Prossimamente PREMIO DI SCULTURA EDGARDO MANNUCCI X EDIZIONE. Maggio

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2 Prossimamente PREMIO DI SCULTURA EDGARDO MANNUCCI X EDIZIONE Il Premio di Scultura Edgardo Mannucci dedicato a giovani scultori è giunto quest anno alla X edizione. Questa bella iniziativa culturale che continua con la collaborazione del Distretto 2090, viene istituita nel 1993 dall allora presidente del Club Altavallesina Grottefrasassi e portata avanti dai successivi presidenti per incentivare e premiare quegli studenti delle Accademie di Belle Arti che maggiormente si sono distinti per l originalità delle proprie creazioni scultoree, prima a livello solo regionale, ed oggi a livello nazionale. Il Premio è intitolato ad Edgardo Mannucci, scultore straordinario nato nel 1904 a Fabriano e morto nel 1986 ad Arcevia. Socio onorario del Club Mannucci scelse Arcevia quale suo domicilio per gli ultimi decenni ed è proprio ad Arcevia che le opere verranno esposte in una sede quanto mai suggestiva quale è il Convento di San Francesco, all interno dello splendido chiostro completamente restaurato grazie all intervento fattivo del Sindaco dott. Purgatori, molto sensibile alle iniziative culturali. Continua così il turnover delle Accademie di Belle Arti nazionali più autorevoli e, dopo quella di Bologna di grande ed antica tradizione, della precedente edizione, quest anno annoveriamo con soddisfazione crescente anche la prestigiosa Accademia di Brera di Milano. A questa edizione pertanto parteciperanno complessivamente le Accademie di Belle Arti de L Aquila, Macerata, Milano, Perugia, Tirana (Albania) e Urbino. Ogni Accademia interverrà con tre artisti che esporranno tre opere ciascuno, un numero necessario per dare modo alla Commissione giudicatrice di poter conoscere più a fondo le qualità tecniche, il carattere e le potenzialità dei 18 artisti. Faranno parte della Commissione giudicantrice il prof. Alfonso Panzetta quale Presidente, critico d arte e Docente di storia dell arte all Accademia di Bologna, la Prof.sa Anna Verducci Direttrice dell Acc. di Macerata, il Prof. Antonio Quaranta titolare della scuola dell Arte de L Aquila, il Prof. Gianfranco Ercolanoni Docente dell Acc. di Perugia, il Prof. Nicola Zamboni responsabile dell Acc. di Milano Brera, il Prof. Fatos Kola Preside dell Acc. di Tirana, il Prof. Raffaello Scianca Titolare della Scuola di Scultura dell Acc. di Urbino, il Prof. Enio D Incecco Docente di storia dell arte, il Prof. Bruno D Arcevia artista neo-manierista e Padre Stefano Troiani direttore degli Studi Piceni. Fra tutti i concorrenti saranno premiati tre vincitori assoluti ai quali verrà consegnato, un assegno. Fra le opere poste in mostra verrà altresì assegnato un premio acquisto di Euro 1033,00. Le opere vincitrici del primo classificato e del premio acquisto, diverranno di proprietà del Club e potranno essere esposti in luoghi pubblici così da assicurare agli artisti la massima visibilità delle loro opere. L inaugurazione della manifestazione avverrà sabato 31 Maggio 2003 alle ore ad Arcevia in Corso Mazzini presso il Convento di San Francesco, alla presenza delle massime autorità rotariane, civili e militari. Maggio

3 PREMIO ROTARY UMBRIA 2003 Correva l anno rotariano : il compianto Arturo Canessa ricopriva la carica di Governatore del Distretto 2090 ed aveva, come Suo Rappresentante per l Umbria, Giorgio Milletti, ora PDG. A loro si deve l intuizione di istituire il Premio Rotary Umbria, riconoscimento da assegnare a persone fisiche o giuridiche, umbre o operanti per l Umbria, particolarmente distintesi almeno in uno dei seguenti settori: iniziative per la pace tra i popoli, ecologia e patrimonio ambientale, tutela della salute e promozione umana e sociale, tutela e recupero del patrimonio artistico, promozione della cultura nella più ampia accezione del termine (arte, letteratura, musica, teatro, scienza, ecc.). Con questa iniziativa, i promotori intendevano rendere sempre più incisiva la presenza attiva del Rotary in ambito regionale ( e qui troviamo un elemento non trascurabile di novità) attraverso l agnizione di un attività altamente meritoria svolta nei settori indicati e accertata collegialmente da un organismo di livello regionale, costituito dai vertici delle realtà locali rotariane (i Rotary Club, appunto) operanti in Umbria: la Conferenza dei Presidenti dei Club Umbri. Nell anno 2003, in occasione della sua tredicesima edizione, su proposta del Rotary di Spoleto presieduto dall Avv. Vivaldo Pompili, il Premio è stato attribuito al Professor Giovanni Carandente, studioso, docente, critico dell arte antica e moderna di fama mondiale. E estremamente difficile sintetizzare le doti complessive e le principali attività di Carandente. Gli incarichi ricoperti, gli artisti con i quali è stato in rapporti di amicizia, i riconoscimenti ufficiali attribuitigli e le più significative iniziative portate a compimento inquadrano questa poliedrica ed affascinante personalità. Soprintendente alla Belle Arti a Roma e a Venezia, Ispettore Generale del Ministero dei Beni Culturali, Docente presso l Università di Reggio Calabria, Direttore dell Università Internazionale dell Arte di Venezia, Direttore della Biennale di quella città dal 1988 al Amico personale di Picasso, Manzù, Chagall, Calder, Mirò, De Chirico, Guttuso, Modigliani e di tanti altri Maestri. A lui sono stati assegnati: il prestigioso Leader s Grant per l arte, dal Dipartimento di Stato USA; il titolo di Commender of the Order of the British Empir, dalla Regina Elisabetta; il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio italiano (Presidente Giulio Andreotti), la Medaglia d oro di Benemerito della Cultura, dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Innumerevoli le iniziative di Giovanni Carandente, tutte di elevatissimo livello. Fra le oltre duecento pubblicazioni e le centinaia di articoli apparsi sulla stampa nazionale ed internazionale, fra le indimenticabili Mostre organizzate in tutto il mondo, in questa occasione è sufficiente ed appropriato citarne una: l irripetibile Mostra en plein air delle Sculture nella Città, allestita nel 1962 nelle vie e nelle piazze di Spoleto con ben 103 opere dei maggiori artisti del secolo. Quell avvenimento è considerato un punto di riferimento storico per la scultura del XX Secolo. E attraverso quella Mostra si è rinsaldato indissolubilmente il legame, il rapporto d amore tra Spoleto, l Umbria e Giovanni Carandente: quella Mostra ha contribuito a far conoscere e valorizzare nel mondo Spoleto e l Umbria, suggellando autorevolmente la vocazione artistica e culturale della città e della regione. Carandente, per voto unanime del Consiglio Comunale, è cittadino onorario di Spoleto ed ha fatto dono alla Galleria d Arte Moderna della città della sua preziosa collezione d arte e della sua biblioteca specializzata nell Arte Moderna e Contemporanea comprendente circa ventimila volumi. La Conferenza dei Presidenti dei Club Umbri ha, ancora una volta, interpretato in modo corretto il significato profondo del Premio e, senza alcun dubbio, ha reso più incisiva e significativa la presenza del Rotary in Umbria. La manifestazione per la consegna del Premio, molto bene organizzata, si è svolta nel Teatro Caio Melisso di Spoleto ed ha visto la partecipazione del Governatore Umberto Lenzi, del PDG Giorgio Milletti, dei Presidenti di tutti i Club Umbri, del Sindaco di Spoleto Massimo Brunini, degli Assessori alla Cultura e ai Lavori Pubblici Giovanni Castellana e Giancarlo Cintioli, degli Assistenti del Governatore per l Umbria Plinio Ricci e Gabrio Spapperi, di una folta partecipazione di rotariani umbri. La nota critica ed esperta d arte Professoressa Lorenza Trucchi ha presentato il premiato con una relazione molto originale, completa e impreziosita da numerosi ed interessanti aneddoti. Significativi gli interventi del Presidente Pompili e del Sindaco Brunini. Il Governatore Lenzi ha voluto sottolineare la sua gratitudine nei confronti di Giorgio Milletti chiamandolo sul palco per una consegna congiunta del Premio a Giovanni Carandente. Sabato 15 aprile 2003, è stata una bella giornata, densa di contenuti, per il Rotary, per Spoleto e per l Umbria tutta. Igino Raspadori 22 Maggio 2003

4 Per un Rotary migliore Elite? Purché discenda dalla nobiltà degli intenti Il Rotary è un associazione costituita da persone che si sono distinte nella propria attività, volta a prodigarsi per il bene della società, principalmente mediante iniziative di carattere filantropico. Questo, a grandi linee, è quanto conoscevo del Rotary prima di esservi ammesso. A parte tale percezione di massima, in ogni caso positiva per i contenuti, ammetto di aver nutrito una certa dose di diffidenza, basata prevalentemente sul pregiudizio. Dico questo perché, aprioristicamente, consideravo il Rotary una vetrina, utilizzata prevalentemente per ottenere una maggiore visibilità personale nella società. Da ciò discendevano numerose considerazioni che mi portavano a vedere il Rotary come un associazione inutile, preoccupata più degli aspetti conviviali e mondani, che non di quelli sociali e culturali. Devo ammettere che mi sbagliavo, come spesso capita a chi giudica senza cognizione. Con il tempo ho avuto modo di apprezzare l impegno dei soci, almeno alcuni, che in maniera completamente disinteressata si impegnano in varie iniziative. Soprattutto, ho apprezzato l impegno dell istituzione Rotary per le iniziative sociali estremamente rilevanti come, ad esempio, la campagna contro la Poliomielite: progetti che, a mio avviso, non sono pubblicizzati come meriterebbero. Proprio questa carenza divulgativa credo sia una debolezza del Rotary che, probabilmente, non riesce a comunicare le proprie finalità e le proprie iniziative nella maniera adeguata. La percezione dell idea di élite, che ritengo il Rotary debba necessariamente esprimere, non deve basarsi tanto nelle capacità relazionali ed economiche dei soci, bensì deve discendere dalla nobiltà degli intenti e dalla convinzione dei soci di appartenere a qualcosa che possa concretamente incidere sulla società per il bene della società. Cambiando argomento intendo esprimere una piccola critica riguardo le riunioni conviviali. Noto che in queste circostanze i soci, me compreso, tendono a dividersi in gruppi composti prevalentemente dalle stesse persone. Sicuramente non sono il più adatto per questo genere di critica, tuttavia ritengo giusto evidenziare questo aspetto con la speranza che possa essere corretto. Per concludere un ultima considerazione personale: farei volentieri a meno di qualche cena a patto di devolvere i fondi conviviali in opere meritorie. Sicuramente non cambierà il destino del mondo, almeno nell immediato, ma sarà senz altro positivo per le nostre coscienze e, non ultimo, per il nostro equilibrio alimentare. Carlo Lucantoni Chi è Carlo Lucantoni - Amministratore delegato della TVA-Trasporto vetture Adriatico Spa, Entrato nel Rotary Club Ancona Riviera del Conero nel 2000, AR 2000/ Membro della sottocommissione Rotaract, AR 2001/ Membro della sotto-commissione Avviamento al lavoro e conoscenza delle professioni, AR 2002/2003 Membro della sotto-commissione Avviamento al lavoro e conoscenza delle professioni. Maggio

5 Per un Rotary migliore Il Rinoceronte è timido? di Mauro Bignami Non ricordo se Jonesco, tra le righe, abbia tacciato di timidezza il suo Rinoceronte; circa il nostro debbo dedurre che probabilmente lo è e dico subito perché. Rammentate l articolo apparso sul numero di marzo di Rotary 2090, intitolato Rinoceronte o rin novamento? e le tre lettere che gli facevano da appendice? L argomento era intrigante e qui in redazione si pensava che di sicuro qualche Presidente avrebbe chiesto ai propri soci (giovani in particolar modo, ma nessuno vuole osteggiare i meno giovani) di scrivere apertamente le loro opinioni, di dire come si trovano nel Rotary, che cosa ne pensano, quali desiderata covano e via di seguito. Qui in redazione si sperava di potere ricevere non valanghe di lettere, ma alcune sì, accompagnate o meno da qualche riga di presentazione del Presidente. Ciò, ahinoi, non è ancora avvenuto, nonostante mi sia stato riferito che in alcuni Club l argomento è stato dibattuto. Urge pertanto una presa di posizione anti timidezza, se non altro per frenare l ira dell Umberto Governatore che, per questo fallimento, potrebbe anche decidere di licenziare l intero Comitato di redazione. So benissimo che facendo quanto sto per fare corro il rischio che il Club Riviera del Conero appaia come il solito pierino; tuttavia, come avevo preannunciato a marzo, avendo tenuto di riserva qualche testimonianza di alcuni giovani del Club a cui appartengo, desidero valorizzare ed evidenziare lo spirito di iniziativa che pervade la loro attività. In primo luogo perché lo meritano; in secondo luogo perché spero che i loro interventi siano di pungolo a qualcuno. Vi sottopongo pertanto le testimonianze di Alberto Recchioni e Carlo Lucantoni che, ci scommetto, sono pari a quelle di tanti altri soci di numerosi altri Club. Ebbene, fatecele conoscere. Un pezzettino di Club deve appartenermi Le vere amicizie, quelle profonde, consolidate, che durano nel tempo, sono quelle che nascono nei primi anni della nostra vita, quando siamo liberi da condizionamenti sociali, culturali e politici. Col passare degli anni siamo portati spesso a mutare atteggiamento verso gli altri e, nella vita di tutti i giorni, il senso di rispetto e stima prevale sulla ricerca di nuove amicizie. Rimangono però intatti, anche se assopiti, i sentimenti di associazione, condivisione che nel mio caso hanno condizionato positivamente il far parte di un Club così prestigioso come il Rotary. Entrare è stato bello; ma entrare non vuol dire far parte; essere presenti non vuol dire partecipare. E dopo un po la presenza alle riunioni era vissuta più come un dovere che come uno stimolo e una gioia da vivere e condividere. Dovevo sentire che almeno un pezzettino di Club dovesse appartenermi, che almeno per uno spicchio, anche piccolissimo, dovessi farne parte. Ciò che ha mutato il mio atteggiamento è stato l invito, in una pomeridiana, a relazionare sulla mia attività professionale. Personalmente ricordo un pomeriggio vissuto con grande cordialità e attenzione da parte dei Soci. Sì, la mia partecipazione era così iniziata e con essa era rinato il desiderio di nuove amicizie sincere che, almeno per me, rappresentano il miglior terreno di coltura. Subito dopo si è rafforzata la necessità di conoscere, comprendere, sostenere e diffondere gli scopi del Rotary. Queste poche righe vogliono rappresentare la mia esperienza di giovane rotariano, convinto che formazione rotariana e coinvolgimento concreto e immediato ai programmi dell anno rotariano siano due momenti di estrema importanza e coagulanti per i nuovi Soci e non solo per essi. Alberto Recchioni Chi è Alberto Recchioni - Dirigente Laboratorio analisi Azienda Ospedaliera Umberto I Ancona, Entrato nel Rotary Club Ancona Riviera del Conero nel 1999, AR 2000/ Presidente della sotto-commissione Protezione dell ambiente, AR 2001/2002 Presidente della sotto-commissione Protezione dell ambiente,ar 2002/ Prefetto del Club e Presidente della sotto-commissione Rotaract-RYLA 20 Maggio 2003

6 Dai Club PESARO Parliamo delle Cinqueterre Panorami di suggestiva bellezza, tratti di costa scoscesa ai piedi dell Appennino, pittoreschi borghi medievali caratterizzano una parte della Liguria, quella in provincia di La Spezia nota con il nome di Cinqueterre. La storia e la geografia di questi bellissimi paesi sono stati illustrati con diapositive ed un commento di eccezionale competenza da Alessandro Bisetti, socio del Rotary di Pesaro. Di Monterosso, Carniglia, Vernazza, Riomaggiore e Manarola, le cinque terre appunto, ma pure di tanti altri piccoli e quasi sconosciuti paesini, il dott. Bisetti conosce ogni dettaglio, l origine e la storia. Il relatore ha parlato dei pregiatissimi vini che ripagano la tenacia dei residenti, degli ulivi, degli agrumi, delle strette passeggiate scavate nella roccia, delle testimonianze architettoniche. C è nostalgia nelle parole di Bisetti e con la poesia di Montale, grandissimo cantore di questi posti, rinnova per la sua terra un amore profondo. Domenico De Rosa AMELIA - NARNI Valori essenziali ed immutabili I soci, si sono ritrovati nella Chiesa del Convento Francescano S.S. Annunziata di Michignano, nella periferia storica di Amelia, per ascoltare insieme la S. Messa celebrata da Padre Gualtiero Bellocci, Priore del Convento. L incisiva omelia di Padre Gualtiero ha toccato le complesse problematiche del nostro tempo, richiamando all importanza dei valori essenziali ed immutabili, che non devono essere dimenticati. La luce della Pasqua, destinata a dilagare nel mondo, si accende sui dubbi e sulle attese degli uomini. Il cristianesimo è un incontro personale con il Signore in qualunque momento della storia, per qualunque uomo che abbia un cuore ben disposto. L austero, ma accogliente, refettorio del Convento, poi, ha accolto tutti per una simpatica conviviale. Sono stati presentati tre nuovi soci, professionisti, entrati a far parte della grande famiglia rotariana. Il Presidente, Nazzareno Nini, ha ricordato, inoltre l impegno e le finalità del Rotary, la missione umanitaria del Rotary e il significato del tema dell anno Diffondi il seme dell amore, vero senso del servire rotariano. Igea Frezza Federici URBINO Il tesoro di Urbino Serata conviviale particolarmente importante per la relazione dei soci Ing. Alessandro Cioppi, responsabile tecnico dell Arcidiocesi di Urbino, ed Ing. Rolando Girelli, su Tesori di Urbino: il Duomo, l Oratorio delle Grotte, gli affreschi di S. Francesco. Trattava in primo luogo il restauro e la riabilitazione strutturale della Cattedrale, dopo il terremoto del 1997, e in secondo della scoperta di un vero tesoro in un altra chiesa monumentale della città, S. Francesco, dove, accidentalmente, sono riemersi, nel corso di un controllo alla parte absidale, degli affreschi del secolo XIV. Il recupero assume un significato, oltre che affettivo, anche storico, poiché la vicenda della cattedrale sembra indissolubilmente legata alle crisi sismiche che affliggono il nostro territorio; un nuovo terremoto, quello del 1997 (va ricordato che una situazione simile si verificò nel giugno del 1781), la condanna ad una forzata chiusura di ben cinque anni durante i quali vengono eseguiti lavori di restauro e consolidamento che non hanno solo recuperato i danni occorsi a causa delle calamità ma che hanno anche risolto altre problematiche relative alla fruizione della chiesa (A. Cioppi). Campanile, cupola, navate, soprattutto quella centrale, nonché le quattro Cappelle, dette Grotte, poste sotto la parte absidale, ricche di memorie storiche e artistiche, hanno richiesto interventi delicati e complessi e l uso della più sofisticata tecnologia oggi disponibile; l opera di restauro ha riguardato anche la ripulitura dei corpi scultorei e dei gessi, il ripristino del colore originale, verde bronzo, delle porte d ingresso; un intervento lungo e meticoloso è stato necessario per la risistemazione del pavimento in marmo, un grandioso intarsio decorativo ricomposto pezzo per pezzo e perfezionato dopo un integrale smantellamento per permettere l alloggiamento di un impianto radiante a pavimento. Carlo Inzerillo Maggio

7 Anniversario TERAMO EST Primi dieci anni di attività Il Club di Teramo ha ricordato i suoi primi dieci anni di vita. E stato costituito nel corso dell annata Rotariana 2002/2003, con la consegna della Carta il Abbiamo ricordato questo primo cammino nel corsto della Conviviale tenuta presso l Hotel Cristallo di Giulianova il alla presenza delle Autorità Rotariane. Hanno partecipato il Governatore Umberto Lenzi, l Incoming Vincenzo Montalbano Caracci, il Governatore Eletto Tullio Tonelli, i PDG Antonino Serafini, Alberto Breccia Fratadocchi ed Ennio Vincenti, nonché numerosi Presidenti di Club e delle Autorità Civili, quali il Prefetto di Teramo Dott. Eugenio La Rosa. 18 Maggio 2003

8 Forum Interdistrettuale energetica che non ricopre con continuità il fabbisogno energetico cui deve sopperire, per cui dev essere utilizzata congiuntamente a una fonte primaria. La classificazione che più di ogni altra caratterizza le fonti di energia è quella che riguarda la loro disponibilità nel tempo, per cui avremo fonti energetiche con disponibilità continua o primarie (corsi d acqua fluente a regime fluviale, combustibili solidi fossili, carboni fossili, materiali radioattivi, petrolio e gas metano), fonti energetiche con accumulo periodico o pluriennale (combustibili vegetali), fonti a regime periodico giornaliero (energia solare e delle maree), fonti a regime irregolare (vento, acqua fluente torrentizia, ecc.). E logico che, in virtù delle loro caratteristiche, le fonti maggiormente sfruttate siano quelle primarie, mentre sono in atto sforzi per rendere possibile e conveniente lo sfruttamento di fonti non primarie o integrative. Tutto questo per chiarire i concetti. Circa l Italia, infauste decisioni politiche fecero sì che si rinunciasse al nucleare, sperperando ingenti risorse oltre che intelligenze e lasciando che il Paese continuasse a dipendere in larga misura (circa l 82% ndr) dal petrolio e da tutte le altre fonti energetiche d importazione, ha ricordato Francesco Zama. Una decisione negativa anche dal punto di vista dei costi, legati all instabilità del prezzo del petrolio. D altra parte, ha sottolineato Paolo Fornaciari, il fabbisogno energetico mondiale cresce del 2/3% l anno e nei prossimi 50 anni sarà raddoppiato; se si usano solo idrocarburi, in considerazione anche del fatto che tra poco i cinesi vorranno passare dalla bicicletta all automobile, nei prossimi 20 anni avremo esaurito le riserve. Liberalizzare? Quando l 80% del costo è legato a combustibili soggetti a controllo e non a mercato, non basta; bisogna smettere di produrre solo con petrolio o gas, anche se a ciclo combinato che certamente riduce i costi. Pertanto, l unica scelta è quella di rilanciare il nucleare, soprattutto in Italia, dove le tariffe elettriche sono le più care d Europa: il doppio della Francia e il triplo della Svezia. Il costo dell energia prodotta col nucleare è costante nell arco di esercizio di un impianto, l impatto ambientale è praticamente nullo e non necessita di infrastrutture logistiche. Invece, inventiamo le domeniche a piedi, ci culliamo nell energia eolica e in quella solare: sono mistificazioni; la centrale di Adrano ha consumato più energia per far montare gli specchi solari di quanto non ne abbia prodotta, ha concluso Fornaciari. Del ruolo dei combustibili fossili e dell energia destinata a crescere ha parlato Ennio Macchi, il quale si è detto preoccupato per due grandi problemi che deve frontggiare l umanità: l effetto serra, il cambiamentio climatico del pianeta e la qualità dell aria, danneggiata dalla combustione di qualunque combustibile fossile. Come si arriva alla pulizia dell energia? Con un migliore uso delle risorse naturali, con vettori energetici cosiddetti puliti, con la cogenerazione a idrogeno (se non vado errato anticipata da Giulio Verne più di 100 anni fa, ne L isola misteriosa ndr). E vero che l economia dell idrogeno comporta un aumento dei costi industriali e totali, porta però a una diminuzione dei costi ambientali. Se così è, bisogna pensare a nuove modalità di produzione che richiedano un minore consumo di energia, ha detto Santarelli. In sostanza, bisogna seguire un progresso tecnologico orientato allo sviluppo sostenibile riprogettando i prodotti, pensando al loro intero ciclo di vita, comprendendovi anche delle possibilità di riciclaggio e di riutilizzo. Vittorio D Ermo è tornato sull argomento dell energia nucleare, avvertendo però che dopo gli anni Ottanta in Italia non sono più state costruite centrali nucleari e oggi sarebbe una scelta inopportuna perché gli investimenti necessari pe costruirne di nuove sarebbero troppo elevati. Allora che fare? Se per il futuro soddisfare la domanda energetica è un problema di grande rilievo, anche perché avremo bisogno di energia che rispetti l ambiente, dovremo procedere creando maggiore efficienza della produzione. Ma avremo anche bisogno di una politica estera che si trasformi in uno strumento di gestione attiva del vincolo energetico, ossia più collegamenti con la ricerca e con i Paesi produttori di combustibili. Di energia si parla troppo, a sproposito e demagogicamente; il problema è che non si decide mai nulla e nel Paese manca la voglia politica di mettere l energia al centro dell attenzione, ha detto nelle sue conclusioni Marco Pacetti, ricordando anche l iniquità tra il nord e il sud del pianeta e quella intergenerazionale, che lascia molti dubbi circa l eredità che lasceremo alle generazioni future. Da qui discende la scelta strategica di ricercare fonti alternative e di riattivare lo sviluppo della ricerca nel settore energetico. Mauro Bignami Ancona Riviera Conero Maggio

9 Forum Interdistrettuale FORUM ENERGIA: PASSATO, PRESENTE, FUTURO In questa società, caratterizzata dall incontrastato dominio dell energia e dell elettronica, che anni fa qualcuno definì energotronica, il tema dell energia è di grande interesse e attualità, foriero di battaglie accanite tra gruppi contrapposti, dibattuto da tutti, non da ultimo anche dal Rotary. Proprio sul tema Energia: passato, presente, futuro, si sono confrontati ad Avezzano, in un forum interdistrettuale (Distretti 2080 e 2090) organizzato dal locale Rotary Club, personalità di spicco del settore: Paolo Fornaciari, presidente dell Ain (Associazione italiana nucleare), già responsabile delle attività nucelari dell Enel; Ennio Macchi, ordinario di Conversione dell energia al Politecnico di Milano; Francesco Santarelli, già direttore del Dipartimento tecnologie ambientali dell Università di Bologna e Vittorio D Ermo, presidente dell Associazione economisti d impresa. Le conclusioni sono state tratte da Marco Pacetti, magnifico rettore dell Università politecnica delle Marche, mentre il filo conduttore degli interventi è stato tirato da Francesco Zama, presidente della commissione Energia del Distretto Certo, in un momento di incertezza legata in buona parte anche alle risorse energetiche, l argomento è molto importante ed esistono curiosità e una preoccupazione molto diffuse per le problematiche che ne scaturiscono, molto sentite dalle famiglie e in particolare dalle imprese, che sono i maggiori fruitori di energia. Del resto, lungi dall esssere risolto, il problema dell energia condiziona e condizionerà sempre di più la nostra vita, mettendo a repentaglio negli anni futuri la crescita economica e sociale di tutti noi, ha ricordato Walter Spera, presidente del Rotary Club di Avezzano, aprendo i lavori del forum. Ma se è vero che senza energia non c è sviluppo, è anche vero che il nocciolo della questione è quello di fornire energia compatibilmente con le necessità dello sviluppo, salvaguardando l ambiente. Dunque il Rotary ha scelto di dibattere un argomento difficile sul quale non esiste una conoscenza approfondita diffusa e l informazione viene sovente data in modo non completo e distorta, hanno ricordato Umberto Lenzi e Filippo M. Pirisi, governatore l uno del Distretto 2090 e l altro del Distretto 2080, salutando gli oltre 250 convenuti. In effetti, i problemi inerenti l energia partono dal 1973, anno in cui il sistema economico mondiale si rese conto, con la crisi petrolifera e l aumento del 400% de prezzo del greggio determinato dalla guerra del Kippur, che il suo stato di salute dipendeva troppo dal benessere raggiunto grazie all enorme quantità di energia reperibile a buon prezzo sul mercato. Alla repentinità della crisi seguì una disorientata serie di proposte per pervenire allo sfruttamento di fonti energetiche ritenute alternative al petrolio e, in questa affrettata corsa, vennero poste sullo stesso piano fonti energetiche dalle caratteristiche completamente diverse che poi, a causa di una cattiva informazione, disorientarono l opinione pubblica facendo assurgere a livello di fonti primarie fonti energetiche di tipo discontinuo e irregolare, come il vento, e fonti a regime periodico o rinnovabili, come il sole. Tale disorientamento perdura tuttora, con l aggravante che i concetti di fonte alternativa e fonte integrativa vengono usati indifferentemente, come se fossero sinonimi. In effetti non è così: la caratteristica fondamentale di una fonte energetica alternativa sta nella sua disponibilità continua e nel suo essere in grado di sostituire a tutti gli effetti una fonte primaria, mentre la qualifica di fonte integrativa spetta a quella forma 16 Maggio 2003

10 Polio Plus Maggio

11 Polio Plus QUESTO MESE TUTTI I CLUB Rotary nel mondo si stanno concentrando sulla raccolta di fondi per la grande campagna a favore della eradicazione della polio. Intelligentemente il Governatore Umberto Lenzi ha voluto sintetizzare in due pagine alcune iniziative promosse dai club del Distretto Queste pagine vanno lette unicamente come esempio del fervore che ha caratterizzato tutto l anno su questo tema. Poche immagini devono raccontare l impegno unanime dei club per raccogliere fondi inventandosi iniziative, serate, incontri di calcio o cimenti sportivi. A tutti i club, ai soci, a coloro che hanno comunque collaborato e partecipato a queste iniziative il più sincero ringraziamento di ROTARY 2090! 14 Maggio 2003

12 Maggio

13 API, ENERGIE AL SERVIZIO DELLO SVILUPPO api, una risorsa radicata nel centro dell Adriatico. Energia, prodotti petroliferi, competenze tecniche, innovazione per soddisfare le esigenze di sviluppo e mobilità di milioni di persone ogni giorno. Dal cuore delle Marche una realtà industriale che guarda al futuro ed è protagonista dello sviluppo del suo territorio. api raffineria di ancona 12 Maggio 2003

14 Dibattito sanno qualcosa gli editori di quotidiani e periodici costretti ad inventarsi i più esilaranti orpelli per adescare i clienti. In tempo di civiltà delle immagini il fenomeno è comprensibile e in parte giustificabile. Ma solo in parte. Guai se l andazzo diventasse sistema e realtà definitiva, si perderebbe il gusto della riflessione personale e della vera maturazione intellettuale. Ciò detto e con tutte le attenuanti possibili, si deve onestamente ammettere che la bilancia in negativo non può pendere tutta dalla parte di chi legge (o, meglio, non legge), perché se è vero che i lettori hanno il dovere di leggere, è altrettanto vero che essi pretendono di poter leggere qualcosa di significativo, di concreto, di non banalmente convenzionale, pretendono cioè di trovare qualche vera idea possibilmente espressa con la necessaria chiarezza. Anzitutto la chiarezza, perché le idee se ve ne sono risultino accessibili a tutti o, all inverso, perché risulti evidente l eventuale mancanza di un nucleo concettuale (può capitare anche questo). La chiarezza è moralità scrive Roberto Gervaso, e non vedo come si possa dissentire. Quanto alla concretezza sappiamo tutti che essa è vita, è sintesi, è spinta operativa, è la modalità della sostanza in opposizione alla convenzionalità dell accademia. Quest ultima è da evitare come il nemico più subdolo di ogni vita associativa, perché ingenera noia e insofferenza, soprattutto in chi persegue quotidianamente un costume di vita improntato a vera autenticità in ogni settore dell esperienza, da quello immediatamente operativo a quello intellettuale. La noia del convenzionale è l esatto contrario della vivacità del franco dibattito, in cui ci si può confrontare in piena libertà e con schiettezza espressiva, atteggiamenti che ravvivano la pagina scritta e invogliano alla lettura. Debbo riconoscere che qualcosa si è mosso in questo senso nel nostro bollettino distrettuale. Su questa strada si deve perseverare senza però trascurarne i rischi, che potrebbero condurre a risultati peggiori degl inconvenienti che si vorrebbero evitare. Se il dibattito degenera in polemica dozzinale, personalistica, o in astiose contrapposizioni del tipo in uso nei litigi politici che quotidianamente ci deliziano, allora avremmo mancato in pieno lo scopo. Non dobbiamo mai dimenticare che il Rotary è qualità, equilibrio, moderazione. E soprattutto stile, che non significa mera forma, ma sostanza di vita. Applicare questo stile alla nostra stampa non vuol dire appannare idee vitali o evitare dibattiti autentici o peggio ancora gingillarsi in vuote accademie, significa invece affermare anche in questo campo il principio tutto rotariano della qualità, della moderazione non rassegnata, capace di costruire, senza scosse e lacerazioni, scenari più equilibrati e civili. Urbano Urbinati Membro della Commissione per la promozione della stampa Maggio

15 Dibattito DELLO SCRIVERE E DEL LEGGERE I rotariani hanno la loro stampa, alcune riviste belle anche tipograficamente, dove vengono riproposti a cadenze regolari, quasi ogni anno al rinnovo delle cariche, i motivi fondanti del sodalizio e naturalmente gli esiti dell azione comunitaria, espressi questi di solito mediante resoconti un po notarili e con largo corredo di immagini. Atteggiamento quest ultimo abbastanza normale e che non può sorprendere più di tanto, se usato con discrezione. Per chi, come il sottoscritto, ha maturato cinque lustri di anzianità associativa, non è difficile tentare un bilancio, sia come lettore sia come saltuario collaboratore. La prima considerazione che mi viene di esprimere è in realtà una constatazione: i rotariani generalmente non leggono la loro stampa, la fiutano solamente, danno un occhiata ai titoli, alle fotografie; alcuni cercano se del caso il proprio nome in margine a qualche manifestazione effettuata nel loro club o nel loro distretto, e qui il cerchio si chiude. Non serve, io credo, esibire casistiche di segno contrario: ci sono, certo, i fedelissimi, ma rappresentano purtroppo una minoranza, la classica eccezione che conferma la regola. Per questo, quando si riunì per la prima volta quest anno la commissione preposta alla promozione della stampa rotariana, fortemente voluta dal Governatore Lenzi, mi trovai in un particolare stato d animo, diviso tra la speranza che l entusiasmo e il piglio deciso del Presidente Raspadori mi facevano balenare e i molti motivi di perplessità che mi suggeriva l esperienza. Mi chiesi allora quali potessero essere le vere cause di una disaffezione cronica dei lettori (si fa per dire) rotariani. E bene chiarire subito che la disaffezione al leggere non riguarda solo gli amici rotariani, ma gl italiani in genere, che non leggono né giornali né tanto meno libri e tutt al più sfogliano riviste illustrate. Ne S.R. Flaminia Km Spoleto (PG) Tel 0743/ Fax 0743/ Legname da costruzione e per ristrutturazioni S.R. Flaminia Km 131, Spoleto (PG) Tel 0743/ Fax 0743/ Arredo Esterno/Interno 10 Maggio 2003

16 Opinioni Rotariane EFFETTIVO, ASSIDUITÀ, COSTI E VIA DICENDO Ho letto con interesse e attenzione l articolo il mantenimento dell effettivo, apparso nel numero di marzo di Rotary 2090 e sono andato a rileggere l articolo del mese di dicembre convegni e partecipazione. Li ho trovati molto puntuali e attuali e sostanzialmente sono d accordo su quanto scritto, quindi ho sentito il bisogno di comunicare la mia solidarietà ai due autori. Purtroppo, dei problemi sollevati nei due articoli ne sento parlare da anni, ma tutto poi resta lettera morta e nulla cambia. Sarebbe bene che chi è d accordo con tali articoli ne desse comunicazione agli autori e se, come mi auguro, questi fossero numerosi, venissero interessati gli organi competenti a livello distrettuale: forse in questo modo potremmo stimolare chi di dovere, qualche cosa potrebbe essere fatto e le cose potrebbero migliorare. Il problema dei nuovi soci che non vengono ben informati prima e ben seguiti dopo, penso sia comune alla maggior parte dei Club, se non alla totalità. Che le relazioni pubbliche siano deficitarie sia a livello di Club che distrettuale e nazionale è un dato di fatto, purtroppo innegabile. Che il costo di partecipazione ai vari Forum, Congressi e Assemblee sia eccessivamente oneroso è a conoscenza di tutti, ma come potrebbe essere altrimenti se il numero degli invitati eccellenti ogni anno aumenta? Invitati che, nella maggior parte dei casi, se non avessero tutto gratis non interverrebbero, anche se sono coloro che dovrebbero dare il buon esempio. Il prossimo anno rotariano, si potrebbe dedicare un forum a queste problematiche; un forum che lasciasse spazio, in maniera preponderante se non totale, agli interventi dei convenuti; dove tutti potrebbero esternare i propri pensieri e le proprie perplessità sul modo di gestire la vita associativa dei Club e del Distretto: sono certo che ne verrebbero fuori degli ottimi suggerimenti per tutti. Ogni Club dovrebbe stabilire un minimo di assemblee per parlare dei problemi interni (l ultimo Board invita i Club a considerare la possibilità di dedicare una riunione al mese all informazione e alla formazione rotariana), per modificare situazioni e prassi inutili e molto onerose. Circa poi l assiduità, credo che la lettura del rapporto relativo al mese di febbraio abbia provocato in tutti degli interrogativi a cui è difficile dare una risposta logica. A parte il fatto che non vengono presi in esame tutti i Club del Distretto - e non mi spiego il motivo -, ciò che mi lascia maggiormente perplesso è constatare che, in generale, la percentuale di assiduità è molto bassa (46,79%); che il numero di riunioni mensili medio è 3 e che ben 24 Club non hanno inviato i dati. Mi chiedo: per quale motivo o motivi è così bassa? Perché ben 24 Club non inviano neanche i dati alla Segreteria distrettuale? Alla prima domanda si possono dare diverse risposte e provo a elencare quelle che mi vengono in mente, contro-rispondendo: - C è scarso interesse per il Rotary in generale; ci si domandi per quale motivo si tengono soci non assidui e non li si mandi via. - Le riunioni sono noiose e poco interessanti; allora bisogna che i Presidenti, o chi per loro, si diano da fare per organizzare programmi di maggior interesse per i soci. - Non c è sensibilizzazione nei confronti dei soci; allora le commissioni assiduità ed affiatamento devono darsi da fare maggiormente. - Gli orari sono scomodi; li si cambi. Alla seconda domanda posso azzardare una risposta doppiamente negativa: la cattiva organizzazione dei Club o il disinteresse. Si parla molto di reclutamento di nuovi soci, ma se i risultati sono questi appena elencati, allora forse sarebbe meglio procedere per mettere in atto tutte le politiche necessarie per creare maggior affezione e, di conseguenza, assiduità da parte dei soci verso il Club, magari cominciando dagli stessi dirigenti del Club. Un fatto è certo: se le cose stanno così, molti soci non vivono attivamente la vita dei vari Club, ma vegetano. Ciò, è sicuro, non aiuta a favorire lo sviluppo dei programmi e delle attività rotariane in generale e dei singoli Club in particolare. Aldo Pizzi (Rotary Club Ancona-Riviera del Conero) Marzo

17 Assemblea 2003 risultati a livello nazionale, dovrà essere base di ulteriore studio e lavoro per un progetto di recupero possibile in ogni regione del distretto. All azione internazionale giusto riconoscimento come ambito in cui trasfondere il maggiore impegno, vista l internazionalità dell Associazione: notevoli gli spazi di service con i volontari del Rotary. gli scambi amichevoli, gli scambi giovani ed il progetto adottiamo uno studente riservato all Albania. Molti applausi di approvazione prima di dare spazio alle relazioni dei PDG: Ennio Vincenti ha introdotto il prossimo consiglio di legislazione di Cicago in cui rappresenterà il distretto; un autentico parlamento del Rotary in cui vengono discusse e votate le proposte che tutti i club nel mondo predispongono e dibattono al loro interno; da Vincenti l invito a convocare le assemblee dei singoli club per verificare se ci sono necessità, problemi o aspettative per un dibattito costruttivo e sottoporre, successivamente, suggerimenti di modifica al consiglio di legislatura. Roberto Barbieri con toni da grande comunicatore ha introdotto la prossima edizione del RYLA, in programma dal 24 al 29 novembre ad Ancona e dedicato, come momento di costruttiva crescita per i giovani; a loro un invito a sapersi far capire, non parlare oscuramente e proporsi con un look adatto, quindi ulteriore momento di sviluppo dei temi trattati nelle precedenti ed apprezzate edizioni: una speciale attenzione per il self marketing. Alberto B r e c c i a Fratadocchi è intervenuto sulla consapevolezza delle azioni del Rotary dedicando parole giuste alla storia delle attività condotte, nelle diverse azioni, dai club dal 1990 al 2000, con l assicurazione che verrà integrato il lavoro prezioso di sintesi e di raccolta di documenti per far si che in concomitanza con i 100 anni dell Associazione Rotariana si possa avere, nel , la storia di 15 anni di azioni del distretto Nel pomeriggio i gruppi di lavoro hanno condotto con coscienziosa attenzione il percorso di attività assegnato; la ripresa del lavoro plenario è coincisa con una rapida sintesi dei lavori svolti: per l azione interna il PDG Riccardo Marrollo, ha segnalato un concetto di base, il ritorno alla qualità nella individuazione dei nuovi soci; per l azione professionale il PDG Breccia Fratadocchi ha tratteggiato il cosa si fa attualmente nel distretto, indicando come esempio positivo un osservatorio sul lavoro giovanile avviato in Umbria; per la azione di pubblico interesse il PDG Mario Bellucci ha posto l accento sulla consapevole necessità di progetti di collaborazione interdistrettuale; per l azione internazionale Antonino Serafini ha enfatizzato il valore dei volontari del Rotary e dello Scambio Giovani, la necessità di sempre crescenti azioni per finanziare la Rotary Fondation; su questa si è soffermato il PDG Mario Giannola che ha ricordato come la Fondazione non vada dibattuta ma unicamente condivisa, obiettivo comune deve essere quello di sostenere con decisione la Fondazione. Momenti finali quelli riservati al bilancio prevenivo, illustrato dal tesoriere distrettuale Aldo Travaglini ed al saluto del rappresentante distrettuale Rotaract Martina Danelli. La giovane rotaractiana, con soddisfazione, ha informato sul fatto che il nostro Distretto, precisamente a Pesaro, ospiterà per la prima volta il congresso nazionale dei Rotaract. Concisi i messaggi finali del Governatore Designato Tullio Tonelli, dell incoming Vincenzo Montalbano Caracci e del Governatore in carica Umberto Lenzi. (FS) 8 Maggio 2003

18 XIX Assemblea Distrettuale A VASTO LA XIX ASSEMBLEA DISTRETTUALE Ottimi risultati quelli ottenuti dal Governatore incoming Vincenzo Montalbano Caracci, nella XIX assemblea distrettuale tenutasi a Vasto. Obiettivo dell incontro che a raccolto oltre 400 tra delegati ed accompagnatori provenienti da tutti i club del Distretto - analizzare e dibattere le linee programmatiche ed il piano direttivo dell anno rotariano Il PDG Franco Cianci ha moderato in maniera perfetta, avviando i lavori con i saluti di rito del sindaco di Vasto, simpatico e concreto nelle sue considerazioni e di Umberto Lenzi che ha ricordato come il nuovo governatore ha molti stimoli in più ma il nostro comune impegno non deve cessare perché la continuità deve essere fattore costante. Momento saliente la relazione programmatica del Governatore incoming che, con semplicità e con un ricorso intelligente del computer, ha sottolineato come l assemblea sia ultima tappa di avvicinamento all inizio del mandato, che sarà caratterizzato dagli elementi propositivi proposti dal presidente internazionale Johathan Mayijaghbe. Uno slogan di poche parole,tendi LA MANO, per formulare un complessivo ed universale richiamo ad una solidarietà laboriosa. Tutta l azione dovrà poggiare su autentici Pilastri, quattro priorità come la famiglia del Rotary, la lotta alla povertà, l alfabetizzazione ed istruzione e la salute. Facendo ricorso ad una metafora di vago sapore calcistico, Montalbano Caracci ha invitato a vivere il Rotary come un grande gioco che deve poggiare sull eticità della soddisfazione per il risultato in sé e non per i vantaggi personali. Affermazione importante anche il sostenere come la famiglia del Rotary è l insieme di una grande squadra in cui i giocatori sono i rotariani ed i congiunti i supporter senza il cui sostegno entusiastico nessuna squadra può essere vincente. Dando esempio di forte capacità di sintesi, l incoming ha delineato le linee programmatiche, tra cui la necessità che i club sappiano comunicare, con semplicità e determinazione, ogni azione condotta; trovare quindi spazio sulla stampa locale e su quella rotariana, avere frequenza ed incisività nelle comunicazioni; ogni azione deve essere intesa anche come momento di partecipazione al dibattito sulla stessa associazione, nella costante attenzione a far si che il dibattito si svolga sempre con fair play,discutere con serenità e mai travalicare i limiti del buon gusto e della libertà di espressione. Club efficienti, realmente ancorati al territorio ed alla vita locale, attenti ad uno sviluppo dell effettivo improntato a scelte di qualità,sodalizi fortemente impegnati a sostenere anche attuando progetti efficaci di servizio - la Fondazione Rotary, nel ricordo che il distretto potrà utilizzare per le iniziative dei club, i fondi derivanti dal 60% dei contributi versati al fondo permanente della Fondazione tre anni prima. Per l azione professionale Montalbano Caracci ha inteso suggerire la definizione di strumenti rivolti a grandi progetti come alfabetizzazione ed educazione e lotta alla povertà. Tenere conto delle esigenze del territorio deve essere uno degli obiettivi della azione di pubblico interesse, come pure la divulgazione di iniziative culturali per favorire nella comunità locale la conoscenza di fenomeni complessi; compito nostro ha accentuato i toni porci come gruppo professionale capace di capire e far capire, facendo di conseguenza opinione. Accenni rapidi al progetto salute, con l emergenza diabete ed al progetto città murate che avendo ottenuto lusinghieri Maggio

19 La lettera del Governatore in albanese Te Dashur Miq Rotary na fton per muajin e majit te meditojme mbi kulturen, kulture qe, me sa duket nga ngjarjet e fundit, njerezit kane harruar. Sot me shume se kurre mbizoteron kultura e terrorizmit, e intolerances, e fanatizmit, e indiferences. Jeta ecen me kaq nxitim sa eshte e vestire te ndalesh mbi nje ngjarje se menjehere ndodh nje tjeter, me rrezikun e vazhdueshem qe mos te arrijme te analizojme gjithmone te gjitha anet. Kultura eshte nje pasuri qe na vjen nga larg, qe na ka ndihmuar te rritemi, qe na ka dhene njohjet qe na kane lejuar nje nivel te larte jetese, te pakten ne boten perendimore, e duhet te na shtyje t i lejome pjeses tjeter te botes hendekun qe na ndan. Vetem nqs do te dijme ta bejme tonin kete parim do te mund te shpresojme ne nje bote me te mire, ne nje bote te lire nga barbarite qe here pas here duket se lulezojne. Duhet te jemi krenar per ate çka na kane lene brezat paraardhes, roje te vemendshme te pasurise te pafund te tokes tone e te traditiva qe bejne pjese ne pasurine e nje populli. Edhe per kete kemi zgjedhur si teme te Kongresit Distrektual te ardhshem Shekulli i shkurte: Mbarimi i nje epopeje? Nga humanizmi tek teknologjia ne te cilen do te mund te rishohim te kaluaren, po ama te projektuar ne te ardhmen. Ne kete numer do te gjeni programin e skeden e pjesmarrjes e ju lutem te gjitheve te na jepni sa me pare pergjigje mbi pjesmarrjen tuaj, ne menyre qe i gjithe organizimi te funksionoje sa me mire. Qe tani faleminderit e nje perqafim te ngrohte te gjitheve. ROSSI SPA - CONCESSIONARIA MERCEDES-BENZ Via Flaminia Km. 151, FOLIGNO 6 Maggio 2003

20 La lettera del Governatore Cari Amici Il Rotary ci invita per il mese di maggio a riflettere sulla cultura, cultura che, alla luce degli ultimi avvenimenti, gli uomini sembrano aver dimenticato. Oggi più che mai sembra emergere la cultura del terrorismo, dell intolleranza, del fanatismo, dell indifferenza. La vita scorre così in fretta che ci é difficile soffermarci su un avvenimento che già ne incalza immediatamente un altro, con il rischio continuo di non riuscire ad analizzarne mai tutte le sfaccettature. La cultura é un patrimonio che ci viene da lontano, che ci ha aiutati a crescere, che ci ha portati alle conoscenze che ci hanno permesso di raggiungere un alto livello di vita, almeno nel mondo occidentale, e ci Il Governatore Lenzi alla conferenza dei Presidenti Umbri per la consegna del Premio deve spingere a permettere all altra parte del Umbria 2003 mondo di ridurre il gap che ci divide. Solo se sapremo fare nostro questo principio potremo sperare in un mondo migliore, in un mondo libero dalla barbarie che ogni tanto sembra riaffiorare. Dobbiamo essere fieri di ciò che ci hanno lasciato le generazioni che ci hanno preceduti, custodi attenti dell immenso patrimonio del nostro territorio e delle tradizioni che fanno parte della ricchezza di un popolo. Anche per questo abbiamo scelto come tema del nostro ormai prossimo Congresso Distrettuale Il Secolo breve: Fine di un epoca? Dall umanesimo alla tecnologia in cui potremo rivedere il passato, ma sicuramente proiettato nel futuro. In questo numero troverete il programma e la scheda di partecipazione e mi rivolgo a tutti con la preghiera di farci giungere la vostra adesione con un certo anticipo, perché tutta l organizzazione possa funzionare nel migliore dei modi. Fin d ora grazie ed un abbraccio affettuoso a tutti. Maggio

21 Sommario LA COPERTINA Pag. 5 Pag. 7 Pag. 8 Pag. 14 Pag. 16 Pag. 18 Pag. 20 La lettera mensile del Governatore Assemblea Distrettuale Dibattito Polio Plus Forum Distrettuale Dai Club Per un Rotary migliore È dedicata a GUALDO TADINO, un ridente borgo della verde Umbria dove storia, artigianato,cultura e paesaggio si fondo in un impareggiabile connubio. Ma Gualdo Tadino è anche il luogo ove è nato, il raduno dei cavalieri rotariani che, di anno in anno, ha raccolto consensi crescenti. Itinerari affascinanti si propongono al visitatore tra eremi, sorgenti, prati e gole. Scenari di incommensurabile bellezza, degni delle Alpi, posti dove la vegetazione si fa lussureggiante ed i crinali diventano luogo di svago, di meditazione o di incontri piacevoli con una natura ospitale, amica dell uomo. Da non dimenticare la ceramica di Gualdo che - nei secoli - si è caratterizzata per una ricercatezza eccellente ed un contenuto artistico che si è tramandato fino ad oggi. Prosegue la iniziativa lanciata dal Distretto 2090 a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto del Molise. I versamenti possono essere effettuati sul conto corrente presso Banca Popolare di Ancona corso Stamira Ancona aperto a favore R. C. Distretto 2090 Raccolta Fondi Terremoto Molise ABI 5308 CAB Maggio 2003

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