da cessioni/valutazioni + Voce 70 Dividendi e proventi simili (per la sola quota relativa ai dividendi su partecipazioni e titoli di capitale in AFS) Margine servizi + Voce 60 Commissioni nette + Voce 70 Dividendi e proventi simili (al netto della sola quota relativa ai dividendi dei titoli di capitale AFS) + Voce 80 Risultato netto dell'attività di negoziazione + Voce 90 Risultato netto dell'attività di copertura + Voce 100 Utili/perdite da cessione o riacquisto, ad esclusione della sola componente degli utili/perdite su titoli di capitale + Voce 110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value + Voce 190 Altri oneri/proventi di gestione (al netto delle componenti di natura straordinaria e del recupero di imposte indirette) + Voce 70 Dividendi e proventi simili (al netto della quota relativa ai dividendi su partecipazioni e titoli di capitale in AFS) Margine di intermediazione (Margine finanziario + Margine servizi) Costi operativi + Voce 150 Spese amministrative (al netto delle imposte indirette recuperate) Risultato Lordo di Gestione (Margine di intermediazione Costi operativi) Ammortamenti + Voce 170 rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali + Voce 180 rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Risultato Operativo (Risultato Lordo di Gestione Ammortamenti) Accantonamenti netti per rischi ed oneri + Voce 160 Accantonamenti netti a fondi per rischi ed oneri Oneri/proventi straordinari + Voce 190 Altri oneri/proventi di gestione (solo componenti di natura straordinaria - sbilancio sopravvenienze) + Voce 100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto per la sola componente degli utili/perdite su titoli di capitale + Voce 130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita + Voce 240 Utili/perdite da cessione di investimenti + Voce 280 Utili/perdite dalle attività in via di dismissione al netto delle imposte Rettifiche nette su crediti + Voce 130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti e di altre operazioni finanziarie Utile ante imposte + Risultato operativo + Voce 160 Accantonamenti netti a fondi per rischi ed oneri + Voce 130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti ed altre operazioni finanziarie + Oneri/proventi straordinari: Voce 190 Altri oneri/proventi di gestione (solo componenti di natura straordinaria - sbilancio sopravvenienze) Voce 100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto per la sola componente degli utili/perdite su titoli di capitale Voce 130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita Voce 240 Utili/perdite da cessione di investimenti Voce 280 Utili/perdite dalle attività in via di dismissione al netto delle imposte 31

32 Si segnala preliminarmente che nei commenti e nelle tabelle della presente relazione il recupero di spese delle imposte e tasse indirette a carico della clientela è stato portato in diminuzione sia dal margine servizi (altri proventi di gestione) sia dai costi operativi (altre spese amministrative), al fine di consentire una migliore lettura dei fenomeni aziendali. Il Margine Finanziario è in contrazione sia rispetto al marzo 2014 (-14,2%) che rispetto all ultimo trimestre 2014 (-15,6%). Tale andamento è fortemente influenzato dalla contrazione della forbice clientela connessa in gran parte alla maggior aggressività commerciale necessaria per supportare i significativi ritmi di sviluppo commerciale; l incremento dei volumi medi di impieghi e raccolta hanno solo in parte limitato tale riduzione. Ha altresì inciso negativamente il minor rendimento del portafoglio titoli. Nel corso del trimestre in rassegna si è infatti proceduto, in relazione ai ristretti margini di ulteriore apprezzamento di valore, alla ricomposizione del portafoglio titoli di proprietà, attraverso la sostituzione di titoli governativi italiani con altri titoli governativi europei core e sovranazionali di analoga scadenza. Tale operazione ha comportato l appostazione di componenti economici che hanno inciso in modo significativamente positivo sul margine servizi (vedi paragrafo successivo) ma negativamente sul margine finanziario che risente del riposizionamento del portafoglio titoli su rendimenti più contenuti. Nell ambito delle commissioni si rileva il forte incremento delle commissioni relative ai prodotti gestiti ed una sostanziale stabilità di quelle connesse ai servizi bancari tradizionali. Il costo del credito del trimestre in rassegna evidenzia un incremento rispetto allo stesso periodo dell esercizio precedente. Si è proceduto, in coerenza con le policy creditizie, al consueto rigoroso approccio valutativo e il livello di copertura dei crediti problematici e dei crediti in bonis è cresciuto sia rispetto a marzo 2014 che rispetto a dicembre Inoltre l aumento dei volumi, sia in bonis che problematici, ha ulteriormente contribuito all incremento delle rettifiche di valore su crediti. L aumento delle spese generali e degli ammortamenti riflette la revisione ed il potenziamento delle reti distributive e dell organico ad esse dedicato, l attivazione di specifiche iniziative finalizzate allo sviluppo commerciale, la crescente attività progettuale di carattere normativo e commerciale. La Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive 2014/59/EU) definisce le nuove regole di risoluzione delle crisi bancarie che saranno applicate dal 1 gennaio 2015 a tutte le banche dell Unione europea. Le misure della BRRD saranno finanziate dal Fondo Nazionale per la Risoluzione, che gli Stati membri dovranno costituire con una contribuzione ex-ante (più una parte eventuale ex-post, al verificarsi di determinate circostanze). A partire dal 1 gennaio 2015, ed entro il 31 dicembre 2024, ciascun fondo nazionale dovrà raggiungere un livello obiettivo di risorse pari ad almeno l'1% dell'ammontare dei depositi protetti. La BRRD deve essere recepita nell ordinamento nazionale e la delega per il suo recepimento è inclusa nella legge di delegazione europea 2014, al momento in discussione in parlamento. Alla fattispecie si ritiene si debba applicare l interpretazione 21 recentemente omologata dall IFRIC secondo la quale la passività relativa al pagamento di un tributo nasce nel momento in cui si verifica il fatto vincolante; vi è infatti la certezza di dover corrispondere il pagamento annuale per il Pur nelle more del recepimento nell ordinamento nazionale, la banca è stata in grado di effettuare una stima accurata del contributo 2015 che ammonta a circa 5,1 milioni di euro e che è stato imputato alla voce accantonamenti per rischi ed oneri. 32

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