A cura di Daniela Colombini
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1 A cura di Daniela Colombini Primi risultati di studi organizzativi, in un grande servizio di preparazione pasti in ospedale, per la messa a punto di metodiche semplificate di valutazione del rischio da movimenti ripetitivi degli arti superiori 1
2 PREMESSA: PROBLEMATICHE E DOVE SI E ARRIVATI Appena preso atto della struttura organizzativa nella preparazione e distribuzione dei pasti in grosse collettività, ci si è resi subito conto della reale difficolta nel produrre la valutazione di rischio da sovraccarico biomeccanico, specie degli arti superiori. Si tratta infatti : di esposizioni a multi-compiti a ciclo mensile con numerosissime variabili determinate del menù a ciclo mensile in presenza di 2 turni per la preparazione del pasto del mezzogiorno e della sera in sedi differenti che variano da Ospedali, scuole, self-service, ecc.. di diverse dimensioni ecc con utilizzo di diverse attrezzature più o meno automatiche con utilizzo di diversa pezzatura negli alimenti Questa estrema variabilità rende assai difficile, anche per un esperto, arrivare ad una stima il più possibile obbiettiva del rischio. LA VIA SEGUITA, PER QUESTA «MISSION IMPOSSIBLE» E STATA QUELLA DI ALLESTIRE UN SOFTWARE A VARIABILI PREDETERMINATE E PREVALUTATE, FACILE DA UTLIZZARE ANCHE DA NON ESPERTI ERGONOMI.. SIAMO A BUON PUNTO, MA NON ABBIAMO ANCORA FINITO!. CONCLUSIONI
3 epm PREMESSA:L OBBIETTIVO FINALE CIO SI RENDE POSSIBILE ATTRAVERSO LE SEGUENTI STRATEGIE OPERATIVE: Guida preliminare alla raccolta dei dati organizzativi Individuazione dei gruppi di lavoratori omogenei per esposizione Pre-valutazione con checklist OCRA di tutti i possibili compiti lavorativi e delle loro variabili esecutive con archivio dei corrispondenti film IL CALCOLO DELL INDICE ESPOSITIVO PER GRUPPO OMOGENEO SI OTTERRA SCRIVENDO NEL SOFTWARE SOLO I DATI TECNICI MEDIAMENTE NECESSARI PER DEFINIRE IL MENU, LA DURATA DEL TURNO E I COMPITI SVOLTI DAL GRUPPO OMOGENEO
4 Indice degli argomenti trattati 1 PRESENTAZIONE DI CIR SPA 2 L ORARIO DI LAVOR E I TURNI 3 CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI 4 PRESENTAZIONE DEI REPARTI 5 CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI PER ALIMENTO E REPARTI 6 GLI INDICI DI CHECKLIST OCRA INTRINSECI 7 COME RENDERE ATTUABILE (SEMPLIFICAZIONE) L ANALISI DEL RISCHIO DA MOVIMENTI RIPETITIVI 8 CONCLUSIONI
5 PRESENTAZIONE CIR food CIR food Cooperativa Italiana di Ristorazione è una delle maggiori aziende italiane ed europee di ristorazione. Nata nel 1992, CIR food è oggi, con oltre dipendenti, fra cui cuochi, la realtà del settore più diffusa sul territorio italiano con attività in 16 regioni e 70 province. La sede nazionale è a Reggio Emilia e all estero opera in Belgio, Bulgaria, Stati Uniti e Vietnam.
6 I SERVIZI DI RISTORAZIONE CIR food, leader nel mercato della ristorazione, opera nei segmenti: scolastica socio-sanitaria cucine gestite aziendale commerciale buoni pasto RISTORAZIONE SCOLASTICA SERVITI RAGAZZI OGNI GIORNO PRODOTTI OLTRE 30 MILIONI DI PASTI/ANNO RISTORAZIONE SOCIOSANITARIA LE NOSTRE PRINCIPALI GESTIONI: Azienda USL di Bologna Azienda USL di Modena Azienda USL di Savona Ospedale Niguarda di Milano Casa Serena di Torino I NOSTRI BRAND COMMERCIALI 111 pubblici esercizi 10,7 mln buoni pasto venduti
7 PASTI EROGATI FATTURATO 2011
8 RISORSE UMANE CIR food fonda il proprio sviluppo sulla responsabilità delle persone, la qualità del lavoro, la trasparenza delle azioni e la correttezza dei comportamenti Cultura e stile nel servizio alla persona Attenzione e vicinanza al cliente Trasparenza Sicurezza sul lavoro Professionalità Motivazione Cultura di squadra DIPENDENTI 90,5% DONNE 1200 CUOCHI
9 SISTEMI CERTIFICATI Consapevole che i requisiti di un prodotto o di un servizio non possono più limitarsi a caratteristiche quali la capacità di soddisfare un determinato bisogno, il prezzo, le condizioni di fornitura e la relativa assistenza, oggi un Azienda come CIR food non può fermarsi a considerare solo il COSA si produce, ma deve prestare massima attenzione anche al COME. A tal fine CIR food ha implementato diversi sistemi di certificazione per poter raggiungere performance di servizio sempre più elevate, garantendo al tempo stesso il rispetto per l ambiente e le risorse naturali, la protezione della salute e sicurezza delle persone, la soddisfazione del cliente e del personale stesso.
10 I valori di CIR food Valorizzare la qualità della ristorazione italiana è un valore portante del Gruppo, non solo in Italia ma anche all estero. La missione aziendale è incentrata sulla qualità e sul cliente; l obiettivo primario è divulgare una corretta cultura dell alimentazione e migliorare le abitudini di consumo dei propri clienti.
11 Indice degli argomenti trattati 1 PRESENTAZIONE DI CIR SPA 2 L ORARIO DI LAVORO E I TURNI 3 CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI 4 PRESENTAZIONE DEI REPARTI 5 CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI PER ALIMENTO E REPARTI 6 GLI INDICI DI CHECKLIST OCRA INTRINSECI 7 COME RENDERE ATTUABILE (SEMPLIFICAZIONE) L ANALISI DEL RISCHIO DA MOVIMENTI RIPETITIVI 8 CONCLUSIONI L ORARIO DI LAVORO E I TURNI
12 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO Si ricorda che, per la preparazione degli alimenti per grandi comunità si è osservato un ciclo mensile: il menù infatti cambi tutti i giorni per il pranzo e per la cena e si ripete dopo un mese prima settimana LU MA ME GI VE SA DO PRIMO TURNO X X X X SECONDO TURNO X X seconda settimana LU MA ME GI VE SA DO PRIMO TURNO X X X X SECONDO TURNO X X terza settimana LU MA ME GI VE SA DO PRIMO TURNO X X X X SECONDO TURNO X X quarta settimana LU MA ME GI VE SA DO PRIMO TURNO X X X X SECONDO TURNO X X Nell immagine viene riprodotto un esempio di succedersi di turni in un dato gruppo omogeneo di lavoratori Viene eseguito un solo turno al giorno (o il primo o il secondo) Esistono 2 menù all anno, quello estivo e quello invernale. Per la stima del rischio si valuta sufficientemente esaustivo studiarne uno. Il primo procedimento prevede il calcolo dell indice espositivo per ogni giornata lavorate nel mese. MULTITASKS A TURN-OVER NON GIORNALIERO: APPLICAZIONE DEI MODELLI MATEMATICI
13 PRIMA SETTIMANA PRIMO TURNO X X X X SECONDO TURNO 0 X SINTESI TURNI LAVORATI LU MA ME GIO VE SAB DO DURATA TURNO (min) N.PAUSE UFFICIALI (ESCLUSA PAUSA MENSA) N.PAUSE EFFETTIVE DI DURATA UGUALE O SUPERIORE A 8 MINUTI (ESCLUSA PAUSA MENSA) DURATA EFFETTIVA TOTALE DELLE PAUSE (ESCLUSA PAUSA MENSA) IN MINUTI DURATA COMPLESSIVA PAUSA MENSA SE PRESENTE INTERNA AL TURNO (RETRIBUITA): scrivere la durata in minuti IL TURNO SI SVOLGE CONSECUTIVAMENTE (scrivere SI o NO) SI SI SI SI SI SE IL TURNO NON SI SVOLGE CONSECUTIVAMENTE PERCHE' ESISTONO DELLE INTERRUZIONI PER CAMBIO SEDE (O PER PAUSA MENSA NON RETRIBUITA) SEGNARE IL NUMERO DI TALI INTERRUZIONI DI ATTIVITA' SOLO SE DI DURATA UGUALE O SUPERIORE ALLA MEZZ'ORA (se presente scrivere X). PRESENZA DI TEMPO DI RECUPERO INTERNO AI CICLI DURA COMPLESSIVA PAUSE EFFETTIVE PRESENTI IN ORARIO DI LAVORO
14 Indice degli argomenti trattati 1 PRESENTAZIONE DI CIR SPA 2 L ORARIO DI LAVOR E I TURNI 3 CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI 4 PRESENTAZIONE DEI REPARTI 5 CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI PER ALIMENTO E REPARTI 6 GLI INDICI DI CHECKLIST OCRA INTRINSECI 7 COME RENDERE ATTUABILE (SEMPLIFICAZIONE) L ANALISI DEL RISCHIO DA MOVIMENTI RIPETITIVI 8 CONCLUSIONI
15 FRUTTA E VERDURA INSALATA VERDE E/O MISTA IINSALATA POMODORI E CETRIOLI VERDURA VARIA ESCLUSA INSALATA E POMODORI ESCLUSA VERDURA IN FOGLIA FRESCA O CONGELATA VERDURA IN FOGLIA FRESCA O SURGELATA VERDURA FRESCA INTERA PELATA DA CUOCERE PER PASSATI GIA' LAVATA FRESCA E SURGELATA PATATE MINESTRONE VERDURE AROMATICHE FRESCHE MISTO PER SOFFRITTO SURGELATO VERDURA GRIGLIATA FRUTTA IN MONOPORZIONE FRESCA FRUTTA MONO-DOSE DA CUOCERE MOUSE DI FRUTTA MACEDONIA CONFEZIONATA FRUTTA SCIROPPATA FRUTTA SURGELATA FRUTTA SECCA- PRUGNE SECCHE FARINACEI PANE E ALTRI FARINACE FARINA LEGUMI SECCHI E CRUDI PASTA SECCA E FRESCA DA BOLLIRE E CONDIRE SECCA RISO PER USI VARI RISO PER RISOTTI SEMOLINI E COUS COUS PASTE FRESCHE SURGELATE O NO PRONTE DA CUOCERE IN FORNO SALSE PRONTE CONDIMENTI CLASSICI SALSE POMODORO UOVA SGUSCIATE LATTICINI, DOLCI, BIBITE, CIBI PER INFANZIA FORMAGGI DA TAGLIARE FORMAGGI D TAGLIARE MOLLI FORMAGGI GIA' TAGLIATI O PORZIONATI LATTE /YOGURT DA PORZIONARE LATTE /YOGURT DA PORZIONARE INGREDIENTI AGGIUNTIVI VARI DOLCI FRESCHI/SURGELATI DA PORZIONARE DOLCI SECCHI O PRONTI DA PORZIONARE DOLCI SECCHI O PRONTI GIA' PORZIONATI MIELE E CONFETTURE DA PORZIONARE MIELE E CONFETTURE GIA' PORZIONATE ACQUA E BIBITE MONO-DOSE ACQUA E BIBITE GROSSE BOTTIGLIE POLVERI O FILTRI PER BEVANDE CALDE PAPPE PER INFANZIA Vengono utilizzati almeno 700 tipi di alimenti diversi, qui classificati in: FRUTTA E VERDURA, FARINACEI, LATTICINI, BIBITE, CARNI/PESCE/SALUMI,CIBI PER L INFANZIA CARNI, PESCE, SALUMI CARNE FRESCA INTERA FRESCA E SURGELATA PER ARROSTI POLLO A PORZIONI FRESCO E SURGELATO QUARTI, SOVRACOSCE COSCE CARNE PER BRODI E BOLLITI FRESCA E SURGELATA CARNE A FETTE DA ARROSTIRE FRESCA E SURGELATA CARNE PER UMIDI FRESCA E SURGELATA CARNE FRESCA MACINATA PER RAGU e PER RIPIENI FRESCA E SURGELATA COSTINE, PUNTINE, SPIEDINI FRESCHI E SURGELATI CARNI CRUDE FRESCHE PER CARPACCIO FRATTAGLIE FRESCHE E SURGELATE CARNE SURGELATA DA FRIGGERE A FETTE O PEZZI PESCE SURGELATO INTERO DA FORNO PESCE SURGELATO A TRANCI DA FORNO PESCE SURGELATO A FETTE O O PICCOLI TRANCI DA ARROSTIRE IN FORNO PESCE SURGELATO DA FRIGGERE PESCE SURGELATO DA SUGHI, ZUPPE INSALATE PESCE SURGELATO DA RISOTTO E PAELLA PREPARATI DI PESCE PER CUCINARE PESCE CONSERVATO DA SERVIRE FREDDO SALUMI CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI
16 Indice degli argomenti trattati 1 PRESENTAZIONE DI CIR SPA 2 L ORARIO DI LAVOR E I TURNI 3 CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI 4 PRESENTAZIONE DELLE AREE OPERATIVE E DEGLI UTENSILI 5 CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI PER ALIMENTO E REPARTI 6 GLI INDICI DI CHECKLIST OCRA INTRINSECI 7 COME RENDERE ATTUABILE (SEMPLIFICAZIONE) L ANALISI DEL RISCHIO DA MOVIMENTI RIPETITIVI 8 CONCLUSIONI
17 PRESENTAZIONE DEI REPARTI Il lavoro di preparazione e distribuzione degli alimenti avviene nelle 4 principali aree qui elencate AREE STOCCAGGIO AREE PREPARAZIONE AREE COTTURA AREE DISTRIBUZIONE ALIMENTI DA TRATTARE ALIMENTI MONODOSE PRONTI DA DISTRIBUIRE PREPARAZIONE VERDURE E FRUTTA CRUDE : LAVAGGIO, TAGLIO PREPARAZIONE CARNI E PESCE TRIATURA VERDURE SURGELATE COTTURA VERDURE IN BOLLITORI E/O IN FORNO COTTURA CARNE E PESCE IN FORNO COTTURA CARNE SU PIASTRA COTTURA CARNE BRASATA E RAGU' DI CARNE (BRASERIA) COTTURA IN PENTOLONI E/BOLLITORI DI DI PASSATI DI VERDURA E/O MINESTRONE LINEE CONFEZIONAMENTO VASSOI PER INTERNI NASTRO F- CONFEZIONAMENTO VASSOI ISOTERMICI PER ESTERNI CARRELLI CALDI E FREDDI TAGLIO SALUMI E PREPARAZIONE PIATTINI PREPARAZIONE PRIMI (BOLLITORI) PREPARAZIONE BRODI DI CARNE O VEGETALI E PRIMI IN BRODO PREPARAZIONE SUGHI IN BOLLITORI PREPARAZIONE BEVANDE CALDE PER COLAZIONI CARRELLI COLAZIONI SELF SERVICE PASTI SERVITI AL TAVOLO LE 4 PRINCIPALI AREE PRODUTTIVE
18 PRESENTAZIONE DEI REPARTI Gli spostamenti degli alimenti vengono eseguiti con carrelli manuali di diverse dimensioni e carico : l attività in traino e spinta manuale è perciò molto frequente AREE STOCCAGGIO AREE PREPARAZIONE AREE COTTURA AREE DISTRIBUZIONE ALIMENTI DA TRATTARE PREPARAZIONE VERDURE E FRUTTA CRUDE : LAVAGGIO, TAGLIO COTTURA VERDURE IN BOLLITORI E/O IN FORNO COTTURA CARNE E PESCE IN FORNO PREPARAZIONE CARNI E PESCE COTTURA CARNE SU PIASTRA COTTURA CARNE BRASATA E RAGU' DI CARNE (BRASERIA) TRIATURA VERDURE SURGELATE COTTURA IN PENTOLONI E/BOLLITORI DI DI PASSATI DI VERDURA E/O MINESTRONE PREPARAZIONE PRIMI (BOLLITORI) PREPARAZIONE BRODI DI CARNE O VEGETALI E PRIMI IN BRODO PREPARAZIONE SUGHI IN BOLLITORI PREPARAZIONE BEVANDE CALDE PER COLAZIONI TAGLIO SALUMI E PREPARAZIONE PIATTINI ALIMENTI MONODOSE PRONTI DA DISTRIBUIRE I FLUSSI DEGLI ALIMENTI FRA LE VARIE AREE
19 PRESENTAZIONE DEI REPARTI Esistono anche le aree di servizio per il lavaggio di pentole e stoviglie e per la riattivazione dei carrelli AREE SVUOTAMENTO VASSOI E LAVAGGIO STOVIGLIE (MANUALI O CON LAVASTOVIGLIE) AREE RIATTIVAZIONI CARRELI AREE LAVAGGIO PENTOLE DI COTTURA LE PRINCIPALI AREE DI SERVIZIO PER PULIZIA STOVIGLIE CARRELLI
20 I PRINCIPALI OGGETTI DI LAVORO UTILIZZATI PER LA PREPARAZIONE E COTTURA ALIMENTI GASTRO (PESO MEDIO 8KG) PENTOLA FINALE DA PORTARE IN AREA DISTRIBUZIONE A NASTRO TEGLIA DA 7 A 18 KG PENTOLA BASSA PER COTTURA IN FORNO O A VAPORE O PER CONDIRE PASTA, RISO SCOLATE ECC. HA 2 MISURE UNA Più GRANDE E UNA PIU' PICCOLA PENTOLA FISSA O BOLLITOR ( KG) PENTOLA FISSA PER GRANDI QUANTITATIVI (FINO A L) PENTOLA DA FUOCO MOBILE PENTOLA ALTA PER COTTURA DI QUANTITATIVI LIMITATISOLITAMENTE FINO A L GLI STRUMENTI DI LAVORO: PRINCIPALI CONTENITORI
21 I PRINCIPALI OGGETTI DI LAVORO UTILIZZATI PER LA PREPARAZIONE E COTTURA ALIMENTI BASIERE PENTOLA FISSA PER GRANDI QUANTITATIVI (FINO A L) PER RISOTTI, RAGU UMIDI PIASTRA COTTURA AI FERRI PIASTRA PER COUURA CARNI AI FERRI UNITA' CASSA FREDDI COLAZIONE E ALTRI ALIMENTI FREDDI: UNITA' CASSA BICCHIERI, POSATE TOVAGLIOLI: UNITA' CASSA ACQUA TEMPO PREPARAZIONE UNITARIO: RIEMPIMENTO CASSA E CARICO CASSA DA 6 KG SU CARRELLO TEMPO PREPARAZIONE UNITARIO: RIEMPIMENTO CASSA E CARICO CASSA DA 2,5 KG SU CARRELLO TEMPO PREPARAZIONE UNITARIO: RIEMPIMENTO CASSA E CARICO CASSA DA 213 KG SU CARRELLO GLI STRUMENTI DI LAVORO: PRINCIPALI CONTENITORI
22 I PRINCIPALI OGGETTI DI LAVORO UTILIZZATI PER LA PREPARAZIONE E COTTURA ALIMENTI TIPO OGGETTO: ISOTERMICA ELETTRICA CONTENITORI PER VASSOI CON PASTO CALDO DA INVIARE ALL'ESTERNO DELL'EDIFICIO DOVE STA' LA CUCINA ISOTERMICHE ELETTRICHE PER ESTERNI TIPO OGGETTO: ISOTERMICA NORMALE CONTENITORI PER VASSOI CON PASTO CALDO DA DISTRIBUIRE ALL'INTERNO DELL'EDIFICIO CHE HA LA CUCINA ISOTERMICHE NORMALI GLI STRUMENTI DI LAVORO: PRINCIPALI CONTENITORI
23 I PRINCIPALI OGGETTI DI LAVORO UTILIZZATI PER LA PREPARAZIONE E COTTURA ALIMENTI PRINCIPALI CARRELLI PER ALIMENTI IN AREE PREPARAZIONE PRINCIPALI CARRELLI PER ALIMENTI DA CUOCERE IN FORNO ELETTRICO O IN FORNO A VAPORE PRINCIPALI CARRELLI PER TRASPORTO CIBI PRONTI IN AREE DISTRIBUZIO NE PRINCIPALI CARRELLI
24 I PRINCIPALI OGGETTI DI LAVORO UTILIZZATI PER LA PREPARAZIONE E COTTURA ALIMENTI PRINCIPALI CARRELLI PER DISTRIBUZIONE DI ALIMENTI FREDDI UNITA' CARRELLI FREDDI LEGGERI (60-70 KG),CON PANE, GRISSINI, POSATE. UNITA' CARRELLI FREDDI MEDIO (130 KG),COLAZIONE E FREDDI ESCUSE BEVANDE. UNITA' CARRELLI FREDDI PESANTI (220 KG), BEVANDE. PRINCIPALI CARRELLI PER DISTRIBUZIONE VASSOI CON CIBI CALDI NEI REPARTI PRINCIPALI CARRELLI
25 Indice degli argomenti trattati 1 PRESENTAZIONE DI CIR SPA 2 L ORARIO DI LAVORO E I TURNI 3 CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI 4 PRESENTAZIONE DEI REPARTI 5 CLASSIFICAZIONE DELLE FASI LAVORATIVE PER ALIMENTO E AREA 6 GLI INDICI DI CHECKLIST OCRA INTRINSECI 7 COME RENDERE ATTUABILE (SEMPLIFICAZIONE) L ANALISI DEL RISCHIO DA MOVIMENTI RIPETITIVI 8 CONCLUSIONI
26 CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI MACROFASI fasi fasi fasi compiti compiti compiti compiti MACROFASI MACROFASI Data l estrema variabilità e estensione dell attività svolta, per arrivare a definire l esposizione degli operatori è stato necessario procedere innanzi tutto ad una rigorosa classificazione del lavoro in MACROFASI, FASI E QUINDI COMPITI. Nelle pagine successive si evidenziano le MACROFASI E LE FASI ANALIZZATE SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI SVOLTI
27 CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI MACRO-FASI PREPARAZIONE VERDURE (PV) PREPARAZIONE CARNI PREPARAZIONE PESCE FASI insalata verde semplice o mista insalata di pomodori trasporti vari frutta /verdura da lavare lavaggio frutta lavaggio e taglio altre verdure taglio carote con macchina lavaggio e taglio verdure aromatiche trasporti vari frutta /verdura da non lavare taglio peperoni con macchina preparazione pollo porzionato imballo carrello carni preparate, con cellophan e trasporti preparazione carni in grossi pezzi da cuocere in forno approvvigionamento teglie vuote da forno per cottura carni preparazione pesce a fette o a tranci MACRO-FASI E FASI IN AREA PREPARAZIONE ALIMENTI
28 CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI MACRO-FASI COTTURA PASTA IN ACQUA FASI approvvigionamento teglie vuote per preparazione pasta versare pasta in acqua scolatura automatica e conditura pastasciutta in grosse gastro scolatura manuale e conditura pastasciutta in teglie più piccole preparazione lasagne COTTURA AI BOLLITORI E AI FUOCHI approvvigionamento pentole da fuoco per creme verdura crema di verdura besciamella sugo di pomodoro brodo di carne minestrone con o senza cereali purè pastina e pasta in brodo con o senza cereali semolino stracciatella MACRO-FASI E FASI IN CUCINA AREA COTTURA CON BOLLITORI E FUOCHI
29 CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI MACRO-FASI COTTURA AI FERRI FASI cottura vari tipi di carne in fette ai ferri pulitura piastra cottura COTTURA ALLE BRASIERE ragù polpette risotto cotto in brasiera risotto cotto in pentola da fuoco MACRO-FASI E FASI IN CUCINA AREA COTTURA AI FERRI E BRASIERE
30 CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI MACRO-FASI COTTURA AI FORNI DI PIZZE E FOCACCE COTTURA AI FORNI A VAPORE preparazione pizza FASI prelievo riso e verdure da aree stoccaggio insalata di riso cottura riso in acqua cottura a vapore verdure e riso patate arrosto o a vapore verdure gratinate spinaci alla parmigiana con besciamella sformatino verdure COTTURA AI FORNI CLASSICI cottura al forno pollo porzionato cottura al forno carne grossi pezzi carico e scarico forni con interi carrelli di carni varie cottura al forno del pesce carico e scarico forni con interi carrelli di pesci vari MACRO-FASI E FASI IN CUCINA AREA COTTURA AI FORNI A VAPORE E CLASSICI
31 CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI MACRO-FASI TRITATURA VERDURE SURGELATE TAGLIO AFFETTATI E PESCE CONSERVATO PREPARAZIONE LIQUIDI CALDI PER COLAZIONE FASI preparazione verdure per crema di verdura prosciutto o altro salume affettato a macchina preparazione termos con liquidi caldi MACRO-FASI E FASI IN CUCINA AREA COTTURA: ALTRE PREPARAZIONI ALIMENTI
32 CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI MACRO-FASI LAVAGGIO PENTOLE FASI lavaggio pentole in uso nella cucina PREPARAZIONE CARRELLI FREDDI preparazione carrelli con casse di bibite o pane grissini ecc MACRO-FASI E FASI IN CUCINA AREA COTTURA: LAVAGGIO PENTOLE
33 CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI MACRO-FASI CONFEZIONAMENTO MONOPASTO SU VASSOIO FASI riempimento vassoi mono-pasto DISTRIBUZIONE PASTI DA NASTRO F preparazione casse termiche per esterni MACRO-FASI E FASI IN CUCINA AREA DISTRIBUZIONE
34 CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI MACRO-FASI SELF SERVICE FASI linea distribuzione pasti per self-service per i dipendenti SERVIZIO AL TAVOLO distribuzione pasti al tavolo in scuole MACRO-FASI E FASI IN AREA DISTRIBUZIONE PASTI
35 CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI MACRO-FASI SVUOTAMENTO VASSOI E LAVAGGIO STOVIGLIE FASI svuotamento vassoi prelavaggio piatti e caricamento lavastoviglie prelavaggio piatti a mano carico e scarico piatti piccola lavastoviglie RIATTIVAZIONE CARRELLI pulizia carrelli per trasporto vassoi MACRO-FASI E FASI IN AREA SVUOTAMENTO E LAVAGGIO VASSOI
36 Indice degli argomenti trattati 1 PRESENTAZIONE DI CIR SPA 2 L ORARIO DI LAVOR E I TURNI 3 CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI 4 PRESENTAZIONE DEI REPARTI 5 CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI PER ALIMENTO E REPARTI 6 I COMPITI E I RELATIVI INDICI DI CHECKLIST OCRA INTRINSECI 7 COME RENDERE ATTUABILE (SEMPLIFICAZIONE) L ANALISI DEL RISCHIO DA MOVIMENTI RIPETITIVI 8 CONCLUSIONI
37 COMPITI E INDICI DI RISCHIO INTRINSECI LA CHECKLIST OCRA PER LA STIMA DEL LIVELLO INTRINSECO DI RISCHIO. Quando si parla di valore intrinseco significa valutare ciascun compito come se fosse l unico compito svolto per tutto il turno (circa 440 minuti netti di lavoro ripetitivo, con una pausa mensa di almeno 30 minuti e due pause di minimo 8 minuti). COMPITI INDIVIDUATI E VALUTATI CON CHECKLIST OCRA PER CALCOLO INDICI INTRINSECI
38 moltiplic.recupero recupero frequenza forza lato spalla gomito polso mano stereotipia totale postura complementari valore Check-List INTRINSECO moltiplic.recupero recupero frequenza forza lato spalla gomito polso mano stereotipia totale postura complementari valore Check-List INTRINSECO COMPITI E INDICI DI RISCHIO INTRINSECI FASE COMPITO CHECKLIST OCRA DX CHECKLIST OCRA SX PREPARAZIONE VERDURE (PV) DENOMINAZIONE DEI COMPITI insalata verde semplice o mista prelavaggio insalata su lavandino alto(e altre vedure quali finocchi, ravanelli ecc) taglio manuale insalata più lenta con cernita (e altre vedure quali finocchi, ravanelli ecc) taglio manuale insalata veloce (necessità di cernita scarsa) e altre vedure quali finocchi, ravanelli ecc. carico manuale, da cestone, della insalata nella centrifuga (insalata semplice o mista con altre verdurine varie) lavata dalla macchina confezione insalata (semplice o mista con altre verdurine varie) in vaschette mono-dose: fase riempimento vaschette monodose confezione insalata (semplice o mista con altre verdurine varie) in vaschette mono-dose: fase chiusura e posizionamento in cestone trasporto manuale di cestone da 7 kg con insalata (semplice o mista con altre verdurine varie confezionata in vaschette mono dose= 45 vaschette circa) in aree stoccaggio trasporto insalata (semplice o mista con altre verdurine varie) pronta per il consumo con carrello basso nelle aree di distribuzione ( carrello con circa 12 kg di insalata) 1, DX ,2 1, SX , ,2 1, DX 1, ,5 0 1,5 0 14,0 1, SX 0 0,5 0 4,5 0 4,5 0 12,6 1, DX ,3 1, SX 2,5 1, ,3 1,33 4 0,5 1 DX 3 0 1, ,0 1,33 4 0,5 1 SX 4,5 0 1, ,5 0 8,0 1, DX 3, ,6 1, SX ,0 1, DX ,0 1, SX ,3 1,33 4 4,5 7 DX ,9 1,33 4 4,5 7 SX ,9 1,33 4 4,5 1 bil ,3 1,33 4 4,5 1 bil ,3 lavaggio manuale pomodori su lavandino (e/o cetrioli) 1,33 4 0,5 0 DX 1,5 0, ,7 1, SX 1,5 0, ,0 cernita pomodori e stoccaggio in contenitore (e/o cetrioli) 1, DX 3,5 0, ,3 1, SX 3, ,0 insalata di pomodori taglio manuale pomodori con coltello (e/o cetrioli) 1, DX ,3 1, SX 1, ,5 0 6,5 0 14,0 prelievo e trasporto manuale di un contenitore pomodori pronti 1,33 4 4,5 7 DX ,9 1,33 4 4,5 7 SX ,9 (e/o cetrioli) per consumo (7-8 kg) in aree stoccaggio trasporti vari frutta /verdura da lavare prelievo e trasporto manuale di più contenitori alla volta di pomodori (e/o cetrioli) pronta per consumo in aree stoccaggio per un totale di 15 kg circa prelievo e trasporto manuale ceste insalata pronta per consumo per self-service (ceste da 7,5 kg circa) trasporto con carrello ALTO frutta/pomodori pronti per consumo in aree confezionamento (circa 51 kg) prelievo e trasporto frutti/pomodori con carrello basso da deposito a cucina per lavorazione ( circa 30 kg) 1,33 4 4,5 24 DX ,5 1,33 4 4,5 24 SX ,5 1,33 4 4,5 7 DX ,9 1,33 4 4,5 7 SX ,9 1,33 4 4,5 2 DX ,6 1,33 4 4,5 2 DX ,6 1,33 4 4,5 1,5 DX ,0 1,33 4 4,5 1,5 DX ,0 trasporto carrelli vuoti (pomodori e/o frutta) dal reparto confezionamento alla cucina per essere riempiti lavaggio manuale frutti monodose (non da tagliare) su lavandino 1,33 4 4,5 0 DX ,0 1,33 4 4,5 0 SX ,0 1,33 4 0,5 0 DX 1,5 0, ,7 1, SX 1,5 0, ,0 cernita frutta 1, DX 3,5 0, ,3 1, SX 3, ,0 lavaggio frutta prelievo e trasporto manuale di un contenitore con frutti monodose ( non da tagliare) pronti per consumo (7-8 kg) in reparto confezionamento 1,33 4 4,5 7 DX ,9 1,33 4 4,5 7 SX ,9 lavaggio e taglio altre verdure taglio carote con macchina prelievo e trasporto manuale di più contenitori alla volta di frutta pronta per consumo in reparto confezionamento (2 ceste per 1,33 4 4,5 24 DX ,5 1,33 4 4,5 24 SX ,5 circa 15 kg) taglio e lavaggio finocchi e altre verdure da lavare e tagliare 1, DX ,6 1, SX ,5 0 6,5 0 14,0 taglio a macchina con pressa manuale (forza )di CAROTE 1,33 4 0,5 24,5 DX ,2 1,33 4 0,5 24,5 SX ,2 lavaggio e taglio lavaggio verdure aromatiche vari usi che arrivano non lavate 1,33 4 0,5 0 DX 1,5 0, ,7 1, SX 1,5 0, ,0 verdure aromatiche taglio manuale verdure aromatiche vari usi che arrivano non 1, DX ,3 1, SX ,5 0 6,5 0 14,0 lavate prelievo e trasporto con carrello basso delle verdure non lavate trasporti vari frutta (esclusi pomodori e insalata) dal magazzino all'area di 1,33 4 4,5 1,5 DX ,0 1,33 4 4,5 1,5 DX ,0 preparazione (30 kg) /verdura da non prelievo e trasporto con carrello alto delle verdure non lavate lavare (esclusi pomodori e insalata) dall'area di preparazione all'area 1,33 4 4,5 2 DX ,6 1,33 4 4,5 2 DX ,6 di cottura (51 kg) taglio peperoni con taglio a macchina di PEPERONI 1, DX ,5 0 7,5 0 18,0 1, SX ,5 0 7,5 0 15,3 macchina PREPARAZIONE VERDURE= 28 COMPITI
39 CUCINA AREA COTTURA moltiplic.recupero recupero frequenza forza lato spalla gomito polso mano stereotipia totale postura complementari valore Check-List INTRINSECO moltiplic.recupero recupero frequenza forza lato spalla gomito polso mano stereotipia totale postura complementari valore Check-List INTRINSECO COMPITI E INDICI DI RISCHIO INTRINSECI FASE COMPITO CHECKLIST OCRA DX CHECKLIST OCRA SX AI BOLLITORI E AI FUOCHI (CU-FUO) DENOMINAZIONE DEI COMPITI approvvigionamento pentole vuote per creme verdure (massimo 16 kg di crema ): trasporto di una grossa pentola vuota 1, DX ,3 1, SX ,3 preparazione creme di verdura in pentola massimo 18 kg (versa sacchetti da 2,5 a 5 kg di verdure surgelate e 8 litri di acqua) 1, DX 4, ,5 0 7,3 1, SX 5,5 0 1, ,5 0 8,6 crema di verdura preparazione brodo verdure nel bollitore 1, DX 2 0 0,5 1, ,0 1, SX ,3 frullatura verdura passata e cotta per preparazione della crema 1, DX 2 0 0,5 1, ,0 1, SX ,3 estrazione della crema di verdure con mestolo da pentola su fuoco e riempimento gastro e carico su carrello trasporto carrello con gastro di crema di verduraa in aree stoccaggio (circa 9 teglie pari a 90 l) 1,33 4 4,5 1 DX ,6 1,33 4 4,5 0 SX ,3 1,33 4 4,5 2, ,3 1,33 4 4,5 2, ,3 apre la confezione di latte e versa il latte in pentola su fuoco 1, DX 4, ,5 0 7,3 1, SX 5,5 0 1, ,5 0 8,6 besciamella mescolare più volte + TEMPO AGGIUNTA TUTTI GLI ALTRI INGREDIENTI FARINA, SALE ECC..) 1, DX 5 2, ,0 1, SX 5, ,5 0 8,6 travasa con mestolo da 1,5 l in gastro e carica carrello 1,33 4 4,5 1 DX ,6 1,33 4 4,5 0 SX ,3 mescola sugo di pomodoro in bollitore (grossa pentola fissa) manualmente con asta di legno 1, DX 4,5 1, ,5 0 12,6 1, SX ,3 sugo di pomodoro preparazione sugo al pomodoro nel bollitore (versa buste di pomodoro da 10 kg) 1, DX ,9 1, SX ,0 estrazione del sugo al pomodoro con mestolo 1, DX ,3 1, SX ,5 0 0,5 0 0,7 trasporto carrello con gastro di sugo in aree stoccaggio (circa 9 teglie pari a 90 l) 1,33 4 4,5 2,5 DX ,3 1,33 4 4,5 2,5 DX ,3 preparazione brodo di carne 1, DX ,3 1, SX ,3 brodo di carne estrazione brodo di carne da bollitore con apertura scarico 1, DX 0 1, ,5 0 7,3 1, SX ,5 0 7,5 0 10,0 sottostante estrazione brodo di carne da bollitore con caraffa 1,33 4 4,5 3 DX ,0 1,33 4 4,5 3 DX ,0 minestrone con o senza cereali trasporto carrello alto con brodo di carne (120 l) in 12 contenitori in aree confezionamento preparazione minestrone nel bollitore, versando pacchi di verduta surgelata ed eventuali cereali estrazione minestrone da bollitore con apertura scarico sottostante estrazione minestrone da bollitore con bricco da 2l e riempimento gastro e carico su carrello 1,33 4 4,5 3 DX ,0 1,33 4 4,5 3 DX ,0 1, DX ,5 0 2,5 0 8,6 1,33 4 0,5 0 SX ,5 0 4,5 0 6,7 1, DX ,7 1, SX ,3 1, DX 0 1, ,5 0 8,6 1, SX ,5 0 7,5 0 10,0 trasporto carrello minestrone in aree didtribuzione (10 l circa) 1,33 4 4,5 1 DX ,3 1,33 4 4,5 1 DX ,3 purè inserimento ingredienti nei bollitori del pureè 1, DX ,0 1, SX ,5 0 1,5 0 4,7 estrazione purè da bollitore con grosso mestolo (circa 1,5 kg), 1, DX 0 0, ,6 1,33 4 2,5 0 SX ,5 0 6,5 0 12,0 riempimento gastro e carico su carrello preparazione pastina in bollitore ( o ravioli in brodo o pasta in brodo o pasta con cereali) ) in brodo: versare pasta nel brodo, eventuali cereali e mescolare 1, DX 4,5 0,5 0 3,5 0 4,5 0 7,3 1, SX 7 1, ,6 pastina e pasta in brodo con o senza cereali preparazione pastina in pentolone su fuoco ( o ravioli in brodo o pasta in brodo): versare pasta nel brodo e mescolare estrarre pastina da pentola su fuoco (o ravioli in brodo) col bricco, riempimento gastro e carico carrello estrarre pastina da bollitore (o ravioli in brodo) col bricco, riempimento gastro e carico carrello 1, DX 4,5 0,5 0 3,5 0 4,5 0 7,3 1, SX 7 1, ,6 1, DX 0 1, ,5 0 8,6 1, SX ,5 0 7,5 0 10,0 1, DX 0 1, ,5 0 8,6 1, SX ,5 0 7,5 0 10,0 trasporto carrello pastina o pasta in brodo in aree distribuzione (12 l circa) 1,33 4 4,5 1 DX ,3 1,33 4 4,5 1 DX ,3 preparazione semolino in pentola su fuoco: aggiungere all'acqua il semolino mescolando cottura semolino in pentola su fuoco per minuti : mescolare spesso 1/5 del tempo e aggiungere gli altri ingredienti preparazione semolino in bollitore: aggiungere all'acqua il semolino mescolando 1, DX 4,5 0,5 0 3,5 0 4,5 0 14,0 1, SX 7 1, ,6 1, DX 5 2, ,0 1, SX ,3 1, DX 4,5 0,5 0 3,5 0 4,5 0 14,0 1, SX 7 1, ,6 semolino cottura semolino in bollitore per minuti : mescolare spesso 1/5 del tempo e aggiungere gli altri ingredienti 1, DX 5 2, ,0 1, SX ,3 estrarre semolino da pentola su fuoco (o ravioli in brodo) con mestolo da 1,5 kg, riempimento gastro e carico carrello 1, DX 0 0, ,6 1,33 4 2,5 0 SX ,5 0 6,5 0 12,0 estrarre semolino da bollitore (o ravioli in brodo) col mestolo, riempimento gastro e carico carrello da 1,5 kg 1, DX 0 0, ,6 1,33 4 2,5 0 SX ,5 0 6,5 0 12,0 trasporto carrello semolino o pasta in brodo in aree distribuzione ( 2 gastro da 7 kg) 1,33 4 4,5 1 DX ,3 1,33 4 4,5 1 DX ,3 aggiunge al brodo, nel bollitore fisso, le uova pastorizzate 1, DX 4,5 0,5 0 3,5 0 4,5 0 14,0 1, SX 7 1, ,6 stracciatella mescolare con frusta brodo e uova pastorizzate + aggiunge nel bollitore gli altri ingredienti per completare la ricetta estrarre la straccatella con bricco e travaso in gastro da 1/1 fino a un peso massimo di 14 kg; carico gastro su carrello. 1, DX 5 2, ,0 1, SX ,3 1, DX 0 1, ,5 0 8,6 1, SX ,5 0 7,5 0 10,0 trasporto carrello in area distribuzione di una gastro da 15 l 1,33 4 4,5 1 DX ,3 1,33 4 4,5 1 DX ,3 COTTURA PRIMI IN BRODO= 39 COMPITI
40 COMPITI E INDICI DI RISCHIO INTRINSECI FORZA STATICA RECUPERO CHECKLIST OCRA INTRINSECA FORZA STATICA RECUPERO CHECKLIST OCRA INTRINSECA Data la estrema variabilità dei carrelli presenti è stata fatta una stima dell indice di checklist OCRA intrinseco, in funzione del peso trasportato dal carrello manuale e del tipo di ruota o pavimento, così come illustrato nelle seguenti tabelle trasporto con carrello con ruote funzionanti pavimento liscio trasporto con carrello con ruote poco funzionanti e pavimento liscio PESO IN KG DEL CONTENUTO CARRELLO PESO CONTENUTO CARRELLO DA 8 A ,5 1,33 7,3 DA 26 A 50 1,5 4,5 1,33 8,0 DA 51 A ,5 1,33 8,6 DA 76 A 100 2,5 4,5 1,33 9,3 DA 100 A ,5 1,33 10,0 DA 121 A 150 3,5 4,5 1,33 10,6 SOPRA ,5 1,33 11,3 DA 8 A ,5 1,33 8,6 DA 26 A ,5 1,33 10,0 DA 51 A ,5 1,33 11,3 DA 76 A ,5 1,33 12,6 DA 100 A ,5 1,33 14,0 DA 121 A ,5 1,33 15,3 SOPRA ,5 1,33 16,6 TRAINO E SPINTA CARRELLI: INDICI CHECKLIST OCRA INTRINSECI PRESTABILIT=N.14
41 Indice degli argomenti trattati 1 PRESENTAZIONE DI CIR SPA 2 L ORARIO DI LAVORO E I TURNI 3 CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI 4 PRESENTAZIONE DEI REPARTI 5 CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI PER ALIMENTO E REPARTI GLI INDICI DI CHECKLIST OCRA INTRINSECI 7 COME RENDERE ATTUABILE (SEMPLIFICAZIONE) L ANALISI DEL RISCHIO DA MOVIMENTI RIPETITIVI 8 CONCLUSIONI
42 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO Preliminare a tale fase di studio organizzativo è l individuazione del: GRUPPO OMOGENEO DI LAVORATORI ovvero gruppo di lavoratori che esegue gli stessi compiti nell arco temporale (stessi compiti, stessi turni). Occorre analizzare: - quali e quanti lavoratori vi sono coinvolti - quali compiti svolgono e la loro distribuzione e durata nel ciclo mese. Nell organizzazione del lavoro è chiaramente evidente una turnazione dei compiti di tipo MENSILE SU DUE TURNI GIORNALIERI IL GRUPPO OMOGENEO
43 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO INDIVIDUATO IL GRUPPO OMOGEEO PER ESPOSIZIONE A RISCHIO E NECESSARIO: 1.DESCRIVERE I TURNI, GLI ORARI DI LAVORO E LE PAUSE PRESENTI, NEL CICLO MESE INDIVIDUATO 2.IDENTIFICARE QUALI COMPITI SIANO SVOLTI, PER OGNI GIORNATA LAVORATIVA, 3. IDENTIFICARE PER I COMPITI SVOLTI LA LORO DURATA, PER OGNI GIORNATA LAVORATIVA, NEL CICLO TEMPORALE INDIVIDUATO 4. APPLICAZIONE DI PIU MODELLI MATEMATICI DI CALCOLO il motivo per cui si applicano diversi modelli matematici è perchè si sta ricercando quello più predittivo del % di UL-WMSDS, METODO OCRA :ANALISI MULTITASKS A TURN-OVER NON GIORNALIERO
44 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO 1.DESCRIVERE I TURNI, GLI ORARI DI LAVORO E LE PAUSE PRESENTI, NEL CICLO MESE INDIVIDUATO ANALISI DELL ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO PER GRUPPO OMOGENEO
45 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO 1.CONNOTAZIONE DELL'AZIENDA Compilare tutte note anagrafiche indicate, riguardanti l'impresa principale e l'eventuale sede operativa presso cui si svolge l'analisi SEDE BOLOGNA OSPEDALE MAGGIORE INDIRIZZO DATORE DI LAVORO RESPONSABILE SICUREZZA INDIRIZZO E TL ANALISI DELL ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO PER GRUPPO OMOGENEO
46 LU MA ME GIO VE SA DO LU MA ME GIO VE SA DO LU MA ME GIO VE SA DO LU MA ME GIO VE SA DO Denominazione della persona o del gruppo omogeneo o mansione specifica COTTURA PRIMI -PASTA N. addetti DEL GRUPPO OMOGENEO (persone addette alle stesse lavorazioni e orari di lavoro) 1 segnare con una "X" le sedi in cui opera il gruppo omogeneo in un mese rappresentativo del lavoro svolto dell'anno prima settimana PRIMO TURNO SECONDO TURNO SCRIVERE GLI ORARI DEI TURNI X X X X X X seconda settimana PRIMO TURNO SECONDO TURNO SCRIVERE GLI ORARI DEI TURNI X X X X X X terza settimana PRIMO TURNO SECONDO TURNO SCRIVERE GLI ORARI DEI TURNI X X X X X X quarta settimana PRIMO TURNO SECONDO TURNO SCRIVERE GLI ORARI DEI TURNI X X X X X X ANALISI ORGANIZZATIVA PER GRUPPO OMOGENEO: distribuzione dei turni
47 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO PRIMA SETTIMANA: Durata del turno delle pause LU MA ME GIO VE SAB DO DURATA TURNO (min) N.PAUSE UFFICIALI (ESCLUSA PAUSA MENSA) N.PAUSE EFFETTIVE DI DURATA UGUALE O SUPERIORE A 8 MINUTI (ESCLUSA PAUSA MENSA) DURATA EFFETTIVA TOTALE DELLE PAUSE (ESCLUSA PAUSA MENSA) IN MINUTI DURATA COMPLESSIVA PAUSA MENSA SE PRESENTE INTERNA AL TURNO (RETRIBUITA): scrivere la durata in minuti IL TURNO SI SVOLGE CONSECUTIVAMENTE (scrivere SI o NO) SE IL TURNO NON SI SVOLGE CONSECUTIVAMENTE PERCHE' ESISTONO DELLE INTERRUZIONI PER CAMBIO SEDE (O PER PAUSA MENSA NON RETRIBUITA) SEGNARE IL NUMERO DI TALI INTERRUZIONI DI ATTIVITA' SOLO SE DI DURATA UGUALE O SUPERIORE ALLA MEZZ'ORA (se presente scrivere X) SI SI SI SI SI SI PRESENZA DI TEMPO DI RECUPERO INTERNO AI CICLI DURA COMPLESSIVA PAUSE EFFETTIVE PRESENTI IN ORARIO DI LAVORO L analisi si ripete per tutte la altre 3 settimane ANALISI ORGANIZZATIVA PER GRUPPO OMOGENEO: durata dei turni e delle pause
48 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO 2.IDENTIFICARE QUALI COMPITI SIANO SVOLTI, PER OGNI GIORNATA LAVORATIVA, ANALISI ORGANIZZATIVA PER GRUPPO OMOGENEO: durata dei compiti
49 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO SCHEMA GENERALE DI CALCOLO DELLA DURATA ESPOSITIVA A PIU COMPITI, A CICLO SETTIMANALE Nel caso di lavori su più turni il procedimento di calcolo non cambia: - individuare i compiti svolti dal gruppo omogeneo DURATA IN MINUTI DEI COMPITI SVOLTI, IN UNO O PIU' TURNI, DA UN LAVORATORIE DURANTE UNA SETTIMANA 2100 COMPITI TURNO 1 LU MA ME GIO VE SA DO TURNO 2 TURNO 1 TURNO 2 TURNO 1 TURNO 2 TURNO 1 TURNO 2 TURNO 1 TURNO 2 TURNO 1 TURNO 2 TURNO 1 TURNO 2 TOT. MINUTI NETTI LAVORO RIPETITIVO PER COMPITO, NELLA SETTIMANA % SU COSTANTE % SUL TOTALE MINUTI LAVORATI MINUTI LAVORATI SETTIMANA (420 MIN NELLA SETTIMANA x 5 giorni=2100 min) A B C D E F TOT. MINUTI NETTI LAVORO RIPETITIVO PER GIORNO DELLA SETTIMANA
50 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO Dopo aver calcolato gli indici intrinseci di tutti i compiti e individuati i gruppi omogenei, occorre: - individuare i compiti svolti dal gruppo omogeneo - misurarne la durata netta in minuti per ogni giorno della settimana DURATA IN MINUTI DEI COMPITI SVOLTI, IN UN TURNO, DA UN LAVORATORIE DURANTE UNA SETTIMANA COMPITI LU MA ME GIO VE SAB DO TOT. MINUTI NETTI LAVORO RIPETITIVO PER COMPITO, NELLA SETTIMANA % SUL TOTALE MINUTI LAVORATI NELLA SETTIMANA % SU COSTANTE MINUTI LAVORATI SETTIMANA (420 MIN x 5 giorni=2100 min) A B C D E F TOT. MINUTI NETTI LAVORO RIPETITIVO PER GIORNO DELLA SETTIMANA SCHEMA GENERALE DI CALCOLO DELLA DURATA ESPOSITIVA A PIU COMPITI, A CICLO SETTIMANALE
51 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO Dopo aver calcolato gli indici intrinseci di tutti i compiti e individuati i gruppi omogenei, occorre: - individuare i compiti svolti dal gruppo omogeneo - misurarne la durata netta in minuti per ogni giorno della settimana - sommare, per ogni compito, il totale dei minuti lavorati netti nella settimana DURATA IN MINUTI DEI COMPITI SVOLTI, IN UN TURNO, DA UN LAVORATORIE DURANTE UNA SETTIMANA COMPITI LU MA ME GIO VE SAB DO TOT. MINUTI NETTI LAVORO RIPETITIVO PER COMPITO, NELLA SETTIMANA % SUL TOTALE MINUTI LAVORATI NELLA SETTIMANA % SU COSTANTE MINUTI LAVORATI SETTIMANA (420 MIN x 5 giorni=2100 min) A % 15% B % 17% C % 9% D % 6% E % 14% F % 22% TOT. MINUTI NETTI LAVORO RIPETITIVO PER GIORNO DELLA SETTIMANA % 83% SCHEMA GENERALE DI CALCOLO DELLA DURATA ESPOSITIVA A PIU COMPITI, A CICLO SETTIMANALE
52 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO Dopo aver calcolato gli indici intrinseci di tutti i compiti e individuati i gruppi omogenei, occorre: - individuare i compiti svolti dal gruppo omogeneo - misurarne la durata netta in minuti per ogni giorno della settimana - sommare, per ogni compito, il totale dei minuti lavorati netti nella settimana - stabilirne la proporzione di durata (in %) rispetto agli altri compiti DURATA IN MINUTI DEI COMPITI SVOLTI, IN UN TURNO, DA UN LAVORATORIE DURANTE UNA SETTIMANA COMPITI LU MA ME GIO VE SAB DO TOT. MINUTI NETTI LAVORO RIPETITIVO PER COMPITO, NELLA SETTIMANA % SUL TOTALE MINUTI LAVORATI NELLA SETTIMANA A % B % C % D % E % F % % SU COSTANTE MINUTI LAVORATI SETTIMANA (420 MIN x 5 giorni=2100 min) TOT. MINUTI NETTI LAVORO RIPETITIVO PER GIORNO DELLA SETTIMANA % SCHEMA GENERALE DI CALCOLO DELLA DURATA ESPOSITIVA A PIU COMPITI, A CICLO SETTIMANALE
53 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO Nel caso di lavori su più turni il procedimento di calcolo non cambia: - individuare i compiti svolti dal gruppo omogeneo - misurarne la durata netta in minuti per ogni giorno della settimana e per ogni turno - sommare, per ogni compito, il totale dei minuti lavorati netti nella settimana - stabilirne la proporzione di durata (in %) rispetto agli altri compiti - stabilire la proporzione di durata anche rispetto ad una costante di 2100 minuti settimanali (corrispondenti a 420 minuti di lavoro ripetitivo per giorno su 5 giorni settimanali) DURATA IN MINUTI DEI COMPITI SVOLTI, IN UNO O PIU' TURNI, DA UN LAVORATORIE DURANTE UNA SETTIMANA COMPITI TURNO 1 LU MA ME GIO VE SA DO TURNO 2 TURNO 1 TURNO 2 TURNO 1 TURNO 2 TURNO 1 TURNO 2 TURNO 1 TURNO 2 TURNO 1 TURNO 2 TURNO 1 TURNO 2 TOT. MINUTI NETTI LAVORO RIPETITIVO PER COMPITO, NELLA SETTIMANA % SU COSTANTE % SUL TOTALE MINUTI LAVORATI MINUTI LAVORATI SETTIMANA (420 MIN NELLA SETTIMANA x 5 giorni=2100 min) A % 15% B % 17% C % 9% D % 6% E % 14% F % 22% TOT. MINUTI NETTI LAVORO RIPETITIVO PER GIORNO DELLA SETTIMANA % 83% SCHEMA GENERALE DI CALCOLO DELLA DURATA ESPOSITIVA A PIU COMPITI, A CICLO SETTIMANALE
54 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO A questo punto risultano noti per ogni compito svolto dalla persona (o per ciascuna persona presente in un gruppo omogeneo): - la proporzione di durata (in %) rispetto agli altri compiti - Il valore di checklist OCRA intrinseco (come se il compito durasse da solo tutto il turno). SONO ORA DISPONIBILI TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE PER L APPLICAZIONE DELLE FORMULE MATEMATICHE FINALI PER IL CALCOLO DEL PUNTEGGIO FINALE DELL INDICE DI RISCHIO SETTIMANALE MULTICOMPITI DURATA IN MINUTI DEI COMPITI SVOLTI, IN UN TURNO, DA UN LAVORATORIE DURANTE UNA SETTIMANA 1750 COMPITI LU MA ME GIO VE SA DO TOT. MINUTI NETTI LAVORO RIPETITIVO PER COMPITO, NELLA SETTIMANA % SUL TOTALE MINUTI LAVORATI NELLA SETTIMANA INDICI INTRINSECI DI CHECKLIST OCRA A % 20 B % 5 C % 11 D % 25 E % 13 F % 12 TOT. MINUTI NETTI LAVORO RIPETITIVO PER GIORNO DELLA SETTIMANA % SCHEMA GENERALE DI CALCOLO DELLA DURATA ESPOSITIVA A PIU COMPITI, A CICLO SETTIMANALE
55 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO PURTROPPO E RISULTATO DIFFICILE AVERE INFORMAZIONE SUI TEMPI NETTI DI DURATA DI MOLTI COMPITi PER MOLTI MOTIVI: - alcuni lavoratori eseguono i compiti lavorativi più velocemente o lentamente di altri - esistono molte attività di trasporto con carrelli con «ritorno» a mani vuote e quindi senza coinvolgimento degli arti superiori - esistono molti compiti di approvvigionamento attrezzi (es, approvvigionamento pentole vuote teglie ecc, considerabili come lavori non ripetitivi, che comportano difficoltà di quantizzazione) DURATA IN MINUTI DEI COMPITI SVOLTI, IN UN TURNO, DA UN LAVORATORIE DURANTE UNA SETTIMANA COMPITI LU MA ME GIO VE SA DO A B C D E F TOT. MINUTI NETTI LAVORO RIPETITIVO PER GIORNO DELLA SETTIMANA SCHEMA GENERALE DI CALCOLO DELLA DURATA ESPOSITIVA A PIU COMPITI, A CICLO SETTIMANALE
56 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO La via per superare il problema di valutazioni troppo soggettive, legate alle diverse velocità di esecuzione dei compiti riscontrabili negli addetti, è stata quella di: NON BASARSI SUI TEMPI OSSERVATI MA SU ELEMENTI ORGANIZZATIVI PIU OBBIETTIVI QUALI: principali dati organizzativi relativi a 4 settimane: LA LOGICA UTILIZZATA PER LA STIMA DEI TEMPI DI LAVORO RIPETITIVO
57 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO La ricerca dei TEMPI MEDI PER UNITÀ DI MISURA costituisce una sorta di «analisi tempi e metodi» che ha la doppia utilità di consentire all impresa di costruire meglio i contenuti della giornata lavorativa e di conseguenza individuare i tempi netti obbiettivi di lavoro ripetitivo degli arti superiori, indispensabili per definire i livelli espositivi al rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori. SI DA ORA, PER FASI SUCCESSIVE, Il DETTAGLIO DELLA PROCEDURA ADOTTATA PER L OTTENIMENTO DEI TEMPI NETTI MEDI/OBBIETTIVI DI LAVORO RIPETITIVO. LA LOGICA UTILIZZATA PER LA STIMA DEI TEMPI DI LAVORO RIPETITIVO
58 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO FASE A DETERMINAZIONE DELLA QUANTITA DI OGNI ALIMENTO (O MEGLIO PER GRUPPI DI ALIMENTI SIMILI), TRATTATA PER GIORNO DELLA SETTIMANA E PER TURNO GR. PER PORZIONE N. X PORZIONI = KG.DI ALIMENTO TRATTATI : N. ADDETTI GRUPPO = KG. TRATTATI/ ADDETTO LA LOGICA UTILIZZATA PER LA STIMA DEI TEMPI DI LAVORO RIPETITIVO
59 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO FASE B DETERMINAZIONE, PER OGNI ALIMENTO (O MEGLIO PER GRUPPI DI ALIMENTI SIMILI), ALL INTERNO DEL COMPITO: - delle unità di misura (unità di cottura) - dei tempi medi di lavorazione per unità di misura DENOMINAZIONE DEI COMPITI prelavaggio insalata su lavandino alto(e altre vedure quali finocchi, ravanelli ecc) UNITA' DI MISURA TEMPI ATTIVI INTRINSECI(SEC) PER UNITA' DI MISURA STABILITA KG DELLA UNITA' DI MISURA PER LE QUALI VIENE DEFINITO IL TEMPO UNITARIO INDICATO una cesta 66 7,5 taglio manuale insalata più lenta con cernita (e altre vedure quali finocchi, ravanelli ecc) da 7,2-8 kg 396 7,5 LA LOGICA UTILIZZATA PER LA STIMA DEI TEMPI DI LAVORO RIPETITIVO
60 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO FASE C DETERMINAZIONE, PER OGNI ALIMENTO (O MEGLIO PER GRUPPI DI ALIMENTI SIMILI) DEI TEMPI MEDI EFFETTIVI PER LA PREPARAZIONE DEI KG PREVISTI NEL COMPITO IN QUEL TURNO KG. TRATTATI/ADDETTO NEL COMPITO KG. DELL UNITA DI MISURA : X TEMPO UNITARIO PER UNITA DI MISURA = TEMPO TOTALE DEL COMPITO LA LOGICA UTILIZZATA PER LA STIMA DEI TEMPI DI LAVORO RIPETITIVO
61 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO FASE D: TRASPORTI CON CARRELLI determinazione, dei tempi medi effettivi per il trasporto, in traino e spinta manuale, con carrelli manuali.lo schema successivo mostra come si ricavano i TEMPI DI TRASPORTO ATTIVI e I TEMPI PASSIVI DI RITORNO DAL TRASPORTO.. Si utilizzano le distanze percorse, i tempi per «unità di distanza», i kg per «unità di trasporto» e i kg totali trasportanti per turno e per persona. Questi dati generano i tempi totali di trasporto attivo e i tempi passivi di ritorno dal trasporto. Qualche volta gli operatori potrebbero anche tornare col carrello vuoto, ma, per semplificazione, anche in questo caso si conta come tempo passivo. TEMPO UN PASSO in sec NEL TRASPORTO ATTIVO = 0,8 sec = TEMPO DI UN TRASPORTO ATTIVO in sec x KG TOTALI TRASPORTATI/ TURNO : KG PER UNITA DI TRASPORTO = MIN. TRASPORTO ATTIVO N. PASSI (DISTANZADI TRASPORTO) x TEMPO UN PASSO in sec NEL RITORNO DAL TRASPORTO ATTIVO= 0,5 sec = TEMPO DI UN TRASPORTO PASSIVO in sec x KG TOTALI TRASPORTATI/ TURNO : KG PER UNITA DI TRASPORTO = MIN. PASSIVI DA RITORNO TRASPORTO LA LOGICA UTILIZZATA PER LA STIMA DEI TEMPI DI LAVORO RIPETITIVO
62 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO FASE E DISTRIBUZIONE PASTI E LAVAGGIO VASSOI Determinazione del tempo di distribuzione un pasto o di lavaggio delle stoviglie presenti su un vassoio In questo caso i dati organizzativi sono più facili dato che riguardano essenzialmente il numero dei pasti serviti in totale e per area di distribuzione, quali il vassoio mono-pasto, il self-service, il nastro, il servizio al tavolo ecc. Informazioni analoghe servono per le aree di lavaggio. Essenziale conoscere anche il numero delle linee di distribuzione pasti o di lavaggio. Qui di seguito viene fornito lo schema di calcolo utilizzato N. PASTI (N. VASSOI) nell area determinata X TEMPO UNITARIO PER UNITA DI MISURA ( UN PASTO in quel compito) : N. LINEE ANALOGHE nell area determinata = TEMPO TOTALE DEL COMPITO nel turno ANALISI ORGANIZZATIVA PER GRUPPO OMOGENEO: durata dei compiti
63 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO FASE F LAVAGGIO PENTOLE Anche in questo caso i dati organizzativi sono più facili dato che riguardano essenzialmente il numero di pentole, utilizzate per la cottura o per il rifornimento delle aree distribuzione e alla raccolta dei tempi medi unitari per la pulizia di ciascuna categoria di pentole utilizzata. AL MOMENTO NON SONO ANCORA DISPONIBILI TUTTE LE TEMPISTICHE UNITARIE. Qui di seguito viene fornito lo schema di calcolo utilizzato N. PENTOLE di una data categoria X TEMPO UNITARIO PER UNITA DI MISURA ( per quella data categoria : N. LINEE ANALOGHE nell area determinata = TEMPO TOTALE DEL COMPITO nel turno LA LOGICA UTILIZZATA PER LA STIMA DEI TEMPI DI LAVORO RIPETITIVO
64 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO FASE H RIPRISTINO CARRELLI Il calcolo parte nuovamente dal numero dei pasti distribuiti con vassoio. E noto e fisso i numero di vassoi per carrello (circa 15). NON SONO ANCORA STATE STUDIATE LE PULIZIE DI TUTTI GLI ALTRI CARRELLI, CHE VANNO PERTANTO COMPLETATE N. VASSOI TRATTATI (N. PASTI SU VASSOIO) : N. VASSOI PER CARRELLO = N. CARRELLI TRATTATI X TEMPO COMPITO PER CARRELLO = TEMPO TOTALE DEL COMPITO nel turno LA LOGICA UTILIZZATA PER LA STIMA DEI TEMPI DI LAVORO RIPETITIVO
65 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO 4. APPLICAZIONE DI PIU MODELLI MATEMATICI DI CALCOLO MULTITASKS A TURN-OVER NON GIORNALIERO: APPLICAZIONE DEI MODELLI MATEMATICI
66 TECNICHE DI ANALISI DEL RISCHIO ESPOSITIVO Si ricorda che, per la preparazione degli alimenti per grandi comunità si è osservato un ciclo mensile: il menù infatti cambi tutti i giorni per il pranzo e per la cena e si ripete dopo un mese prima settimana LU MA ME GI VE SA DO PRIMO TURNO X X X X SECONDO TURNO X X seconda settimana LU MA ME GI VE SA DO PRIMO TURNO X X X X SECONDO TURNO X X terza settimana LU MA ME GI VE SA DO PRIMO TURNO X X X X SECONDO TURNO X X quarta settimana LU MA ME GI VE SA DO PRIMO TURNO X X X X SECONDO TURNO X X Nell immagine viene riprodotto un esempio di succedersi di turni in un dato gruppo omogeneo di lavoratori Viene eseguito un solo turno al giorno (o il primo o il secondo) Esistono 2 menù all anno, quello estivo e quello invernale. Per la stima del rischio si valuta sufficientemente esaustivo studiarne uno. Il primo procedimento prevede il calcolo dell indice espositivo per ogni giornata lavorate nel mese. MULTITASKS A TURN-OVER NON GIORNALIERO: APPLICAZIONE DEI MODELLI MATEMATICI
67 Per il calcolo dell indice espositivo giornaliero è necessario procedere secondo il seguente schema generale di flusso. PER OGNI GIORNO DELLA PRIMA SETTIMANA determinazione della durata e numero delle pause nel turno: CALCOLO DEL MOLTIPLICATORE RECUPERO determinazione della durata netta del lavoro ripetitivo nel turno per: CALCOLO DEL MOLTIPLICATORE DURATA Applicazione dei MOLTIPLICATORI DI RECUPERO E DURATA AGLI INDICI INTRINSECI DI CHECKLIST DEI COMPITI SVOLTI CALCOLO DELLA MEDIA PONDERATA FRA I VARI VALORI DI RISCHIO DEI DIVERSI COMPITI SVOLTI NEL TURNO, CONSIDERANDO LA LORO DURATA MULTITASKS A TURN-OVER NON GIORNALIERO: APPLICAZIONE DEI MODELLI MATEMATICI
68 Per il calcolo dell indice espositivo SETTIMANALE è necessario procedere secondo il seguente schema generale di flusso. PER LA PRIMA SETTIMANA CALCOLO DEGLI INDICI PER CIASCUN GIORNO DELLA SETTIMANA CALCOLO DEGLI INDICI PER LA DESCRIZIONE DEL RISCHIO DELLA SETTIMANA Vengono utilizzate 3 ipotesi di formule di calcolo: 1) LA MEDIA PONDERATA CLASSICA 2) LA MEDIA PONDERATA CLASSICA MA SU COSTANTE DI 5 GIORNATE LAVORATIVE 3) LA FORMULA DEL MULTITASK COMPLEX (NON USA CALCOLI CON MEDIE) Alle attuali conoscenze, la terza ipotesi sembra la più «predittiva del danno» ma sono ancora necessari molti studi epidemiologici per confermare la sua maggiore validità. MULTITASKS A TURN-OVER NON GIORNALIERO: APPLICAZIONE DEI MODELLI MATEMATICI
69 Per il calcolo dell indice espositivo MENSILE è necessario procedere secondo il seguente schema generale di flusso. PER IL MESE DI 4 SETTIMANE CALCOLO DEGLI INDICI PER CIASCUNA SETTIMANA CALCOLO DEGLI INDICI PER IL MESE Vengono utilizzate 2 ipotesi di formule di calcolo: LA MEDIA PONDERATA CLASSICA MA SU COSTANTE DI 5 GIORNATE LAVORATIVE LA FORMULA DEL MULTITASK COMPLEX SEMPTRE SU COSTANTE DI 5 GIORNATE Anche in questo caso, alle attuali conoscenze, la ipotesi del MULTITASK COMPLEX sembra la più «predittiva del danno» ma sono ancora necessari molti studi epidemiologici per confermare la sua maggiore validità. SI POTRA ASSERIRE CHE IL VALORE FINALE DI RISCHIO E SICURAMENTE COMPRESO FRA LE DUE FORMULE MULTITASKS A TURN-OVER NON GIORNALIERO: APPLICAZIONE DEI MODELLI MATEMATICI
70 Considerando i risultati delle 2 ipotesi di formule di calcolo utilizzate: LA MEDIA PONDERATA CLASSICA MA SU COSTANTE DI 5 GIORNATE LAVORATIVE LA FORMULA DEL MULTITASK COMPLEX SEMPRE SU COSTANTE DI 5 GIORNATE, La seconda, che parte dal valore peggiore, ponderandolo per gli altri, senza fare medie; risulta più elevato DX MEDIA PONDERATA SU COSTANTE 5 GIORNATE SX PRIMA SETTIMANA 15,1 8,4 SECONDA STTIMANA 14,8 8,4 TERZA SETTIMANA 16,0 8,4 DX SX QUARTA SETTIMANA 13,4 6,6 14,8 8,0 DX MULTITASK COMPLEX SU COSTANTE 5 GIORNATE SX PRIMA SETTIMANA 19,5 10,7 SECONDA STTIMANA 13,9 10,7 TERZA SETTIMANA 20,5 10,7 DX SX QUARTA SETTIMANA 16,7 7,8 19,1 10,3 MULTITASKS A TURN-OVER NON GIORNALIERO: APPLICAZIONE DEI MODELLI MATEMATICI
71 Risulta descrittivamente molto interessante conservare la visione dell andamento degli indici di rischio giornalieri, durante tutto il mese, sia per l arto destro che per il sinistro, in questo caso molto variabile da una giornata all altra. Questo darà una informazione immediata sulle giornate che necessitano di un intervento preventivo urgente. Gli «0» rappresentano le giornate «non operative» 30 ANDAMENTO DEI VALORI ESPOSITIVI SOVRACCARICO BIOMECCANICO ARTI SUPERIORI (CHECLIST OCRA) NEI DIVERSI GIORNI DELLA SETTIMANA IN UN MESE RAPPRESENTATIVO (arto destro e sx) CHECKLIST LU MA ME GIO VE SA DO LU MA ME GIO VE SA DO LU MA ME GIO VE SA DO LU MA ME GIO VE SA DO MULTITASKS A TURN-OVER NON GIORNALIERO: APPLICAZIONE DEI MODELLI MATEMATICI
72 Indice degli argomenti trattati 1 PRESENTAZIONE DI CIR SPA 2 L ORARIO DI LAVORO E I TURNI 3 CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI 4 PRESENTAZIONE DEI REPARTI 5 CLASSIFICAZIONE DEI COMPITI PER ALIMENTO E REPARTI 6 GLI INDICI DI CHECKLIST OCRA INTRINSECI 7 COME RENDERE ATTUABILE (SEMPLIFICAZIONE) L ANALISI DEL RISCHIO DA MOVIMENTI RIPETITIVI 8 CONCLUSIONI
73 Si tratta infatti : di esposizioni a multi-compiti a ciclo mensile con numerosissime variabili determinate del menù a ciclo mensile in presenza di 2 turni per la preparazione del pasto del mezzogiorno e della sera in sedi differenti che variano da Ospedali, scuole, self-service, ecc.. di diverse dimensioni ecc con utilizzo di diverse attrezzature più o meno automatiche con utilizzo di diversa pezzatura negli alimenti Anche l assegnazione dei compiti da svolgere nei turni risulta differente, così come variabili i tempi di esecuzione.. Questa estrema variabilità rende assai difficile, anche per un esperto, arrivare ad una stima il più possibile obbiettiva del rischio. LA VIA SEGUITA, PER QUESTA «MISSION IMPOSSIBLE» E STATA QUELLA DI ALLESTIRE UN SOFTWARE A VARIABILI PREDETERMINATE E PREVALUTATE, FACILE D A UTILIZZARE ANCHE DA NON ESPERTI ERGONOMI.. SIAMO A BUON PUNTO, MA NON ABBIAMO ANCORA FINITO!. LE VARIABILI SONO STATE TUTTE INDIVIDUATE E VALUTATE. SERVE ANCORA TEMPO PER CONTROLLARE MAGGIORMENTE ALCUNI DATI FONDAMENTALI: I TEMPI INTRINSECI MEDI NECESSARI PER TRATTARE UNA UNITA CONCLUSIONI
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