Linea flebologica: prodotti terapeutici. calze curative bende elastiche

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1 Linea flebologica: prodotti terapeutici calze curative bende elastiche

2 LA CIRCOLAZIONE VENOSA I tessuti del nostro corpo, per vivere, necessitano di ricevere le sostanze indispensabili a svolgere le diverse funzioni e di eliminare le sostanze di scarto. Queste due importantissime azioni vengono garantite dalla circolazione sanguinea. Dalle sezioni sinistre del cuore il sangue viene spinto ad alta pressione nelle grandi arterie, l Aorta e le sue principali diramazioni (verso le braccia, verso il cervello, verso gli organi interni e verso le gambe). Ciascuno di questi rami a sua volta si suddivide in tronchi di minor diametro per giungere ai diversi muscoli od organi. Le arterie trasportano sangue ad alta pressione, ricco di ossigeno e di sostanza nutritive. All interno dei vari organi, la situazione si modifica, le arterie si suddividono in rami sempre più piccoli fino a raggiungere dimensioni microscopiche, i capillari. Si perde la funzione di trasporto e il circolo diventa di tipo nutrizionale, inizia un rapporto diretto con le cellule. I capillari, infatti, possiedono pareti sottilissime che permettono alle sostanze necessarie ed ai prodotti di scarto di essere scambiati con le cellule dei diversi tessuti. Superati i capillari il sangue refluo, povero di ossigeno, carico di sostanze di scarto ma anche dei prodotti della attività cellulare, viene raccolto dalle venule che confluiranno in vasi sempre più capienti, le vene, percorrendo a ritroso la strada verso le sezioni destre del cuore. Le vene sono dei vasi di trasporto pur essendo ben diverse dalle arterie, per struttura di parete e per la minore pressione che devono sopportare rispetto alla arteriosa. Il complesso Arteriole-Capillari-Venule-Linfatici è definito come unità funzionale microcircolatoria. 2

3 Alcune macro-molecole e molte molecole proteiche sono troppo grosse per poter attraversare i capillari, la loro permanenza nello spazio tra le cellule però potrebbe risultare tossica o comunque alterare un delicato equilibrio chimico. I linfatici nascono negli spazi interstiziali come vasi a fondo cieco e consentono il passaggio anche alle macromolecole e si occupano di trasportare tutto ciò che non può essere riassorbito dai capillari verso il cuore tramite i dotti linfatici principali che si gettano nella vena Cava in prossimità dell atrio destro. Il ritorno venoso verso il cuore è garantito da meccanismi che permetto al sangue di ritornare al cuore in maniera efficace: L azione delle valvole venose; La pompa plantare e la muscolare del polpaccio; La depressione inspiratoria toracica.. Negli arti inferiori la situazione è complicata ulteriormente dall incremento di pressione idrostatica dovuto alla stazione eretta; quando siamo in piedi il sangue per risalire fino al cuore deve vincere anche la forza di gravità che tende a trattenerlo verso il basso. IL SISTEMA VENOSO DEGLI ARTI INFERIORI Anatomicamente il sistema venoso degli arti inferiori si compone di vene profonde (che decorrono tra i muscoli) e vene superficiali (che costituiscono una complessa rete poco al di sotto della pelle). Il sangue venoso risale lungo l arto inferiore soprattutto tramite le vene profonde ed in minima parte, tramite le vene superficiali. All interno delle vene sono presenti delle strutture che permettono il passaggio del sangue soltanto in una direzione, ossia verso il cuore: le valvole venose; esse impediscono al sangue di ritornare verso il basso per effetto della forza di gravità. La presenza di queste valvole non può però, da sola, determinare la risalita del sangue venoso; ciò che serve è una spinta che sostituisca quella del cuore. Già nel punto più distante al cuore, il piede, esistono strutture che favoriscono il ritorno venoso. Nella pianta del piede, infatti, esiste una sorta di spugna, costituita da un complicato intreccio di vene superficiali e profonde che, tutte le volte che si fa un passo, viene svuotata dalla compressione sul terreno. Grazie a questo meccanismo, il sangue viene spinto oltre alla caviglia, fino al polpaccio, dove si trovano un ulteriore dispositivo di spinta del sangue verso il cuore: i muscoli del polpaccio. Questi, contraendosi, schiacciano le vene profonde della gamba inviando il sangue fino all inguine. Il cuore periferico degli arti inferiori è costituito quindi dall azione combinata del piede e del polpaccio, i cui muscoli, attivandosi tutte le volte che mettiamo in movimento i nostri arti inferiori imprimono una poderosa spinta al sangue. Quando il sangue venoso supera l inguine e giunge all interno dell addome un altro importante meccanismo si attiva: la respirazione. Il movimento del diaframma, il muscolo che separa la cavità toracica dalla cavità addominale, determina delle variazioni di pressione all interno delle due cavità che inducono il passaggio del sangue dall addome al torace, fino al cuore. In sintesi, possiamo affermare che il sangue venoso degli arti inferiori è garantito da una serie di meccanismi che, con consequenzialità, permettono una risalita graduale vero il cuore. Le valvole venose La pompa formata dai muscoli degli arti inferiori 3

4 LA TERAPIA COMPRESSIVA NELLE MALATTIE VENOSE Alla base dalla malattia venosa c è un alterazione della circolazione determinata dalla insufficienza valvolare con reflusso, ipertensione venosa e stasi ematica causa a loro volta di varici, sofferenza dei tessuti per ipossia da stasi, ulcere venose. L insufficienza venosa cronica può essere inoltre concausa in gravi processi trombotici coinvolgenti il sistema venoso superficiale - varicotrombosi - o profondo - trombosi venosa profonda. La terapia non può prescindere da una corretta diagnosi e può essere medica (farmacologia e compressiva), o chirurgica ad esempio sclerosante. La compressione può agire favorevolmente nel contrastare questi effetti sia nelle malattie trombotiche acute quali trombosi venose superficiali e profonde, sia in seguito a chirurgia quali compressione post-chirurgica e postscleroterapia delle varici. Inoltre nelle malattie trombotiche croniche, troviamo chiare indicazioni nel trattamento di vene varicose, edema, turbe trofiche di origine venosa ed ulcera venosa. Collegio Italiano di Flebologia: Linee guida sulla terapia compressiva (ACTA FLEBOLOGICA Dicembre 2002) MALATTIE TROMBOTICHE ACUTE TROMBOSI VENOSE SUPERFICIALI Le trombosi superficiali sono considerate malattia benigna in assenza di fattori di rischio trombofilici, generalmente comunque quale complicanza delle vene varicose. Tuttavia possono evolvere in embolia polmonare ed essere fatali. A fianco della terapia farmacologica (antiinfiammatoria/eparinica), si rafforza il ruolo della compressione elastica, fasciature e calze a compressione graduata, sempre unite alla deambulazione, nell indicazione al trattamento ed alla prevenzione dell estensione. RACCOMANDAZIONI I pazienti con trombosi superficiali hanno sempre indicazione alla compressione e deambulazione. TROMBOSI VENOSE PROFONDE Prevenzione della TVP Le calze a compressione elastica graduata riducono l incidenza di TVP dopo chirurgia con compressione ottimale da mmhg alla caviglia a 8 mmhg alla coscia. RACCOMANDAZIONI Basso rischio Grande accordo alla compressione graduata pur in assenza di dati sufficienti. Moderato rischio Calze elastiche in associazione o in alternativa alla profilassi eparinica quando controindicata. Alto rischio Come per Moderato rischio o combinazione di più metodi di profilassi. Terapia della TVP Il corrente trattamento delle TVP rimane basato sull uso dell eparina e degli anticoagulanti orali. Fondamentale risulta la compressione e deambulazione sin dal primo giorno della diagnosi di TVP, sia nel trattamento ospedaliero che in quello domiciliare di questa affezione. I tipi di compressione applicabili sono rappresentati sia da fasciature rigide che da calze elastiche di II classe di compressione. Prevenzione della Sindrome Post-Trombotica La sindrome Post-Trombotica (SPT) consegue ad una TVP con percentuali tra il 10% ed il 100% e sequele manifestantesi tra l edema di media entità e l edema invalidante con dolore ed alterazioni trofiche e cutanee fino all ulcerazione. RACCOMANDAZIONI Dopo una TVP deve essere consigliato l uso di calza elastica almeno per 2 anni ed almeno di mmhg. 4

5 CHIRURGIA COMPRESSIONE POST-CHIRURGICA E POST-SCLEROTERAPIA DELLE VARICI La compressione dopo chirurgia ha indicazione per la prevenzione del tromboembolismo venoso. RACCOMANDAZIONI I pazienti sottoposti a terapie flebologiche attive (chirurgia e scleroterapia) necessitano di tutori di compressione. MALATTIE TROMBOTICHE CRONICHE VENE VARICOSE La compressione è da considerarsi fondamentale per la gestione clinica del paziente con vene varicose per gli effetti di riduzione di pesantezza e dolore emodinamici e sul trofismo tessutale sia sola che in associazione a terapia farmacologica. RACCOMANDAZIONI L uso di un trattamento compressivo è raccomandato, ed in particolare è consigliata una compressione superiore a 18 mmhg. EDEMA L edema è una complicanza comune dell insufficienza venosa sin dagli stadi di minor rilevanza clinica ma anche in gravi malattie sistemiche cardiache, renali, epatiche. E presente come succulenza perimalleolare serotina nell IVC e compare progressivamente più evidente nella malattia varicosa complicata da compromissione cutanea e nell ulcera a stasi. L eziopatogenesi è rappresentata dallo stravolgimento dei rapporti pressori interstiziali causato dall ipertensione venosa. Un ruolo nella prevenzione della formazione dell edema serotino nell IVC sembra giocato dalla allungabilità e dal coefficiente di slope (aumento della compressione in mmhg all aumento della circonferenza dell arto) del tutore elastico. Calze con slope elevato contrasterebbero più efficacemente la formazione dell edema. TURBE TROFICHE DI ORIGINE VENOSA: PIGMENTAZIONE CUTANEA, ECZEMA VENOSO, IPODERMITE, ULCERA CICATRIZZATA La presenza di alterazioni cutanee nella malattia venosa cronica è indice di grave sofferenza tessutale sostenuta da ipossia da stasi cronica. Vi è evidenza di reflusso safenico e/o compromissione del circolo venoso profondo che influenzano la scelta dell entità del tipo di compressione. RACCOMANDAZIONI In presenza di reflusso safenico, l applicazione di calze con compressione di 30 mmhg alla caviglia è in grado di migliorare sia la clinica che l emodinamica. La presenza di turbe trofiche quali edema cronico ed impodermite necessiterebbe di pressioni alla caviglia comprese tra 30 e 40 mmhg. La compressione è raccomandata nella prevenzione della recidiva di ulcera (30-40 mmhg alla caviglia). ULCERA VENOSA Il trattamento dell ulcera venosa risente efficacemente della terapia compressiva successiva a detersione chirurgica e/o famacologica locale, mediante calze compressive elastiche, bendaggio di Unna, bendaggio multistrato, compressione pneumatica intermittente. La compressione migliora la prognosi di questa affezione, privilegiando l uso di alti livelli pressori. RACCOMANDAZIONI L uso della terapia compressiva nel trattamento dell ulcera venosa da stasi (gambaletto con compressione di 40 mmhg). Vene reticolari Varice Teleangiectasie RACCOMANDAZIONI L applicazione di una compressione esterna tra mmhg o mmhg migliorerebbe il riassorbimento dei fluidi incrementando la pressione sottocutanea con migliore performance per i mmhg. Nei casi di edema lieve serotino sarebbero già efficaci calze con pressioni di mmhg mentre la presenza di varici consiglierebbe un incremento a mmhg. Per il mantenimento e la prevenzione della recidiva di edema sarebbe indicata una elastocompressione con gambaletto o calza alla coscia con pressioni comprese tra mmhg alla caviglia. Edema Ulcera Eczema 5

6 Sistema venoso sano: flusso sanguigno normale Vene varicose (varici): ristagno del sangue Applicazioni cliniche della ELASTOCOMPRESSIONE L esperienza clinica ed una copiosa letteratura supportano l efficacia dell elastocompressione per il trattamento sintomatico e la prevenzione delle complicanze della insufficienza venosa cronica. E altamente dimostrato che l applicazione di una compressione esterna è in grado di controbilanciare almeno parzialmente gli effetti della stasi ematica. L applicazione della compressione elastica determina un miglioramento della liposclerosi e delle ulcerazioni ed in generale dell ipertensione venosa controllando l edema e migliorando l emodinamica venosa. Ogni quadro di insufficienza venosa cronica o acuta ha indicazione alla compressione, in associazione ad altri trattamenti. All interno di gruppi di patologie equivalenti, il tipo di compressione, la modalità di applicazione e la durata dell uso variano per ciascun quadro clinico e per ciascun paziente; di conseguenza la scelta del tutore compressivo richiede di essere modellata, di volta in volta, alle necessità del singolo paziente ed all entità della sua malattia. Grazie alla elastocompressione esercitata sulla parte esterna della gamba, le vene ritrovano un calibro che permette loro di funzionare correttamente 6

7 La compressione GRADUATA Quando la compressione esercitata alla caviglia è al di sopra dei 18 mmhg, il tutore è definito terapeutico. Esso esercita sull arto inferiore una compressione definita e decrescente dal basso verso l alto con un profilo di pressione che al punto B (caviglia) deve essere il 100%, al punto C (polpaccio) il 70%, al punto G (coscia) il 40% Quando si parla di terapia compressiva, il termine calza compressiva si impone. Questi prodotti sono infatti progettati e confezionati utilizzando apposite macchine circolari che producono una sola calza per volta variando la trama e la tensione dell elastomero ogni pochi centimetri per ottenere una reale compressione decrescente tenendo conto dell anatomia degli arti inferiori e quindi della naturale variazione del diametro. Per ottenere una corretta ed uniforme compressione su tutte le taglie si devono utilizzare macchine circolari con almeno tre cilindri di diametri differenti con un numero di aghi diverso. Poiché il valore della pressione in ogni punto dipende dalla percentuale di allargamento della calza, la compressione dipenderà anche dalla misura data (circonferenza) e dalla forma della gamba. Per tale ragione esiste una corrispondenza taglie/misure che indica per ogni taglia quali sono le misure di caviglia corrispondenti ed indica anche il valore massimo di circonferenza tollerabile in coscia (PUNTO G) senza che si verifichi un effetto laccio che annullerebbe il beneficio della compressione in caviglia Prodotti di QUALITA GARANTITA CERTIFICAZIONE RAL-GZ 387 Il marchio di qualità RAL-GZ 387 (tedesco, introdotto poi su scala mondiale) è utilizzabile solo dai prodotti che hanno ottenuto la certificazione di qualità dall ente preposto. Tale certificazione, che vale solo per le calze curative a compressione decrescente, certifica che i parametri utilizzati per la fabbricazione soddisfano i requisiti di qualità prestabiliti. ED IN ACCORDO CON LO STANDARD EUROPEO ENV Il Prestandard europeo specifica i requisiti e comunica i metodi dei test per le calze terapeutiche a compressione decrescente e per le calze su misura utilizzate nel trattamento dei problemi venosi o linfatici delle gambe. Questo prestandard fornisce delle indicazioni relative a come devono essere effettuati i test per verificarne la conformità rispetto alla decrescenza ed alla durata nel tempo della calza. Il Prestandard diventerà Standard a partire da giugno

8 Le classi di COMPRESSIONE CIZETA MEDICALI è specializzata nel produrre tutori elastici compressivi che vengono utilizzati nella terapia di flebopatie e linfopatie. L elastocompressione rimane il provvedimento terapeutico più noto, efficace e facilmente adattabile a diverse espressioni di tipologia venosa. L applicazione, infatti, di una compressione esterna è in grado di controbilanciare almeno parzialmente gli effetti della stasi ematica. In funzione del tipo della malattia si potrà scegliere il modello di calza e il livello di compressione più adeguato. Sulla base della compressione esercitata alla caviglia, punto misurazione B, ed espressa in mmhg i tutori terapeutici vengono raggruppati in 4 classi. Secondo la normativa tedesca RAL-GZ 387 le classi di compressione sono quattro: I modelli Le calze elastiche medicali vengo fabbricate in diversi modelli e in svariate taglie con procedure standard o su misura. Per una identificazione dei diversi segmenti di lunghezza sono stati codificate diversi punti anatomici: Gambaletto (AD) Calza a mezza coscia (AF) Calza con coscia (AG) Collant (AT) Monocollant destro (AGTR) Monocollant sinistro (AGTL) (vedi figura pagina a fianco). I Classe da 18 a 21 mmhg II Classe da 23 a 32 mmhg III Classe da 34 a 46 mmhg IV Classe da 49 mmhg in poi. Le misure L utilizzo di tutori elastici nella terapia compressiva dell insufficienza venosa cronica degli arti inferiori implica la necessità di predisporre un grande numero di modelli. La realtà quotidiana è caratterizzata da un numero di pazienti con diversità morfologiche. Il medico, o il personale di sua fiducia particolarmente addestrato, dovrà quindi personalmente procedere alla scelta della taglia per avere la corretta compressione, misurando la circonferenza della caviglia, del polpaccio, della radice della coscia e della lunghezza della gamba e di tutto l arto. Una volta definita la classe di compressione, le misure circonferenziali e di lunghezza dell arto inferiore devono essere confrontate con le misure di tolleranza, indicate nella tabella di vestibilità fornita dal produttore. Nello studio di tali tabelle si deve tener conto delle predominanti antropometriche della popolazione di una determinata nazione, o almeno di un gruppo di popolazioni appartenenti ad un continente. Una gamma di tutori elastici deve avere una scelta di taglie con almeno tre misure di circonferenza alla caviglia, con due misure di lunghezza in verticale e cinque o sei misure di circonferenza alla coscia. Ciononostante la percentuale di popolazione che con questo assortimento può essere trattata, raggiunge soltanto l 85% circa del totale. E perciò necessario che le aziende producano anche tutori su misura, soprattutto nelle classi 3 e 4, dove la patologia si manifesta in arti le cui dimensioni risultano sproporzionate a causa di magrezza o di grassezza eccessive, tanto da non appartenere ad alcuna logica statistica. 8

9 T T: il punto vita g G G: 5 cm circa al di sotto della piega inguinale f F F: 14 cm circa sopra il centro del ginocchio d c D D: il punto sotto il ginocchio C: il punto più largo del polpaccio b B: il punto più stretto sopra il malleolo A A A A A: base del piede Come prendere LE MISURE ESATTE L indicazione di misure esatte è la condizione indispensabile, per ottenere una vestibilità perfetta delle calze curative, dal punto di vista terapeutico. Risulta pertanto fondamentale che le misure per la scelta di un tutore elastico vengano eseguite direttamente dallo Specialista o da personale adeguatamente addestrato. Qui di seguito elenchiamo alcuni punti fondamentali: In caso di edema è fondamentale una adeguata diagnosi differenziale della causa. Per l identificazione della corretta taglia del tutore le misure vanno prese in posizione ortostatica, dopo riposo notturno, considerando la lunghezza ed i vari diametri dell arto inferiore. Se il paziente porta una fasciatura compressiva, le misure devono essere prese immediatamente dopo aver tolto quest ultima. Se il paziente presenta un edema dovrà stendersi, posando le gambe in alto fino a quando l edema non sparisce. I piedi del paziente dovranno trovarsi in una posizione più alta della testa. Per verificare se una gamba presenta edemi si può effettuare la prova del pollice : se dopo aver eseguito una pressione con un dito, risulta un infossamento della cute, si è in presenza di un edema. Se dovesse essere affetta una sola gamba le misure verranno prese sulla gamba da trattare. Le misure prese serviranno anche per successive ordinazioni, tuttavia risulta necessario eseguire misurazioni di controllo anche perché il trattamento potrà modificare, riducendole, le misure dell arto. Per l accertamento esatto delle misure occorre servirsi di un metro a nastro sottile, non elastico. 9

10 I tessuti In questi ultimi anni i filati sintetici hanno subito una grande evoluzione tecnologica che ha permesso di ottenere tutori con una compressione costante nel tempo con filati più sottili. Tra i filati che meglio rispondo all esigenza di conferire una compressione troviamo un elastomero in grado di estendersi fino a 5-6 volte la lunghezza originale, così sottile da essere pressoché invisibile. Tale filato può poi essere ricoperto con fibre naturali (che hanno la proprietà di ridurre i rischi di allergie) quali il cotone o sintetiche quali la poliammide. Inoltre le ricoperture danno anche maggior resistenza al filato. Il tessuto di una calza terapeutica è detto tramato perché è costituito da una base di tessuto a maglia liscia entro cui è inserita una trama. La maglia e la trama possono essere dello stesso materiale o di materiali differenti. Traspirazione e confort Le calze medicali devono avere caratteristiche di traspirazione e confort; da qui l utilizzo - accanto a fibre sintetiche che garantiscono la compressione - di fibre multibava o di cotone. Estetica e vestibilità La ricerca è sempre più rivolta a cercare fibre che rispettino anche il lato estetico. Non dimentichiamo comunque che certe caratteristiche terapeutiche richiedono filati che non sempre consentono una grande esteticità. Le rifiniture sono ormai molto curate, come quelle di capi di moda. DURATA del tutore elastico La durata nel tempo delle caratteristiche proprie un tutore elastico dipende dalla combinazione di due fattori: da un lato la tecnica ed i materiali di costruzione, dall altra le modalità di utilizzo del tutore. Il primo fattore corrisponde ad una logica industriale e commerciale: i materiali sono selezionati per fabbricare il prodotto giusto, utilizzando la giusta tecnologia. Il secondo fattore, riguarda l utilizzo corretto del tutore, che consente di mantenere inalterate le sue caratteristiche per circa 5/6 mesi, come certificato dalla normativa RAL-GZ 387; dopo tale periodo viene raccomandata la sostituzione del tutore elastico per la naturale riduzione delle sue qualità. Il significato dell espressione utilizzo corretto del tutore è noto, ma è bene ricordare che bisogna anzitutto evitare le cause esterne di danneggiamento della calza elastica, come anelli, unghie taglienti, ecc., che possono comprometterne l integrità sia nell infilarla che nel toglierla. E altresì importante posizionarla correttamente, evitando fenomeni di sovratensione, dannosi sia per l effetto terapeutico, sia per la resistenza nel tempo dei materiali. Infine deve essere dedicata al tutore, quando non viene indossato, una certa cura che solitamente consiste in un adeguato trattamento per quanto riguarda il lavaggio, l asciugatura e la conservazione; in particolare viene consigliato il lavaggio con acqua a temperatura non superiore a 40 C, l utilizzo di sapone neutro, il risciacquo abbondante con acqua tiepida, il non torcere il tutore elastico e l asciugatura non al sole e lontano da fonti di calore. Si tenga presente, in ultimo, che i lavaggi frequenti non danneggiano la calza ma al contrario ne prolungano invece la durata. 10

11 LINEA FLEBOLOGICA prodotti terapeutici Ref. 6A3N2 Ref. 6A3N1 Ref. 623N9 Ref. 623N9 VARISAN TOP CALZE CURATIVE LINEA SVILUPPATA A DUE LUNGHEZZE IN 5 TAGLIE Le calze VARISAN TOP sono progettate su misure rilevate su pazienti affetti da flebopatie nei vari stadi e tengono conto delle alterazioni prodotte sugli arti flebopatici dalla malattia venosa: per contribuire a migliorare la compliance alla terapia compressiva e la sua efficacia terapeutica i nostri ricercatori hanno elaborato un protocollo di ricerca (presentato nella sua forma preliminare al Congresso Mondiale di Flebologia - Roma 2001 e successivamente al Congresso Nazionale del Collegio Italiano di Flebologia - Lecce 2002), in base al quale sono state elaborate nuove tabelle di vestibilità fondate sulla misurazione di lunghezze e di diametri di arti inferiori di pazienti affetti da flebopatie nei vari stadi CEAP (Clinical, Etiologic, Anatomic, Pathophisiologic). Sulla base delle nuove misure antropometriche è stata prodotta la linea VARISAN TOP, realizzata in due lunghezze: - Corto - Normale. Ciascuna lunghezza è sviluppata in cinque taglie. All interno della medesima taglia la lunghezza della gamba è sempre uguale dalla 1 a alla 5 a. La linea VARISAN TOP tiene conto della anatomia degli arti inferiori dei diversi pazienti e assicura una vestibilità adeguata alle necessità mediche. I prodotti sono disponibili in versione punta aperta o chiusa. TG. I TG. II TG. III TG. IV TG. V CORTO NORMALE VARISAN TOP 11

12 LINEA FLEBOLOGICA prodotti terapeutici Proprietà Le Calze curative VARISAN TOP hanno le seguenti proprietà: - Valori di compressione in caviglia secondo la normativa RAL-GZ 387 ed in accordo con lo standard europeo ENV 12718, internazionalmente riconosciuti; - Compressione decrescente dalla caviglia alla coscia (punto caviglia 100%, punto polpaccio 70%, punto coscia 40%); - Poliestensività. TRASPIRABILITA E VESTIBILITA L elasticità del tessuto è ottenuta con l impiego di moderni elastomeri sottili e praticamente indistruttibili. Questi filati conferiscono: - Mantenimento dei valori di compressione per lungo tempo e costanza degli stessi - Sottigliezza del tessuto. Le calze della linea VARISAN TOP sono realizzate con un filato multibave che ricopre l elastomero donando alla calza una grande morbidezza ed una migliore vestibilità. Inoltre tale filato garantisce una buona traspirabilità oltre che un aspetto esteticamente gradevole. INDICAZIONI La risposta CIZETA MEDICALI ai problemi connessi con l insufficienza venosa è rivolta a: - Ridurre il calibro delle vene dilatate - Ripristino della continenza valvolare - Accelerazione del ritorno venoso e conseguente riduzione della stasi. La compressione, riducendo il calibro delle vene, consente il ripristino della continenza valvolare. Post-chirurgia e post-scleroterapia, la compressione riduce le complicanze e gli ematomi. I Classe di compressione (Ccl. 1) 20 mmhg Varici, varici durante e dopo la gravidanza, edemi venosi iniziali, vene reticolari. II Classe di compressione (Ccl. 2) 30mmHg Varici con segni di sofferenza cutanea, prevenzione della recidiva di ulcere varicose, trombosi venosa superficiale, trombosi venosa profonda in forma acuta, prevenzione della sindrome post-trombotica, linfedemi I a e II a classe. III Classe di compressione (Ccl. 3) 40 mmhg Insufficienza valvolare delle vene profonde, ulcere varicose, linfedemi III a classe, sindrome post-trombotica con grave sofferenza dei tessuti cutanei. CONTROINDICAZIONI - Dermo-ipodermiti in forma acuta - Infezioni cutanee - Arteriopatia obliterante periferica con indice caviglia/braccio inferiore a 0,7 o pressione arteriosa periferica inferiore a 80 mmhg. Si declina ogni responsabilità per la mancata totale osservanza delle controindicazioni. 12 VARISAN TOP

13 LINEA FLEBOLOGICA prodotti terapeutici AVVERTENZE - La scelta del livello di compressione della calza dipende strettamente dalla natura della malattia da trattare, sia essa di origine venosa o linfatica - La scorretta scelta della taglia non garantisce l azione terapeutica desiderata - Sono descritti rari casi di allergia cutanea da contatto. RACCOMANDAZIONI Da non indossare durante riposo notturno. IDENTIFICAZIONE DELLA TAGLIA Per l identificazione dell esatta taglia consultare la tabella della vestibilità. Essa evidenzia, per ogni taglia, la circonferenza massima di coscia oltre la quale la decrescenza della compressione non è più assicurata. In questo caso può essere realizzato un prodotto su misura. TABELLA PER LA DETERMINAZIONE DI VESTIBILITA MISURE IN CM TG. 1 TG. 2 TG. 3 TG. 4 TG. 5 CIRCONFERENZA IN CM CAVIGLIA b CAVIGLIA b POLPACCIO c SOTTO GINOCCHIO d SOPRA GINOCCHIO e MEZZA COSCIA f COSCIA g LUNGHEZZA IN CM GAMBALETTO corto AD GAMBALETTO normale AD CALZA corta AG CALZA normale AG COME PRENDERE LE MISURE D circ. sotto ginocchio G g circ. coscia A c b GAMBALETTO circ. polpaccio circ. caviglia A c b circ. polpaccio circ. caviglia CALZA - COLLANT MONOCOLLANT VARISAN TOP 13

14 LINEA FLEBOLOGICA prodotti terapeutici CARATTERISTICHE DEL FILATO Sintetico: Calza realizzata in elastomero e poliammide, praticamente indistruttibile, mantiene inalterati i valori di compressione per lungo tempo. Cotone: Calza realizzata esternamente in elastomero e poliammide ed internamente in cotone, avente proprietà assorbente ed anallergica, adatta a chi non tollera il contatto con tessuti sintetici e ruvidi. Caucciù: Calza realizzata esternamente in elastomero e poliammide ed internamente in caucciù, avente proprietà di essere facilmente vestibile. VARISAN TOP Linea a due lunghezze - tg. 1 a -5 a - col. beige (739) I classe di compressione (Ccl. 1) - 20 mmhg SINTETICO COTONE 623E1 Gambaletto (AD) corto punta chiusa 623N1 Gambaletto (AD) normale punta chiusa CA3E1 Gambaletto (AD) corto punta aperta 6A3E1 Gambaletto (AD) corto punta aperta CA3N1 Gambaletto (AD) normale punta aperta 6A3N1 Gambaletto (AD) normale punta aperta 623E4 Calza con coscia (AG) corto punta chiusa 623N4 Calza con coscia (AG) normale punta chiusa CA3E4 Calza con coscia (AG) corto punta aperta 6A3E4 Calza con coscia (AG) corto punta aperta CA3N4 Calza con coscia (AG) normale punta aperta 6A3N4 Calza con coscia (AG) normale punta aperta 623E9 623N9 Calza autoreggente (AG) corto punta chiusa Calza autoreggente (AG) normale punta chiusa 623E2 Monocollant dx (AGTR) corto punta chiusa 623N2 Monocollant dx (AGTR) normale punta chiusa 623E3 Monocollant sx (AGTL) corto punta chiusa CA3E2 Monocollant dx (AGTR) corto punta aperta 623N3 Monocollant sx (AGTL) normale punta chiusa CA3N2 Monocollant dx (AGTR) normale punta aperta 6A3E2 Monocollant dx (AGTR) corto punta aperta CA3E3 Monocollant sx (AGTL) corto punta aperta 6A3N2 Monocollant dx (AGTR) normale punta aperta CA3N3 Monocollant sx (AGTL) normale punta aperta 6A3E3 Monocollant sx (AGTL) corto punta aperta 6A3N3 Monocollant sx (AGTL) normale punta aperta 6235E Collant (AT) corto punta chiusa CA3E5 Collant (AT) corto punta aperta 6235N Collant (AT) normale punta chiusa CA3N5 Collant (AT) normale punta aperta 623GE Collant Gestante (ATU) corto punta chiusa 623GN Collant GEstante (ATU) normale punta chiusa 14 VARISAN TOP

15 LINEA FLEBOLOGICA prodotti terapeutici VARISAN TOP Linea a due lunghezze - tg. 1 a -5 a - col. beige (739) II classe di compressione (Ccl.2) - 30 mmhg SINTETICO COTONE CAUCCIÙ 624E1 Gambaletto (AD) corto punta chiusa 624N1 Gambaletto (AD) CA4E1 Gambaletto (AD) GA4E1 Gambaletto (AD) normale punta chiusa corto punta aperta corto punta aperta 6A4E1 Gambaletto (AD) CA4N1 Gambaletto (AD) GA4N1 Gambaletto (AD) corto punta aperta normale punta aperta normale punta aperta 6A4N1 Gambaletto (AD) normale punta aperta 6A4E4 Calza con coscia (AG) corto punta aperta 6A4N4 Calza con coscia (AG) normale punta aperta CA4E4 Calza con coscia (AG) corto punta aperta CA4N4 Calza con coscia (AG) normale punta aperta 624E9 Calza autoreggente (AG) corto punta chiusa 624N9 Calza autoreggente (AG) normale punta chiusa 6A4E2 Monocollant dx (AGTR) CA4E2 Monocollant dx (AGTR) GA4E2 Monocollant dx (AGTR) corto punta aperta corto punta aperta corto punta aperta 6A4N2 Monocollant dx (AGTR) CA4N2 Monocollant dx (AGTR) GA4N2 Monocollant dx (AGTR) normale punta aperta normale punta aperta normale punta aperta 6A4E3 Monocollant sx (AGTL) CA4E3 Monocollant sx (AGTL) GA4E3 Monocollant sx (AGTL) corto punta aperta corto punta aperta corto punta aperta 6A4N3 Monocollant sx (AGTL) CA4N3 Monocollant sx (AGTL) GA4N3 Monocollant sx (AGTL) normale punta aperta normale punta aperta normale punta aperta 6245E Collant (AT) CA4E5 Collant (AT) corto punta chiusa corto punta aperta 6245N Collant (AT) CA4N5 Collant (AT) normale punta chiusa normale punta aperta SINTETICO III classe di compressione (Ccl.3) - 40 mmhg 6A5E1 6A5N1 Gambaletto (AD) corto punta aperta Gambaletto (AD) normale punta aperta 6A5E4 6A5N4 Calza con coscia (AG) corto punta aperta Calza con coscia (AG) normale punta aperta 6A5E9 6A5N9 Calza autoreggente (AG) corto punta aperta Calza autoreggente (AG) normale punta aperta VARISAN TOP 15

16 LINEA FLEBOLOGICA prodotti terapeutici Ref. 6A304 Ref Ref. 6A304 Ref. 6A304 Ref VARISAN CALZE CURATIVE LINEA SVILUPPATA AD UNA LUNGHEZZA IN 5 TAGLIE La lunghezza della taglia cresce al crescere della taglia. TG. I TG. II TG. III TG. IV TG. V Proprietà Le calze Curative VARISAN hanno le seguenti proprietà: - Valori di compressione in caviglia secondo la normativa RAL-GZ 387 ed in accordo con lo standard europeo ENV 12718, internazionalmente riconosciuti; - Compressione decrescente dalla caviglia alla coscia (punto caviglia 100%, punto polpaccio 70%, punto coscia 40%); - Poliestensività. INDICAZIONI La risposta CIZETA MEDICALI ai problemi connessi con l insufficienza venosa è rivolta a: - Ridurre il calibro delle vene dilatate - Ripristino della continenza valvolare - Accelerazione del ritorno venoso e conseguente riduzione della stasi. La compressione, riducendo il calibro delle vene, consente il ripristino della continenza valvolare. Post-chirurgia e post-scleroterapia, la compressione riduce le complicanze e gli ematomi. 16 VARISAN

17 LINEA FLEBOLOGICA prodotti terapeutici I Classe di compressione (Ccl. 1) 20 mmhg Varici, varici durante e dopo la gravidanza, edemi venosi iniziali, vene reticolari. II Classe di compressione (Ccl. 2) 30mmHg Varici con segni di sofferenza cutanea, prevenzione della recidiva di ulcere varicose, trombosi venosa superficiale, trombosi venosa profonda in forma acuta, prevenzione della sindrome post-trombotica, linfedemi I a e II a classe. III Classe di compressione (Ccl. 3) 40 mmhg Insufficienza valvolare delle vene profonde, ulcere varicose, linfedemi III a classe, sindrome post trombotica con grave sofferenza dei tessuti cutanei. CONTROINDICAZIONI - Dermo-ipodermiti in forma acuta - Infezioni cutanee - Arteriopatia obliterante periferica con indice caviglia/braccio inferiore a 0,7 o pressione arteriosa periferica inferiore a 80 mmhg. Si declina ogni responsabilità per la mancata totale osservanza delle controindicazioni. AVVERTENZE - La scelta del livello di compressione della calza dipende strettamente dalla natura della malattia da trattare, sia essa di origine venosa o linfatica - La scorretta scelta della taglia non garantisce l azione terapeutica desiderata - Sono descritti rari casi di allergia cutanea da contatto. RACCOMANDAZIONI Da non indossare durante riposo notturno. IDENTIFICAZIONE DELLA TAGLIA Per l identificazione dell esatta taglia consultare la tabella vestibilità. Essa evidenzia, per ogni taglia, la circonferenza massima di coscia oltre alla quale la decrescenza della compressione non è più assicurata, fino a richiedere la costruzione di una calza su misura. TABELLA PER LA DETERMINAZIONE DI VESTIBILITA MISURE IN CM TG. 1 TG. 2 TG. 3 TG. 4 TG. 5 CIRCONFERENZA IN CM CAVIGLIA b CAVIGLIA b POLPACCIO c SOTTO GINOCCHIO d SOPRA GINOCCHIO e MEZZA COSCIA f COSCIA g LUNGHEZZA IN CM GAMBALETTO corto AD GAMBALETTO normale AD CALZA AF CALZA AG VARISAN 17

18 LINEA FLEBOLOGICA prodotti terapeutici COME PRENDERE LE MISURE D A c b GAMBALETTO circ. sotto ginocchio circ. polpaccio circ. caviglia G F A A g f c b circ. coscia circ. polpaccio circ. caviglia CALZA - COLLANT MONOCOLLANT CARATTERISTICHE DEL FILATO Sintetico: Calza realizzata in elastomero e poliammide, praticamente indistruttibile, mantiene inalterati i valori di compressione per lungo tempo. Cotone: Calza realizzata esternamente in elastomero e poliammide ed internamente in cotone, avente proprietà assorbente ed anallergica, adatta a chi non tollera il contatto con tessuti sintetici e ruvidi. VARISAN Linea ad una lunghezza - tg. 1 a -5 a - col. nudo (306) SINTETICO I classe di compressione (Ccl.1) - 20 mmhg Gambaletto calibrato corto (AD) punta chiusa Gambaletto (AD) punta chiusa 6A301 Gambaletto (AD) punta aperta Calza con coscia (AG) punta chiusa 6A304 Calza con coscia (AG) punta aperta Calza autoreggente (AG) punta chiusa Monocollant dx (AGTR) punta chiusa Monocollant sx (AGTL) punta chiusa Collant (AT) punta chiusa 18 VARISAN

19 LINEA FLEBOLOGICA prodotti terapeutici VARISAN Linea ad una lunghezza - tg. 1 a -5 a - col. nudo (306) II classe di compressione (Ccl.2) - 30 mmhg SINTETICO COTONE Gambaletto calibrato corto (AD) punta aperta Gambaletto (AD) punta aperta Gambaletto (AD) punta aperta Calza a 1/2 coscia (AF) punta aperta Calza a 1/2 coscia (AF) punta aperta Calza con coscia (AG) punta aperta Calza con coscia (AG) punta aperta Calza autoreggente (AG) punta aperta Calza autoreggente (AG) punta aperta Monocollant dx (AGTR) punta aperta Monocollant dx (AGTR) punta aperta Monocollant sx (AGTL) punta aperta Monocollant sx (AGTL) punta aperta 6C451 Collant (AT) punta chiusa Collant (AT) punta aperta Collant (AT) punta aperta Collant uomo (AT) punta chiusa SINTETICO III classe di compressione (Ccl.3) - 40 mmhg Gambaletto calibrato corto (AD) punta aperta Gambaletto (AD) punta aperta Calza a 1/2 coscia (AF) punta aperta Calza con coscia (AG) punta aperta Calza autoreggente (AG) punta aperta Collant (AT) punta chiusa VARISAN 19

20 LINEA FLEBOLOGICA prodotti terapeutici Ref Ref Ref Ref BENDE ELASTICHE Le bende elastiche trovano applicazione sia in ambito flebologico che in ambito ortopedico/traumatologico grazie ai differenti gradi di tensione (medio o forte). Si distinguono in bende monoestensive o poliestensive. Permettono un allungamento compreso tra % e svolgono una tensione di grado medio o forte a seconda della tipologia di prodotto. L elevata estensibilità consente di ottenere pressioni continue con un minimo scarto tra riposo e lavoro. Rotoli da circa cm 250 a riposo equivalenti a circa cm 700 in estensione. Color beige. CARATTERISTICHE La gomma conferisce un elasticità, che permette di variare la tensione della benda senza il rischio di formare dei lacci dannosi alla circolazione, il cotone e la viscosa danno al tessuto una particolare morbidezza. INDICAZIONI L uso è consigliato nella profilassi e nel trattamento dell insufficienza venosa ed in ambito ortopedico, nei casi di distorsioni, di lussazioni e di contusioni. - Bende elastiche REF. ARTICOLO DESCRIZIONE ALTEZZA COLORE CIZETA B Bielastica a tensione media 10 cm 739 (beige) CIZETA B Bielastica a tensione media 12 cm 739 (beige) CIZETA BF Bielastica a tensione forte 10 cm 739 (beige) CIZETA BF Bielastica a tensione forte 12 cm 739 (beige) CIZETA M Monoelastica a tensione media 10 cm 739 (beige) CIZETA M Monoelastica a tensione media 12 cm 739 (beige) CIZETA MF Monoelastica a tensione forte 10 cm 739 (beige) CIZETA MF Monoelastica a tensione forte 12 cm 739 (beige) 20

21 LINEA FLEBOLOGICA prodotti terapeutici Ref Ref. RP209 VARISAN A.T.E. CALZE ANTI-TROMBO-EMBOLICHE Le calze VARISAN A.T.E. anti-trombo-emboliche sono consigliate ai pazienti costretti a letto in quanto in clinostatismo il flusso del sangue nelle vene profonde delle gambe viene rallentato ed in particolare quando non sia possibile praticare una profilassi farmacologica. CARATTERISTICHE - La compressione viene esercitata sul sistema venoso superficiale, ottenendo come conseguenza l aumento della velocità del sangue nel sistema venoso profondo con riduzione della stasi venosa e dell incidenza di trombosi - Compressione in caviglia 18 mmhg, graduata fino al 40% in coscia - Calza realizzata in elastomero e poliammide - Tessuto resistente a pomate ed unguenti. INDICAZIONI Profilassi della trombosi venosa profonda e della trombo-embolia polmonare nel post-operatorio e nel paziente alettato quando ci siano controindicazioni alle profilassi farmacologiche (vedi anche parte introduttiva). CONTROINDICAZIONI - Dermo-ipodermiti in forma acuta - Infezioni cutanee. Si declina ogni responsabilità per la mancata totale osservanza delle controindicazioni. AVVERTENZE - La scorretta scelta della taglia non garantisce l azione terapeutica desiderata - Sono descritti rari casi di allergia cutanea da contatto. VARISAN A.T.E. 21

22 LINEA FLEBOLOGICA prodotti terapeutici IDENTIFICAZIONE DELLA TAGLIA Per l identificazione dell esatta taglia consultare la tabella vestibilità. Essa evidenzia, per ogni taglia, la circonferenza massima di coscia. PUNTA APERTA TABELLA PER LA DETERMINAZIONE DI VESTIBILITA T G g TAGLIE CIRCONFERENZA in cm LUNGHEZZA in cm b c g AD AG I II A A D A c b III 23-25, IV 25, V VARISAN A.T.E. Linea ad una lunghezza - tg. 1 a -5 a - col. bianco (161) SINTETICO Gambaletto (AD) punta aperta Calza con coscia (AG) punta aperta Calza autoreggente (AG) punta aperta Monocollant dx (AGTR) punta aperta Monocollant sx (AGTL) punta aperta 22 VARISAN A.T.E.

23 LINEA FLEBOLOGICA prodotti terapeutici IDENTIFICAZIONE DELLA TAGLIA Per l identificazione dell esatta taglia consultare la tabella vestibilità. Essa evidenzia, per ogni taglia, la circonferenza massima di coscia. PUNTA ISPEZIONABILE T g CALZA AUTOREGGENTE TABELLA PER LA DETERMINAZIONE DI VESTIBILITA A G A D A c b TAGLIE CIRCONFERENZA CIRCONFERENZA COLORE CAVIGLIA b COSCIA g CHE IDENTIFICA IN CM IN CM LA TAGLIA S blu M giallo L verde XS viola SXL blu/grigio MXL giallo/grigio LXL verde/grigio GAMBALETTO TABELLA PER LA DETERMINAZIONE DI VESTIBILITA TAGLIE CIRCONFERENZA COLORE CAVIGLIA b CHE IDENTIFICA IN CM LA TAGLIA S blu M giallo L verde XL (polpaccio 42-49) verde/grigio VARISAN A.T.E. Linea ad una lunghezza - col. bianco (161) SINTETICO RP201 Gambaletto (AD) punta ispezionabile RP209 Calza autoreggente (AG) punta ispezionabile VARISAN A.T.E. 23

24 Linea linfologica: prodotti terapeutici bracciale monocollant

25 IL LINFEDEMA L edema di natura linfatica costituisce una patologia piuttosto frequente propria di molte affezioni degli arti inferiori e superiori. Il sistema venoso e linfatico collaborano al mantenimento dell omeostasi micro-macro circolatoria dei tessuti. L edema è espressione di una saturazione dei meccanismi di compenso propri del sistema linfatico, perché sovraccaricato o perché funzionalmente ed organicamente esso stesso deficitario. Sicuramente l elastocompressione mediante bendaggi e tutori elastici costituisce l essenza di qualsivoglia ciclo terapeutico del linfedema degli arti inferiori o superiori. L esercitare una compressione dall esterno con una benda o con una calza-bracciale contribuisce significativamente al riassorbimento ed alla evacuazione della componente edematosa tissutale. La caratteristica principale del linfedema, dal punto di vista chimico, è l elevata concentrazione di proteine del fluido ristagnante: la rimozione di questa componente del linfedema è essenziale se si vogliono ottenere risultati duraturi nel tempo. Rimuovere solo la componente dovuta all accumulo di acqua, ad esempio mediante diuretici, significa ottenere un effetto transitorio e a volte controproducente, perché vengono così concentrate le proteine del fluido stagnante. Questo potrebbe comportare il rischio di un peggioramento del linfedema e la certezza di una sua recidiva. I vari tipi di LINFEDEMA L edema di un arto può dipendere da un eccesso di liquidi nell interstizio (malattie delle vene che producono ostruzione dei vasi, insufficienza cardiaca o renale, alcuni stati patologici del fegato e molte altre condizioni favorenti un accumulo di liquidi nel tessuto interstiziale), oppure un difetto di drenaggio linfatico (alterazioni del sistema linfatico o dei linfonodi con vero e proprio linfedema) per cui ristagnano acqua e proteine. Il linfedema degli arti inferiori riconosce uno studio dei meccanismi di insorgenza della malattia vario, mentre quello localizzato a livello dell arto superiore è comunemente di tipo secondario (post-mastectomia +/- radioterapia). I linfedemi sono soliti essere divisi in primitivi e secondari in base alla causa che li ha generati: LINFEDEMI PRIMITIVI: cioè senza causa nota, sono quelli nei quali il sistema linfatico presenta comunque anomalie anatomiche o funzionali (congeniti o di tipo eredo-familiare, precoci o tardivi) LINFEDEMI SECONDARI: sono generati da una lesione organica dei vasi linfatici e/o dei linfonodi (per ostruzione, compressione, rimozione): tra le cause più comuni ci sono i tumori maligni che infiltrano o comprimono il sistema linfatico, le infezioni, i traumi (inclusi quelli chirurgici), la radioterapia, le malattie osteoarticolari, le malattie delle vene in stadio avanzato. La diagnosi di linfedema è sostanzialmente di tipo clinico essendo possibile individuare una stadiazione dello stesso in 5 fasi, dallo stadio pre-clinico, a quello di II e III tipo caratterizzati da un edema più o meno reversibile con il riposo, sino al IV e V tipici della deformità (elefantiasi) dell arto linfedematoso, fibrotico e con atrofia muscolare conseguente, nelle fasi terminali. 2

26 COME INTERVENIRE con l elastocompressione Le due metodiche terapeutiche più efficaci sul recupero della componente proteica della linfostasi sono il drenaggio linfatico manuale (D.L.M.) e l elastocompressione, mediante bendaggi in prima istanza, e tutori elastici nella fase di mantenimento. Attraverso numerosi studi si è evidenziata una vasta gamma di effetti attribuibili all azione meccanica esercitata dalla elastocompressione nella patologia linfostatica. L effetto principale sull edema iperproteico è costituito dall incremento della pressione interstiziale; questo cambiamento della pressione viene ad alterare il passaggio dei fluidi a livello microcircolatorio-tissutale, favorendo il recupero di proteine e di liquidi a livello endecapillare (ematico e linfatico) e impedendone o riducendone lo stravaso. Il tessuto sottoposto a elastocompressione si oppone all edema. Fra gli effetti di questa metodologia sono stati riportati anche un aumento della temperatura cutanea che si crea al di sotto dell elastocompressione favorente il drenaggio linfatico, nonché un importante incremento della velocità di flusso nel circolo venoso. Mediante elastocompressione, infatti, il circolo venoso profondo e superficiale dell arto inferiore può da un lato recuperare (almeno in parte) la continenza valvolare, ma soprattutto viene sottoposto ad una migliore azione di pompa muscolo-vascolare, con un aumento del drenaggio ematico centripeto; questo comporta una riduzione delle dimensioni dell arto. Infine un ulteriore ruolo della compressione elastica è quello di esercitare una protezione dell arto malato. Una pur minima lesione cutanea (graffio o morso di animali, micro-macro traumi contusici, escoriazioniabrasioni ecc.) in un arto linfedematoso, è in grado di provocare un importante aggravamento della stasi, e cosa ancora peggiore, l insorgenza di linfangiti (infiammazione dei vasi linfatici) o erisipela (infezione cutanea a chiazze rosse migranti, provocata da streptococchi) estremamente deleterie per il già precario equilibrio emo-linfodinamico dell arto. Le calze e i bracciali elastici esistono in diverse lunghezze, diversi gradi di compressione e diversi materiali; la scelta di ciascuna caratteristica deve essere fatta in base alla necessità ed alle dimensioni dell arto linfedematoso. Se molti pazienti con linfedema possono adattarsi a calze già confezionate, pazienti con edema importante o con dimensioni insolite dell arto possono avere bisogno di supporti elastici confezionati su misura. 3

27 LINEA LINFOLOGICA prodotti terapeutici Ref. 6L444 Ref. 6L445 Ref. 6L445 VARISAN BRACCIALE II Classe di Compressione (Ccl. 2) - 30 mmhg cotone Il bracciale VARISAN favorisce il ritorno venoso e linfatico potenziando l azione di pompa della muscolatura dell arto. Il bracciale della linea VARISAN è realizzato in 2 lunghezze (corto/lungo). Ciascuna lunghezza è sviluppata in 3 taglie, sia nel modello guantato che non. Proprietà I bracciali curativi VARISAN hanno le seguenti proprietà: - Compressione decrescente dal polso (100%) all ascella (60%), per favorire lo svuotamento dei vasi linfatici senza pericolo di creare eventuali lacci; - Poliestensività; - Tessuto in cotone, anallergico a contatto con la pelle, non crea ingombro ed è quasi invisibile sotto il normale abbigliamento; - Supporto che mantiene il bracciale in posizione corretta e ha funzione di antiarrotolamento all altezza della spalla, con fissaggio in velcro adattabile alla spallina del reggiseno. INDICAZIONI Stasi linfatica secondaria ad intervento di dissezione linfonodale ascellare Prevenzione del linfedema post-mastectomia Trattamento del linfedema secondario e dissezione linfonodale ascellare Mantenimento dei risultati ottenuti con compressione pneumatica intermittente (CPI) e con drenaggio linfatico manuale (DLM). CONTROINDICAZIONI - Linfagite - Patologie cutanee con prurito e/o ulcerazioni. Si declina ogni responsabilità per la mancata totale osservanza delle controindicazioni. 4 VARISAN

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