- Piccoli azionisti e consumatori uniti contro il vertice. Authority Energia: 30 euro di tasse occulte sulla bolletta elettrica

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1 Coordinato da Valeria Lai Agenzia Adiconsum - anno XIX - n aprile 2007 Stampato in proprio in aprile 2007 In questo numero: Piccoli azionisti e consumatori uniti contro il vertice Telecom Authority Energia: 30 euro di tasse occulte sulla bolletta elettrica Telecomunicazioni - Piccoli azionisti e consumatori uniti contro il vertice Telecom - Viva radio2 solo su Sky? Grave atto di discriminazione Energia - 30 euro di tasse occulte sulla bolletta elettrica - Comunicato dell Autorità per l energia elettrica e il gas Credito e risparmio - Grazie all Antitrust ridotte le commissioni interbancarie Assicurazioni - Comunicato stampa Isvap Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del Iscriz. ROC n Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Roma

2 TELECOMUNICAZIONI Piccoli azionisti e consumatori uniti contro il vertice Telecom Nell assemblea di presentazione del bilancio Telecom l Adiconsum evidenzia tutti gli elementi negativi che hanno portato ad una perdita di qualità del servizio ed a rilevanti perdite finanziarie per i risparmiatori. N ella presentazione del bilancio, Telecom è ricorsa ai migliori aggettivi per evidenziare risultati positivi: Telecom che è e resta azienda di riferimento, che è trasparente nelle sue scelte, che ha adottato un codice deontologico, che ha assunto il valore della sostenibilità e della responsabilità sociale, che ha fortemente innovato prodotti e servizi. Tutto questo naturalmente nelle dichiarazioni del gruppo dirigente, ma il quadro denunciato sia nell intervento dei consumatori sia da numerosi azionisti-risparmiatori è ben diverso e può essere così riassunto: un valore del titolo sceso da un riferimento di 10 euro a poco più di 2, con grandi perdite per gli azionisti-risparmiatori; un indebitamento di oltre 40 miliardi di euro per coprire le operazioni finanziarie delle scatole cinesi e nascondere la mancanza di capitale investito da questi azionisti; una qualità del servizio che ha un fortissimo rapporto negativo con l utenza per gli addebiti in bolletta di servizi non richiesti, per la difficoltà ad avere nuove linee o riparazioni nei tempi previsti dal servizio universale; una crescita vertiginosa di pratiche commerciali scorrette che hanno gonfiato i ricavi in modo artificioso, non tenendo conto dei risarcimenti che devono essere riconosciuti; prodotti nuovi che non funzionano come Aladino, videotelefono oggetto di numerose trasmissioni sui media, tutte in chiave negativa; un assistenza tramite il 187 che colloca Telecom al livello più basso rispetto a tutte le aziende di servizio italiane; la vendita degli immobili e degli asset principali nelle città con rilevanti problemi di conflitto di interessi perché cedute a società dello stesso azionista; un operazione, questa, che ha spolpato l impresa; una fusione tra Telecom e Tim il cui unico effetto è stato un netto peggioramento del servizio anche in quest ultima e nessun beneficio di recupero sul valore del titolo; un occupazione che in pochi anni è scesa di oltre unità. Infine l indagine della Magistratura sulle intercettazioni, che ha evidenziato una non credibilità del gruppo dirigente. Un quadro quindi complessivamente negativo che evidenzia, tra l altro, un fortissimo ritardo sugli investimenti tecnologici, in particolare sulla banda larga. Alla luce di queste considerazioni, ecco i quesiti posti dall Adiconsum all Assemblea degli azionisti: Test noi consumatori 2

3 1. Com è possibile, di fronte ad un quadro così negativo sul piano industriale, commerciale, finanziario e di credibilità dell impresa, aumentare ancora gli appannaggi e gli stock-option per il gruppo dirigente? 2. Come l azienda intende chiarire certe sue scelte sia in merito alla vendita dei beni immobiliari che ai ricavi derivanti dai provider con i servizi a valore aggiunto che hanno messo in crisi i bilanci di molte famiglie? 3. L azienda intende collaborare con l orientamento del Governo in merito alla separazione della rete e ricercare gli investimenti necessari per un aggiornamento tecnologico? 4. Come si intendono effettuare gli interventi necessari sulla fibra ottica e sul digital divide e dove si intendono recuperare le risorse necessarie per fare questi investimenti? 5. Come intende Telecom recuperare credibilità e fiducia nei confronti dei suoi clienti? Si intende porre fine agli addebiti in bolletta per servizi non richiesti, ripristinare un corretto servizio di informazione del 187 e una manutenzione degli impianti per recuperare efficienza? Durante tutta l Assemblea non si è fatto alcun cenno al piano industriale che è e resta l unico strumento per misurare la credibilità e la serietà dei nuovi investitori, per evitare una terza speculazione dopo quella di Colaninno e di Tronchetti Provera ai danni di una grande impresa di servizio e quindi dei consumatori e del Paese. Paolo Landi Segretario Generale Adiconsum TELECOMUNICAZIONI Viva radio2 solo su Sky? Grave atto di discriminazione Lo show di Fiorello trasmesso solo sulla pay tv di Sky è un grave atto di discriminazione fra gli utenti: i cittadini finanziano programmi che poi si vedono solo in abbonamento. S tupore, indignazione, delusione, rammarico, rabbia: questi sono i sentimenti che tantissimi consumatori hanno manifestato ad Adiconsum lamentandosi per non aver potuto vedere in tv Viva radio2, lo show di Fiorello che il servizio pubblico Rai trasmette tutti i giorni attraverso Radio2 e che in via eccezionale è stato ripreso dalle telecamere di Raisat Extra che lo ha trasmesso in serata. Il problema è che un prodotto radiofonico di enorme successo, finanziato dal canone televisivo, sia stato fruibile in forma televisiva esclusivamente attraverso i canali a pagamento di Sky. I cittadini sono stati divisi in cittadini di serie A, quelli che hanno visto Fiorello perché abbonati Sky, e di Serie B, quelli che non sono abbonati a Sky. La discriminante quindi non è stata l abbonamento alla Rai, ma a Sky. La beffa per gli abbonati? Che con il canone si è finanziato un prodotto multimediale esclusivo per la tv a pagamento. Il nuovo contratto Rai recita all art. 4: La Rai riserva un ampia percentuale della programmazione annuale ai generi di seguito indicati: Test noi consumatori 3

4 f) Spettacolo: trasmissioni a carattere culturale e di intrattenimento con particolare attenzione alle forme artistiche dal vivo quali il teatro, la danza, la lirica, la prosa e la musica in tutti i suoi generi;. Viva Radio2 rientra certamente nei parametri dell Art.4, ma nel caso specifico la programmazione è stata rivolta a canali a pagamento. Avremmo compreso l esclusiva su un canale digitale terrestre, e quindi sul satellitare in chiaro, come proposto dal Ministro Gentiloni e dal Garante delle Comunicazioni Calabrò, che hanno più volte invitato la Rai a produrre nuovi programmi per promuovere il digitale gratuito. Così facendo invece si è solo invitato i consumatori ad abbonarsi a Sky, e ora qualcuno deve rispondere di questo comportamento. Adiconsum chiede quindi al Presidente Petruccioli e al Consiglio di Amministrazione della Rai di fare chiarezza; alla Commissione di Vigilanza e al ministro Gentiloni, di verificare se sia giusto, oltre che lecito, alla luce del nuovo contratto, 1. promuovere la Tv a pagamento di Sky con i soldi dei contribuenti; 2. privare la quasi totalità degli utenti di un prodotto di qualità, come è definito quello di Fiorello, a vantaggio di pochi abbonati ed a svantaggio degli interessi economici della stessa Rai; 3. procurare un danno economico alla Rai, facendo mancare quegli introiti pubblicitari che la collocazione in prima serata su Rai Uno avrebbe fatto arrivare copiosi. ENERGIA 30 euro di tasse occulte sulla bolletta elettrica Oltre 800 milioni di euro passano ogni anno dalle tasche delle famiglie al bilancio dello Stato attraverso due tasse occulte che gravano sulle bollette elettriche. L' Autorità per l energia ha segnalato al Governo e al Parlamento (il testo del relativo comunicato dell Autorità è riprodotto più avanti) due ingiustificati prelievi dello Stato sulle bollette elettriche, a carico dei cittadini. Il primo riguarda la decisione della Finanziaria 2006 del Governo Berlusconi (riconfermata dall ultima Finanziaria del Centrosinistra), di trasferire al Bilancio dello Stato una parte del gettito proveniente dalla tariffa elettrica (componenti Mct e A2), con un aumento della tariffe elettriche di circa 150 miliardi di euro all anno. Il secondo prelievo riguarda l applicazione dell aliquota Iva anche sui cosiddetti oneri di sistema (oneri nucleari, stranded cost, energivori, ecc.). Trattandosi di oneri e non di prestazioni o servizi usufruiti dai clienti elettrici, l applicazione dell Iva su tali importi è anomala e pretestuosa. Si tratta di un altro onere di circa 670 miliardi di euro l anno a carico delle famiglie. Se questi prelievi fossero aboliti, come sarebbe giusto, ogni famiglia risparmierebbe circa 30 euro l anno. Test noi consumatori 4

5 CREDITO E RISPARMIO Grazie all Antitrust ridotte le commissioni interbancarie Adiconsum invita le singole banche ad adoperarsi per un effettiva ed efficace concorrenza a favore dei consumatori. L' Adiconsum esprime il proprio apprezzamento per i risvolti positivi derivanti dall istruttoria dell Antitrust in merito ai costi delle commissioni interbancarie fatte pagare ai consumatori per il prelievo Bancomat da altre banche e per i pagamenti Rid e Ri.Ba. Abi e Co.Ge.Ban. hanno presentato, infatti, nuovi impegni che riducono ulteriormente i valori delle commissioni e che sono stati accettati dall Autorità. Dobbiamo purtroppo rilevare che ancora una volta si è reso indispensabile l intervento dell Antitrust per regolare un settore di mercato, come quello bancario, dove evidentemente la concorrenza per alcuni servizi resta ancora confinata sulla carta. Questo non esclude però che le singole banche possano attuare, come auspichiamo, condizioni ancora più favorevoli per i consumatori. I monitoraggi futuri previsti dall Autorità saranno quindi un decisivo banco di prova. ENERGIA Comunicato dell Autorità per l energia elettrica e il gas Segnalazione al Parlamento e al Governo per ridurre l impatto di alcuni oneri di tipo fiscale sul costo dell energia L Autorità per l energia elettrica e il gas ha inviato una segnalazione al Parlamento e al Governo per proporre l abrogazione di alcuni oneri fiscali, introdotti dalle Finanziarie 2005 e 2006, ed aggiuntivi agli oneri di sistema che già costituiscono una componente delle tariffe elettriche. La segnalazione, pubblicata sul sito è di seguito riassunta. Impatto di alcune disposizioni delle Leggi finanziarie per il 2005 e 2006 sulla tariffa elettrica. L Autorità rileva che con le due leggi Finanziarie citate (articolo 1, comma 298 della Legge 30 dicembre 2004 n. 311 e articolo 1, comma 493 della Legge 23 dicembre 2005 n. 266) sono stati introdotti maggiori oneri sulla tariffa elettrica che hanno comportato un aumento del costo annuale delle forniture elettriche per circa 135 milioni di euro (150 milioni all anno tenendo conto dell Iva). Al fine di assicurare un gettito al bilancio dello Stato, è stato, in sostanza, introdotto un prelievo aggiuntivo di tipo fiscale, a valere sulla tariffa elettrica, sotto forma di oneri di sistema (sulle componenti tariffarie A2 ed MCT, previste a copertura dei costi di smantellamento delle centrali nucleari). La destinazione a finalità generali di fondi raccolti a valere sulle tariffe elettriche, che per loro stessa natura non incidono sulla totalità dei cittadini, sembrano inoltre contraddire i principi di generalità e progressività, alla base di tutte le misure in materia tributaria. L Autorità propone dunque l abrogazione delle citate disposizioni delle leggi finanziarie 2005 e La segnalazione fa seguito a quelle già inviate al Parlamento e al Governo in data 2 dicembre 2004 e 16 dicembre 2005, quando la discussione sulle leggi finanziarie in oggetto era ancora in corso. Test noi consumatori 5

6 Esenzione dell applicazione dell Iva sulle componenti parafiscali della tariffa elettrica. Nella stessa segnalazione al Parlamento e al Governo, l Autorità propone inoltre l abrogazione dell Iva sulle voci della bolletta elettrica a copertura di tutti gli oneri di sistema. Gli oneri di sistema sono infatti imposti per finalità specifiche e tassativamente definiti da norme primarie. Il fatto che tali oneri parafiscali non siano direttamente riconducibili ad una prestazione fornita al consumatore finale, rende evidente l anomalia di assoggettarli all imposta sul valore aggiunto: tale aggravio incide peraltro sui costi per gli utenti finali per un valore di circa 670 milioni di euro all anno. Nota Gli oneri di sistema sono previsti per legge e riguardano, fra l altro, i) costi connessi allo smantellamento delle centrali elettronucleari dimesse e alla chiusura del ciclo del combustibile nucleare (voce A2 nella tariffa); ii) costi per attività finalizzate all innovazione tecnologica di interesse generale per il sistema elettrico (ricerca, voce A5 nella tariffa); iii) costi per la promozione della produzione di elettricità da fonti rinnovabili ed assimilate (voce A3 nella tariffa); iv) condizioni tariffarie favorevoli per forniture di energia elettrica a particolari soggetti (industriali energivori, voce A4 nella tariffa); v) reintegrazione dei cosiddetti stranded costs, i costi non recuperabili dalle imprese per il passaggio al regime di mercato (voce A6 nella tariffa); vi) copertura delle integrazioni tariffarie alle imprese elettriche isolane (voce UC4 nella tariffa); vii) compensazioni ai comuni presso i quali sono presenti depositi di scorie radioattive (voce MCT nella tariffa). ASSICURAZIONI Comunicato stampa Isvap L ISVAP informa che la società, con sede legale in Londra, Fountain House , Fenchurch St., EC3M 5DJ, denominata Cna Reinsurance Company Ltd, non rientra tra le compagnie autorizzate o, comunque, abilitate all esercizio dell attività assicurativa sul territorio italiano. La comunicazione è resa necessaria dal fatto che l Autorità ha ricevuto segnalazioni aventi ad oggetto l emissione sul territorio italiano di polizze a garanzia di rischi attinenti al ramo Cauzione da parte di detta compagnia tramite la società De Chirico & Company, con sede legale in Terlizzi (Bari), Via dei Lilium 1/a. L Autorità richiama pertanto l attenzione degli utenti e degli intermediari sulla circostanza che l eventuale stipulazione di polizze recanti l intestazione di cui sopra comporta per i contraenti l insussistenza della copertura assicurativa e per gli intermediari lo svolgimento di un attività non consentita dalle vigenti disposizioni normative. L ISVAP raccomanda di verificare, prima della sottoscrizione dei contratti, che gli stessi siano emessi da imprese regolarmente autorizzate allo svolgimento dell attività assicurativa. Chiarimenti ed informazioni in merito potranno o essere chiesti presso la sede di questa Autorità (Via del Quirinale, Roma telefono: telefax: ) o acquisiti direttamente attraverso la consultazione del sito Internet Si pregano gli Organi di informazione di dare il massimo risalto al presente comunicato nell interesse degli utenti. Direttore: Paolo Landi Direttore responsabile: Francesco Guzzardi Comitato di redazione: Angelo Motta, Fabio Picciolini Amministrazione: Adiconsum, via Lancisi 25, Roma Reg. Trib. Roma n. 350 del Iscriz. ROC n Sped. abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Roma ADESIONI E ABBONAMENTI Adesione individuale: euro 31,00 (15,00 per gli iscritti Cisl) Abbonamento al settimanale Adiconsum News + mensili Adifinanza, a cura del settore credito e risparmio, Consumi & diritti, a cura del Centro giuridico Adiconsum e Attorno al piatto, a cura del settore sicurezza degli alimenti e nutrizione: euro 25,00 (15,00 per gli iscritti Cisl) Abbonamento al bimestrale La guida del consumatore : euro 25,00 (12,00 per gli iscritti Cisl) Adesione + Abbonamento a La guida del consumatore : euro 43,00 (27,00 per gli iscritti Cisl) I versamenti possono essere effettuati su c.c.p intestato ad Adiconsum Test noi consumatori 6

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