LE INTRANET NELLE BANCHE ITALIANE: DESTINAZIONE ENTERPRISE 2.0

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1 LE INTRANET NELLE BANCHE ITALIANE: DESTINAZIONE ENTERPRISE RAPPORTO OSSERVATORIO INTRANET BANCHE Novembre 2008

2 LE INTRANET NELLE BANCHE ITALIANE: DESTINAZIONE ENTERPRISE 2.0 INTRODUZIONE EXECUTIVE SUMMARY LE INTRANET NELLE BANCHE ITALIANE: L EVOLUZIONE DEI MODELLI VERSO L ENTERPRISE Servizi e documenti sulle Intranet bancarie Lo stato di diffusione dell Enterprise 2.0 in banca Lo stato di diffusione degli strumenti Enterprise IL RUOLO DELL ICT E DELL ENTERPRISE 2.0 NEL SETTORE BANCARIO: LA VISIONE DEL CIO Il ruolo e gli investimenti ICT nelle banche Il ruolo dell Enterprise 2.0 a supporto dei processi bancari L utilizzo e l impatto degli strumenti Enterprise2.0 L utilizzo e l impatto dei nuovi approcci tecnologici Il ruolo della Direzione ICT e delle altre Direzioni nella governance delle iniziative Enterprise IL RUOLO DELL ICT E DELL ENTERPRISE 2.0 NEI PROCESSI DI GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Il ruolo dell ICT nella gestione delle Risorse Umane Il budget ICT e le priorità di investimento Il ruolo dell Enterprise 2.0 nei processi di gestione delle Risorse Umane L utilizzo degli strumenti Enterprise 2.0 a supporto della gestione delle Risorse Umane Il ruolo della Direzione Risorse Umane nelle iniziative Enterprise I DRIVER DI CAMBIAMENTO NEL SETTORE BANCARIO: IMPATTI SULLE BANCHE E SUPPORTO OFFERTO DALLA INTRANET Gli impatti dei driver di cambiamento sull organizzazione Il supporto potenziale delle Intranet ai processi di cambiamento Le criticità nella gestione della Intranet 5. QUALE RUOLO PER LA INTRANET IN UNO SCENARIO DI CAMBIAMENTO? NOTA METODOLOGICA L OSSERVATORIO INTRANET BANCHE IL GRUPPO DI LAVORO

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4 INTRODUZIONE Da alcuni anni, quando si parla di Internet è sempre più frequente il riferimento alla sua seconda generazione, il cosiddetto web 2.0, la cui caratteristica principale è la partecipazione dell utente nel creare i contenuti, oltre che nel fruirli, e nell interazione con gli altri utenti. La rilevanza del fenomeno è sotto gli occhi di tutti, così come lo è la rivoluzione in atto nelle modalità di relazione e comunicazione, soprattutto tra le nuove generazioni. Meno comprese e studiate sono fin qui le implicazioni a livello aziendale: tali tecnologie, ormai estremamente radicate nel mondo consumer, hanno potenzialità enormi se correttamente inserite e utilizzate in un contesto corporate (cosiddetta Enterprise 2.0). Tuttavia, proprio per i loro esordi nell ambito dell entertainment, esse scontano un pregiudizio fortissimo da parte del management in termini di percezione di inutilità e distrazione dal lavoro. Tale evoluzione tecnologica tocca da vicino anche le banche italiane, che vivono oggi una condizione di forte discontinuità, a causa dei fenomeni in corso di fusione e acquisizione, internazionalizzazione, nuovi modelli di servizio, convergenza con il business assicurativo, ma anche del subentrare di una crisi finanziaria a livello globale. In questo contesto, la tecnologia è vista come strumento primario per fare efficienza, ma anche per realizzare l innovazione necessaria a competere in un ambito sempre più concorrenziale. In un momento di cambiamento come quello che stiamo vivendo, la Intranet, evolutasi negli anni in un vero e proprio spazio di lavoro virtuale e contaminata con gli strumenti Enterprise 2.0, può costituire un elemento di flessibilità organizzativa e di creazione di nuove identità aziendali. 5 I nuovi modelli di Enterprise 2.0 e i cambiamenti in corso nel mondo bancario sono stati il principale oggetto di analisi della ricerca 2008 dell Osservatorio Intranet Banche, iniziativa avviata nel 2004 da ABI Lab e dalla School of Management del Politecnico di Milano, che si è affermata nel tempo come un ambito permanente di incontro, indagine e discussione sulle tendenze del web all interno delle imprese finanziarie italiane. L Osservatorio, giunto alla realizzazione del 5 Rapporto annuale, ha arricchito quest anno la compagine di banche partecipanti arrivando a rappresentare 18 imprese bancarie di dimensioni mediograndi, rappresentative di oltre l 80% del sistema in termini di dipendenti. A partire da quest anno, la ricerca ha inteso inoltre allargare il campo degli interlocutori dell Osservatorio, allo scopo di cogliere il punto di vista non solo degli Intranet manager, ma anche di altri attori aziendali certamente rilevanti nel comprendere le opportunità offerte da queste tecnologie in ambito bancario. Sono stati quindi coinvolti i Chief Information Officer e i Responsabili delle Risorse Umane, che con la loro visione hanno potuto arricchire il panorama complessivo del mondo Intranet e della sua evoluzione verso il 2.0. In questo momento storico di grandi trasformazioni e profondi ripensamenti organizzativi per il settore bancario, la Intranet può svolgere un ruolo attivo nell accelerare il cambiamento, ridefinendo ruoli e mansioni e contribuendo a rafforzare le relazioni e il senso di appartenenza a un unica realtà aziendale.

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6 EXECUTIVE SUMMARY Dopo anni di cambiamenti, legati a fusioni e acquisizioni e a forti riorganizzazioni interne, il settore bancario italiano sembrava avviato ad una fase di consolidamento. La recente crisi finanziaria internazionale sta richiedendo invece alle banche di affrontare un ulteriore fase di transizione, che comporterà ancora profonde trasformazioni a livello di business e organizzazione. Le Intranet e l intero Sistema Informativo possono in questo contesto essere messi da parte, difendendo i soli investimenti inderogabili e rimandando ogni altro sviluppo a momenti migliori, oppure giocare un ruolo da protagonisti nell accompagnare le organizzazioni bancarie in questa ulteriore fase di transizione. L esperienza degli ultimi anni è incoraggiante. A fronte dei cambiamenti organizzativi che hanno investito il settore si è assistito a un vero e proprio cambiamento del paradigma di Intranet nelle banche, che ha portato a vedere queste iniziative non più come sistemi ancillari, spesso votati alla mera automazione della banalità, ma come fattori abilitanti di un organizzazione nuova, sempre più in rete, sempre più incentrata sulla persona e i suoi bisogni. Questo cambiamento ha portato a quella nuova generazione di Intranet che abbiamo definito Virtual Workspace, caratterizzata da obiettivi nuovi e da un progressivo aumento delle funzionalità offerte, che rispondono in modo sempre più completo ai bisogni dell individuo e, soprattutto, che vanno ad integrarsi sempre più con il resto dei Sistemi Informativi bancari. La ricerca 2008 ha analizzato l evoluzione delle Intranet e il loro consolidamento in termini di funzionalità e ambiti supportati, ma al tempo stesso ha inteso allargare l orizzonte per focalizzarsi sugli sviluppi futuri e, in modo particolare, sull apporto innovativo che le logiche e le tecnologie del web 2.0, così già diffuse nel mondo Internet, possono offrire all interno delle realtà aziendali (Enterprise 2.0). La diffusione di modelli di Intranet 2.0 è strettamente legata all esigenza che le aziende hanno di dare risposta a una serie di bisogni emergenti degli individui e dei gruppi, che possono essere raggruppati in sei dimensioni fondamentali: appartenenza aperta, social networking, conoscenza in rete, collaborazione emergente, riconfigurabilità adattativa e global mobility. Oltre a rispondere a istanze individuali, l Enterprise 2.0 rappresenta una formidabile occasione per ripensare e innovare le strutture bancarie, creando organizzazioni più flessibili e dinamiche, in grado di scoprire e valorizzare risorse e riconfigurare i processi per seguire i cambiamenti strategici ed organizzativi. Per comprendere quale sia nelle banche la percezione del ruolo che l ICT e, in modo molto particolare, la Intranet possono giocare, la ricerca di quest anno ha voluto analizzare, oltre al punto di vista degli Intranet manager, anche la visione dei Chief Information Officer (CIO) e dei Responsabili delle Risorse Umane. A tali manager, che sono importanti sponsor e garanti dell innovazione tecnologica e organizzativa, è stato richiesto di esprimere valutazioni sull evoluzione e le prospettive del ruolo dell ICT, con una particolare focalizzazione sul tema dell arricchimento delle Intranet e della loro trasformazione con l introduzione delle logiche e degli strumenti dell Enterprise 2.0. La visione del CIO L analisi, condotta con un campione di 11 CIO, mostra come l ICT abbia svolto negli ultimi tre anni e svolgerà ancor più nei prossimi tre un ruolo fondamentale, rappresentando uno strumento chiave nella gestione e nel cambiamento di tutti i processi bancari. Analizzando nel dettaglio il ruolo dell ICT rispetto ai differenti processi, emerge che mediamente i CIO prevedono un incremento del supporto rispetto a tutti i processi bancari, evidenziando come ambiti di maggiore sviluppo e opportunità di miglioramento i processi Direzionali e quelli di Marketing, Commerciale e Customer Service. 7

7 8 Relativamente al budget ICT, in ben 7 casi i CIO dichiarano che i budget a loro disposizione hanno avuto un incremento rilevante negli ultimi tre anni, mentre nei restanti 4 si dichiara una sostanziale stabilità. Maggiormente variegato è il panorama relativo alla previsione di investimento per i prossimi tre anni: 7 CIO stimano che l investimento nelle loro banche aumenterà, 2 che rimarrà sostanzialmente stabile e 2, infine, che tenderà a diminuire. La maggior parte dei CIO delle banche ritengono in particolare che l Enterprise 2.0 sia un trend rilevante che le banche devono comprendere per far evolvere il proprio modello organizzativo e di business. A differenza di quanto emerso in altri settori, in cui sono presenti atteggiamenti fortemente conservativi in termini di percezione di scarsa rilevanza del tema nelle banche non manca la consapevolezza; prevale tuttavia la tendenza ad aspettare per vedere cosa fanno gli altri (concorrenti, clienti, partner,...). A fronte di ciò, la previsione di investimenti per i prossimi tre anni evidenzia che, anche laddove vi sia stabilità o diminuzione degli investimenti ICT, ci sarà comunque un generale aumento del livello medio dedicato a strumenti e tecnologie Enterprise 2.0. Le barriere che, secondo i CIO, ostacolano gli investimenti in tali strumenti sono riconducibili prevalentemente ad elementi di natura organizzativa, come la necessità di cambiamenti (7) e le resistenze all utilizzo (6), nonché alla scarsa conoscenza delle potenzialità di tali tecnologie (5), che sfociano in una generale difficoltà a identificarne i benefici economici (4). Da un analisi degli strumenti, emerge come quelli di social networking (blog, wiki, social network, RSS) si trovino in fase emergente, essendo ancora poco presenti ma con una rilevanza medio alta; ci si attende quindi uno sviluppo marcato nei prossimi anni. Rispetto a questo trend, ci sono altri strumenti abbastanza consolidati come agende condivise, web conferencing, spazi di lavoro virtuali, forum e presenza online. Sono stati inoltre analizzati i livelli di adozione dei nuovi approcci tecnologici come SOA, BPM e SaaS, che dell Enterprise 2.0 rappresentano un ulteriore importante fattore abilitante. Per quanto riguarda l utilizzo delle Architetture Orientate ai Servizi emerge che queste sono assenti o ancora limitate a pure sperimentazioni in circa la metà delle banche. Gli strumenti di Business Process Management risultano presenti a vario livello di utilizzo nel 28% delle banche, mentre nel 50% dei casi ci si è finora limitati agli aspetti organizzativi di mappatura di alcuni processi aziendali. Infine, il Software as a Service (SaaS) presenta una diffusione ancora più limitata e legata principalmente ad applicazioni sperimentali o confinate in un ambito specifico (21% dei casi). La visione dei Responsabili Risorse Umane Un analisi delle prospettive di sviluppo dell ICT, e più in particolare dell Enterprise 2.0, nelle banche non può certamente limitarsi ai CIO. Occorre comprendere la visione che di questo fenomeno hanno altri decisori, tra cui, in particolare, un posto di assoluto rilievo spetta ai Responsabili delle Risorse Umane. Per tale ragione la ricerca di quest anno ha coinvolto un panel significativo di 16 Responsabili HR. Secondo la maggioranza degli intervistati, le tecnologie ICT hanno svolto in questo ambito negli ultimi tre anni un ruolo fondamentale, rappresentando sempre più uno strumento chiave nella gestione delle risorse umane. Due terzi dei responsabili attribuisce infatti all ICT un ruolo strategico, considerandolo un importante leva di cambiamento e, a regime, un efficace strumento per erogare i servizi e supportare l operatività della funzione ( ICT come leva strategica ). Nella quasi totalità del campione si è assistito negli ultimi tre anni a una rilevante crescita del budget ICT allocato alla gestione delle Risorse Umane. Si tratta prevalentemente di budget dedicati allocati presso la funzione ICT (9 casi) o che vengono diret-

8 tamente allocati alla funzione Risorse Umane (5 casi), con orizzonte annuale o pluriennale. Solo in 2 casi vi è un budget ICT non assegnato in modo specifico alla Direzione HR. L analisi ha inoltre evidenziato come nella maggior parte delle banche del campione esista personale dedicato alla gestione di strumenti ICT per le Risorse Umane. Ai 15 Responsabili HR che hanno dichiarato di conoscere l Enterprise 2.0, è stata chiesta la loro visione sul fenomeno. Le risposte ottenute sono abbastanza variegate: 8, che possiamo definire visionari, sostengono che l Enterprise 2.0 sia un trend rilevante che le imprese devono comprendere per far evolvere i loro modelli organizzativi; 6 hanno una posizione neutrale o attendista, cioè sono curiosi di sperimentare questi nuovi strumenti, ma aspettano che i Sistemi Informativi propongano qualcosa o di capirne meglio le vere implicazioni. Solo in un caso è stata riscontrata una posizione conservativa e di sottovalutazione degli impatti delle tecnologie 2.0. Pur proclamando di sposare la causa dell Enteprise 2.0, il permanere nei fatti di una visione attendista e conservativa trova conferma nel ruolo svolto dalla Direzione delle Risorse Umane nello sviluppo e nella governance delle iniziative: di questi 8 Responsabili visionari, solo 3 sono fra i principali promotori delle iniziative. Nei restanti 7 casi la Direzione è coinvolta ma in modo reattivo, avendo un ruolo nello sviluppo in qualità di esperto o supportando e gestendo operativamente alcune iniziative/progetti. Il limitato coinvolgimento si riflette anche nell assenza in molti casi di evoluzioni tangibili della Direzione Risorse Umane per rispondere al fenomeno dell Enterprise 2.0. Laddove invece si evidenzi un cambiamento, esso si concretizza nella creazione di nuovi ruoli o procedure o di nuove competenze internamente alla funzione. Esiste qualche iniziativa di formazione per colmare i gap generazionali e per inserire i giovani talenti con specifici percorsi, mentre nessuno ha fin qui rivisto il proprio sistema incentivante nell ottica di una maggiore collaborazione tra le persone. I driver di cambiamento Negli ultimi anni sono molti i fattori di cambiamento che hanno influenzato il settore bancario, spingendolo verso nuove ed importanti sfide. Nell analisi condotta, al fine di rilevare gli impatti dei cambiamenti in corso sulle iniziative Intranet delle banche, si è scelto di approfondire i più rilevanti: fusioni ed acquisizioni (M&A), internazionalizzazione, nuovi servizi e multicanalità, compliance e convergenza con altri business. Una prima analisi condotta ha messo in relazione l impatto dei driver di cambiamento e l effetto che si è registrato sulla sponsorship dell iniziativa Intranet, da cui emerge che maggiore è l impatto del driver, maggiore diviene l attenzione del Top management. I driver di cambiamento sopra descritti sono stati analizzati, in termini di impatto, su quattro dimensioni: tecnologie, processi, relazioni e mansioni. Dal punto di vista del contributo potenziale che la Intranet può offrire, emerge che ha convergenza, le fusioni e acquisizioni e, soprattutto, l internazionalizzazione hanno impatti molto forti su mansioni e relazioni; in tutti questi casi le Intranet hanno un ruolo potenzialmente centrale, in quanto agiscono sugli ambienti di supporto alle mansioni e relazioni tra le persone, veicolando nuovi strumenti e informazioni e contribuendo alla ridefinizione di comunità di appartenenza e canali di comunicazione. I driver relativi a nuovi servizi e multicanalità e compliance, invece, hanno effetti principalmente su tecnologia e processi; in questo caso l apporto potenziale che può essere offerto dalla Intranet è di natura più operativa/informativa. In termini di criticità nella gestione della Intranet si nota come l internazionalizzazione sia il driver cui è associato il maggior livello di complessità, in termini di disponibilità di risorse, mancanza di un pre- 9

9 10 sidio unico, sviluppi decentralizzati non coordinati, standard grafici non uniformi, proliferazione di Intranet dipartimentali, difficili da uniformare, e problemi legati alla flessibilità dell infrastruttura tecnologica. In ordine di importanza, fra le criticità, troviamo in primo piano la scarsità di risorse, in relazione al fatto che proprio nelle fasi di cambiamento si creano condizioni di maggiori restrizioni all accesso alle risorse sia umane sia economiche. Un secondo elemento di criticità, comune a tutti driver di cambiamento, è la mancanza di un presidio unico. Un terzo fattore di preoccupazione riguarda l adeguamento degli standard grafici: anche se apparentemente può sembrare una banalità, questo rappresenta un ostacolo all integrazione del look&feel delle diverse sezioni della Intranet, contribuendo ad alimentare quel senso di disorientamento che si percepisce nei momenti di forte discontinuità. Conclusioni Per effetto della crisi globale che ha investito i mercati finanziari a livello internazionale, le banche hanno vissuto un anno particolarmente difficile, che sta innescando significativi cambiamenti nel settore, richiedendo alle imprese finanziarie di riconsiderare le priorità anche per ciò che riguarda il ruolo svolto dall ICT. In questo contesto particolarmente critico, è lecito domandarsi quale sarà il futuro della Intranet. La ricerca svolta nel corso di quest anno ci offre degli spunti di riflessione e, forse, di azione: arricchendosi con gli strumenti e gli approcci dell Enterprise 2.0, le Intranet di nuova generazione hanno la possibilità di svolgere un ruolo primario nel sostenere e facilitare questi riassetti organizzativi, dando risposta alle esigenze sempre più pressanti di apertura, collaborazione, partecipazione e flessibilità.

10 NOTA METODOLOGICA 58 L Osservatorio Intranet Banche vede la partecipazione di 18 primari istituti di credito operanti in Italia, complessivamente rappresentativi del: 81% del numero totale dei dipendenti del sistema bancario; 70% del numero di sportelli. Delle 18 banche dell Osservatorio, hanno preso parte a un analisi approfondita sul tema della Intranet nel settore bancario, che è stata svolta tramite: 1. un questionario di circa 30 domande, composto di 5 sezioni. Le prime due sezioni si sono focalizzate sull analisi delle evoluzioni della Intranet nel corso dell ultimo anno, per quanto riguarda la rilevanza strategica e gli investimenti, il supporto ai processi aziendali, le funzionalità e i servizi offerti e le scelte di governance. Le restanti tre sezioni sono state dedicate agli approfondimenti della ricerca di quest anno: il fenomeno dell Enterprise 2.0, insieme con l analisi degli approcci tecnologici innovativi a supporto della diffusione degli strumenti 2.0, e il ruolo della Intranet nei processi di cambiamento nel settore bancario; 2. interviste telefoniche al management responsabile delle iniziative Intranet, volte a riscontrare e arricchire le risposte ai questionari. L Osservatorio Intranet Banche ha voluto quest anno ampliare il proprio orizzonte di ricerca, analizzando anche il punto di vista dei Chief Information Officer (CIO) e dei Responsabili delle Risorse Umane delle banche dell Osservatorio sull evoluzione del ruolo dell ICT in banca e sugli impatti dell Enterprise 2.0. Sono state pertanto condotte due survey realizzate ad hoc per CIO e Responsabili HR, cui hanno risposto tramite questionario on-line di circa 20 domande 11 CIO e 16 Responsabili Risorse Umane (di questi ultimi, 2 fanno parte di banche esterne all Osservatorio). Le 18 banche dell Osservatorio - Banca Agricola Popolare di Ragusa - Banca Antonveneta - Banca Carige - Banca delle Marche - Banca Nazionale del Lavoro Gruppo BNP Paribas - Banca Popolare dell Emilia Romagna - Banca Popolare di Milano - Banca Popolare di Puglia e Basilicata - Banca Popolare di Sondrio - Banco Popolare - Cassa di Risparmio di Asti - Consorzio Operativo Gruppo MPS - Credito Emiliano - Deutsche Bank - Findomestic Banca - Intesa Sanpaolo - UniCredit Group - Unione di Banche Italiane 18 Nel corso dell anno si è infatti verificata l acquisizione di Banca Antonveneta da parte del Gruppo MPS.

11 L OSSERVATORIO INTRANET BANCHE L Osservatorio Intranet Banche è un iniziativa frutto della collaborazione tra ABI Lab e la School of Management del Politecnico di Milano. A partire dal 2004, l Osservatorio studia, nell ambito del sistema bancario, gli scenari evolutivi delineati dall utilizzo della Intranet come ambiente di lavoro e di comunicazione. In particolare l Osservatorio si pone le seguenti finalità: fotografare lo stato delle applicazioni Intranet nel settore dei servizi finanziari e monitorarne l evoluzione nel tempo; approfondire con analisi sul campo singoli casi per valutare l impatto della Intranet sul sistema informativo, sull organizzazione e sulla creazione di valore per la banca; definire un metodo e un percorso (roadmap) che supporti le banche nella scelta e nell implementazione delle applicazioni Intranet coerenti con i propri obiettivi di business e le proprie specificità; abilitare un confronto all interno del sistema bancario e con altri settori d impresa per la condivisione di esperienze e best practice. Alle attività di ricerca vengono affiancati diversi momenti di discussione e presentazione dei risultati (fra i quali riunioni riservate alle banche e ai partner tecnologici partecipanti all Osservatorio), con l obiettivo di consentire un proficuo scambio di opinioni ed esperienze con il team di lavoro e tra gli Intranet manager del sistema bancario. L attività di ricerca del 2008, inoltre, ha previsto due approfondimenti tematici verticali. Il primo si è concentrato sul tema dell Enterprise 2.0, con l intento di analizzare le opportunità di arricchimento e trasformazione delle Intranet derivanti dall introduzione delle logiche e degli strumenti tipici del mondo 2.0. Oltre al punto di vista degli Intranet manager, è stata approfondita la visione dei CIO e dei Responsabili delle Risorse Umane. Il secondo approfondimento ha invece messo in relazione l impatto dei driver di cambiamento che hanno influenzato il settore bancario negli ultimi anni e il ruolo delle iniziative Intranet nell accompagnare il cambiamento. I risultati della ricerca 2008, la cui sintesi è contenuta in questo rapporto, sono disponibili in versione estesa per i partecipanti all Osservatorio. I soggetti partecipanti Sono previste due modalità di partecipazione per banche e intermediari finanziari all Osservatorio: Executive e Aderenti. Il gruppo degli Executive esercita una funzione d indirizzo sulle attività dell Osservatorio ed è garante dell effettiva utilità dei lavori svolti; fruisce inoltre di un analisi personalizzata, on site, della propria realtà Intranet. Il gruppo di Aderenti fornisce dati interessanti per le attività di analisi di settore e beneficia del valore prodotto dall Osservatorio stesso in termini di analisi, output e incontri. Anche i partner tecnologici consorziati ad ABI Lab hanno la possibilità di prendere parte all Osservatorio, nella duplice modalità di partecipazione Executive e Specialist. I partner Executive partecipano, insieme alle banche, all indirizzo sulle attività di dell Osservatorio e sono presenti su tutte le aree tematiche oggetto di ricerca nel corso dell anno. I partner Specialist partecipano invece alle attività di ricerca su uno degli approfondimenti verticali condotti dall Osservatorio nel corso dell anno. 59

12 Le banche Executive - Banca Carige - Banca Popolare di Sondrio - Consorzio Operativo Gruppo MPS - Credito Emiliano - Deutsche Bank - Intesa Sanpaolo - UniCredit Group - Unione di Banche Italiane Le banche Aderenti - Banca Agricola Popolare di Ragusa - Banca Antonveneta - Banca delle Marche - Banca Nazionale del Lavoro Gruppo BNP Paribas - Banca Popolare dell Emilia Romagna - Banca Popolare di Milano - Banca Popolare di Puglia e Basilicata - Banco Popolare - Cassa di Risparmio di Asti - Findomestic Banca 60

13 ABI Lab ABI Lab è il Consorzio per la Ricerca e lo Sviluppo delle Tecnologie per la Banca, promosso dall Associazione Bancaria Italiana in ottica di cooperazione tra banche e intermediari finanziari, partner tecnologici e Istituzioni. ABI Lab si propone come strumento operativo di supporto all interpretazione dei vantaggi derivanti dall uso delle tecnologie, per l ottimizzazione dei processi interni e la predisposizione di nuovi prodotti e servizi per la clientela, di cui le banche possano avvalersi in autonomia, nella piena salvaguardia dell ambito competitivo. Il Consorzio promuove e coordina diverse attività di ricerca, seguendo metodologie di lavoro in funzione delle tematiche affrontate e ponendosi sempre come obiettivo quello di indirizzare l evoluzione delle tecnologie verso la creazione di valore per il sistema bancario. Le attività si svolgono in un contesto di incontro e confronto tra 140 banche e 70 partner tecnologici consorziati, allo scopo di creare conoscenza, apportando ciascuno il proprio know how e le proprie competenze per realizzare insieme analisi, modelli concettuali, sperimentazioni e progetti pilota. La School of Management del Politecnico di Milano La School of Management del Politecnico di Milano, con oltre 240 docenti, e circa 80 fra dottorandi e collaboratori alla ricerca, dal 2003 accoglie le attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nei campi management, economia e industrial engineering. Fanno parte della Scuola il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, le Lauree e il PhD Program di Ingegneria Gestionale e il MIP, la business school del Politecnico di Milano. Nel 2007 ha ricevuto l accreditamento EQUIS. Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano, che si avvalgono della collaborazione dell ICT Insitute del Politecnico di Milano, vogliono offrire una fotografia accurata e continuamente aggiornata sugli impatti che le tecnologie dell informazione e della comunicazione (ICT) hanno in Italia su imprese, pubbliche amministrazioni, filiere e mercati. Gli Osservatori sono ormai molteplici e affrontano in particolare tutte le tematiche più innovative nell ambito delle ICT: RFId, Mobile & Wireless Business, B2b: eprocurement e esupply Chain, ecommerce B2c, eprocurement nella PA, Intranet Banche, Enterprise 2.0, ICT Strategic Sourcing, Gestione Strategica dell ICT, ICT & PMI, Mobile Content, Mobile Marketing & Service, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, New Tv, Intelligent Transportation Systems, ICT Accessibile e Disabilità, Information Security Management, ICT & CIO in Sanità, Mobile Finance & Payment, Multicanalità, WiFi e WiMax, ICT & CIO nel Fashion- Retail, Business Intelligence, Canale ICT, Nuove Competenze per gli ICT Executives. 61

14 PARTNER TECNOLOGICI EXECUTIVE 62 L innovazione è uno dei valori fondamentali della cultura IBM e ne ispira le strategie e l attività. Essere innovativi, per IBM, significa riallineare costantemente il proprio modo di operare e la propria «value proposition» alla dinamica del mercato globale. In questo contesto, la Ricerca, cui IBM dedica investimenti annui prossimi ai 5 miliardi di dollari, continua ad avere un ruolo determinante e diventa parte integrante di un impegno più ampio che si concretizza in soluzioni innovative per la trasformazione di imprese e istituzioni. Da sempre protagonista nel mercato dell information technology, IBM ha continuamente rafforzato il suo impegno nello sviluppo delle tecnologie più avanzate: è da quindici anni la società con il maggior numero di brevetti negli Stati Uniti e detiene primati in ogni area tecnologica, dai microprocessori ai supercomputer, dai server al software per lo sviluppo e la gestione di complesse infrastrutture informatiche. Allo stesso tempo, IBM si rivolge ai clienti con un offerta in cui le componenti di hardware, software e servizi si armonizzano nel più ampio concetto di soluzione che crea e trasferisce valore. L obiettivo è creare un azienda integrata end-to-end, inserita in un ecosistema di business costituito da partner, fornitori e clienti e in grado operare con una struttura a rete gestita in modo dinamico per affrontare nuove opportunità, reagire ai cambiamenti della domanda, aumentare la flessibilità, accelerare l esecuzione delle operazioni e crescere con profitto. IBM ha sviluppato competenze approfondite in diversi settori di mercato, tra cui banche, assicurazioni e servizi finanziari. Tali competenze sono integrate con know how specifico sulle diverse aree tecnologiche e applicative, nell ambito dell organizzazione dedicata ai servizi e alla consulenza, che rappresenta circa il 55% del fatturato a livello mondiale. Fondata nel 1975, Microsoft è un azienda protagonista nel software, nei servizi e nello sviluppo di applicazioni basate sul web per la gestione delle informazioni, di persone e aziende, e sviluppa programmi capaci di sfruttare la potenza dei dispositivi digitali per consentire a individui e organizzazioni di tutto il mondo di realizzare appieno il proprio potenziale. Da oltre vent anni in Italia, Microsoft è impegnata, sia nel settore consumer che enterprise in una continua innovazione tecnologica, offrendo una gamma completa di prodotti e servizi per consentire a tutti di migliorare, grazie al software, i risultati delle proprie attività. Nel settore finanziario Microsoft è presente, con referenze, a livello globale, con prodotti, tecnologie e soluzioni di partner certificati e qualificati nell industry per rispondere ad esigenze di adeguamento alle normative, efficientamento dei processi e razionalizzazione dei sistemi, security e IT governance, miglioramento della capacità propositiva in termini commerciali e di arricchimento della customer experience e della customer intimacy in logica Sofware + Services e Web 2.0 su piattaforme multicanali.

15 Fondata nel 1989, TXT e-solutions è quotata in Borsa Italiana dal luglio 2000 ed ha chiuso il 2007 con ricavi derivanti per il 21% dalla propria attività sui mercati internazionali. Oltre all headquarter a Milano, TXT ha infatti sedi in numerose città italiane ed europee ed una società negli USA, con uffici a New York. Caratteristica di TXT è una profonda passione per la tecnologia e per l innovazione che, unita alla costante ricerca di integrazione con il business, le permette di produrre soluzioni di valore a supporto della crescita delle aziende. Grazie alla Business Intelligence, ad esempio, TXT mette a disposizione dei propri clienti indicatori di performance e strumenti di analisi dei collegamenti tra le variabili di causa ed effetto a supporto di migliori risultati del business. Con la propria piattaforma TXT- Polymedia, TXT permette ai clienti di gestire in autonomia la produzione e la pubblicazione dei contenuti multimediali su tutti i canali distributivi. TXT valorizza il patrimonio di competenze ed esperienze anche nel mercato finanziario. In particolare, TXT focalizza il proprio portafoglio di offerta su soluzioni per l efficientamento della Produttività Individuale, per la Banca Multicanale, per l area del Credito e del Contenzioso, per la Governance dell IT e per i servizi di System Integration. Value Team, società di consulenza e servizi IT del Gruppo Value Partners, è il terzo player italiano del settore, grazie all acquisizione e integrazione di Etnoteam, una delle principali e storiche realtà dell ICT italiano. Value Team copre tutta la catena del valore dei servizi IT con un offerta completa articolata in Consulting, System Integration e Outsourcing e vanta al suo interno competenze distintive nelle aree chiave di business dei clienti, come quelle sull IT Security, CRM, Business Service Management, Enterprise Application Integration, sulle architetture basate su servizi (SOA), sul Business Process Management; sull Enterprise Content e Knowledge Management, sulla progettazione e sviluppo di sistemi software embedded, sulla Usability e sulle competenze di E-TREE, centro di eccellenza che si occupa di digital interaction, realizzazione di portali e servizi web innovativi. Alle competenze distintive sulle tematiche Value Team combina le competenze sui processi dei mercati verticali come, per il mondo Bancario, sui servizi per la gestione delle carte di credito, i servizi in ambito Sistemi di Pagamento nazionali e internazionali e per la Compliance. Value Team crede che la migliore innovazione nasca dal dialogo tra mondo delle imprese e mondo della ricerca, per questo collabora da sempre con ABI Lab e con la School of Management del Politecnico di Milano. Value Team è tra i fondatori dell Osservatorio Intranet Banche, ora Enterprise 2.0, apportando, anno dopo anno, le proprie consolidate competenze ed esperienze sui portali e sui progetti B2E. Value Team inoltre collabora con il CETIF dell Università Cattolica, l Università di Cosenza e la SDA dell Università Bocconi. Oggi Value Team conta su 2700 professionisti che lavorano in tutto il mondo, con una significativa presenza in Italia, Europa e America Latina. 63

16 PARTNER ADERENTI Cisco è una realtà di primo piano a livello internazionale nella fornitura di soluzioni di rete che trasformano il modo con cui le persone comunicano e collaborano. Sin dalla propria fondazione, Cisco ha guidato lo sviluppo di tecnologie di networking basate sul protocollo IP: una tradizione di innovazione e di eccellenza che rende oggi Cisco protagonista nello sviluppo di prodotti all avanguardia nelle aree tradizionali delle soluzioni di routing e switching, oltre che nella progettazione di soluzioni avanzate per la Sicurezza, IP Telephony, Storage Networking, Wireless LAN, Optical e Home Networking. Cisco, presente in Italia dal 1994, partecipa attivamente allo sviluppo tecnologico del Paese non soltanto affiancando le principali aziende (carrier, service provider, grandi e piccole/medie imprese) nella messa a punto delle loro infrastrutture di rete, ma anche investendo nella formazione di figure professionali in grado di rispondere alle nuove esigenze che la diffusione di Internet ha creato. A tale proposito, Cisco Italy ha lanciato Networking Academy, un programma di studi teorico/pratici gratuito già sviluppato in altre sedi Cisco nel mondo - che consente agli studenti di imparare a progettare, realizzare e mantenere reti in grado di supportare organizzazioni nazionali e globali. Nel Paese sono presenti 300 Academy. Anche la formazione dei propri Partner riveste una particolare importanza per Cisco Italy: la società ha messo a punto un insieme di programmi dedicati che prevedono vari livelli di certificazione e specializzazione EMC è il principale fornitore di tecnologie hardware e software e di servizi per la gestione delle informazioni ed è l unica azienda totalmente dedicata alla progettazione, realizzazione, fornitura di infrastrutture e di servizi per la realizzazione di progetti di Information Lifecycle Management. Le soluzioni EMC sono adottate dalle maggiori organizzazioni e dalle piccole e medie aziende per gestire, proteggere e condividere le informazioni al minor costo complessivo. Con le sue soluzioni hardware e software, EMC aiuta a uniformare le infrastrutture di storage e a gestire l intero ciclo di vita delle informazioni (dati, , record finanziari, immagini digitali, documenti e altro), indipendentemente dalla presenza di piattaforme eterogenee e dal loro tipo. Da oltre 30 anni EMC propone sia tecnologie innovative che permettono ai Clienti un rapido e sicuro accesso alle informazioni che una gestione completa ed economica

17 Logotel partecipa ad ABI Lab come partner specializzato nella progettazione e gestione di Business Community. Grazie a 21 Community con circa partecipanti, Logotel ha maturato un esperienza unica In Italia nell animazione delle Business Community e nel farle diventare uno strumento strategico per raggiungere concreti obiettivi di business, favorendo la crescita e la formazione sia personale che professionale, oltre che a significativi livelli di feedback non raggiungibili con strumenti tradizionali. In un progetto Logotel mette in primo piano creatività e innovazione, con semplicità e immediata utilità delle soluzioni proposte, grazie anche ad un ventaglio di competenze che, a partire dalla formazione, attraversano diversi aspetti della consulenza operativa, fino alla comunicazione ed allo sviluppo di contenuti per il web. 65

18 66 IL GRUPPO DI LAVORO School of Management Politecnico di Milano Mariano Corso Isabella Gandini Alessandro Piva Emanuele Madini Paolo Locatelli Andrea Pesoli Fiorella Crespi Niccolò Beyerle Annamaria Minio ABI Lab Romano Stasi Bianca Cammino Monica Pellegrino

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