Pianeta infanzia: una scuola per tutti e per ciascuno... Dirigente scolastico Dott.ssa Silvana Abete

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1 Pianeta infanzia: una scuola per tutti e per ciascuno... 1 Dirigente scolastico Dott.ssa Silvana Abete

2 Il Piano dell Offerta Formativa, istituito con il D.P.R. n 275/99, rappresenta la carta di identità della scuola perché ne chiarisce l identità culturale e progettuale e rende esplicito agli utenti ed al pubblico la progettazione educativa, curricolare, extracurricolare e organizzativa che la scuola adotta nell ambito della sua autonomia. E uno strumento di lavoro e di consultazione per tutte le componenti della scuola (allievi, famiglie, docenti, dirigente scolastico, personale non docente), è approvato dal Consiglio d Istituto e deliberato dal Collegio dei Docenti, che ne riconosce e condivide le diverse scelte metodologiche e culturali. 2

3 INDICE ORGANIZZAZIONE IN SINTESI 4 IL CONTESTO 5 DIRETTIVA DIRIGENZIALE 6 LINEE DI INDIRIZZO 9 LINEE ORGANIZZATIVE 11 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ FUNZIONALI 14 STRUTTURA 17 MODALITA DI COOPERAZIONE CON LE FAMIGLIE 19 SCUOLA DELL INFANZIA 20 SCUOLA PRIMARIA 24 SCELTE DIDATTICHE 26 OFFERTA FORMATIVA 28 CTP 33 SCUOLA IN OSPEDALE 41 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO 43 CENTRO SERVIZI 51 PROGETTI EUROPEI 57 PROGETTI NAZIONALI, REGIONALI, PROVINCIALI E DI CIRCOLO 64 PROTOCOLLI E ACCORDI 69 SERVIZI AMMINISTRATIVI E GENERALI 70 3

4 Organizzazione in sintesi 4

5 IL CONTESTO Il territorio su cui insiste il comune di Casavatore, noto come Terra di Lavoro, fa parte di un agglomerato urbano ad alta densità edilizia e abitativa che si è formato in seguito al rapido processo edilizio cominciato a partire dagli anni 70. Tale agglomerato è costituito da un insieme di comuni posti a nord del capoluogo campano, originariamente separati tra loro, ciascuno con una propria identità socioeconomica e culturale. In seguito all incremento demografico verificatosi nel secondo dopoguerra, la continua espansione edilizia di ciascun centro urbano ha determinato la nascita di un unico grande abitato che, senza soluzione di continuità, raggiunge il capoluogo partenopeo e per questo motivo tale area viene anche denominata, area metropolitana di Napoli. Storicamente tale area era famosa per la fiorentissima coltura della canapa che, per anni ha costituito l attività economica prevalente ma, nel dopoguerra, l avvento delle fibre sintetiche, ha sostituito via via l utilizzo delle fibre naturali e ciò ne ha decretato il declino. Successivamente, negli anni del boom economico il suo aspetto cambiò radicalmente diventando, insieme ai comuni di Arzano e Casoria, un importante polo manifatturiero. Oggi il territorio si caratterizza per le attività afferenti al settore terziario, con una marcata presenza di attività commerciali, laboratori artigianali e piccole imprese che operano nel settore dell abbigliamento e in quello calzaturiero. L alta densità abitativa, strettamente legata al fenomeno dell industrializzazione, ha determinato la coesistenza di gruppi fra loro economicamente e culturalmente diversi, generando un tessuto sociale eterogeneo e facile preda delle tentazioni offerte da chi vive al margine della legalità. In questo particolare contesto, è inserito il 1 Circolo B. Croce, che da sempre opera attivamente sul territorio e sente forte l esigenza di rispondere alle sue emergenze con l attivazione di percorsi educativi e didattici tesi a promuovere negli adulti e nei bambini una consapevole e critica conoscenza delle problematiche ambientali e socio-culturali della realtà in cui vivono. In quest ottica esso, in sinergia con Enti Locali ed associazioni che operano sul territorio, raccoglie la richiesta di rinnovamento fortemente sentita e rilancia, divenendo centro di creazione e di diffusione di una cultura nuova, di un rinascimento culturale che faccia da contraltare al diffuso senso di illegalità che permea il nostro territorio. Un rinascimento che, facendo leva su una più diffusa cultura della legalità e valorizzando quanto di autentico ed originale vi è in qualsiasi contesto, inneschi un meccanismo di rinascita che partendo dai più piccoli si propaghi in tutta la società. 5

6 Pianeta infanzia: una scuola per tutti e per ciascuno da un ventennio è la mission dell Istituzione scolastica Benedetto Croce, lo slogan con cui questa scuola si identifica, la sintesi con cui promuove tutto l orientamento culturale e formativo. Essa è rivolta a tutto il territorio, dall'infanzia all'adolescenza, dai giovani ai genitori. Con questo obiettivo si attua un percorso di educazione permanente, in rete con le altre scuole, con gli Enti Locali e con le altre agenzie educative, attraverso protocolli d intesa, patti e consorzi. La mission impone delle scelte obbligate, che sono state individuate dalle DIRETTIVE DIRIGENZIALI (dott.ssa Silvana Abete) e che si traducono nelle linee politiche e di indirizzo deliberate dal Consiglio di Circolo il 28 giugno 2013 e ratificate dal Collegio dei Docenti il 28 giugno DIRETTIVA DIRIGENZIALE IL DIRIGENTE SCOLASTICO Emana la seguente direttiva 1. Un organizzazione per il prossimo biennio, compatibilmente con le scelte ministeriali e gli eventuali tagli economici, centrata sulle buone prassi consolidate 2. Attenzione alla persona-alunno-utente con percorsi individualizzati che valorizzino la diversità e promuovano le eccellenze 3. Percorsi didattici fondati su basi valoriali solide, in cui la disciplina Cittadinanza e Costituzione sia motivo integratore e punto cardine di tutte le attività curriculari del 1 Circolo 4. Processo di integrazione in stretto contatto con le famiglie facendo capo al Centro Servizi affinché ne coordini tutti gli aspetti 5. Ricerca-azione tesa alla implementazione di percorsi formativi finalizzati alla formazione della persona in apprendimento continuo per la vita 6. Potenziare la comunicazione informatica e tecnologica attraverso l iplementazione di percorsi didattici multimediali che, accrescendo la 6

7 motivazione degli alunni, favoriscano l apprendimento e promuovano il loro ben-essere a scuola 7. Privilegiare le attività laboratoriali quali strumento metodologico in grado di sviluppare competenze disciplinari che abbiano una ricaduta sull apprendimento. 8. Garantire tutto il supporto necessario al processo di insegnamento apprendimento attraverso la struttura del Centro Servizi Uno Sportello per il territorio ; 9. Conseguire, attraverso il Centro Territoriale Permanente, una evidente ricaduta su tutto il territorio: recupero delle potenzialità, orientamento pre-professionalizzante, formazione e qualificazione, riqualificazione dell adulto e degli adolescenti marginali e non, per un attento e autentico inserimento nel circuito scolastico; 10. Favorire un tempo scuola quale tempo del vissuto, dell esperienza, dell essere, dell alternativa che si offre al territorio nel rispetto della legge e delle indicazioni didattiche degli OO.CC., in una prospettiva di flessibilità, adeguatezza e differenziazione e, su richiesta dei genitori, prevedendo anche l allungamento del tempo scuola giornaliero; 11. Usare modalità didattico metodologiche appropriate a rendere effettive le linee politiche qui indicate 12. Promuovere un azione amministrativa sempre più orientata alla trasparenza e all attenzione alla persona e al prodotto dell azione stessa; A TAL FINE LA DIRIGENZA GARANTIRÀ: a) L azione di indirizzo politico centrata sulla valorizzazione delle diverse competenze, in uno stile orientato alla trasparenza, alla correttezza professionale e alla collaborazione. Pertanto si individuano le figure nevralgiche di supporto a tutta l azione della scuola in accordo con le RSU e il Collegio dei Docenti. b) Un monitoraggio dei percorsi apprenditivi, dei progetti e dei piani operativi di tutte le figure di sistema, dei progetti europei, nazionali e regionali attivati nella scuola e dei dati amministrativo-contabili. c) Un supporto a tale monitoraggio mediante una serie di test di verifica per gli apprendimenti e una serie di atti per il piano operativo: report periodico - rendiconto e documentazione finale. Tali atti saranno pubblicati sulla piattaforma Socrate del sito della scuola 7

8 e saranno raccolti online in d) Una formazione (quale diritto dovere del docente) orientata, motivata e organizzata mediante corsi, stage, full-immersion che coinvolga l intero collegio. La formazione per gli a.a.s.s. 2013/2015 si attiverà sulle seguenti tematiche: Alfabetizzazione informatica e ECDL Certipass Lingua inglese con madrelingua e certificazione TRINITY Lingua spagnola con madrelingua e certificazione Cervantes Corsi Di Aggiornamento: Didattica delle discipline e comunicazione Didattica e multimedialità La didattica attraverso le LIM Corso sulle modalità di gestione della privacy Formazione delle figure sensibili in base al decreto legislativo 81/2008. Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Silvana Abete 8

9 LINEE DI INDIRIZZO Le linee di indirizzo sono le finalità educative della scuola che sottendono a tutta l attività didattica, sia per rispondere ai bisogni del contesto sociale, culturale e produttivo del territorio, sia per connotare la scuola del ruolo specifico che le è proprio, cioè quello di concorrere allo sviluppo della comunità in cui opera, attraverso proposte di insegnamento/ apprendimento coerenti con le esigenze che emanano dall utenza. OBIETTIVI E FINALITÀ DEL PROCESSO FORMATIVO La nostra scuola rispondendo ai bisogni formativi e alle domande provenienti dal contesto sociale mira a: Promuovere l educazione alla cittadinanza, affinché gli alunni, attraverso percorsi mirati, possano maturare un senso civico che gli consenta di assumere comportamenti consapevoli, sempre improntati alla valorizzazione e al rispetto di sé, degli altri e dell ambiente circostante. Promuovere percorsi educativi mirati a recuperare tutti i valori, in particolar modo l identità linguistica e quella Europea. Prevenire, monitorare, recuperare e integrare l utente in situazione di disagio e nello specifico, rimotivare gli adulti attraverso percorsi formativi qualificanti. Offrire percorsi differenziati per un nuovo inserimento nei canali dell istruzione e della formazione (riorientamento) Supportare le famiglie degli alunni allettati e del bambino ospedalizzato. Promuovere una coscienza dell apprendimento intesa come autoformazione personale, professionale e sociale quale educazione permanente perseguendo gli obiettivi di Lisbona. Promuovere e sostenere un gruppo di mutuo aiuto dei genitori degli alunni diversamente abili. Sulla base di quanto finora detto, la nostra scuola, attraverso percorsi didattici mirati, attenti alle esigenze degli alunni, delle famiglie e del territorio, mirerà a formare delle persone autonome, capaci di inserirsi attivamente e positivamente nel processo di sviluppo della società contemporanea e di operare scelte responsabili, improntate al rispetto dell altro, alla salvaguardia dell ambiente. 9

10 OBIETTIVI FORMATIVI Gli obiettivi formativi vengono: individuati dall intersezione/ interclasse e corsi CTP all inizio dell anno scolastico; inseriti all interno dei piani operativi di attività; ripresi (totalmente o in parte) dai docenti di classe per l elaborazione delle Unità di Apprendimento. Uno stesso obiettivo formativo può essere sviluppato in una o più unità di apprendimento e l insieme di tutte le unità di apprendimento costituisce la Programmazione annuale di interclasse. Ordini di scuola Finalità Scuola dell'infanzia Promuovere nei bambini lo sviluppo dell identità, dell autonomia, della competenza e avviarli alla cittadinanza Scuola primaria Scuola in Ospedale Favorire la formazione armonica della personalità degli alunni,attraverso l acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base. Contribuire al miglioramento delle condizioni di vita degli alunni degenti, partecipando, insieme ad altre figure professionali, al difficile processo di superamento del disagio legato all ospedalizzazione. CTP (Centro Territoriale Permanente) Elevare il livello e la qualità delle conoscenze della popolazione adulta; orientare e reinserire nei percorsi scolastici i giovani dispersi 10

11 LINEE ORGANIZZATIVE La scuola tutta si muove sulla base di una gestione organizzativa dove ruoli e compiti definiti e codificati permettono di orientare la complessità di settori e di ambiti. Chiaramente è cura del Capo d Istituto e del Direttore dei Servizi Amministrativi avere la visione dell insieme e il controllo dei percorsi progettuali nell ottica dell efficacia e dell efficienza. STAFF E PROGETTAZIONE Organo di supporto alla dirigenza e interfaccia amministrativa FUNZIONI STRUMENTALI Con area di intervento specifico e piani operativi specifici 1. Gestione e sussidi 2. Verifica e valutazione 3. Dispersione e disagio 4. Persona diversamente abile 5. Rapporti con l esterno 6. Documentazione e archivio 7. Aggiornamento POF e sito della scuola DIRIGENTE CENTRO SERVIZI Uno sportello per il territorio Organo di coordinamento per orientamento, monitoraggio e controllo delle problematiche ambientali, culturali, psicologiche e didattiche. All interno di esso opera la psicologa scolastica e le funzioni strumentali SERVIZIO DI MEDICINA E PSICOLOGIA SCOLASTICA con il supporto di protocolli d intesa Ufficio Amministrativo 1 DSGA organo di Direzione e coordinamento dell Ufficio secondo l indirizzo politico della Dirigenza 1 Vicario del DSGA quale interfaccia tra amministrativi, DSGA e Dirigente 4 Assistenti amministrativi con settori specifici, comunicati all utenza ogni anno, ma con visione e competenza d insieme di tutte le aree di lavoro Il servizio di sorveglianza e pulizia viene effettuato da n. 9 collaboratori scolastici e dalla Ditta di Pulizie SETTORE SC. DELL INFANZIA 1 Collaboratore 3 Coordinatori di intersezione 20 docenti 1 doc. IRC 2 docenti sostegno GLHI (GRUPPO DI LAVORO DI ISTITUTO PER L HANDICAP) E un gruppo di studio e di lavoro, che ha il compito di collaborare alle iniziative formative e favorire il processo di integrazione dell alunno diversamente abile. Esso è composto da insegnanti curriculari e di sostegno, operatori dei servizi e familiari degli alunni diversamente abili e si interfaccia con il Centro servizi SETTORE ISTR. DOMICILIARE SCUOLA IN OSPEDALE 2 docenti SETTORE SC. PRIMARIA 1 Collaboratore 5 coordinatori di interclasse 32 docenti di base 3 docenti di religione 19 docenti sostegno 1spec. di lingua inglese 11 SETTORE CTP 1 coordinatore di settore 1 segretario 8 docenti

12 FIGURE DI SISTEMA 1 : servizi e compiti Coordinatori di programmazione e di intersezione scuola dell Infanzia Coordinatori di programmazione e di interclasse scuola Primaria Coordinatore e segretario CTP Referente Istr. domiciliare e Scuola in Ospedale Il gruppo dei coordinatori della scuola dell infanzia è costituito da 3 docenti responsabili del coordinamento dei lavori nell ambito di ciascuna intersezione. Il gruppo dei coordinatori della scuola primaria è costituito da 5 docenti, responsabili dei lavori progettuali e tecnici, uno per ciascuna interclasse. 1 responsabile dell organizzazione supportato da 1 funzione di segretariato e dalla F.S. area rapporti con l esterno, per l organizzazione di tutte le attività e la gestione del Centro Territoriale permanente degli adulti. 1 resp.le dell intera organizzazione di settore 2 FUNZIONI STRUMENTALI: aree di intervento AREA GESTIONE DEI SUSSIDI AREA VERIFICA E VALUTAZIONE AREA DISPERSIONE E DISAGIO 1 docente per la gestione dei sussidi e materiali didattici 1 docente per la tabulazione e l analisi dei dati di apprendimento della sc. Primaria e dell Infanzia 1 docente per il controllo e il monitoraggio dei casi di disagio e dispersione della scuola di base 1 Delibera del Consiglio di Circolo del 28/6/13 e del Collegio dei docenti del 28/6/13 2 Delibera del Consiglio di Circolo del 28/6/13 e del Collegio dei docenti del 28/6/13 12

13 AREA PERSONA DIVERSAMENTE ABILE 1 docente per la gestione dei casi di soggetti diversamente abili della scuola primaria e dell infanzia. AREA RAPPORTI CON L ESTERNO 1 docente per la pianificazione e la gestione dei contatti con gli EE.LL. (Comune-Assessorati- Ministeri etc) AREA DOCUMENTAZIONE ARCHIVIO 1 docente per la gestione e l archiviazione di tutta la documentazione relativa ai progetti realizzati nella scuola (attivazione secondo Prince 2) AREA PROGETTAZIONE 1 docente per la progettazione e l aggiornamento del POF e del sito della scuola 13

14 *PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ FUNZIONALI 1 Le attività funzionali hanno inizio con l incontro preliminare di Staff FF.SS. Collaboratori Centro Servizi-Figure di sistema convocato alle ore 9 del primo giorno lavorativo del mese di settembre con il seguente O.d.G: 1. preparazione dei lavori del Collegio RIUNIONI COLLEGIALI IN GRUPPI DI LAVORO INTERCLASSI/ SEZIONI/ CORSI CTP Collegio docenti in seduta plenaria convocato il 02/09/2013 alle ore avrà il seguente ordine del giorno: - saluto nuovi arrivati - illustrazione POF e Direttiva Dirigenziale - ratifica POF calendario delle attività I gruppi di lavoro suddivisi in interclassi-intersezioni e Consigli di classe CTP saranno convocati con specifico calendario di attività Calendario Organi Collegiali (a carico delle 40 ore di funzione docente) Consigli di interclasse, intersezione e Consigli di classe CTP (obbligo di 1 riunione mensile) per un totale di n 20 ore di cui 20 di incontri tecnici più 3/4 riunioni per informazioni alle famiglie Gli incontri scuola-famiglia si terranno dalle ore 16,00 alle 18,00 Le date dei collegi verranno comunicate di volta in volta ( tot. 16 ore) 14

15 Data SETTEMBRE Data OTTOBRE Data NOVEMBRE Data DICEMBRE Data GENNAIO Le date comprese tra l inizio delle attivita e il 15/10/13 saranno dedicate alla stesura dei POA Stesura POA 4 Programmazione di classe 21 Programmazione di classe 28 Elezioni rappresentanti classe(dalle 16,00 alle 18,00) 11 Programmazione di classe 18 Programmazione di interclasse/consigli Tecnici 25 Incontro Scuola-Famiglia (Scuola dell Infanzia e scuola primaria) 2 Programmazione di classe 9 Programmazione di classe 16 Programmazione di interclasse/consigli Tecnici 13 Programmazione di interclasse/consiglio Tecnici 20 Programmazione di classe 27 Programmazione di classe 15

16 Data FEBBRAIO Data. MARZO Data APRILE Data MAGGIO Data GIUGNO 3 Programmazione di interclasse /ConsigliTecnici 10 Programmazione di classe Incontro Scuola- Famiglia per consegna scheda di valutazione 17 Programmazione di classe 24 Programmazione di classe 3 Programmazione di classe 10 Programmazione di classe 17 Programmazione di interclasse/consiglio Tecnici 24 Programmazione di classe 31 Programmazione di classe 7 Programmazione di interclasse/consigli Tecnici 14 Programmazione di classe 28 Programmazione di classe 5 Programmazione di interclasse/consigli Tecnici 12 Programmazione di classe 19 Programmazione di classe 26 Programmazione di classe Da definire Il calendario delle attività sarà definito durante l anno scolastico Incontro Scuola- Famiglia per consegna scheda di valutazione 16

17 STRUTTURA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DELL INFANZIA 22 aule dislocate sui 3 livelli della struttura, circoscritte in padiglioni ognuno dei quali fornito di segnaletica per le classi. Tutte le aule sono dotate di LIM e stampante AULE LABORATORI 2 LAB di informatica con circa 10 postazioni ed una LIM in ogni aula 3 LAB polifunzionali multimediali 1 LAB polifunzionale multimediale per attività di sostegno 1 LAB scientifico 1 LAB musicale 1 LAB linguistico SALE 8 sezioni di scuola dell infanzia situate su un unico livello 1 sala Anna Maria Reccia rappresentazioni video - conferenze con TV e collegamento satellitare) 1 sala per Internet Point con 12 postazioni 1 gabinetto medico per il progetto di prevenzione e medicina scolastica 1 sala accoglienza CTP-Eda 1 aula polifunzionale per attività di formazione, videoconferenza e biblioteca PALESTRA SPAZI APERTI 1 palestra con annessi accessori 1 ampio spazio esterno con aiuole UFFICI 1 ufficio di Direzione 1 per collaboratori; 2 per attività Amm.ivo contabile 17

18 1 ufficio CTP-Eda 1 Archivio documenti amministrativi 18

19 MODALITA DI COOPERAZIONE CON LE FAMIGLIE La scuola, nell esercizio della propria funzione, si assume il compito della formazione e dell istruzione riconoscendo di non esaurire quello dell educazione, che compete prioritariamente alla famiglia. Pertanto, attraverso la partecipazione democratica prevista dalle procedure vigenti, cerca di rendere partecipi le famiglie coinvolgendole, predisponendosi ad un lavoro di cooperazione per la realizzazione di un percorso comune, funzionale allo sviluppo armonico della personalità dei bambini. Al fine di favorire la più ampia partecipazione delle famiglie alle attività educative, durante tutto l arco dell anno scolastico, sono previste forme di comunicazione e di collaborazione con i genitori attraverso: o 2 giornate Open day in cui i genitori sono invitati a prendere visione delle modalità attraverso le quali vengono svolte alcune attività laboratori ali e dei prodotti realizzati durante tali attività; o incontri di conoscenza/accoglienza dei nuovi iscritti; o assemblee per: 1. eleggere la rappresentanza Genitori all interno della scuola; 2. definire e illustrare l offerta formativa; 3. valutare i percorsi realizzati, 4. condividere aspetti e scelte educative; 5. scegliere i libri di testo; o colloqui individuali su richiesta dei docenti o dei genitori, per la soluzione di specifici problemi del bambino o coinvolgimento in alcune manifestazioni della scuola o 1 incontro scuola famiglia mensile. 19

20 SCUOLA DELL INFANZIA La Scuola dell Infanzia si propone come contesto privilegiato di relazione, di cura e di apprendimento, nel quale vengono filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini vivono e sperimentano quotidianamente anche in contesti diversi. Si configura quale luogo di "esperienze concrete", di "apprendimenti informali", che concorre a promuovere la prima alfabetizzazione culturale, lo sviluppo delle capacità di simbolizzazione e la maturazione delle componenti affettive, sociali e relazionali del bambino. Essa organizza proposte educative e didattiche dando forma alle prime esplorazioni, intuizioni e scoperte dei bambini. Infatti,proprio attraverso l esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, viene offerta al bambino l opportunità di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di apprendimento all interno dei diversi campi di esperienza. FINALITA Le finalità della Scuola dell Infanzia definite dai Nuovi Orientamenti, dalla legge 53/ 2003 D.Lgs. 59 del 19/02/2004 Allegato A e dalle Indicazioni per il curricolo 2012, da noi pienamente condivise, sono: o consolidamento dell identità; o conquista dell autonomia; o riconoscimento e lo sviluppo della competenza; o acquisizione delle prime forme di educazione alla cittadinanza, a partire dalle prime esperienze di convivenza responsabile. 1. IDENTITÀ Imparare a conoscersi, a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, sperimentarsi in diversi ruoli e diverse forme di identità (figlio, alunno, maschio o femmina ) 2. AUTONOMIA Acquisire la capacità di governare e interpretare il proprio corpo, partecipare alle attività nei diversi contesti, avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi, provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto, esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni, esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana, partecipare alle negoziazioni e alle 20

21 decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti, assumere comportamenti sempre responsabili. 3.COMPETENZE Imparare a riflettere sull esperienza attraverso l esplorazione, l osservazione, l esercizio al confronto, descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi, sviluppare l attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati. 4.CITTADINANZA Scoprire gli altri, i loro bisogni, gestire i contrasti attraverso regole condivise, sperimentare relazioni, dialogare con gli altri, esprimere il proprio pensiero, prestare attenzione per il punto di vista dell altro, avere un primo riconoscimento dei diritti e dei doveri. IL CURRICOLO Il curricolo può essere definito un percorso da seguire, grazie al quale le attività educative svolte acquistano organicità ed intenzionalità. Viene strutturato sulla base di proposte organiche e condivise, finalizzate al raggiungimento di traguardi di sviluppo. Esso non si identifica solo con l organizzazione e lo svolgimento delle attività didattiche ma coinvolge anche tutta la routine( dall ingresso, al pasto, alla cura del corpo, ecc), che svolge una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offre come spunto per nuovi stimoli e sollecitazioni. Il curricolo di base comprende le attività che si svolgono nell'orario obbligatorio, destinate a tutti gli alunni; riguarda quindi la programmazione educativo-didattica ordinata per campi di esperienza. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA La Scuola dell Infanzia, sulla base delle Nuove Indicazioni per il Curricolo, che ripropongono i campi di esperienza, definisce i seguenti Traguardi per lo sviluppo della competenza da perseguire per i propri alunni in uscita. 21

22 SCELTE METODOLOGICHE Le scelte metodologico didattiche adottate nella nostra scuola sono rivolte alla: valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni; la strutturazione ludiforme dell attività didattica assicura ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità; attenzione alla dimensione affettiva e alla vita di relazione, componenti essenziali del processo di crescita sul piano cognitivo. Il ricorso a varie modalità di relazione ( coppia, piccolo, gruppo, grande gruppo...) favorisce gli scambi e rende possibile un interazione che facilita il gioco simbolico, lo svolgimento di attività complesse e la risoluzione dei problemi in un clima sociale ed affettivo positivi; esplorazione e ricerca per soddisfare l innata curiosità di ogni bambino verso la scoperta dei diversi aspetti della realtà e dei sistemi simbolici della nostra cultura. definizione a livello sperimentale della scheda di valutazione ISCRIZIONI 3 Le nuove iscrizioni alla SCUOLA DELL INFANZIA sono aperte da gennaio per tutti i bambini che compiono almeno 3 anni entro il 30 aprile successivo. L ufficio di segreteria è aperto al pubblico dalle ore 9.00 alle dal lunedì al venerdì. Per il primo anno di iscrizione, occorrono i seguenti documenti: Certificato di vaccinazione aggiornato, Bollettino di avvenuto versamento 20 su cc.n intestato al 1 Circolo Didattico di Casavatore. L iscrizione agli anni intermedi avviene automaticamente. ORARIO La scuola dell infanzia funziona con orario prolungato dalle ore 8.30 alle ore per 5 giorni a settimana. MENSA Il servizio di mensa è erogato dal Comune di Casavatore mediante l acquisto di ticket presso l Ufficio Relazioni con il Pubblico ed è obbligatorio per tutti gli utenti. 3 Delibera del Consiglio di Circolo del 28/6/13 e del Collegio dei docenti del 28/6/13 22

23 Sono previste deroghe solo in casi di effettiva necessità e rigorosamente documentate. In tal caso, la consegna del pasto va effettuata ad orario concordato e avviene tramite un Collaboratore scolastico(cfr. Regolamento di Istituto). INIZIO L inizio delle attività della scuola dell infanzia seguirà il calendario scolastico Regionale. Ogni informazione potrà essere acquisita dal sito della scuola 23

24 SCUOLA PRIMARIA AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo dell istruzione La scuola primaria... è il contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo di tutti i suoi alunni. A tal fine, pur nel pieno rispetto dell art. 33 della Costituzione, è possibile individuare alcune linee metodologiche che possono caratterizzare efficacemente una proficua azione formativa. Valorizzare l esperienza e la conoscenza degli alunni, richiamando opportunamente nella pratica didattica quotidiana i vissuti, le esperienze, le conoscenze, le abilità, le aspettative di tutti, per far sì che ogni allievo possa dare un senso e un significato soggettivo alla propria esperienza scolastica. Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità attraverso la progettazione e la realizzazione di percorsi didattici specifici adeguati ai particolari bisogni educativi di molti alunni che frequentano la nostra scuola. Favorire l esplorazione e la scoperta, stimolando gli alunni a individuare problemi, a porre domande e a trovare soluzioni originali ai problemi posti. Incoraggiare l apprendimento collaborativo, inserendo nei percorsi didattici diverse forme di collaborazione ( aiuto reciproco, apprendimento cooperativo, apprendimento tra pari), sia all interno della classe di appartenenza che attraverso la formazione di gruppi di classi ed età diverse. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, per imparare ad apprendere. Riconoscere le difficoltà incontrate, prendere atto degli errori commessi, comprendere le ragioni di un insuccesso, conoscere i propri punti di forza e valutare gli esiti delle proprie azioni aiutano l alunno a costruirsi metodo di studio personale adeguato alle sue aspettative e ai suoi bisogni formativi. Realizzare percorsi in forma di laboratorio, favorendo l operatività, il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Questa modalità operativa coinvolge gli alunni perché li stimola a ideare e progettare esperienze, a realizzarle con altri e insieme a loro condividere i risultati raggiunti. 24

25 Particolare importanza assume in quest ottica la biblioteca scolastica come luogo deputato alla lettura, ma anche all ascolto e alla scoperta di libri. 25

26 SCELTE DIDATTICHE Il curricolo predispone e organizza opportunità formative diverse e articolate, attraverso le quali attraverso le quali l allievo possa sviluppare il suo personale percorso, in autonomia e responsabilità e nei diversi contesti relazionali (la classe, il gruppo dei pari, gli adulti ecc.). La progettazione curricolare avviene tenendo conto dei processi apprenditivi, delle Indicazioni Nazionali, mettendo al centro del processo di apprendimento gli alunni con le loro esigenze e peculiarità, le famiglie e il territorio, in un ottica di apprendimento permanente che dura tutta la vita. Le attività curricolari sono progettate tenendo conto dei processi apprenditivi, delle Indicazioni Nazionali e delle interrelazioni disciplinari, vengono svolte dal team docente che opera su u determinato gruppoclasse, sono inserite all interno dei Piani Operativi Annuali e vengono registrate sulla piattaforma Theseo. Le attività aggiuntive sono a carico del team docente che opera sulla classe o all interno della scuola, vengono attivate attraverso scelte condivise con la componente genitori e verificata la congruità del fondo dell istituzione. I progetti, curriculari ed extracurricolari, sono piste didattiche, in linea con gli obiettivi di apprendimento e le finalità generali del processo educativo, vengono elaborati per offrire agli alunni un ulteriore ampliamento dell offerta formativa, oppure sono di supporto ai docenti per le attività didattiche. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Gli obiettivi di apprendimento si desumono dalle Indicazioni Nazionali e individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenute indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro organizzazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto*, didattiche e organizzative. ( Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione). 26

27 Essi, dunque indicano le conoscenze (il sapere) e le abilità (il saper fare) che, ordinate per disciplina e intese come livelli essenziali di prestazione, tutte le scuole del Territorio nazionale sono invitate a tradurre in attività educative e didattiche volte alla promozione delle competenze degli allievi a partire dalle loro capacità. Gli obiettivi di apprendimento vengono definiti dal Ministero e indicano le abilità e le conoscenze necessarie per raggiungere gli obiettivi formativi e i traguardi delle competenze. *I DATI DI CONTESTO SONO DESUNTI DAL FASCICOLO SCUOLA IN CHIARO E DATI ISTAT UNITÀ DI APPRENDIMENTO L unità di apprendimento è un segmento del percorso formativo o curricolo, sviluppa in uno o più argomenti, assume la/e finalità e i relativi obiettivi di apprendimento da raggiungere attraverso strategie e tempi codificati. Essa muove dall analisi di un gruppo di apprendimento o di un contesto-classe ed è finalizzata alla realizzazione di un prodotto (performance), che gli allievi sono chiamati a realizzare, ponendo in essere una serie di conoscenze (saperi) a abilità (saper fare). Aree tematiche Per orientare i piani di studio personalizzati e consentire a ciascun alunno il raggiungimento del successo formativo, all interno dell interclasse/intersezione vengono individuate delle aree tematiche o motivi integratori, quali argomentazioni su cui imperniare il processo di insegnamento-apprendimento e garantire la trasversalità del sapere (competenze inter e transdisciplinari). I consigli di Interclasse, per le prossime annualità, hanno deciso di orientare le aree tematiche dei curricula verso la sfera della cittadinanza, una cittadinanza attiva, fondata sulla condivisione dei valori e sul rispetto delle regole, intese non come mero adempimento ma come scelte condivise a garanzia del benessere comune. Tale decisione si integra pienamente con le scelte precedentemente effettuate e si configura non come elemento marginale e aggiuntivo delle nostre attività ma diviene un tratto identificativo e caratterizzante della nostra scuola. I quadri di contributo disciplinare vengono ripresi e ampliati secondo la realtà del nostro territorio, resi a livello informativo e pubblicati sui link di riferimento nel sito della scuola 27

28 OFFERTA FORMATIVA La programmazione didattica La programmazione didattica costituisce il nucleo fondamentale del lavoro scolastico e rappresenta il tramite per favorire negli alunni: la formazione e la strutturazione della personalità; gli apprendimenti disciplinari; lo sviluppo delle potenzialità l acquisizione di competenze In essa si progettano specifiche piste didattiche per attivare tutta una serie di processi che permettono agli alunni di progredire nei vari livelli conoscitivi ed operativi. Essa parte dall analisi delle reali condizioni, interne ed esterne alla scuola, in cui gli insegnanti operano; dalle caratteristiche della classe e dagli interessi dei singoli allievi; dai traguardi formativi previsti e dalle varie discipline del curricolo per poi concretizzarsi nella pianificazione del lavoro didattico. Il Collegio dei docenti, dopo un attenta lettura delle Nuove Indicazioni per il Curricolo e tenuto conto delle innovazioni che esse hanno introdotto nella pratica didattica quotidiana, ha ritenuto opportuno rielaborare i propri modelli di progettazione per rendere gli interventi didattici sempre più coerenti e adeguati alle esigenze formative degli alunni. A tal fine, per le prossime annualità, i documenti da produrre saranno: Programmazione annuale di interlasse (POA) in formato digitale e pubblicata sul sito della scuola Programmazioni disciplinari a cura di ogni docente,compilata a mano come una sorta di DIARIO DI BORDO in cui, oltre agli obiettivi, attività e competenze, desunti e declinati dalla programmazione annuale di interclasse, saranno annottate tutte quelle azioni specifiche come individualizzazione degli interventi, problematiche emerse, riunioni specifiche, ecc. che caratterizzano la routine didattica quotidiana nonché la specificità di ogni classe Registrazione quotidiana degli argomenti trattati in THESEO Produzione con stampa a fine anno scolastico del registro on line corredato dai tabulati delle valutazioni periodiche 28

29 L OFFERTA FORMATIVA DI BASE, come previsto a livello nazionale, è data dalle 27 ore settimanali. L OFFERTA FORMATIVA INTEGRATA al curricolo, è finalizzata al raggiungimento delle 30 ore settimanali. Essa si realizzerà su tutte le classi, previo organico di fatto e sarà utilizzata per potenziare il supporto disciplinare, interdisciplinare anche attraverso attività laboratoriali. TIPOLOGIA ATTIVITÀ 4 ATT. MOTORIA ATT. DI L2 E MULTIMEDIALITÀ ATTIVITÀ DI RECUPERO INTEGRAZIONE ATTIVITÀ DI LETTURA E SCRITTURA FINALITÀ Potenziamento di competenze motorie e sportive Acquisizione delle prime nozioni del linguaggio multimediale in L2 Recupero socio relazionale Potenziamento di competenze linguistico - comunicazionali L OFFERTA FORMATIVA OPZIONALE 5 è in orario eccedente le 30 ore settimanali, e viene implementata su richiesta dei genitori ( con accesso al Fondo dell Istituzione). Essa è caratterizzata da attività di tipo laboratoriale realizzate nell ottica dell ampliamento del tempo scuola per ulteriori prolungamenti oltre i canonici due settimanali. TEMI ELETTIVI saranno sia l informatica e la multimedialità, sia l ampliamento disciplinare affiancato da attività creative, motorie e ambientali. Le scelte progettuali dei PON, e di tutti i progetti regionali e provinciali che la scuola realizzerà, saranno in linea con i suddetti temi elettivi e le tematiche relative a Cittadinanza e Costituzione rappresenteranno il motivo integratore dei laboratori previsti. 4 i tempi delle diverse attività saranno definiti a settembre in relazione all organico di fatto e alle esigenze specifiche di supporto delle classi 5 Delibera del Consiglio di Circolo del 28/6/13 e del Collegio dei docenti del 28/6/13 29

30 LABORATORI OFFERTA FORMATIVA OPZIONALE TIPOLOGIA LABORATORIO OBIETTIVI PROGETTO Recupero e potenziamento della lingua italiana Attivare strategie volte a recuperare e potenziare abilità linguistiche e comunicative anche attraverso le nuove tecnologie Recupero e potenziamento della matematica Attivare percorsi mirati per il recupero delle strumentalità di base in ambito matematico Scienze Attivare percorsi mirati a promuovere l acquisizione di una cultura scientifica attraverso l esplorazione del mondo naturale artificiale - biologico Educazione ambientale Attivare percorsi mirati all esplorazione e alla conoscenza degli elementi del nostro ambiente attraverso attività inter e trans disciplinari riflettendo su comportamenti nuovi e responsabili Lettura scrittura e TEATRO Attivare percorsi mirati per aiutare i bambini a comunicare e ad esprimersi stimolando in loro la creatività e l immaginazione,non semplicemente attraverso la parola ma coinvolgendo anche il corpo e la voce Musica Attivare percorsi mirati ad ampliare la comunicazione sia nella fruizione che nella produzione attraverso il linguaggio musicale e i suoi canali espressivi L attivazione dei laboratori suindicati, i gruppi di alunni coinvolti e i docenti responsabili, si determineranno all inizio dell anno scolastico sulla scorta dell organico di fatto e previo accertamento della congruità del fondo dell Istituzione. 30

31 SPERIMENTAZIONI ATTIVE Cittadinanza e Costituzione come disciplina curriculare Cfr Scuol@/Cl@sse2.0 Sperimentazione di una didattica multimediale con la relativa trasformazione del setting e degli strumenti informatici di cui saranno dotati tutti gli alunni della scuola Cfr Scuol@ Tech In una delle future classi prime è prevista la sperimentazione di una didattica digitale che, attraverso l attivazione di piste didattiche multimediali che prevedono la dotazione tecnologica completa per ciascun alunno e una formazione obbligatoria per i genitori, si propone di osservare e capire come un setting tecnologico molto avanzato possa favorire l'apprendimento e aiutare lo sviluppo della socialità nelle classi. Inoltre l inserimento di un alunno diversamente abile e di un alunno con disturbo dell apprendimento consentirà un analogo monitoraggio. Le altre prime fungeranno da parametro di riferimento per la validazione dei risultati ottenuti. ISCRIZIONI Le nuove ISCRIZIONI alla scuola Primaria avverranno online secondo il calendario diffuso dal MIUR per tutti gli alunni che compiono almeno 6 anni entro 30 aprile successivo. L ufficio di segreteria è a disposizione per il dovuto supporto al pubblico dalle ore 9.00 alle dal lunedì al venerdì. Per il primo anno di iscrizione, occorrono i seguenti documenti: o Certificato di vaccinazione aggiornato o Bollettino di avvenuto versamento di 20 su cc.n intestato al 1 Circolo Casavatore. Per gli anni intermedi l iscrizione avviene automaticamente per tutti gli alunni che già frequentano la nostra scuola., mentre gli alunni provenienti da altre realtà scolastiche dovranno effettuare il trasferimento mediante richiesta di Nulla Osta presso la scuola di provenienza. ORARIO ANTIMERIDIANO (compattato) per i tempi dell accoglienza e di fine anno :

32 ORARIO DI PROLUNGAMENTO Giorni dispari 8,20 13,30 - Giorni pari 8,20 16,00. (Fatta eccezione per eventuali progetti che richiedano la permanenza a scuola in altri giorni ed orari su richiesta dei genitori). Nei giorni di prolungamento si effettua la mensa con le stesse modalità della scuola dell infanzia. (cfr. Mensa sc. Infanzia) 32

33 CTP CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE PER L EDUCAZIONE DEGLI ADULTI Il Centro Territoriale ha lo scopo di concorrere alla riorganizzazione e al potenziamento dell educazione permanente degli adulti, al fine di accompagnare lo sviluppo della persona garantendo il diritto all apprendimento lungo tutto l arco della vita e favorendo il pieno esercizio alla cittadinanza. Ha lo scopo altresì di favorire il reinserimento nel circuito scolastico riducendo il fenomeno della dispersione. (Direttiva 22) FINALITA creare un ambiente formativo, di apertura e disponibilità, che promuova in ciascun individuo interessi e desiderio di nuove conoscenze elevare il livello d'istruzione personale di ciascun corsista attraverso l'individualizzazione e la flessibilità dei percorsi potenziare le capacità di partecipare consapevolmente e attivamente ai valori della cultura e della società orientare i corsisti ad individuare le proprie capacità e attitudini favorire la capacità di relazionarsi all'interno di culture diverse rafforzare la stima di sé per realizzarsi e confrontarsi con gli altri Offrire percorsi differenziati per un nuovo inserimento nei canali dell istruzione e della formazione (riorientamento) Premesso ciò e sulla base delle linee politiche indicate dalla dirigenza, questa Istituzione offre la possibilità di: 1. conseguire la licenza della scuola secondaria di primo grado; 2. proseguire il percorso di studi nell ambito della Rete CTP- Corsi Serali, attraverso la frequenza di corsi di orientamento per l esame di certificazione delle competenze delle scuole secondarie di secondo grado; 33

34 3. partecipare ad attività opzionali per il conseguimento di certificazioni riconosciute, patente europea del computer (ECDL) corsi di lingua inglese di vari livelli con certificazione Trinity, 4. conseguire la certificazione di conoscenza della lingua italiana livello A2 per i cittadini stranieri ( D. P. R 22 ottobre 2012 n. 263). L offerta formativa si realizza secondo tre direttrici: INFORMAZIONE Fasce più deboli e marginali Adulti e giovani adulti, fuori dal circuito scolastico RECUPERO CULTURALE Alfabetizzazione Reinserimento nel circuito scolastico FORMAZIONE ORIENTAMENTO Conseguimento titolo di studio (ex licenza media) Orientamento per la certificazione delle competenze del biennio delle scuole secondarie (Pre-professionalizzazione) La formazione si attua mediante la frequenza di moduli di formazione relativi ad aree disciplinari specifiche, in stretta relazione con l educazione alla cittadinanza attiva. 34

35 AREE Area della comunicazione Area antropologica Area logico/matematica Area tecnologica Area alfabetizzazione Religione DISCIPLINE Lingua Italiana Lingua Inglese Storia Geografia Matematica Tecniche Strumentalità di base PATTO FORMATIVO Gli studenti che intendono iscriversi al corso di Licenza media o alle classi di Italiano L2 devono sostenere un colloquio iniziale con i docenti (FASE DELL ACCOGLIENZA). Il colloquio individuale ha lo scopo di capire i bisogni e le aspettative dei corsisti e fornire loro tutte le informazioni riguardanti le attività del Centro: tipologia dei corsi, durata, spendibilità della formazione, etc. Successivamente, attraverso la stesura di PATTI FORMATIVI, vengono formulati i percorsi individuali per l'acquisizione delle conoscenze e delle competenze individuate in esito. Il patto formativo tra docente e utente rappresenta la sintesi tra le esigenze del corsista e l offerta formativa della scuola e al suo interno sono contenuti obiettivi, metodologie e tempi di realizzazione del suo curricolo personale. I patti sono soggetti a sistematica verifica e vengono aggiornati ed adattati in itinere se necessario I colloqui preliminari alla definizione del patto formativo avvengono secondo un calendario di incontri stabilito dai docenti all inizio di ogni annualità. 35

36 ATTIVITÀ E SERVIZI FUNZIONALI COORDINAMENTO INTERNO CTP-EDA E in capo al Dirigente Scolastico o delegato a docenti, con il compito di organizzare, monitorare, controllare, verificare tutte le attività e i progetti del CTP-Eda. In tale attività confluiscono diverse funzioni: cura e gestione dei rapporti con l esterno (P.A., Scuole in rete orizzontale, Enti Locali ecc.); organizzazione interna del CTP (rapporti con i docenti, controllo e monitoraggio delle attività in corso, rendicontazione in itinere e finale delle attività svolte, rapporto con le altre scuole medie del territorio, ecc.); funzioni di segretariato (redazione verbali). COORDINAMENTO RETE CTP della PROVINCIA di NAPOLI Per tale settore è prevista una figura di riferimento (docente interno CTP), che curi i rapporti con le scuole della rete orizzontale, con l USR, che partecipi ai tavoli di lavoro per la stesura degli atti richiesti. COORDINAMENTO RETE CTP/CORSI SERALI Per tale settore è prevista una figura di riferimento (docente interno CTP), che curi i rapporti con gli Istituti superiori della rete verticale sulla base dei protocolli d intesa stipulati. Il coordinatore partecipa ai tavoli di lavoro per la stesura dei progetti e degli atti richiesti. SEGRETARIATO È assegnato ad un unità dell ufficio amministrativo ed ha svolge la funzione di tenuta di documenti, modulistica, atti amministrativo-contabili, verbalizzazioni-schedari e patti formativi, da cui rileva e aggiorna i dati per il controllo e monitoraggio della frequenza pattuita. 36

37 TUTORAGGIO È un attività svolta dai docenti del CTP, per supporto ai corsi tenuti esperti esterni alla scuola. SERVIZIO DI ACCOGLIENZA E un servizio strutturato e organizzato con una turnazione di docenti del centro, per l accoglienza e l orientamento. Prevede la stipula del patto formativo con i singoli utenti e il tutoraggio lungo il periodo di formazione. SERVIZIO DI BABYSITTING Tenuto mediante contratti di prestazione con l Istituzione ed organizzato per le mamme utenti. Anche esso pertanto sarà organizzato secondo un calendario e le richieste di prestazione possono essere consegnate all ufficio di segreteria della scuola in seguito a bando reso pubblico. OFFERTA FORMATIVA - CORSI DI BASE 6 Corso Attività e Contenuti Finalità Corso disciplinare Discipline Conseguimento del Diploma di scuola secondaria di primo grado (ex Licenza Media). Corso di orientamento Scuole in rete Corso di alfabetizzazione Si attua sulla base di protocolli d intesa CTP/corsi serali, e prevede due fasi: attività di orientamento e potenziamento delle competenze nelle materie di base (italiano, matematica, inglese) presso il CTP; moduli nelle discipline professionalizzanti presso gli Istituti superiori. Acquisizione delle conoscenze di base per l uso del computer, finalizzate ad un utilizzo diffuso delle tecniche e degli Il corso è finalizzato al conseguimento dell idoneità al terzo anno delle scuole secondarie di secondo grado ed è propedeutico al conseguimento del titolo di studio. Il corso è finalizzato alla conoscenza del computer nella sua grammatica di base e al suo 6 Delibera del Consiglio di Circolo del 28/6/13 e del Collegio dei docenti del 28/6/13 37

38 informatica strumenti di comunicazione telematica utilizzo; all uso di Internet e della posta elettronica. Corso di potenziamento della Lingua italiana Colloqui e moduli funzionali alla progettazione di percorsi individualizzati. Il corso è finalizzato al potenziamento delle competenze formali, informali e non formali nella lingua italiana Corso di Lingua italiana per stranieri Corso di Lingua inglese (livello base) Potenziamento delle conoscenze della lingua italiana, con particolare attenzione al suo utilizzo in contesti comunicativi funzionali e lavorativi. Acquisizione delle abilità di base e dell uso della lingua inglese in situazioni comunicative elementari Il corso intende favorire l integrazione dei cittadini extracomunitari nel contesto sociale e civile, Studio dei primi elementi della grammatica e della struttura fonetica della lingua inglese. OFFERTA FORMATIVA ATTIVITÀ OPZIONALI *Corsi attivati tramite convenzioni e stipula di protocolli di intesa aperti al conseguimento di attestati riconosciuti. **corsi attivati da privati su richiesta dell utenza e dietro autorizzazione del Capo d Istituto CORSO ATTIVITÀ E CONTENUTI FINALITÀ * Corso ECDL Finalizzato allo sviluppo delle conoscenze necessarie per imparare ad adoperare in maniera completa e autonoma il PC. Conseguimento della Patente Europea del Computer (ECDL) **Corso di Lingua spagnola (livello base) Studio della grammatica e della struttura fonetica per contribuire alla formazione di una cultura di base e allo sviluppo delle capacità di comprendere, esprimere e comunicare con gli altri in lingua spagnola. Acquisizione delle 4 abilità della lingua spagnola in situazioni comunicative strutturato per livelli di competenza Il Percorso è finalizzato al conseguimento della certificazione Cervantes 38

39 **Corso di Lingua inglese (livello avanzato) Studio della grammatica e della struttura fonetica per contribuire alla formazione di una cultura di base e allo sviluppo delle capacità di comprendere, esprimere e comunicare con gli altri in lingua inglese. Acquisizione delle 4 abilità della lingua inglese in situazioni comunicative strutturato per livelli di competenza Il Percorso finalizzato al conseguimento della certificazione Trinity. TIPOLOGIA OBIETTIVI DESTINATARI -TEMPI Mediazione culturale Mediazione sociale Promuovere una sempre maggiore consapevolezza della propria cultura attraverso l incontro con quella degli altri sperimentando modalità innovative di comunicazione e interazione tra i partecipanti Valorizzare la presenza della componente immigrata al fine di favorirne la partecipazione alla vita sociale Reintegrare alunni in grave condizioni di marginalità in circuiti sociali di normalità, rafforzando l autostima del singolo e proiettandolo verso obiettivi extramarginali Utenti Rom con incontri calendarizzati Utenti extracomunitari con incontri calendarizzati Moduli di Drop-out tra i 16 e i 18 anni afferenti e non all area penale ISCRIZIONI Ai corsi del CTP si può accedere formalizzando l iscrizione presso gli uffici di segreteria in orario antimeridiano e, dal 15 ottobre, anche in orario pomeridiano nei giorni dispari, dalle ore alle ore

40 Occorre compilare un modello e presentare il bollettino di avvenuto pagamento su c.c. n di 20,00 intestato al 1 Circolo di Casavatore. Per i corsi tenuti da docenti esterni la quota di iscrizione varierà in relazione alla tipologia del corso. Le informazioni su iscrizione, quota e calendario saranno resi noti durante il periodo dell accoglienza. 40

41 SCUOLA IN OSPEDALE ISTRUZIONE DOMICILIARE L'istituzionalizzazione della Scuola in Ospedale in Italia è dovuta al Decreto del 12/10/2004 che regolamenta altresì l'attribuzione degli organici e i percorsi di istruzione domiciliare. Quest ultima nello specifico è legata ad un principio fondamentale della nostra Costituzione che sancisce "il diritto allo studio" per tutti e per ciascuno. Di norma il presidio ospedaliero in accordo con la scuola più vicina disponibile, chiede l'istituzionalizzazione della Scuola in ospedale. Il processo di umanizzazione dei presidi pediatrici della città di Napoli ha coinvolto anche l ospedale di Frattamaggiore dove il Primario, Dott.re Ponticiello, ne è un promotore. Su questa premessa, il I Circolo Didattico di Casavatore contribuisce a promuovere l esperienza della scuola in ospedale mediante proprio organico funzionale che ne attua finalità, percorsi, metodi e attività. L esperienza condotta sarà verificata e monitorata, oltre che per rispondere ai bisogni della particolare utenza, anche per definirne le sue fasi. FINALITA l intervento della scuola in ospedale si colloca all interno di un progetto di cura globale della persona e pertanto risponde alle seguenti finalità: 1. Creare un clima positivo ed accogliente che favorisca il senso di una normalità di esistenza a chi si trova in degenza ospedaliera. 2. Consentire un percorso di continuità nel processo educativo anche nella condizione di permanenza in ospedale 3. Favorire il positivo reinserimento degli alunni nella classe scolastica di provenienza dopo le dimissioni. ORGANIGRAMMA SCUOLA IN OSPEDALE Referente scuola in ospedale presso ospedale San Giovanni di Dio -Frattamaggiore Docente Fasciglione Patrizia Docente referente Rachele Pezzella Docente Matassa Elvio 41

42 PROGETTI CONNESSI ALL ISTRUZIONE DOMICILIARE 7 Progetto Amico a distanza Promuovere l'interazione e l'integrazione dell alunno allettato con il gruppo classe sviluppando spirito di cooperazione e promuovendo scambio di esperienze. Riflessione in classe sull' esperienze vissuta con l'alunno allettato - Collegamenti via internet scuola-casa. Garantire percorsi didattici specifici per l'alunno allettato. Condividere l'organizzazione del progetto con i genitori e integrarne l azione educativa Procedura per la richiesta di istruzione domiciliare Per i bambini con un minimo di 30 giorni di degenza può essere effettuata esplicita richiesta, corredata di dati e con allegata certificazione medica di struttura pubblica. La scuola garantisce l'istruzione domiciliare con propri fondi, salvo richiesta di contributo all'ufficio scolastico regionale Per ulteriori informazioni consultare il sito 7 Delibera del Consiglio di Circolo del 28/6/13 e del Collegio dei docenti del 28/6/13 42

43 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e si organizzano la ricerca e l innovazione educativa. I docenti del 1 circolo B. Croce, riuniti nei dei consigli di classe/interclasse/intersezione, per le prossime annualità propongono delle piste didattiche ponenendo particolare attenzione: ai bisogni degli alunni; alle esigenze del contesto; alla continuità del percorso educativo dai 3 ai 10 anni; alle finalità, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze e agli obiettivi di apprendimento posti dalle nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo. 43

44 Scuola dell infanzia Bambino oggi... cittadino domani AREA TEMATICA DI CIRCOLO CITTADINANZA E COSTITUZIONE che declinata diventa Ed. alla cittadinanza IO SONO... LA MIA IDENTITA Ed. all affettività IO E... IL MIO MONDO Ed. alla multiculturalita IO NEL MIO PAESE CHE SI ATTUERA ATTRAVERSO I SEGUENTI MACROBIETTIVI Sviluppare il senso dell identità maturando il senso civico valorizzando e rispettando la multiculturalità e apprezzando le peculiarità del paese in cui si vive; sviluppare il senso dell identità personale ed essere consapevole delle proprie esigenze dei propri sentimenti; scoprire e valorizzare la famiglia e la scuola come nucleo di appartenenza rispettando le regole della vita comunitaria; scoprire la propria nazione conoscendo e valorizzando il senso della nazionalità, sviluppando un identità culturale e multiculturale; riconoscere e valorizzare le diversità favorendo il sentimento di fratellanza universale. 44

45 Classi prime Io, tu noi tutti AREA TEMATICA DI CIRCOLO CITTADINANZA E COSTITUZIONE che declinata diventa Educazione all affettività Prendere coscienza di sè come persona che agisce e fa delle scelte Educazione all ambiente Attivare comportamenti rispettosi dell ambiente circostante CHE SI ATTUERA ATTRAVERSO I SEGUENTI MACROBIETTIVI Attivare atteggiamenti di conoscenza/ascolto di sé; esercitare modalità corrette ed efficaci di espressione delle proprie emozioni e della propria affettività; attivare modalità relazionali positive con i compagni e con gli adulti; comunicare la percezione di sé e del proprio ruolo nella classe, nella famiglia, nel gruppo dei pari e in relazione a diversi contesti; orientarsi negli spazi vissuti in maniera autonoma e responsabile; comprendere e attivare comportamenti corretti ed adeguati alla salvaguardia del proprio ambiente di vita. 45

46 SOGNI, DESIDERI, REGOLE PER STAR BENE, IMPARARE E CRESCERE TRA AMICI Classi seconde AREA TEMATICA DI CIRCOLO CITTADINANZA E COSTITUZIONE che declinata diventa Educazione all affettività Per curare il legame che c e fra lo star bene con se stessi e l espansione verso gli altri Educazione all ambiente Per sensibilizzare gli alunni ad un corretto approccio finalizzato all attuazione di stili di vita responsabili e consapevoli CHE SI ATTUERA ATTRAVERSO I SEGUENTI MACROBIETTIVI promuovere e sviluppare l autonomia personale raccontare di sé e del proprio vissuto, valorizzando l esperienza personale e favorendo la relazione positiva e il confronto all interno del gruppo dei pari e verso l adulto; comprendere l importanza e il rispetto dei diritti fondamentali di cui ciascuno e portatore e scoprire la necessità di osservare dei doveri; riconoscere e condividere la funzione delle regole nei diversi ambienti di vita quotidiana; comprendere e attivare comportamenti corretti ed adeguati alla salvaguardia di se stesso nel proprio ambiente di vita; esprimere efficacemente la propria emotività ed affettività attraverso più linguaggi riconoscendo la necessità dell ascolto, del rispetto e della cooperazione. 46

47 INSIEME UN PASSO DOPO L ALTRO...per imparare a prendersi cura di sè, degli altri e dell ambiente circostante Classi terze AREA TEMATICA DI CIRCOLO CITTADINANZA E COSTITUZIONE che declinata diventa Ed. alla cittadinanza per concorrere al progresso della societa e utilizzare in modo personale e critico forme e mezzi della comunicazione Ed. all affettività per interagire con l ambiente esprimendo se stesso Ed. all ambiente riconoscere i comportamenti piu adatti alla conservazione e alla tutela dell ambiente CHE SI ATTUERA ATTRAVERSO I SEGUENTI MACROBIETTIVI Sviluppare il senso dell identità personale, essere consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti e saperli esprimere in modo adeguato; prendersi cura di sé, degli altri, dell ambiente e favorire forme di collaborazione e di solidarietà; sviluppare atteggiamenti responsabili e consapevoli di valori condivisi; essere consapevoli delle differenze e saperne avere rispetto. 47

48 Classi quarte TUTTI PER UNO E UNO PER TUTTI AREA TEMATICA DI CIRCOLO CITTADINANZA E COSTITUZIONE che declinata diventa Educazione all affettività Come attenzione all affettivita e alla vita sociale. Educazione alla cittadinanza attiva Per imparare a riconoscere e rispettare i valori sanciti e tutelati dalla Costituzione, e i diversi compiti, ruoli e poteri all interno di una COMUNITA Educazione all ambiente Come attenzione al benessere collettivo e ambientale CHE SI ATTUERA ATTRAVERSO I SEGUENTI MACROBIETTIVI Conoscere la Costituzione della Repubblica Italiana attraverso i valori del diritto/dovere (art.3/4 della Costituzione); partecipare alla vita della classe individuando, eleggendo, verificando ruoli e funzioni utili al benessere collettivo; partecipare in maniera consapevole alla vita della scuola quale comunità di regole condivise; conoscere i principali enti locali e territoriali della Repubblica Italiana. comprendere ed attivare comportamenti corretti ed adeguati per la salvaguardia dell ambiente. 48

49 Classi quinte Buona Costituzione a tutti: il mondo che vorrei AREA TEMATICA DI CIRCOLO CITTADINANZA E COSTITUZIONE che declinata diventa Ed. alla cittadinanza Ed. stradale Ed. all ambiente CHE SI ATTUERA ATTRAVERSO I SEGUENTI MACROBIETTIVI Acquisire la consapevolezza del se all interno del GRUPPO nel processo di apprendimento per essere parte di una comunità in divenire; accettare, rispettare,comprendere la specificità della persona condividendone le ragioni: culturali, religiose, etniche e linguistiche; comprendere ed attivare comportamenti corretti ed adeguati al rispetto dell ambiente e delle regole del vivere civile; dalla strada alla cittadinanza: conoscere, rispettare e interiorizzare norme, regole, comportamenti; comprendere la funzione della Carta Costituzionale; comprendere le ragioni e gli scopi della Convenzione sui Diritti dell infanzia. 49

50 CTP Rispettare le regole per vivere tutti meglio AREA TEMATICA DI CIRCOLO CITTADINANZA E COSTITUZIONE che declinata diventa RISPETTO DELLA PERSONA: comprensione e accoglimento delle differenze di pensiero, genere, orientamento e cultura AL RISPETTO DELL AMBIENTE E DEL TERRITORIO: riconoscimento dei beni e delle risorse pubbliche e ambientali come bene comune da tutelare e valorizzare. CHE SI ATTUERA ATTRAVERSO I SEGUENTI MACROBIETTIVI Rispettare le regole del vivere comune; Rispettare l'ambiente; Conoscere i diritti e i doveri dei cittadini; Conoscere i valori della Democrazia; Conoscere alcuni articoli della Costituzione Italiana riguardo i diritti/doveri del cittadino e l organizzazione della famiglia, della scuola, del Comune, della Provincia, della Regione e dello Stato; Conoscere l organizzazione del mondo del lavoro (Statuto dei Lavoratori, rappresentanza sindacale, tutele e sicurezza sul lavoro); Conoscere le norme di assistenza. 50

51 CENTRO SERVIZI UNO SPORTELLO SUL TERRITORIO STRUTTURA PERMANENTE DI COORDINAMENTO Servizio di consulenza alla mediazione familiare ( orientamento) Servizio DI PSICOLOGIA SCOLASTICA Dott. C. Palmentieri Servizio di mediazi one culturale e sociale ( Sportello amico e counselling) Prof. Fiorentino Servizio integrazione alunni diversamente abili F.S. Pezzella R Responsabile della struttura dott. ssa S. Abete Coordinamento dei settori doc. M. Preta Servizio di raccordo con EE.LL. F.S. Rago-La Cava Servizio di monitoraggio e controllo della dispersione F.S. M.Luce Pelliccia Gruppo GLHI Preta- Pezzella-Marinelli. Rappresentante dei genitori Servizio di Consulenza Legale dott.ssa E. Picaro ( su appuntamento e su richiesta 51

52 INTRODUZIONE L Istituzione scolastica B. Croce di Casavatore opera in un territorio che presenta una molteplicità di problematiche sociali con un tasso di disoccupazione pari al 53% degli abitanti. Il forte disagio sociale e la carenza di servizi, strutture e programmi per il territorio e per l infanzia fanno sì che i ragazzi trascorrano il tempo libero per strada, con il rischio di essere risucchiati in attività illegali. Infatti, non a caso, molti di loro sono sottratti alle famiglie di origine e affidati dal Tribunale dei minori ad Istituti di accoglienza, case-famiglia e/o famiglie affidatarie. Il rischio sociale, la dispersione e la devianza presenti nelle nostre città e ancor più nei centri di periferia sono fenomeni che inficiano i risultati apprenditivi e si traducono in problematiche comportamentali, relazionali, carenze apprenditive, disaffezione e rischio di dispersione. Diviene indispensabile, allora, porre in essere progetti formativi che pongano l accento sulla lotta al disagio, alle devianze e alle delinquenze e favorisca lo sviluppo di personalità consapevoli e responsabili Per fronteggiare queste emergenze sociali è nata l esigenza di creare un Centro Servizi, una struttura che orienta e promuove un interfaccia tra la realtà interna della scuola e quelle territoriale, regionale ed europea. Tale struttura col tempo ha assunto, un ruolo di coordinamento interno con le attività rivolte agli alunni, ai genitori, agli utenti del CTP e a tutti i docenti della scuola e una funzione di coaching sempre più ampia, attraverso l inserimento di figure nuove ma altamente funzionali al nostro sistema che hanno finito col creare un area di eccellenza organizzativa che trova, nella sinergia tra psicologo, counsellor, mediatore sociale, mediatore culturale e coach, un elemento nuovo di raffronto sia con la realtà territoriale di Casavatore sia con quella più ampia regionale ed europea. Il Centro Servizi è un organo per l orientamento, il monitoraggio e il controllo delle problematiche ambientali, psicologiche e didattiche presenti nella scuola. Persegue una serie di finalità, che possono essere così sintetizzate: analisi dei bisogni dell utenza; definizione di percorsi integrativi per il recupero del disagio, delle situazioni a rischio e della dispersione; formazione/informazione di genitori, docenti e personale ATA; ricerca-azione sulla problematica formazione degli utenti del CTP. 52

53 Il Centro opera mediante un suo sportello, attivo da ottobre a maggio, attraverso attività codificate e calendarizzate e garantisce una serie di servizi in cui sono coinvolte le varie figure afferenti all intero coordinamento. ATTIVITÀ FUNZIONALI DEL CENTRO SERVIZI COORDINAMENTO Dirigente Scolastico e su mandato un docente interno PROGETTAZIONE Coordinamento dell intera struttura Coordinamento dei progetti interni al Centro Servizi Raccordo con le scuole del territorio Collaborazione con gli Enti territoriali ed il Comune di Casavatore Collaborazione al raccordo per i Corsi serali della Provincia di Napoli Coordinamento gruppo H Documentazione e archivio degli atti prodotti Banca dati informatizzata su piattaforma della scuola Pianificazione e rendicontazione di tutte le attività funzionali a cura delle varie figure afferenti alla struttura, ognuna per l area di intervento specifica. RACCORDO CON L ESTERNO RACCORDO con: Enti territoriali Comune di Casavatore SCUOLE DEL TERRITORIO e comuni viciniori Scuole secondarie di 2 grado per attivazione di Corsi serali della Provincia di Napoli ASL Servizi Sociali Provincia Regione Università DOCUMENTAZIONE Stesura di atti, informative, circolari, modulistica e documenti, per rendere operativa la struttura nelle singole fattispecie. 53

54 GRUPPO H SETTORE PSICOLOGIA SCOLASTICA DOTT.SSA PALMENTIERI I SETTORI DEI SERVIZI DEL CENTRO SERVIZI All interno del Centro Servizi opera il GLHI (Gruppo di Lavoro di Istituto per l Handicap). Esso è un organo collegiale che si caratterizza per gli interventi finalizzati alla concreta integrazione degli alunni diversamente abili. Al suo interno operano docenti, operatori dell ASL NA3 e una rappresentanza dei genitori. In virtù della pluralità dei partecipanti, può: sollecitare nuove iniziative per stabilire collegamenti con i servizi; collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal piano educativo individualizzato dei singoli alunni (legge 104/1992 art. 15 comma 2); favorire e collaborare alle iniziative del GLH; favorire il recupero e l integrazione attraverso azioni specifiche. Tale settore utilizza strategie per promuovere nei docenti competenze per la gestione del disagio, promuovere lo sviluppo, l autonomia e la valorizzazione delle risorse personali negli utenti adulti e favorire la consapevolezza e la gestione degli stati emotivi negli alunni. Il modello di psicologia scolastica proposto ipotizza strategie che siano meno centrate sul singolo e più sull interazione tra singolo e gruppo classe, tra gruppi classe e organizzazione scuola, tra scuola e territorio. SETTORE DISPERSIONE E DISAGIO Il settore cura la prevenzione dei fenomeni inerenti la dispersione scolastica e il disagio attraverso il monitoraggio e il contenimento di problematiche quali: la frequenza irregolare, l evasione, le fobie scolari, ecc, con attività di 54

55 verifica e controllo dei casi segnalati. SETTORE PSICOLOGIA ALLA SALUTE COUNSELLING SERVIZIO DI CONSULENZA FAMILIARE L educazione alla salute, nella scuola, rappresenta il punto cardine ed ha come finalità privilegiata la promozione del concetto di salute inteso come benessere fisico, come situazione sociale e culturale confortevole in cui la crescita individuale si traduce anche in maturità civile (benessere biopsico-sociale) Il counselling è un approccio che mette in condizione gli utenti di sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio agire e di strutturare delle abilità per affrontare problematiche di carattere professionale e/o personali. Settore predisposto per supportare le problematiche familiari che incidono sui livelli di apprendimento. ATTIVITÀ PROGETTI CONNESSI AL CENTRO SERVIZI 8 FINALITÀ PROGETTO AREA A RISCHIO SUPPORTO AL PROGETTO CONTINUITA Il progetto intende portare avanti l azione di contrasto e contenimento del fenomeno della dispersione scolastica e di sostegno del successo formativo dei ragazzi, in una più ampia prospettiva nella quale la formazione sia intesa come risorsa permanente per la crescita dell alunno e per il suo futuro inserimento sociale e lavorativo. Supporto, per settori di competenza (dispersione e disagio, psicologia scolastica, alunni diversamente abili), al progetto finalizzato ad orientare il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all altro. MODALITÀ DI APPROCCIO AL CENTRO SERVIZI 9 8 Delibera del Consiglio di Circolo del 28/6/13 e del Collegio dei docenti del 28/6/13 9 Delibera del Consiglio di Circolo del 28/6/13 e del Collegio dei docenti del 28/6/13 55

56 I servizi del Centro sono aperti a tutti gli utenti della scuola (genitori, alunni e docenti della Scuola dell Infanzia, della Primaria, del CTP-Eda e al personale ATA). All inizio di ogni anno scolastico il coordinamento pianifica una serie di azioni per il funzionamento dell intera struttura attraverso la: Strutturazione progetto del Centro servizi e organizzazione dei diversi settori operatiiv al suo interno Pianificazione, organizzazione e gestione delle attività del Centro Condivisione delle modalità organizzative ai diversi settori operanti all interno della scuola Individuazione dei tempi e delle modalità di verifica di tutti i settori sia in ingresso che in itinere e finale Raccordo con i diversi servizi attivati: psicologia scolastica, dispersione - rischio sociale e disagio, integrazione alunni diversamente abili Raccordo con i coordinatori di interclasse Raccordo con i servizi territoriali quali l ASL, l Ente Comune, le Associazioni di Volontariato, la Parrocchia Condivisione orario degli operatori interni Il Centro Servizi funziona con un orario interno e per appuntamento. Per le attività di counselling, si può richiedere appuntamento: al counsellor Fiorentino Rosaria oppure telefonando al centralino della scuola (081/ ) e chiedendo di un referente del Centro Servizi. Considerata la mole di lavoro, l attività viene disciplinata secondo delle priorità ed entro un certo periodo concordato con i referenti interni del Centro servizi. Per lo specifico si rimanda al sito 56

57 PROGETTI EUROPEI 1 La progettazione dei piani integrati segue sia le linee di indirizzo di cui al presente POF, sia la programmazione didattico laboratoriale presentata e delineata dal Collegio dei docenti. Tutti i moduli didattici pertanto avranno quali priorità: competenze digitali; didattica laboratoriale; consolidamento e sviluppo dei linguaggi tutti; utilizzo delle tecnologie nell ordinarietà dell attività di insegnamento/apprendimento. Con l Europa investiamo nel vostro futuro Unione Europea Fondo Sociale Europeo P.O.N. "Competenze per lo sviluppo" "Ambiente per l'apprendimento Ministero della Pubblica Istruzione Dipartimento per la programmazione Direzione Generale per gli Affari Internazionali Ufficio V 1 Circolo Benedetto Croce di Casavatore Napoli 57

58 CORSI MISURA C OBIETTIVO 1 Corsi per ALUNNI a.s. 2013/2014 Titolo del modulo 1 NICE TO MEET YOU Data inizio corso Novembre 2013 Data fine corso 25/06/ Numero di ore Alunni partecipanti Intera classe Tipologia dei destinatari Da definire Docenti esperti esterni incarico da conferire Tutor e Coordinatore - incarichi da conferire Titolo del modulo 2 To be happy all together Data inizio corso Novembre 2013 Data fine corso 25/06/2014 Numero di ore Alunni partecipanti Tipologia dei destinatari 30 Intera classe Da definire Docenti esperti esterni incarico da conferire Tutor e Coordinatore - incarichi da conferire Titolo del modulo 3 Hallo children Data inizio corso Novembr e 2013 Data fine corso Numero di ore Alunni partecipanti Tipologia dei destinatari 25/06/ Intera classe Da definire Docenti esperti esterni incarico da conferire Tutor e Coordinatore - incarichi da conferire 58

59 CORSI MISURA F OBIETTIVO 1 Corsi per ALUNNI INTERVENTI PER PROMUOVERE IL SUCCESSO SCOLASTICO PER LE SCUOLE DEL PRIMO CICLO Titolo del modulo 1 Non basta un click Data inizio corso Novembre 2013 Data fine corso Giugno 2014 Numero di ore 30 Alunni partecipanti Tipologia dei destinatari Acquisire le abilità concettuali finalizzate a: porre domande, formulare ipotesi, cercare soluzioni, analizzare, organizzare le informazioni Docenti esperti esterni incarico da conferire Tutor e Coordinatore - incarichi da conferire Titolo del modulo 2 Clickiamoci su... Data inizio corso Novembre 2013 Giugno 2014 Data fine corso Numero di ore Docenti esperti esterni incarico da conferire Tutor e Coordinatore - incarichi da conferire 30 Alunni partecipanti Tipologia dei destinatari Potenziare alcuni prerequisiti fondamentali quali: attenzione, memoria, concentrazione, percezione, discriminazione, intuizione, logica 59

60 Titolo del modulo 3 Classi in...movimento Data Inizio/ fine corso Novembr e 2013 Giugno 2014 Numer o di ore 30 Tipologia dei destinatar i Intera classe Finalità Docenti esperti esterni incarico da conferire Tutor e Coordinatore - incarichi da conferire Titolo del modulo 4 Classi sempre in corsa Data Inizio/ fine corso Novembre 2013 Giugno 2014 Numero di ore 30 Tipologia dei destinat ari Intera classe Finalità Docenti esperti esterni incarico da conferire Tutor e Coordinatore - incarichi da conferire Titolo del modulo 5 Buona la prima 1 Data Inizio/ fine corso Novembre 2013 Giugno 2014 Numero di ore Tipologia dei destinatari 30 Intera classe Docenti esperti esterni incarico da conferire Tutor e Coordinatore - incarichi da conferire Finalità Costruire personaggi passando dalla rappresentazione virtuale a quella reale mediante lavoro di gruppo interattivo 60

61 Titolo del modulo 6 Buona la prima2 Data Inizio/fine corso Novembre 2013 Giugno 2014 Numero di ore Tipologia dei destinatari 30 Intera classe Docenti esperti esterni incarico da conferire Tutor e Coordinatore - incarichi da conferire Finalità Individuare, caratterizzare, conoscere ambienti, luoghi, scene, personaggi, figure tecniche e professionali che ruotano intorno al mondo del teatro. CORSI MISURA F OBIETTIVO 1 Corsi per GENITORI Titolo del modulo 1 Il rischio in...tavola Data Inizio/fine corso Novembre 2013 Giugno 2014 Numero di ore Tipologia dei destinatari 60 Adulti Finalità Prendere coscienza del rischio alimentare e del ruolo della affidabilità dei prodotti. Docenti esperti esterni incarico da conferire Tutor e Coordinatore - incarichi da conferire 61

62 CORSI MISURA G OBIETTIVO 1 Corsi per UTENTI CTP-EDA Titolo L'inglese per un inserimento efficace nel mondo produttivo Data Inizio/fine corso Novembre 2013 Giugno 2014 Numero di ore 120 Adulti Tipologia dei destinatari Finalità Partecipare alle conversa zioni. Dare e richiedere informazioni fattuali. Potenziare la comprensione orale e scritta Docenti esperti esterni incarico da conferire Tutor - incarico da conferire Titolo Casavatore, una storia, un territorio Data Inizio/fine corso Gennaio 2014 Giugno 2014 Numero di ore Tipologia dei destinatari Docenti esperti esterni incarico da conferire Tutor - incarico da conferire Finalità 120 Adulti Consentire la partecipazione consapevole all'apprendimento di conoscenze storicoantropologico-cuturali legati al territorio Titolo Il digitale per un reinserime nto produttivo Data Inizio/fine corso Novembre 2013 Giugno 2014 Numero di ore Tipologia dei destinatari 120 Adulti Finalità elevare il livello di competenza nell'uso dell'informatica sia di chi già fa parte della forzalavoro sia di chi aspira ad entrarvi Docenti esperti esterni incarico da conferire Tutor - incarico da conferire CORSI MISURA G OBIETTIVO 4 62

63 Interventi di formazione degli adulti sull'utilizzo dei servizi digitali Titolo Informaticando Data Inizio/fine corso Novembre 2013 Giugno 2014 Numero di ore Tipologia dei destinatari 60 Adulti Finalià Il corso intende offrire una formazione generalizzata ed approfondita delle tecniche e delle tecnologie informatiche che costituiscono sempre più requisito di ammissione alla vita attiva. Docenti esperti esterni incarico da conferire Tutor - incarico da conferire 63

64 PROGETTI NAZIONALI REGIONALI PROVINCIALI E DI CIRCOLO Il Collegio dei docenti ha deliberato di affidare al Gruppo di progettazione stabile l incarico di presentare progetti, a livello nazionale, regionale e provinciale, purché siano coerenti con le linee di indirizzo del POF e con i bisogni formativi dell utenza. 64

65 Progetti nazionali Ministero dell'istruzione dell'università e della Ricerca 1 Circolo Benedetto Croce di Casavatore Napoli Sono tutti quei progetti finalizzati all ampliamento dell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche, alla valorizzazione delle specificità territoriali, al successo formativo e alla diminuzione dello svantaggio scolastico. Progetti da attivare: Progetto Scuole Amiche Il Progetto si propone di favorire, non solo la conoscenza dei Diritti enunciati, all interno della Convenzione dei Diritti dell Infanzia, ma l assunzione di prassi educative che consentano ai bambini di vivere quotidianamente il senso dei valori ad essi sottesi. Piccole ruote crescono Il MIUR in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana presenta Piccola ruote crescono un progetto che progetto ha lo scopo di far divenire l'alunno responsabile delle sue azioni, [ ] sollecitarne l'inserimento attivo nell'ambito della dimensione sociale e [ ] favorirne la partecipazione al bene comune. I formatori della FMI, attraverso una serie di giornate dedicate alla sicurezza nelle scuole primarie,coadiuvati ove possibile dai rappresentanti della Polizia Municipale, forniranno ai bambini le basi cognitive necessarie per affrontare con maggiore consapevolezza i rischi dell ambiente stradale. Nel corso di ogni giornata saranno forniti ai piccoli utenti della strada gli strumenti necessari per sviluppare una corretta percezione del pericolo, al fine di sensibilizzarli al valore della vita e al rispetto delle regole che aiutano a preservarla. 65

66 Frutta nelle scuole Il programma europeo Frutta nelle scuole, è finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari. Alfabetizzazione Motoria L Alfabetizzazione Motoria è un progetto rivolto a tutti gli alunni e gli insegnanti della scuola primaria, attuato congiuntamente dal MIUR e dal CONI con l obiettivo di promuovere e trasmettere il valore della pratica sportiva nel tessuto sociale, quale fattore di benessere individuale, coesione e sviluppo culturale ed economico. Progetti regionali Regione Campania Ministero dell'istruzione dell'università e della Ricerca 1 Circolo Benedetto Croce di Casavatore Napoli I progetti finanziati con i fondi regionali permettono di organizzare attività coerenti ai bisogni formativi rilevati, sono centrati sui bisogni dell alunno ed hanno come obiettivo quello di offrire percorsi educativo-didattici personalizzati di apprendimento, che favoriscano l acquisizione di competenze e riducano le differenze culturali ri-promuovendo la frequenza scolastica e il ben-essere a scuola. 66

67 Progetti già attivati nella nostra scuola: Progetto Scuole a rischio Progetto di attività motoria Progetto Crescere Felix Progetti provinciali Provincia di Napoli Ministero dell'istruzione dell'università e della Ricerca 1 Circolo Benedetto Croce di Casavatore Napoli La nostra scuola aderisce a tutte le iniziative strutturali e laboratoriali proposte dall Ente. Progetti già attivati nella nostra scuola: Laboratorio musicale Progetti di circolo Ministero dell'istruzione dell'università e della Ricerca Il viaggio continua... 1 Circolo Benedetto Croce di Casavatore Napoli Il Progetto di Continuità Educativa nasce dall esigenza di garantire il diritto dell alunno ad un percorso formativo organico e completo che tenga conto delle sfaccettature della sua personalità e delle sue capacità, per trasformarle in vere e proprie competenze (Indicazioni Nazionali allegato D). 67

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