RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AL BILANCIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2014

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1 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AL BILANCIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2014 Signore e Signori Soci, con la presente relazione il Collegio Sindacale riferisce, ai sensi dell art del Codice Civile, sulle attività svolte nel corso dell esercizio 2014, nel rispetto delle disposizioni emanate dalle Autorità pubbliche che esercitano attività di vigilanza e controllo, in primis Banca d Italia e Consob, del Testo Unico bancario, del Testo Unico Finanziario e del Testo Unico della Revisione legale, nonché delle leggi speciali in materia. Nell espletamento delle proprie attività il Collegio Sindacale si è attenuto alle norme previste dal Codice Civile, alle previsioni statutarie e del Regolamento del Collegio Sindacale, alle norme di comportamento del Collegio Sindacale approvate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli esperti Contabili ed alle disposizioni in materia emanate dalle Autorità di Vigilanza. ATTIVITA SVOLTA DAL COLLEGIO SINDACALE I componenti del Collegio Sindacale dal momento della loro nomina intervenuta con Assemblea del 10 maggio 2014 si sono riuniti 8 volte nell esercizio provvedendo a verbalizzare il resoconto delle riunioni. Il Collegio Sindacale è sempre stato rappresentato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo, convocate e tenute nel pieno rispetto delle disposizioni di Legge. Il Collegio sindacale rileva che gli atti ed i provvedimenti deliberati dagli organi di vertice e le operazioni di maggior rilievo sono stati posti in essere conformemente alla Legge, allo Statuto, ed ai principi di sana e prudente gestione. In base alle informazioni ottenute ed ai controlli effettuati, abbiamo potuto constatare che non sono state poste in essere operazioni estranee all oggetto sociale, manifestamente imprudenti o azzardate, tali da compromettere l integrità del patrimonio, sociale, né operazioni atipiche e/o inusuali, sia con soggetti terzi o con parti correlate, ne operazioni tali da incidere in modo significativo sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Banca. In merito a quanto disposto dalle Autorità di Vigilanza in tema di sistemi di remunerazione e incentivazione, il Collegio ne ha verificato l adeguatezza e la rispondenza al quadro normativo delle politiche e delle prassi di remunerazione adottate dalla Banca. 1

2 Vi evidenziamo anche che non sono pervenute denunce ex art del Codice Civile o esposti di altra natura da parte di terzi. L attività di controllo sull operato e sui comportamenti aziendali è stata esercitata con verifiche sindacali alle funzioni operative, eseguite sempre alla presenza dell organo ispettivo interno. In particolare, accogliendo i rilievi sull incisività dell azione del Collegio Sindacale contenuti nel verbale dell ispezione della Banca d Italia svolta a cavallo del , è stato svolto un primo Audit specifico sull Area Crediti mirato alla verifica della gestione delle esposizioni creditizie a rischio aggravato e dei relativi sistemi di controllo e dell applicazione del regolamento esposizione creditizie a rischio aggravato. Da tale audit non sono emersi rilievi di particolare gravità, ma una serie di proposte di miglioramento da parte del Collegio Sindacale, che sono state prontamente accolte. In merito all attività di vigilanza svolta, si precisa che il Collegio Sindacale, nell adempimento dei propri doveri, ha provveduto alla Vigilanza della Legge e dello Statuto, ha acquisito conoscenza e vigilato su quanto di competenza in merito all adeguatezza della struttura organizzativa e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, ha valutato e vigilato sull adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile nonché sull affidabilità di quest ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione. Come richiesto dalle disposizioni di vigilanza prudenziale delle banche, il Collegio Sindacale ha, inoltre, vigilato sulla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del sistema dei controlli interni e del Risk Appetite Framework, nonché sugli altri aspetti della gestione come richiesto dalla regolamentazione di settore. Queste attività sono state svolte anche mediante l acquisizione di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali di controllo, dal soggetto incaricato del controllo contabile e dall esame dei documenti aziendali e dei risultati dei reports della società Meta srl, alla quale è stata esternalizzata la funzione di internal audit. In proposito, il Collegio Sindacale ha provveduto alla verifica dell adeguatezza del sistema di controllo interno incontrando ed interagendo con i responsabili della Società Meta S.r.l., pianificando e condividendo con gli stessi le linee guida in merito a tale attività. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull osservanza delle regole che disciplinano le operazioni con parti correlate, e a tale riguardo non vi sono osservazioni particolari da riferire. Il Collegio Sindacale ha anche provveduto ad interagire ed a condividere le attività di analisi delle funzioni di controllo di secondo livello, ovvero la funzione di Risk Management, la funzione di conformità, la funzione antiriciclaggio, la funzione di ispettorato, attraverso il riscontro dei report periodici ed il monitoraggio dei tempi e delle modalità di chiusura delle non conformità rilevate. 2

3 In particolare il Collegio ha accertato l adeguatezza di tutte le funzioni coinvolte nel sistema dei controlli, il corretto assolvimento dei compiti e l adeguato coordinamento delle attività svolte dalle medesime. Specificamente: L Ufficio Ispettorato ha svolto con competenza e cura le previste ispezioni presso le filiali e i vari uffici di Sede, attenendosi alle prescrizioni della normativa vigente e dei regolamenti ed avvalendosi anche della collaborazione della sopra citata società di auditing Meta. La Funzione Antiriciclaggio, inserita nell ambito del sistema dei controlli interni, ha organicamente condotto ad unità il processo aziendale di gestione e mitigazione dei rischi correlati. La struttura, nell assolvere ai compiti di indirizzo, coordinamento e verifica in relazione alle politiche di gestione dei rischi di riciclaggio, ha riservato la dovuta attenzione, insieme naturalmente all efficacia degli indispensabili strumenti informatici ed organizzativi, alla formazione del personale e all aggiornamento dei supporti documentali. Ai fini dell individuazione di operazioni sospette di riciclaggio si sono avuti nel corso dell esercizio in esame incontri con il Responsabile Antiriciclaggio, con lo scopo di verificare la funzionalità e l efficienza dei programmi e delle procedure di accertamento, l osservanza della normativa antiriciclaggio e degli obblighi di segnalazione delle operazioni sospette, con particolare riferimento alle attività connesse alla raccolta Web. La Funzione di Conformità è sostenuta da un quadro regolamentare ben definito e supportata da una procedura informatica integrata con tutte le unità operative, che consente un presidio costante ed aggiornato di tutti gli eventi di rischio. La Funzione di compliance presidia, inoltre, il rischio di non conformità alla MiFID e alle norme d attuazione. La Funzione di Risk Management verifica nel continuo l adeguatezza delle politiche, del processo e dei limiti operativi stabiliti per gestire i rischi ai quali la banca è esposta. Gestisce, inoltre, il processo di autovalutazione dell adeguatezza del capitale (ICAAP). Nel corso dell'anno, il Collegio ha costantemente interagito con le funzioni aziendali di controllo ed analizzato le risultanze delle attività svolte da questi organi, promuovendo l'attuazione degli interventi correttivi delle carenze e delle irregolarità rilevate relativamente ai controlli interni e alla gestione dei rischi. 3

4 L Archivio Unico è stato sempre correttamente alimentato e tutti gli strumenti hanno sempre compiutamente funzionato, senza alcuna personalizzazione dei parametri, ma facendo riferimento alle procedure in uso presso tutte le banche del network Cabel. Le operazioni segnalate da GIANOS 3D, hanno avuto sempre adeguata attenzione ai fini dell archiviazione ovvero della segnalazione. Il Collegio Sindacale ritiene pertanto il sistema dei controlli interni adeguato a garantire il presidio dei rischi ed il rispetto delle norme e dei regolamenti di Policy previsti, ritenendo altresì la struttura preposta ai controlli adeguata a presidiare l operatività della Banca, stante anche l inserimento di nuove risorse umane ad essa dedicate. In relazione alla prevenzione dei reati previsti dal D.Lgs 231/01, il Collegio Sindacale svolge i compiti assegnati dalla normativa all Organismo di Vigilanza a seguito di delibera del Consiglio di Amministrazione del 6 marzo Pertanto il Collegio Sindacale in questo ruolo ha provveduto a vigilare sul funzionamento e l osservanza del Modello organizzativo adottato dalla Banca, ha provveduto alla verifica periodica e ne ha curato l aggiornamento, anche in funzione delle integrazioni al Modello 231 di nuovi reati. Nell ambito di tale attività l'organismo di Vigilanza opera con l assistenza dei responsabili delle funzioni aziendali di controllo. Nel corso del 2014, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha approvato l'aggiornamento del Modello 231 su proposta dell'organismo di Vigilanza, per tener conto delle modifiche intervenute nella normativa di riferimento e, in particolare, dei reati di truffa informatica e corruzione tra privati. Si informa inoltre che nel corso del 2015, l'organismo di Vigilanza ha intrapreso un progetto finalizzato all'aggiornamento del Modello 231 per quanto riguarda il reato di autoriciclaggio. CONTENUTO DEL BILANCIO: RISULTANZE RIEPILOGATIVE E OSSERVAZIONI Il Consiglio di Amministrazione ha messo a disposizione del Collegio Sindacale nei termini di Legge il bilancio d esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, nonché la relazione sulla gestione. Il medesimo è stato redatto in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB ed omologati dalla Commissione Europea ai sensi del regolamento comunitario n 1606/2002 nonché dai provvedimenti emanati in attuazione dell art. 9 del D.lgs n 38/2005 in vigore alla data di riferimento del Bilancio e secondo le istruzioni di Vigilanza contenute nella Circolare della Banca d Italia n 262 del 22 dicembre Il Bilancio, redatto in applicazione di principi contabili internazionali (IAS), secondo quanto previsto dal D.Lgs 38/05, e la Relazione di gestione che gli Amministratori ci hanno messo a disposizione nei termini previsti dal Codice Civile sono stati predisposti nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti, in 4

5 recepimento delle relative direttive comunitarie e contengono le spiegazioni e delucidazioni sulle scritture contabili. Con specifico riferimento al disposto di cui alle leggi 1/91 e 197/91 se ne è verificata la corretta applicazione e si dà atto che la relazione degli amministratori è adeguata ed indica specificamente i criteri, condivisi dal Collegio Sindacale, che sono stati seguiti nella gestione, per il perseguimento degli scopi istituzionali conformi al carattere cooperativo della Società, così come richiesto dalla legge 59/92. Ai sensi dell art. 2426, n. 5, c.c. abbiamo espresso il nostro consenso all iscrizione nell attivo dello stato patrimoniale di costi di impianto e di ampliamento (per le filiali allestite in immobili di terzi) sostenuti nel tempo per un residuo di ,43, mentre non risultano iscritti nell'attivo costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità. Di seguito si riepilogano sinteticamente le risultanze: STATO PATRIMONIALE Attività Passività Patrimonio netto Utile netto CONTO ECONOMICO Margine di interesse Margine d intermediazione Risultato netto gestione finanziaria Utile operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito Utile operatività corrente al netto delle imposte Il Progetto di Bilancio, composto dai documenti di stato patrimoniale, conto economico, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, prospetto della redditività complessiva, rendiconto finanziario e nota integrativa, è stato sottoposto alla Revisione Legale da parte della società Baker Tilly Revisa S.p.a. con sede in Bologna (BO). Il Collegio Sindacale nel corso dell esercizio si è riunito con il revisore incaricato per scambiare informazioni in merito al generale andamento della Banca e la regolarità dei processi amministrativo- 5

6 contabili attuati dalla Banca. In aderenza al disposto dell art.150, comma 3, del D.Lgs. 58/98, si precisa che non è emerso nessun fatto di rilievo. Il Collegio, inoltre, ha verificato l'indipendenza della società di revisione legale, constatando che la Baker Tilly Revisa S.p.A, non ha prestato i servizi di cui all'art. 17 del D.Lgs. 39/2010 che potrebbero compromettere l'indipendenza dell'attività di revisione legale dei conti. Il Collegio Sindacale precisa anche che per quanto concerne l attività di vigilanza sul Bilancio di esercizio la responsabilità della verifica analitica della sua formazione e composizione, sia in termini di rispondenza alla contabilità, sia sotto il profilo della corretta applicazione delle regole di redazione e quindi del giudizio sullo stesso, spetta al Revisore Legale dei Conti, che ha rilasciato, sul Bilancio 2014 della Banca di Pisa e Fornacette, un giudizio senza rilievi. Nell esercizio dei suoi doveri di vigilanza, il Collegio Sindacale ha seguito e condiviso l impostazione adottata nella redazione del Bilancio e dà atto della generale conformità della legge per quanto riguarda la formazione e la struttura del Bilancio medesimo ed il rispetto della normativa di vigilanza. Il Bilancio evidenzia un Utile al netto di imposte pari ad , sostanzialmente in linea con quello dello scorso anno. Il risultato economico deve essere valutato alla luce di accantonamenti prudenziali, effettuati con criteri che il Collegio Sindacale ha verificato conformi alla Policy di cui la Banca si è dotata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 24/06/2014, per circa 23,3 milioni complessivi, con un incremento del 26% rispetto all anno precedente. Essi corrispondono al 26,8% dell importo lordo dei crediti deteriorati, rispetto al 22,7% dell anno precedente. Il Collegio Sindacale ha condiviso la scelta degli Amministratori di elevare la percentuale forfettaria di svalutazione dei crediti classificati ad incaglio valutati collettivamente, portandola dall 8,75% al 10% considerati i dati complessivi sulle coperture dei crediti deteriorati e l incremento delle sofferenze nette che, depurate delle svalutazioni, sono ammontate a 54 milioni (+14,7%), corrispondenti al 4,7% del totale dei crediti verso la clientela, a fronte del 4,2% del 31 dicembre Tale andamento delle sofferenze, seppur mitigato dalla considerazione di un rallentamento del loro tasso di crescita rispetto allo scorso anno, obbliga a mantenere ad un livello adeguatamente elevato le politiche di copertura del rischio, anche nei prossimi esercizi. L attuale congiuntura economica impone ancora una rigorosa attenzione nei confronti del comparto deteriorato, al fine di tutelare l integrità del patrimonio sociale della Banca che, ad ogni buon conto, stante la sua entità, risulta in grado di assorbire le avverse condizioni del contesto economico in cui la medesima si trova ad operare. 6

7 Per una dettagliata esposizione delle voci di bilancio, i cui criteri di contabilizzazione sono stati da noi esaminati e condivisi, si rinvia alla Nota Integrativa allegata al bilancio. PROPOSTE IN ORDINE AL BILANCIO Signore e Signori Soci, alla luce di quanto emerso dalla nostra attività di vigilanza e controllo che abbiamo descritto nella presente relazione e dalla quale non sono emerse irregolarità, omissioni o fatti censurabili, il Collegio Sindacale esprime l assenso, per quanto di propria competenza, all approvazione del Bilancio 2014 nella sua interezza, costituita dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dalla Nota Integrativa, nei termini in cui Vi è stato presentato. Il Collegio esprime inoltre l assenso alla proposta di ripartizione dell utile netto d esercizio, attuata nel pieno rispetto della legge e per la quale condividiamo ed apprezziamo l ipotesi di rivalutazione delle azioni come prevista dall art. 7 della legge 59/92. Il Collegio condivide inoltre la politica di distribuzione dei dividendi che, stante la sua entità, tiene conto del mantenimento della condizione di adeguatezza patrimoniale, così come raccomandato da Banca d Italia. In conclusione della presente relazione il Collegio Sindacale desidera rivolgere un ringraziamento al Consiglio di Amministrazione, alla Direzione ed al Personale della Banca per l impegno profuso e per la costante e proficua collaborazione con cui è sempre stata coadiuvata la sua opera. Pisa, 14 aprile 2015 COLLEGIO SINDACALE Il Presidente Lino Cinquini Il Sindaco Effettivo Alessandro Curini Il Sindaco Effettivo Giuseppe D'Onza 7

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