Comune di Padova REGOLAMENTO DELLE SCUOLE COMUNALI PER L INFANZIA

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1 Comune di Padova REGOLAMENTO DELLE SCUOLE COMUNALI PER L INFANZIA Approvato con deliberazione consiliare n. 95 del 18 febbraio 1977 Modificato con deliberazione consiliare n. 146 del 18 maggio 1977 Modificato con deliberazione consiliare n. 747 del 27 ottobre 1978 Modificato con deliberazione consiliare n. 700 del 16 ottobre 1979 Modificato con deliberazione consiliare n. 317 del 27 febbraio 1980 Modificato con deliberazione di Giunta Municipale n. 852 del 10 aprile 1980 Modificato con deliberazione consiliare n. 142 del 20 dicembre 2001 Modificato con deliberazione consiliare n. 66 del 10 dicembre2012

2 INDICE ART. 1 - FINALITA E ORIENTAMENTI DELLE SCUOLE COMUNALI PER L INFANZIA... 3 ART. 2 - ORGANISMI DI GESTIONE DELLE SCUOLE COMUNALI PER L INFANZIA... 3 A) ASSEMBLEA... 4 B) CONSIGLIO DI GESTIONE... 4 C) IL COLLEGIO DEGLI OPERATORI...6 ORGANISMI DEI QUALI SI AVVALGONO LE SCUOLE COMUNALI PER L INFANZIA... 6 A) EQUIPE PEDAGOGICO-DIDATTICA... 6 B) UFFICIO CENTRALIZZATO... 7 C) CONSULTA DELLE SCUOLE COMUNALI PER L INFANZIA E ASILI NIDO... 7 ART. 3 - NORME DI GESTIONE INTERNA... 7 A) AMMISSIONI E FREQUENZE... 8 B) CALENDARIO E ORARIO SCOLASTICO... 9 C) ORGANICO DEL PERSONALE... 9 D) ORARIO E CALENDARIO DEL PERSONALE... 9 E) COMPOSIZIONE DELLE SEZIONI F) FUNZIONI DEL PERSONALE G) MENSA ASSICURAZIONE ASSISTENZA SANITARIA H) NOMINE DEL PERSONALE E SUPPLENZE... 11

3 PREMESSA: Il Comune assume come impegno politico qualificante il potenziamento della Scuola pubblica per l infanzia, intesa come servizio sociale fondamentale per la promozione di una effettiva uguaglianza delle opportunità educative. Si impegna a mantenere il carattere locale del servizio, assicurandone la gestione sociale attraverso la più ampia partecipazione dei cittadini. ART. 1 FINALITA E ORIENTAMENTI DELLE SCUOLE COMUNALI PER L INFANZIA Le Scuole comunali per l infanzia intendono realizzare i seguenti obiettivi: 1) realizzare il diritto all educazione e allo studio per i bambini dai 3 ai 6 anni con la collaborazione delle famiglie, cui spetta secondo la costituzione il diritto primario all educazione dei figli, e degli organismi di gestione sociale; 2) promuovere la partecipazione delle famiglie e di tutti gli operatori scolastici e dei cittadini al processo di gestione e di continuo aggiornamento della scuola stessa; 3) realizzare, nella continua valutazione critica degli apporti della pedagogia tradizionale e contemporanea e degli orientamenti dell attività educativa delle scuole materne statali (D.P.R. 10 settembre 1969 n. 617), sperimentazioni e ricerche contenutistiche e metodologiche atte a promuovere lo sviluppo armonico e globale di tutte le possibilità dei bambini avviando la formazione di una personalità libera, autonoma, critica, equilibrata, aperta alla collaborazione e solidarietà sociale, curiosa verso la realtà tutta così da eliminare i dislivelli dovuti a differenza di stimolazione ambientale e culturale, favorendo uguali possibilità formative e offrendo a ciascuno i mezzi per sviluppare al massimo le proprie capacità, nelle prospettate ipotesi di interventi flessibili; 4) avviare rapporti di stretta collaborazione con gli asili nido e le scuole elementari allo scopo di creare e di assicurare una ininterrotta esperienza pedagogico-educativa; 5) favorire e garantire, escludendo la costituzione di sezioni differenziali, l inserimento dei bambini handicappati, mediante una assistenza adeguata psico-medico-pedagogica che coadiuvi il lavoro dell insegnante, programmando di concerto uno specifico iter educativo ed operativo, avvalendosi anche di interventi di personale specializzato; Svolgere a questo proposito un lavoro di sensibilizzazione presso i genitori dei bambini iscritti, cercandone la collaborazione per organizzare un armonico inserimento di tali bambini. ART. 2 ORGANISMI DI GESTIONE DELLE SCUOLE COMUNALI PER L INFANZIA Gli organi di gestione per le Scuole comunali per l infanzia sono: - l Assemblea - il Consiglio di gestione - il Collegio degli Operatori Scolastici. Le Scuole Comunali per l infanzia si avvarranno inoltre dei seguenti organismi: - l équipe pedagogico-didattica; - la Consulta delle scuole comunali per l infanzia e degli asili nido; - l Ufficio centralizzato.

4 A) ASSEMBLEA L Assemblea è la struttura primaria, l organo di proposizione e di controllo competente su tutti i problemi e le attività concernenti la vita scolastica. Essa realizza la gestione sociale attraverso l elaborazione di programmi intorno alla totalità dei temi che il funzionamento della vita della scuola pone. In particolare fissa i criteri circa: - la conduzione amministrativa; - gli orientamenti educativi e la metodologia che li accompagnano in collegamento con l équipe pedagogico-didattica e in armonia con gli indirizzi della Consulta delle scuole comunali per l infanzia e degli asili nido. Fissa inoltre le procedure esecutive per l elezione del Consiglio di gestione secondo i criteri di cui al presente regolamento. E' composta dai genitori dei bambini iscritti, dal personale della scuola, dai componenti del Consiglio di gestione e del Consiglio di Quartiere. L Assemblea di volta in volta nomina il suo Presidente. L Assemblea viene convocata dal Presidente del Consiglio di gestione almeno 4 volte all anno, con le indicazioni degli argomenti posti all ordine del giorno, oppure su richiesta di un terzo dei membri del Consiglio di gestione o di un quinto di genitori dei bambini iscritti. Non sono ammesse deleghe. L Assemblea è valida se è presente almeno un terzo delle famiglie dei bambini iscritti e le delibere vengono adottate a maggioranza semplice dei presenti aventi diritto. I lavori dell Assemblea sono pubblici e possono parteciparvi con diritto di parola (e non di voto) tutti i cittadini del quartiere, nelle forme stabilite dall Assemblea stessa, secondo le modalità previste dall eventuale regolamento interno della scuola. L Amministrazione Comunale provvede alla pubblicizzazione delle assemblee mediante l affissione, almeno tre giorni prima, negli appositi spazi della convocazione recante gli argomenti all ordine del giorno. Il Consiglio di gestione decide le modalità più opportune per far pervenire la convocazione dell Assemblea alle famiglie dei bambini iscritti. Le assemblee avvengono in orari compatibili con le esigenze di lavoro dei genitori e dei cittadini, normalmente nella sede stessa della scuola. La prima assemblea viene convocata entro la prima decade di ottobre. B) CONSIGLIO DI GESTIONE Il Consiglio di gestione è l organo esecutivo che concretamente gestisce, in base alle direttive e agli orientamenti dell assemblea, le attività concernenti la vita scolastica. In particolare:

5 1) delibera entro il 30 maggio, in base alle domande presentate annualmente dal 15 aprile al 15 maggio, sulle ammissioni alla scuola, tenendo conto delle norme generali fissate dal presente documento e dai criteri particolari stabiliti dall assemblea; 2) fissa, nell ambito dei criteri generali stabiliti dal presente regolamento, gli orari di apertura e chiusura della scuola secondo le modalità di cui all art. 3; 3) predispone il programma di forniture da presentare all Amministrazione Comunale. Gestisce ed è responsabile della quota annuale che l Amministrazione comunale gli affida per le attività demandategli. Ogni decisione che implichi comunque una spesa, anche indiretta, eccedente il fondo, dovrà essere approvata dall Amministrazione Comunale; 4) coordina e verifica l attività didattica della scuola, in collegamento con l équipe pedagogico-didattica. In questo caso il Consiglio di gestione viene convocato assieme al personale insegnante; 5) procede, in collegamento con l équipe psico-medico-pedagogica e con tutto il personale insegnante della scuola alla formazione delle sezioni in base ai criteri generali fissati dall Assemblea; 6) predispone uno schema di previsione di spesa annuale della scuola e lo sottopone all Assemblea per l approvazione, prima di inviarlo all Amministrazione Comunale; 7) istruisce le pratiche di richiesta di esenzione parziale o totale da parte delle famiglie per il pagamento del contributo di refezione, formulando il proprio parere all Amministrazione Comunale, che delibererà in merito entro il 31 luglio; 8) può predisporre un regolamento interno della scuola che verrà sottoposto all approvazione dell assemblea e alla ratifica dell Amministrazione Comunale. In tal caso tale regolamento fisserà le norme interne di servizio, l uso delle attrezzature didattiche, le modalità di accesso dei bambini alla scuola, i criteri di funzionamento della mensa, le modalità di funzionamento degli organismi di gestione. 9) presenta ogni anno una relazione consuntiva scritta all Amministrazione Comunale sui programmi di attività e sullo stato della scuola. Il Consiglio di gestione è composto da: 6 genitori 2 docenti 1 non docente 3 rappresentanti del Consiglio di Quartiere. Nessuna delibera è valida se non ottiene la maggioranza assoluta dei presenti; in caso di parità dei voti, quello del Presidente prevale. Le sedute sono valide quando sono presenti la metà più uno dei suoi componenti. I membri del Consiglio di gestione vengono eletti annualmente dalle rispettive componenti entro il mese di ottobre. Ciascuna componente interna alla scuola (genitori, personale docente e non docente) elegge a scrutinio segreto i propri rappresentanti nel Consiglio di gestione sulla base di un unica lista comprendente tutti gli elettori. Ciascun elettore può votare un candidato se gli eligendi sono uno o due e i due terzi se gli eligendi sono in numero superiore a due. Le votazioni avverranno nell arco di una giornata, dalle ore 8.00 alle 20.00

6 Il Consiglio rimane in carica fino alle elezioni successive. Ciascun membro è rieleggibile. Il Consiglio elegge a maggioranza assoluta dei suoi membri il Presidente tra i genitori e un Vicepresidente. Il Presidente esercita le seguenti funzioni: a) rappresenta a tutti gli effetti la scuola; b) convoca a presiede il Consiglio di gestione; c) convoca l assemblea sentito il Consiglio di gestione; d) cura l applicazione dei regolamenti e l osservanza delle delibere comunali; e) controlla l attività amministrativa della scuola; f) dà esecuzione alle deliberazioni del Consiglio di gestione e dell assemblea; Il Consiglio di gestione viene convocato dal Presidente, di norma almeno una volta al mese o su richiesta motivata di almeno un terzo dei suoi membri. Il Consiglio viene inoltre convocato su richiesta dell assemblea. C) IL COLLEGIO DEGLI OPERATORI Riunisce tutto il personale della scuola, senza distinzione di ruoli. Esso ha il compito di programmare e di organizzare l attività educativa della scuola nell ambito degli orientamenti espressi dalla assemblea. Il Collegio, per realizzare un coordinamento didattico assieme al Consiglio di gestione, valuta l andamento dell azione didattica per verificarne l efficacia in rapporto agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell attività scolastica. ORGANISMI DEI QUALI SI AVVALGONO LE SCUOLE COMUNALI PER L INFANZIA A) EQUIPE PEDAGOGICO-DIDATTICA L équipe è costituita da operatori esperti dei problemi dell educazione infantile. I componenti dell équipe vengono nominati dall Amministrazione Comunale sentito il parere della Consulta per le scuole comunali per l infanzia e per gli asili nido. Essa promuove la continuità del processo educativo coordinando al livello comunale le esperienze pedagogiche e didattiche, in collegamento con gli asili nido e le scuole elementari. L équipe promuove e organizza l aggiornamento del personale della scuola, mantiene rapporti costanti con gli organi di gestione delle Unità Locali Sanitarie, predisponendo, ove necessario, anche gli interventi dell équipe psico-medico-pedagogica.

7 B) UFFICIO CENTRALIZZATO L Ufficio centralizzato fa parte della Ripartizione alla Pubblica Istruzione. Ha compiti di coordinamento amministrativo ed organizzativo delle scuole comunali per l infanzia. Esso provvede a tutti gli interventi necessari per il funzionamento delle scuole, in collaborazione con gli organismi di gestione e fatte salve le loro specifiche competenze; in particolare curerà l organizzazione delle mense e i rapporti con i fornitori. C) CONSULTA DELLE SCUOLE COMUNALI PER L INFANZIA E ASILI NIDO L Amministrazione Comunale promuove la costituzione di una Consulta delle scuole comunali per l infanzia e per gli asili nido. Ha compiti di promozione e coordinamento dei problemi relativi alle due istituzioni e come preminente obiettivo la formulazione della politica generale delle scuole comunali per l infanzia e degli asili nido, avanzando le risultanze al Consiglio Comunale per l esame e la competente approvazione. In particolare la Consulta elabora (anche in eventuale concorso con gli organismi di base): - i piani comunali di programmazione di nuove scuole per l infanzia, di nuove sezioni e di asili nido; - gli orientamenti organizzativi, amministrativi, pedagogici e sanitari delle scuole, questi ultimi in stretto rapporto con le unità locali sanitarie; - i piani per l aggiornamento degli operatori nel settore. La Consulta si riunisce almeno trimestralmente ed è composta da: - l Assessore preposto al servizio degli Asili Nido (delibera di C.C. n. 317 del 27/02/1980); - Assessori alla P.I. ed ai Servizi Sociali (con funzioni di coordinamento); - 6 Consiglieri Comunali (eletti dal Consiglio stesso); - 1 rappresentante per ciascuna delle 3 confederazioni sindacali; - il Provveditore agli Studi o un suo delegato; - 1 rappresentante di ogni Consiglio di Quartiere; - 1 rappresentante di ogni Consiglio di gestione di ogni scuola comunale per l infanzia e di ogni asilo nido; - l équipe pedagogico-didattica; - 5 rappresentanti di scuole materne private qualora autorizzate e convenzionate con il Comune. Ogni scuola privata convenzionata non può avere in ogni caso più di un rappresentante nella Consulta; - 2 rappresentanti delle scuole materne statali. I componenti della Consulta durano in carica 3 anni e sono rieleggibili. A) Ammissioni e frequenza B) Orario e calendario scolastico C) Organico del personale D) Orario e calendario del personale ART. 3 NORME DI GESTIONE INTERNA

8 E) Composizione delle sezioni F) Funzioni del personale G) Mensa assicurazione assistenza scolastica sanitaria H) Nomine e supplenze A) AMMISSIONI E FREQUENZE Hanno diritto all ammissione e alla frequenza nelle scuole comunali per l infanzia tutti i bambini residenti nel Comune di Padova, di età compresa fra i 3 e i 6 anni. Potranno essere ammessi anche quei bambini che, all atto dell iscrizione o all inizio dell anno scolastico non abbiano compiuto il 3 anno di età, purchè li compiano entro l anno solare. Fino a che le scuole per l infanzia non saranno generalizzate su tutto il territorio del Comune, la residenza nel quartiere e le condizioni di maggior bisogno, sia educativo che economico, rappresenteranno criteri prioritari di scelta (deliberazione di C.C. n. 700 del 16/10/1979). La frequenza della scuola è gratuita. Le famiglie versano un contributo per il servizio di refezione nella misura determinata dal Consiglio Comunale su proposta della Giunta Municipale. Il contributo si articolerà per fasce di ISEE. I bambini, una volta ammessi, hanno diritto alla frequenza fino alla conclusione del ciclo. Le domande di iscrizione vengono presentate tra il 15 aprile e il 15 maggio presso la scuola. In esse verranno indicate le esigenze dei genitori a proposito dell ora di ingresso, dell ora di uscita, del servizio del sabato, dell esenzione parziale o totale dal versamento del contributo per la refezione. I bambini che rimangono a lungo assenti senza giustificato motivo o mostrino una frequenza gravemente irregolare ed ugualmente ingiustificata possono essere dimessi dal Consiglio di Gestione. I bambini che non si sono potuti ammettere, che hanno cessato per età di frequentare Asili Nido, che fanno parte di famiglie trasferite, sono inseriti in una lista di attesa, da aggiornare periodicamente, e saranno accolti durante l anno man mano che si renderanno liberi i posti, nel rispetto dei criteri di priorità di cui al comma secondo. (deliberazione di C.C. n. 700 del 16/10/1979). La riammissione dei bambini assenti per malattia è regolamentata dalle vigenti disposizioni del servizio di medicina scolastica. Per poter programmare l attività durante il periodo estivo (15 giugno 31 agosto ) le famiglie sono tenute a precisare entro il 31 maggio il periodo di non frequenza di ogni bambino iscritto.

9 Entro tale data verranno accolte presso l Ufficio centralizzato le iscrizioni dei bambini in età (non iscritti) che intendono frequentare i centri estivi con l indicazione di massima del periodo di frequenza. B) CALENDARIO E ORARIO SCOLASTICO (deliberazione C.C. n. 142 del 20/12/2001) L anno scolastico va dal 1 settembre al 31 agosto. Nei mesi di luglio e agosto alcune scuole funzioneranno come Centri Estivi per bambini dai 3 ai 6 anni, anche non iscritti. Per la frequenza è prevista una tariffa a carico delle famiglie. Il calendario delle festività segue quello dei dipendenti comunali. L accoglimento dei bambini avviene normalmente dalle 8 alle 9. Per accertate esigenze delle famiglie può essere anticipato alle ore L uscita dei bambini avviene di norma tra le e le In base ad esigenze delle famiglie potrà essere attivato un servizio di post- scuola da affidare anche a personale esterno alla scuola stessa, prevedendosi una tariffa a carico delle famiglie che richiedano di usufruirne. C) ORGANICO DEL PERSONALE E composto da: - 2 insegnanti per sezione; - personale ausiliario in ragione di 2 addetti al servizio di cucina per plesso scolastico, più 2 persone ogni 3 sezioni (o gruppo di 90 bambini) da integrare con una o più unità ad orario limitato, dove il servizio lo richieda. D) ORARIO E CALENDARIO DEL PERSONALE L orario di lavoro di tutto il personale scolastico è di 39 ore settimanali, suddiviso in appositi turni. Esso viene espletato attraverso turni flessibili, a rotazione, nell arco dei 6 giorni settimanali, tenendo conto delle diverse presenze dei bambini nell arco della giornata. Il personale insegnante usufruisce di 4 ore settimanali, raggruppabili a seconda delle esigenze, per le attività complementari (aggiornamento, gestione ecc.). Il personale ausiliario fruisce di 2 ore settimanali per attività complementari. Il tempo 30 minuti a disposizione per il pranzo viene conteggiato come tempo lavorativo. Il calendario annuale e le ferie seguono il contratto dei dipendenti comunali.

10 Le ferie di regola verranno fruite nei periodi di minor frequenza dei bambini. La partecipazione degli eletti alla Consulta e all assemblea non è compresa nell orario di servizio. Tutte le altre riunioni vengono computate dentro l orario di servizio. E necessario quindi che gli organi di gestione programmino tempestivamente il calendario delle attività complementari, trimestre per trimestre. E) COMPOSIZIONE DELLE SEZIONI L unità ottimale delle scuole per l infanzia è formata di un gruppo di 90 bambini distribuiti in sottogruppi o sezioni di 30 iscritti, per i quali operano di norma due insegnanti nell arco della giornata. Ogni variazione, compresa quella del rapporto numerico tra bambini ed insegnanti (che dovrà abbassarsi in presenza di bambini handicappati) sarà decisa, su proposta del Consiglio di gestione, sentito il parere dell équipe psico-medico-pedagogica dall Amministrazione Comunale. F) FUNZIONI DEL PERSONALE In coerenza e continuità con l affermazione che la scuola per l infanzia, per la natura e la finalità dei suoi compiti, deve tendere a costituirsi come ambiente omogeneamente educante, escludendo spazi e ruoli gerarchizzati, tutto il personale in esso incaricato si organizzerà in gruppo di lavoro. L educazione dei bambini è affidata al personale insegnante, cui si riconosce l autonomia del metodo didattico- educativo a supporto degli orientamenti e finalità espresse nell art. 1 del presente regolamento. I gruppi o sezione, che rappresentano la prima area di lavoro del personale insegnante, si definiscono come momenti di esigenze specifiche che reclamano continui rapporti di integrazione con le esigenze degli altri gruppi, in questo modo realizzando per il bambino e l insegnante una fitta rete di scambi e dinamiche convergenze verso una spazio educativo che riassorbe e mitiga la molteplicità dei singoli momenti. A ciascun insegnante competono, per quanto attiene alla sezione affidatagli, anche la tenuta dei registri delle presenze giornaliere con l indicazione del numero dei pasti consumati, la consegna alle famiglie delle bollette mensili, riguardanti il pagamento dei contributi mensa, la segnalazione agli uffici amministrativi del settore Istruzione degli avvenuti pagamenti nonché dei nominativi di eventuali inadempimenti. (Deliberazione di G.M. n. 852 del 10/4/1980). Al personale ausiliario è attributo il compito di partecipare in forma attiva ai problemi e ai processi educativi, mediante i propri modelli comportamentali e la propria diretta presenza nei confronti delle istanze e della attività dei bambini. In particolare spetta al personale ausiliario curare la pulizia e l ordine degli spazi interni ed esterni degli edifici scolastici, la preparazione della refezione, l assistenza durante il trasporto,

11 nonché l integrazione del personale insegnante negli interventi assistenziali dei bambini, anche sotto il profilo igienico. Ove particolari esigenze della Scuola lo richiedano, il Collegio degli operatori della scuola eleggerà un rappresentante del personale insegnante con funzione di coordinamento. Per i diritti, doveri, responsabilità, provvedimenti disciplinari, congedi e aspettative del personale valgono le disposizioni di legge e quanto previsto dal regolamento generale del personale comunale. G) MENSA ASSICURAZIONE ASSISTENZA SANITARIA L Amministrazione Comunale assicura il funzionamento della mensa per tutto l anno scolastico mediante gestione diretta, o utilizzando l ufficio centralizzato. Per il personale potrà essere fissato dall Amministrazione Comunale un prezzo politico per il pasto nell orario di lavoro. Gli alunni vengono assicurati per tutto l anno scolastico (a partire dal 1 settembre). L assicurazione vale per tutto il periodo di permanenza nell ambito della scuola e durante il percorso casa-scuola e viceversa nei limiti di un ora prima dell ingresso e un ora dopo l uscita dalla scuola. L assicurazione è a carico del Comune. Le strutture sanitarie del Comune assicureranno un organico intervento di prevenzione e assistenza a favore dei bambini frequentanti le scuole comunali per l infanzia. H) NOMINE DEL PERSONALE E SUPPLENZE L organico delle scuole comunali per l infanzia è stabilito con apposita delibera dal Consiglio Comunale. La copertura dei posti previsti in organico avverrà secondo le modalità stabilite dal vigente regolamento generale del personale comunale, nonché secondo quanto determinato dall atto deliberativo concernente l istituzione delle scuole per l infanzia stesse, sentito il parere del Consiglio di gestione di ciascuna scuola interessata. L Amministrazione comunale stabilirà entro il 31 dicembre di ciascun anno il numero dei posti da coprire con il 1 settembre successivo previa valutazione delle accertate esigenze di servizio. I posti che si rendessero disponibili entro due anni dall'approvazione della graduatoria del concorso saranno coperti mediante nomine da parte dell Amministrazione Comunale secondo l ordine della graduatoria stessa. L assegnazione del personale insegnante avviene a seguito di concorso pubblico per titoli ed esami, i cui criteri sono proposti dalla Consulta delle scuole comunali per l infanzia.

12 Il personale ausiliario è assunto dall Amministrazione comunale, previo accertamento dell idoneità psico-fisica, e il superamento di un corso di formazione della durata minima di 40 ore, predisposto dall Amministrazione comunale stessa.

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