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2 ),1$/,7$ Il corso si propone le seguenti finalità: 1.Far conoscere al MMG i dati clinici, epidemiologici e di ricerca di base più recenti riguardanti le più frequenti patologie croniche intestinali. 2.Far acquisire la consapevolezza della elevata prevalenza di alcune patologie croniche intestinali e della loro espressività clinica molto variabile. 3.Migliorare la conoscenza dei tests diagnostici, in particolare dei nuovi tests sierologici. 4.Disegnare un razionale iter diagnostico, ponendo particolare attenzione ai tests invasivi. 5.Far conoscere le nuove terapie, specie quelle biologiche e immunosoppressive, e il loro ruolo attuale. 2%,(77,9, Alla fine di questo corso, i medici partecipanti: 1.acquisiranno una più approfondita conoscenza dell epidemiologia, dell etiopatogenesi e della storia naturale delle più frequenti patologie croniche intestinali. 2.avranno maggiore consapevolezza della elevata prevalenza di tali patologie. 3.miglioreranno le loro capacità diagnostiche. 4.saranno in grado di utilizzare i tests di laboratorio e strumentali in modo più appropriato 5.miglioreranno la gestione dell iter diagnostico e terapeutico, anche ai fini di una corretta analisi costi / beneficio. 6.conosceranno le nuove terapie farmacologiche, il loro corretto impiego, i rischi e i vantaggi. 02'$/,7$,OFRUVRqSUHYLVWRSHU00*HGL&RQWLQXLWj$VVLVWHQ]LDOH 6DUjSUHVLHGXWRGDO'RWW)HUGLQDQGR3ROLPHQL $YUjODGXUDWDGL RUH FRPSOHVVLYHGDOOHRUHDOOHRUH 6DUDQQRSUHVHQWDWHHGLVFXVVHOHUHOD]LRQL 6DUDQQRSUHVHQWDWLHGLVFXVVLLQDVVHPEOHDFDVLFOLQLFL, GLVFHQWLDOO LQL]LRGHOFRUVRGRYUDQQRFRPSLODUHXQ35(±7(67HDOODILQHXQ TXHVWLRQDULRSHUODYHULILFDGHOO DSSUHQGLPHQWRUDJJLXQWR

3 $%675$&7 /D6LQGURPHGHOO,QWHVWLQRLUULWDELOH La Sindrome dell Intestino Irritabile è una affezione del tratto gastrointestinale ad andamento cronico o ricorrente caratterizzata, dal punto di vista clinico, da dolore, irregolarità dell alvo e meteorismo, non attribuibili ad alterazioni organiche o laboratoristiche. Sotto il profilo epidemiologico è la patologia gastrointestinale più frequente : si calcola che ne sia affetto il % della popolazione occidentale e che rappresenti una delle principali cause di assenza dal lavoro. La richiesta di assistenza gastroenterologica per questa patologia è altissima e di conseguenza anche i costi connessi : secondo i dati pubblicati nel 1995 dal National Health Service in Gran Bretagna la spesa complessiva annuale per questi pazienti è di 45,6 milioni di sterline. A fronte di queste cifre, diventa indispensabile, per il contenimento dei costi, un processo di razionalizzazione dei percorsi diagnostici e terapeutici. I test diagnostici minimi, o di I livello, includono emocromo, VES e l esame delle feci per evidenziare l eventuale presenza di uova, parassiti e sangue occulto. Quando è necessario un approfondimento diagnostico la scelta del test di II livello dovrebbe essere conseguente al sintomo predominante. Nei pazienti con GLDUUHD è utile valutare la funzionalità tiroidea mediante i test ematici disponibili e, in presenza di un volume fecale consistente, valutare l osmolarità e gli elettroliti fecali per distinguere le cause osmotiche da quelle secretorie. Se il sintomo prevalente è la VWLSVL è opportuno studiare innanzitutto il tempo complessivo di transito intestinale mediante uno studio radiologico completo dell apparato digerente. Una radiografia dell addome è utile anche nei soggetti con GRORUHHJRQILRUH al fine di escludere una ostruzione. Un discorso a parte merita l endoscopia del colon la cui esecuzione non trova, nei soggetti con SII, una giustificazione sotto l aspetto del costo-beneficio ma può servire, soprattutto nei soggetti al di sopra dei 50 anni, oltre che ad escludere una causa organica ed a rassicurare il paziente da un punto di vista psicologico, anche a screenare il cancro colo-rettale in questa popolazione. Un ampia varietà di agenti farmacologici è stata impiegata nel trattamento della SII, ma è ancora oggi difficile dimostrare, mediante trias clinici controllati, la loro reale efficacia. Seguendo lo stesso percorso già descritto per gli aspetti diagnostici, anche l approccio terapeutico dovrà essere focalizzato al controllo dei sintomi prevalenti.

4 /D0DODWWLD&HOLDFD La Malattia Celiaca, con una prevalenza stimata pari a 1 : 100, è una delle malattie croniche più frequenti, con un maggior numero di diagnosi nelle donne rispetto agli uomini (rapporto 2 : 1). Negli ultimi dieci anni si è registrato un netto aumento di diagnosi soprattutto in età adulta e ciò può essere dovuto in parte ad un reale incremento dell incidenza della malattia, ma soprattutto ad una maggiore capacità diagnostica. Esistono almeno tre modalità di presentazione clinica di malattia nell adulto : una forma classica, in cui vi è una sindrome da malassorbimento globale, una forma paucio mono-sintomatica, in cui prevalgono sintomi isolati riferiti al tratto gastroenterico o extraintestinali, ed infine una forma silente, o asintomatica. Sono state inoltre riconosciute numerose patologie associate alla Malattia Celiaca, fra le quali spiccano la Sdr. di Down, la Tioridite autoimmune, il Diabete Mellito. La biopsia intestinale rimane il gold standard per la diagnosi di Malattia Celiaca e, in caso di rilevante sospetto clinico, va eseguita anche in assenza di positività dei test anticorpali o di segni endoscopici predittivi. 3ULQFLSLGLWHUDSLD Una volta posta la diagnosi di MICI il nostro obiettivo primario deve essere quello di riuscire a ottenere la completa regressione dei segni clinici, e possibilmente anche dei segni endoscopici. Fondamentale è il RUOLO dei 5- $PLQRVDOLFLODWL edei &RUWLVRQLFL somministrati per via sistemica e topica, non solo nella fase acuta ma soprattutto per la prevenzione delle recidive.. Il meccanismo d'azione di questi farmaci non è del tutto chiaro. Alcuni leucotrieni potrebbero essere i mediatori del danno tissutale delle MICI, da qui l'efficacia dei farmaci capaci di intervenire nella cascata dell'ac. Arachidonico e bloccarne quindi la sintesi, come gli steroidi, che inibiscono direttamente la fosfolipasi, e gli Aminosalicilati che agiscono invece più a valle, sulla lipossigenasi. La terapia combinata orale e topica consente di ottenere più rapidamente la remissione. Il cortisone dovrebbe essere utilizzato solo nella fase acuta, ricordando che il dosaggio iniziale di mg, una volta ottenuto il miglioramento, dovrà essere ridotto inizialmente di 5 mg la settimana e dai 20 mg in giù di 2,5 mg la settimana. Nei pazienti che non vanno in remissione neanche col cortisone o che diventano steroidodipendenti e non riescono a ridurre la dose al di sotto dei 15 mg senza peggiorare, si utilizzeranno tempestivamente gli Immunosoppressori come l' Azatioprina alla dose di mg/kg/die, tenendo conto però che questo farmaco non agisce in genere prima di tre mesi, per cui in tutto periodo non sarà ancora possibile interrompere il trattamento cortisonico. Nel Crohn possono essere particolarmente utili gli Antibiotici e, soprattutto in presenza di fistole, gli anticorpi monoclonali anti-tumor necrosis factor. Ottenuta la remissione dobbiamo cercare di prevenire le recidive o comunque ridurne la frequenza e la gravità. A questo scopo gli unici farmaci che si sono rivelati realmente efficaci sono gli Aminosalicilati e 1'Azatioprina. I pazienti andati in remissione con l'azatioprina utilizzaranno questo farmaco anche nel mantenimento. Inefficaci e in ogni caso sconsigliabili per un uso prolungato i cortisonici.i 6LQWRPDWLFL,come gli antispastici e gli antidiarroici si useranno sempre con prudenza e saranno assolutamente evitati in fase acuta, poiché possono favorire la dilatazione tossica del colon.

5 &855,&8/$ )(5',1$1'232/,0(1,3UHVLGHQWHGHO&RUVR 'DWLDQDJUDILFL Nato a Reggio Calabria il Residente in: Via Bruno Buozzi n Reggio Calabria 7LWROLGL6WXGLR Laurea in Medicina e Chirurgia Specializzazione in Medicina Interna Specializzazione in Malattie dell Apparato Digerente Specializzazione in Malattie Infettive 7LWROLGLFDUULHUD Direttore U.O. di Gastroenterologia dell Azienda Ospedaliera di Reggio C. Direttore del Dipartimento Medico dell Azienda Ospedaliera di Reggio C. 7LWROL6FLHQWLILFL Attuale Presidente Regionale dell AIGO (Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri) Già Presidente Regionale della SIED (Società Italiana di Endoscopia Digestiva) Autore di N 42 Pubblicazioni Scientifiche $1*(/2/$85,$ Nascita: Reggio Calabria Indirizzo: Reggio Calabria via San Sperato II traversa n Telefoni: / angelo.lauria@tiscalinet.it /DXUHD: Medicina e Chirurgia 1983 %RUVHGLVWXGLR Università Messina Regione Calabria SHFLDOL]]D]LRQL -Gastroenterologia -Malattie del fegato e ricambio 7LWROLGLFDUULHUDSUHVVR$]LHQGD2VSHGDOLHUD5HJJLR&DODEULD -Dal 1992 assistente medico a tempo pieno Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva -Dal 1996 dirigente medico di I livello Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva -Dal 1998 dirigente medico di I livello con incarico dirigenziale del Day-Hospital, attività ambulatoriale e fisiopatologia digestiva Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva,VFUL]LRQHDVRFLHWjVFLHQWLILFKH -AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi Ospedalieri) -SIED (Società Italiana Endoscopia Digestiva), già consigliere regionale nel periodo AISF (Associazione Italiana Studio Fegato) -GISMAD (Gruppo Italiano Studio Motilità App. Digerente)

6 7LWROL6FLHQWLILFL 35 Pubblicazioni Scientifiche 15 Stages formativi presso U.O. di alta specializzazione 35 Relazioni Congressuali 20 Corsi internazionali di Aggiornamento 1$7$/(32/,0(1, Nato a Reggio Calabria il 22/08/1970 /DXUHD in Medicina e Chirurgia presso l Università degli Studi di Messina con voto 110 e lode/110 6SHFLDOL]]D]LRQH in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva presso l Università degli Studi di Messina, con voto 50 e lode/50 'LSORPD 1D]LRQDOH GL (FRJUDILD Clinica della Società Italiana di Ultrasonologia in Medicina e Biologia (SIUMB) Autore di n. 12 3XEEOLFD]LRQL6FLHQWLILFKHsu riviste nazionali ed internazionali Partecipazione a n. 60 &RUVL&RQYHJQL nazionali ed internazionali Partecipazione a n. 10 Convegni in qualità di 5HODWRUH 9LQFLWRUHavviso pubblico disciplina Gastroenterologia ASL n. 1 Calabria 9LQFLWRUH avviso pubblico disciplina Oncologia Azienda Ospedaliera Reggio Calabria 'LULJHQWH 0HGLFR presso il Servizio di Gastroenterologia del P.O. San Vincenzo di Taormina dell AUSL n. 5 Messina dal 31/07/2001 'LULJHQWH 0HGLFR presso l U.O. di Gastroenterologia dell Az. Ospedaliera Bianchi- Melacrino-Morelli di Reggio Calabria dal 25/07/2002

7 352*5$00$ 2UH±,VFUL]LRQHHDFFUHGLWDPHQWRFRQYHQXWL3UHWHVW 2UH±/DVLQGURPHGHOO LQWHVWLQRLUULWDELOH 'RWW1DWDOH3ROLPHQL 2UH±/DPDODWWLDFHOLDFD 'RWW$QJHOR/DXULD 2UH±&RQIURQWRGLEDWWLWR 2UH±3ULQFLSLGLWHUDSLD 'RWW)HUGLQDQGR3ROLPHQL 2UH±&RQIURQWRGLEDWWLWR 2UH±&DVLFOLQLFL 48(67,21$5,29(5,),&$$335(1',0(172

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