BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO REPUBBLICA ITALIANA. Serie Ordinaria - Lunedì 28 febbraio D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta Regionale. D.G.

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1 Anno XLI N. 051 Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, Milano Direttore resp.: Marco Pilloni Informazioni: tel. 02/6765 int ; burl@regione.lombardia.it 9 Serie Ordinaria - Lunedì 28 febbraio 2011 BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA SOMMARIO D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta Regionale D.G. Presidenza Decreto dirigente struttura 22 febbraio n Direzione centrale Programmazione integrata - Intervento regionale a sostegno dei processi di brevettazione a favore delle imprese di cui alla d.g.r. n. VIII/11229 del 10 febbraio 2010 Approvazione delle revoche dei finanziamento gia concessi e presa d atto delle rinunce D.G. Sistemi verdi e paesaggio Decreto dirigente unità organizzativa 21 febbraio n Approvazione delle modalità di accesso e di funzionamento della procedura informatizzata per il taglio di boschi e l installazione di impianti a fune, in attuazione dell art. 11, comma 2, del r.r. 5/2007 (Norme forestali regionali) e contestuale revoca del d.d.g. n del 29 agosto 2007 e del d.d.u.o. n del 21 novembre D.G. Agricoltura Decreto dirigente struttura 18 febbraio n Regg. CE 1234/07 e 555/08 Piano regionale di ristrutturazione e di riconversione vigneti Definizione contributi per ettaro erogabili per la campagna 2010/ Decreto dirigente unità organizzativa 22 febbraio n Programma di Sviluppo Rurale Misura 112 «Insediamento di giovani agricoltori» Nono periodo. Riparto aggiuntivo delle risorse finanziarie alle amministrazioni provinciali della Lombardia D.G. Commercio, turismo e servizi Decreto dirigente unità organizzativa 24 febbraio n L.r. 1/ Bando «Innova Retail 3» per il sostegno all innovazione tecnologica delle micro e piccole imprese del commercio e dei servizi (Asse 1 Accordo di Programma per lo sviluppo economico e la competitivita del sistema lombardo). Elenco degli operatori ammessi a finanziamento (2 elenco), non ammessi, operatori ai quali e stata riconosciuta la premialita aggiuntiva (vedasi punto 6 del Bando - tipologia del contributo) D.G. Industria, artigianato, edilizia e cooperazione Decreto dirigente unità organizzativa 23 febbraio n Bando per l assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici presso le MPMI (POR FESR Asse 1 Linea di intervento Azione C) Progetto Trend - 4 provvedimento delle domande ammesse e non ammesse D.G. Ambiente, energia e reti Decreto dirigente unità organizzativa 23 febbraio n Rinnovo dell autorizzazione alla Nylstar s.r.l. in fallimento per il completamento delle operazioni di bonifica approvate ed autorizzate con decreti n del 13 marzo 2008, n del 17 marzo 2010 e n del 2 dicembre 2010, da realizzarsi presso l area di proprieta Nylstar s.r.l. in fallimento, inclusa nel sito contaminato comparto «Ex-Snia» ubicato nei comuni di Limbiate, Paderno Dugnano e Varedo

2 2 Bollettino Ufficiale D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta Regionale D.G. Presidenza D.d.s. 22 febbraio n Direzione centrale Programmazione integrata - Intervento regionale a sostegno dei processi di brevettazione a favore delle imprese di cui alla d.g.r. n. VIII/11229 del 10 febbraio 2010 Approvazione delle revoche dei finanziamento gia concessi e presa d atto delle rinunce IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA UNIVERSITA E RICERCA Vista la l.r. 2 febbraio 2007 n. 1 «Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Lombardia», e in particolare: l art. 1 che individua «la ricerca e l innovazione» tra gli obiettivi da perseguire per la crescita competitiva del sistema produttivo della Lombardia attraverso il sostegno e la promozione dei processi di ricerca, della ricerca applicata, dell innovazione e del trasferimento tecnologico; l art. 2 che elenca gli strumenti attraverso i quali perseguire la realizzazione degli obiettivi descritti dall art. 1, tra i quali le «agevolazioni» intese come incentivi, contributi, voucher e altre forme di intervento finanziario destinati a promuovere e sostenere la ricerca e l innovazione; l art. 3 comma 1 il quale demanda alla Giunta regionale, anche attraverso le società a partecipazione regionale, l attuazione della legge medesima mediante le azioni realizzate con gli strumenti da essa previsti; Vista la d.g.r. n. VIII/11229 del 10 febbraio 2010 di approvazione dell intervento regionale a favore delle imprese che prevede la destinazione di risorse pari a Euro ,00 per il sostegno dei processi di brevettazione delle micro, piccole e medie imprese lombarde, con particolare riferimento all allegato 1 «Bando per il sostegno ai processi di brevettazione delle micro, piccole e medie imprese lombarde»; Vista la lettera d incarico sottoscritta in data 1 marzo 2010 e inserita nella raccolta Convenzioni e Contratti al n /RCC del giorno 8 marzo 2010, con cui è stata affidata a CESTEC S.p.A. l attività di assistenza tecnica sul suddetto intervento; Richiamati: i decreti nn del 12 aprile 2010, 5212 del 19 maggio 2010, 6011 del 16 giugno 2010, 7119 del 19 luglio 2010, 7877 del 5 agosto 2010, 8988 del 23 settembre 2010, del 9 novembre 2010 e del 30 novembre 2010 con cui a seguito degli esiti dell istruttoria effettuata da CESTEC sono stati approvati i primi otto elenchi delle domande ammissibili a contributo; il decreto n del 29 settembre 2010 con il quale sono stati chiusi i termini per la presentazione delle domande per l accesso alle agevolazioni finanziarie di cui alla d.g.r. sopra citata n /2010; Vista la nota di CESTEC S.p.A in atti regionali prot. n. A dell 11 febbraio 2011, con cui vengono trasmessi a Regione Lombardia: un primo elenco di soggetti per i quali è necessario revocare il contributo approvato, così come previsto al punto 4.2 del bando sopracitato, per un totale di Euro ,50 e con i relativi motivi; un primo elenco di soggetti che hanno rinunciato al contributo già approvato, così come previsto al punto 4.2 del bando sopracitato, per un totale di Euro 5.876,06 e con le relative motivazioni; Ritenuto, quindi, opportuno: revocare il contributo per i soggetti di cui all allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; prendere atto dell elenco dei soggetti che hanno rinunciato al contributo già approvato, indicati nell allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Dato atto che l ammontare delle risorse effettivamente concesse sul bando, approvato con d.g.r. n. VIII/11229 del 10 febbraio 2010, con i decreti sopracitati e tenuto conto delle revoche e delle rinunce di cui agli allegati 1 e 2 del presente provvedimento, risulta pari a Euro ,69; Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 e gli adempimenti conseguenti; DECRETA 1. di procedere alla revoca dei contributi concessi, così come previsto al punto 4.2 del bando sopracitato, ai soggetti indicati nell allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, per le motivazioni ivi riportate e per un ammontare complessivo di risorse pari a Euro ,50; 2. di prendere atto dell elenco di soggetti, allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che hanno rinunciato al contributo già concesso, così come previsto al punto 4.2 del bando sopracitato, per un totale di Euro 5.876,06, e per le motivazioni ivi riportate; 3. di dare atto che l ammontare delle risorse effettivamente concesse sul bando, approvato con d.g.r. n. VIII/11229 del 10 febbraio 2010, con i decreti sopracitati e tenuto conto delle revoche e delle rinunce di cui agli allegati 1 e 2 del presente provvedimento, risulta pari a Euro ,69; 4. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito www. regione.lombardia.it. Il dirigente della struttura università e ricerca Armando De Crinito

3 Bollettino Ufficiale 3 BANDO PER IL SOSTEGNO AI PROCESSI DI BREVETTAZIONE DELLE MICRO, PICCOLE E MEDIE IMPRESE LOMBARDE DGR N. VIII/11229 DEL 10 FEBBRAIO ELENCO REVOCHE ALLEGATO 1 N. Id progetto Denominazione beneficiario INDUSTRIE MANIFATTURE ERCOLINO S.R.L. Partita IVA Codice Fiscale beneficiario Riferimento decreto di concessione del contributo Decreto nr del 19 maggio LISKI S.R.L Decreto nr del 12 aprile NOSSA ELETTRONICA S.A.S. DI POLETTI MARIA & C RESTAURO ARTE S.N.C. DI GIORGIO BERGAMINI, MARCO MINGOZZI & C Decreto nr del 12 aprile Decreto nr del 19 maggio 2010 Motivazione revoca Ai sensi degli art. 1 pt Obiettivi e finalità; art. 2 pt Soggetti beneficiari; art.2 pt Tipologia di intervento, citate dal Bando per il Sostegno ai processi di brevettazione delle micro, piccole e medie imprese lombarde, si definisce che il beneficiario del contributo deve essere una micro, piccola e media impresa e titolare del brevetto per cui è presentata la domanda. Ai sensi degli art. 1 pt Obiettivi e finalità; art. 2 pt Soggetti beneficiari; art.2 pt Tipologia di intervento, citate dal Bando per il Sostegno ai processi di brevettazione delle micro, piccole e medie imprese lombarde, si definisce che il beneficiario del contributo deve essere una micro, piccola e media impresa e titolare del brevetto per cui è presentata la domanda. Ai sensi degli art. 1 pt Obiettivi e finalità; art. 2 pt Soggetti beneficiari; art.2 pt Tipologia di intervento, citate dal Bando per il Sostegno ai processi di brevettazione delle micro, piccole e medie imprese lombarde, si definisce che il beneficiario del contributo deve essere una micro, piccola e media impresa e titolare del brevetto per cui è presentata la domanda. Ai sensi degli art. 1 pt Obiettivi e finalità; art. 2 pt Soggetti beneficiari; art.2 pt Tipologia di intervento, citate dal Bando per il Sostegno ai processi di brevettazione delle micro, piccole e medie imprese lombarde, si definisce che il beneficiario del contributo deve essere una micro, piccola e media impresa e titolare del brevetto per cui è presentata la domanda. Contributo revocato 8.000, , , ,00 Totale ,50 BANDO PER IL SOSTEGNO AI PROCESSI DI BREVETTAZIONE DELLE MICRO, PICCOLE E MEDIE IMPRESE LOMBARDE DGR N. VIII/11229 DEL 10 FEBBRAIO ELENCO RINUNCE ALLEGATO 2 N. Id progetto Denominazione beneficiario ABC S.A.S. DI AMEDEO CHIAPPINI & C. Partita IVA Codice Fiscale beneficiario Riferimento decreto di concessione del contributo Decreto nr del 12 aprile MAMONE GAETANO MMNGTN80S11B157I Decreto nr del 19 luglio 2010 Motivazione rinuncia Rinuncia al contributo con lett. Prot. nr del 16/11/2010 in quanto il brevetto è intestato - e rimarrà intestato ad una persona fisica. Cfr. Bando per il Sostegno ai processi di brevettazione delle micro, piccole e medie imprese lombarde - art. 1 pt Obiettivi e finalità; art. 2 pt Soggetti beneficiari; art.4 pt Obblighi dei soggetti beneficiari. Rinuncia al contributo 1.807,00 Rinuncia al contributo con lett. Prot. nr. A ,06 Totale 5.876,06

4 4 Bollettino Ufficiale D.G. Sistemi verdi e paesaggio D.d.u.o. 21 febbraio n Approvazione delle modalità di accesso e di funzionamento della procedura informatizzata per il taglio di boschi e l installazione di impianti a fune, in attuazione dell art. 11, comma 2, del r.r. 5/2007 (Norme forestali regionali) e contestuale revoca del d.d.g. n del 29 agosto 2007 e del d.d.u.o. n del 21 novembre ) di dare atto che le disposizioni di cui al presente decreto non comportano aumenti di spesa a carico di Regione Lombardia; 4) di disporre la pubblicazione sul BURL del presente provvedimento e del relativo allegato. Il dirigente dell unità organizzativa sistemi verdi e foreste Giorgio Bonalume IL DIRIGENTE DELL UNITÀ ORGANIZZATIVA SISTEMI VERDI E FORESTE Visti: la legge regionale n. 31 del 5 dicembre 2008 «Testo unico delle leggi in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale» e in particolare l art. 50, comma 8, che prevede l attivazione di procedure informatizzate per la denuncia di taglio di boschi; il regolamento n. 5 del 20 luglio 2007 «Norme forestali regionali, in attuazione dell articolo 11 della legge regionale 28 ottobre 2004, n. 27 (Tutela e valorizzazione delle superfici, del paesaggio e dell economia forestale)» e in particolare l art. 11, comma 2, che prevede che le modalità di accesso e di funzionamento della procedura informatizzata siano stabilite con apposito provvedimento della competente struttura della Giunta regionale; le «Direttive per la denuncia informatizzata di taglio di boschi, ai sensi dell art. 11, comma 8, della l.r. 27/2004» approvate con d.d.g. n.1523 del 7 febbraio 2005 e integrate con d.d.g. n del 20 febbraio 2007; Richiamati: il decreto d.g. n del 29 agosto 2007 ; il decreto d.u.o. n del 21 novembre 2007 «; Considerato che la competente Struttura «Foreste»: ha predisposto, con la collaborazione di Lombardia Informatica s.p.a. (LIspa) codice incarico 09934, il nuovo applicativo per la denuncia informatizzata dei tagli boschivi, che consentirà la georeferenziazione sia delle denunce di taglio, sia delle denunce di installazione di impianto a fune per l esbosco del legname; ha adeguato al suddetto applicativo le modalità di accesso e di funzionamento della procedura informatizzata per il taglio di boschi, oggetto dei precedenti decreti 9460/2007 e 14008/2007; Considerato altresì che la competente Struttura «Foreste» ha coinvolto le competenti autorità per la sicurezza del volo aereo o comunque interessate a conoscere la posizione di ostacoli al volo (Ente Nazionale per l Aviazione Civile, Ente Nazionale di Assistenza al Volo, Aeronautica Militare Servizio Spazi Aerei e Procedure di Roma, Protezione Civile Centro Operativo Aereo Unificato di Roma, Protezione Civile regionale, Corpo Forestale dello Stato) nonché le competenti autorità militari per la gestione degli aspetti demaniali militari (Aeronautica Militare Reparto Territorio e Patrimonio di Milano), illustrando loro il nuovo applicativo informatico, al fine di acquisire in merito, da parte delle suddette autorità, una preventiva valutazione tecnica; Ritenuto di approvare le suddette «Modalità di accesso e di funzionamento della procedura informatizzata per il taglio di boschi e l installazione di impianti a fune, in attuazione dell art. 11, comma 2, del regolamento regionale 5/2007 (Norme forestali regionali)», prevedendo che le stesse entrino in vigore alla data del 10 febbraio 2001, in corrispondenza della quale opererà, altresì, la revoca dei decreti n del 29 agosto 2007 e n del 21 novembre 2007, sopra richiamati; Visti la legge regionale 7 luglio 2008, n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale» e i Provvedimenti Organizzativi della IX Legislatura; DECRETA per le motivazioni espresse in premessa: 1) di approvare l Allegato A al presente decreto, parte integrante e sostanziale dello stesso, concernente le «Modalità di accesso e di funzionamento della procedura informatizzata per il taglio di boschi e l installazione di impianti a fune, in attuazione dell art. 11, comma 2, del regolamento regionale 5/2007 (Norme forestali regionali)», che sostituiscono quelle approvate con i decreti 9460/2007 e 14008/2007; 2) di stabilire al 1 marzo 2011 la data di entrata in vigore della procedura informatizzata di cui al punto 1), nonché di decorrenza della revoca dei decreti n del 29 agosto 2007 e n del 21 novembre 2007;

5 Bollettino Ufficiale 5 ALLEGATO A Modalità di accesso e di funzionamento della procedura informatizzata per il taglio di boschi e l installazione di impianti a fune, in attuazione dell art. 11, comma 2, del r.r. 5/2007 (norme forestali regionali) 1) Introduzione 1.1) Premesse 1.2) Inquadramento normativo 1.3) Definizioni 1.4) Generalità 2) Autorizzazioni preventive per l installazione di impianti a fune SOMMARIO 2.1) Preventivo nulla-osta da parte della competente autorità aeronautica (art. 709 del Codice della Navigazione) 2.2) Preventivo nulla-osta da parte della competente autorità militare (L. 898/1976) 3) Presentazione delle istanze 3.1) Quando e come presentare l istanza 3.4) Operatori abilitati alla compilazione dell istanza 3.5) Sospensione dal servizio 3.6) Presentazione dell istanza presso enti pubblici 3.7) Assegnazione dell istanza all ente forestale e copia cartacea dell istanza 3.6) Competenza territoriale 3.7) Decorrenza 4) Richiedenti e responsabilità 4.1) Richiedente 4.2) Responsabilità 4.3) Tutela dei dati personali 5) Contenuti tecnici della istanza informatizzata di taglio bosco 5.1) Interventi in deroga 5.2) Ubicazione e superficie 5.3) Caratteristiche selvicolturali del bosco 5.4) Quantità e qualità del materiale legnoso da tagliare 5.5) Proprietario, esecutore del taglio 5.6) Piano di Assestamento Forestale 5.7) Usi civici 5.8) Attività selvicolturali diverse dal taglio 5.9) Interventi riguardanti i platani 5.10) Ubicazione, durata e responsabile degli impianti a fune 5.11) Allegati tecnici 5.12) Tagli di manutenzione 5.13) Contributi pubblici 6) Accesso ai dati e trasmissione 6.1) Generalità 6.2) Dati relativi agli impianti a fune 7) Validità, controlli, rimandi e sanzioni 7.1) Validità 7.2) Impianti a fune autorizzati prima dell entrati in vigore del nuovo applicativo 7.3) Controlli automatici e raccomandazioni al richiedente 7.4) Futuri sviluppi 7.5) Rimandi 7.6) Sanzioni 1) INTRODUZIONE 1.1) Premesse Regione Lombardia è stata la prima regione italiana ad avviare una procedura informatizzata per il taglio colturale del bosco: l entrata in servizio del primo applicativo è avvenuta martedì 22 febbraio 2005, regolato da d.d.g. 1523/2005 e, anche grazie all utilizzo via via crescente, si è deciso di renderla obbligatoria, cosa che è avvenuto dal 15 settembre 2007, in occasione dell entrata in vigore del r.r. 5/2007 (Norme Forestali Regionali). La procedura informatizzata, che può essere compilata presso gli operatori abilitati e in qualsiasi giorno della settimana e in qualsiasi orario, permette: di uniformare le modalità di presentazione delle richieste/comunicazioni di taglio in tutti i 120 e più enti forestali, semplificando la vita in particolare alle imprese boschive (che danno lavoro ad oltre 500 persone) e ai professionisti; di aiutare cittadini e imprese nel compilare le richieste/comunicazioni di taglio, verificando le dichiarazioni rese e bloccando o segnalando le principali anomalie che si possono commettere durante la compilazione stessa, confrontando i dati inseriti coi sistemi informativi territoriali, verificando interventi precedenti e vincoli esistenti; di raccogliere importanti informazioni, su scala regionale e locale, per conoscere la filiera bosco legno, per sapere chi taglia, dove e cosa si taglia, per verificare come sono spesi i soldi dei cittadini attraverso i contributi pubblici e per indirizzare Regione Lombardia verso un uso sempre più oculato delle risorse pubbliche;

6 6 Bollettino Ufficiale di conservare e gestire nella banca dati regionale le anagrafiche raccolte, nonché i dati sui tagli, permettendo di poter confrontare nel tempo e nello spazio de dichiarazioni rese da più soggetti. Nella nuova versione ora disponibile vi sono alcune importanti novità, fra le quali si segnala: la possibilità di inserire anche le richieste di autorizzazione o le DIA relative ai fili a sbalzo o alle gru a cavo; la possibilità di confronto fra la località in cui avverrà il taglio e le banche dati territoriali; l'indicazione automatica degli allegati tecnici necessari, che devono essere caricati a sistema senza più essere inviati in forma cartacea; in particolare gli allegati che devono essere redatti da professionisti devono essere sottoscritti con firma digitale utilizzando la carta regionale dei servizi o altra tessera idonea allo scopo; l'assegnazione automatica dell'istanza all'ente forestale competente; l'indicazione automatica del tipo di procedura a cui l'istanza deve sottostare (vedi capitolo seguente); la possibilità per tutti di firmare digitalmente l'istanza; la possibilità di annullare l'istanza dopo l'inoltro, che rimane però ancora visibile all'ente di assegnazione. Ed è proprio grazie ai dati della procedura informatizzata di taglio bosco se sappiamo ora che in Lombardia ogni anno sono presentate fra e istanze di taglio, relative a circa metri cubi di massa legnosa, ossia circa il 18% della crescita annua del bosco. Quest ultima è pari complessivamente a poco più di 3 milioni di metri cubi all anno nell intera Lombardia, secondo i dati dell inventario nazionale delle foreste e del carbonio, che mettono appunto in luce come i circa ettari di boschi lombardi (che coprono il 25,9% del territorio regionale) si accrescano ogni anno in media di 5 metri cubi di legno per ettaro. In altre parole, anche se quintuplicassimo la massa legnosa che viene tagliata in bosco ogni anno, la quantità di legno presente in foresta continuerebbe ugualmente a crescere. Dei metri cubi richiesti ogni anno al taglio, i tre quarti (circa mc) sono relativi a boschi cedui e solo un quarto a boschi d alto fusto. Nel primo caso, i singoli tagli sono perlopiù dell ordine di centinaia o poche migliaia di quintali, sono effettuati in massima parte da privati o micro imprese agricole e per la quasi totalità senza l ausilio di contributi pubblici diretti (cioè che finanziano direttamente l intervento selvicolturale). Nel secondo caso, la maggior parte del legname è ricavato da tagli che possono arrivare a centinaia o alcune migliaia di metri cubi, effettuati da imprese boschive lombarde o non, sovente realizzati con contributi pubblici. Non mancano però casi di tagli a macchiatico positivo, soprattutto quando le imprese boschive sono dotate di buone attrezzature ed esperienza e si ricorre al taglio a buche o al taglio a raso su piccole superfici che, ricordiamo, sono le modalità colle quali avviene la rigenerazione delle foreste vergini europee. In conclusione, è possibile affermare che in questi anni la vera colonna portante della selvicoltura in Lombardia sia rappresentata dalla gestione del ceduo, la cui filiera si regge anche senza l erogazione di contributi pubblici diretti. La procedura informatizzata, monitorando continuamente la dinamica dei tagli, permetterà di evidenziare le future evoluzioni. 1.2) Inquadramento normativo La normativa forestale vigente (art. 50 l.r. 31/2008 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale», di seguito «TU», nonché l art. 11 del r.r. 5/2007 «Norme Forestali Regionali», di seguito «NFR») obbliga, chiunque voglia procedere a effettuare un taglio colturale del bosco, a presentare un istanza di taglio, più precisamente: una richiesta di autorizzazione, nel caso il bosco sia in parco regionale (in senso lato) o in riserva regionale priva di piano di indirizzo forestale (di seguito «PIF»); una richiesta di autorizzazione, soggetta però a «silenzio assenso» dopo 60 giorni in caso di inadempimento da parte dell'ente forestale, nel caso il bosco sia in parco naturale (l'area di maggior tutela del parco regionale) o in riserva regionale con PIF approvato; una semplice dichiarazione di inizio attività (di seguito «DIA» o «comunicazione»), nel caso di boschi posti nel restante territorio e per tagli pienamente rispettosi delle regole contenute nelle NFR; una richiesta di autorizzazione, soggetta però a «silenzio assenso» dopo 60 giorni in caso di inadempimento da parte dell'ente forestale, nel caso di boschi posti, come sopra, nel restante territorio, ma qualora si debbano chiedere per il taglio deroghe alle regole contenute nelle NFR per motivi di tutela della incolumità pubblica, per esigenze di conservazione di specie rare o per altri validi motivi indicati dal r.r. 5/2007. Queste procedure hanno quindi lo scopo di informare gli Enti forestali e gli enti che effettuano controlli (Corpo Forestale dello Stato di seguito CFS -, guardie ecologiche volontarie di seguito GEV -, guardie dei parchi, polizia locale) che si procederà a breve con un taglio colturale di bosco e, nei casi più delicati, di ottenere un ulteriore permesso scritto. In particolare, l art. 11 del r.r. 5/2007 prevede: al comma 1, che le istanze di autorizzazione previste dagli articoli 6, 7 e 8 e la denuncia di inizio attività prevista dall articolo 9 siano presentate tramite procedura informatizzata; al comma 2, che le modalità di accesso e di funzionamento della procedura informatizzata siano stabilite con apposito provvedimento della competente struttura della Giunta regionale. 1.3) Definizioni Nelle presenti procedure si definiscono: a) «Enti forestali» gli enti così definiti dal r.r. 5/2007, ossia gli enti locali competenti in materia forestale ai sensi della l.r. 31/2008, ossia: gli Enti gestori di parchi e riserve regionali nel caso i terreni siano in aree protette; le Comunità montane, per il territorio di competenza esterno a parchi e riserve; le Province, per il restante territorio. b) «Operatore» il soggetto privato o l ente abilitato alla compilazione dell istanza informatizzata per conto del richiedente. c) «Richiedente» il soggetto (proprietario, titolare di altro diritto reale, affittuario, che ha stipulato contratto di acquisto o di comodato, ecc.) che presenta l istanza. d) «Istanza» le istanze di autorizzazione previste dagli articoli 6, 7 e 8 e la denuncia di inizio attività prevista dall articolo 9 delle «Norme Forestali Regionali» (r.r. 5/2007). e) «Impianto a fune» le gru a cavo (o blonden) per l esbosco di prodotti forestali o per il trasporto di materiali in alpeggio e i fili a sbalzo (o palorci) di cui agli art. 73 e 74 del r.r. 5/2007. Per tutte le altre definizioni, si fa riferimento al glossario (allegato A) del r.r. 5/ ) Generalità La procedura riguarda l esecuzione di taglio di boschi e di altre «attività selvicolturali» (definite dall art. 50, c. 1 del TU), ossia gli interventi di gestione attiva del bosco che, come specificato dall art. 2 del r.r. 5/2007:

7 Bollettino Ufficiale 7 non sono soggetti all autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 149 del d.lgs. 42/2004 e dell'art. 6 del d. lgs. 227/2001; sono considerati interventi di irrilevante impatto sulla stabilità idrogeologica dei suoli (articolo 44 comma 5, lettera b, del TU) e che pertanto possono essere realizzati semplicemente previa comunicazione agli enti competenti, ossia con l istanza presentata con le modalità indicate nel presente decreto. Non riguarda la presente procedura informatizzata la richiesta di autorizzazione per la «trasformazione del bosco» (art. 43, l.r. 31/2008), cioè il disboscamento e il cambio di destinazione d uso del bosco, nonché la richiesta di autorizzazione per la «trasformazione del suolo» (art. 44, l.r. 31/2008), cioè il cambio di destinazione d uso del suolo di terreni soggetti a vincolo idrogeologico, che sono oggetto di differenti e specifiche procedure. 2) AUTORIZZAZIONI PREVENTIVE PER L INSTALLAZIONE DI IMPIANTI A FUNE 2.1) Preventivo nulla-osta da parte della competente autorità aeronautica (art. 709 del Codice della Navigazione) L art. 709 del Codice della navigazione¹ stabilisce che: tutto ciò che interferisce con le «superfici di delimitazione ostacoli aeroportuali» (ossia, aree di rispetto degli aeroporti) definite dall Ente nazionale per l Aviazione Civile (di seguito «ENAC») nel «Regolamento per la costruzione e l esercizio degli aeroporti» debba essere considerato come ostacolo alla navigazione e, pertanto, subordinato all autorizzazione dell ENAC; sulla base di quanto riportato nel citato regolamento, sono definiti «ostacoli» anche quegli oggetti che, pur trovandosi al di fuori delle citate superfici, risultino avere un altezza sul livello del terreno superiore o uguale a 100 metri o a 45 metri sull acqua. Le «superfici di delimitazione ostacoli aeroportuali» (ossia, aree di rispetto degli aeroporti) raggiungono attualmente una fascia: fino a 2,7 km dagli aeroporti di Alzate, Calciante, Cremona, Valbrembo, Varese e Vergiate; fino a 3,6 km dagli aeroporti di Bresso e Como; fino a di 15 km dagli aeroporti di Malpensa, Milano Linate, Orio al Serio e Brescia Montichiari. Pertanto, il richiedente deve ottenere il preventivo nulla-osta ai sensi dell art. 709 del codice della navigazione, per tutti gli impianti a fune che si trovano, anche solo in parte: all interno delle «superfici di delimitazione ostacoli aeroportuali» (ossia, aree di rispetto degli aeroporti) come sopra definite e che sporgono, in tutto o in parte, dalle chiome della vegetazione; a una distanza dagli aeroporti maggiore da quella indicata nei punti precedenti, ma con altezza (distanza dal suolo del cavo portante o fune di guardia, quale dei due più penalizzante) sul livello del terreno superiore o uguale a 100 metri o a 45 metri sull acqua. In questo caso, il richiedente deve inviare apposita richiesta alle competenti autorità aeronautiche: Ente nazionale aviazione civile ENAC, Direzione Operatività (indirizzo attuale: via di Villa Ricotti, 42; Roma, fax , PEC: direzione.generale@postacert.enac.gov.it ); Ente nazionale aviazione civile ENAC, Direzione operazioni di Milano, (indirizzo attuale: via Caldera, 21; Milano, fax , PEC: operazioni.milano@postacert.enac.gov.it ); Ente Nazionale di Assistenza al Volo ENAV S.p.A., Area Operativa, Funzione Progettazione Spazi Aerei (indirizzo attuale: via Salaria 716, Roma, fax: ). Per ENAV l istanza potrà essere inoltrata utilizzando il modello informatizzato disponibile sul sito nell applicativo «Valutazione potenziali ostacoli» seguendo le istruzioni ivi riportate; Aeronautica Militare, C.I.G.A., Servizio Spazi Aerei e Procedure (indirizzo attuale: Aeroporto Pratica di Mare, Roma, fax ); Nella richiesta è necessario allegare degli elaborati firmati da professionisti abilitati: 1) il profilo dell impianto scala 1:500 o altra scala adeguata alla lunghezza dell impianto di gru a cavo. Nel profilo devono essere indicati: tutti i sostegni; le coordinate dei sostegni nel sistema geografico WGS84; la quota alla base dei sostegni (metri sul livello del mare); l altezza dal suolo del vertice dei sostegni (AGL); il franco verticale massimo delle fune di guardia (se prevista) o della fune portante scarica; la lunghezza della campata; il profilo longitudinale in scala; 2) la rappresentazione del tracciato dell impianto in scala 1: o 1: Solo dopo aver acquisito il nulla osta è possibile presentare l istanza attraverso la procedura informatizzata di Regione Lombardia. In caso di rilascio del «nulla-osta» e dopo aver presentato la DIA oppure ottenuto l autorizzazione in base alla normativa regionale, il richiedente dovrà inoltre informare i predetti enti (ENAC, ENAV e CIGA) al fine di permettere la pubblicazione dell impianto a fune nella concernente documentazione aeronautica. Nella comunicazione va specificato: 1) la data di installazione e di rimozione dell impianto a fune; 2) la segnaletica ICAO diurna e/o notturna adottata secondo la prescrizione dell ENAC; 3) eventuali modifiche di dettaglio all impianto autorizzato dall ENAC. Tale comunicazione dovrà essere inviata, anche solo via fax, con un preavviso di almeno 15 giorni per struttura temporanea (90 giorni per strutture permanenti) rispetto alla data di installazione. Al termine dell attività dovrà altresì essere comunicata agli stessi enti l avvenuta rimozione dell impianto. 2.2) Preventivo nulla-osta da parte della competente autorità militare (L. 898/1976) Nel caso dei comuni² in cui si trovano servitù militari, servitù prediali militari e/o sedimi /infrastrutture intestate alle Forze Armate, il richiedente deve ottenere il preventivo nulla-osta ai sensi della legge 898/1976 (Nuova regolamentazione delle servitù militari) e sue successive modifiche ed integrazioni. Pertanto il richiedente deve pertanto inviare i dati degli impianti a fune e gli eventuali annessi elaborati grafici (anche in formato pdf) già previsti per la richiesta di autorizzazione ai sensi dell art. 709 del codice dell aviazione al seguente indirizzo: 1 Codice della navigazione (approvato con Regio decreto 30 marzo 1942 n. 327 e modificato con L. 265 del ) - Art. 709 Ostacoli alla navigazione. Costituiscono ostacolo alla navigazione aerea le costruzioni, le piantagioni arboree, i rilievi orografici ed in genere le opere che, anche in virtù delle loro destinazioni d'uso, interferiscono con le superfici di rispetto, come definite dall'enac con proprio regolamento. La costituzione di ostacoli fissi o mobili alla navigazione aerea e' subordinata all'autorizzazione dell'enac, previo coordinamento, ove necessario, con il Ministero della difesa. 2 Vedasi in particolare gli articoli 16, 17 e 18 della L. 898/1976 e s.m.i.

8 8 Bollettino Ufficiale Aeronautica Militare, Comando 1a regione aerea, Reparto Territorio e Patrimonio (indirizzo attuale: Piazza Novelli, 1, Milano, fax ); Solo dopo aver acquisito il nulla osta è possibile presentare l istanza attraverso la procedura informatizzata di Regione Lombardia. 3) PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE 3.1) Quando e come presentare l istanza Tutti gli interessati possono utilizzare l istanza informatizzata, direttamente (se abilitati) o per il tramite di un soggetto abilitato. Al modello informatizzato si accede via internet, attualmente all indirizzo Il funzionamento del servizio è garantito per otto ore al giorno nelle giornate feriali escluso il sabato; negli altri orari il servizio potrebbe essere temporaneamente sospeso per cause tecniche. Tutte le istruzioni per la compilazione dell istanza sono disponibili all interno del sistema informatico. Per accedere al modello di istanza ed operare è necessario disporre di apposita abilitazione ed autorizzazione individuale (nome utente/parola d ordine). La compilazione della procedura informatizzata può avvenire in qualsiasi periodo dell anno, purché: prima dell inizio dell attività selvicolturale; quando si è in possesso del nulla osta previsto dall art. 709 del Codice dell Aviazione, nei casi previsti; quando si è in possesso del nulla osta previsto dalla L. 898/1976 in tema di servitù militari, nei casi previsti; quando si sia a conoscenza dell'identità dell'esecutore del taglio e del responsabile degli eventuali impianti a fune. Nel caso di istanze di taglio legate a richieste di finanziamento con contributi, pertanto, è opportuno che nel bando sia richiesto, al momento della presentazione delle domande di contributo, solamente il «progetto di taglio». La presentazione dell'istanza deve quindi essere rimandata a un secondo momento, ossia dopo l ammissione a finanziamento ma prima dell'inizio dei lavori di taglio: in altro parole, al momento in cui si è certi che i lavori di taglio saranno eseguiti e si sa chi effettuerà i lavori. Il richiedente deve recarsi presso un operatore abilitato con tutti i dati necessari. L'operatore provvede alla identificazione del richiedente mediante documento di identità (se non conosciuto), alla compilazione informatica della istanza sul sito della Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio e al suo invio per via telematica all Ente forestale. 3.4) Operatori abilitati alla compilazione dell istanza Sono obbligati a registrarsi per chiedere l abilitazione alla Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio e quindi a utilizzare il sistema, anche per l inserimento delle procedure informatizzate: Enti gestori di Parco o riserva regionale; Comunità montane; Province; Sede centrale e periferiche di ERSAF; Sede centrale e periferiche del Servizio Fitosanitario Regionale; Responsabili locali del Servizio delle Guardie Ecologiche Volontarie; Consorzi Forestali riconosciuti dalla regione; Imprese boschive iscritte all Albo regionale di cui all'art. 57 TU. Possono inoltre chiedere di abilitarsi: altre Direzioni Generali della Regione Lombardia; Sedi territoriali (STER) di Regione Lombardia; Coordinamenti e Stazioni del Corpo Forestale dello Stato; Comuni; Enti gestori di siti natura 2000; Enti gestori dei Parchi locali di interesse sovra-comunale; Enti gestori dei Monumenti naturali; Polizia Locale e altri Organi con funzioni di vigilanza e di accertamento di cui all art. 61 comma 1 del TU; Autorità aeronautiche per la sicurezza dei voli; Autorità per la verifica delle servitù militari; Centri di Assistenza Agricola (CAA); Concessionari di pubblico servizio; singole Guardie Ecologiche Volontarie; Dottori Forestali e Dottori Agronomi, sia senior che junior (iscritti all Albo o dipendenti di enti pubblici); Periti Agrari e Agrotecnici (iscritti all Albo o dipendenti di enti pubblici). Possono infine richiedere l'abilitazione altri enti pubblici per motivi di studio o di ricerca nel campo selvicolturale. La registrazione al sito per la richiesta di abilitazione implica la presa visione e la piena accettazione delle prescrizioni contenute nel presente provvedimento. Ai Dottori Forestali e Dottori Agronomi, iscritti all'albo o dipendenti di enti pubblici, sono riservate particolari funzionalità all'interno dell'applicativo. Le Province provvedono a fornire informazioni ed assistenza relative all accesso e all utilizzo della procedura informatizzata. 3.5) Sospensione dal servizio La competente struttura regionale provvede a sospendere dal servizio quegli operatori che non rispettano le regole contenute nel seguente decreto. 3.6) Presentazione dell istanza presso enti pubblici Tutti gli enti pubblici che vengono abilitati all utilizzo dell applicativo devono offrire il servizio a tutti i cittadini e imprese, senza vincoli di residenza, proprietà dei terreni, sede legale dell impresa o altro. 3.7) Assegnazione dell istanza all ente forestale e copia cartacea dell istanza Al termine della compilazione, in base alla localizzazione del «centroide» rappresentativo della località di taglio, il sistema informativo assegna automaticamente l istanza all ente forestale competente. Solo nel caso in cui il bosco da tagliare o l ubicazione degli

9 Bollettino Ufficiale 9 impianti a fune ricadano a cavallo fra il territorio di competenza di due enti è necessario assegnare manualmente l istanza anche al secondo ente di competenza. L istanza compilata deve essere scaricata in formato pdf e firmata dal richiedente con firma digitale utilizzando la Carta Regionale dei Servizi (vedi sito e inserita di nuovo nel sistema informatico. Qualora il richiedente non abbia la possibilità di firmare digitalmente l istanza, l operatore provvede a stamparla e a farla firmare dal richiedente. In questo caso la copia cartacea firmata deve essere inviata all Ente forestale entro trenta giorni naturali, che la deve conservare per almeno cinque anni dalla scadenza del periodo concesso per il taglio. L invio della eventuale copia cartacea firmata dal richiedente deve avvenire tramite idonea modalità (es. consegna a mano, raccomandata, fax, scansita e inviata via posta elettronica certificata o altro). Sia nel caso di firma digitale che manuale, l operatore consegna al richiedente come ricevuta una copia cartacea (o, su richiesta del richiedente, digitale) dell istanza e delle prescrizioni tecniche fornite dal sistema. La copia-ricevuta dell istanza, insieme ai suoi allegati, deve essere conservata in bosco durante le fasi di taglio e mostrata, qualora richiesto, agli agenti del Corpo Forestale dello Stato, alle Guardie Ecologiche Volontarie o agli altri soggetti incaricati dei controlli. Nel momento in cui l istanza (e relativi allegati) è definitivamente confermata e caricata nel sistema, quest ultimo le assegna un numero univoco di identificazione, che equivale e sostituisce la protocollazione presso l ente forestale di assegnazione. 3.6) Competenza territoriale Ogni Ente forestale è competente a svolgere l istruttoria per le superfici comprese nel proprio territorio. Ogni istanza informatizzata viene automaticamente visualizzata anche dal Corpo Forestale dello Stato e dagli altri Organi con funzioni di vigilanza e di accertamento di cui all art. 61 comma 1 della l.r. 31/ ) Decorrenza L utilizzo della nuova procedura informatizzata ha decorrenza dal 1 marzo Fino al 28 febbraio 2011 le istanze devono essere presentate tramite il precedente modello informatizzato accessibile all indirizzo 4) RICHIEDENTI E RESPONSABILITÀ 4.1) Richiedente Il richiedente è il soggetto che eseguirà il taglio del bosco. E tuttavia possibile la presentazione dell istanza anche da parte del proprietario o possessore del bosco oppure da parte dell acquirente del legname, ma solo se essi sanno fornire con certezza all operatore i dati dell esecutore del taglio e del proprietario del bosco. L operatore deve identificare con certezza il richiedente, il quale per poter accedere al servizio deve quindi fornire all operatore abilitato un documento di identità ed i dati necessari per la sua individuazione (codice fiscale, indirizzo, recapito ecc.), che saranno inseriti nel sistema informativo e conservati nel rispetto della legge in via riservata. Il richiedente deve individuare la categoria in cui ricade (es. proprietario, titolare di altri diritti o contratti, ecc.). Fra le voci compare «proprietario di terreni soggetti ad uso civico», che va selezionata solo nel caso in cui il comune o il comitato per le amministrazioni separate dei beni di uso civico compilino una istanza di taglio in forma collettiva, come disposto dall art. 75 bis del r.r. 5/2007 e s.m.i.. 4.2) Responsabilità Con la sottoscrizione della istanza informatizzata attraverso la firma digitale o firmando la copia cartacea dell istanza, il richiedente dichiara: di essere proprietario dei terreni boschivi oggetto di installazione di impianti a fune o comunque di aver diritto ad installarli in quanto titolare di diritto reale (enfiteusi, usufrutto ecc.) o di contratto (affitto, comodato, vendita del soprassuolo ecc.) o di altra previsione di legge (concessione, servitù) o di essere delegato dall avente diritto; di impegnarsi a rispettare le vigenti normative tecniche che regolano le attività selvicolturali (r.r. 5/2007 e s.m.i., l.r. 31/2008); di aver acquisito il preventivo nulla-osta da parte della competente autorità militare (legge 898/1976 e s.m.i.) nel caso l impianto a fune si trovi, in tutto o in parte, in comuni interessati da servitù militari; di aver acquisito il preventivo nulla-osta da parte della competente autorità aeronautica (art. 709 del Codice della Navigazione) per quegli impianti considerati «ostacoli alla navigazione aerea» ai sensi della normativa vigente e di impegnarsi ad effettuare le previste comunicazioni alle competenti autorità aeronautiche come disposto al paragrafo 2.1) del presente documento; di aver preso visione della normativa vigente in materia di installazione di ostacoli alla navigazione aerea, in particolare della circolare acclusa al dispaccio n. 146/394/4422 in data 9 agosto 2000 di S.M.D. «Opere costituenti ostacolo alla navigazione aerea Segnaletica e rappresentazione cartografica», e di impegnarsi ad adottare tutte le prescrizioni in essa contenute; che gli impianti a fune non interferiscono con sedimi o apparati di telecomunicazioni, elettrodotti, strade a transito ordinario, ferrovie, piazzole di atterraggio per elicotteri, vasche antincendio e non compromettono la funzionalità di impianti militari o civili; di impegnarsi, qualora le linee degli impianti a fune superassero l'altezza di venti metri dal limite del terreno libero o l'altezza delle chiome degli alberi, a segnalare con cavo di guardia munito di palloni o bandiere colorate o con segnali luminosi, secondo quanto prescritto dai vigenti regolamenti dell'aeronautica per la sicurezza dei voli; di impegnarsi ad apporre in luogo ben visibile, all'incrocio degli impianti a fune con viabilità agro-silvo-pastorale o piste di servizio, nonché di sentieri e mulattiere, cartelli monitori posti almeno cinquanta metri prima dell'incrocio con gli impianti a fune; di impegnarsi a stipulare un'assicurazione per la responsabilità civile valida per tutto il periodo di esercizio dell'impianto; di impegnarsi a togliere gli impianti a fune a permesso scaduto o a rinnovare il permesso prima della scadenza; di assumersi la responsabilità di fronte alla Legge e nei confronti di terzi per danneggiamenti, anche colposi, a persone, animali, piante e cose, derivanti dal taglio o dall'installazione degli impianti a fune, salvo nel caso in cui abbia indicato un diverso responsabile per gli impianti a fune di essere a conoscenza che i dati inseriti nell istanza potranno essere trattati da organismi di controllo e di investigazione ai fini della tutela ambientale. 4.3) Tutela dei dati personali Tutti gli operatori hanno l obbligo di rispettare le leggi vigenti in materia di rispetto del trattamento dei dati personali. I dati acquisiti dai richiedenti nelle diverse fasi procedurali vengono trattati nel rispetto della normativa vigente ed in particolare al Decreto Legislativo n. 196/2003 «Codice in materia di protezione dei dati personali». 5) CONTENUTI TECNICI DELLA ISTANZA INFORMATIZZATA DI TAGLIO BOSCO 5.1) Interventi in deroga Nell istanza deve essere indicato se si richiede autorizzazione per interventi in deroga, di cui all art. 7 del r.r. 5/2007, ossia: a) tagli o attività finalizzate alla prevenzione del dissesto idrogeologico o di danni a persone o cose; b) tagli o attività finalizzate a interventi urgenti di salvaguardia o conservazione di habitat di specie animali e vegetali tutelati dalla normativa comunitaria;

10 10 Bollettino Ufficiale c) altri casi specificatamente previsti dal regolamento regionale 5/2007. Ai sensi dell art. 14, comma 5, del r.r. 5/2007, tali istanze devono essere accompagnate da un progetto qualora si riferiscano all esecuzione di attività selvicolturali. 5.2) Ubicazione e superficie Nella istanza devono essere riportati il Comune di intervento e i dati completi delle particelle catastali interessate dal taglio del bosco, comprensivi di sezione (quando esistente), foglio e mappale. E inoltre necessario indicare un punto indicativo della zona in cui si trova il bosco da tagliare o la maggior parte della superficie soggetta al taglio. Nel caso dei tagli di manutenzione nelle aree di pertinenza di elettrodotti, edifici, reti viarie, manufatti, opere e sezioni idrauliche (articoli 58, 59, 60 e 61 del r.r. 5/2007) è possibile indicare, per ogni comune coinvolto dal taglio, anche una sola particella catastale interessata dal taglio di manutenzione. 5.3) Caratteristiche selvicolturali del bosco Nella istanza devono essere riportati i dati principali circa le caratteristiche del bosco oggetto di taglio, fra le quali: forma di governo: a fustaia (alto fusto), a ceduo o forma mista di governo (ceduo coniferato o ceduo sotto fustaia o ceduo composto); principali specie arboree e arbustive soggette al taglio: devono essere indicate le specie dalle quali si ricaverà almeno il 90% del materiale legnoso; qualora si tagli anche un solo esemplare di platano, questo va sempre indicato; tutte le altre specie devono essere omesse dall apposita sezione sulle specie, ma possono eventualmente essere citate nel campo note; il sistema chiede in alcuni casi di compilare un apposito «piedilista»: nei casi in cui il r.r. 5/2007 impone che esso sia compilato da un tecnico forestale (es. progetto di taglio, relazione di taglio, boschi pubblici), tale piedilista deve essere compilato con la massima precisione; negli altri casi è sufficiente indicare approssimativamente numero e diametro delle piante; l età del bosco da tagliare; modalità del taglio: specificare se trattasi di taglio di utilizzazione (di maturità), di diradamento, di taglio di piante morte o spezzate, di taglio di soli alberi di Natale o di altri tipi di trattamento; finalità del taglio: è necessario indicare, in termini di prevalenza, se la maggior parte del materiale legnoso sarà utilizzato come legna da ardere (o a fini energetici) o come legname da opera. Questa dichiarazione ha fini esclusivamente statistici (per la conoscenza della filiera bosco legno e per la conoscenza della quantità di CO2 che ritornerà in atmosfera dopo il taglio) 5.4) Quantità e qualità del materiale legnoso da tagliare Nella istanza deve essere riportata la quantità massima di legname o legna da tagliare, espressa in metri cubi per le fustaie e in quintali per i boschi cedui e per le forme miste di governo. Per tutti i boschi deve essere indicata la superficie massima soggetta al taglio e la destinazione prevalente del legname (da opera, per energia o legname da lasciare in bosco). 5.5) Proprietario, esecutore del taglio Nella istanza deve essere riportato il dato del proprietario del terreno e, qualora l istanza sia presentata da un soggetto diverso dall esecutore del taglio, i dati di chi effettua il taglio del bosco. 5.6) Piano di Assestamento Forestale Nella istanza deve essere indicato se il bosco ricade in area oggetto di piano di assestamento forestale vigente. 5.7) Usi civici Nella istanza deve essere indicato se il taglio del bosco è effettuato come uso civico. In questo caso, l istanza di taglio bosco deve essere presentata dall Ente Pubblico proprietario o dal comitato per le amministrazioni separate dei beni di uso civico in forma accorpata e collettiva, selezionando la voce «proprietario di terreni soggetti ad uso civico»; restano agli atti dell Ente proprietario i documenti che identificano i censiti interessati dai singoli lotti, come disposto dall art. 75 bis del r.r. 5/2007 e s.m.i.. 5.8) Attività selvicolturali diverse dal taglio Nell istanza deve essere indicato se contestualmente al taglio l intervento prevede l esecuzione di attività diverse dal taglio, come ad esempio la realizzazioni di imboschimenti e rimboschimenti (artt. 49 e 50 r.r. 5/2007), soggette a comunicazione o ad autorizzazione. 5.9) Interventi riguardanti i platani Il Servizio Fitosanitario Regionale rientra fra i soggetti abilitati all accesso alla procedura informatizzata e può ricercare e visualizzare tutte le istanze che contengono, fra le specie da tagliare, esemplari di platano. Qualora il richiedente indichi, fra le specie da tagliere, anche il platano, l istanza assolve la funzione di comunicazione prevista dal decreto ministeriale inerente alla lotta obbligatoria al cancro colorato del platano Ceratocystis fimbriata. Si ricorda che il sopra citato decreto ministeriale impone che il taglio dei platani possa iniziare solo dopo 30 giorni dalla conferma dell istanza, salvo diversa comunicazione al richiedente da parte del Servizio Fitosanitario Regionale. 5.10) Ubicazione, durata e responsabile degli impianti a fune Nella istanza devono essere sempre specificato se ci si intende avvalere di un impianto a fune, specificando se si tratta di una gru a cavo o di un filo a sbalzo. In entrambi i casi, per ogni singolo impianto, è necessario specificare la localizzazione geografica (inserendo un punto in corrispondenza di ogni sostegno: vi deve quindi essere almeno il punto di inizio e quello di fine), la data di installazione e la data di rimozione dell impianto, il responsabile dell impianto ed eventuali caratteristiche. Il sistema indica automaticamente le coordinate dei punti, la loro quota sul livello del mare e la rappresentazione planimetrica in scala. Nel caso di gru a cavo, è necessario allegare anche la dichiarazione di assenso dei proprietari dei fondi (vedi capitolo su allegati). 5.11) Allegati tecnici Il sistema indica automaticamente gli allegati tecnici necessari, che devono essere caricati nel sistema per poter completare l istanza. Il progetto e la relazione di taglio, obbligatori nei casi previsti rispettivamente dall art. 14 e dall art. 15 del r.r. 5/2007, devono essere caricati nell applicativo come file con estensione.pdf e con firma digitale del professionista ai sensi dell art. 24 del d.lgs. 7 marzo 2005 n 82 «Codice dell Amministrazione digitale». La copia della Carta Tecnica Regionale in scala 1: o 1: o la mappa catastale, che evidenzi con precisione i terreni interessati dai tagli di manutenzione. Nel caso di tagli di manutenzione nelle aree di pertinenza degli elettrodotti, è sufficiente evidenziare le linee di alta e media tensione.

11 Bollettino Ufficiale 11 Il profilo dell impianto scala 1:500 o altra scala adeguata alla lunghezza dell impianto di gru a cavo deve essere scansito in formato.pdf e caricato nell applicativo. Nel profilo devono essere indicati: tutti i sostegni; l altezza dal suolo del vertice dei sostegni (AGL); il franco verticale massimo delle fune di guardia (se prevista) o della fune portante scarica; la lunghezza della campata; il profilo longitudinale in scala. Possono poi essere aggiunte specifiche ritenute importanti, quali il diametro delle funi, la portata e le caratteristiche del motore. Questo elaborato deve essere firmato dal professionista abilitato. Nei casi in cui l impianto a fune si sviluppi completamente al di sotto delle chiome e quindi non costituisca un ostacolo alla navigazione aerea, il profilo dell impianto può essere sostituito da un autocertificazione attestante che l impianto a fune stesso non costituisce un ostacolo alla navigazione aerea. Tale autocertificazione deve essere a firma del richiedente o del responsabile dell impianto oppure del tecnico abilitato. L assenso dei proprietari dei fondi interessati all installazione di una gru a cavo (art. 73, comma 2, r.r. 5/2007), deve essere scansito in formato.pdf e caricato nell applicativo. Nei casi previsti dalla legge, è possibile caricare un autocertificazione con la quale il dichiarante certifica di aver ottenuto il consenso dei proprietari. In tutti i casi, gli allegati in originale devono essere conservati in bosco durante le operazioni di taglio o di uso degli impianti a fune e mostrati agli Organi di controllo qualora li richiedano. Si ricorda che gli enti forestali non hanno la facoltà di chiedere ulteriori allegati rispetto a quelle previste dal r.r. 5/2007, fatta salva la possibilità stabilita dalla L. 241/1990 di chiedere in maniera motivata, su singole istanze soggette ad autorizzazione, eventuali integrazioni tecniche o amministrative: in caso di abuso, il richiedente o l operatore deve inviare immediata segnalazione alla Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio. 5.12) Tagli di manutenzione Nel caso di tagli di manutenzione nelle aree di pertinenza di elettrodotti, edifici e reti viarie (articoli 58, 59, 60 e 61 del r.r. 5/2007), la procedura informatizzata omette informazioni riguardanti la superficie e le caratteristiche selvicolturali del bosco, nonché la quantità di legname da tagliare. Si ricorda che in base al r.r. 5/2007 i tagli di manutenzione in esame non rientrano nella definizione di «taglio colturale» (vedi allegato A al r.r. 5/2007) e pertanto non richiedono autorizzazione in caso di esecuzione in aree protette. Inoltre, non richiedono la presentazione di allegati tecnici. 5.13) Contributi pubblici Nella istanza deve essere specificato se l intervento beneficia di aiuti pubblici, dell Unione Europea, dello Stato italiano o di Regione Lombardia. 6) ACCESSO AI DATI E TRASMISSIONE 6.1) Generalità I dati del SITAB sono resi disponibili al Corpo Forestale dello Stato, ai competenti organi di vigilanza e controllo in materia di danni alle superficie boschive e di protezione civile e agli enti di ricerca e di statistica secondo modalità comunicate dalla competente struttura regionale. 6.2) Dati relativi agli impianti a fune I dati degli impianti a fune sono resi disponibili a tutte le autorità per la sicurezza dei voli italiane, europee ed internazionali secondo le seguenti modalità: i dati sono visualizzabili e scaricabili dal geoportale di Regione Lombardia (attuale indirizzo internet i dati delle singole pratiche sono accessibili e scaricabili dal sistema informativo taglio boschi direttamente dalle autorità per la sicurezza dei voli, che possono accedervi come «supervisori». In tal modo, Regione Lombardia rende disponibile a tutte le autorità per la sicurezza dei voli italiane, europee ed internazionali i dati inerenti agli impianti a fune, assolvendo agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge, senza quindi necessità, da parte degli enti forestali, di inviare specifiche comunicazioni, fatto salvo quanto previsto in merito al nulla osta ai sensi dell art. 709 del Codice dell Aviazione. 7) VALIDITÀ, CONTROLLI, RIMANDI E SANZIONI 7.1) Validità La validità della presentazione della istanza decorre dal momento in cui la stessa è inserita e confermata nel sistema informativo. Pertanto, in caso di DIA, il taglio può iniziare immediatamente dopo la presentazione informatica dell istanza. Nel caso di richiesta di autorizzazione, i termini per i procedimenti decorrono dalla data di presentazione informatica dell istanza. Si ricorda che, qualora sia previsto il «silenzio assenso», l ente forestale emette l autorizzazione (con o senza prescrizioni) o il diniengo entro sessanta giorni dalla presentazione informatica dell istanza; in caso di inadempimento dell ente forestale entro sessanta giorni dalla presentazione informatica dell istanza, l autorizzazione si intende acquisita. La durata della validità della istanza è stabilita dal r.r. 5/2007, in particolare dall art. 12, ed è pari a due anni, salvo il caso in cui il progetto di taglio sia accompagnato da un crono-programma quinquennale degli interventi (piano di utilizzazione forestale): in questo caso la validità è di cinque anni. 7.2) Impianti a fune autorizzati prima dell entrati in vigore del nuovo applicativo Gli enti forestali provvedono, entro 60 giorni dall entrata in funzione del nuovo applicativo, a inserire nel sistema informativo i dati degli impianti a fune autorizzati prima dell entrati in vigore dello stesso e ancora in corso di validità o scaduti ma non rimossi. 7.3) Controlli automatici e raccomandazioni al richiedente La procedura informatizzata mette progressivamente in atto i maggiori controlli automatici possibili, incrociando i dati inseriti nelle istanze e nei relativi allegati con quelli delle banche dati esistenti (carta forestale, catasto informatico dei piani di assestamento forestale e dei piani di indirizzo forestale ecc.) e con le prescrizioni contenute nelle Norme Forestali Regionali e nella pianificazione forestale. In particolare, in base al punto rappresentativo del taglio, il sistema verifica l altimetria, l ente forestale competente, la presenza di aree protette e di siti natura Inoltre, in base ai dati disponibili, il sistema informativo allega alla copia-ricevuta per il richiedente un sunto di prescrizioni e raccomandazioni che possono essere uguali per tutto il territorio regionale o legate alla zona in cui ricade l intervento oggetto di istanza. 7.4) Futuri sviluppi

12 12 Bollettino Ufficiale Compatibilmente con i fondi disponibili, Regione Lombardia si impegna a sviluppare nel più breve tempo possibile l applicativo come da linee guida seguenti: inserimento di uno strato informativo con i piani di assestamento forestale vigenti, in modo che il sistema riconosca automaticamente, in base all'ubicazione del taglio bosco, se l'intervento ricade in area soggetta a PAF; ciò sarà comunque possibile solo quando gli enti forestali avranno inviato alla DG Sistemi Verdi e Paesaggio gli shapefile dei piani di assestamento e delle relative particelle forestali; liberalizzazione degli accessi al sistema, permettendo a tutti i richiedenti di poter inserire in autonomia le istanze; possibilità di ricerca e visualizzazione delle istanza in base ai dati geografici; possibilità di eseguire «in linea» l istruttoria delle istanze, inserendo l esisto di autorizzazioni, sopralluoghi, prescrizioni, eventuali sanzioni irrogate. 7.5) Rimandi Per tutto quanto non contemplato nelle presenti direttive, si fa riferimento alle «Norme Forestali Regionali» (r.r. 5/2007) e ai suoi allegati, in particolare all allegato A «glossario». 7.6) Sanzioni Le sanzioni amministrative sono definite dall art. 61 della l.r. 31/2008.

13 Bollettino Ufficiale 13 D.G. Agricoltura D.d.s. 18 febbraio n Regg. CE 1234/07 e 555/08 Piano regionale di ristrutturazione e di riconversione vigneti Definizione contributi per ettaro erogabili per la campagna 2010/2011 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ORGANIZZAZIONI COMUNI DI MERCATO E DISTRETTI AGRICOLI Visto il regolamento CE n. 1234/07del Consiglio relativo recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni mercati agricoli, in particolare: l art.103 terdecies che stabilisce il contenuto dei programmi di sostegno per il settore vitivinicolo; l art. 103 quaterdecies che stabilisce le misure ammissibili all interno dei programmi di sostegno per il settore vitivinicolo, tra cui anche la ristrutturazione e riconversione vigneti; l art. 103 quindecies paragrafo 1 che stabilisce la dotazione finanziaria dei programmi di sostegno per ciascuno stato membro; l art. 103 octodecies che definisce le azioni e le finalità delle misure relative alla ristrutturazione e alla riconversione vigneti; l art. 85 duovicies che stabilisce che le zone dichiarate inammissibili al regime di estirpazione volontaria dei vigneti siano ammesse in via prioritaria alle misure di ristrutturazione e riconversione vigneti; Visto il regolamento (CE) n. 555/2008 della Commissione, del 28 giugno 2008, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio relativo all organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in ordine ai programmi di sostegno, agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo; Vista la modifica del Piano nazionale quinquennale di sostegno per la viticoltura inviato alla commissione UE in data 30 giugno 2009 riportante la tabella finanziaria generale che indica le risorse da stanziare e la loro ripartizione tra le misure previste; Considerato che comunque il contributo massimo erogabile per tutte la azioni previste dal piano non può essere in nessun caso superiore a quanto previsto dalla d.r.g. n. 8/9327 del 22 aprile 2009 allegato A sezione 5; Ritenuto pertanto di definire il contributo massimo ammissibile a ettaro per l azione I estirpazione e reimpianto pari a: /ha per le zone di pianura e collinari della regione Lombardia; /ha per la zone terrazzate della provincia di Sondrio e della Valle Camonica (Provincia di Brescia); Tenuto conto che l accordo definito in sede di Conferenza Stato - Regioni in data 20 marzo 2008, prevede la possibilità di trasferire i fondi non utilizzati dalla misura «ristrutturazione e riconversione vigneti» ad altre misure previste dal piano qualora tutte le richieste relative alla ristrutturazioni vigneti fossero soddisfatte; Visto l art. 17 della l.r. n. 20 del 7 luglio 2008, nonché i provvedimenti organizzativi dell IX legislatura; DECRETA Recepite le premesse che formano parte integrante del presente atto: 1. Di definire per la campagna 2010/2011, il contributo massimo ammissibile ad ettaro per l azione I estirpazione e reimpianto pari a: /ha per le zone di pianura e collinari della regione Lombardia; /ha per la zone terrazzate della provincia di Sondrio e della Valle Camonica ( Provincia di Brescia). 2. Di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura organizzazioni comuni di mercato e distretti agricoli Andrea Massari Visto il decreto del MIPAAF n del 8 agosto 2008 recante le disposizioni di attuazione del regolamento (CE) n.1234/07 del Consiglio UE e del l regolamento (CE) n. 555/2008 della Commissione UE, per quanto riguarda l applicazione della misura della ristrutturazione riconversione vigneti; Visto il decreto del MIPAAF n del 29 luglio 2009 che modifica il decreto ministeriale 8 agosto 2008 per quanto riguarda l applicazione della misura della riconversione e ristrutturazione vigneti e stabilisce che a decorrere dalla campagna 2009/2010 l importo medio del sostegno ammissibile non può superare i /ha; Visto il decreto MIPAAF n 7160 del 26 luglio 2010 che ripartisce la dotazione finanziaria per l anno 2011 per la misura della ristrutturazione re riconversione vigneti che assegna alla regione Lombardia la cifra di ,00 ; Vista la deliberazione della giunta regionale n. 8/8395 del 12 novembre 2008 «Adozione del Piano regionale di ristrutturazione e di riconversione vigneti in attuazione del Reg. CE 479/08 Campagne vitivinicole » a la successiva deliberazione della giunta regionale n. 8/9327 del 22 aprile 2009 di modifica; Tenuto conto: che elevando l entità dei contributi per azione al livello massimo ammissibile dalla normativa vigente, le richieste di finanziamento per la campagna 2010/2011 pervenute a SIARL risultano inferiori rispetto alla dotazione finanziaria assegnata dal MIPAAF e pertanto tutte le domande presentate e istruite positivamente dalle Amministrazioni Provinciali saranno ammesse a finanziamento; che è necessario definire per la campagna 2010/2011 l importo per l azione 1 - estirpazione e reimpianto prevista dal piano; che il contributo per tutte le altre azioni previste dal piano è definito in percentuale rispetto all azione 1 - estirpazione e reimpianto secondo quanto previsto dalla d.g.a. 8/8395 del 20 novembre 2008 nell Allegato 1 sezione 1 paragrafo «Contributi» a dalle successive modificazioni apportate con la d.g.a. n 8/9327 del 22 aprile 2009;

14 14 Bollettino Ufficiale D.d.u.o. 22 febbraio n Programma di Sviluppo Rurale Misura 112 «Insediamento di giovani agricoltori» Nono periodo. Riparto aggiuntivo delle risorse finanziarie alle amministrazioni provinciali della Lombardia IL DIRIGENTE DELL UNITA ORGANIZZATIVA COMPETITIVITA DELLE IMPRESE E DELLE FILIERE AGROALIMENTARI Richiamati i Regolamenti CE: n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del fondo europeo per lo sviluppo rurale (FEASR) e successive modifiche; n. 74/2009 del Consiglio, del 19 gennaio 2009, che modifica il regolamento CE n.1698/2005; n. 1974/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, recante disposizioni di applicazione del regolamento CE n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del fondo europeo per lo sviluppo rurale (FEASR) e successive modifiche; n. 363/2009 del Consiglio, del 4 maggio 2009, che modifica il Regolamento CE n.1974/2006; n.1975/2006 della Commissione, del 7 dicembre 2006, che stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento CE n.1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale; Richiamate le decisioni della Commissione: C(2007) 4663 del 16 ottobre 2007, che approva il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia per il periodo di programmazione modificato ed integrato sulla base delle osservazioni della Commissione stessa; C(2009) del 17 dicembre 2009, che approva la revisione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia per il periodo di programmazione e modifica la Decisione della Commissione C(2007) 4663 del 16 ottobre 2007; Viste le delibere di Giunta regionale: n. VIII/3910 del 27 dicembre 2006 di approvazione del «Programma di Sviluppo Rurale »; n. VIII/7271 del 19 maggio 2008 «Reg. CE 1698/2005 Programma di Sviluppo Rurale Criteri di riparto delle risorse finanziarie relative alle misure: 111, 112, 121, 123, 124, 132, 211, 214, 221, 311 A, 311 B, 311 C»; Visti i decreti della Direzione Generale Agricoltura: n del 19 febbraio 2008 «Reg. CE 1698/2005 Programma di Sviluppo Rurale Approvazione bandi relativi a procedure e modalità di presentazione delle domande per le Misure 111 <Formazione, informazione e diffusione della conoscenza>, 112 <Insediamento di giovani agricoltori>, 121 <Ammodernamento delle aziende agricole>, 221 <Imboschimento di terreni agricoli> e <Progetti concordati>», ed in particolare, il paragrafo 11 «Pubblicazione e comunicazione dell ammissione a finanziamento» delle disposizioni attuative della Misura 112; n del 6 giugno 2008 «Programma di Sviluppo Rurale Rettifica di errori materiali, modifiche ed integrazioni dei bandi relativi alle misure 111, 112, 121, 123, 124, 132, 211, 214, 221, 311 A, Progetti concordati»; n del 7 agosto 2008 «Programma di Sviluppo Rurale : pubblicazione testi coordinati relativi ai bandi delle misure 112, 121, 123, 124, 132, 211, 221 e 311A»; n del 9 ottobre 2009 «Programma di Sviluppo Rurale Modifica parziale ed integrazione dei bandi delle Misure 112, 121, 211, 214, 311 A, 311 B, 311 C, 323 C»; Vista la legge regionale 5 dicembre 2008, n. 31, articolo 34, comma 1, il quale alla lettera q) conferisce alle Province le funzioni amministrative concernenti «l istruttoria, l accertamento e i controlli per l erogazione di premi, integrazioni di reddito previsti dalle normative comunitarie, nazionali e regionali, nonché gli interventi di mercato;»; Dato atto che facendo riferimento alle disposizioni attuative della Misura 112 approvate con decreto n del 9 ottobre 2009: il paragrafo 3.1 «Condizioni per la liquidazione del premio di insediamento» stabilisce che «La singola decisione in merito all erogazione del premio di primo insediamento deve essere presa entro i 18 mesi successivi all insediamento stesso. Quale data di insediamento si considera la data della prima movimentazione della partita i.v.a.»; il paragrafo 15 «Fideiussioni» stabilisce i casi nei quali ai beneficiari degli aiuti è richiesta la polizza fideiussoria; Visto il decreto dell Organismo Pagatore Regionale (OPR) n del 20 febbraio 2008 «Programma di Sviluppo Rurale : Approvazione del Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni» e successive modifiche e integrazioni; Preso atto che per la Misura 112, in relazione alle domande favorevolmente istruite presentate dai richiedenti nel periodo 16 aprile settembre 2010, nono periodo di presentazione delle domande: le Province della Lombardia hanno inoltrato le richieste relative alle domande favorevolmente istruite secondo le priorità stabilite con le disposizioni attuative della Misura 112, per un importo totale dei premi ammissibili di ,00=, cui corrispondono n. 332 domande complessive; con decreto n del 10 dicembre 2010 della Direzione Generale Agricoltura, modificato con decreto n. 547 del 26 gennaio 2011, sono risultate: finanziate n. 77 domande per un importo totale di premi ammissibili pari a ,00=, a fronte di un importo totale di premi ammissibili ,00=, cui corrispondono n. 332 domande complessive; istruite positivamente ma non finanziate, n. 255 domande complessive, per un importo totale dei premi ammissibili di ,00=; Rilevato che, a seguito del cospicuo numero di domande istruite positivamente ma non finanziate con il decreto n del 10 dicembre 2010, modificato con decreto n. 547 del 26 gennaio 2011, un numero significativo di beneficiari perderebbe in modo definitivo la possibilità di accedere al premio liquidabile ai sensi della Misura 112, in quanto non verrebbe rispettata la condizione per la liquidazione del premio di insediamento di cui al citato paragrafo 3.1 delle disposizioni attuative; Ritenuto, pertanto, di dover approvare un riparto aggiuntivo delle risorse relativo al nono periodo di presentazione delle domande ai sensi della Misura 112, comprendente i richiedenti il premio che alla data di pubblicazione del presente atto risultano insediati per la prima volta in agricoltura come titolari/legali rappresentanti di una impresa o società agricola da meno di 18 mesi, per un importo totale dei premi ammissibili di ,00=, cui corrispondono n. 245 domande complessive, come indicato nell allegato 1, costituente parte integrante e sostanziale del presente decreto; Preso atto che: sulla base dei criteri di riparto stabiliti dalla sopra citata delibera VIII/7271, è possibile l approvazione di un riparto aggiuntivo alle Province della Lombardia delle risorse finanziarie disponibili, per un importo di ,00= cui corrispondono n. 100 domande complessive finanziate, come indicato nell allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente decreto; a seguito della suddivisione del sopra indicato importo di ,00=, l elenco delle domande: finanziate, distinte per ciascuna Amministrazione Provinciale della Lombardia, è riportato nell allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente decreto; istruite positivamente ma non finanziate, distinte per ciascuna Amministrazione Provinciale della Lombardia, è riportato nell allegato 3, parte integrante e sostanziale del presente decreto; istruite positivamente ma con sospensione dell ammissione a finanziamento per mancato rispetto degli obblighi previsti dal regime delle quote latte, distinte per ciascuna Amministrazione Provinciale della Lombardia, è riportato nell allegato 4, parte integrante e sostanziale del presente decreto; le domande istruite positivamente ma non finanziate hanno un periodo di validità di 18 mesi a partire dalla data di insediamento, ossia dalla data della prima movimentazione della partita IVA; le domande istruite positivamente ma con sospensione dell ammissione a finanziamento per mancato rispetto degli obblighi previsti dal regime delle quote latte hanno un periodo di validità di 18 mesi a partire dalla data di insediamento, ossia dalla data della prima movimentazione della partita i.v.a. e in ogni caso di 18 mesi a partire dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL) dell atto regionale di riparto in cui compaiono per la prima volta; è necessario assicurare la liquidazione della quota di risorse cofinanziate per il sopra citato importo di ,00=, ripartito come risultante dall allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente decreto; Ritenuto opportuno prevedere che le richieste di pagamento delle domande finanziate con il presente atto debbano essere presentate dopo il 17 giugno 2011, scadenza stabilita dalle di-

15 Bollettino Ufficiale 15 sposizioni attuative della Misura 112 per la presentazione della richiesta di pagamento inerente alle domande finanziate con decreto n del 10 dicembre 2010, modificato con decreto n. 547 del 26 gennaio 2011, relativo al nono periodo; Visto l art. 17 della l.r. n. 20 del 7 luglio 2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX legislatura; DECRETA Recepite le premesse: 1. di approvare il riparto aggiuntivo alle Amministrazioni Provinciali della Lombardia della somma complessiva di ,00=, corrispondente all importo del premio spettante a n. 100 beneficiari aventi diritto e che hanno presentato domanda nel periodo 16 aprile settembre 2010, come indicato nell allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente decreto; 2. di approvare l elenco delle n. 100 domande finanziate a seguito della suddivisione del sopra indicato importo di ,00=, distinte per ciascuna Amministrazione Provinciale della Lombardia, come riportato nell allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente decreto; 3. di approvare l elenco delle n. 145 domande istruite positivamente non finanziate per un importo complessivo di ,00=, distinte per ciascuna Amministrazione Provinciale della Lombardia, come riportato nell allegato 3, parte integrante e sostanziale del presente decreto; 4. di approvare l elenco delle n. 1 domande istruite positivamente ma con sospensione dell ammissione a finanziamento per mancato rispetto degli obblighi previsti dal regime delle quote latte per un importo complessivo di ,00=, distinte per ciascuna Amministrazione Provinciale della Lombardia, come riportato nell allegato 4, parte integrante e sostanziale del presente decreto; 5. di stabilire che le domande istruite positivamente ma non finanziate hanno un periodo di validità di 18 mesi a partire dalla data di insediamento, ossia dalla data della prima movimentazione della partita IVA; 6. di stabilire che le domande istruite positivamente ma con sospensione dell ammissione a finanziamento per mancato rispetto degli obblighi previsti dal regime delle quote latte hanno un periodo di validità di 18 mesi a partire dalla data di insediamento, ossia dalla data della prima movimentazione della partita IVA e in ogni caso di 18 mesi a partire dalla data di pubblicazione sul BURL dell atto regionale di riparto in cui compaiono per la prima volta; 7. di demandare all Organismo Pagatore Regionale (OPR) - Funzione autorizzazione pagamenti lo svolgimento delle attività connesse alla gestione delle risorse cofinanziate per il sopra citato importo di ,00=, ripartito come risultante dall allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente decreto, previa acquisizione degli elenchi di liquidazione, redatti dagli Organismi Delegati «Amministrazioni Provinciali della Lombardia»; 8. di autorizzare le Amministrazioni Provinciali della Lombardia ad inserire negli elenchi di liquidazione i beneficiari del premio di insediamento di giovani agricoltori, benché non ancora in possesso di tutti i requisiti e in osservanza delle condizioni richieste, previa acquisizione di idonea polizza fideiussoria, stipulata secondo lo schema indicato nell allegato 3 del sopra citato decreto del Direttore dell OPR n del 20 febbraio 2008, a garanzia del raggiungimento dei requisiti e delle condizioni nei termini stabiliti; 9. di disporre che la polizza fideiussoria indicata al precedente punto 8, da stipularsi a favore dell OPR, sarà svincolata soltanto a seguito della comunicazione da parte delle Province all O- PR dell avvenuto accertamento del possesso di tutti i requisiti e dell osservanza delle condizioni richieste; 10. di stabilire che le domande di pagamento relative alle domande di premio finanziate con il presente atto devono essere presentate dopo il 17 giugno 2011; 11. di pubblicare il presente decreto sul BURL e sul sito internet della Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura; 12. di comunicare all OPR e alle Amministrazioni Provinciali della Lombardia l avvenuta pubblicazione sul BURL del presente decreto. Il dirigente dell unità organizzativa competitivita delle imprese e delle filiere agroalimentari Paolo Baccolo

16 16 Bollettino Ufficiale Programma di Sviluppo Rurale Misura 112 Riparto aggiuntivo delle risorse inerente al nono periodo Domande presentate dal al ALLEGATO 1 Provincia Numero domande ammissibili presentate Importo richiesto ( ) Numero domande ammissibili finanziate Riparto delle risorse ( ) Bergamo , ,00 Brescia , ,00 Como , ,00 Cremona , ,00 Lecco , ,00 Lodi Mantova , ,00 Milano Monza e Brianza Pavia , ,00 Sondrio , ,00 Varese , ,00 Totale , ,00 ELENCO DELLE DOMANDE FINANZIATE ALLEGATO 2 N. NUMERO DOMANDA CUAA RAGIONE SOCIALE DESCRIZIONE COMUNE SOCIETA AGRICOLA GAMBA FARM DI GIUSEPPE E ELDA S.S MSNFCT80D52D952Z AZ. AGRI. BAITA DELLA CAMOSCIATA DI FELICITA MASINARI SIGLA PROVINCIA AMMESSO CONCESSO PUNTEGGIO TIPO PROGETTO DOSSENA BG , ,00 39 PM FIORANO AL SERIO BG , ,00 39 PM GSSVNC73D60A794B GIASSI VIVIANA CATERINA COMUN NUOVO BG , ,00 39 PM MSSLSN85D30A794Y AZ.AGRICOLA I FIENILI DI MUSSETTI ALESSANDRO SORISOLE BG , , LCTSLD73D27A794W LOCATELLI OSVALDO GIUSEPPE CORNA IMAGNA BG , ,00 37 PM SCHBMN82C18E704J SCHIAVI BENIAMINO BOSSICO BG , , SOCIETA AGRICOLA BARBIS DI GUSMINI GIOVANNI ED ANGELO S.S. CENE BG , ,00 36 PM RTLPLA75C20Z133L ROTOLI PAOLO CLUSONE BG , ,00 36 PM BLDMSM90A21C800W BALDUZZI MASSIMO CLUSONE BG , ,00 35 PM SOCIETÀ AGRICOLA F.LLI GALBIATI MATTIA E STEFANO - SOCIETA SEMPLICE MRLMRC88D04A246Y AZIENDA AGRICOLA SCALET DI MARCO MERELLI GRONE BG , ,00 35 PM PARRE BG , ,00 34 PM CRTCST91C27I437W CORTESI CRISTIAN FORESTO SPARSO BG , ,00 33

17 Bollettino Ufficiale 17 N. NUMERO DOMANDA CUAA RAGIONE SOCIALE DESCRIZIONE COMUNE SIGLA PROVINCIA AMMESSO CONCESSO PUNTEGGIO PLNMRC83D13E704T PLONA MARCO GIANICO BS , ,00 39 PM GILBERTI S.S. SOCIETA AGRICOLA DELLO BS , ,00 39 PM MROGPP86B09B157J MORA GIUSEPPE BAGOLINO BS , ,00 37 PM PRSLCU85M16F158Z PARISI LUCA AGNOSINE BS , ,00 37 PM MSSGLN84C02D940D MASSOLINI GIULIANO AZIENDA AGRICOLA GAVARDO BS , ,00 37 PM RVLCST84B51B149Q AZIENDA AGRICOLA ALLE PLAGNE DI RAVELLI CRISTINA TIPO PROGETTO ARTOGNE BS , ,00 37 PM TRCSMN83C19D940H TRICA SIMONE BAGOLINO BS , ,00 37 PM CNFFRC82T49B157Z AZIENDA AGRICOLA LA ZEMOGNA DI CONFORTI FEDERICA CALCINATO BS , , TBRMNO78R59A326W AZ.AGR.TIBERTI MONIA SAVIORE DELL ADAMELLO BS , ,00 37 PM MSSHMS77P14D940B MASSARI HERMES TREVISO BRESCIANO BS , ,00 37 PM TNGDGI74P16D918W TANGHETTI DIEGO BOVEGNO BS , ,00 37 PM NDRMRT71R71D251M ANDREOLI MARTA ARTOGNE BS , ,00 37 PM SPGSNO88C57E704W AZIENDA AGRICOLA LA CASERA DI SPAGNOLI SONIA GIANICO BS , ,00 36 PM TMSMRK85L22D391S AZIENDA AGRICOLA TOMASI MIRKO SONICO BS , ,00 36 PM SOCIETÀ AGRICOLA FRATELLI ANTONIOLI FEDERICO E MORENA MONNO BS , ,00 36 PM NTRMHL80E15E526H AZ. AGR. LUMACHINA DI NOTARI MICHELE GOTTOLENGO BS , , GLLDGI86L21D918B GALLIA DIEGO MARMENTINO BS , ,00 35 PM RZOSNT75E47C618I FLORICOLTURA LA VIOLA DI ORIZIO SANTA TRAVAGLIATO BS , ,00 35 PM RZZSRA87S69B157O BIO BIO DI RIZZARDINI DOTT.SSA SARA VOBARNO BS , ,00 34 PM CRNNRC85M27F471R CORNALE ENRICO CALVISANO BS , ,00 34 PM SOCIETA AGRICOLA CERESARA ACQUAFREDDA BS , ,00 34 PM SOCIETA AGRICOLA AGROTECNICA F.LLI BRESCIANI S.S. LONATO BS , ,00 34 PM CSTMHL81P24B157E CASTIGNOLA MICHELE REZZATO BS , ,00 34 PM TDSVNT80M49B157S AZ.AGR.SCRALECA DI TEDESCHI VALENTINA DARFO BOARIO TERME BS , ,00 34 PM DGNVNI90P20B149F AZIENDA AGRICOLA AL PLASS DI DEGANI IVAN PAISCO LOVENO BS , ,00 33 PM BVRLRA76D45E951V AZ. AGR. VADEMA DI BOVERI LAURA BARNI CO , ,00 42 PM PZZLCN90E01D416I AGRITURISMO IL GIRASOLE DI POZZI LUCIANO CASTELMARTE CO , ,00 38 PM CNCCHR89L41E151A BOTTON D ORO DI CANCLINI CHIARA STAZZONA CO , ,00 37 PM TRRPLA81H57E151W TORRI PAOLA SAN SIRO CO , ,00 36 PM RUIGML89R31C933Y AZIENDA AGRICOLA GADDI DI RUIU GIACO- MO LUIGI SAN FEDELE INTELVI CO , ,00 34 PM MRTMSM78A07F119Z LE BETULLE DI MORETTI MASSIMILIANO RIVOLTA D ADDA CR , ,00 6 PM RSGPLA77B06B110Y ROSIGNOLI PAOLO CINGIA DE BOTTI CR , , GLRCST91M28E507G VAL DI RACUL DI GILARDI CRISTIAN IANES VALGREGHENTINO LC , ,00 17 PM

18 18 Bollettino Ufficiale N. NUMERO DOMANDA CUAA RAGIONE SOCIALE DESCRIZIONE COMUNE SIGLA PROVINCIA AMMESSO CONCESSO PUNTEGGIO BFFFNC83L61G009B BIFFI FRANCESCA GALBIATE LC , ,00 15 PM PLLLSN86D16E507G PELLEGATTA ALESSANDRO ANNONE DI BRIANZA LC , , CNTRRT76R07A745C CONTI ROBERTO CRANDOLA VALSASSINA LC , , CDGMRA89L12E507L CODEGA MARIO PREMANA LC , , PZZLCU88D11F133H LA BEVERA AZIENDA AGRICOLA DI LUCA POZZI SPRLSN89R27F704B GARDEN CRICKET - AZIENDA FLOROVIVAISTI- CA DI ASPERTI ALESSANDRO BNTMNL79B24F240S BENATTI EMANUELE SAN GIOVANNI DEL DOSSO MONTICELLO BRIANZA LC , ,00 9 OLGIATE MOLGORA LC , ,00 9 MN , , MRTFRZ88H19G186A MARTINELLI FABRIZIO OSTIGLIA MN , ,00 41 PM PLSFRC87L06E897F PALOSCHI FEDERICO PORTO MANTOVANO MN , , BSSFNC85R29E897F BASSO FRANCESCO RONCOFERRARO MN , , FRTNCL80B08A470Y FERTONANI NICOLA ACQUANEGRA SUL CHIESE MN , , SOCIETA AGRICOLA CORTE SEMPIONE BIGNOTTI S.S. TIPO PROGETTO RODIGO MN , ,00 39 PM MLTNCL91H26G489Q MELOTTI NICCOLO PONTI SUL MINCIO MN , ,00 38 PM PRNGLI85T56E897J PRANDI GIULIA CASTELLUCCHIO MN , ,00 38 PM SOCIETA AGRICOLA F.S. DI FURANTI ANNA E SPEZIA EUGENIO S.S. BAGNOLO SAN VITO MN , ,00 38 PM SOCIETA AGRICOLA BANDIOLI S.S. PIUBEGA MN , ,00 36 PM RGLNDR83H24E897Y AZIENDA AGRICOLA RIGOLETTI ANDREA SUZZARA MN , ,00 34 PM CORTE PILA SOCIETA AGRICOLA S.R.L. MANTOVA MN , ,00 34 PM MIOVLR73D58G388O IMO VALERIA MENCONICO PV , ,00 40 PM WLFLML71D63F205R VALTIDONE VERDE DI LUDMILLA WOLF ZAVATTARELLO PV , , AGRIZU SOCIETA AGRICOLA SEMPLICE SANTA CRISTINA E BISSONE PV , ,00 38 PM BSISRN79D47M109H BISIO SABRINA BORGO PRIOLO PV , ,00 36 PM CNTSFN83P22M109L AZIENDA AGRICOLA CONTARDI STEFANO CALVIGNANO PV , ,00 29 PM CRRRNN73A07E648E VACANZE IN COLLINA DI ERMANNO CORRA- DA INVERNO E MONTELEONE PV , ,00 28 PM TRBDGI86R26A794M AZIENDA AGRICOLA TIRABOSCHI DIEGO ROCCA SUSELLA PV , ,00 17 PM PSQSNO74R62B201V HELIANTUS ANGELA DI PASQUALE SONIA VOGHERA PV , ,00 17 PM VNRMTT88H10B201Y APICOLTURA VENERONI DI VENERONI MATTEO BRONI PV , ,00 15 PM DTANSI81L50F205J BORGO DELLA LUNA DI INES DATEI RUINO PV , , ZRBGPP75H04M109P ZERBA GIUSEPPE VARZI PV , ,00 15 PM PCCSMN91L05L690E PICCHI SIMONE ROMAGNESE PV , ,00 15 PM DGLNDR92P03M109Q DAGLIA ANDREA BAGNARIA PV , ,00 15 PM RBNLSN81R48F205J IL RAMO DELLE STREGHE DI ALESSANDRA RUBINI VIGEVANO PV , ,00 14 PM

19 Bollettino Ufficiale 19 N. NUMERO DOMANDA CUAA RAGIONE SOCIALE DESCRIZIONE COMUNE SVTSFN91C10M109X AZIENDA AGRICOLA LA VILLA DI SAVIOTTI STEFANO SIGLA PROVINCIA AMMESSO CONCESSO PUNTEGGIO TIPO PROGETTO MONTALTO PAVESE PV , ,00 14 PM MRVVNI73L49I829L MARVEGGIO IVANA SONDRIO SO , ,00 45 PM MRCSLV77H48F704W AZIENDA AGRICOLA LIBERA DI MARCHESINI SILVIA BALZE RETICHE SOCIETA AGRICOLA DI BULGARELLI GUIDO E MICHELETTI FILIPPO COLORINA SO , ,00 44 PM SONDRIO SO , ,00 44 PM MZZFNC84D59F712V MAZZONI FRANCESCA TALAMONA SO , ,00 44 PM RNLPRZ76P52L175K RINALDI PATRIZIA TEGLIO SO , ,00 44 PM CPLMTT87S23I829K CAPELLI MATTEO TIRANO SO , ,00 42 PM DLLPML88M52L175W DELLA VEDOVA PAMELA TIRANO SO , , CRTMTT77C22F712P CURTONI MATTEO COSIO VALTELLINO SO , ,00 41 PM MRLSNO77P41F712U MARIOLI SONIA TALAMONA SO , ,00 40 PM PCCNDR73T29I829Y PICCENI ANDREA CHIESA IN VALMALENCO SO , ,00 40 PM SOCIETA AGRICOLA CLUSET SOCIETA SEMPLICE DI VITALINI RUDI E VITALINI NICOLAS VALFURVA SO , ,00 40 PM GNDRCE78E46I829I GANDOSSINI ERICA SONDRIO SO , ,00 39 PM FNCFBA91M27I829P FANCHI FABIO PONTE IN VALTELLINA SO , ,00 38 PM GSMRSL72A64C623W GUSMEROLI ROSSELLA PIURO SO , ,00 38 PM SOCIETA AGRICOLA DEI F.LLI SASSELLA S.N.C. TALAMONA SO , ,00 37 PM CHSPLA71L09F712K TENUTA VECCHIO TORCHIO DI CHISTOLINI PAOLO CIVO SO , ,00 37 PM TGNGLC89C24L682F TAGNI GIAN LUCA BESOZZO VA , ,00 20 PM CSNLCU71M51I819N AZ. AGR. RAMPA DI CASON LUCIA MESENZANA VA , ,00 20 PM PLTMTT87L16L319D PLATEROTI MATTEO VENEGONO SUPERIORE VA , ,00 18 PM RMNDRH74H57L682B LA ZUCCA DI CENERENTOLA DI ARMIENTO DEBORAH TRAVEDONA-MONATE VA , , SOCIETÀ AGRICOLA BRUZZESE S.S. OLGIATE OLONA VA , ,00 12 PM BTTTHS77H07Z133Y BATTISTELLI ATHOS CUVEGLIO VA , ,00 12 TOTALE , ,00

20 20 Bollettino Ufficiale ELENCO DELLE DOMANDE ISTRUITE POSITIVAMENTE MA NON FINANZIATE ALLEGATO 3 N. NUMERO DOMANDA CUAA RAGIONE SOCIALE DESCRIZIONE COMUNE SIGLA PROVINCIA AMMISSIBILE CONCEDIBILE PUNTEGGIO NVABBN87M63B393H AZ. AGR. L AURORA DI NAVA BAMBINA COLOGNO AL SERIO BG , ,00 31 PM RGZLCU87D06H910V REGAZZONI LUCA VALTORTA BG , , SOCIETA AGRICOLA BRENO DI BRENO GIORDANO & C. S.S SOCIETA AGRICOLA CENTRO VERDE DELL ISOLA S.S. TIPO PROGETTO RANZANICO BG , ,00 31 PM PONTE SAN PIETRO BG , ,00 31 PM CLTRRT88M05C800Y COLOTTI ROBERTO ROVETTA BG , , GRSLCU73T19A794P TUTTAFLORA DI GRASSI LUCA CAPRINO BERGAMASCO BG , ,00 30 PM SOCIETA AGRICOLA LA NUOVA S.S. COMUN NUOVO BG , ,00 29 PM VSCMTT80M05I628Q AZIENDA AGRICOLA FO PA DI VESCOVI MATTEO BERZO SAN FERMO BG , , FRNNRC82H20B157H AZIENDA AGRICOLA FORNARI ENRICO CIVIDATE AL PIANO BG , , FGRVNC80B61E704V AZ. AGRICOLA FIOR DI CILIEGIO DI VERONICA FIGAROLI SOCIETA AGRICOLA AGRITURISTICA LA FRESCHE- RA S.S. DI BETTONI ALESSANDRA E TANIA BRNFNC78B06A794J AZ.AGRICOLA LA CORTE DEL SOLE DI BRENA FRANCESCO SOVERE BG , ,00 21 PM PARZANICA BG , ,00 20 PM ZOGNO BG , ,00 20 PM DLLLNZ72R52F704Q AZ. AGRICOLA BELVEDERE DI DALLAPINA LORENZA BARLASSINA MB , , SOCIETA AGRICOLA VAL.CA DI CAMPANA CONSUELO E VALOTA ROBERTO S.S BRIGNANO GERA D ADDA BG , , IL PITONE SOCIETA AGRICOLA SOCIETA SEMPLICE TELGATE BG , ,00 14 PM CRLVNI79A28L400O CARIOLI IVAN TREVIGLIO BG , ,00 11 PM SOCIETA AGRICOLA HORTUS S.S. CALVENZANO BG , ,00 10 PM NRBLCU90M24C618E NORBIS LUCA CHIARI BS , ,00 32 PM FSNCLD75M09D284Q FASANI CLAUDIO ISORELLA BS , ,00 32 PM CNTMHL80T02D918Y MA DI CONTRINI MICHELE PESCHIERA DEL GARDA VR , ,00 31 PM GRZNSI73A53H717H GREZZINI INES AZIENDA AGRICOLA TREMOSINE BS , ,00 31 PM MMNNDR89B17D940G LA FONTE DEL MAGO DI MAMONE ANDREA PRESEGLIE BS , ,00 29 PM BRNMSM80L11E884H BARONIO MASSIMO PONTEVICO BS , ,00 29 PM GNAGLR70T43A246S AZIENDA AGRICOLA AGRITURISTICA ROCCOLO DI GAIONI GLORIA SOCIETA AGRICOLA DONEC DI MICHELA E ANGELO TOMASI S.S SOCIETA AGRICOLA IL RUDERE DEI FRATELLI SOIOLA S.S. ANGOLO TERME BS , ,00 27 TEMU BS , ,00 26 PM SALO BS , ,00 25 PM CCCDRN85S27B157K COCCOLI ADRIANO TORBOLE CASAGLIA BS , , AZIENDA AGRICOLA SGREVA DI GIUPPONI GIACOMO E VANESSA SOCIETA AGRICOLA S.S. SIRMIONE BS , ,00 23 PM

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