NOTIZIARIO DELLA DIREZIONE DIDATTICA NAZARIO SAURO
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- Giorgina Santoro
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1 IL C O R R IE R E D E L S A U R O NOTIZIARIO DELLA DIREZIONE DIDATTICA NAZARIO SAURO ANNO 4 - Numero 3 LA SHOAH Anche quest'anno, per non dimenticare l'orrore delle leggi razziali di circa sessant'anni fa, noi alunni delle classi V della scuola Nazario Sauro abbiamo aderito al concorso I giovani ricordano la shoah". La Shoah rappresenta la più vergognosa vicenda della storia umana, quando milioni di ebrei furono arrestati dai nazisti e costretti a vivere, in precarie condizioni sanitarie, in dei ghetti, che erano separati dal resto della società da un filo spinato. in seguito, furono massacrati e privati dei loro averi e infine deportati in campi di concentramento, dove dopo un'immediata selezione, venivano subito uccisi nelle camere a gas o mandati ai lavori forzati e sfruttati fino all'esaurimento delle loro forze, per essere poi comunque eliminati. Sempre per non dimenticare abbiamo visto a scuola il film " Il bambino con il pigiama a righe", in cui si racconta la tragica vicenda degli ebrei attraverso l'amicizia di due bambini uno ebreo e uno nazista, e letto in classe il libro di Trudy Birger, intitolato "Ho sognato la cioccolata per anni", in cui l'autrice narra la propria drammatica esperienza di ragazzina ebrea che, all'età di 16 anni, da Francoforte viene trasferita per un periodo in un ghetto per poi essere portata in un campo di concentramento. Ma, quello che colpisce molto in questo libro è la forza di vivere che si ritrova questa bambina, nonostante intorno a lei ci sia l'orrore, la sofferenza e la morte, che le consente di affrontare delle terribili, prove e di non perdere il coraggio, la speranza, la dignità e l'amore per il prossimo. In occasione di questo concorso abbiamo realizzato, con l'aiuto e il suggerimento delle nostre insegnanti, un disegno su un foglio di compensato, che porta il titolo "Oltre il filo spinato...la speranza", in cui è raffigurata: una mano insanguinata, che rappresenta la sofferenza degli ebrei; una stella ebrea che viene calpestata da un soldato nazista, che rimane freddo e impassibile nel vedere tutta questa sofferenza e del filo spinato, che rappresenta la separazione degli ebrei dal resto della società. Tutto è stato realizzato con della lana colorata su uno sfondo dipinto con dei colori scuri e ombrosi, che esprimono le emozioni che proviamo noi bambini su questo argomento. Infine, penso che, anche se oggi sembra impossibile che possano essere accaduti questi fatti così terribili, per non commettere più certi errori e per fare in modo che tutto ciò non accada mai più è importante ricordare continuamente questo terribile periodo e ritengo giusto che a noi bambini, della nostra generazione, che non abbiamo vissuto quest'orrore, ci facciano conoscere le testimonianze di alcuni superstiti di quel periodo, in modo che possiamo comprendere meglio quello che è accaduto e ciò che hanno patito e provato milioni di persone, fra cui anche bambini della nostra età e anche più piccoli, non molti anni fa. Giulia De Simone V B Direttore: Dottor Fabio Passiglia Condirettore responsabile: Prof. Sergio Passiglia Capo redattore: Ins. Annunziata La Malfa Vice capo redattore: Ins. Nuccia Telami Collaboratori di redazione: Ins. Sandra Falletta, Ins. Daniela Di Gesù
2 S H OAH In questi ultimi tre anni, grazie alle maestre, siamo venuti a conoscenza della Shoah, un evento accaduto negli anni quaranta, al tempo della seconda guerra mondiale. Abbiamo visto dei film riguardanti questo tema, per esempio La vita è bella e Il bambino con il pigiama a righe, due film molto commoventi e carichi di emozioni che parlano di due vicende molto tristi. Infatti ho provato una grande emozione nel vedere, specialmente nel film La vita è bella, il padre del bambino protagonista rischiare la propria vita per salvare suo figlio. Invece nel film Il bambino col pigiama a righe, mi ha fortemente impressionato come l amicizia di due bambini, uno ebreo e l altro figlio di un ufficiale nazista, abbia superato le barriere dell odio; inoltre, mi ha commosso, l ingenuità dei due bambini che non sapevano cosa stava accadendo. Infatti nelle stragi perpetrate a danno della razza ariana dai tedeschi, furono uccisi circa di ebrei tra cui molti bambini che non venivano risparmiati.questi ultimi,spesso con la scusa della doccia,venivano barbaramente uccisi nelle camere a gas, da cui non c era scampo.attinente sempre alle tematiche dell olocausto, le maestre ci hanno letto dei libri, tra cui Il diario di Anna Frank,fra le cui righe si possono leggere le sofferenze provate da milioni di persone a causa della follia omicida del nazismo.inoltre, èstato tuttavia emozionante metterci in contatto, attraverso una lettera, ad una signora sopravvissuta alla ferocia nazista :siamo stati gratificati nel poterle esprimere tutta la nostra compassione e solidarietà. Grazie alla conoscenza di tale periodo storico e degli avvenimenti in esso accaduti, possiamo riflettere sulle cose orrende e atroci avvenute tanto tempo fa e sugli aspetti fondamentali della vita.spero che dalla conoscenza possiamo prendere spunto affinchè cose simili non succedano più e spero inoltre che tutti possiamo capire e mettere in atto giorno per giorno l uguaglianza tra tutti gli uomini senza alcuna distinzione. (Chiaramonte Nicolas classe V C). Nel 1938 furono emanate in Germania delle leggi anti ebraiche perché Adolf Hitler, il capo della dittatura nazista, si convinse che gli ebrei fossero una razza inferiore da odiare e da eliminare. Prima di questo, la vita degli ebrei scorreva tranquilla e normale ed, in qualsiasi paese si trovassero, erano ben integrati, anzi, portavano pure ricchezza, perché erano intelligenti e grandi lavoratori. I loro figli giocavano e andavano a scuola con i bambini di tutte le altre razze e religioni. Ma dal momento che ci furono queste leggi razziali, tutto cambiò; cominciò ad esserci un clima di sospetto, di paura e i bambini ebrei vennero allontanati dai genitori dei bambini di razza ariana. Io sono rimasta dispiaciuta di questo, perché sono una bambina che fa facilmente amicizia con tutti i bambini. Infatti, sono amica anche di due fratelli che provengono dalla Romania e di una ragazza ungherese, e mi chiedo: Come si è potuto pensare ad una simile ingiustizia?. Io soffrirei molto se non potessi più giocare con i miei amici solo perché provenienti da un altro paese, o solo perché apparentemente diversi. Mi auguro che non succedano più cose simili e che tutti i bambini del mondo possano felicemente giocare insieme e vivere in pace. (Gargano Chiara classe V C) S H OAH 2
3 Maio Simone VB I giovani ricordano la Shoah Noi bambini delle classi quinte della Scuola Nazario Sauro stiamo partecipando al bando di concorso "I giovani ricordano la Shoah". Il concorso consiste nel realizzare un disegno originale che rappresenti l'emozione provata da noi bambini venuti a contatto con libri, dipinti, filmati e racconti sulla Shoah. Il disegno verrà spedito al "Consiglio regionale" che sceglierà, fra tutti, i due più significativi e geniali, questi saranno inviati al "Quirinale" di Roma e lì, dal Ministro dell Istruzione", Ignazio Profumo, verrà scelto un solo disegno che andrà in competizione con le altre rappresentazioni grafiche inviate dalle scuole del resto d'italia. Noi bambini di VB abbiamo lavorato ad un disegno intitolato Oltre il filo spinato...la speranza". L'idea è stata suggerita dall'insegnante Nuccia Telami, e noi abbiamo portato avanti il disegno fino al termine. E' rappresentato un soldato con gli occhi chiusi che calpesta la stella di David, il simbolo degli Ebrei e poi una mano insanguinata che però tende ad alzare il filo spinato dando tanta speranza per un futuro felice. Molto significativi sono gli occhi chiusi del soldato che simboleggiano l'indifferenza verso il dolore degli ebrei e la loro frustrazione. Ma la vera protagonista del disegno è quella mano, perchè quella mano si lascia dietro il dolore e continua a dare speranza, da lei deriva il titolo che abbiamo dato. Questo particolare mi ricorda le vicende di una giovane ragazza Ebrea resa schiava dai tedeschi all' interno dei lager. Trudy Birger ha scritto il libro "Ho sognato la cioccolata per anni" dove racconta gli anni terribili vissuti con la madre malata di cuore nei campi di concentramento dove morì gran parte della sua famiglia.. ma da dove riuscì a venire fuori viva grazie al legame particolare con la mamma. La maestra ci ha letto in classe i capitoli del testo che abbiamo ascoltato con grande attenzione e via via siamo diventati amici di Trudy ammirandola per il coraggio in mezzo a tanta violenza. Credo che sia un libro triste e folgorante. La maestra negli ultimi tre anni ci ha informato in vari modi sulla Shoah. Il diario di Anna Frank, il racconto "Volevo volare come una farfalla" di Hanna Groft, il film "La vita è bella" con Roberto Benigni, i dipinti di Chagall, il film "Il bambino con il pigiama a righe" e in ultimo il libro "Ho sognato la cioccolata per anni", sono i documenti attraverso i quali ho conosciuto cosa hanno provato gli Ebrei al tempo di Hitler con la privazione dei diritti civili, l'espulsione dai territori della Germania, la creazione dei ghetti circondati dal filo spinato, i massacri durante le azioni di rastrellamento e poi la deportazione nei campi di sterminio in Polonia, le camere a gas, i forni crematori. 3
4 Naturalmente essendo bambino e non capendo a fondo le ragioni di tanta cattiveria umana, durante il percorso intrapreso con la maestra ho avuto momenti di sconforto per i filmati crudi e i racconti tragici e forse è proprio per questo che tra tutti i lavori visionati preferisco il film "la vita è bella". Racconta di un padre che riesce a trasformare la vita nel lager in un gioco emozionante per salvaguardare il figlio dalla situazione tragica. Inventa "la favola" all'interno dell inferno facendo credere al suo bambino che chi affronterà delle prove vincerà un meraviglioso premio finale: un carro armato. Il papà muore, il figlio sopravvive salvato da un carro armato americano o meglio ancora, dal suo papà che lo adorava. Un altro fatto importante che ricordo è che la maestra ha inviato un fax ad Hanna Groft, che ancora vive, protagonista del racconto "Volevo volare come una farfalla". Immaginare che una bimba di soli quattro anni abbia vissuto sei anni di prigionia senza potere uscire, nascosta con la sua mamma, senza giocare e a volte parlare mi riempiva di sconforto e ancor di più sapere che questa era la vita degli Ebrei fortunati perché gli altri morivano nei campi di concentramento. Hanna Groft è solo un esempio, milioni di bambini non hanno potuto vivere la loro infanzia così come la vivo serenamente io, giocando, studiando e vivendo con la mia famiglia. Penso che sia importante non dimenticare mai, che sia importante ricordare Il giorno della memoria'' perché se verrà tramandato di generazione in generazione la Shoah non cadrà mai nell'indifferenza e soprattutto non si ripeteranno mai più degli eventi così tragici e malvagi. Il termine Shoah, indica lo sterminio degli ebrei fatto dai nazisti. La Shoah era un azione criminale che, attraverso delle azioni atroci, portava alla distruzione di un gruppo etnico razziale e religioso.circa sei milioni tra giovani, vecchi, neonati e adulti furono uccisi dai nazisti. Gli ebrei venivano trattati come bestie, infatti venivano chiusi in ghetti circondati da filo spinato e muri; alcuni venivano deportati in campi di concentramento dove venivano uccisi con il gas o sfruttati fino alla morte. Quando ho visto il film Il bambino con il pigiama a righe, ho provato una grande rabbia, perché non è giusto che due bambini non possono giocare insieme solo per una stupida legge. In questo film ho visto anche la crudeltà con cui venivano trattati gli ebrei, ma soprattutto bambini e anziani. La fine del film è stata ancora più straziante perché il bambino tedesco pur di stare con il suo amico ebreo si fa uccidere con lui nella camera a gas, visto che la sua famiglia gli aveva proibito di giocare con lui. Dopo essere venuto a conoscenza di queste atrocità per il futuro spero solo che non accadano mai più, perché nessun uomo è padrone della vita di un altro uomo. (Clemente Leonardo classe V C). 4
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