La stimolazione cognitiva nell anziano: prevenzione e riabilitazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La stimolazione cognitiva nell anziano: prevenzione e riabilitazione"

Transcript

1 La stimolazione cognitiva nell anziano: prevenzione e riabilitazione SARA BOTTIROLI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA STIMOLAZIONE COGNITIVA Invecchiamento SANO (intervento) Recuperare la funzione Valutare i deficit Correggere i deficit Adattare il paziente all ambiente Insegnareal paziente nuove strategie 2 Invecchiamento PATOLOGICO (riabilitazione) Compensare e adattare Valutare le abilità Agevolarele potenzialità residue Adattare l ambiente al paziente Adattare il compito al paziente PREVENZIONE RIABILITAZIONE 1

2 INVECCHIAMENTO SANO 3 MEMORIA e INVECCHIAMENTO È la funzione cognitiva che più risente del passare degli anni La conoscenza di come la memoria cambia man mano che invecchiamo è molto più positiva rispetto al passato 2

3 CAMBIAMENTI 1. Capacità di memorizzare nuove informazioni 2. Tempo necessario per ricordare qualcosa 3. Fenomeno cosiddetto del "ce l'ho sulla punta della lingua MANTENIMENTO Memoria accumulata nell'arco della vita MEMORIA AUTOBIOGRAFICA MEMORIA PROCEDURALE 3

4 Siamo tutti diversi e l'effetto dell'invecchiamento sulla memoria è diverso da persona a persona CONSIGLI PER MANTENERE IL CERVELLO ATTIVO E LA MEMORIA LUCIDA TRAINING di MEMORIA Insegnamento all uso di determinate strategie di memoria unitamente alla loro pratica. Aspetti correlati trattati durante i training: ATTENZIONE RILASSAMENTO AUTOEFFICACIA 4

5 MIGLIORARE LA MEMORIA Memoria umana gode di plasticità anche nell invecchiamento TRAINING STRATEGICI RISULTATI DI RICERCHE o Ognunopuòapprenderee ricordare o I declinidellamemorianon sono inevitabili o I declinidellamemoriasono reversibili 5

6 STRATEGIE DI MEMORIA Permettono di organizzare il materiale da apprendere in una struttura dotata di significato MEMORIA = 6

7 ASSOCIAZIONE Mettere in relazione qualcosa di nuovo con qualcosa che già si conosce Es. collegare un numero di telefono nuovo con date significative, numeri familiari come gli anni, numero civico e così via. CATEGORIZZAZIONE Permette di creare delle associazioni FRA INFORMAZIONI APPARTENENTI ALLA STESSA CATEGORIA Es. Lista della spesa: Raggruppare gli ACQUISTI in base alla categoria (frutta, latticini) o al reparto 7

8 VERBALIZZAZIONE VISUALIZZAZIONE Consistono nel richiedere al soggetto di verbalizzare materiale visivo o associare un immagine visiva a materiale verbale per facilitarne l apprendimento. Per esempio la tecnica delle immagini mentali prevede che la memorizzazione di informazioni verbali venga effettuata attraverso l associazione di immagini mentali. VERBALIZZAZIONE VISUALIZZAZIONE CLOWN- CUCCHIAIO Verbalizzazione Il clown mangia il cucchiaio Visualizzazione 8

9 METODO DELLE STORIE Le informazioni da ricordare vengono inserite in un breve racconto. Si tratta di creare una storia dotata di significato che consenta di legare fra loro gli item. Se ad esempio fosse necessario ricordarsi una lista di parole quali pentola, bambina, guanti, ecc., si potrebbe pensare ad una bambina che, dovendo portare alla nonna una pentola ancora calda, indossa un paio di guanti MNEMOTECNICA PER NOMI E VOLTI Permette di creare delle associazioni tra nomi e volti. Consiste nel cercare di dare un significato al cognome da memorizzare. Il significato potrà essere immediato perché il cognome lo suggerisce (FERRO, GAMBA, FOGLI) o è noto (COSTANZO, AGNELLI, FERRARI), altrimenti bisognerà cercare di attribuirglielo. A questo punto si cercherà di associare mentalmente il significato dato al cognome con una caratteristica della persona 9

10 METODO DEI LOCI QUALCHE INFORMAZIONE LOCI=LUOGHI Utilizzato dagli oratori romani per memorizzare le differenti parti di un discorso Luoghi fissi, o Loci, servono da punti di riferimento per immagini e associazioni Da ciò è derivato il modo classico di dire In primo luogo Metodo utile quando si deve memorizzare argomenti non correlati Permette di evitare il blocco mentale E basato sull associazione(spesso non logiche) di immagini 10

11 COME PROCEDERE Individuare un percorso famigliare con diversi luoghi (differenti) 2. Memorizzare i luoghi 3. Ripercorrere mentalmente il percorso 4. Creare un immaginefra luogo e informazione 5. Ripercorrerementalmente il percorso e per ogni luogo recuperare l informazione ad esso associato ATTENZIONE! Pensare per immagini Luoghi posti a distanza ridotta e costante tra loro Avere a disposizione diversi luoghi Utilizzare luoghi chiaramente definiti Associare ad ogni luogo un solo item Creare immagini con elevato grado di rappresentatività 11

12 ERRORI DA EVITARE E importante che ogni informazione sia differenziata il più possibile da ogni luogo per DIMENSIONE, COLORE, ILLUMINAZIONE, CONTRASTO e CHIAREZZA! No oggetti molto piccoli in ambienti molto grandi No oggetti in luoghi poco visibili No oggetti nella loro posizione naturale e scontata CARATTERISTICHE PERSONALICHE INFLUENZANO LA RIUSCITA DITRAINING MNESTICI Età: giovani migliorano di più Livello di istruzione(anni di scuola): predice l utilizzo di supporti cognitivi Abilità verbale (prova di vocabolario): predice maggiori effetti di mnemotecniche quali Loci Depressione: influenza negativa sui training probabilmente agisce su motivazione. 12

13 TRAINING DI MEMORIA EFFICACE 1. Insegnare varie tecniche di organizzazione del materiale 2. Non sovraccaricare il sistema attentivo 3. Promuovere i processi automatici 4. Privilegiare il ritmo self-paced 5. Creare un ambiente favorevole 6. Informare del dispendio energetico 7. Fornire incoraggiamento FASI DI UN TRAINING 1. MISURAZIONE DELLE CAPACITÀ MNESTICHE 2. TRAINING 3. MISURAZIONE DELLE PRESTAZIONI Limitazioni nel numero (max8/9) e nella durata (max90 min.) delle sessioni 13

14 TRAINING INNOVATIVI Computer training Video training Gruppi di discussione Training su manuale INVECCHIAMENTO PATOLOGICO 28 A seconda della fase della malattia, cambia il peso dato a fattori cognitivi, comportamentali e ambientali. 14

15 INVECCHIAMENTO PATOLOGICO MMSE Interventi sul paziente Interventi sull ambiente Lieve Mnemotecniche Stimolazione cognitiva ROT Grave Moderato ROT Reminiscenza Rimotivazione Validazione Musicoterapia Anni di malattia RIABILITAZIONE COGNITIVA - ieri 30 Era esclusa a priori considerando la demenza una fenomenologia clinica secondaria a patologia degenerativa ad andamento peggiorativo, oppure secondaria a danno cerebrale diffuso non suscettibile di modificazione. È possibile tuttavia supportare o assistere il paziente nel convivere con la sua situazione. (Goldstein, 1983) 15

16 RIABILITAZIONE COGNITIVA - oggi Per riabilitazione cognitiva si intende qualsiasi intervento, strategia o tecnica, avente la finalità di consentire ai pazienti e alle loro famiglie di convivere, amministrare, by-passare, ridurre o venire a patticon i deficit cognitivi 31 (Wilson, 1997) RIABILITAZIONE NELLE DEMENZE Difficoltà: natura degenerativa della malattia; suo carattere progressivo; danni che provoca sulle funzioni cognitive (capacità di apprendimento); sviluppo di tecniche riabilitative, spesso, ancora poco definite

17 TECNICHE RIABILITATIVE cognitive 1. Metodi COGNITIVI Interventi mirati a stimolare particolari funzioni cognitive o che sfruttano specifiche funzioni cognitive per far riapprendere al paziente informazioni rilevanti 2. Approcci GLOBALI 33 Interventi che mirano ad un riorientamento o una stimolazione globale del paziente e non sono derivati da ipotesi di lavoro basate sui modelli cognitivi di evoluzione della malattia. TIPOLOGIA DI APPROCCIO 34 Approccio cognitivo Approccio globale (cognitivocomportamentale) Strategie Abilità ROT Reminescenza Rimotivazione 3R Occupazionale 17

18 STRATEGIE MEMORY TRAINING Insegnamento delle strategie proposte per l invecchiamento normale Adattamento delle stesse e scelta della complessità dei materiali su cui lavorare sulla base delle abilità dell anziano Rivolto a pazienti con demenza lieve ABILITÀ Serie di esercizi di difficoltà crescente rivolta al potenziamento delle funzioni cognitive. Rivolta a pazienti con demenza lieve o moderata. Aree: - Orientamento (temporale, spaziale, personale) - Attenzione (sostenuta, selettiva) - Memoria - Linguaggio - Ragionamento logico 18

19 ABILITÀ Training di gruppo: Numero ridotto di pazienti (1:4) Pazienti con stesso deterioramento cognitivo Interventi frequenti (stesso giorno, stessa ora per almeno 4 settimane) Svolgimento nel medesimo luogo Inizio sempre con esercizi di orientamento temporale e spaziale Spiegare utilità degli esercizi Mantenere elevata la motivazione ABILITÀ RESIDUE Training individuali: Prevedere un numero elevato di pause Selezione di prove ad hoc sul singolo paziente 19

20 ORIENTAMENTO TEMPORALE * CHE GIORNO È OGGI? Analisi del calendario. Che giorno della settimana è oggi? In che mese siamo? Che giorno del mese è oggi? Da quanti mesi è composto l anno? Quanti giorni ha ciascun mese?... ORIENTAMENTO TEMPORALE ** 20

21 ORIENTAMENTO SPAZIALE * CHE COSA HO INTORNO A ME? Chiedere di indicare dove sono i vari oggetti rispetto alla persona: davanti, dietro, a destra o a sinistra. ORIENTAMENTO SPAZIALE ** Far indicare i per ciascuna regione i confini rispetto ai quattro punti cardinali 21

22 ORIENTAMENTO SPAZIALE *** CHE STRADA DEVO FARE? Con cartina della città in cui vive il paziente. Chiedere un percorso che il paziente svolge abitualmente, descrivendo le direzioni da prendere. ORIENTAMENTO PERSONALE ** IO E LA MIA FAMIGLIA Data di nascita Luogo di nascita Indirizzo Nome del coniuge Nome dei figli Nome dei nipoti Nome dei propri genitori... 22

23 ATTENZIONE SOSTENUTA/SELETTIVA ** Ogni volta che sente una parola che inizia con la lettera L battere la mano destra sul tavolo Ogni volta che sente un numero che inizia con la cifra 3 battere la mano destra sul tavolo Ogni volta che sente il nome di una cosa che non fa parte degli oggetti che si trovano normalmente in cucina battere la mano destra sul tavolo ATTENZIONE SOSTENUTA/SELETTIVA *** Ora leggerò una sequenza di lettere e numeri. Ogni volta che la sequenza termina con la lettera L la segni per intero sul foglio N2C E8L I2L T6R H7T 23

24 ATTENZIONE SOSTENUTA/SELETTIVA *** OCCHIO ALLA PAROLA ATTENZIONE SPAZIALE/SELETTIVA** QUANTI CE NE SONO? 24

25 ATTENZIONE *** QUANTI PAROLE? ATTENZIONE *** COSA MANCA O È DIVERSO? 25

26 MEMORIA * Cosa serve per: Apparecchiare la tavola Fare la doccia Pulire le scarpe Lavare i piatti Fare il caffè... MEMORIA ** NOTIZIE DI CRONACA Scelta di un articolo da un quotidiano da leggere alla classe. A turno un componente dovrà rievocarne gli elementi salienti. 26

27 MEMORIA *** COSA C ERA? Viene distribuita a ciascun partecipante una scena complessa da memorizzare. Successivamente verrà richiesto il recupero dei vari elementi che la costituivano. Alternativa, fornire un foglio con una serie di elementi e distrattori, tra cui individuare quelli precedentemente visti. MEMORIA *** COSA C ERA? Viene distribuita a ciascun partecipante una scena complessa da memorizzare. Successivamente verrà richiesto il recupero dei vari elementi che la costituivano. Alternativa, fornire un foglio con una serie di elementi e distrattori, tra cui individuare quelli precedentemente visti. 27

28 LINGUAGGIO * METTERE IN ORDINE ALFABETICO ABETE ACETO CACO CHIESA DENTE BACIO CASA LINGUAGGIO * COME SI CHIAMA? Mostrare serie di immagini e chiedere di denominare ciò che vi è raffigurato 28

29 LINGUAGGIO ** SONO UGUALI O DIVERSI? Per ciascuno stimolo presentato chiedere in cosa sono uguali e in cosa diversi PASTA E RISO VINO E BIRRA PETTINE E SPAZZOLINO LIBRO E QUADERNO LINGUAGGIO ** Estrarre da un sacchetto una lettera e far produrre il maggior numero possibile di parole che inizino con quella lettera Proporre una categoria semantica e far produrre il maggior numero possibile di parole che le appartengano. 29

30 LINGUAGGIO *** PAROLE COMPOSTE Fornire tessere con diverse parole da unire a coppie per formarne di nuove di senso compiuto REGGI GIORNO CAPO CENTRO SENO GIRA SOLE RAGIONAMENTO LOGICO*** PRIMA E DOPO Ho perso l autobus Il mio capo mi ha rimproverato Non ho sentito la sveglia Sono andato a letto tardi Sono arrivato tardi al lavoro Variante con sequenze di immagini da riordinare 30

31 RAGIONAMENTO LOGICO*** CRUCIVERBA RAGIONAMENTO LOGICO*** INDOVINELLI È un oggetto circolare che la testa fa brillare Passa attraverso la finestra chiusa senza romperla Se fai il mio nome non ci sono più 31

32 2. APPROCCI GLOBALI Terapia di Orientamento alla Realtà (ROT) Reminiscenza Rimotivazione 3R therapy (ROT, Reminescenza, Rimotivazione) Terapia Occupazionale 63 TERAPIA DI RIORIENTAMENTO NELLA REALTÀ (ROT) È la terapia più diffusa, ideata da Folsom nel 1958 È finalizzata a ri-orientare il paziente rispetto a sé, alla propria storia e all'ambiente circostante Uso di ripetitive stimolazioni multimodali - verbali, visive, scritte, musicali-finalizzate a rafforzare le informazioni di base del paziente rispetto alle coordinate spaziotemporali e alla storia personale Livello di stimolazione è modulato rispetto alle risorse del paziente Per pazienti con decadimento moderato o lievemoderato (MMSE > 15) 32

33 TERAPIA DIRIORIENTAMENTO NELLA REALTÀ (ROT) all orientamento nel tempo stimolando il ricordo del giorno, del mese, dell anno, delle festività, per fare questo ci si può avvalere di semplici lavagnette sulle quali scrivere il giorno di riferimento; all orientamento nello spazio stimolando il ricordo del luogo di un incontro, di percorsi, attraverso continui richiami verbali alla memoria. Utili allo scopo gli orologi digitali con la rappresentazione delle 24 ore, cartelli specifici di orientamento sulle varie stanze della casa (es: bagno, cucina, stanza da letto, ecc); all orientamento rispetto a se stessi attraverso la stimolazione del ricordo dei dati anagrafici e della storia personale, con l ausilio di foto, documenti o ricordi. ROT INFORMALE (delle 24hrs) Prevede un processo di stimolazione continua che implica la partecipazione di operatori sanitari e familiari, i quali durante i loro contatti col paziente, nel corso delle 24 ore, forniscono ripetutamente informazioni al paziente. Ossia, introduzione di facilitazioni temporo-spaziali nell'ambiente di vita del paziente (calendari, colori alle stanze, segnali chiaramente leggibili) e nella reiterazione di informazioni da parte del personale d'assistenza, dei familiari o dei volontari presenti nell'istituzione o al domicilio 33

34 ROT FORMALE Complementare alla ROT informale, prevede sedute giornaliere di 45 minuti, condotte in gruppidi 4-6 persone, omogenee per grado di deterioramento, durante le quali un operatore impiega una metodologia di stimolazione standardizzata, finalizzata a ri-orientare il paziente rispetto alla propria vita personale, all'ambiente e allo spazio. TERAPIA DIREMINISCENZA Utilizzabile sia nel paziente anziano con depressione dell'umore sia nel paziente con deficit cognitivi moderati (MMSE > 10); Gli eventi remoti rappresentano lo spunto per stimolare le risorse mnesticheresidue e per recuperare esperienze emotivamente piacevoli; Si fonda sulla naturale tendenza dell'anziano a rievocare il proprio passato; il ricordo e la nostalgia possono essere fonte di soddisfazione e idealizzazione; L' obiettivo consiste nel favorire questo processo spontaneo e renderlo più consapevole e deliberato. 34

35 TERAPIA DIREMINISCENZA Si svolge in modo informale, spontaneamente, durante gli incontri giornalieri, oppure è inserita nell'ambito di un'attività strutturata, individuale o di gruppo I partecipanti vanno incoraggiati a parlare del loro passato, vanno stimolati a verbalizzare i loro problemi attuali e ad ascoltare quelli degli altri per permettere di comprendere meglio la loro condizione. Attività a prova di fallimento!!! REMINISCENZA Esempi di materiali: TATTO: oggetti della vita quotidiana propri del passato (macina caffè, setaccio, etc..) VISTA: oltre agli oggetti, le fotografie e le immagini che evocano tempi passati (in bianco e nero) UDITO: musiche, canzoni popolari e filastrocche OLFATTO: profumi ed aromi legati a consuetudini di un tempo (es. cenere) GUSTO: i cibi della tradizione e dell infanzia 35

36 IL COLLAGE DELLA VITA 71 VITA TERAPIA DI RIMOTIVAZIONE È una tecnica cognitivo-comportamentaleil cui scopo consiste nella rivitalizzazione degli interessi per gli stimoli esterni, nello stimolare gli anziani a relazionarsi con gli altri e ad affrontare e discutere argomenti contingenti della realtà circostante; E particolarmente indicata in pazienti con sintomi depressivi non gravi e deficit cognitivo lieve in grado di seguire una conversazione, anche se istituzionalizzati. Usata anche nella terapia dei disturbi dell'umore, indipendentemente dalla presenza di deficit cognitivi. 36

37 TERAPIA DI RIMOTIVAZIONE Importante che prima di iniziare l'operatore svolga un'analisi approfondita degli aspetti caratteriali passati e presenti del soggetto, dei suoi interessi, hobby e abitudini. Viene applicata individualmente oppure in piccoli gruppi; È fortemente strutturata, direttiva e ripetitiva; Abitualmente richiede brevi sessioni nelle quali un tema d'attualità viene discusso. Il principale obiettivo consiste nel limitare e nel contrastare la tendenza all'isolamento del paziente con demenza e depresso. Riorientamento + Reminiscenza + Rimotivazione 3R THERAPY 74 37

38 3R THERAPY (ROT, REMINISCENCE, REMOTIVATION) Orientamento alla Realtà 75 Obiettivi : attraverso la stimolazione dell attenzione, della memoria, dell orientamento spazio-temporale e del linguaggio si propone di mantenere e potenziare le funzioni cognitive residue, migliorando il rapporto con l ambiente di vita. 3R THERAPY (RO, REMINISCENCE, REMOTIVATION) Reminiscenza 76 Obiettivi: attraverso il ricordo di eventi del passato e delle esperienze autobiografiche si propone di stimolare la memoria per recuperare il rapporto con il proprio Sé attraverso la storia personale. 38

39 3R THERAPY (RO, REMINISCENCE, REMOTIVATION) Rimotivazione 77 Obiettivi: si prefigge di far sentire la persona ancora parte del mondo all interno del quale vive; creare un legame tra il paziente e la realtà circostante attraverso la discussione di una serie di argomenti legati alla alla realtà circostante. TERAPIA OCCUPAZIONALE È una terapia di rieducazione funzionale; Per pazienti con deficit sensoriali, percettivo-motori, cognitivi o comportamentali di grado lieve o medio. Tramite attività e occupazioni diverse (arti, mestieri, attività domestiche e ludiche), si recuperano e potenziano le abilità cognitive e funzionali residue, nonché di favorire la socializzazione. Fondamentale l'identificazione delle attività per le quali esistono potenzialità, spesso inespresse; successivamente possono essere impostati programmi terapeutici finalizzati a stimolarne la ri-acquisizionee il potenziamento. Finalizzato a restituire alla persona la sua dignitàdi essere umano attraverso il suo reinserimento sociale e di pubblica utilità. 39

40 TERAPIA OCCUPAZIONALE Individuare i soggetti con simili capacità Osservare i pazienti per scegliere un attività gradita (aspetto motivazionale) Suddividere l attività in sequenze per sottolineare l aspetto procedurale (stimolazione memoria implicita) Curare la relazione con il paziente: Inserire eventuali rinforziverbali o fisiciper il raggiungimento dell obiettivo Mascherare il comportamento protesicodell operatore per garantire l autostima del paziente procurandogli la sensazione di avercela fatta da solo ESEMPIO TERAPIA OCCUPAZIONALE - 1 ATTIVITA DI GRUPPO Appendiabiti Personalizzati PAZIENTI CON DEMENZA INIZIALE OBIETTIVI: Stimolazione della concentrazione e dell attenzione Stimolazione della rievocazione e del riconoscimento di procedure inerenti l azione del cucito e del ricamo (memoria procedurale) Aumentare la stima di sé 40

41 ESEMPIO TERAPIA OCCUPAZIONALE - 2 ATTIVITA INDIVIDUALE Lavare i bicchieri DESTINATARI: PAZIENTI CON DEMENZA MODERATA OBIETTIVI: stimolazione della memoria procedurale stimolazione dell attenzione e della concentrazione aumentare la stima di sè GRAZIE PER L ATTENZIONE! sara.bottiroli@unipv.it 41

Come promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile?

Come promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile? Come promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile? Studio condotto presso i 5 Istituti di cura per anziani della Città di Lugano. Giornata RAI 2011 Lugano 27

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L'autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione)

Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L'autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione) Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L'autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione) e la Commissione declina ogni responsabilità sull'uso

Dettagli

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti

Dettagli

MEMORIA. La memoria umana è definita come la capacità di riattivare, in modo parziale o totale, gli avvenimenti del passato;

MEMORIA. La memoria umana è definita come la capacità di riattivare, in modo parziale o totale, gli avvenimenti del passato; MEMORIA La memoria umana è definita come la capacità di riattivare, in modo parziale o totale, gli avvenimenti del passato; La memoria umana è definita anche come la capacità di generare nuove conoscenze,

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

CASTELFRANCO EMILIA (MO) ISTITUTO COMPRENSIVO G. MARCONI SCUOLA DELL INFANZIA: PICASSO

CASTELFRANCO EMILIA (MO) ISTITUTO COMPRENSIVO G. MARCONI SCUOLA DELL INFANZIA: PICASSO CASTELFRANCO EMILIA (MO) ISTITUTO COMPRENSIVO G. MARCONI SCUOLA DELL INFANZIA: PICASSO PROGETTO ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI : GIOCHIAMO CON L ITALIANO Anno scolastico 2009 2010. Premessa. Data la

Dettagli

Studio o faccio i compiti?

Studio o faccio i compiti? Devo leggere o studiare? Per oggi c erano i compiti, ma non c era nulla da studiare. Che fortuna! Studio o faccio i compiti? La sostanza dei compiti è lo studio e lo studio è il compito dei compiti STUDIARE

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

PROGETTO UILP Basilicata SPORTELLO ASCOLTO UN PROGETTO SPERIMENTALE E INNOVATIVO

PROGETTO UILP Basilicata SPORTELLO ASCOLTO UN PROGETTO SPERIMENTALE E INNOVATIVO Potenza,19 settembre 2014 PROGETTO UILP Basilicata SPORTELLO ASCOLTO UN PROGETTO SPERIMENTALE E INNOVATIVO I primi segni di invecchiamento iniziano con il pensionamento, perché nella nostra società l uomo

Dettagli

I Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini

I Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini I Disturbi Specifici di Apprendimento Dott.ssa Brembati Federica Dott.ssa Roberta Donini Il disturbo specifico di apprendimento L uso del termine disturbo specifico dell apprendimento si riferisce a difficoltà

Dettagli

Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità

Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità ANALISI DEL TITOLO Per prima cosa cercheremo di analizzare e capire insieme il senso del titolo di questo lavoro:

Dettagli

Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare

Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Caterina D Ardia Neuropsichiatria Infantile Università Sapienza, Roma Disturbi dello Sviluppo Sono Disturbi che accompagnano la persona

Dettagli

La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico

La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico Dott.ssa Sara Fascendini Centro Alzheimer, Fondazione Europea di Ricerca Biomedica (FERB), Ospedale Briolini, Gazzaniga (BG) CHE COSA È LA DEMENZA?

Dettagli

PLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011

PLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

1. Conoscere l importanza del diritto al cibo e della giusta alimentazione in tutto il mondo. In particolare in parti del mondo in via di sviluppo.

1. Conoscere l importanza del diritto al cibo e della giusta alimentazione in tutto il mondo. In particolare in parti del mondo in via di sviluppo. OBIETTIVI 1. Conoscere l importanza del diritto al cibo e della giusta alimentazione in tutto il mondo. In particolare in parti del mondo in via di sviluppo. 2. Conoscere ed incontrare altre culture del

Dettagli

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto

Dettagli

FUNZIONI COGNITIVE INTERESSATE

FUNZIONI COGNITIVE INTERESSATE PREMESSA Il progetto è finalizzato a rendere i bambini sempre più consapevoli e padroni dei processi di pensiero attivati durante l apprendimento ed in altri contesti di vita, così da diventare pian piano

Dettagli

LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA. Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA)

LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA. Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA) COMPETENZE EUROPEE INFANZIA CAMPO D ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA E CONTENUTI LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA) Ha interiorizzato le nozioni

Dettagli

Bambini e nonni insieme per una vita più bella. incontro con la Malattia di Alzheimer

Bambini e nonni insieme per una vita più bella. incontro con la Malattia di Alzheimer Bambini e nonni insieme per una vita più bella incontro con la Malattia di Alzheimer Società Cooperativa Sociale Occhio Magico BAMBINI E NONNI INSIEME PER UNA VITA PIÙ BELLA incontro con la Malattia di

Dettagli

Corso di aggiornamento per operatori e volontari del Progetto Filippide Associazione Diversamente onlus

Corso di aggiornamento per operatori e volontari del Progetto Filippide Associazione Diversamente onlus Corso di aggiornamento per operatori e volontari del Progetto Filippide Associazione Diversamente onlus Creare e utilizzare le storie sociali Dott. Marco Pontis Autore del Corso Avanzato Autismo: interventi

Dettagli

Presentazione. Obiettivi dell area «Modelli mentali»

Presentazione. Obiettivi dell area «Modelli mentali» Presentazione In queste schede scoprirai alcuni meccanismi che si mettono in funzione quando cerchi di comprendere un testo. Un lettore esperto infatti è in grado di estrarre dal testo le informazioni

Dettagli

ALBUM di VITA La tecnica dello sketchbook per curare con le immagini

ALBUM di VITA La tecnica dello sketchbook per curare con le immagini RIASSUNTO SINTETICO DEL PROGETTO (come nasce, come si sviluppa, le finalità, struttura del progetto, etc) ALBUM di VITA La tecnica dello sketchbook per curare con le immagini Il progetto album di vita

Dettagli

Progetto Comes, sostegno all handicap

Progetto Comes, sostegno all handicap TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,

Dettagli

Autoefficacia e apprendimento

Autoefficacia e apprendimento Autoefficacia e apprendimento Definizione di autoefficacia Convinzione della propria capacità di fornire una certa prestazione organizzando ed eseguendo le sequenze di azioni necessarie per gestire adeguatamente

Dettagli

DSA I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

DSA I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DSA I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COME INTERVENIRE ALLA LUCE DELLA LEGGE 170/2010 A CURA DEL PROF. Benedetto di Biasio A.S. 2011/2012 LA DISLESSIA è un disturbo strumentale di lettura. Ad esso

Dettagli

Il progetto di vita: la funzione del docente

Il progetto di vita: la funzione del docente L orientamento dove essere effettuato considerando le caratteristiche cognitive e comportamentali dell alunno la disabilità le competenze acquisite gli interessi e le predisposizioni personali e non ultimo

Dettagli

BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica

BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Agenzia per la valorizzazione dell individuo nelle organizzazioni di servizio Corso di formazione BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Sito internet: www.avios.it E-mail: avios@avios.it

Dettagli

I.C. "L.DA VINCI" LIMBIATE CURRICOLO IN VERTICALE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 GEOGRAFIA

I.C. L.DA VINCI LIMBIATE CURRICOLO IN VERTICALE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 GEOGRAFIA GEOGRAFIA Osservare gli spazi circostanti Saper distinguere sopra-sotto, davantidietro etc. svolgendo semplici percorsi sul foglio e attraverso giochi di psicomotricità (AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA)

Dettagli

Unità 18. Le certificazioni di italiano L2. Lavoriamo sulla comprensione. Università per Stranieri di Siena Livello A2 CHIAVI

Unità 18. Le certificazioni di italiano L2. Lavoriamo sulla comprensione. Università per Stranieri di Siena Livello A2 CHIAVI Unità 18 Le certificazioni di italiano L2 CHIAVI In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni sul test di lingua per stranieri parole relative alle certificazioni di italiano,

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

I disturbi di apprendimento a scuola

I disturbi di apprendimento a scuola I disturbi di apprendimento a scuola Quale scuola per i bambini con difficoltà? Giacomo Stella Università degli Studi di Urbino Associazione Italiana Dislessia (A.I.D.) 1 Introduzione Il problema dei disturbi

Dettagli

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia

Dettagli

PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente

Dettagli

I. P. S. S. S. E. DE AMICIS METODOLOGIE OPERATIVE

I. P. S. S. S. E. DE AMICIS METODOLOGIE OPERATIVE I. P. S. S. S. E. DE AMICIS ROMA METODOLOGIE OPERATIVE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CLASSI PRIME INDIRIZZO : SERVIZI SOCIO SANITARI 1 Premessa Le vigenti disposizioni di riforma della scuola secondaria superiore

Dettagli

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 o QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI PRIME

UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 o QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI PRIME UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 o QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI PRIME Denominazione IO E GLI ALTRI UNITA DI APPRENDIMENTO Compito-prodotto Cartellone e/o video e/o manufatti e/o fascicolo Competenze mirate

Dettagli

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI Questo strumento è stato creato per facilitare gli operatori sanitari nella valutazione e nell educazione dei pazienti trattati

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

Psicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria

Psicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria Psicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria Roberto Trinchero Dipartimento di Filosofia e Scienze dell Educazione Università degli studi di Torino roberto.trinchero@unito.it

Dettagli

INSERIMENTO DATI BASILARI

INSERIMENTO DATI BASILARI PASSO PASSO. Questo applicativo software nasce con l idea di essere molto semplice da usare. Di fatto lo è ed infatti non dispone di un help in linea all interno dello stesso. Tuttavia ci sentiamo in dovere

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella

Dettagli

AD HOC Servizi alla Persona

AD HOC Servizi alla Persona Software per la gestione dell amministrazione AD HOC Servizi alla Persona GESTIONE PASTI RESIDENZIALE Le principali funzioni del modulo pasti si possono suddividere nei seguenti punti: gestire le prenotazioni

Dettagli

L adozione di un bambino già grande e l arrivo dell adolescenza Marco Chistolini Adolescenza adottiva L adozione è una condizione esistenziale che ha tratti comuni e profonde differenze. Questo assunto

Dettagli

Strategia di ricerca Come costruire un Curriculum vitae appetibile Come ci si presenta ad un colloquio di lavoro

Strategia di ricerca Come costruire un Curriculum vitae appetibile Come ci si presenta ad un colloquio di lavoro PERCORSO FORMATIVO PER VOLONTARI SERVIZI AL LAVORO V SESSIONE Ricerca attiva del lavoro Strategia di ricerca Come costruire un Curriculum vitae appetibile Come ci si presenta ad un colloquio di lavoro

Dettagli

ORIENTAMENTO A IMMAGINI

ORIENTAMENTO A IMMAGINI ORIENTAMENTO A IMMAGINI Progetto di stimolazione cognitivo- sensoriale Fondazione Immacolata di Lourdes Onlus Centro Servizi alla Persona Amaltea Società Cooperativa Sociale Onlus Equipe: Il Progetto Orientamento

Dettagli

Laura Viganò 13.12.10

Laura Viganò 13.12.10 LA SCUOLA dell INFANZIA UN CONTESTO PREDISPOSTO ALL INCLUSIONE Laura Viganò 13.12.10 Alcune caratteristiche proprie della scuola dell infanzia, se riconosciute e condivise dall intero collegio docenti,

Dettagli

INGLESE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione

INGLESE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione INGLESE COMPETENZE SPECIFICHE AL a. Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie

Dettagli

Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali

Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali 1 A.S. 2012 13 Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 23.4.2013 1. Premessa A titolo di

Dettagli

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Criteri per il successo e per il fallimento di un trattamento. Fattori: 1) del Paziente 2) del terapeuta 3) tecnici 4) relazionali 5) ambientali

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

LINGUE STRANIERE: INGLESE e FRANCESE. Obiettivi

LINGUE STRANIERE: INGLESE e FRANCESE. Obiettivi LINGUE STRANIERE: INGLESE e FRANCESE Obiettivi Ascoltare Parlare Leggere 1. individuare gli elementi essenziali della situazione; 2. individuare le intenzioni comunicative; 3. capire il significato globale

Dettagli

IL COLLOQUIO DI COUNSELING

IL COLLOQUIO DI COUNSELING IL COLLOQUIO DI COUNSELING Università LUMSA di Roma Anno accademico 2014/2015 Dott. P. Cruciani Dott.ssa P. Szczepanczyk Testo di riferimento: Il colloquio di counseling di Vincenzo Calvo Cos è il Counseling

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

PROPOSTE. FORMATIVE per la SCUOLA. dell INFANZIA. Proposte ideate da CRISTINA GRAFFEO e PAOLA PECORARI Anno 2014-15

PROPOSTE. FORMATIVE per la SCUOLA. dell INFANZIA. Proposte ideate da CRISTINA GRAFFEO e PAOLA PECORARI Anno 2014-15 PROPOSTE FORMATIVE per la SCUOLA dell INFANZIA Proposte ideate da CRISTINA GRAFFEO e PAOLA PECORARI Anno 2014-15 GIOCANDO CON LE EMOZIONI Sostenere e aiutare i bambini ad ascoltare le proprie emozioni

Dettagli

Terapie non farmacologiche per i malati di Alzheimer

Terapie non farmacologiche per i malati di Alzheimer WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 3 Edizione Terapie non farmacologiche per i malati di Alzheimer Castellanza, 24 marzo 2015 a cura di Vigato Federico Alla luce degli

Dettagli

FINESTRE INTERCULTURALI

FINESTRE INTERCULTURALI Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia Anelia Cassai/lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA

Dettagli

Gli interventi educativi/abilitativi. Dott.ssa Silvia Chieregato Dott.ssa Emanuela Rocci

Gli interventi educativi/abilitativi. Dott.ssa Silvia Chieregato Dott.ssa Emanuela Rocci Gli interventi educativi/abilitativi Dott.ssa Silvia Chieregato Dott.ssa Emanuela Rocci CHI SIAMO AUTISMO&SOCIETA DIRETTORE SCIENTIFICO DOTT. L.MODERATO METODO SUPERABILITY INTERVENTI ABILITATIVI-EDUCATIVI

Dettagli

LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d Europa per la sc. primaria) (I traguardi

Dettagli

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta

Dettagli

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono

Dettagli

Tempo Abilità Tipologie di lavoro contenuto/contenuti? Lavoro individuale, a coppie o di gruppo della visita aziendale. 1 settimana Leggere

Tempo Abilità Tipologie di lavoro contenuto/contenuti? Lavoro individuale, a coppie o di gruppo della visita aziendale. 1 settimana Leggere CONTENUTI DEL MODULO Gli alunni prima della visita aziendale cercano informazioni sulla loro impresa partner su internet o nella loro cerchia di conoscenze e predispongono su questa base il testo di un

Dettagli

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita. PROGETTARE UNA GITA Prima di dare avvio al percorso è opportuno condividere con gli alunni tutto il progetto ed eventualmente modificare alcuni elementi in rapporto alla discussione. Gli alunni devono

Dettagli

Guida alla gestione dei Verbali d esame online

Guida alla gestione dei Verbali d esame online Guida alla gestione dei Procedura informatica ESSE3 Versione 2.2 Autore Stato Revisore Data 31/01/2014 Distribuito a: Gruppo di lavoro ESSE3 Docenti dell Ateneo Sommario Introduzione... 1 1 Accesso all

Dettagli

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano)

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano) Cervignano del Friuli PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano) 1 PRESENTAZIONE CHI SIAMO Il Nido è un Servizio Comunale, gestito da personale della Cooperativa ITACA, in

Dettagli

INGLESE - CLASSE PRIMA

INGLESE - CLASSE PRIMA INGLESE - CLASSE PRIMA 1) Discriminazione di suoni, intonazione e ritmo Sa riconoscere suoni non familiari della lingua 2 Sa pronunciare parole in lingua inglese Capisce parole e espressioni di uso frequente

Dettagli

Servizio di Psicologia Scolastica SPAZIO ASCOLTO LA CARICA DEI GENITORI 10 MAGGIO 2012

Servizio di Psicologia Scolastica SPAZIO ASCOLTO LA CARICA DEI GENITORI 10 MAGGIO 2012 Servizio di Psicologia Scolastica SPAZIO ASCOLTO LA CARICA DEI GENITORI 10 MAGGIO 2012 STUDIARE. Per uno studio efficace è necessaria l attivazione contemporanea di diverse aree: ATTENTIVA (concentrazione)

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

STRATEGIE VISIVE PER LA COMUNICAZIONE

STRATEGIE VISIVE PER LA COMUNICAZIONE STRATEGIE VISIVE PER LA COMUNICAZIONE A CURA DELLA S.C. DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE ASLCN1 PRESIDIO EX ASL 17 COSA SONO? Sono quei SEGNALI che vediamo e che sono in grado di stimolare, sostenere ed ampliare

Dettagli

Lezione con la LIM. Stefania Pinnelli unisalento. Stefania Pinnelli

Lezione con la LIM. Stefania Pinnelli unisalento. Stefania Pinnelli Lezione con la LIM. unisalento Perché piace agli insegnanti - rinnova la lezione frontale consente salvataggio di attività didattiche e il recupero rapido - facilita la spiegazione di processi, la descrizione

Dettagli

CONTROLLO DELLO STIMOLO CONSEGUENZE DELLE RISPOSTE CONSEGUENZE DELLE RISPOSTE CONTROLLO DELLO STIMOLO CONTROLLO DELLO STIMOLO CONTROLLO DELLO STIMOLO

CONTROLLO DELLO STIMOLO CONSEGUENZE DELLE RISPOSTE CONSEGUENZE DELLE RISPOSTE CONTROLLO DELLO STIMOLO CONTROLLO DELLO STIMOLO CONTROLLO DELLO STIMOLO CONSEGUENZE DELLE RISPOSTE Fino ad ora si è visto come le conseguenze delle risposte modificano il comportamento del soggetto. In quest ottica si è parlato di rinforzamento che è l operazione che descrive

Dettagli

FORMAZIONE 2016 FORMAZIONE SPECIALISTICA PER PROFESSIONISTI CHE LAVORANO NELL AMBITO DELLE DEMENZA

FORMAZIONE 2016 FORMAZIONE SPECIALISTICA PER PROFESSIONISTI CHE LAVORANO NELL AMBITO DELLE DEMENZA FORMAZIONE 2016 FORMAZIONE SPECIALISTICA PER PROFESSIONISTI CHE LAVORANO NELL AMBITO DELLE DEMENZA COUNSELING PSICOLOGICO INDIVIDUALE E DI GRUPPO PER FAMILIARI DI PERSONE AFFETTE DA DEMENZA 25 marzo, 1-8

Dettagli

ESERCIZI PER IL POTENZIAMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA GRUPPO A

ESERCIZI PER IL POTENZIAMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA GRUPPO A ESERCIZI PER IL POTENZIAMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA GRUPPO A Progetto www.aprico.it Obiettivo Scuola Fondazione ASPHI Onlus - La riproduzione anche parziale è vietata senza autorizzazione scritta Data:

Dettagli

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it Excel A cura di Luigi Labonia e-mail: luigi.lab@libero.it Introduzione Un foglio elettronico è un applicazione comunemente usata per bilanci, previsioni ed altri compiti tipici del campo amministrativo

Dettagli

Anno 2008-9: casi singoli. Anno 2009-10: coinvolgimento Scuola Primaria

Anno 2008-9: casi singoli. Anno 2009-10: coinvolgimento Scuola Primaria Ricercare per Fare Storia del progetto Anno 2007-8: la ricerca ha coinvolto 10 bambini con S.Down tra 3-6 anni, genitori e insegnanti di 7 scuole d infanzia. Anno 2008-9: casi singoli. Anno 2009-10: coinvolgimento

Dettagli

FINESTRE INTERCULTURALI

FINESTRE INTERCULTURALI Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA FINESTRA INTERCULTURALE

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA INGLESE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA INGLESE ISTITUTO COMPRENSIVO AUGUSTA BAGIENNORUM BENE VAGIENNA PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA INGLESE ANNO SCOLASTICO. PRESUPPOSTI PEDAGOGICI L Istituto Comprensivo di Bene Vagienna favorisce ormai da anni l

Dettagli

L'esame orale per il livello C1

L'esame orale per il livello C1 L'esame orale per il livello C1 In cosa consiste l esame? E' una prova orale durante la quale dovete esprimervi nella lingua dell esame: - in una situazione informale della vita universitaria in cui dovete

Dettagli

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente

Dettagli

LA DISGRAFIA. Lucia Papalia lugr.papalia@libero.it

LA DISGRAFIA. Lucia Papalia lugr.papalia@libero.it LA DISGRAFIA Lucia Papalia lugr.papalia@libero.it La disgrafia è un disturbo specifico dell apprendimento che si evidenzia come difficoltà a riprodurre i segni alfabetici e quelli numerici; riguarda il

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

Insegnare con il blog. Materiale tratto da:

Insegnare con il blog. Materiale tratto da: Insegnare con il blog Materiale tratto da: Weblog La parola "blog" nasce dalla contrazione del termine anglosassone "weblog" che, letteralmente, significa "traccia nella rete". Il blog infatti rappresenta

Dettagli

A PROPOSITO DI TERAPIA OCCUPAZIONALE

A PROPOSITO DI TERAPIA OCCUPAZIONALE A PROPOSITO DI TERAPIA OCCUPAZIONALE Che cosa è - perché è importante - come funziona obiettivo dei trattamenti COS E LA TERAPIA OCCUPAZIONALE E un trattamento per le persone che sono state colpite da:

Dettagli

COMPETENZE DI BASE IN LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE FISSATI DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012

COMPETENZE DI BASE IN LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE FISSATI DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012 DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: DISCIPLINE CONCORRENTI: COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO L alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali

Dettagli

NEGLECT E QUOTIDIANITA ROSSANA FARAVELLI TERAPISTA OCCUPAZIONALE

NEGLECT E QUOTIDIANITA ROSSANA FARAVELLI TERAPISTA OCCUPAZIONALE NEGLECT E QUOTIDIANITA ROSSANA FARAVELLI TERAPISTA OCCUPAZIONALE Il neglect è un disturbo conseguente ad un danno cerebrale (vascolare e/o traumatico) che si manifesta come un inabilità a orientare o reagire

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

Scuole Classiche e moderne. La realtà Italiana.

Scuole Classiche e moderne. La realtà Italiana. CONTINUA L INTRODUZIONE ARCHITETTURA FENG SHUI Scuole Classiche e moderne. La realtà Italiana. 1. Parlando strettamente nell ambito del Feng Shui c'è anche da comprendere che esistono le Scuole classiche

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

PRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA

PRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA PRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA La nostra Associazione Mariposa si pone come obiettivo quello di approfondire la percezione ed il grado di conoscenza del tema della violenza assistita dai minori

Dettagli

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Obiettivi e tempi della comunicazione

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento

Dettagli

Plurilinguismo: dal mondo a casa nostra Poster 6

Plurilinguismo: dal mondo a casa nostra Poster 6 1 Plurilingue?! Si, ma come? Spiegazioni Domande Risposte Corrette Note Non è assolutamente possibile dare una breve definizione scientifica che sia in grado di rendere la complessità del sistema di segni

Dettagli

ASSEMBLEA DI CLASSE COOPERATIVA

ASSEMBLEA DI CLASSE COOPERATIVA ASSEMBLEA DI CLASSE COOPERATIVA Coinvolgere attivamente i genitori Come rendere effettiva la comunicazione scuola famiglia e non utilizzare un'interazione basata sull'estrazione di informazione? In altri

Dettagli

Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP

Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP PRESENTAZIONE DEL PROGETTO La CISL ha organizzato questo incontro perché

Dettagli

insegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel

insegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel insegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel BAMBINI COINVOLTI : 19 del gruppo rosa (D) 17 del gruppo giallo (C) INSEGNANTI RESPONSABILI : Balbo Gabriella Anna Maria De Marchi

Dettagli