regionali per lo sviluppo della filiera biomassa legnosa

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1 Le linee d azione d regionali per lo sviluppo della filiera biomassa legnosa Dott. Elisabetta Gravano Settore Programmazione Forestale Direzione Generale Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze

2 Foreste Toscane SUPERFICIE FORESTALE oltre 50% del territorio regionale IFT (1990) ettari INFC (2006) ettari

3 Quadro analitico Rilevanza foreste pubbliche ed in particolare proprietà regionale (52 Complessi per ha ) Gestione tramite Enti locali Comunità Montane, Unioni dei Comuni, Comuni gestori, Provincia di Livorno e Provincia di Arezzo

4 Tipi di Bosco Fustaie 14,7 % Cedui composti 14,6 % Cedui 47 % Cedui in conversione 2,4 % Castagneti da frutto coltivati 1,4 % Castagneti da frutto abbandonati 1,5 % Altro 18,3 %

5 1 17 Novembre 2010 Specie prevalenti Cerro 22,1 % Castagno 16,4 % Roverella 11,7 % Leccio 10,9 % Faggio 7 % Pini Mediterranei 5,7 % Carpino nero 5,2 % Robinia 2,5 % Corbezzolo 2,1 % Pino Nero 1,9 % Eriche 1,6 % Abeti 1,3 % Pioppi 1 % Cipressi 0,5 % Altro 10,1 %

6 Oltre il 60% CEDUI Incremento delle FUSTAIE (17% IFT 1990, oltre il 23% INFC 2006) Cedui Forteto Fustaie Altro

7 Boschi della fascia costiera

8 Provvigioni legnose numero tagliate sup tagliate (ha) sup media tagliate (ha) 1,82 % sup tagliate rispetto a sup bosco 1,81% mc legname da lavoro mc legna da ardere mc totali Utilizzazione media del 40% dell incremento Continuo aumento della provvigione Importante diffusione della pianificazione forestale

9 DISPONIBILITA MATERIA PRIMA Per ogni Comune della Regione Toscana (287) è presente la stima residui del comparto agricolo, forestale e agroindustriale Fondi MIPAAF 2007 RT ARSIA CREAR CRIBE Stima della potenzialità produttiva delle agrienergie in Toscana Prato 25 Settembre 2009, ECONOMIA 3

10 Fonte: Stima della potenzialità produttiva delle agrienergie in Toscana ARSIA-REGIONE REGIONE TOSCANA

11 Fonte: Stima della potenzialità produttiva delle agrienergie in Toscana ARSIA-REGIONE REGIONE TOSCANA

12 Atti di programmazione PIER Piano di Indirizzo Energetico Regionale (D.C.R. 8 luglio 2008, n. 47) PFR Programma Forestale Regionale (D.C.R. 13 dicembre 2006, n.125)

13 PIER Energia da biomasse In considerazione, tuttavia, delle esperienze maturate e dei dati emersi da alcuni impianti pilota realizzati in Toscana, risulta che la destinazione della biomassa è ambientalmente più sostenibile se indirizzata verso lo sfruttamento termico in impianti di piccola taglia in quanto si assicura un più stretto rapporto tra il bacino di approvvigionamento della biomassa ed il suo luogo di utilizzo.

14 PIER Energia da biomasse Infatti, per assicurare la sostenibilità ambientale ed economica di questi impianti è necessario sviluppare filiere corte che comportino minor consumo di grey energy (energia grigia) necessaria nelle fasi di trasporto del biocombustibile. A titolo puramente indicativo e con riferimento alle esperienze realizzate in questi anni ed allo stato di sviluppo della filiera e delle tecnologie, si può individuare il dimensionamento ottimale degli impianti in 0,8 1,5 MWt estendibili a 3 MWt in caso di impianti di cogenerazione

15 PIER FILIERA CORTA Collegamento stretto produzione primaria e produzione energia Coinvolgimento del settore agroforestale nelle varie fasi della filiera Attenta verifica dei presupposti di sostenibilità economica ed ambientale

16 PIER SFRUTTAMENTO TERMICO IN PICCOLI IMPIANTI Miglioramento tecnologico Riduzione impatto ambientale emissioni Convenienza economica In caso di COGENERAZIONE: importante l impiego anche del CALORE considerando le variazioni stagionali dei consumi energetici

17 P.F.R. 1- Promozione ed indirizzo dell attività selvicolturale 2- Valorizzazione della filiera dei prodotti legnosi e non legnosi del bosco

18 IN ITINERE Accordo Quadro Biomasse Indicazione, in base alle caratteristiche chimico fisiche del biocombustibile (pezzatura, contenuto idrico) e alla quantità del materiale, del prezzo di fornitura definendo standard di qualità facilmente misurabili. Il prodotto di qualità avrà un prezzo di mercato remunerativo per tutti i soggetti coinvolti nella filiera. La bozza di accordo definisce anche le modalità di approvvigionamento del biocombustibile promuovendo la creazione e organizzazione di filiere sostenibili da un punto di vista economico, ambientale e sociale

19 Linee finanziarie 1. Programma straordinario degli investimenti 2. Piano di Sviluppo Rurale 2007/ POR CReO 2007/ PAR (Piano Agricolo Regionale)

20 1. Programma straordinario degli investimenti BANDO PRODUZIONE DI ENERGIA NELLE AREE RURALI Budget: 8 Milioni di euro Beneficiari: Enti pubblici territoriali Ambito: tutto il territorio regionale ad esclusione dei centri abitati con più di ab. Contributo: 50% a fondo perduto energia termica 100 kwt-1.5 MWt cogenerazione fino a 3 MWt (con utilizzo calore) biomasse agro forestali (D.Lgs. 152/06 e s.m.i)

21 1. Programma straordinario degli investimenti BANDI 47 progetti finanziati 25 progetti realizzati-in in realizzazione 15 MW termici prodotti 67 utenze pubbliche 605 utenze private

22 1. Programma straordinario degli investimenti Tresana (MS) Fosdinovo (MS) Sammommè (PT) Maresca (PT) Pescia (PT) San Marcello Pistoiesae (PT) San Romano in Garfagnana (LU) Minucciano (LU) Piazza al Serchio (LU) Pruno-Volegno (LU) Pomino (FI) Castagno d Andrea d (FI) San Godenzo (FI) Vallombrosa (FI) San Casciano Val di Pesa (FI) Pratolino (FI) Montaione (FI) Barberino val d Elsa d (FI) Castelfocognano (AR) Loro Ciuffenna (AR) Terranuova Bracciolini (AR) I tranche II tranche San Gimignano (SI) Chiusdino (SI) Pianacastagnaio (SI) DOVE??

23 1. Programma straordinario degli investimenti Pruno Volegno (Stazzema, LU)

24 1. Programma straordinario degli investimenti Pomino (Rufina, FI)

25 2. Piano di sviluppo rurale MISURE PSR A FAVORE DELLE AGRIENERGIE NUMEROSE MISURE A FAVORE DELLE AGRIENERGIE REALIZZAZIONE IMPIANTI COLTURE DEDICATE POTENZIAMENTO INDIRETTO DELLA FILIERA PRIORITA

26 Misura Piano di sviluppo rurale Misura 123 A Misure PSR a favore delle agrienergie (IAP) 1MW (micro, piccole e medie imprese 1MW singole o associate, operanti nella trasformazione agroindustriale e/o commercializzazione) Misura 123 B (microimprese singole o associate operanti nella raccolta, trasformazione e/o commercializzazione) Misura 311 Misura 321 C (IAP) uso prevalente (Enti pubblici territoriali - GAL) uso esclusivo 1MWt 1 MW 1MWt

27 3. POR CReO Misura 3.1 (tutte le imprese, Enti Locali territoriali e ASL) Realizzazione impianti per produzione ed utilizzo di energia da FER. Misura 3.2 (tutte le imprese, Enti Locali territoriali e ASL) Promozione e sostegno per realizzazione e riduzione consumi energetici Tipologia di aiuto Aiuti per il risparmio energetico Aiuti a favore delle fonti energetiche rinnovabili Aiuti alla cogenerazione e aiuti al teleriscaldamento

28 IN ITINERE 4. PAR (Piano Agricolo Regionale) Misura associazionismo forestale Misura vendita dell energia energia

29 Riassumendo SOSTENIBILE biomassa agroforestale FILIERA CORTA IMPIANTI DI PICCOLE- MEDIA DIMENSIONI ENERGIA TERMICA COGENERAZIONE

30 Grazie per l attenzionel Elisabetta Gravano Settore Programmazione forestale elisabetta.gravano@regione.toscana.it

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