CASA DI RIPOSO VILLA BIANCA Istituto delle Suore Francescane di Cristo Re Via Bellavista, TARZO (TV)

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1 GESTIONE DEI PRESIDI PER LA TERAPIA RESPIRATORIA 1. SCOPO Il presente protocollo è stato elaborato con lo scopo di: permettere un uniformità di comportamenti da parte dell equipe infermieristica per la somministrazione della terapia respiratoria; fornire indicazioni operative chiare, semplici e agevolare l impiego del servizio di ossigeno terapia; attuare misure tecniche e operative al fine di evitare le infezioni polmonari legate alla terapia respiratoria. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Le indicazioni contenute nel presente documento riguardano le attività da realizzarsi quando è necessario sottoporre ad ossigenoterapia o aerosol terapia un ospite presente presso Villa Bianca. 3. PERSONALE COINVOLTO NELLA PROCEDURA OPERATIVA Le indicazioni espresse nel presente documento guida devono essere applicate dai professionisti coinvolti nel processo operativo per ruolo e stretta competenza: personale infermieristico, OSS e manutentori. 4. MODALITA OPERATIVE 4.1 Introduzione La maggior causa d infezioni polmonari a ospiti accolti in struttura protetta è legata all esposizione ad aerosol contaminati. Nel 1994 il CDC di Atlanta, organo statunitense preposto al controllo delle infezioni nosocomiali, ha elaborato delle Linee guida per indirizzare i corretti comportamenti da tenere da parte del personale sanitario preposto. Gli studi effettuati hanno evidenziato l importanza di alcune misure molto raccomandate e da realizzarsi tutte le volte che sono eseguite procedure sanitarie, considerate efficaci da esperti del campo, sono misure suggerite e da adottare in molte situazioni. Il materiale per l assistenza respiratoria è considerato dal CDC come semicritico poiché viene in contatto diretto o indiretto con mucose, pertanto deve avere come requisito la sterilità o la disinfezione ad alto livello. L adeguata pulizia e sterilizzazione o disinfezione dei presidi riutilizzabili, rappresenta un momento fondamentale di un programma mirato a ridurre la infezioni associate alle procedure respiratorie. Dopo la disinfezione chimica di tali presidi è necessaria un operazione di risciacquo ed è importante utilizzare acqua sterile, poiché l acqua di rubinetto può contenere microrganismi che possono causare infezioni delle vie aeree, soprattutto legionella spp. E importante quindi prendere in considerazione le principali procedure che possono rappresentare un fattore di rischio per l apparato respiratorio, quali l Ossigeno terapia e l Aerosolterapia. 4.2 Ossigeno terapia Obiettivi Evitare la trasmissione d infezioni polmonari Materiali per lo più monouso. Flussometro Umidificatore in plastica graduato Tubo/prolunga per ossigeno terapia 1

2 Mascherina ed occhialini Bombola Ossigeno portatile con carrello Indicazioni per l uso La terapia respiratoria con l utilizzo di ossigeno è da svolgere: solo in emergenza per pazienti dispnoici; su indicazione del medico per pazienti con Ossigeno terapia ad intermittenza o a lungo termine Standard di risultato. Saturazione di ossigeno adeguata (Sa O2> 92%) Tecnica di esecuzione INFERMIERI Di seguito sono indicate le diverse attività possibili e le indicazioni da seguire: utilizzare un gorgogliatore pulito, disinfettato e conservato in un contenitore chiuso; riempire il gorgogliatore con acqua p.p.i. sterile per evitare secchezza, danni alle mucose e infezioni; ricordarsi di avvitare il gorgogliatore al flussometro; attenzione a collegare il tubo dalla parte distale al flussometro e con la parte prossimale alla mascherina o agli occhialini; porre attenzione a fissare la mascherina o l occhiale all ospite per favorire l assorbimento dell ossigeno; controllare il regolare flusso per l erogazione dell ossigeno in base alle condizioni cliniche come da prescrizione medica; controllare il buon funzionamento delle apparecchiature per evitare rischi connessi all impiego di gas; controllare il paziente e monitorare i parametri vitali FC, FR, Sat. O2, PA per evitare un eccessivo aumento della Pa O2 che può provocare arresto respiratorio; registrare in consegna i parametri per il monitoraggio del paziente. Operatori Socio Sanitari - OSS Di seguito sono indicate le diverse attività possibili e le indicazioni da seguire: controllare flussometro durante l assenza dell infermiere Non deve essere superata la dose prescritta e già impostata dall infermiere per assicurare la continuità terapeutica; controllare e mantenere il livello dell acqua sterile nel gorgogliatore per evitare secchezze e danni alle mucose; sorvegliare l ospite: segnalare all infermiere eventuali alterazioni della respirazione, dello stato di coscienza; adottare tutte le norme di sicurezza relative all impiego di gas per la sicurezza dell ospite, degli operatori e dell ambiente (Vedere precauzioni d uso) Manutenzione giornaliera Svitare il gorgogliatore e svuotarlo del suo contenuto; lavare accuratamente il gorgogliatore e risciacquarlo con acqua sterile; riempire nuovamente il gorgogliatore con acqua sterile e avvitarlo al flussometro; Attenzione: è cura dell infermiere, in caso di ossigeno-terapia durante la notte, assicurarsi che la bombola contenga la quantità di ossigeno sufficiente alla copertura dell orario notturno Al termine dell uso Chiudere il rubinetto di erogazione dell ossigeno posto sulla bombola; 2

3 scollegare tutto il sistema ed eliminare, ponendolo nel contenitore per i rifiuti urbani, il tubo di deflusso, la mascherina e gli occhialini; lavare con un panno imbevuto di detergente il flussometro, asciugarlo e disinfettarlo con un panno imbevuto di soluzione alcolica; lavare accuratamente il gorgogliatore con acqua e detergente, risciacquare e asciugare; disinfettare il gorgogliatore lasciandolo in immersione per non meno di 20 minuti in una soluzione contenente amuchina; lasciar asciugare e riporre il gorgogliatore in un sacchetto o in un cassetto al riparo dalla polvere; passare un panno inumidito sulle pareti esterne della bombola e, dopo aver controllato che sia correttamente chiuso il rubinetto erogatore, riporre la bombola nell apposito spazio dedicato (cfr. planimetria allegata) 4.3 Aerosol terapia Obiettivi Evitare la trasmissione d infezioni polmonari Materiali Apparecchio per aerosol terapia Ampolle in dotazione all apparecchiatura o eventualmente monouso Farmaci da utilizzare per aerosol Tecnica di esecuzione Utilizzare solo liquidi sterili per la nebulizzazione o aerosolizzazione e somministrarli in modo asettico Al termine dell uso (per materiale no monouso) Sconnettere l ampolla dall apparecchio; lavare accuratamente l ampolla con acqua e detergente, risciacquarla ed asciugarla; disinfettare l ampolla immergendola per 30 minuti in una soluzione a base di amuchina; riporre il materiale su descritto nel proprio contenitore al riparo dalla polvere. 5. UTILIZZO-PRESCRIZIONE E MANIPOLAZIONE DELLE BOMBOLE D OSSIGENO Le bombole di ossigeno hanno all interno una pressione di 200 atm. L elevata pressione è regolata da un riduttore ed è rilevabile sul manometro. Moltiplicando la cifra indicata dal manometro per il contenuto in litri (capienza della bombola che può variare da 10 Lt. a 50 Lt) si ottiene la quantità di ossigeno ancora disponibile nella bombola. Esempio di calcolo del contenuto: una bombola ha un contenuto di 10 lt. e il manometro segna 200 atm. Ne risulta un contenuto di 2000 lt. di ossigeno; con un consumo di 2 lt. al minuto la bombola sarà vuota dopo 16 ore circa. La struttura dispone sia di bombole di ossigeno che di concentratori, le prime (bombole) sono fornite dalla farmacia ospedaliera dell OC di Vittorio Veneto I concentratori sono forniti dal servizio di pneumologia sempre dell OC di Vittorio Veneto. Attenzione che il concentratore non ha al suo interno ossigeno ma trasforma l aria dell ambiente in ossigeno. L ordine di rifornimento per le bombole d ossigeno viene fatto alla farmacia ospedaliera, quando: non vi è una scorta minima di 4 bombole (2 bombole vuote più una bombola di emergenza per nucleo) Il deposito delle bombole è situato sul retro della casa Sacra Famiglia, uscita nord, in una specifica gabbia in rete con tetto in lamiera, dove vengono deposte alla consegna dalla stessa ditta fornitrice. Come: tramite fax al. N. 0438/6657 Da chi: prescrizione medica 3

4 Il deposito delle bombole è situato sul retro della casa Sacra famiglia, uscita nord, in una specifica gabbia in rete con tetto in lamiera, dove vengono deposte alla consegna dalla stessa ditta fornitrice. Concentratori Per la fornitura dei concentratori si rende necessaria la valutazione tramite l emogas analisi richiesto dal medico di struttura al servizio di pneumologia dell OC di Vittorio Veneto. In base al risultato, il medico pneumologo deciderà la necessità o meno del concentratore. La presenza dei concentratori, alimentati elettricamente, richiede la presenza di altrettante bombole di Ossigeno di supplenza e quindi in caso d interruzione elettrica vanno usate le tradizionali bombole d ossigeno. Si tratta di bombole specificatamente nominate con il nome e cognome dell ospite che usa il concentratore. Tali bombole sono poste nel deposito a gabbia prima descritto. Quando la bombola in uso nel nucleo è vuota, è cura dell infermiere provvedere alla sua sostituzione, consegnandola al manutentore il quale provvede a cambiarla con una nuova. Il manutentore e in sua assenza l Infermiere in turno deve: 1. controllare la bombola (colore ed etichetta); 2. togliere il cappuccio protettivo ( il rubinetto deve essere chiuso); 3. svitare il tappo della valvola; 4. aprire lentamente il rubinetto per eliminare eventuali particelle di polvere; 5. connettere il manometro in posizione verticale, completo di flussometro e chiudere la valvola di precisione che, come descritto, serve a regolare la quantità di litri di ossigeno al minuto da erogare all ospite. 5.1 Precauzioni d uso Aprire sempre lentamente la manopola Attenzione un apertura troppo rapida può mettere fuori uso il manometro. E fatto assoluto divieto di: usare lubrificanti (pericolo di scoppio); svolgere manovre di spostamento manuale della bombola facendo leva sul gruppo valvola; usare la valvola per sostenere oggetti o materiali (tubi di gomma, indumenti); intervenire sulla valvola con mani o stracci unti o sporchi; usare pressioni di alimentazione e di utilizzo non corrette; non chiudere la valvola con la manopola (volantino) al termine dell utilizzo; manipolare la valvola o sottoporla a revisione da personale non autorizzato 6. POSSIBILI RISCHI E PRECAUZIONI Lo scoppio può essere provocato da qualsiasi sorgente di calore che faccia aumentare il volume del gas, e quindi la pressione all interno delle bombole. Perciò queste vanno tenute lontane o efficacemente protette da stufe, caloriferi e anche dai raggi solari. Lo scoppio può avvenire anche per forte urto o caduta; occorre allora che le bombole vengano fissate a pareti mediante catene, oppure fissate su appositi carrelli muniti di fissaggio della bombola. Per bombole di piccole dimensioni può essere utilizzata una custodia per la protezione. Le bombole non devono essere su luoghi di passaggio o di persone o di mezzi. Il trasporto deve essere effettuato con mezzi che garantiscono la stabilità della bombola e le normative specifiche. 4

5 La valvola deve essere sempre protetta dal cappuccio metallico o da un proteggi valvola. Le fughe di gas si verificano per rottura della valvola non protetta durante le operazioni di trasporto o per mancato fissaggio della bombola durante l utilizzo, in questo caso la bombola per forza di reazione si mette in moto provocando danni a persone e cose. Le fughe di minore entità (ad esempio la valvola che non tiene) hanno effetti diversi a seconda della natura del gas, potendo provocare incendi, intossicazioni, asfissia. E necessaria quindi una costante sorveglianza ed eventuale manutenzione da parte di personale qualificato. 7. UTILIZZO E MANIPOLAZIONE DEL CONCENTRATORE Di seguito si evidenziano alcune linee d indirizzo da seguire. Accensione dell apparecchio concentratore di Ossigeno: preventivamente all accensione è necessario: assicurarsi che ci sia spazio tra il concentratore e la mobilia adiacente e tenere il concentratore lontano da fonti di calore (radiatori) assicurarsi che la manopola (colore nero) sia chiusa livello zero premere il pulsante generale (On/Off) e successivamente, appena termina il sibilo/fischio di accensione aprire l erogatore di ossigeno con l apposita manopola. Attenzione che se non vengono eseguite le manovre come indicato c è il rischio che il concentratore s inceppi. Particolari attenzioni per il buon utilizzo del concentratore e sua efficacia. assicurarsi che sia presente l acqua sterile per preparazione iniettabili (non fisiologica) nel gorgogliatore (min/max) controllare il filtro dell aspirazione aria posto nel retro dell apparecchio, verificare che sia pervio, si accumula sporco/polvere e c è rischio che si ostruisca. (Svolgere periodica pulizia) sostituzione periodica occhialini x ossigeno terapia. Spegnimento dell apparecchio concentratore di Ossigeno: chiusura dell erogazione di ossigeno tramite la manopola e premere successivamente il pulsante generale (On/Off) -. Attenzione che se non vengono eseguite le manovre come indicato c è il rischio che il concentratore s inceppi. 8. UTILIZZO DELLE BOMBOLE DEFINITE DI EMERGENZA Le bombole d ossigeno, come descritto dall istruzione operativa ISTRUZIONE OPERATIVA INCASO DI SITUAZIONE D URGENZA sono ubicate nei vari piani della casa, a conoscenza di tutti gli operatori (cfr. planimetria): Nucleo Fiordaliso coordinamento infermieristico; Nucleo NTSDM cucinino, accanto armadio bianco Nucleo Ciclamino cucinino, accanto armadio bianco Nucleo Margherita 3 piano, ripostiglio in adiacen za dell ascensore 4 piano, angol o bagno attrezzato. Si precisa che tali bombole vanno prelevate dai rispettivi luoghi di deposito SOLO ED ESCLUSIVAMENTE in caso di emergenza. Lo scopo di tale indicazione è strettamente legata al fatto di assicurare, in tali evenienze, la pronta reperibilità delle bombole stesse. 5

6 Per l utilizzo ordinario di bombole per l ossigeno terapia prescritta dal medico per situazioni cliniche non urgenti ( ossigeno terapia a permanenza, situazioni terminali ), la bombola da porre accanto alla paziente deve essere prelevata dal deposito bombole (possibilmente) già predisposte dai manutentori con il relativo flussimetro. In detta circostanza è compito dell Infermiere installare il flussimetro, scollegandolo dalla bombola vuota se non già inserito. Si ribadisce che nei luoghi predisposti, non devono mai mancare le bombole di emergenza se non per il tempo stretto e necessario per risolvere la situazione d emergenza. La bombola prelevata per rispondere alla situazione d emergenza, va sostituita con tempestività da una nuova bombola. Così pure la bombola in precedenza prelevata può rimanere nella stanza dell ospite anche senza il rispettivo carrello se vi è l assicurazione che la stessa bombola sia ben ferma e ancorata senza possibilità alcuna che la stessa possa cadere, nemmeno accidentalmente. 9. RESPONSABILITA La responsabilità della corretta gestione del servizio di ossigeno terapia descritta nella presente procedura è dell Infermiere. In ogni turno di servizio l infermiere deve verificare il corretto utilizzo delle bombole/concentratori e così pure della presenza delle bombole di emergenza. Così pure l infermiere in turno deve rendersi conto della disponibilità di ossigeno presente nel/nei nuclei a lui/lei affidati e riferire ogni anomalia a chi di dovere (manutentori, per eventuale approvvigionamento), CSS, direzione. Nell eccezionale eventualità che il deposito resti sprovvisto di bombole in piena efficienza e quindi provviste di ossigeno (eccezionalità legata esclusivamente a: incuria; eventi avversi; mancato rispetto della presente procedura; E RESPONSABILITA E DOVERE dell infermiere in turno rispondere alla necessità di ossigeno delle ospiti utilizzando la bombola di emergenza procedendo nel contempo a compilare la scheda , affissa accanto alla bombola di emergenza. ATTENZIONE: è importante per l equipe infermieristica e per ogni infermiere in servizio sapere esattamente dove trovare la bombola di emergenza. Come evidenziato in procedura l infermieri di turno ha l obbligo di ricercare tempestiva soluzione operativa per riposizionare le bombole d emergenza nei luoghi deputati. 6

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