STIME VALUTAZIONI TENDENZE DEL MERCATO DEL LAVORO DI MILANO - economia territoriale in pillole-

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1 STIME VALUTAZIONI TENDENZE DEL MERCATO DEL LAVORO DI MILANO - economia territoriale in pillole- A cura del dipartimento mercato del lavoro Formazione Ricerca della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano Bollettino n. 4 anno 5 - aprile 2014 Premessa I riscontri delle ultime settimane confermano le tendenze anticipate lo scorso bollettino: i processi di ristrutturazione accelerano i loro esiti e assumono una caratteristica duale: da un lato distruggono posti di lavoro con crescente rapidità, ma dall altro creano qualche piccola opportunità che, se comprovata, potrebbe contribuire a segnare un inversione di tendenza rispetto ai mesi passati. E ancora prematuro cogliere i segni della stabilizzazione, soprattutto nelle forme di lavoro, ma è, purtuttavia, sufficiente a suggerire l idea di un maggior impegno nell accompagnamento verso i nuovi lavori e nel fornire gli strumenti idonei a raccogliere tutte le opportunità di un mercato del lavoro, ancora molto debole, ma al tempo stesso capace di offrire utili percorsi di rioccupazione. Gli esiti di un impegno così orientato avrebbe sicuramente maggiori probabilità di successo, di quanto realizzabile attraverso le sole norme giuridiche. Questa conclusione è suggerita, oltretutto. dall esperienza della legge Fornero, come di seguito dimostrato. La Cassa Integrazione Guadagni Dopo la robusta richiesta dello scorso mese di febbraio, la domanda di cassa integrazione guadagni tende ad attenuarsi e a distribuirsi tra i vari settori. La tendenza del semestre è, per lo più, stazionaria, orientata al lieve calo, sebbene il ricorso alla straordinaria rimanga sempre su valori significativi. 1

2 ott-13 nov-13 dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 CIGO CIGS CIG DEROGA TOTALE Totale delle ore di cassa integrazione, suddiviso per tipologia, autorizzate nella provincia di Milano -dati INPS Stazionario è pure il raffronto con lo stesso mese del 2013, che conferma anche la tipologia di integrazione autorizzata: CIGO CIGS CIG deroga TOTALE Raffronto marzo 2014 con marzo 2013 di CIGO CIGS CIG in deroga e totale per: industria, edilizia, artigianato e commercio - Dati INPS Qualche elemento di sorpresa lo indica il raffronto settoriale, che documenta il raddoppio delle ore autorizzate nel settore chimico farmaceutico, in gran parte attribuibile alla straordinaria e ad un significativo incremento nel settore tessile rispetto alle rilevazioni precedenti, contro il ridimensionamento del settore metalmeccanico dopo l impennata registrata lo scorso mese di febbraio. 2

3 dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 METALMECCANICO TESSILE CHIMICO ore autorizzate nella provincia di Milano: raffronto mensile tra i comparti metalmeccanico, tessile, chimico/plastica - dati INPS Gli avviamenti Prima di analizzare il dettaglio degli avviamenti nella provincia di Milano, può essere utile osservare l esito della legge Fornero, a quasi due anni dalla sua entrata in vigore. Come si ricorderà, scopo della legge 92/2012 era quello di valorizzare il contratto di lavoro a tempo indeterminato quale forma di lavoro prevalente e a questo scopo erano stati predisposti principi orientati a questo obiettivo, come l incremento del contributo ASPI per i rapporti a termine, l allungamento delle pause, poi rivisto, e altro ancora. A quasi due anni da quelle norme, si può sicuramente osservare la totale indifferenza dei comportamenti delle imprese, che non hanno fondato le proprie decisioni sulla base delle convenienze e degli orientamenti proposti. rapporto tra avviamenti a tempo determinato / avviamenti a tempo indeterminato gen-12 feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12 set-12 ott-12 nov-12 dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 lug-13 ago-13 set-13 ott-13 nov-13 dic-13 gen-14 feb-14 Entrata in vigore della Legge 28 giugno 2012 n. 92 (legge Fornero) 3

4 Il grafico mette in evidenza il rapporto che si è sviluppato nel tempo tra gli avviamenti a tempo determinato con quelli a tempo indeterminato: ad esempio la cifra 5, che si colloca nella media della figura, sta a indicare che ogni 5 avviamenti a tempo determinato se ne verifica uno a tempo indeterminato. L entrata in vigore della legge Fornero, a metà luglio 2012, non solo non ha modificato minimamente i comportamenti delle imprese, ma consegna, addirittura, un lieve incremento di quella media, desumibile dalla linea tendenziale rossa, che destagionalizza le punte estreme, minime e massime, riportate dai dati dei singoli mesi. E un risultato che si presta a numerose riflessioni, circa gli esiti degli impianti giuridici sui comportamenti dei soggetti economici, imprese innanzitutto, sia in positivo che in negativo, ed è ancor più significativo sottolinearne gli risultati a fronte del dibattito che si sta sviluppando su questi stessi temi. Relativamente allo scorso mese di marzo, la linea tendenziale degli avviamenti non segna novità di rilievo rispetto alle anticipazioni riportate nello scorso bollettino, che vengono confermate: avviamenti complessivi aziende con almeno 1 avviamento Raffronto a partire dal mese di aprile 2012 fino al marzo 2014: aziende attive sul mercato del lavoro milanese e totale degli avviamenti nello stesso periodo. 1 - fonte: Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia di Milano IL numero degli avviamenti complessivi supera quello registrato nello stesso mese dell anno scorso e comincia a collocarsi su medie importanti, stabilmente superiori al valore 100; cresce, sebbene più lentamente, il valore delle imprese attive sul mercato del lavoro, che ancora non raggiunge lo stesso risultato. Il segnale che arriva dall analisi di questi dati potrebbe suggerire una dinamica nella quale le poche imprese attive sul mercato del lavoro di Milano, generano un valore rilevante degli avviamenti. E già stata suggerita l ipotesi che siano soprattutto le imprese orientate all export e i servizi e loro collegate a segnare un mutamento di questi valori, sebbene un indagine più dettagliata si renda necessaria, quanto meno per estrarre il dettaglio dei settori interessati, dei territori e dei profili professionali maggiormente richiesti. 1 Il grafico va letto quale confronto percentuale del dato rispetto alla cifra rilevata lo stesso mese dell anno precedente, sicché il raffronto non risente degli effetti stagionali. Il riferimento pari a 100 significa che è stata riscontrata la stessa cifra dello stesso mese nell anno precedente; > 100 indica un dato incrementale; < 100 in diminuzione. 4

5 Si conferma anche lo stock dei lavoratori avviati, che conferma, faticosamente, la propria risalita, sebbene su valori ancora lontani da quelli, già modesti, dello stesso mese dell anno scorso stock dei lavoratori avviati Raffronto a partire da gennaio 2013 fino al marzo 2014: stock dei lavoratori avviati nella provincia di Milano 2 - fonte: Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia di Milano Conclusione. A marzo trova conferma la tendenza registrata dall inizio dell anno, che se da un lato suggerisce una certa cautela nel definire strutturali le dinamiche avviate, dall altro segna un tentativo di collocare l evoluzione in uno scenario del tutto nuovo rispetto al Dentro questo scenario trovano spazio i possibili esiti dei nuovi strumenti di governo della crisi che presuppongono un aggiornamento culturale e di approccio alle crisi aziendali e alla tutela individuale dei lavoratori, orientata all accompagnamento e all acquisizione delle competenze utili alla rioccupazione. Le condizioni cominciano a profilarsi e le conseguenze iniziano a manifestare le proprie caratteristiche. 2 Lo stock, da la misura quantitativa ad una data prefissata di quanti lavoratori si trovano in una specifica condizione; in questo caso si considerano tutti i lavoratori che risultano avere un contratto a termine (nelle varie tipologie previste della legge) attivo, indipendentemente da quando questo contratto è iniziato. 5

6 Frammenti normativi I richiami normativi qui elencati non hanno la pretesa di rappresentare una guida completa alle novità di legge e alle circolari, ma hanno lo scopo di richiamare l attenzione su alcuni interventi che meritano interesse. Ovviamente tutto questo non sostituisce l attenzione che i gruppi dirigenti devono quotidianamente alla produzione normativa che li riguarda, ma vuole essere solo un utile contributo. A questo proposito possono essere di estrema utilità anche le segnalazioni che perverranno dai vari punti dell organizzazione in modo da conferire a questo strumento un valore sempre più significativo e meno empirico ENTRANO IN VIGORE LE NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI APPRENDISTATO E LAVORO A TERMINE. Il Decreto Legge 20 marzo 2014 n. 34 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore il 21 marzo Salvo modifiche in fase di conversione, prevede da subito: E consentita l attivazione di rapporti di lavoro a tempo determinato, nella misura massima di 36 mesi e fino a otto rinnovi senza indicare la causale. L unico limite è riferito alla percentuale massima del 20% dell organico aziendale, entro cui stipulare questa forma di lavoro, consentendo, in ogni caso, l assunzione a tempo determinato di un lavoratore in aziende che occupano fino a 5 dipendenti. Fino alla stessa scadenza di 36 mesi, non è più necessaria l apposizione delle pause tra un contratto e l altro (erano, rispettivamente, di 10 o 20 giorni per i contratti di durata fino a sei mesi o oltre). Gli apprendisti possono essere assunti senza includere il piano formativo nella forma scritta del contratto di lavoro. Per gli stessi diventa facoltativa la formazione esterna all azienda. E abrogato l obbligo di trasformare almeno il 50% di apprendisti in normale contratto a tempo indeterminato, prima di attivarne di nuovi. Le ore di formazione relative al contratto di apprendistato sono retribuite nella misura del 35%. E prevista una semplificazione nella presentazione del DURC da parte delle aziende edili. Sono rifinanziati gli sgravi contributivi a favore delle imprese che attivano contratti di solidarietà di tipo A. Si ricorda che la contribuzione prevista è ridotta del 25% qualora la riduzione dell orario sia di almeno il 20%; se la riduzione è superiore al 30%, lo sgravio è del 35%. Successivamente, sullo stesso argomento, è intervenuto il Ministero del Lavoro, che, con comunicato del 14 marzo 2014, ha sottolineato i provvedimenti assunti, precisando che le proroghe relative ai rapporti di lavoro a termine si riferiscono alla stessa attività lavorativa per la quale il contratto precedente era stato istaurato. Rispetto al tetto del 20%, il Ministero ha ricordato la possibilità di modificare tale limite mediante lo contrattazione collettiva. PROROGATO A TUTTO IL 2 TRIMESTRE 2014 L ACCORDO IN LOMBARDIA SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA Lo scorso 31 marzo è stato sottoscritto l accordo regionale per la proroga, a tutto il secondo trimestre 2014, delle norme sugli ammortizzatori sociali in deroga scaduti a fine marzo. 6

7 L accordo conferma la normativa precedente, spostando al 30 giugno le scadenze a suo tempo previste, salvo diverso termine previsto dal decreto ministeriale sugli accessi agli ammortizzatori in deroga. Queste le modalità: Per tutto il mese di aprile sarà possibile stipulare accordi aziendali con decorrenza antecedente; successivamente e a partire del 1 maggio, la decorrenza dovrà essere successiva la data degli accordi. Rispetto alle durate, valgono i limiti previsti dagli accordi precedenti e che fanno decorrere il contatore a partire dal 1 aprile 2011, come di seguito descritto: Tipologia 1: relazione tra pregresso e interventi 2 trimestre 2014 Richieste nel periodo 1 aprile marzo 2014 un solo intervento A due interventi A intervento B < 6 mesi Max possibilità di intervento nel 2 trimestre intervento A 3 mesi 1 intervento Bdi 3 mesi 1 interv. B3 mesi intervento Bdi 6 mesi 1 interv B3 mesi con rid > 15% intervento B> 6 mesi <9 mesi intervento B > 9 mesi interventi B = 12 mesi complessivi 1 interv.b3 mesi 1 intervento B per completare 12 mesi ultimo intervento 1 interventobcds< 12 mesi 1 intervento BCdSper completare 12 mesi ultimo intervento 1 intervento B CdS = 12 mesi (proc. Concors.) 1 intervento A di 3 mesi 1 intervento B di 3 mesi CdS CdS = intervento B di 3 mesi Tipologia 2: relazione tra pregresso e interventi 2 trimestre 2014 Richieste dal 1 aprile2011 al31 marzo 2014 CasoI < 3 mesi Caso I > 3 mesi Caso I = 6 mesi Caso II < 5 mesi Caso II > 5 mesi Caso II = 8 mesi Caso III 1 intervento B< 3mesi Caso III 1 intervento B>3mesi Possibilità max 2 trimestre interv. Bdi 3 mesi 1 Intervento Ba completamento 6 mesi 1 intervento B di 3 mesi 1intervento B per completare 8 mesi : ultimo intervento 1 intervento Bdi 3 mesi 1 intervento Bdi 3 mesi Caso III 1 intervento B= 6mesi 1 intervento Bdi 3 mesi con rid. > 15% Caso III 2 intervento B< 3mesi Caso III 2 intervento B > 3mesi Caso III 2 interventi B = 6mesi 1 intervento Bdi 3 mesi 1 intervento B a completamento 6 mesi: ultimo intervento Per i casi I - II III :1 intervento Bdi 3 mesi 7

8 Ricordo, infine, la proroga dei provvedimenti di mobilità in deroga, secondo il seguente schema: Mobilità in deroga - purché in possesso del requisito soggettivo- (un anno di anzianità aziendale di cui sei di effettivo lavoro) Lavoratori subordinati licenziati per GMO, o dimessi per giusta causa, oppure cessazione di attività, fine contratto a termine o fine apprendistato compresi: gli agricoli; Somministrati; Apprendisti; Lavoranti a domicilio Tempi determinati Esclusi da ASPI, purché presentino domanda entro 68 gg. dalla cessazione o dal termine di miniaspi -12 mesi fino al MiniASPI + mobilità in deroga oppure: Usciti da CIGD(anche nei 30 gg precedenti il licenziamento), inclusi in ASPI, MiniASPI disoccupazione, mobilità ma di durata inferiore a -12 mesi fino a 55 anni ASPI + MiniASPI -18 mesi se > a 55 anni + Mobilità in deroga Raggiungimento dei suddetti termini purché facciano richiesta entro 68 gg. dalla scadenza delle rispettive indennità 5 Per approfondimenti, chiarimenti o ulteriori informazioni, rivolgersi a: Antonio Verona Responsabile Dipartimento Mercato del Lavoro, Formazione, Scuola, Ricerca Camera del Lavoro Metropolitana di Milano C.so di Porta Vittoria Milano tel fax cell antonio.verona@cgil.lombardia.it 8

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