Pagina 1 di 7 CARTA DEL SERVIZIO CAD VIA PIO VII, 61 TORINO
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1 Pagina 1 di 7 CARTA DEL SERVIZIO CAD VIA PIO VII, 61 TORINO
2 Pagina 2 di 7 Denominazione del presidio: CAD Laboratori via Pio Ubicazione/Indirizzo: via PIO VII, 61 (zona lingotto) Come si raggiunge: linee urbane 18, 14 Nominativo referenti: Responsabili Area Disabili G. Murru/ M.Miroglio Telefono: Orari: La sede dell Area disabili del Servizio sociale è aperta dal lunedì al venerdì con orario 8,30-16,00 Vocazione prevalente: disabilità intellettiva lieve (I) Altre tipologie di vocazione: disabilità motoria (M) Caratteristiche specifiche ed innovative del servizio Il servizio intende essere un punto di riferimento a livello circoscrizionale per i giovani disabili e per le loro famiglie, inserendosi nel percorso di orientamento scolastico, formativo e lavorativo allo scopo di impostare efficacemente il progetto individualizzato. Nella formulazione del progetto è necessario tener conto della storia personale, delle capacità e delle opportunità offerte dall ambiente di vita, allo scopo di integrare gli interventi già attivi; nel valutare le risorse disponibili si coglieranno le opportunità offerte da contesti accessibili a tutti i cittadini, in modo da non escludere nessuna possibilità di reale integrazione ma, al contrario, di offrire la possibilità di utilizzare risorse non dedicate in modo esclusivo alle disabilità. Il servizio si attiva su misura delle persone che in quel momento lo richiedono, in modo da costruire insieme a loro un percorso il più possibile personalizzato e di
3 Pagina 3 di 7 proporre le attività più rispondenti alle esigenze del gruppetto di persone frequentanti quello specifico modulo. Le attività all interno del CAD risulteranno essere solo una parte del progetto, che viene invece costruito il più possibile utilizzando le risorse esterne, nell ottica di una reale possibilità di inserimento qualificata e partecipata. Le attività comprenderanno sia moduli osservativi all interno dei laboratori, centrati sulle autonomie e le abilità relazionali, sia moduli di inserimento in realtà del territorio come possibilità di sperimentare e sperimentarsi. Inoltre il progetto educativo del CAD prevede una stretta integrazione con le realtà dell associazionismo e delle istituzioni per offrire un raccordo continuo con la realtà cittadina nell ambito sociale, formativo, lavorativo, del tempo libero. Il percorso educativo del CAD si struttura a tempo in modo da accompagnare la persona disabile fino all inserimento nella realtà scolastica, lavorativa o di struttura diurna /residenziale individuata; al momento della conclusione dei moduli previsti nell ambito del CAD, la persona mantiene sia la relazione con il proprio referente educativo sia la possibilità di frequentare attività quali il gruppo di sostegno. 1. PRESENTAZIONE DEL CAD DI VIA PIO VII 65 Il laboratorio di via Pio VII, 61, denominato Cad, Centro Attività diurne, è gestito dagli operatori dell Area Disabili del Servizio sociale della Circoscrizione 9, del Comune di Torino. I destinatari sono giovani, (sia residenti nella Circoscrizione sia provenienti da altri territori), con disabilità lieve, medio lieve o motoria, che, a completamento del proprio iter scolastico, formativo o lavorativo e che comunque desiderano inserirsi in un percorso di formazione ed orientamento per poter costruire attivamente il proprio progetto. Spazi e attrezzatura in dotazione: un sala accoglienza con angolo tisaneria; tre sale per i laboratori arredate con tavoli e sedie; un ampio salone utilizzabile per feste; quattro locali bagni; un ampio terrazzo; una palestra attrezzata in condivisione con la Cooperativa Frassati. 2. PRESENTAZIONE DEL TERRITORIO IN CUI È INSERITO IL CAD Il territorio della Circoscrizione 9 presenta alcune caratteristiche peculiari per quanto riguarda la disabilità: da anni esiste il servizio per disabili denominato CAD (dal 1989) ed esso è di fatto un forte punto di riferimento per i disabili e per le loro famiglie, che sanno di poter contare sugli operatori non solo per l erogazione di servizi ma anche
4 Pagina 4 di 7 come interlocutori per le problematiche di diverso tipo che le famiglie affrontano nel loro percorso. 3. PROCEDURA DI REALIZZAZIONE DELLA CARTA DEL SERVIZIO La realizzazione della carta avviene tramite un processo partecipato, una modalità che permette ai diversi attori di introdurre gli elementi ritenuti particolarmente importanti. Gli obiettivi principali sono: - Far conoscere ai destinatari del servizio i valori, l organizzazione e il modo di operare delle risorse professionali impiegate - Definire e divulgare i livelli di servizio erogati e garantiti - Costruire uno strumento di comunicazione verso i destinatari e verso l esterno in grado di raccogliere valutazioni che possano migliorare il servizio. Il percorso avviene in 5 fasi: -fase 1 condivisione del percorso con l'èquipe -fase 2 condivisione del percorso con tutti gli attori - fase 3 definizione del documento finale -fase 4 presentazione e diffusione - fase 5 verifica (cadenza annuale) Questo documento è stato costruito dall équipe del CAD attraverso le riunioni di area settimanali e sulla base della storia del servizio; le successive fasi della realizzazione verranno attivate con la partenza delle attività strutturate per il nuovo gruppo appena costituito. 4. GARANZIA DEL RISPETTO DELLE PRESTAZIONI Il servizio prevede spazi per due tipi di verifica: Interna: riunioni tecniche una volta a settimana: l èquipe si riunisce tutte le settimane nell Area disabili; sono inoltre previste riunioni organizzative solo con il gruppo di operatori che gestisce direttamente le attività laboratoriali. Esterna: incontri con le persone e le loro famiglie almeno 2 volte all anno: ogni educatore incontra individualmente le persone inserite al CAD che fanno riferimento a lui, con cadenza mensile; sono previste inoltre riunioni di gruppo per le famiglie due volte l anno. incontri con il gruppo delle famiglie almeno 1 volta all anno. incontri di verifica con i Servizi committenti questionario di verifica alle famiglie
5 Pagina 5 di 7 Il questionario alle famiglie nasce con l obiettivo di valutare, monitorare e migliorare costantemente il servizio erogato sulla base dell effetto bisogno. Il questionario inviato alle famiglie risulta anche essere uno strumento per valutare i reali scostamenti creati nell applicare i contenuti della Carta del Servizio. Dopo la raccolta e l elaborazione dei questionari, oltre alla presentazione degli stessi in Riunione d èquipe, viene dato un rimando formale alle famiglie. E prevista almeno una rilevazione di soddisfazione l anno. 5. RAPPORTI CON IL VOLONTARIATO ED IL TERRITORIO La filosofia progettuale perseguita mira a costruire una rete di solidarietà territoriale attorno alla persona disabile in grado di rompere la sensazione di isolamento ed esclusione e creare rapporti di prossimità tra gli abitanti. Questa finalità viene perseguita attraverso il coinvolgimento e la collaborazione con realtà del volontariato e del territorio, tramite 3 azioni: Accompagnamento delle persone presso le attività promosse da associazioni, servizi, comitati, centri di incontro del territorio. Realizzazione di attività con finalità aggregative, di intrattenimento organizzate in modo complementare all attività istituzionale del servizio. Coinvolgimento delle risorse del territorio (associazioni e singoli) in attività con l'utenza per un potenziamento e consolidamento della rete, con particolare attenzione alle realtà che sono inserite nel progetto Motore di Ricerca coordinato dalla Divisione Servizi Sociali 6. ORGANIZZAZIONE L organizzazione per l anno 2011 prevede attività articolate in laboratori attivati all interno della struttura (due mezze giornate) nonché attività esterne, strutturate sulla base dei diversi progetti individuali. 6.1.Organizzazione della giornata: consultabile in bacheca 6.2. Programma delle attività settimanali : IL PROGRAMMA è consultabile presso il servizio; una bacheca dedicata alle comunicazioni è presente nel corridoio d entrata. Le attività saranno programmate secondo i progetti individuali, insieme agli interessati sulla base degli interessi e delle capacità di ciascuno, con andamento annuale con l obiettivo del raggiungimento delle autonomie, delle capacità comunicative e relazionali attraverso attività occupazionali ed espressive dedicate.
6 Pagina 6 di Articolazione delle attività nell arco dell anno e gestione del periodo estivo le attività si svolgono indicativamente da ottobre a giugno, si concludono con il soggiorno estivo e riprendono dopo le vacanze. N e qualifiche del personale in servizio, che gestisce le attività Le figure professionali che concorrono alla realizzazione del CAD sono le seguenti: Educatori professionali; Operatori Socio Sanitari; Figure non professionali: volontarie in servizio civile per l anno Rapporti con associazioni per favorire l integrazione L èquipe instaura rapporti di collaborazione privilegiati con alcune agenzie del territorio per l organizzazione del tempo libero degli utenti. L èquipe fornisce tutte le informazioni utili agli interessati sulle opportunità di tipo sociale e di promozione, nell ambito della tutela dei diritti delle persone disabili, favorendo il raccordo con le associazioni preposte Modalità d incontro con gli ospiti, i familiari riunioni periodiche individuali con il titolare e riunioni con il gruppo Esplicitazione delle modalità d individuazione dei referenti per ogni persona inserita e della periodicità d incontro con i familiari /tutori Le famiglie al momento dell ingresso in Area disabili conoscono l operatore titolare che insieme a loro definirà il progetto individuale e concorderà i successivi momenti di incontro Modalità d incontro con l èquipe Per incontrare gli operatori del servizio è sufficiente telefonare al servizio stesso, al n , e richiedere un appuntamento con il titolare Modalità per la presentazione del reclamo Presentare nota scritta all attenzione del Dirigente. 7. MODALITÀ DI PRESA IN CARICO 7.1. Modalità di ammissione-dimissione Per accedere al servizio è necessario rivolgersi ai Servizi Sociali di territorio, che attivano la procedura necessaria per sottoporre il progetto individuale alla competente Commissione Unità valutativa Handicap,composta da referenti sociali e sanitari; gli operatori competenti elaboreranno un progetto individualizzato in accordo con
7 Pagina 7 di 7 l interessato, con la sua famiglia e con la componente sanitaria, raccogliendo gli elementi necessari, quali: la storia della persona, con particolare attenzione a quanto racconta il disabile e/o la famiglia le persone conviventi e non che sono significative per l interessato i percorsi scolastici, lavorativi e/o paralavorativi la partecipazione ad attività socializzanti, di tempo libero la situazione abitativa precedenti inserimenti in servizi diurni e residenziali eventuale documentazione sanitaria recente che descriva le capacità e le potenzialità della persona. Il servizio, in collaborazione con il referente sanitario, organizza alcuni colloqui, se necessario anche a domicilio, per approfondire la conoscenza del bisogno della persona e di coloro che le vivono accanto; qualora si renda necessario approfondire la conoscenza dell interessato, vengono previsti momenti osservativi, svolti dagli educatori del servizio. Il servizio sociale e sanitario definiscono insieme all interessato l ipotesi di progetto individualizzato: la commissione UVH approva gli interventi, e assume anche un ruolo di verifica costante rispetto all andamento dei progetti attivati. L'andamento del progetto viene verificato periodicamente (almeno una volta all'anno), con l interessato, con le famiglie e con i servizi sociali, in raccordo con le UVH territoriali. Dimissione: Il termine di un intervento è il momento più importante del progetto, perché arriva a conclusione del percorso di autonomia, con il raggiungimento degli obiettivi ipotizzati; è compito perciò del Servizio fare si che la fase di sgancio sia graduale e che siano realizzabili le condizioni per contatti sporadici, anche a dimissioni avvenute tramite la modalità del lavoro di rete, per continuare a sostenere e a monitorare l avvenuto inserimento nel progetto individuale: inserimento scolastico, lavorativo, in strutture diurne o residenziali.
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