Lo sviluppo cognitivo: Piaget
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- Marcellina Longhi
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1 Lo sviluppo cognitivo: Piaget
2 Jean Piaget( ) Come si adattano gli organismi viventi al proprio ambiente? Organismo si adatta costruendo nuove forme L intelligenza costruisce nuove strutture mentali Le strutture mentali servono a comprendere e spiegare l ambiente 2
3 Jean Piaget( ) Studio dello sviluppo cognitivo al fine di costruire un ponte tra biologia ed epistemologia Epistemologia genetica problemi generali sullo sviluppo della conoscenza origini della conoscenza nell uomo Non studio delle modificazioni nel comportamento manifesto MA attraverso lo studio del comportamento manifesto quali trasformazioni nelle strutture mentali sottostanti 3
4 Jean Piaget( ) Ipotesi Innatista Le strutture cognitive hanno un origine esclusivamente interna (teoria della Gestalt) Piaget respinge Ipotesi Ambientalista Le strutture cognitive hanno un origine esclusivamente Ambientale (comportamentis mo)
5 Jean Piaget( ) Piaget propone Ipotesi Organismica L individuo non èun passivo recettore di influenze ambientali, néun veicolo di idee innate, ma un attivo costruttore delle proprie conoscenze
6 Jean Piaget( ) Fondamentale continuitàtra organizzazione biologica e intelligenza L intelligenza rappresenta il piùalto grado di adattamento mentale L intelligenza costruisce nuove strutture mentali che servono a comprendere e a spiegare l ambiente. 6
7 Gli assunti base della teoria di Piaget 1. Lo sviluppo ècomprensibile all interno della storia evolutiva delle specie, di cui l organizzazione biologica e psicologica dell uomo costituisce l apice 2. L organismo èattivo e si modifica attraverso gli scambi con l ambiente 3. Lo sviluppo consiste nella trasformazione di strutture che non sono innate, ma si costruiscono grazie all attivitàdell individuo
8 Lo sviluppo dell intelligenza secondo Piaget Assimilazione Incorpora nei propri schemi i dati dell esperienza Conservazione Accomodamento Modifica i propri schemi per adattarli ai nuovi dati Novità Adattamento: equilibrio tra continuitàe cambiamento (funzione invariante)
9 Lo sviluppo dell intelligenza secondo Piaget Assimilazione e accomodamento sono i principali responsabili del cambiamento cognitivo Tendenza dell organismo a integrare, coordinare e organizzare le proprie strutture cognitive in totalitàche possiedono proprietàe leggi intrinseche Elevato grado di coerenza, nella fase di sviluppo raggiunta dal bambino, relativamente a diverse abilità e competenze E l intera struttura cognitiva che si adatta e non parti isolate di essa
10 Lo sviluppo dell intelligenza secondo Piaget Con il crescere dell etàsi verificano delle modificazioni strutturali cosìrilevanti da contrassegnare veri e propri stadi di sviluppo Ciascuno stadio prevede una particolare forma di organizzazione psicologica
11 Gli stadi di sviluppo secondo Piaget Il passaggio da uno stadio al successivo può essere graduale e l etàpuò variare da un bambino all altro, ma la sequenza èinvariante e universale Ogni stadio èqualitativamente diverso dal precedente, presenta forma e regole proprie Le acquisizioni di uno stadio non si perdono con il passaggio allo stadio successivo, ma vengono integrate in strutture piùevolute (integrazione gerarchica tra stadi)
12 Stadio Età Descrizione Senso-motorio Dalla nascita a 2 anni Il b. comprende il mondo in base a ciò che può fare con gli oggetti e alle informazioni sensoriali che può trarne. Le interazioni con l ambiente sono guidate da schemi senso-motori. Pre-operatorio 2-6 anni Schemi mentali che consentono di rappresentare mentalmente oggetti ed eventi. Compare gioco di finzione, linguaggio, disegno. Operatorio Concreto 6-12 anni Comparsa di operazioni mentali: addizione, sottrazione e inclusione. Legato ad esperienze specifiche, ma può compiere manipolazioni mentali e fisiche. Operatorio Formale Dai 12 anni in poi Compare il pensiero ipotetico-deduttivo. E possibile risolvere qualsiasi tipo di problema concreto o astratto.
13 Periodo senso-motorio da 0 a 24 mesi Sei sottostadi
14 Periodo senso-motorio (0-24 mesi) CARATTERISTICHE GENERALI L intelligenza consiste di schemi di azioneche gradualmente tendono a generalizzarsi e a coordinarsi dando luogo a sequenze comportamentali più ampie a) la risposta del bambino alla realtàèdi tipo sensoriale e motorio b) il bambino reagisce al presente immediato no progetti,no scopi c) il bambino non ha una rappresentazione interna della realtà(no parole, no immagini mentali) Il periodo senso-motorio si divide a sua volta in 6 sottoperiodi
15 Periodo senso-motorio (0-24 mesi) Il periodo senso motorioèil frutto delle osservazioni di Piaget sui suoi figli Descrizione su 3 volumi Osservazioni sul campo guidata da ipotesi con presentazione di situazioni critiche
16 Periodo senso-motorio I Stadio Esercizio dei riflessi (0-1 mese) il neonato si limita a esercitare gli schemi riflessi, alcuni dei quali rimangono immutati nel corso della vita, altri scompaiono, altri si modificano (suzione, prensione, visione, fonazione, audizione) applica le reazioni innate (in modo isolato) a situazioni sempre piùnumerose (es. suzione) Miglioramento di questi riflessi egocentrismo radicale: néconsapevolezze di sé, nédel mondo esterno ( non esiste la nozione di oggetto) considera l immagine che osserva come l estensione, se non il prodotto, del suo sforzo di vedere
17 Periodo senso-motorio II Stadio Reazioni circolari primarie (1-3 mesi) Compaiono le prime abitudini (e.g. portare il pollice alla bocca) dell esperienza ripetizione di azioni centrate sul proprio corpo reazioni circolari primaria reazioni circolari primaria: movimenti semplici che coinvolgono più schemi inizia la coordinazione di piùschemi (es. girare il capo verso la direzione da cui proviene un suono)
18 Periodo senso-motorio III Stadio Reazioni circolari secondarie (4-8 mesi) Reazioni circolare secondarie permettono la formazione di schemi di azioni nuovi (schemi secondari) Producono degli effetti nell ambiente esterno Tentativi di mettere in atto procedimenti per fare durare spettacoli interessanti Non c è comprensione dei nessi causali, non c è intenzionaalità, quindi i tentativi del neonato di far durare un effetto interessante spesso sono vani Causalità magico-fenomenistica
19 Periodo senso-motorio IV Stadio Coordinazione degli schemi secondari e loro e loro applicazione a situazioni nuove(8-12 mesi) Gli schemi secondari si combinano in modo da raggiungere uno scopo (uno funge da mezzo e l altro da fine). Primi atti di intelligenza comportamento intenzionale Es. Il neonato, per prendere un oggetto che èvicino ai piedi e non alle mani, lo avvicina con i piedi fino a che non riesce ad afferrarlo. Nozione di oggetto il b. continua a cercare un oggetto quando qualcuno lo nasconde sotto i loro occhi (l oggetto esiste anche se non lo si vede). La nozione di oggetto èancora incompleta errore A non B, ossia nascondendo ripetutamente un oggetto in un posto A e poi, a vista del bambino, in un nuovo posto B, il b. continuerà a cercarlo nel posto A.
20 Periodo senso-motorio V Stadio La scoperta di mezzi nuovi mediante sperimentazione attiva e reazioni circolari terziarie (12-18 mesi) Il bambino si impegna attivamente nella ricerca di nuovi mezzi reazioni circolari terziarie attraverso cui il b. cerca di scoprire nuovi aspetti delle azioni e degli oggetti affina la comprensione dei rapporti spaziali e causali la causalitàdiventa obiettiva e esteriorizzata (esistenza di cause indipendenti dalla propri azioni) Nozione di oggetto: il bambino non commette più l errore A non B, ma non sa rappresentare gli spostamenti che non vede
21 Periodo senso-motorio VIStadio VIStadio La scoperta di mezzi nuovi mediante combinazione mentale (18-24 mesi) Pensiero simbolico la capacitàdi evocare mentalmente oggetti o situazioni che non sono fisicamente presenti i bambini, posti di fronte a una situazione nuova, risolvono il problema mentalmente, immaginandosi diverse azioni e i loro esiti, per poi realizzare solo quella che ha successo diverso modo di usare il linguaggio: anche per descrivere cose non presenti o raccontare eventi nozione di oggetto: adesso il bambino cerca l oggetto nel nascondiglio dove è stato portato con spostamenti non visibili causalità: adesso basta percepire un effetto per capire che qualcosa lo deve aver provocato
22 Periodo senso-motorio VIStadio VIStadio La scoperta di mezzi nuovi mediante combinazione mentale (18-24 mesi) Pensiero simbolico gioco simbolico e imitazione differita Gioco simbolico: gioco in cui si fa finta di, si possono usare degli oggetti in maniera impropria (e.g. la forchetta al posto del pettina); non èpiùnecessario una corrispondenza tra gli oggetti usati e lo schema Differenza dai giochi rituali perchéprima era necessaria la presenza di un oggetto specifico Imitazione differita: si imitano gesti che sono stati visti fare in precedenza; per fare ciò non basta avere costruito uno schema durevole interno di quello che si èvisto, ma anche essere in grado di farselo venire in mente per riprodurlo quando il modello non è presente
23 Periodo senso-motorio PERMANENZA DELL OGGETTO I. II. Nessun comportamento di ricerca; l oggetto cessa di esistere una volta perso il contatto visivo con esso III. cerca di recuperare l oggetto solo se èparzialmente visibile; interrompe il proprio comportamento se l oggetto viene improvvisamente coperto mentre sta per afferrarlo IV. non sa cercare l oggetto se esso viene nascosto in un nuovo nascondiglio, davanti ai suoi occhi (errore A non B) V. cerca l oggetto nella posizione in cui lo ha visto scomparire VI. cerca l oggetto anche quando èsottoposto a spostamenti non visibili
24 Periodo senso-motorio IL GIOCO I stadio non presente II e III stadio (2-8 mesi) reazioni circolari primarie e secondarie possono assumere la forma di gioco IV e V stadio (8-18 mesi) ritualizzazioni di alcuni schemi fuori dal contesto (e.g. alla vista del guanciale, il b. mette in atto il rituale che fa di solito prima di andare a letto) VIstadio (18-24 mesi) gioco simbolico (N.B. non è necessaria la presenza di un oggetto specifico per attivare il gioco)
25 Periodo senso-motorio L IMITAZIONE I stadio non presente II e III stadio (2-8 mesi) imita solo azioni che fanno parte del suo repertorio e che sono state appena messe in atto dall adulto IV (8-12 mesi) l imitazione si estende anche ai movimento che il b. non vede su di sé(e.g. tirare fuori la lingua) V stadio (12-18 mesi) imita anche movimenti nuovi anche se riguardano parti del corpo che non possono vedere (e.g. toccarsi la punta della lingua con il dito) VI stadio (18-24 mesi) imitazione differita
26 Periodo senso-motorio Schema riassuntivo
27 Piaget: Il periodo pre-operatorio 2-66 anni
28 Il periodo pre-operatorio Il periodo pre-operatorio va da 2 ai 6 anni Caratterizzato da: Imitazione differita Pensiero simbolico (gioco simbolico) Comparsa e miglioramento del linguaggio Caratterizzato dall egocentrismo intellettuale, ossia la tendenza a prendere come assoluto il proprio punto di vista Pensiero irreversibile Conservatorismo Pensiero preconcettuale e transduttivo
29 Il periodo pre-operatorio Il gioco simbolico Il b. tratta un oggetto come se fosse qualcosa di diverso Perchéci sia finzione ènecessario che l oggetto sia diverso da quello usato abitualmente per la sua reale funzione Il b. deve applicare uno schema d azione su un oggetto inadeguato
30 Il periodo pre-operatorio L imitazione differita Il bambino riproduce un modello dopo qualche tempo (ore o giorni) il b. ha conservato una rappresentazione interna del modello L immagine mentale èla forma attraverso cui la realtà viene rappresentata mentalmente
31 Il periodo pre-operatorio Il linguaggio Il bambino non ècapace di adattare il proprio discorso alle caratteristiche dell ascoltatore e viene data per scontata una conoscenza comune con l interlocutore nella descrizione di eventi e oggetti nonsente il bisogno di agire sull interlocutore, di comunicargli veramente qualche cosa: un po come nella conversazione di certi salotti, in cui tutti parlano e nessuno ascolta Piaget(1923). Il linguaggio e il pensiero del fanciullo.
32 Il periodo pre-operatorio Il bambino èin grado di evocare oggetti ed eventi non presenti, attraverso il gioco simbolico, l imitazione differita, il linguaggio tutti questi comportamenti evocano una realtà non percepita ma conosciuta in precedenza dalla coordinazione degli schemi senso-motori sono derivati gli schemi mentali (azioni interiorizzate) cherappresentano oggetti e azioni che possono essere manipolati mentalmente
33 Il periodo pre-operatorio Limite principale del periodo pre-operatorio gli schemi mentali sono isolati e possono essere pensati uno alla volta EGOCENTRISMO INTELLETTUALE tendenza a percepire, capire ed interpretare il mondo dal proprio punto di vista il bambino non può adottare il punto di vista percettivo e concettuale di un altra persona
34 Il periodo pre-operatorio
35 Il periodo pre-operatorio Lo sviluppo delle operazioni di classificazione Secondo Piaget, i concetti, per essere definiti tali, devono avere le seguenti 3 caratteristiche: 1 categorie/ classe = rappresentazioni mentali di insi 2 Ogni categoria/classe è costituita da proprietà necessarie e sufficienti per identificare gli esemplari di ogni categoria/classe 3 Le categorie sono collegate tra di loro attraverso due principi: la classificazione gerarchica e incrociata
36 Il periodo pre-operatorio Pensiero prelogico o intuitivo Nel periodo pre-operatorio le azioni mentali sono rigide e irreversibili. Il pensiero può andare al di làdei dati attuali perché ricostruisce le azioni passate e anticipa le conseguenze di azioni non ancora compiute, ma a causa della irreversibilitàciascuna azione rimane isolata e non si coordina con le altre (pensiero prelogico o intuitivo).
37 Il periodo pre-operatorio Pensiero irreversibile Pensiero irreversibile = impossibilitàdi annullare, invertire o compensare un risultato. A sostegno di questa ipotesi il fallimento in operazioni di classificazione, seriazione e conservazione
38 Il periodo pre-operatorio Operazioni di classificazione Compito: mettere insieme oggetti (sia geometrici che di uso quotidiano) che si rassomigliano
39 Il periodo pre-operatorio Operazioni di classificazione 2-5 anni collezioni figurali: gli oggetti vengono raggruppati in base ai rapporti spaziali al fine di formare oggetti piùcomplessi (fig. geometriche) o scene di vita quotidiana (oggetti). In alternativa i b. utilizzano un criterio di somiglianza, ma non riescono a mantenerlo 5-6 anni collezioni non figurali: i b. riescono a mantenere una proprietàdi somiglianza ma non riescono a fare operazioni di classificazione additiva (v. es. palline di legno e palline nere) o operazioni moltiplicative.
40 Il periodo pre-operatorio DOMANDA: Sono di piùle perle di legno o le perle blu? Operazioni di classificazione le perle blu, perchéle bianche sono solo tre
41 Il periodo pre-operatorio Operazioni di classificazione I bambini, dopo aver compiuto l azione mentale di dissociare le perle blu da tutte le altre, non sono piùin grado di annullarla mediante l azione di ricongiungerle mentalmente alle altre per ricostruire la fila delle perle di legno. Quindi il confronto viene fatto fra le perle blu e quelle che rimangono dopo la dissociazione iniziale, cioè le perle bianche. Vince un giudizio basato sulla percezione
42 Il periodo pre-operatorio Operazioni di seriazioni Operazioni di seriazione Operazioni di seriazioni: individuare e collegare le diverse gradazioni in cui un una certa proprietàèpresente in oggetti diversi (operazioni di più e meno)
43 Il periodo pre-operatorio Compito di seriazione additiva
44 Il periodo pre-operatorio Compito di seriazione additiva Questo compito richiede confronti multipli 2 possibili strategie: Partire dal piùpiccolo e ogni volta confrontare tutti i bastoncini e prendere sempre il piùpiccolo (non consente di inserire un bastoncino nuovo dopo che la serie èstata prodotta) Confrontare direttamente ogni bastoncino con il piùpiccolo e il piùgrande della serie (confronti multipli a partire dai 7-8 anni)
45 Il periodo pre-operatorio Compito di seriazione moltiplicativa La seriazione moltiplicativa consiste nell ordinare degli oggetti o degli eventi, ma tenendo conto di due relazioni alla volto. Nel costruire le file orizzontali si tiene conto delle variazioni di larghezza, mentre nel disporle dall alto verso il basso si tiene conto dell altezza
46 Il periodo pre-operatorio Pensiero preconcettuale e transduttivo Dai 2 ai 4 anni le rappresentazioni mentali dei bambini sono a livello di preconcetti i preconcetti non possono néessere organizzati gerarchicamente néessere incrociati I bambini identificato o le classi o singoli esemplari
47 Il periodo pre-operatorio Pensiero preconcettuale e transduttivo Dai 4 ai 5 anni i b. riescono ad individuare le classi e i singoli elementi di una classe ma non riescono ad organizzarli gerarchicamente o ad incrociare le classi. Conseguenza di questo èl incapacitàdi fare dei ragionamento deduttivo o induttivo Pensiero transduttivo: un pensiero che va dal particolare al particolare
48 Il periodo pre-operatorio Compito di conservazione della sostanza Una delle manifestazioni piùevidenti dell irreversibilitàdel pensiero viene messo in luce dai compiti di conservazione.
49 Il periodo pre-operatorio Compito di conservazione del volume
50 Il periodo pre-operatorio Compito di conservazione del numero
51 Il periodo pre-operatorio Compiti di conservazione L attenzione ècentrata, ossia si sofferma solo su una caratteristica alla volta Il b. considera gli stati anzichéle trasformazioni che li hanno provocati
52 Il periodo pre-operatorio Caratteristiche del pensiero pre-operatorio Caratterizzato dall umanizzazione degli oggetti fisici Animismo= tendenza a considerare i corpi vivi e dotati di coscienza, emozioni, pensieri Artificialismo=tendenza ad attribuire all uomo l origine di ogni cosa Finalismo= la tendenza a spiegare gli eventi con il fine di realizzare un bisogno dell uomo.
53 Il periodo pre-operatorio Caratteristiche del pensiero pre-operatorio Esempio di artificialismo Deb(9) Che cosa sono le stelle? Un piccolo lampo E i lampi? Quando c èun tuono Che cosa produce i lampi? Quando due nubi si scontrano (Piaget, 1926; trad. it. 1966, p. 284)
54 Esempio di animismo Hub(6;6) Che cosa fa il sole quando ci sono le nuvole e piove? Va via perchéc èbrutto tempo Perché? Perché non vuole bagnarsi (Piaget, 1926) Il periodo pre-operatorio Caratteristiche del pensiero pre-operatorio
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