Los Hemoderivados desde la perspectiva del Donante y del Paciente

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1 Los Hemoderivados desde la perspectiva del Donante y del Paciente Roberto Rondin Cooperazione Internazionale AVIS - Italia Dr. Rocco Potenza Consulente Tecnico ed Organizzativo AVIS Regionale Veneto - Italia Sede

2 Principi fondanti del Sistema Trasfusionale Italiano

3 Principi fondanti del Sistema Trasfusionale Italiano Legge 219 del 21 Ottobre (Gazzetta Ufficiale 251 del 27/10/05) Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati. Art. 7 - Associazioni e federazioni di donatori 1. Lo Stato riconosce la funzione civica e sociale ed i valori umani e solidaristici che si esprimono nella donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima e gratuita del sangue e dei suoi componenti. 2. Le associazioni di donatori volontari di sangue e le relative federazioni concorrono ai fini istituzionali del Servizio sanitario nazionale attraverso la promozione e lo sviluppo della donazione organizzata di sangue e la tutela dei donatori.

4 Principi fondanti del Sistema Trasfusionale Italiano Caratteristica del Sistema italiano è la partecipazione del Volontariato alle scelte strategiche e gestionali del Servizio Trasfusionale. Il Volontariato è presente con pari dignità, assieme ai tecnici, ad ogni livello nei centri decisionali di programmazione della raccolta:

5 Principi fondanti del Sistema Trasfusionale Italiano sedi confronto - Comitati ospedalieri per il buon uso del sangue (D.M ); - Comitati locali di partecipazione (art. 3 L. R. 65/94); - Commissione Sangue Regionale (Art. 2 L. R n. 65); - nei nuovi organismi previsti dal 4 Piano Sangue e nei Regolamenti di Dipartimento Provinciali (OSST e Convenzioni dipartimentali) costituiti nel 2006; - Comitato Fondo interregionale plasmaderivazione (in consorzio con altre regioni per il frazionamento del plasma con il Veneto capofila); - Consulta tecnica permanente (solo nazionale). - Centro Sangue

6 Emoderivati e plasmaderivati

7 Raccolta in Italia : sangue intero

8 Raccolta in Italia : sangue intero L Italia oggi è largamente autosufficiente per quanto riguarda il sangue intero. IL NUMERO DEI DONATORI DI SANGUE in Italia è: circa ( di cui 1,300,000 AVIS) - 3,3% della popolazione totale - 5,5% della popolazione tra i 18 e i 65 anni - 43,5/1000 della popolazione tra i 18 e i 65 anni Il fabbisogno in Unità di sangue in Italia è di 41,5 unità/1000 ab., non in maniera uniforme La raccolta raggiunge le 44 unità/1000 ab.

9 Raccolta in Italia : plasma inviato al frazionamento

10 Plasma: raccolta in Italia In Italia vengono raccolti ogni mese circa 60,000 kg di plasma, esclusivamente da donatori volontari e periodici, derivato in buona parte da separazione del sangue intero donato ed in piccola parte attraverso procedure di plasmaferesi.

11 Fattore VIII plasmatico: situazione in Italia

12 Fattore IX plasmatico e compl. protrombinico: situazione in Italia

13 Fattore VIII plasmatico: possibile aiuto per la cooperazione La attuale disponibilità di Fattore VIII e IX plasmatico ci può permette una cessione esclusivamente della eventuale eccedenza ad altri paesi attraverso la Cooperazione. Tale cessione è normata dai recenti Decreti Legge così da permettere l utilizzo razionale ed etico di prodotti medicinali derivati dal plasma nazionale. La legge italiana vieta il profitto sul sangue e su tutti i suoi derivati.

14 Fattore VIII plasmatico: possibile aiuto per la cooperazione È per questo che AVIS propone di utilizzare le eccedenze nazionali di farmaci etici per progetti coerenti con le finalità del Dono e con le normative in vigore, sorvegliate da Aifa e CNS (Agenzia Italiana del Farmaco e Centro Sangue) che consentono i progetti di cooperazione internazionale. Da quasi due anni stiamo lavorando a più livelli per costruire un ambizioso progetto di sostegno allo sviluppo del Volontariato del Sangue in numerosi Paesi dell America Latina che hanno chiesto al nostro governo di coinvolgere proprio l Avis in tale progetto.

15 Fattore VIII plasmatico: possibile aiuto per la cooperazione In questo ambito una delle azioni previste è la cessione delle eccedenze nazionali di farmaci plasmaderivati, governata da meccanismi etici e non commerciali. I risparmi economici potrebbero essere reinvestiti nei rispettivi sistemi trasfusionali dei Paesi sudamericani aderenti proprio per consentire anche lo sviluppo del Volontariato non remunerato stile Avis. Un operazione senza precedenti, globale, anche per questo difficile e complessa, ma noi siamo pronti ad accettare la sfida.

16 Fattore VIII plasmatico: possibile aiuto per la cooperazione Per dar corso a questo progetto, invitiamo i Responsabili dei Paesi presenti ad inviare una lettera di intenti, assolutamente non vincolante, al nostro Ministero degli Affari Esteri chiedendo di poter ottenere Fattore VIII e IX plasmatici, indicando le necessità nazionali. Tale lettera consentirà al Governo Italiano di ufficializzare il Progetto sostenuto da AVIS.

17 Plasmaderivati: un problema etico ed economico La disponibilità di plasmaderivati, FARMACI SALVAVITA, ed in particolare dei Fattori della coagulazione, pone un problema etico, oltre che economico per tutta la collettività.

18 Plasmaderivati: un problema etico ed economico

19 Una esperienza italiana per il raggiungimento dell autosufficienza con donazioni volontarie, periodiche e non retribuite Come coniugare sostenibilità economica del Sistema Sanitario, le legittime aspirazioni a donare dei Volontari e la sacrosanta necessità di sicurezza per i pazienti? DONAZIONE SICUREZZA ECONOMIA

20 Una esperienza italiana per il raggiungimento dell autosufficienza con donazioni volontarie, periodiche e non retribuite Il progresso tecnologico in campo trasfusionale ha comportato lo sviluppo di processi di produzione sempre più complessi che necessitano di una tecnologia avanzata e complessa realizzabile a livello industriale e non più nel solo ambito ospedaliero. Perciò alla metà degli anni 80 in Veneto nacque il concetto di Conto Lavorazione. Il plasma rimane di proprietà pubblica, viene lavorato in una struttura privata, che riceve un compenso per la sola lavorazione.

21 Una esperienza italiana per il raggiungimento dell autosufficienza con donazioni volontarie, periodiche e non retribuite - AIP Accordo Interregionale per la Plasmaderivazione (AIP): tale accordo coinvolge attualmente su scala nazionale ben 11 tra Regioni e Province Autonome, con un bacino di oltre 19 milioni di abitanti, che si sono riunite per raggiungere insieme l'obiettivo primario dell'autosufficienza in sangue, emocomponenti ed emoderivati, adottando protocolli che garantiscano l'offerta di livelli qualitativi e di sicurezza elevati ed omogenei. Altri accordi sono presenti sul territorio nazionale.

22 Una esperienza italiana per il raggiungimento dell autosufficienza con donazioni volontarie, periodiche e non retribuite ECONOMIA SICUREZZA La lavorazione industriale ha permesso di ottenere prodotti con una maggior resa, più sicuri ad opera di successivi controlli e di processi di inattivazione virale e di garantire la sostenibilità economica al Sistema Sanitario.

23 Una esperienza italiana per il raggiungimento dell autosufficienza con donazioni volontarie, periodiche e non retribuite DONAZIONE L autosufficienza si basa su una programmazione tra Sistema Trasfusionale, utilizzatori medici, Governo ed Associazioni di Donatori. Queste ultime, attraverso la propaganda e informazione garantiscono un idoneo volume di donatori sempre disponibili e il cui afflusso ai servizi trasfusionali, è favorito da appositi Uffici di Chiamata gestiti dal Volontariato

24 Una esperienza italiana per il raggiungimento dell autosufficienza con donazioni volontarie, periodiche e non retribuite - AIP

25 Una esperienza italiana per il raggiungimento dell autosufficienza con donazioni volontarie, periodiche e non retribuite

26 Una esperienza italiana per il raggiungimento dell autosufficienza con donazioni volontarie, periodiche e non retribuite Tutte queste considerazioni sui costi dei plasmaderivati non devono però far dimenticare l obiettivo primario delle Associazioni dei donatori: la tutela della salute dei pazienti e dei donatori stessi.

27 Una esperienza italiana per il raggiungimento dell autosufficienza con donazioni volontarie, periodiche e non retribuite Ecco dunque l importanza di una informazione continua e capillare dei comportamenti a rischio: la prima selezione viene infatti fatta dalla Associazione, spiegando all aspirante donatore i rischi a cui potrebbe esporre chi riceve il suo dono. Nello stesso tempo la Associazione opera una efficace medicina preventiva.

28 Una esperienza italiana per il raggiungimento dell autosufficienza con donazioni volontarie, periodiche e non retribuite Oggi AVIS è uno dei garanti del Sistema sangue in Italia poiché rappresenta chi, ispirato a principi solidaristici, mette a disposizione la materia prima indispensabile per il funzionamento e l autosufficienza. Inoltre, riafferma la centralità e il ruolo attivo del donatore e si fa promotrice di una nuova cultura della donazione e del volontariato contribuendo ad un moderno ed efficiente governo della politica trasfusionale.

29 Ruolo di AVIS AVIS, in armonia con i propri fini istituzionali, assieme al Servizio Sanitario, si propone di: Sostenere i bisogni di salute dei cittadini favorendo il raggiungimento dell'autosufficienza di sangue e dei suoi derivati e dei massimi livelli di sicurezza trasfusionale possibili e la promozione per il buon utilizzo del sangue; Tutelare il diritto alla salute dei donatori e di coloro che hanno necessità di essere sottoposti a terapia trasfusionale; Promuovere l'informazione e l'educazione sanitaria dei cittadini.

30 Ruolo di AVIS partecipazione ad ogni livello (comunale, provinciale, regionale e nazionale) alla vita dell'associazionismo per uno sviluppo del volontariato in generale eventuale attività di supporto alle strutture trasfusionali per la raccolta in convenzione massima attenzione all uso delle risorse e trasparenza nella gestione verso i soci e la collettività.

31 Conclusioni Questa è la nostra strada, a volte difficile e complicata, ma pensiamo che la nostra esperienza ed i nostri errori possano esser utile a tutti voi per raggiungere l autosufficienza, nella maggior sicurezza possibile di chi riceve questo prezioso dono.

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