CONSORZIO CELESTINIANO REGIONE ABRUZZO SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE. (Allegato 1)
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- Adelina Grosso
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1 (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto: CONSORZIO CELESTINIANO Codice di accreditamento: NZ03582 Albo e classe di iscrizione: 3 REGIONE ABRUZZO 1
2 CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto: ROSAMORE Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: A assistenza 11 Donne con minori a carico e donne in difficoltà Breve descrizione del progetto ROSAMORE si rivolge a tutte le donne, sole o con figli minori, indipendentemente dal loro status giuridico o di cittadinanza che siano vittime di violenza psicofisica, sessuale, economica o di maltrattamenti, garantendo l'anonimato della donna, salvo diversa decisione della donna stessa, e di eventuali figli minori, nel rispetti della normativa statale di podestà genitoriale. Le destinatarie verranno ospitate all interno della Casa di accoglienza fino ad un massimo di 90 giorni e potranno prorogare la permanenza nel rispetto da quanto previsto dall Art. 9 comma 2 della L.R. n.31/2006. Obiettivi del progetto: Obiettivo generale del progetto è quello di costruire una cultura e spazi di libertà per le DONNE IN SITUAZIONI DI DISAGIO causate da violenza sessuale o maltrattamenti in famiglia, per l inviolabilità del loro corpo e dei figli minori al seguito. Si intende contrastare il ricorso all uso della violenza tra i sessi, attraverso un azione efficace contro la violenza sessuale fisica, psicologica, economica. Il progetto intende concorrere alla gestione e sviluppo di una nuova CASA DI ACCOGLIENZA nata a L Aquila, in Via R. Paolucci, 10 a seguito del terremoto dello scorso aprile 2009, su iniziativa dell associazione Fraterna Tau Onlus. La Fraterna Tau Onlus ha ricevuto in data con Prot. N l Autorizzazione dal Comune di L Aquila per l esercizio dei servizi alla persona ai sensi della Legge 08 Novembre 2000 n. 328, art. 11 e del D.M. 21 maggio 2001, n. 308, della quale si offre una copia in allegato. Le attività della Casa, accreditata presso il Comune di L Aquila, sono attualmente 2
3 gestite dalla COOPERATIVA FEMMINILE di tipo A SOLEDAQUILA, con la quale la Fraterna Tau Onlus, proprietaria della struttura, ha stipulato apposita convenzione, che pure viene riprodotta in allegato. I percorsi individuati all interno della CASA DI ACCOGLIENZA tendono alla conoscenza e accompagnamento di donne a rischio di esclusione sociale, rivolgendosi a tutte le donne, sole o con figli minori, indipendentemente dal loro status giuridico o di cittadinanza, nel rispetto di quanto stabilito dall art. 2, comma 1 della L. 328/2000; più in particolare si vuole promuove un percorso di integrazione delle donne in situazioni di disagio per causa di violenza psicofisica, sessuale, economica o di maltrattamenti in famiglia, attraverso un intervento finalizzato alla loro piena integrazione lavorativa nel contesto locale. Le DESTINATARIE del progetto sono le donne vittime di abuso fisico e/o psicologico, anche con i propri figli minorenni, le quali, a causa della violenza subita, necessitano di un contesto di vita alternativo a quello familiare in cui ritrovare il proprio equilibrio e l autonomia, nonché la consapevolezza di poter superare i gravi disagi determinati dai maltrattamenti sofferti e di vedere garantito l anonimato proprio e di eventuali figli minori, nel rispetto della normativa statale in materia di potesta genitoriale. Attraverso specifiche ATTIVITA FORMATIVE, fortemente professionalizzanti, ci si pone quali obiettivi primari la costruzione di un P.R.O.(Percorso di Recupero Operativo) condiviso, che tenga conto delle esigenze della donna ospitata e degli eventuali figli a carico, finalizzato al reinserimento lavorativo e all integrazione. Al fine di creare un MODELLO DI SVILUPPO che sia in grado di sopravvivere oltre la durata del seguente programma, il progetto mira a coinvolgere gli attori principali istituzionali e non operanti sul territorio, impegnandoli nella ricerca di strategie comuni. In sintesi il progetto prevede: 1. L individuazione dell ambito d azione e l ANALISI DEI DATI relativi al bacino d utenza. In questa fase progettuale saranno coinvolti quali partner di rete il settore Servizi Sociali del Comune di L Aquila, il Tribunale per i minori di L Aquila e il Centro Antiviolenza di L Aquila. 2. L ACCOGLIENZA delle donne all interno della casa al fine di costruire uno spazio di libertà e di inviolabilità della persona ospitata. Questa fase progettuale vedrà il coinvolgimento di professionisti e, in qualità di partner di progetto, l organizzazione di volontariato femminile AFIPO di L Aquila, la quale si occupa ormai da anni di mediazione linguistica e di interculturalità. Essa concorrerà alla realizzazione di alcune delle attività formative che saranno realizzate nella casa e renderà più agevole la fruizione della stessa da parte delle donne straniere. 3. Attivazione di uno WOMAN DESK per il rilevamento dello stato del bisogno, finalizzato a costruire un P.R.O.(Percorso di Recupero Operativo), che dia valore alle relazioni tra donne e tenga conto delle esigenze degli 3
4 eventuali figli minorenni. Questa fase progettuale sarà gestita da personale altamente qualificato in materia di consulenza legale e psicologica, coadiuvato da personale volontario. L intervento del CSM della Asl di L Aquila, quale partner di rete, servirà a sostenere i possibili programmi psicoterapeutici. 4. Attività di PRIMO ORIENTAMENTO LAVORATIVO per le giovani donne ospiti della Casa, attraverso la programmazione e l attuazione di attività che favoriscano l autogestione: turnazioni per la pulizia, il riassetto e il decoro dei locali in cui le donne sono ospitate. Tali attività lavorative costituiranno un primo step nel (re)inserimento delle donne nel mondo del lavoro, caratterizzato dalla flessibilità degli orari e dall attività di supporto psicologico-organizzativo. Contestualmente a questa attività, sarà offerta alle donne la possibilità di svolgere TIROCINI FORMATIVI ESTERNI, garantendo il più completo rispetto dei dati sensibili secondo quanto disciplinato dalle attuali norme che regolano il diritto alla privacy, al fine di tutelare la garanzia di sicurezza della donna. Al termine di ogni tirocinio sarà rilasciato alle partecipanti un attestato di frequenza. I percorsi formativi, finalizzati all acquisizione da parte delle donne di competenze spendibili nel mondo del lavoro, prevedono l attivazione di un corso di lingua e di cucina italiana per un eventuale inserimento lavorativo in contesti di ristorazione; la realizzazione del corso sarà affidata al centro di formazione professionale? dell Aquila. Saranno altresì attivati un corso di primo soccorso e nozioni infermieristiche di base, affidato all'associazione di volontariato VAPC che collaborerà con il Dipartimento di sicurezza e prevenzione della Asl di L Aquila e di un corso di cucito e ricamo in collaborazione con l'associazione A.d.o.n.a.i., propedeutico all espletamento di attività lavorative nel mondo della sartoria. 5. L ORGANIZZAZIONE DI UNA NURSERY all interno della Casa, al fine di dare valore alle relazioni tra donne e di favorire la conciliazione tra l attività lavorativa e la presenza dei figli. 6. La risoluzione di pericolose criticità emergenziali, quali il disagio economico e sociale del mondo femminile, attraverso il coinvolgimento dei partner, istituzionali e non, al fine di poter creare un MODELLO DI INTERVENTO che sia sostenibile oltre la durata del progetto. Di seguito viene offerta una breve descrizione con immagini dell immobile che ospita la CASA DI ACCOGLIENZA. Si tratta del Complesso Mensa di Celestino e Chiesa di S. Bernardino in Piazza d Armi è ubicato a L Aquila in via Raffaele Paolucci, all interno del pianoro di Piazza d Armi. Esso nasce a seguito del terremoto dell aprile scorso per rilocalizzare la Chiesa di S. Bernardino, con l annesso convento dei frati francescani, quasi completamente distrutti e la Mensa di Celestino che prima del sisma era ubicata in piena zona rossa e suscettibile di abbattimento. La Fraterna Tau - Onlus, è l associazione di volontariato che gestiva e continua a farlo ancora oggi, la Mensa di Celestino per i bisognosi della città. Tra le sue attività principali, legate al tema della povertà, quella del soddisfacimento di alcuni bisogni primari, quali il 4
5 mangiare, ma anche attività di supporto psicologico, orientamento, sostegno economico nel pagamento di utenze inadempiute, fornitura di pacco-spesa alle famiglie bisognose, fornitura di pannolini, omogeneizzati e prodotti per la crescita dei neonati. Il complesso si compone di un ampio chiostro (Fig. 1), intorno al quale insistono tre alae che ospitano il convento dei frati con la Chiesa di S.Bernardino (Fig. 2). In una porzione distaccata, il centro di accoglienza (Fig. 3) Figura 1 Figura 2 5
6 Figura 3 La garanzia di segretezza e di sicurezza per la CASA DI ACCOGLIENZA è offerta dall entrata dedicata, completamente autonoma rispetto alle altre attività del centro. La porzione di immobile dove è ubicata la Casa di accoglienza (Fig.3) si compone di due piani sui quali trovano posto delle camere da letto con bagno interno, completamente e finemente arredate, una sala polivalente con televisore, una lavanderia, un ufficio front-office, destinato alla prima accoglienza, una stanza destinata alla sorveglianza notturna. 6
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