Nuovi fermenti sociali e politici ( )

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Gabriella Magnani
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1 Nuovi fermenti sociali e politici ( ) Lo sviluppo economico degli anni 60 viene fondato su tre fattori: il primo, scatenante, è definito dalla crescita forzata delle grandi aree urbane nazionali. Nel Centro e nel Nord ciò avviene prevalentemente per immigrazione di forza lavoro dalle campagne del Sud d Italia. Nel Sud la crescita delle capitali storiche, essenzialmente Napoli, Bari e Palermo, è segnata invece da uno spostamento interno prevalentemente regionale della piccola borghesia professionale e terriera che si trasforma e prolifera impiegati dello Stato. Conseguenza di tutto ciò è il trasferimento di capitale dalla rendita agraria alla rendita urbana. Il secondo fattore, collegato al primo, è la costruzione di un mercato interno fondato prevalentemente sulla produzione e il consumo di beni per la casa e i suoi accessori industrializzabili, mobilio ed elettrodomestici. Il terzo è definito da una politica delle opere pubbliche prevalentemente rivolta alla costruzione di infrastrutture che incentivano l uso dei trasporti privati. Essa segna la crescita complessiva della domanda di mobilità che utilizza anche l emigrazione come occasione per nuove necessità. Questo meccanismo complessivo porta a vendere la terra (per chi la possiede) per comprare casa, macchina ed elettrodomestici, a vendere la casa del paese per affrontare le spese del trapianto. Uno sradicamento è in atto con interrogativi che non troveranno risposta, ma alimentano il disagio. Essi avranno modo di esplodere alla fine degli anni 60, sull onda di una coscienza collettiva, prevalentemente interpretata dalle giovani generazioni, che spinge, a circa venti anni dalla fine della guerra, gli umori verso il dubbio sulla natura stessa delle ragioni dello sviluppo dei paesi occidentali: vinti e vincitori, oramai accomunati dallo stesso criterio di sviluppo. È la critica al modello americano che produce molte preoccupazioni in un sistema di paesi necessariamente allineati. 89

Nel Sud la crescita delle capitali storiche, essenzialmente Napoli, Bari e Palermo, è segnata invece da uno spostamento interno prevalentemente regionale della piccola borghesia professionale e

3 La reazione sarà dura e indurrà ulteriori azioni in una catena di eventi tristemente conosciuti ed in parte rimasti non spiegati anche per l arroganza con cui si sono manifestati. L affetto per le radici porteranno, anche se tra riflessioni e sogni, a mantenere e curare la terra e le case ereditate da Donna Rosina Padula. Non rendono niente e la tentazione di vendere per comprare una casa a Napoli è permanente. Il trasferimento a Potenza sposta alcuni traguardi e cade proprio alla vigilia di quella stagione turbinosa di eventi che sarà il 68, con i suoi aneliti e le sue ingenuità. Attraversare tutto ciò per Padula, che ha sempre sentito i problemi sociali come una ragione della sua esistenza, significa un coinvolgimento attivo e totale. Aderendo a movimenti di base che hanno come programma politico il riscatto della condizione femminile, diviene animatrice di molte iniziative culturali. Il suo credo religioso alimentato da un cattolicesimo di matrice quasi francescana la porterà inizialmente a militare nelle ACLI. Nel 1967 partecipa alle seguenti mostre: Napoli, IV Mostra Nazionale d Arte F.I.D.A.P.A.; Roma, Collettiva del Palazzo delle Esposizioni; Nola, concorso internazionale La Marionetta ; Napoli -Circolo Artistico, Mostra dell Ottantesimo della pittura Napoletana. Partecipa inoltre al Premio Basento a Potenza e vince il primo premio con medaglia d oro del Presidente della Repubblica. Sempre nel 1967 pubblica il libro Il traguardo, ed. Pellegrini Cosenza, ampiamente recensito da M. Brandon Albini (L Italie du Nord au Sud, Paris, 1977). Nel 1968 partecipa a Viggiano alla mostra Pittori Lucani. La presenza di una famiglia attiva nelle arti figurative come quella dei Leone induce ad alcune iniziative di mostre che vedranno coinvolti i fratelli Leone (Giuseppe Antonello, Sinibaldi, Ermonde) e lo stesso genitore Nicola Leone. Viene così al- 91

Non rendono niente e la tentazione di vendere per comprare una casa a Napoli è permanente.

4 lestita, nel 1969, promossa dall Ambasciata Americana, al Centro Studi Americano, la mostra i Cinque. Nel 1970 viene allestita una grande personale di Maria Padula alla Galleria del Vantaggio di Roma,presentata dal critico d arte Manlio Serra ed alla mostra segue un ampio riscontro critico. Dipinge per la Chiesa Madre di Spinoso una tela che rappresenta la Madonna Assunta in cielo, collocata sull altare maggiore. Gli anni tra il 1970 e il 1972 definiscono complessivamente un periodo di forte confusione. Anche a Potenza arrivano i fermenti politici e culturali contemporanei e successivi al Oramai Padula e Leone vi risiedono stabilmente, avendo Maria ottenuto l incarico, presso l Istituto Statale d Arte, dell insegnamento della materia di Disegno dal vero. Leone è particolarmente impegnato nella gestione dell Istituto nel quale ha profuso impegno e metodologie didattiche considerate all avanguardia. Maria ricarica le sue energie anche verso l insegnamento e l impegno politico nell area della sinistra parlamentare e dei gruppi di base cattolici; la giovane figlia Rosa Maria frequenta il locale Liceo Scientifico ed è particolarmente attiva come militante della sinistra estraparlamentare. Gli altri figli, che studiano stabilmente a Napoli, partecipano anche loro attivamente delle tensioni del periodo. In questo clima, a cui si aggiungono quelle naturali e a volte scatenanti gelosie locali sempre presenti nei piccoli centri, Leone diviene per i potentati locali un personaggio scomodo. Nel 1971 viene trasferito d ufficio dal Ministero P.I. da Direttore dell Istituto Statale d Arte di Potenza a Direttore dell Istituto Statale d Arte di Cascano di Sessa Aurunca. Sicuramente nei sentimenti di Leone tale trasferimento, che provocherà non poche manifestazioni di solidarietà sia da parte dei docenti che da parte degli allievi dell Istituto di Potenza, viene vissuto come una punizione immeritata. Da poco era riuscito ad ottenere anche la costruzione della nuova sede dell Istituto. 92

Dipinge per la Chiesa Madre di Spinoso una tela che rappresenta la Madonna Assunta in cielo, collocata sull altare maggiore.

5 Ma Leone non è uomo da perdersi di coraggio. Padula rimarrà ad insegnare per tutto il 1972 a Potenza e Leone muovendosi tra Napoli, Potenza e Cascano riuscirà a dare una nuova impronta anche all istituto Statale d Arte di Cascano. Sempre nel 1971 Padula, insieme alle ACLI e quale delegata provinciale dell U.N.A.S.P. (Unione Nazionale Arte Spettacolo Popolare) organizza due mostre: una degli insegnanti ed un altra degli allievi dell Istituto d Arte di Potenza. La mostra è allestita nel Salone del Circolo Lucano. L attività di Maria, una volta intrapresa in modo ufficiale la funzione di docente, diviene anche quella di formatrice e promotrice di giovani intelligenze. È così che si susseguono molte iniziative di mostre di giovani pittori lucani, ad Avigliano, a Potenza, a Matera, che Maria promuove, segue, e spesso recensisce con articoli su quotidiani e riviste specialistiche ( il Mattino, Roma, Ombre e Luci, Il Lavoratore, l Avanti ). Nel 1972 partecipa alle mostre: Firenze, Galleria Arte Più ; Reggio Calabria, Piccola Galleria d Arte Bruzia ; Sessa Aurunca (CE), Salone dei Quadri del Municipio. Nel 1973 partecipa alle mostre, Matera, Studio di Arti Visive, Omaggio a Rocco Scotellaro ; Atella, Amministrazione Comunale, Attività Culturali delle Forze del Lavoro, 1 Maggio ; Potenza, Federazione Lavoratori Metalmeccanici - Attività Culturali Legate alle Forze del Lavoro, Mostra di Pittura e Grafica. Oltre alla oramai consolidata tradizione di pittura di paesaggi e nature morte e ritratti, Padula inaugura una nuova attenzione verso temi per lei non usuali. Il difficile tema della figura nell ambiente, abbandonato dall espressione del 900, rientra, anche, forse, per ragioni di impegno politico. Maria dipinge di nuovo contadini in campagne bruciate e operai in manifestazioni politiche. Sempre nel 1973 viene pubblicato il libro della Padula il Paese è paese d inverno (ed. La Torre, Potenza 1973). Il testo raccoglie critiche positive (tra gli altri: M. Malecore, U. Piscopo, C. Doglio, C. Vinciprova, M. Brandon Albini). 93

Sempre nel 1971 Padula, insieme alle ACLI e quale delegata provinciale dell U.N.A.S.P. (Unione Nazionale Arte Spettacolo Popolare) organizza due mostre: una degli insegnanti ed un altra degli allievi dell Istituto d Arte di Potenza.

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