MGC UNICO E PERSONALE

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1 MGC UNICO E PERSONALE II Formo è un orologio italiano, nato a Parma grazie alla grande passione dell'orologiaio Gian Carlo Martini e caratterizzato da soluzioni stilistiche e funzionali assolutamente all'avanguardia. DI PAOLO GOBBI FOTO DI ALESSANDRO NERI Uno dei temi maggiormente discussi nell'orologeria contemporanea è senza dubbio quello della definizione dei parametri dell'alto di gamma. Come deve essere costruito un segnatempo "al di sopra della media", quali particolarità meccaniche, tecniche, storiche, concettuali deve vantare per essere ambito dai compratori più esigenti, quelli disposti anche a pagare delle cifre ragguardevoli pur di possedere un oggetto unico nel suo genere? La risposta, come al solito, è molto articolata. In una cosa però tutti, chi apertamente chi meno, concordano: la vera differenza tra un prodotto industriale ed uno realmente alto di gamma, risiede essenzialmente nella sua metodologia costruttiva. Tutto ciò che è facilmente replicabile, che può essere prodotto in un numero elevato di pezzi, che segue le regole proprie della produzione seriale, in teoria non dovrebbe appartenere all'alta orologeria. Nei sogni dei II Formo è un orologio italiano, interamente costruito nel laboratorio d'orologeria di Gian Carlo Martini e del figlio Luca. Per informazioni si può contattare direttamente la MGC, Via Bartolomeo da Parma 12, Parma. Tei 0521/948186, . info@mgc-watch.com, sito Internet: www. mgc-orologi. it. 60

2 Il Formo è un'orologio raro ed inusuale, creato dall'orologiaio Gian Carlo Martini e realizzato praticamente a mano, in una serie limitatissima di soli 100pezzi. L'orologio viene venduto in una originale scatola in legno, ugualmente realizzata a mano, all'interno della quale l'appassionato troverà le quattro anse amovibili e sostituibili, la chiave doppia (svita e avvita fondello e vetro) e il cacciavite doppia lama con cappuccio salva mano (due strumenti realizzati in ergal, famoso materiale aeronautico), i perni filettati per il fissaggio del cinturino, un secondo cinturino in cuoio, una lente Bergeon professionale, una seconda corona per cambiare modello... L' OROLOGIO Marzo 2006

3 - Cassa in acciaio di forma tonneau, con finitura satinata; corona in acciaio, personalizzata; anse amovibili e riposizionabili; vetro in polietilene metacrilato, filettato e avvitato direttamente sulla cassa; fondello chiuso a vite, con sistema antiurto interno per il movimento. Movimento meccanico a carica manuale, Unìtas calibro 6497, 17 rubini, alternanze/ora, autonomia dì marcia di 46 ore, finltura di pregio con ponti decorati a cótes de Gèneve e viti in acciaio azzurrato. Quadrante girevole con relativo disco conta secondi; lancette index con zona interna luminescente SuperLuminova; indici a caratteri arabi, luminescenti; possibilità di girare il quadrante per posizionare la corona al 3, al 6, al 9 o al 12. Cinturino in cuoio monoblocco con passanti in acciaio, perni filettati per il fissaggio del cinturino, chiusura déployante regolabile e personalizzata. Impermeabile fino a 300 metri (1.000 su richietsa, soltanto con posizionamento della corona al 3 o al 9). DIMENSIONI Diametro: 45 mm; altezza, anse comprese: 63,5 mm (versione anse piene, 59 mm con anse tradizionali); larghezza, corona compresa: 48 mm; spessore: 20 mm. PESO COMPLESSIVO: 166 g. PREZZO: euro. FORMO Le grandi Case, a volte e per clienti particolari, possono ancora oggi realizzare delle personalizzazioni a livello di quadrante, di cassa o addirittura di movimento (ma in questo caso si corre il rischio di perdere veramente il conto degli zeri necessari...). È però molto più probabile che siano i piccoli o piccolissimi produttori indipendenti quelli che realmente possono offrire un prodotto "ad personam", capace di adattarsi alle esigenze del cliente finale senza per questo abbandonare la imprescendibile personalità del suo creatore. E a volte non è necessario neanche spostarsi all'interno di associazioni, come ad esempio la fin troppo celebrata AHCI (Académie Horlogère Des Créateurs Indépendants), oppure di cercare creativi sparsi in chissà quale sperduto paesino dei cinque continenti. In questo caso, ad esempio, basta semplicemente (ma poi alla fine nulla è mai realmente così "semplice") andare in una delle nostre città più belle (...e buone), ovvero Parma. È lì che nasce il Formo, un orologio nuovo, diverso, per sua fortuna unico, frutto di trentacinque anni di passione, di interesse nel settore micromeccanico e di amore per il proprio lavoro. II fondello, sempre in acciaio, è serrato a vite. Per la sua apertura si utilizza una chiave realizzata appositamente, fornita a corredo, che va ad innestarsi negli otto fori visibili nella foto. L'impermeabilità standard è garantita fino a 300 metri. È però possibile richiedere anche una versione impermeabilizzata fino a metri, con l'unica limitazione che in questo caso la corona può essere posizionata solamente al 3 oppure al 9- Costruito nel laboratorio di orologeria da Gian Carlo Martini e dal figlio Luca, il Formo nasce da una indiscutibile manualità artigiana, un'arte tramandata dal padre Gino, che negli anni '40 nel suo piccolo laboratorio da bilancialo costruiva stadere e riparava strumenti di precisione. Per la creazione di questo orologio ci sono voluti quattro lunghi anni di studio e sacrificio che hanno dato vita ad un segnatempo in cui sono racchiuse l'esperienza e la sapienza di chi l'ha ideato: "Con il tempo, riparando strumenti cronometrici - a parlare è lo stesso Gian Carlo Martini - mi sono reso conto che la produzione di un oggetto cronometrico da polso in un piccolo laboratorio d'orologeria, anche nel ventunesimo secolo rimane una grande sfida'1. Non è infatti un caso che la realizzazione del Formo, in un primo momento, sia sembrata una vera utopia, quella di trasformare il sogno di una vita del suo ideatore in un prodotto reale e fruibile da parte degli appassionati più smaliziati e competenti. Uno schizzo quasi

4 Gli attacchi amovibili sono ricavati da un blocco pieno d'acciaio 316LModellati e rifiniti a mano, sono uno dei punti di forza del Formo. Essi permettono in un attimo di cambiare aspetto all'orologio, sono fissati alla cassa per mezzo di quattro viti, le quali una colta svitate con il cacciavite foni ito nella confezione pennettono di sostituire una coppia o una singola ansa con un'altra in dotazione casuale, fatto su di un foglietto di carta per appunti, ha segnato la nascita di questo segnatempo, che anche negli sviluppi successivi si è sempre mantenuto entro gli invalicabili limiti della produzione artigianale. Come accadeva tanto tempo addietro nell'orologeria, la componente fondamentale per la realizzazione dell'insieme è stata l'esperienza, che ha consentito a Gian Carlo Martini, dopo numerosissime prove e studi, di concretizzare un obbiettivo molto ambizioso: creare un oggetto legato alla tradizione dei grandi orologi meccanici, capace dì differenziarsi e di esprimere al meglio le sue potenzialità, per innovazione, robustezza, semplicità, con brevetti che lo rendono esclusivo. Tutto questo con una importante quanto originale aggiunta: è sostanzialmente l'unico orologio oggi in produzione la cui cassa e il cui quadrante possono essere modificati e personalizzati dall'acquirente sia prima che dopo l'acquisto. Ben cinque sono le domande di brevetto presentate all'atto della sua commercializzazione, tutte riguardanti la possibilità di cambiare forma (da qui il nome Formo) e aspetto con poche operazioni di facile esecuzione. Ma vediamo più da vicino in che cosa consistono questi brevetti. Il primo riguarda l'innovativo vetro filettato MGC in polietilene Gian Carlo Martini al suo banco da orologiaio. AL CENTRO: L'operazione di foratura del quadrante. A DESTRA; La creazione, al tornio, del vetro filettato. L' OROLOGIO Marzo 2006

5 metacrilato, in grado di sopportare urti anche di notevole forza. In maniera del tutto originale questo vetro è stato provvisto di una filet tatura, grazie alla quale riesce ad avvitarsi direttamente sulla cassa in acciaio 316L, rendendo i due corpi saldamente uniti. L'utilizzo di una importante guarnizione di tipo O-ring può poi rendere que sto sistema perfettamente adegua to anche a un utilizzo in immersio ne, riuscendo, su richiesta del cliente, a portare l'orologio a sop portare anche pressioni di 100 at mosfere. Inoltre il vetro si presen ta sostanzialmente insensibile an che alle variazioni termiche, come sperimentato dal suo realizzatore, II Formo viene venduto con due coppie di anse: tradizionali (in foto) o coperte. Realizzate tornendo a mano dal pieno un blocco di acciaio, possono essere posizionate sia orizzontalmente che verticalmente, permettendo di spostare la corona di carica sui quattro punti cardinali. Inoltre è anche possibile montare un'ansa piena e una tradizionale. L'innovativo vetro in polietilene metacrilato (nella foto smontato e appoggiato sopra alla cassa), in grado di sopportare urti anche di notevole intensità, è stato provvisto di una filettatura, grazie alla quale può essere avvitato alla cassa in acciaio 316L, anch 'essa filettata, rendendo i due corpi saldamente uniti. Per effettuare questa operazione è fornita a corredo una chiave speciale, in erga!. portando rapidamente l'orologio, tramite immersione in acqua, da una temperatura di 110 C a 5 C. Il vetro rimane estremamente sem plice da smontare, grazie alla chia ve speciale in dotazione, e grazie alla sua composizione "plastica" può essere facilmente lucidato e riportato allo stato di nuovo. Il secondo brevetto riguarda gli attacchi amovibili del cinturino MGC. Questi sono ricavati da un blocco pieno di acciaio 316L, mo dellati e rifiniti a mano. Si tratta dei veri punti di forza estetici e tecnici del Formo. Essi permetto no in un attimo di cambiare aspetto all'orologio e sono fissati alla cassa per mezzo di quattro vi ti. Queste possono essere facil mente svitate per mezzo del cac ciavite fornito in dotazione con l'orologio e permettono di sosti tuire una coppia o una singola ansa con un'altra in dotazione. È possibile anche, per mezzo di un tecnico orologiaio autorizzato, applicare le anse in quattro diver se posizioni, in corrispondenza delle quali muterà sia il lato della corona (al 3, al 6, al 9 e al 12), sia l'estetica del quadrante girevole. Tutti i Formo hanno quindi le stes se caratteristiche tecniche di base: l'unica differenza sta nella corona di carica, che viene fornita più lunga nella versione a caricamento al 12 o al 6, mentre nel modello con corona al 3 o al 9 è leggermente più corta. Il terzo brevetto riguarda il qua drante girevole, realizzato su ben tre livelli differenti e con l'origina le capacità di racchiudere "quat tro quadranti in uno". Completa mente costruito a mano, può in differentemente essere montato su tutte le versioni del Formo: ogni strato che lo compone può essere sostituito con uno di colo re differente, in modo da poter creare sempre nuove combina zioni cromatiche o geometriche. Di conseguenza, la combinazione dei brevetti delle anse amovibili e del quadrante girevole permette all'orologio di assumere dodici forme differenti, sulle quali la co rona di carica può essere installa ta nei quattro punti cardinali. Gli ultimi due brevetti riguarda no infine il cinturino e la fibbia. Il

6 Pro Costruzione interamente artigianale. Infinite possibilità di personalizzazione. Disegno originale ed importante. Attenta scelta dei materiali. Contro X Per spostare il quadrante è necessario l'intervento di un orologiaio. X Le anse piene non sono adatte a polsi sottili la chiusura, ma senza perdere la misura scelta, operazione che preserva ancor di più nel tempo il cinturino.ma l'innovazione del Formo non è racchiusa, unicamente, nei brevetti. La cura artigianale di Gian Carlo Martini non ha lasciato nulla al caso. Perfetto esempio ne è la corona di carica, ricavata interamente da un blocco di acciaio inossidabile 316l. Questa lavorazione, unita ad una forma esteriore ideale, dovrebbe renderla particolarmente affidabile. Fuori dall'ordinario è anche il sistema di ammortizzamento del movimento, che consiste in una speciale molla a forma di "margherita" che tutela il meccanismo primo è di tipo "monoblocco" in cuoio. La sua creazione è nata dall'esigenza di affiancare alla resistente e affidabile cassa in acciaio del Formo un cinturino semplice, capace di resistere agli agenti atmosferici e durare nel tempo. Ricavato da cuoio di grande spessore e conciato al naturale, viene levigato, forato trasversalmente e munito di passanti d'acciaio. Tutte operazioni svolte Nella foto è visibile il movimento, uno sperimentato calibro Unitas offerto in una versione meccanicamente modificata per l'affissione dei secondi a disco e impreziosito da un elevato livello di finltura. Si noti, sulla sinistra, il sistema di ammortizzamento del movimento stesso, costituito da una speciale molla a forma di margherita. rigorosamente a mano. Parimenti, la chiusura brevettata MGC permette di utilizzare un comune cinturino in pelle e di rendere pieghevole la fibbia: una volta trovata la giusta misura per il proprio polso, infatti, è possibile togliersi l'orologio aprendoa carica manuale, Unitas calibro 6497, permettendogli la possibilità di spostarsi leggermente in caso di forte urto, assorbendo quindi in parte le forze che altrimenti andrebbero a gravare sulle parti più delicate, prima fra tutte l'asse del bilanciere. Inoltre la consapevolezza, regalatagli dall'esperienza, dei punti deboli degli orologi meccanici, ha permesso a Gian Carlo Martini di costruire la cassa del Formo con soluzioni tecniche innovative ma funzionali, che permettono al suo orologio di raggiungere una profondità di 300 metri o addirittura, su richiesta, di metri, esclusivamente per i modelli con corona a ore 3 oppure a ore 9. Questo perché per aumentare la tenuta è necessario modificare le guarnizioni O-ring della corona, rendendo quest'ultima più dura da azionare. Di conseguenza, l'operazione di ricarica diventerebbe troppo difficile con la corona al 12 oppure al 9. La prima produzione, di carattere strettamente artigianale, del Formo è limitata a 100 esemplari, numero che ricorda la totalità delle combinazioni ottenibili (100 appunto) con il sostituirsi di tutte le parti dell'orologio : quadrante, anse, corona. L 'OROLOGIO Marzo 2006

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