Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 1. Appunti di Cardiochirurgia. Capitolo 6. Patologie dell aorta toracica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 1. Appunti di Cardiochirurgia. Capitolo 6. Patologie dell aorta toracica"

Transcript

1 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 1 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologie dell aorta toracica 1

2 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 2 Anatomicamente dividiamo l aorta toracica in 4 segmenti: 1 la radice aortica che parte dall anulus valvolare aortico e arriva alla giunzione sinotubulare; in essa sono compresi i seni di Valsalva con gli osti coronarici; 2 il segmento tubulare dell aorta ascendente che dalla giunzione sinotubulare arriva all emergenza dell arteria anonima; 3 l arco aortico, compreso tra l emergenza dell arteria anonima e l emergenza dell arteria succlavia sinistra; 4 l aorta toracica discendente, che dall emergenza dell arteria succlavia arriva al diaframma per poi proseguire come aorta addominale, suddivisa a sua volta in sopra e sottorenale. Fig 6.1 suddivisione dell aorta (ESC Guidelines 2014 on the diagnosis and treatment of aortic diseases) 2

3 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 3 Aneurismi cronici. Gli aneurismi dell aorta ascendente rappresentano una dilatazione patologica del vaso, di solito causata da indebolimento della parete, secondario a processi aterosclerotici o ad arterite luetica(ormai rara); hanno un incidenza di circa 6 casi ogni per anno. Morfologicamente possiamo distinguere aneurismi fusiformi e sacculari. Immagine 6.2 Fisiopatologia: in funzione della dilatazione aneurismatica si verifica un aumento della tensione sulla parete del vaso, e quindi una progressiva dilatazione dello stesso fino alla rottura. Il meccanismo iniziale che causa l indebolimento della parete e innesca la dilatazione è spesso l aterosclerosi, per lo più contestuale all ipertensione arteriosa. Un altro processo coinvolto di frequente è la necrosi cistica della tonaca media della parete vasale, in cui le fibre elastiche vengono progressivamente distrutte dal processo degenerativo e ciò, assieme all ipertensione arteriosa, causa la dilatazione del vaso. Sintomatologia: i pazienti portatori di aneurisma aterosclerotico sono spesso anziani, affetti da processi aterosclerotici già noti e/o ipertensione arteriosa. Gli aneurismi dell aorta ascendente sono spesso asintomatici fino all insorgenza di complicanze; un segno classico è la disfonia, causata dalla dilatazione dell aorta che coinvolge il nervo ricorrente. Altri fattori favorenti l insorgenza di una dilatazione aneurismatica sono alcune patologie ereditarie come la sindrome di Marfan, Ehlers-Danlos, Loeys-Dietz, e anche la bicuspidia aortica. I portatori hanno un rischio notevolmente maggiore rispetto alla popolazione generale di sviluppare aneurismi aortici con importante rischio di rottura. Segni clinici: l esame obbiettivo è spesso normale, quando l aneurisma coinvolge la radice aortica può essere associata un insufficienza aortica. 3

4 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 4 Diagnostica strumentale. L elettrocardiogramma è aspecifico se non sussistono patologie concomitanti. Radiografia del torace: spesso è normale, alle volte può essere riscontrato un aumento del primo arco a sinistra dell ombra cardiaca corrispondente all arco aortico. Ecocardiogramma: non è una metodica molto sensibile, tuttavia può evidenziare gli aneurismi del primo tratto dell aorta ascendente, oltre che un eventuale insufficienza valvolare aortica. Angio TC ecg gated: è attualmente la metodica di scelta per la diagnosi degli aneurismi aortici. Altre metodiche applicabili sono la risonanza magnetica o l angiografia, che peraltro è sempre meno utilizzata per la sola diagnostica. Storia naturale. Gli aneurismi arteriosi, in particolare quelli aortici se di dimensioni importanti, e quelli che tendono ad aumentare nel tempo, sono a rischio di complicanze quali la dissezione e/o la rottura del vaso. In considerazione di ciò, nelle linee guida delle società scientifiche internazionali sono riportati i calibri oltre cui è consigliato eseguire un intervento correttivo in prevenzione di una possibile complicanza. Indicazioni all intervento chirurgico: in pazienti normali con aneurisma dell aorta ascendente e dell arco si ha indicazione all intervento quando il diametro dell aneurisma è uguale o maggiore di 55 mm, o si riscontra un aumento del calibro di 5 mm in un anno. In pazienti affetti da sindrome di Marfan l intervento chirurgico è indicato nei pazienti con dilatazione maggiore o uguale a 50 mm. Ma tale soglia si abbassa a 45 mm in pazienti con sindrome di Marfan e fattori di rischio quali familiarità per dissezione aortica, incremento del diametro aortico di 2 mm all anno, desiderio di gravidanza. Nei pazienti con aorta bicuspide il valore del diametro per l indicazione all intervento è di 50 mm assieme ad un incremento del diametro dell aneurisma di 2 mm all anno. In caso di indicazione all intervento chirurgico a completamento diagnostico viene eseguita una coronarografia nei pazienti di età maggiore a 35 anni, in caso di disfunzione del ventricolo sinistro, nel sospetto di cardiopatia ischemica, o se presenti uno o più fattori di rischio per cardiopatia ischemica. Tecniche chirurgiche: in caso di dilatazione del solo segmento tubulare dell aorta ascendente l intervento eseguito in circolazione extracorporea consiste nel sostituire il segmento aneurismatico con una protesi tubulare solitamente in dacron. 4

5 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 5 Figura 6.3 Sostituzione con protesi dell aorta ascendente Tecniche di sostituzione della radice aortica. Come già accennato nella sezione dell insufficienza aortica, se la radice aortica è aneurismatica questa dovrà essere sostituita con tecniche specifiche, considerando eventuali vizi contestuali a carico della valvola aortica (cfr. cap. 5). Aneurismi toraco-addominali Consistono nella dilatazione dell aorta toracica discendente e subdiaframmatica. Dal punto di vista anatomico gli aneurismi dell aorta toracica discendente sono stati classificati da Crawford in quattro tipi (figura6;1): Extent I: l aneurisma coinvolge la maggior parte o tutta l aorta toracica discendente e parte dell aorta addominale. Extent II: l aneurisma coinvolge la maggior parte o tutta l aorta toracica discendente e la maggior parte o tutta l aorta addominale. Extent III: l aneurisma coinvolge la metà distale o meno dell aorta toracica discendente e vari segmenti dell aorta addominale,. Extent IV: è coinvolta la maggior parte o tutta l aorta addominale. 5

6 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 6 Figura 6;4 classificazione degli aneurismi toraco-addominali secondo Crawford Indicazione alla correzione: vengono considerati passibili di correzione gli aneurismi con diametro tra 5,5 e 6 cm o aneurismi in cui si sia riscontrato un aumento del diametro maggiore di 1 cm in un anno. Tecniche di correzione degli aneurismi toraco-addominali. L intervento chirurgico di sostituzione dell aorta toraco-addominale è spesso eseguito in circolazione extracorporea se è coinvolta la porzione distale dell arco aortico. L accesso consiste di solito in una toracofreno-laparotomia a partire dal V-VI spazio intercostale. Contestualmente alla sostituzione del segmento aneurismatico saranno anastomizzate alla protesi il gettone delle arterie intercostali lombari ed eventualmente i tronchi splancnici il cui ostio sia compreso nell aneurisma. Figura 6;5 riparazione chirurgica degli aneurismi toraco-addominali in base all estensione. Oltre alla tradizionale correzione chirurgica, in particolare per gli aneurismi dell aorta toracica discendente, negli ultimi anni si è ricorso all utilizzo di endoprotesi vascolari. In particolare queste ultime trovano indicazione nei pazienti che per condizioni generali, comorbilità ed età corrano un maggior rischio nell essere sottoposti all intervento chirurgico. 6

7 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 7 Tali endoprotesi vengono impiantate trans catetere attraverso l arteria femorale in sala ibrida operatoria o angiografica. Una peculiare complicanza di questi dispositivi è il rischio di sviluppare endofughe tra la parete vasale e l endoprotesi. Figura 6;6 endoprotesi posizionata a livello dell aorta toracica discendente Il posizionamento di un endoprotesi seguito da successo comporta l esclusione della sacca aneurismatica da qualsiasi rifornimento ematico, con conseguente detensione e perdita di pulsatilità, rimaneggiamento del trombo endoluminale, formatosi in precedenza all interno della sacca, e successiva riduzione dei diametri. La mancata riduzione degli stessi, il persistere di una pulsazione, e/o la presenza di endotension sono espressione di un rifornimento della sacca da parte di sangue pulsante, fenomeno che va sotto il nome di endofughe (endoleak). Le endofughe sono suddivise in quattro tipi: TIPO I : mancata o incompleta espansione degli stent di ancoraggio, 1 A a livello del colletto aortico prossimale, 1 B a livello distale. TIPO II: rifornimento della sacca aneurismatica ad opera di vasi da essa emergenti, con inversione di flusso (lombari, mesenterica inferiore, renali accessorie, succlavia). 7

8 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 8 TIPO III: rottura dell endoprotesi o perdita di coesione delle componenti strutturali dell endoprotesi. TIPO IV: permeabilizzazione della parete dell endoprotesi. Tipo V (si sovrappone alla definizione di fenomeno endotension): non è ufficialmente definito, rappresenta la persistenza di flusso periinnesto la cui causa è indeterminata. Figura 6.7: classificazione dei primi 4 tipi di endofughe. I pazienti sottoposti all intervento chirurgico di sostituzione o all impianto di endoprotesi a livello della aorta toraco-addominale sono soggetti al rischio di lesioni a livello del midollo spinale. Per la prevenzione della paraplegia secondaria a ipoperfusione del midollo spinale, sono stati descritti diversi metodi di monitorizzazione, come il controllo della pressione del liquor cefalorachidiano e il suo drenaggio in caso di aumento della pressione liquorale, e il controllo dei potenziali evocati. 8

9 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 9 Dissezione dell aorta toracica. Se ne verifica mediamente una ogni abitanti per anno. Consiste nella penetrazione del sangue all interno della tonaca media della parete attraverso una porta d ingresso, cioè una breccia, che si crea nella tonaca intima. L avanzamento del sangue all interno della parete aortica causa lo scollamento delle tonache della parete vasale e il formarsi del cosi detto falso lume. La dissezione è considerata acuta entro 14 giorni dalla sua comparsa e cronica oltre questo periodo. Fisiopatologia La dissezione aortica acuta è l evoluzione naturale dell aneurisma cronico. A tale livello lo stress longitudinale è considerato la forza maggiore che determina la dissezione, che spesso si verifica con una lacerazione trasversa nella parete aortica. Una volta instauratosi il falso lume, la successiva evoluzione è strettamente legata ai fenomeni di malperfusione che possono verificarsi a vari livelli. Una malperfusione coronarica o cerebrale può essere rapidamente mortale, una malperfusione splancnica può non avere un esordio eclatante ma è comunque assai pericolosa. Peraltro l aorta ascendente dissecata è ad estremo rischio di rottura, con conseguente morte del paziente per tamponamento cardiaco ed emorragia. Fig schema e reperti anatomici di dissezione aortica Eziopatogenesi Tra le cause che possono concorrere al verificarsi di una dissezione aortica possiamo citare: ipertensione arteriosa, disordini del connettivo( sindromi di Marfan, Ehlers-Danlos, Turner), medio-necrosi cistica dell aorta, aortiti, cause iatrogene (cateterismo cardiaco), aterosclerosi, un preesistente aneurisma dell aorta toracica, valvola aortica bicuspide, trauma, ipervolemia (gravidanza), feocromocitoma. 9

10 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 10 Dal punto di vista anatomico sono state proposte due classificazioni: secondo De Bakey: Tipo I coinvolge aorta ascendente, arco aortico, aorta toracica discendente, Tipo II coinvolge solo l aorta ascendente, tipo III coinvolge solo l aorta discendente. figura 6.10 classificazione delle dissezioni aortiche secondo De Bakey. Secondo Stanford: Tipo A coinvolge l aorta ascendente ed eventualmente anche l arco aortico e l aorta toracica discendente. Tipo B coinvolge solo l aorta discendente. figura 6.11 classificazione delle dissezioni aortiche secondo Stanford 10

11 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 11 La società europea di chirurgia cardiotoracica ha inoltre citato nelle sue linee guida la classificazione secondo Svensson che individua cinque tipi di dissezione in relazione all eziologia: 1 dissezione classica con flap tra vero e falso lume, e coagulo in falso lume; 2 ematoma intramurale con separazione tra intima e media, in assenza porta intraluminale o flap; 3 porta dell intima limitata, senza ematoma (dissezione limitata), e rigonfiamento eccentrico dell aorta a livello della porta d ingresso; 4 ulcera aterosclerotica penetrante; ulcera solitamente penetrante sub-avventiziale con ematoma circostante localizzato; 5 dissezione iatrogena/traumatica figura 6.12 classificazione delle dissezioni aortiche secondo Svensson I sintomi: sono prevalentemente il dolore toracico e la sincope; possono pure essere presenti ischemia acuta periferica e shock cardiogeno da insufficienza aortica massiva o da rottura della parete libera dell aorta (intrapericardica, intratoracica). In particolare il dolore dei pazienti con dissezione aortica è in genere trafittivo, localizzato a livello retrosternale o interscapolare:in base alla propagazione della dissezione anche il dolore può migrare. Figura 6.13: migrazione del dolore in base alla propagazione della dissezione. 11

12 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 12 Segni clinici: il paziente appare spesso sofferente, possono essere reperite alterazioni dei polsi periferici, e naturalmente i segni specifici della malperfusione dei singoli distretti. Diagnostica strumentale Elettrocardiogramma: può evidenziare segni di sofferenza ischemica in caso di coinvolgimento degli osti coronarici nella dissezione. Radiografia del torace: può evidenziare l allargamento dell ombra cardiaca. Ecocardiogramma: è spesso l esame che per primo evidenzia la dissezione o ne instaura il sospetto. Angio TC: è l esame più indicato per la diagnosi della dissezione aortica, che andrebbe immediatamente eseguito quando la dissezione aortica viene sospettata. Aortografia: al solo scopo diagnostico è considerata inferiore rispetto alla TC sia per il tempo dell esecuzione che per la qualità delle immagini, inferiori rispetto alle TC di ultima generazione. Figura 6.14: Angio TC di una dissezione a carico dell aorta ascendente che prosegue lungo l aorta discendente, si apprezzano il vero e il falso lume. Figura 6.15: Angiografia aortica di dissezione coinvolgente la porzione distale dell arco aortico e l aorta toracica discendente 12

13 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 13 Diagnosi differenziale I sintomi associati alla dissezione aortica acuta possono imitare quelli dell infarto miocardico acuto. L'elettrocardiogramma (ECG) può dimostrare ischemia miocardica, e il livello degli enzimi cardiaci quali la creatina chinasi serica può essere elevato. Poiché la terapia trombolitica è spesso somministrata a pazienti con infarto miocardico acuto e anomalie del tratto ST, farmaci trombolitici potrebbero essere somministrati a pazienti con dissezione aortica acuta, con effetti potenzialmente disastrosi. L'elevazione del tratto ST si verifica raramente nella dissezione aortica acuta, mentre è più comune (in circa il 32% dei pazienti)la depressione del segmento ST. Pertanto, la terapia trombolitica può essere somministrata con sicurezza a pazienti con sopraslivellamento del tratto ST, in assenza di segni fisici o altri sintomi riferibili alla dissezione aortica, senza necessità di ulteriori esami diagnostici. Invece ulteriori accertamenti sarebbero indicati prima della somministrazione di farmaci trombolitici a pazienti con depressione del tratto ST o altri segni elettrocardiografici di ischemia miocardica. Diversi marcatori sierici sono stati valutati per essere utilizzati nella diagnosi differenziale tra dissezione aortica acuta e altre condizioni associate all insorgenza acuta di dolore al petto, come infarto miocardico ed embolia polmonare. Alcuni di questi, come il D-dimero, un prodotto di degradazione della fibrina, possono avere alta sensibilità ma bassa specificità, non risultando quindi completamente affidabili. In caso di dubbio si consiglia pertanto di ricorrere alle indagini radiologiche quali CT scann 64 slice, con cui è possibile stabilire o escludere una diagnosi di dissezione aortica acuta, embolia polmonare acuta, e la patologia ostruttiva coronarica (la cosiddetta triple rule-out CT). Questo esame diagnostico è utilizzato con sempre maggiore frequenza. Indicazioni La dissezione dell aorta ascendente e/o dell arco aortico è considerata un emergenza in cardiochirurgia, ad esclusione di pazienti con importanti controindicazioni quali età troppo avanzata, malattia tumorale con prognosi infausta in fase attiva, arresto cardiocircolatorio non immediatamente trattato con rianimazione cardiopolmonare adeguata, importanti deficit neurologici preoperatori, segni di sofferenza ischemica cerebrale. Al contrario le dissezioni coinvolgenti l aorta toracica discendente e/o addominale hanno indicazione al trattamento medico e ad una stretta osservazione clinica. In caso di insorgenza di complicanze è indicato l intervento chirurgico o l impianto di una endoprotesi, in relazione alle caratteristiche anatomiche, al distretto interessato dalla dissezione, e alle condizioni generali del paziente. 13

14 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 14 Terapia medica in attesa di riparazione chirurgica Oltre al trattamento dell eventuale shock emodinamico, in presenza di stabilità emodinamica, l obiettivo della terapia medica è di mantenere la pressione sistolica entro i 100 mmhg e prevenire eventuali picchi ipertensivi, in attesa della terapia chirurgica, mediante l utilizzo di ß-bloccanti e nitroderivati (Nitroprussiato). Tecniche di correzione chirurgica La scelta della tecnica chirurgica varia in relazione all anatomia peculiare di ogni singolo paziente. Anche negli interventi di dissezione aortica valgono i principi enunciati in precedenza per gli interventi di correzione degli aneurismi dell aorta ascendente. Gli obiettivi della terapia chirurgica sono resecare il segmento di aorta sede di breccia intimale, prevenire la rottura dell aorta,correggere l insufficienza aortica presente, correggere l ischemia ai distretti arteriosi. Per suturare il capo prossimale e distale dell aorta dissecata alla protesi vascolare si riaccostano il vero e il falso lume con della colla biologica, vengono poi suturate delle benderelle di teflon sulla superficie esterna ed interna dell aorta. Ai capi dell aorta resecata, così preparati, viene suturata la protesi vascolare. Tali suture vengono eseguite con fili mono-filamento non riassorbibili con tecnica continua. Figura 6.16 applicazione della colla biologica nel falso lume e (17) delle benderelle di teflon, (18) sutura della protesi vascolare al capo aortico (Kirklin J.W.- Barratt-Boyes B.G. Cardiac Surgery.v.2 3a ed New York, Churchill Livingstone, 2003). Cannulazione arteriosa Anche in questo caso Il sito di cannulazione arteriosa, per la connessione alla CEC, può essere l arteria femorale o ascellare: in caso di paziente instabile si preferisce l arteria femorale più velocemente aggredibile, nei pazienti stabili è comunque preferita l arteria ascellare. In caso di una sola breccia intimale a livello dell aorta ascendente, l intervento consiste nella sostituzione di tale segmento. In caso di coinvolgimento della valvola aortica o degli osti coronarici, si utilizzano le tecniche di sostituzione della radice aortica prima descritte (cfr. cap. 5). 14

15 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 15 La sostituzione dell arco aortico è effettuata in presenza di brecce intimali a tale livello. Si considera la sostituzione dell arco nei casi di estensione del flap di dissezione in pazienti giovani con lunga aspettativa di vita, in condizioni generali adeguate per tollerare un intervento più lungo e complesso della sola sostituzione dell aorta ascendente. Tecniche di sostituzione dell arco aortico. L intervento di sostituzione dell arco aortico consiste nel sostituire con una protesi vascolare il segmento di aorta toracica che va dall emergenza del tronco anonimo all emergenza dell arteria succlavia sinistra. Vi è indicazione in caso di aneurisma >5,5 cm o nel caso di una dissezione aortica con la presenza di brecce intimali a tale livello. È eseguito in circolazione extracorporea, con sospensione del flusso di sangue che fisiologicamente arriva all encefalo attraverso le arterie carotidi e vertebrali. Questo aspetto comporta una notevole difficoltà tecnica, per ovviare alla quale nel corso degli anni sono state messe a punto diverse tecniche per la protezione del tessuto cerebrale durante l arresto di circolo. Figura 6.16: sostituzione dell arco aortico con anastomosi del gettone dei tronchi sovraortici. Figura 6.17: sostituzione dell arco aortico con anastomosi selettiva dei tronchi sovraortici. Alla base della strategia di protezione cerebrale vi è la scelta del sito di cannulazione arteriosa per la connessione alla CEC, che può essere l arteria femorale o ascellare. 15

16 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 16 Si predilige l arteria ascellare poiché solitamente non è interessata da processi aterosclerotici né dal flap di dissezione in caso di dissezione aortica. Inoltre fornisce un flusso anterogrado e maggiormente fisiologico all encefalo e al distretto viscerale. Figura 6.18 cannulazione dell arteria ascellare (Sabik JF,Nemeh H, Lytle BW, et al: Cannulation of the axillary artery with a side graft reduces morbidity. Ann Thorac Surg 2004; 77:1315) Tecniche di protezione cerebrale in arresto di circolo Durante l arresto di circolo cerebrale in ipotermia il limite di tempo considerato raccomandabile, per evitare deficit della funzione cognitiva postoperatoria, è inferiore a 30 minuti. Per prolungare questo periodo e ottenere maggiore sicurezza nei confronti di eventuali complicanze sono state sviluppate delle tecniche di perfusione cerebrale anterograda e retrograda. Il loro utilizzo ha permesso di allungare il tempo dell arresto circolatorio in ipotermia a circa un ora, come descritto da vari autori, con mortalità e complicanze sensibilmente ridotte rispetto al solo arresto in ipotermia profonda. La perfusione cerebrale anterograda selettiva consiste nella cannulazione selettiva del tronco anonimo e della arteria carotide comune sinistra o, in caso di cannulazione della succlavia/tronco anonimo per la CEC, solo della arteria carotide comune sinistra, attraverso cui si somministra la cerebroplegia durante l arresto di circolo in ipotermia. Il suo utilizzo ha permesso di aumentare il tempo dell arresto circolatorio in ipotermia con una durata media della perfusione cerebrale maggiore di 60 minuti, con sensibile miglioramento degli esiti per ciò che riguarda la mortalità e le complicanze neurologiche. 16

17 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 17 Figura 6.19, cannule di perfusione selettiva posizionate nei tronchi sovraortici, in questo caso la cannula di perfusione arteriosa sistemica è posizionata in aorta ascendente (Annals Cardiothoracic surgery). Gestione della perfusione cerebrale selettiva con arresto di circolo in ipotermia Durante l arresto di circolo cerebrale sono da monitorare con attenzione il ph del paziente, il flusso e la temperatura della perfusione cerebrale. Gestione del ph: α stat, quando si considera la temperatura del sangue campionato per l emogas analisi come se fosse sempre alla temperatura di 37 C, ph stat, quando si considera la temperatura del campione di sangue uguale a quella del perfusato della CEC. La temperatura del perfusato è solitamente tra i 15 C e i 20 C, l ematocrito tra il 25% e il 30%, il flusso del perfusato deve essere di 10 ml/kg/min, la pressione arteriosa media è mantenuta tra i 40 mmhg e i 60 mmhg. Perfusione cerebrale retrograda, si è cominciato ad utilizzarla nei primi anni 90, e consiste nella somministrazione della cerebroplegia durante l arresto di circolo cerebrale dalla vena cava superiore. I vantaggi supposti del suo utilizzo sono: la riduzione del rischio di embolia gassosa del circolo cerebrale, il lavaggio di materiale embolico dal circolo cerebrale, un flusso sufficiente per supportare il metabolismo cerebrale e il mantenimento dell ipotermia cerebrale. Il limite della protezione cerebrale retrograda è che non permette di controllare come si distribuisca la cerebroplegia (un volta messa la cannula in cava superiore poi non è più controllabile dove vada il flusso). Secondo alcuni autori tale metodica trova la sua indicazione per raffreddare e fare un lavaggio del circolo cerebrale ed evitare embolie in caso di importante ateromasia dell arco aortico. 17

18 Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 6 Patologia dell aorta toracica pagina- 18 Dai vari studi clinici presenti in letteratura non si evince una superiorità nell utilizzo della perfusione cerebrale retrograda. A seconda delle serie riportate infatti si ritrovano risultati contrastanti, sia per ciò che riguarda la mortalità che le complicanze neurologiche. Sembra anzi che la perfusione cerebrale anterograda abbia minori mortalità ed eventi cerebrali avversi. Per la prevenzione della paraplegia, secondaria a ipoperfusione del midollo spinale, sono stati descritti diversi metodi di monitorizzazione, quali controllo della pressione del liquor cefalorachidiano e drenaggio dello stesso, controllo dei potenziali evocati. Risultati La mortalità postoperatoria ospedaliera è del 33%. La sopravvivenza a distanza di un anno è del 67%, a 5 anni del 55%, a 10 anni del 35% e a 15 anni del 25%. Le cause più frequenti di mortalità recente sono lo scompenso cardiaco o cause di tipo emorragico. Le cause più frequenti di mortalità a distanza sono lo scompenso e l infarto miocardico. La rottura della aorta o una nuova dissezione sono responsabili della morte a distanza del 20 % dei pazienti. 18

ANEURISMA AORTA TORACICA ASCENDENTE

ANEURISMA AORTA TORACICA ASCENDENTE ANEURISMA AORTA TORACICA ASCENDENTE Definizione Dilatazione segmentaria o diffusa dell aorta toracica ascendente, avente un diametro eccedente di almeno il 50% rispetto a quello normale. Cause L esatta

Dettagli

L aorta è una grossa arteria che origina dal cuore e porta il sangue a tutto il corpo.

L aorta è una grossa arteria che origina dal cuore e porta il sangue a tutto il corpo. Cos è un aneurisma L aorta è una grossa arteria che origina dal cuore e porta il sangue a tutto il corpo. Il tratto di arteria che dal cuore attraversa il torace è chiamata aorta toracica e mentre quella

Dettagli

LA PRESSIONE ARTERIOSA

LA PRESSIONE ARTERIOSA LA PRESSIONE ARTERIOSA La pressione arteriosa è quella forza con cui il sangue viene spinto attraverso i vasi. Dipende dalla quantità di sangue che il cuore spinge quando pompa e dalle resistenze che il

Dettagli

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON

Dettagli

+ + + + - + + + - - + + - - - + + - - +

+ + + + - + + + - - + + - - - + + - - + A R E A C A R D I O C H I RUR G I A Approccio morfo-funzionale al trattamento degli aneurismi dell aorta ascendente associati ad insufficienza valvolare aortica Figura 4 - Opzioni chirurgiche nel trattamento

Dettagli

Terapia chirurgica. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

Terapia chirurgica. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Terapia chirurgica Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Nel caso di stenosi carotidea sintomatica, la endoarteriectomia comporta un modesto beneficio per gradi di stenosi

Dettagli

lavoro cardiaco senza compromettere la perfusione coronarica (Harkin) Anni 60: spostamento di volume intravascolare con palloni di latex

lavoro cardiaco senza compromettere la perfusione coronarica (Harkin) Anni 60: spostamento di volume intravascolare con palloni di latex CONTROPULSATORE AORTICO Anni 50: la perfusione coronarica avviene prevalentemente durante la diastole Anni 60: l aspirazione di sangue arterioso durante la sistole con reinfusione durante la diastole riduce

Dettagli

Facoltà di Medicina e Chirurgia

Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Roma La Sapienza Facoltà di Medicina e Chirurgia Tesi di Laurea Trattamento chirurgico classico ed endovascolare degli aneurismi isolati delle arterie iliache Studio Clinico-Sperimentale

Dettagli

LA PERFUSIONE CEREBRALE ANTEROGRADA SELETTIVA (ASCP) A BOLOGNA: CASISTICA, EVOLUZIONE DELLA TECNICA E RISULTATI

LA PERFUSIONE CEREBRALE ANTEROGRADA SELETTIVA (ASCP) A BOLOGNA: CASISTICA, EVOLUZIONE DELLA TECNICA E RISULTATI LA PERFUSIONE CEREBRALE ANTEROGRADA SELETTIVA (ASCP) A BOLOGNA: CASISTICA, EVOLUZIONE DELLA TECNICA E RISULTATI A Cura del TFPC ALESSIA ZANNI Collaboratori DOTT.SSA SOFIA MARTIN SUAREZ MARCO LA MONACA

Dettagli

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA Corso per soccorritori volontari L APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA DEFINIZIONE: INSIEME DI ORGANI CHE CONCORRONO ALLA MEDESIMA

Dettagli

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA UNIVERSITA di FOGGIA C.D.L. in Dietistica AA. 2006-2007 IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTENSIONE L ipertensione è la più comune malattia cardiovascolare. Corso di Medicina Interna Docente: PROF. Gaetano Serviddio

Dettagli

SELEZIONE DEI PAZIENTI. MATERIALI Stent autoespandibili Filtri di protezione cerebrale distale TECNICHE

SELEZIONE DEI PAZIENTI. MATERIALI Stent autoespandibili Filtri di protezione cerebrale distale TECNICHE SELEZIONE DEI PAZIENTI MATERIALI Stent autoespandibili Filtri di protezione cerebrale distale TECNICHE SELEZIONE DEL PAZIENTE COMPLICANZE 0-1% SELEZIONE DEL PAZIENTE Valutazione polispecialistica: Collaborazione

Dettagli

IL DOLORE TORACICO Presentazioni di Dolore Taracico Acuto al Pronto Soccorso http://www.cardionet.it/scientifico/approfondimento/dolore_toracico/

IL DOLORE TORACICO Presentazioni di Dolore Taracico Acuto al Pronto Soccorso http://www.cardionet.it/scientifico/approfondimento/dolore_toracico/ IL DOLORE TORACICO Presentazioni di Dolore Taracico Acuto al Pronto Soccorso http://www.cardionet.it/scientifico/approfondimento/dolore_toracico/ A cura del Dott. Sergio Fasullo DTA CON ALTERAZIONI ECG

Dettagli

Cateterismo cardiaco e coronarografia

Cateterismo cardiaco e coronarografia Cateterismo cardiaco e coronarografia Nel suo significato più ampio indica l inserzione di un catetere all interno delle cavità cardiache (destra e sinistra). Viene eseguito per: analizzare campioni di

Dettagli

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Azienda Ospedaliera di Verona Pronto Soccorso Policlinico G.B. Rossi Primario: Dott. C. Pistorelli La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Dott. Adriano Valerio Centro Nazionale

Dettagli

Arterie degli arti superiori ed inferiori

Arterie degli arti superiori ed inferiori Quando non serve il doppler o il color doppler Arterie degli arti superiori ed inferiori Walter Dorigo Cattedra e Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare Università degli Studi di Firenze www.chirvasc-unifi.it

Dettagli

Il problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013

Il problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013 Il problema delle calcificazioni Este 29.11.2013 il tratto extracranico delle arterie carotidi si presta in maniera ottimale allo studio mediante eco-color-doppler I miglioramenti tecnologici apportati

Dettagli

UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI

UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI TRASPORTO SANITARIO Trasporto primario: trasferimento di un paziente dal luogo

Dettagli

Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia

Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia L obiettivo ultimo della riabilitazione cardiologica Recuperare e mantenere al livello più elevato possibile le condizioni fisiologiche, psicologiche,

Dettagli

L ANGIOGRAFIA DIGITALIZZATA NELLA DIAGNOSTICA DELLA PATOLOGIA VASCOLARE PERIFERICA: TSA, aorta addominale, arterie renali, asse iliaco, arti inferiori

L ANGIOGRAFIA DIGITALIZZATA NELLA DIAGNOSTICA DELLA PATOLOGIA VASCOLARE PERIFERICA: TSA, aorta addominale, arterie renali, asse iliaco, arti inferiori L ANGIOGRAFIA DIGITALIZZATA NELLA DIAGNOSTICA DELLA PATOLOGIA VASCOLARE PERIFERICA: TSA, aorta addominale, arterie renali, asse iliaco, arti inferiori iori Dott.ssa Carla Auguadro Corso di Introduzione

Dettagli

L angiografia digitale cerebrale (DSA) nella diagnosi di morte cerebrale.

L angiografia digitale cerebrale (DSA) nella diagnosi di morte cerebrale. Università degli Studi di Messina Dipartimento di Diagnostica per Immagini U.O.S di Neuroradiologia L angiografia digitale cerebrale (DSA) nella diagnosi di morte cerebrale. Vinci S. Pitrone A. Farago

Dettagli

Insufficienza mitralica

Insufficienza mitralica Insufficienza mitralica Cause di insufficienza mitralica Acute Trauma Disfunzione o rottura di muscolo papillare Malfunzionamento della protesi valvolare Endocardite infettiva Febbre reumatica acuta Degenerazione

Dettagli

[Linee Guida - Area Cardiovascolare] Linee guida per la diagnosi e la gestione dei pazienti con malattie dell aorta toracica

[Linee Guida - Area Cardiovascolare] Linee guida per la diagnosi e la gestione dei pazienti con malattie dell aorta toracica [Linee Guida - Area Cardiovascolare] Linee guida per la diagnosi e la gestione dei pazienti con malattie dell aorta toracica Titolo originale: "Guidelines for the Diagnosis and Management of Patients With

Dettagli

Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa

Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa Red Alert for Women s Heart Compendio DONNE E RICERCA CARDIOVASCOLARE Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa

Dettagli

ARTERIOPATIE CRONICHE OSTRUTTIVE Le arterie sono un sistema di distribuzione composto da vasi in grado di adattarsi a situazioni emodinamiche

ARTERIOPATIE CRONICHE OSTRUTTIVE Le arterie sono un sistema di distribuzione composto da vasi in grado di adattarsi a situazioni emodinamiche ARTERIOPATIE CRONICHE OSTRUTTIVE Le arterie sono un sistema di distribuzione composto da vasi in grado di adattarsi a situazioni emodinamiche variabili Derivazione embriologica: Mesoderma La patologia

Dettagli

IL RUOLO DELL INFERMIERE

IL RUOLO DELL INFERMIERE A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright

Dettagli

La Gestione Perioperatoria del Paziente Cardiopatico in Chirurgia non Cardiaca

La Gestione Perioperatoria del Paziente Cardiopatico in Chirurgia non Cardiaca La Gestione Perioperatoria del Paziente Cardiopatico in Chirurgia non Cardiaca Obiettivi dell incontro Epidemiologia OBIETTIVO DELL INCONTRO Parlare dei nuovi orientamenti nel trattamento dell operando

Dettagli

www.ecocardiografiaveterinaria.it www.clinicaveterinariagransasso.it

www.ecocardiografiaveterinaria.it www.clinicaveterinariagransasso.it Stenosi polmonare www.ecocardiografiaveterinaria.it www.clinicaveterinariagransasso.it Arteria polmonare L arteria polmonare è il vaso sanguigno che porta il sangue dal ventricolo destro ai polmoni dove

Dettagli

Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio

Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio Scompenso cardiaco cronico: che cosa e? Il tuo medico ti ha detto che sei ammalato di scompenso cardiaco.... Ma che

Dettagli

ANEURISMA ALL AORTA: COSA DOBBIAMO SAPERE

ANEURISMA ALL AORTA: COSA DOBBIAMO SAPERE COSA è L AORTA ADDOMINALE ANEURISMA ALL AORTA: COSA DOBBIAMO SAPERE L aorta è l arteria principale del corpo e porta il sangue dal cuore a tutto l organismo. L aorta addominale è situata sotto il diaframma:

Dettagli

L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è

L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è IL TRATTAMENTO LASER (ELVeS) DELLE VENE VARICOSE Dott. Alessandro MASTROMARINO L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è rappresentata dalla comparsa delle varici

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

Introduzione L arteriopatia obliterante

Introduzione L arteriopatia obliterante SCELTE TERAPEUTICHE NEL TRATTAMENTO DELLE ARTERIOPATIE OBLITERANTI ED ANEURISMATICHE. EVOLUZIONE DELLE INDICAZIONI E DELLE TECNOLOGIE CON LORO IMPATTO SUI RISULTATI A BREVE E LUNGO TERMINE. Introduzione

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

LA TEA CAROTIDEA NEL PAZIENTE CON ICTUS ISCHEMICO ACUTO: PERCHE E QUANDO DOTT. FULVIO D ANGELO

LA TEA CAROTIDEA NEL PAZIENTE CON ICTUS ISCHEMICO ACUTO: PERCHE E QUANDO DOTT. FULVIO D ANGELO LA TEA CAROTIDEA NEL PAZIENTE CON ICTUS ISCHEMICO ACUTO: PERCHE E QUANDO AZIENDA OSPEDALIERA G. SALVINI DOTT. FULVIO D ANGELO Garbagnate Milanese DEFINIZIONE ICTUS ISCHEMICO ACUTO E UN A TERMINOLOGIA GENERICA

Dettagli

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In

Dettagli

APPROFONDIMENTI IN CARDIOLOGIA CORSO FAD 16 NOVEMBRE 31 DICEMBRE 2015

APPROFONDIMENTI IN CARDIOLOGIA CORSO FAD 16 NOVEMBRE 31 DICEMBRE 2015 APPROFONDIMENTI IN CARDIOLOGIA CORSO FAD 16 NOVEMBRE 31 DICEMBRE 2015 Ble Consulting srl id. 363 numero ecm 143001, edizione 1 Responsabile scientifico: Pasquale Guarini Destinatari dell attività formativa:

Dettagli

La sincope: Modalità di codifica

La sincope: Modalità di codifica GIAC Volume 6 Numero 3 Settembre 2003 NOTE DI ECONOMIA SANITARIA La sincope: Modalità di codifica a cura di AIAC e Medtronic G Ital Aritmol Cardiostim 2003;3:152-157 S econdo il recente accordo Stato-Regioni,

Dettagli

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Corso Base Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Cardiopatia ischemica Definisce un quadro di malattie a diversa eziologia che interessano l integrita del cuore nelle quali il fattore

Dettagli

ALLEGATO 1 - II parte

ALLEGATO 1 - II parte CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DELLE MALATTIE - ICD-9-CM MALATTIE E CONDIZIONI CHE DANNO DIRITTO ALL'ESENZIONE DALLA PARTECIPAZIONE AL Codice Definizione di malattia Codice esenzione 394 MALATTIE DELLA

Dettagli

AMBULATORIO DI DIAGNOSTICA VASCOLARE

AMBULATORIO DI DIAGNOSTICA VASCOLARE Centro Cardiovascolare Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 Triestina Area Vascolare AMBULATORIO DI DIAGNOSTICA VASCOLARE Processo patologico L aterosclerosi è una malattia lenta e progressiva delle arterie

Dettagli

Dimensioni, aree e volumi intracavitari Massa e stress parietale Funzione globale Segmentazione e funzione regionale Funzione ventricolare dx

Dimensioni, aree e volumi intracavitari Massa e stress parietale Funzione globale Segmentazione e funzione regionale Funzione ventricolare dx CORSO DI ECOCARDIOGRAFIA di I Livello 23-24-25 Gennaio 2014 Palermo Grand Hotel Piazza Borsa PRIMO GIORNO 23 GENNAIO 2014 8,30 Registrazione dei partecipanti e consegna del materiale didattico ECM Presentazione

Dettagli

SERVIZIO DI ANGIOLOGIA E CHIRURGIA VASCOLARE

SERVIZIO DI ANGIOLOGIA E CHIRURGIA VASCOLARE SERVIZIO DI ANGIOLOGIA E CHIRURGIA VASCOLARE ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA Il Servizio di Angiologia e Chirurgia vascolare dell AIED si occupa di prevenzione, diagnosi

Dettagli

L ESEMPIO DELLA VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE

L ESEMPIO DELLA VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE L ESEMPIO DELLA VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE L ASSESSMENT Caratteristiche del dispositivo medico: le protesi valvolari aortiche trascatetere in commercio presentano alcune

Dettagli

della Valvola Mitrale

della Valvola Mitrale Informazioni sul Rigurgito Mitralico e sulla Terapia con Clip della Valvola Mitrale Supporto al medico per le informazioni al paziente. Informazioni sul Rigurgito Mitralico Il rigurgito mitralico - o RM

Dettagli

Cos è la stenosi carotidea. Perchè succede. Quali rischi si corrono

Cos è la stenosi carotidea. Perchè succede. Quali rischi si corrono Cos è la stenosi carotidea La stenosi carotidea è il restringimento del lume dell arteria carotide uno dei vasi principali che porta il sangue al cervello dovuto alla presenza di una placca ateromasica.

Dettagli

SERVIZIO DI REUMATOLOGIA

SERVIZIO DI REUMATOLOGIA SERVIZIO DI REUMATOLOGIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA I REUMATISMI COME PREVENIRLI E CURARLI Le malattie reumatiche, denominate con varie terminologie (reumatismi,

Dettagli

Dr. Mentasti Riccardo

Dr. Mentasti Riccardo APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO Anatomia, fisiologia e principali patologie Dr. Mentasti Riccardo Apparato cardiocircolatorio Apparato costituito da cuore e vasi della circolazione sistemica e polmonare avente

Dettagli

APPLICAZIONI DELLA CHIRURGIA MININVASIVA

APPLICAZIONI DELLA CHIRURGIA MININVASIVA APPLICAZIONI DELLA CHIRURGIA MININVASIVA La cardiochirurgia mini-invasiva può essere impiegata nel trattamento delle patologie dell adulto sia congenite che acquisite. Attualmente nel Dipartimento Cardiotoracovascolare

Dettagli

L APPARATO CIRCOLATORIO

L APPARATO CIRCOLATORIO L APPARATO CIRCOLATORIO Tutte le cellule del nostro corpo hanno bisogno di sostanze nutritive e di ossigeno per svolgere le loro funzioni vitali. Così, esiste il sangue, un tessuto fluido che porta in

Dettagli

Sindromi Aortiche Acute di tipo A

Sindromi Aortiche Acute di tipo A Sindromi Aortiche Acute di tipo A Trattamento chirurgico e risultati Luigi Martinelli LA SINDROME AORTICA ACUTA A.O. Ospedale Niguarda Cà Granda 5 Novembre 2008 TRATTAMENTO CHIRURGICO DISSEZIONE TIPO A

Dettagli

ANEURISMA dell AORTA. Aneurisma dell aorta toracica addominale. Aneurisma dell aorta addominale addominale

ANEURISMA dell AORTA. Aneurisma dell aorta toracica addominale. Aneurisma dell aorta addominale addominale ANEURISMA dell AORTA Cosa è un aneurisma? Un aneurisma è la dilatazione di una arteria che avviene a causa dell indebolimento della parete arteriosa e per la perdita delle sue usuali proprietà elastiche.

Dettagli

Valvulopatie. Stenosi Mitralica Insufficienza Mitralica

Valvulopatie. Stenosi Mitralica Insufficienza Mitralica Valvulopatie Stenosi Mitralica Insufficienza Mitralica Stenosi Mitralica:Eziologia Patologia ormai rara nei paesi sviluppati:nella quasi totalità dei casi è di origine reumatica. Predilige il sesso femminile

Dettagli

Protesi valvolari. Figura 1. Jones M, Eidbo EE, JACC, 1989. Morfologie del flusso in diversi tipi di protesi. Protesi meccaniche

Protesi valvolari. Figura 1. Jones M, Eidbo EE, JACC, 1989. Morfologie del flusso in diversi tipi di protesi. Protesi meccaniche 1 Protesi valvolari La protesi valvolare ideale dovrebbe consentire un flusso transvalvolare il più fisiologico possibile (figura 1), dovrebbe avere una lunga durata, non dare emolisi e non essere trombogenica.

Dettagli

Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO

Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO Gli eventi acuti che mettono in pericolo la vita del bambino sono molto

Dettagli

PAD Pubblic Access Defibrillation

PAD Pubblic Access Defibrillation PAD Pubblic Access Defibrillation ARGOMENTO DELLA LEZIONE 1) L Importanza della Defibrillazione Precoce: La Morte Cardiaca Improvvisa L incidenza del DAE 2) IL DAE Cos è Come si usa 3) Il DAE nel Pediatrico

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici

Dettagli

CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE. Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m.

CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE. Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m. CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m. CARATTERISTICHE FISICHE DELL AMBIENTE DI MONTAGNA riduzione

Dettagli

Tetralogia di Fallot

Tetralogia di Fallot Tetralogia di Fallot Mortalità 0-5% - sindromici,, anomalie associate Reinterventi 10% (?) - Insufficienza polmonare - Stenosi residue / ricorrenti - DIV residuo - Endocarditi - Aritmie (blocco AV 2%)

Dettagli

Aorta addominale - Aspetto US. Aneurisma Aorta Addominale. Aneurisma Aorta Addominale. Aneurisma Aorta Addominale. www. medinterna.

Aorta addominale - Aspetto US. Aneurisma Aorta Addominale. Aneurisma Aorta Addominale. Aneurisma Aorta Addominale. www. medinterna. XIII CONGRESSO NAZIONALE Diagnostica ecografica Marcello Romano Firenze 4-74 7 Maggio 2008 Direttore UOC Geriatria - ARNAS Garibaldi - Catania www. medinterna. net Aorta addominale - Aspetto US Forma tubulare

Dettagli

LA SINDROME DI VON HIPPEL-LINDAU. Conoscere per Curare

LA SINDROME DI VON HIPPEL-LINDAU. Conoscere per Curare LA SINDROME DI VON HIPPEL-LINDAU Conoscere per Curare 1) Che cos è VHL? La sindrome di Von Hippel-Lindau è una rara malattia a carattere ereditario che determina una predisposizione allo sviluppo di neoplasie

Dettagli

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,

Dettagli

Università degli Studi di Pavia SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN CARDIOLOGIA PIANO DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE A.A.

Università degli Studi di Pavia SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN CARDIOLOGIA PIANO DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE A.A. Università degli Studi di Pavia SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN CARDIOLOGIA Direttore: Prof. Peter J. Tel: 0382.0367 Fax:0382.03002 e-mail: peter.schwartz@unipv.it Segreteria: Elisa Scarparo Tel: 0382.26061

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

WORKSHOP IL LASER NELLE EMORROIDI E VARICI DEGLI ARTI INFERIORI. UNA SOLUZIONE MODERNA PER UN ANTICO PROBLEMA.

WORKSHOP IL LASER NELLE EMORROIDI E VARICI DEGLI ARTI INFERIORI. UNA SOLUZIONE MODERNA PER UN ANTICO PROBLEMA. WORKSHOP IL LASER NELLE EMORROIDI E VARICI DEGLI ARTI INFERIORI. UNA SOLUZIONE MODERNA PER UN ANTICO PROBLEMA. Il trattamento laser ELVeS delle varici degli arti inferiori:indicazioni Dott. Alessandro

Dettagli

BLEFAROPLASTICA LA CHIRURGIA DELLE PALPEBRE

BLEFAROPLASTICA LA CHIRURGIA DELLE PALPEBRE BLEFAROPLASTICA LA CHIRURGIA DELLE PALPEBRE dottor Alessandro Gennai CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA ed ESTETICA dottor Luigi Izzo CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA ed ESTETICA Gentilissima/o Paziente,

Dettagli

ICTUS: LA CURA E POSSIBILE!

ICTUS: LA CURA E POSSIBILE! ICTUS: LA CURA E POSSIBILE! Dott. Simone Comelli Dott. Giacomo P. Vaudano Dott. Roberto Cavallo Dott. Daniele Savio Dott. Carlo A. Cametti Ospedale S.G. Bosco Ictus: Definizione Deficit neurologico ad

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova

CROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova CROCE ROSSA ITALIANA Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova 1 SALUTE-MALATTIA Definizione dell OMS: La salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente

Dettagli

Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19

Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Menomazione dell integrità da esiti psichici di lesioni cerebrali Pubblicata dai medici dell Istituto nazionale svizzero di assicurazione

Dettagli

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE www.modilite.info MODILITE In Italia la patologia nodulare tiroidea è piuttosto frequente ed è spesso asintomatica. Circa l 80% dei noduli tiroidei sono benigni

Dettagli

25/11/2009. scaricato da www.sunhope.it 1

25/11/2009. scaricato da www.sunhope.it 1 CHIRURGIA MININVASIVA Si propone di raggiungere gli stessi obiettivi delle tecniche chirurgiche classiche attraverso una via d accesso ad organi addominali o toracici che riduca al minimo il trauma chirurugico

Dettagli

COSA FARE DOPO IL RISCONTRO DI ATEROSCLEROSI ASINTOMATICA DELLE CAROTIDI

COSA FARE DOPO IL RISCONTRO DI ATEROSCLEROSI ASINTOMATICA DELLE CAROTIDI Lega Friulana per il Cuore COSA FARE DOPO IL RISCONTRO DI ATEROSCLEROSI ASINTOMATICA DELLE CAROTIDI Materiale predisposto dal dott. Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine a nome del

Dettagli

Fase intraospedaliera, reti e percorsi

Fase intraospedaliera, reti e percorsi Fase intraospedaliera, reti e percorsi Parte endovascolare Il neuroradiologo interventista Trattamento endovascolare dello stroke ischemico Trattamento endovascolare dello stroke emorragico Salvatore Mangiafico

Dettagli

Dott. Giovanni Ferrari

Dott. Giovanni Ferrari Manifestazioni cardiache delle malattie neurologiche acute Comobrain Ottobre 2009 Dott. Giovanni Ferrari Dimensioni del problema George Khechinashvili, 2002 Analisi multivariata della mortalità

Dettagli

I TRAUMI DEL TORACE. www.fisiokinesiterapia.biz

I TRAUMI DEL TORACE. www.fisiokinesiterapia.biz I TRAUMI DEL TORACE www.fisiokinesiterapia.biz La principale causa di una emergenza toracica è rappresentata dai traumi toracici. Nel mondo occidentale il 20-25% delle morti traumatiche sono dovute ad

Dettagli

I TRAUMI MUSCOLARI LE CONTUSIONI Contusioni più o meno gravi, almeno una volta nella vita, le abbiamo subite più o meno tutti. Esse, in parole povere, rappresentano il risultato di un evento traumatico

Dettagli

Stefano Miglior. Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico SMI

Stefano Miglior. Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico SMI Stefano Miglior Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico Concetti fondamentali E una malattia estremamente particolare caratterizzata da una progressione lenta ma continua verso la perdita della funzione

Dettagli

Chiusura dell auricola: Perché? A quali pazienti?

Chiusura dell auricola: Perché? A quali pazienti? Cardio-Nursing TORINO 25 27 OTTOBRE 2012 Chiusura dell auricola: Perché? A quali pazienti? Francesco Fisichella Chiusura dell auricola sinistra sinistra con device Perché? Premessa LA F.A. CRONICA N.V.

Dettagli

Azienda USL 6 di LIVORNO Progetto Chronic care model Flow chart scompenso cardiaco Versione 2.1 del 29.3.2010

Azienda USL 6 di LIVORNO Progetto Chronic care model Flow chart scompenso cardiaco Versione 2.1 del 29.3.2010 INIZIO a) Richiesta visita per sintomatologia o b) Controlli clinici a seguito di altra patologia INIZIO Individua tipologia dei pazienti Realizza elenco di pazienti con sintomi di SC e alterazioni strutturali

Dettagli

LA FIBRILLAZIONE ATRIALE: COS È

LA FIBRILLAZIONE ATRIALE: COS È LA FIBRILLAZIONE ATRIALE: COS È La fibrillazione atriale è l aritmia più comune nella popolazione. Durante la il ritmo del cuore non è più controllato dalla normale centralina (il nodo del seno), ma da

Dettagli

L ipertensione arteriosa. Vittorio Caimi Medico di Medicina Generale, Monza

L ipertensione arteriosa. Vittorio Caimi Medico di Medicina Generale, Monza L ipertensione arteriosa Vittorio Caimi Medico di Medicina Generale, Monza Che cosa faremo 1. Brainstorming: che cosa sapete sull ipertensione arteriosa? 2. Presentazione: prove disponibili ( che cosa

Dettagli

coin lesion polmonare

coin lesion polmonare coin lesion polmonare accurata anamnesi ed esame obiettivo impossibile confronto con precedenti radiogrammi lesione non preesistente o modificatasi TC Follow-up caratteri di benignità lesione sospetta

Dettagli

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: SCINTIGRAFIA MIOCARDICA DA SFORZO O

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: SCINTIGRAFIA MIOCARDICA DA SFORZO O INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: SCINTIGRAFIA MIOCARDICA DA SFORZO O CON STRESS FARMACOLOGICO Per la diagnosi e il trattamento delle seguenti patologie è indicato effettuare una scintigrafia

Dettagli

I PRINCIPALI SINTOMI RIFERITI ALLE MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO

I PRINCIPALI SINTOMI RIFERITI ALLE MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO I PRINCIPALI SINTOMI RIFERITI ALLE MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO Descrizione, definizione e richiami anatomici e fisiopatologici www.fisiokinesiterapia.biz Emoftoe o emottisi Si tratta dell emissione

Dettagli

Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. A cura del Gruppo Formazione

Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. A cura del Gruppo Formazione 3 2 1 disostruiamoci A cura del Gruppo Formazione Prima di tutto valutare la sicurezza della scena dove dobbiamo intervenire PREMESSA Il paziente pediatrico può essere suddiviso in medicina d urgenza schematicamente

Dettagli

Uni.C.A. UniCredit Cassa Assistenza

Uni.C.A. UniCredit Cassa Assistenza Uni.C.A. UniCredit Cassa Assistenza Incontri di presentazione della Campagna di Prevenzione 2014-2015 Il Comitato Scientifico: Antonio Colombo, Eugenio Villa, Francesco Violante Cologno Monzese, 28 gennaio

Dettagli

LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO

LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO LA CONSULENZA GENETICA PRENATALE Fare Dr. Renato clic per Scarinci modificare lo stile del sottotitolo dello schema GENETICA CLINICA Costituisce la parte applicativa

Dettagli

RISOLUZIONE N. 72/E. Roma, 3 agosto 2015

RISOLUZIONE N. 72/E. Roma, 3 agosto 2015 RISOLUZIONE N. 72/E Direzione Centrale Normativa Roma, 3 agosto 2015 OGGETTO: Interpello - Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 ALFA SPA Punto n. 33, tabella A, parte seconda, DPR 26 ottobre 1972,

Dettagli

scaricato da

scaricato da Corso Integrato di Malattie Cardiovascolari Coordinatore: Prof. M. Cotrufo LE PATOLOGIE DELL AORTA L AORTA E UNA STRUTTURA ESTREMAMENTE VULNERABILE perche la tunica media e povera di fibrocellule muscolari

Dettagli

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno

Dettagli

La diagnosi di morte: la morte encefalica. Dr. Maurizio Cecconi A.O. San Giovanni Addolorata Roma, 12 Ottobre 2012

La diagnosi di morte: la morte encefalica. Dr. Maurizio Cecconi A.O. San Giovanni Addolorata Roma, 12 Ottobre 2012 La diagnosi di morte: la morte encefalica Dr. A.O. San Giovanni Addolorata Roma, 12 Ottobre 2012 Premessa indispensabile per poter parlare di prelievi d organo a scopo di trapianto è il concetto di morte

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune

Dettagli

angina esofagea. DOLORE TORACICO DI ORIGINE ESOFAGEA

angina esofagea. DOLORE TORACICO DI ORIGINE ESOFAGEA Angina esofagea Angina esofagea Angina pectoris DOLORE TORACICO DI ORIGINE ESOFAGEA Nella diagnosi differenziale del dolore di origine coronarica il ruolo principale spetta al dolore toracico di origine

Dettagli

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico Raccomandazione 0, 0, Marzo Marzo 008. 008. Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della. Committenza della Direzione Aziendale/Zonale per la prevenzione della osteonecrosi da

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con

Dettagli

Fondamenti metodologici della neuropsicologia. Il metodo neuropsicologico. Dai dati alla teoria. Il metodo della correlazione anatomo-clinica

Fondamenti metodologici della neuropsicologia. Il metodo neuropsicologico. Dai dati alla teoria. Il metodo della correlazione anatomo-clinica FUNZIONI ESECUTIVE E MISURE ELETTROFISIOLOGICHE PATRIZIA S. BISIACCHI DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA GENERALE PADOVA Fondamenti metodologici della neuropsicologia Studio delle basi neurali delle funzioni mentali

Dettagli

Dall equazione del flusso si ricava la P arteriosa come il prodotto del flusso (GC) per la resistenza (RPT):

Dall equazione del flusso si ricava la P arteriosa come il prodotto del flusso (GC) per la resistenza (RPT): Dall equazione del flusso si ricava la P arteriosa come il prodotto del flusso (GC) per la resistenza (RPT): Il volume di sangue nelle arterie determina il valore di Pa. Esso dipende dal volume immesso

Dettagli

I SOFFI CARDIACI. Page 1

I SOFFI CARDIACI. Page 1 I SOFFI CARDIACI Rumori cardiaci generati da moti vorticosi del flusso ematico. durata superiore rispetto a quella dei toni cardiaci fisiologici, dovuti alla chiusura delle valvole (tricuspide/bicuspide

Dettagli