Che cosa è il P.O.F PIANO OFFERTA FORMATIVA. Che cosa è il P.O.F. Contesto socio-ambientale dell Istituto. Rapporti scuola-territorio
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- Agata Magnani
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1 PIANO OFFERTA FORMATIVA Che cosa è il P.O.F. Contesto socio-ambientale dell Istituto Rapporti scuola-territorio Progettazione educativa Progettazione curricolare e opzionale Progettazione didattico-organizzativa Regolamento d Istituto Che cosa è il P.O.F L Istituto Comprensivo di Crevalcore è nato il 1 settembre dell a.s. 2000/01. Esso accorpa 6 scuole, diversamente distribuite sul territorio comunale, che accolgono alunni lungo il percorso scolastico che va dai 3 ai 14 anni. L Autonomia scolastica (D.P.R. 8/3/99 n. 275) comporta maggiori libertà di scelta e di azione, ma anche compiti ed impegni nuovi, quali l espressione di una capacità progettuale specifica per l articolazione di un Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.) qualificato e ben integrato. 1
2 Questo documento costituisce il P.O.F. dell Istituto pertanto: - ne rappresenta il documento fondamentale - ne esplicita il progetto educativo in tutte le sue componenti - riflette ed interpreta i bisogni formativi della realtà locale - è predisposto con la partecipazione di tutte le componenti scolastiche - è lo strumento per rendere trasparente, leggibile e verificabile ciò che l Istituto fa, come lo fa e perchè - costituisce la base per gli impegni reciproci assunti In particolare il P.O.F. è da noi inteso come strumento di documentazione e di progettazione comune, al fine di rendere più condivise possibile le scelte e le strategie adottate. E un documento in continua revisione, aperto al contributo di alunni, genitori, comunità locale, docenti ed operatori scolastici. Per questo è soggetto ad una verifica e ad un confronto annuale per essere costantemente migliorato. La scuola garantisce l'elaborazione, l'adozione e la pubblicizzazione del Piano dell'offerta Formativa ( P.O.F.). La Carta dei Servizi e il Regolamento di ogni ordine di scuola ne sono parte integrante Il Collegio Docenti In collaborazione con Lo elabora Il Consiglio di Istituto Lo adotta P.O.F CARTA D IDENTITA Contesto socio-ambientale dell Istituto DELL ISTITUTO Consiglio di Istituto Famiglie Ente Locale Caratteristiche del territorio: il capoluogo e le frazioni Reso pubblico Associazioni e Agenzie Culturali del territorio Altre Scuole del territorio 2
3 Contesto socio-ambientale dell Istituto Caratteristiche del territorio: il capoluogo e le frazioni L ambiente del Comune di Crevalcore, in cui l Istituto comprensivo opera, è molto esteso. Oltre a Crevalcore, che è il capoluogo amministrativo, comprende 6 frazioni: Caselle, Bevilacqua, Sammartini, Palata Pepoli, Galeazza Pepoli, Bolognina. Il territorio comunale ha la forma di un poligono irregolare di circa sette lati: Crevalcore si trova a SUD OVEST, e sei frazioni tutte a NORD. La collocazione decentrata del capoluogo, a 31 Km da Bologna, è tale che il centro si trova in posizione equidistante anche dalle città di Modena e di Ferrara, verso le quali si assiste ad un pendolarismo frequente per lavoro e per studio. Presenta un economia mista, agricola e industriale, a forte immigrazione interna ed esterna. Il fenomeno migratorio, in continuo aumento negli ultimi anni, dall Italia meridionale e dai paesi stranieri, soprattutto extracomunitari, ha trovato accoglienza all interno delle nostre scuole, dove ogni anno si registrano nuovi arrivi, sia nel capoluogo sia nelle frazioni. Crevalcore presenta un importante impianto urbanistico che si è sviluppato lungo l asse della via principale da Porta Modena a Porta Bologna; ha notevoli testimonianze storico artistiche, che documentano il suo sviluppo, dalle origini medievali ai giorni nostri. Le aree per gli insediamenti produttivi (industriali e artigianali) sono due: una situata nella zona dei Beni Comunali, l altra lungo la Persicetana. Sono presenti piccole aree industriali e artigianali anche nelle frazioni di Palata, Bevilacqua e Caselle. Attualmente la popolazione del Comune di Crevalcore è di abitanti; i nuclei familiari sono 5665 (dati aggiornati al 30/09/2010). Si rileva che il numero totale degli abitanti è, negli ultimi anni, in leggero aumento, probabilmente per movimenti migratori dal Sud Italia e da Paesi comunitari ed extracomunitari. Questi dati confermano l aumento dello sviluppo urbanistico con la richiesta di nuovi alloggi. Nella campagna circostante il capoluogo, bella e ricca dal punto di vista naturalistico, si trovano le frazioni, che racchiudono anch esse preziose memorie storiche e culturali, come ville e chiese. Tutte sono collegate a Crevalcore tramite apposite Linee di corriere. Sul territorio comunale sono presenti tutti gli ordini di scuola dell obbligo e per l istruzione secondaria di 2 grado un Istituto Professionale per l Industria e l Artigianato ( I.P.I.A. ) 3
4 Le risorse Il Comune offre ai giovani diverse opportunità culturali, sportive e ricreative in genere. Sono presenti a Crevalcore: - Istituzione dei Servizi Culturali Paolo Borsellino al cui interno operano: 1. una biblioteca comunale che offre i seguenti servizi Attività di studio Attività di promozione lettura con le scuole Visite e attività delle scuole Prestito, reference, postazioni multimediali Archivio storico Sala lettura (presso la Scuola dell Infanzia Paltrinieri ) Sala Ilaria Alpi 2. una ludoteca che promuove attività centrate sull espressività, attraverso molteplici percorsi e linguaggi 3.il Teatro storico comunale G. Lodi che programma da vari anni una ricca e interessante attività teatrale. Inoltre nel territorio sono presenti: un Centro Culturale denominato Accademia Indifferenti e Risoluti che promuove lo studio e la conservazione dei beni storico artistici locali sportelli pedagogici gestiti dall Ente Locale, in convenzione con l Associazione La Bussola e La piccola carovana che operano in un ottica di prevenzione e di sostegno al disagio scolastico; la Casa dei giovani (Parrocchia); una sala cinematografica; la Pro Loco; il Centro Musicale Melò che promuove attività artistiche e culturali; il Centro Agricoltura Ambiente; un Centro Sportivo moderno e funzionale; un nuovo Centro socio-culturale punto di aggregazione dell associazionismo locale; il Centro Giochi; il Comitato Pace libera tutti ; la Casa Protetta Sandro Pertini ; l Associazione Palata e Dintorni l Associazione M.C.L. l Associazione Puci Farocia L Amministrazione locale offre inoltre numerose iniziative, alle quali l Istituto aderisce in vari momenti dell anno scolastico. 4
5 Rapporti scuola - territorio Enti e Associazioni Per elaborare il P.O.F. l Istituto ha sviluppato un importante collaborazione con il territorio, accogliendo proposte e pareri delle sue diverse componenti, nel rispetto delle funzioni e competenze specifiche di ognuno. Ciò ha permesso di progettare un offerta formativa che riflette le esigenze della realtà culturale, sociale ed economica in cui le scuole operano e nello stesso tempo di raccordarsi alla programmazione formativa territoriale. In primo luogo si evidenzia il rapporto tra Istituzione scolastica e Comune, che si esprime nell Accordo di Programma, il documento che definisce i reciproci impegni in un ottica di cooperazione per favorire il diritto all istruzione e all educazione quale diritto alla persona. Gli interventi del Comune riguardano principalmente 3 ambiti: - DIRITTO ALLO STUDIO/ interventi e servizi di QUALIFICAZIONE del sistema scolastico - DIRITTO ALLO STUDIO/ servizi per l ACCESSO SCOLASTICO - GESTIONE ed UTILIZZO delle STRUTTURE SCOLASTICHE Per promuovere molti dei progetti e delle attività che arricchiscono l offerta formativa l Istituto collabora con: - A.V.I.S - A.I.D.O. - A.U.S.L. - ARCI Caselle - ASSOCIAZIONE M.C.L. - ASSOCIAZIONE Palata e Dintorni - ASSOCIAZIONE Puci Farocia - CASA PROTETTA Sandro Pertini - C.D.L.E.I - CENTRO AGRICOLTURA AMBIENTE - CENTRO EDUCAZIONE AMBIENTALE e SOSTENIBILITA di Nonantola - ISTITUZIONE P. Borsellino - CIOP /Informagiovani/CIP - COMITATO GENITORI - COMITATO Pace libera tutti - CONSORZIO INTERCOMUNALE per le Piscine - COOP Adriatica - COOPERATIVA G.Stoppani - GEOVEST - POLIZIA MUNICIPALE - SCUOLE e ISTITUTI SUPERIORI - SOCIETA SPORTIVE di Crevalcore - SOCIETA Tarnein - SORGEA - PUBBLICA ASSISTENZA - UNIVERSITA degli Studi di Bologna Famiglie L Istituto promuove e ricerca il rapporto con le famiglie dei propri alunni, la cui collaborazione considera fondamentale alla realizzazione del progetto educativo- didattico nel suo insieme. Come definito nei Regolamenti dei rispettivi Ordini di scuola, questo rapporto si basa su: 1) Incontri - del Consiglio di Istituto - dei Consigli di Intersezione e di Interclasse - del Consiglio di Classe - Assemblee - Colloqui individuali - Comitato dei genitori - G.L.I.S. 2) Comunicazioni scritte 3) Feste 4) Patto educativo di corresponsabilità 5
6 Patto EDUCATIVO di corresponsabilità (DPR n. 249 del , modificato con DPR n. 235 del ) Scuola Secondaria di 1 Grado M.Polo La scuola, le famiglie e gli studenti condividono e sottoscrivono un patto di corresponsabilità educativa, al fine di rendere più efficace e omogenea l azione educativa. La SCUOLA si impegna a La FAMIGLIA si impegna a Lo STUDENTE si impegna a OFFERTA FORMATIVA Promuovere negli studenti il benessere psico-fisico, la crescita personale e culturale, la capacità di relazioni attraverso la realizzazione di progetti, iniziative ed esperienze di carattere interdisciplinare e di volontariato. Conoscere l offerta formativa della scuola, informare i figli e collaborare alla sua realizzazione. Condividere con gli insegnanti e la famiglia le linee essenziali del piano formativo e della programmazione del Consiglio di classe. RELAZIONALITÀ Creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la discussione, favorire l ascolto dell alunno (aspettative, interessi, progetti ecc.) per facilitare lo sviluppo della sua personalità, la conoscenza ed il rapporto reciproco tra studenti, l integrazione, l accoglienza, il rispetto di sé e dell altro. Favorire la consapevolezza che si fa parte di una comunità. Promuovere le capacità di ognuno, i comportamenti collaborativi e il rispetto consapevole delle regole sociali. Condividere con gli insegnanti linee educative comuni, supportando la scuola nella sua azione educativa e didattica. Percepire gli studenti come un Bene comune, favorendo la corresponsabilità fra i genitori. Mantenere costantemente, nelle diverse situazioni e attività, un comportamento positivo, corretto e collaborativo, rispettando se stessi, le persone, gli oggetti, gli ambienti e le regole della convivenza civile (riferimenti alla Costituzione) PARTECIPAZIONE Offrire alle famiglie momenti di incontro individuali e di classe (colloqui individuali mensili o su appuntamento, ricevimenti e assemblee) Mantenere aperto un dialogo sugli aspetti Essere presente con regolarità agli incontri di classe. Partecipare a questi incontri con la consapevolezza che essi vogliono favorire il bene comune. 6 Frequentare regolarmente la scuola. Impegnarsi con continuità nello studio e nei compiti. Partecipare in modo positivo allo svolgimento dell attività didattica e formativa.
7 educativi fondamentali per la crescita e per gli apprendimenti degli alunni. Garantire la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe. INTERVENTI EDUCATIVI Individuare possibili strategie educative individuali o di gruppo, preventive agli interventi disciplinari. Contattare le famiglie in caso di infrazioni, per comunicare i provvedimenti disciplinari che si ritengono opportuni. Fare rispettare le norme di comportamento contenute nel regolamento d istituto, per favorire un ambiente sereno ed una migliore convivenza civile. Mantenere un dialogo costante con le famiglie, informandole sul percorso degli studenti, soprattutto mediante i colloqui ed il quaderno delle comunicazioni. Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola. Dialogare con i figli e seguire il loro percorso scolastico. Collaborare con la scuola per una riflessione costruttiva sugli episodi di conflitto e per l individuazione concreta di strategie e azioni per il superamento degli stessi. Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli insegnanti. Favorire il rispetto reciproco, sviluppando la collaborazione, l integrazione e la solidarietà. Fare proposte costruttive su nuovi modi di risolvere i conflitti al fine di evitare provvedimenti disciplinari individuali e di gruppo. 7
8 Progettazione educativa Valori e principi fondamentali Questo Istituto si ispira ai seguenti valori e principi fondamentali che danno un significato educativo e formativo ai propri interventi: UGUAGLIANZA e IMPARZIALITA La scuola si adopera affinché le diversità di sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni socio economiche, non possano in alcun modo limitare l esercizio effettivo del diritto all istruzione. Nel rispetto delle scelte della famiglia, ogni attività è rivolta alla totalità degli alunni e delle alunne. Gli utenti hanno diritto ad essere trattati in modo obiettivo e imparziale in ogni momento della vita scolastica. CONTINUITA EDUCATIVA La scuola garantisce il diritto dell alunno ad un percorso formativo organico e completo secondo una logica di sviluppo coerente che valorizzi le competenze già acquisite e riconosca la specificità e la pari dignità dell azione educativa di ciascun ordine di scuola. ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE e SOCIALIZZAZIONE La scuola si apre e si organizza per rendere partecipe ogni singolo alunno al proprio progetto educativo, coinvolgendo anche la famiglia, al fine di offrire una rete di relazioni stabili ed arricchenti, basate sul confronto e il rispetto delle diversità. Tale obiettivo viene raggiunto attraverso una metodologia inclusiva affinché il processo di integrazione innalzi la qualità dell esperienza scolastica e sociale di ciascun soggetto sotto il profilo educativo didattico e organizzativo. La scuola si adopera per attivare ogni forma di attenzione e di orientamento nel rispetto dei bisogni e dei diritti dei bambini in situazione di difficoltà. La scuola favorisce lo sviluppo della cultura dell integrazione nei servizi educativi, scolastici e formativi ; valorizza il coordinamento tra scuola e territorio e programma attività di gruppo e di laboratorio. PROMOZIONE DELL AGIO E DEL BENESSERE A PREVENZIONE DEL DISAGIO. La scuola promuove il rispetto dell alunno, come persona da conoscere, accogliere, valorizzare, prendendo in considerazione anche la sua storia. Inoltre pone questo valore come prioritario nell instaurare le relazioni al suo interno affinché la scuola stessa diventi uno spazio educativo dove i ragazzi imparino a stare bene, tra loro e con gli adulti, sviluppando competenze sociali come la collaborazione, l accoglienza, il rispetto, la fiducia, il senso di responsabilità nell ambito del comportamento e degli impegni assunti, la consapevolezza di sé e degli altri, migliorando la qualità della vita e facilitando gli apprendimenti. CREATIVITA La scuola evita di ridurre la creatività alle sole dimensioni espressive, ma ne favorisce lo sviluppo attraverso un azione integrata che mira tanto agli aspetti cognitivi, quanto a quelli fisici, affettivi e relazionali della personalità dell alunno. 8
9 Bisogni degli alunni Dalle osservazioni compiute sulle caratteristiche specifiche degli allievi di questo Istituto sono emersi i seguenti bisogni principali: 1. equilibrata crescita psico fisica 2. rapporti interpersonali costruttivi e stabili in ambienti qualificati e sereni 3. competenze adeguate alla complessa realtà sociale e culturale 4. bisogni educativi speciali degli alunni diversamente abili 5. formazione adeguata e sviluppo delle potenzialità degli alunni con D.S.A. Finalità educative L Istituto, tenendo presenti le finalità proprie della scuola di base, i valori a cui si ispira e i bisogni rilevati dall osservazione della sua utenza, si propone come : - scuola che Accoglie - scuola che Forma - scuola che Valorizza - scuola che Orienta facendo di Accoglienza Competenza Creatività le tre parole chiave della propria missione di scuola. 9
10 Progettazione curricolare Le discipline Per la Scuola dell Infanzia sono individuati i Campi di Esperienza, mentre per la Scuola Primaria e Secondaria di 1 Grado le singole discipline sono considerate nella loro specificità, proposte all interno di tre grandi Aree disciplinari (Area linguistico-artistico-espressiva, Area storico-geografico-sociale e Area matematico-scientifico-tecnologica) secondo le Nuove Indicazioni per la Scuola dell Infanzia e per il Primo Ciclo d Istruzione approvate col D. M. del 31 luglio INFANZIA PRIMARIA SEC. DI 1 GRADO Campi di esperienza Discipline Discipline Il sé e l altro Area Linguistico -Artistico - Espressiva Area Linguistico - Artistico - Espressiva Il corpo e il movimento Italiano Lingue comunitarie Italiano Lingue comunitarie Linguaggi,creatività, espressione Musica Arte e Immagine Musica Arte e Immagine I discorsi e le parole Corpo movimento e sport Scienze Motorie e Sportive La conoscenza del mondo Area Storico Geografica Storia Geografia Cittadinanza e Costituzione Area Storico - Geografica Storia Geografia Cittadinanza e Costituzione Area Matematico Scientifico - Tecnologica Matematica Scienze naturali e sperimentali Tecnologia Area Matematico Scientifico - Tecnologica Matematica Scienze naturali e sperimentali Tecnologia I.R.C. o Studio Individuale I.R.C. o Attività di Studio e/o Ricerca individuale o di gruppo con assistenza di personale docente I.R.C. o Attività formativa con Programmazione e Valutazione L insegnamento della Religione Cattolica si attiene ai programmi vigenti D.P.R.11 Febbraio 2010(nel mese di Settembre viene fornito alle famiglie il Modello ALLEGATO E per la facoltà di avvalersi o meno dell Attività di I.R.C. o Attività Alternativa o Uscita da Scuola). L Educazione alla Cittadinanza si concretizza in una offerta di attività educative e didattiche unitarie a cui concorrono i docenti contitolari del gruppo classe al fine di promuovere l acquisizione delle conoscenze e delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione come previsto dalla Legge 169 del Il nostro Istituto da anni promuove in prima persona esperienze e progetti sulla Educazione alla cittadinanza attiva e solidale e alla pace, sulla cultura dei diritti umani e dell infanzia. Inoltre aderisce a iniziative organizzate dalle istituzioni del territorio in cui opera, attraverso un rapporto di stretta collaborazione. 10
11 MONTE ORE DISCIPLINARE SCUOLA PRIMARIA (Decreto del Presidente della Repubblica N.89 del 20 Marzo2009 ) ORARIO OBBLIGATORIO 2^ a 27 ore Classi a Tempo Normale 1^ a 30 ore 2^ a 30 ore Classi ex Nuovo Ordinamento 3^ - 4^ - 5^ I.R.C. o alternativa LINGUE COMUNITARIE TECNOLOGIA ITALIANO MATEMATICA STORIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI GEOGRAFIA ARTE E IMMAGINE MUSICA CORPO MOVIMENTO SPORT Totale AMPLIAMENTO dell OFFERTA FORMATIVA Totale Classi Tempo Pieno ORARIO OBBLIGATORIO 1^ 2^ 3^ - 4^ - 5^ I.R.C. o alternativa LINGUE COMUNITARIE TECNOLOGIA ITALIANO MATEMATICA STORIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI GEOGRAFIA 1/2* 1/2* 1/2* ARTE E IMMAGINE MUSICA CORPO MOVIMENTO SPORT 1/2* 1/2* 1/2* Totale * Le classi che hanno scelto l Attività di nuoto faranno 1 ora di GEOGRAFIA nel quadrimestre durante il quale viene svolta la suddetta attività. Gli insegnamenti disciplinari possono essere integrati da percorsi progettuali che non rappresentano attività aggiuntive, ma che si inseriscono pienamente nella programmazione educativa e didattica annuale della classe (vedi Progetti di Macroarea Curricolare ). 11
12 MONTE ORE DISCIPLINARE SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO (Decreto del Presidente della Repubblica N.89 del 20 Marzo 2009) CLASSI 1^ - 2^ - 3^ a 30 ore ORARIO OBBLIGATORIO 1 e 2 quadrimestre curricolare approfondimento RELIGIONE / ALTERNATIVA 1 ITALIANO / STORIA/ 9 1 GEOGRAFIA INGLESE 3 FRANCESE 2 MATEMATICA / SCIENZE 6 TECNOLOGIA 2 ARTE E IMMAGINE 2 MUSICA 2 SCIENZE MOTORIE E 2 SPORTIVE Totale 29 1 CLASSI 3^ a 33 ore ORARIO OBBLIGATORIO 1 e 2 quadrimestre curricolare approfondimento RELIGIONE / ALTERNATIVA 1 ITALIANO / STORIA / 9 4 GEOGRAFIA INGLESE 3 FRANCESE 2 MATEMATICA / SCIENZE 6 TECNOLOGIA 2 ARTE E IMMAGINE 2 MUSICA 2 SCIENZE MOTORIE E 2 SPORTIVE Totale 29 4 Attività d Approfondimento: Italiano, Storia e Geografia Gli insegnamenti disciplinari possono essere integrati da percorsi progettuali che non rappresentano attività aggiuntive, ma che si inseriscono pienamente nella programmazione educativa e didattica annuale della classe (vedi progetti di Macroarea curricolare). 12
13 Organi di programmazione e di verifica Il Piano di Lavoro delle attività educativo-didattiche di ogni singola classe/sezione è il risultato di una programmazione collegiale, che nasce da incontri periodici dei docenti a vari livelli: - INFANZIA: gruppo di intersezione e/o sezioni parallele - PRIMARIA: gruppo classe/modulo e/o per classi parallele - SECONDARIA DI 1 GRADO: Consiglio di classe e/o incontro per Dipartimenti disciplinari Sia alla scuola Primaria sia alla scuola Secondaria di 1 grado si attuano regolarmente incontri tra docenti che insegnano la medesima disciplina o area. Nell ambito di questi incontri i docenti si confrontano principalmente su: programmazione delle attività e suo adeguamento in itinere scelte e percorsi disciplinari comuni interventi individualizzati e attività di interclasse obiettivi specifici di apprendimento prove di verifica quadrimestrali e modalità di valutazione Il metodo I docenti, nell articolare il loro intervento, tengono conto di alcune scelte metodologiche generali che costituiscono la base della collegialità educativa e didattica. AREA AFFETTIVA 1. Educazione ai principi fondamentali della convivenza civile e alla non violenza e alla pace. 2. Sviluppo di valori comuni, indipendentemente dall etnia, dalla religione, dallo stato sociale e dal sesso. 3. Impegno nell instaurare una corretta relazione. AREA COGNITIVA 1. Continuità e gradualità dell intervento. 2. Scelte qualitative e formative dei contenuti. 3. Sviluppo delle competenze e trasversalità dei saperi. 4. Attenzione ai tempi e agli stili di apprendimento individuali. 13
14 Valutazione alunni (Decreto del Presidente della Repubblica N.122 del 22 Giugno 2009) La valutazione è una componente dell apprendimento e rientra a pieno titolo nella programmazione delle attività educativo didattiche dell Istituto. Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Nella scuola Primaria le prove di verifica di fine quadrimestre sono concordate dai docenti delle classi parallele, negli incontri di programmazione. Nella scuola Primaria e nella scuola Secondaria di 1 grado la valutazione è riferita ai livelli di apprendimento conseguiti dagli alunni nelle attività obbligatorie ed in quelle opzionali e riguarda sia gli apprendimenti sia il comportamento. L'aspetto valutativo è documentato attraverso una scheda di valutazione adottata a livello nazionale, che riporta gli obiettivi generali desunti dalle Indicazioni per il curricolo ( D.M. del 31 Luglio 2007 ). In base al Decreto del Presidente della Repubblica la valutazione periodica e finale sarà espressa in decimi. Il primo ciclo, della durata di 8 anni (6-14 anni), si conclude con un esame di Stato il cui esito è espresso con valutazione in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall alunno.. INVALSI Autovalutazione di Istituto Valutazione interna Efficacia ed efficienza del POF Efficacia della programmazione didattica Qualità dell insegnamento Grado di soddisfazione delle famiglie e del territorio Progetti speciali di ampliamento dell Offerta Formativa Competenza del Collegio dei Docenti e del Dirigente Scolastico Valutazione esterna Valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni Diagnosi (iniziale) Formativa(in itinere) Sommativa (annuale/biennale) registrata nella scheda VALUTAZIONE DELLA QUALITA COMPLESSIVA DELL OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA Competenza dei docenti di classe Competenza dell Ist. Nazionale Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione. L Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI) ha il compito di rilevare la qualità dell intero sistema scolastico nazionale, attraverso verifiche sulla qualità di conoscenze e abilità degli studenti. Fra gli obiettivi della Direttiva Ministeriale N.76 del 6 Agosto2009 assume particolare importanza la valutazione degli apprendimenti di Italiano e Matematica degli studenti della 2^ e 5^ classe della Scuola Primaria e della 1^ e 3^ classe della Scuola Secondaria di 1 Grado. Per quest ultima classe si terrà conto della valutazione degli apprendimenti cui sono sottoposti gli studenti in occasione della prova nazionale dell esame di Stato al termine del primo ciclo. Dall anno scolastico 2009/ 10 questa valutazione ha carattere obbligatorio per tutte le scuole statali e paritarie come specificato dalla C.M. N.86 del 22 Ottobre
15 Piano Annuale di Formazione e Aggiornamento Per l a.s.2010 /11 le tematiche proposte per la Formazione in servizio e l Aggiornamento del personale sono le seguenti: TITOLO/ARGOMENTO ENTE ORGANIZZATORE DATE NOTE INSEGNARE SCIENZE, COME UNIRE FORMAZIONE ED ETICA I INCONTRO ENERGIE E RISORSE FRA RICCHEZZE E POVERTA Prof. Vincenzo Balzani Università di Bologna IC Crevalcore 2/3 Settembre 2010 II INCONTRO METODOLOGIA D INSEGNAMENTO DELLA SCIENZA CON RIFERIMENTO ALLA FORMAZIONE DI UN ETICA DEL CITTADINO Prof.ssa Margherita Venturi Università di Bologna PROGETTARE PER COMPETENZE NELLA LOGICA DEL CURRICOLO VERTICALE SCREENING E DISLESSIA IC Crevalcore Azioni formative previste dal Protocollo di Intesa MIUR AID FONDAZIONE TELECOM, firmato in data 3 Marzo Formazione in tema di Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Settembre Novembre 2010 L ambiente di formazione Screening e dislessia sarà online a partire dal 15 ottobre 2010, all indirizzo dislessia. Le attività previste dall Ambiente avranno termine il 15 dicembre 2010 FORMATORI Prof.C.Dellucca Prof.E. Michelini Prof.A. Gulizia IRRE ENTE FORMATORE ANSAS (Agenzia nazionale Sviluppo Autonomia Scolastica) CORSO DI FORMAZIONE SUI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO Alta formazione, rivolta ai docenti referenti e ai docenti di area (lingua, matematica e lingua straniera) della scuola secondaria di 1 e 2 grado, come approfondimento della didattica disciplinare specifica. Protocollo di Intesa MIUR AID FONDAZIONE TELECOM, firmato in data 3 Marzo Formazione in tema di Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Ottobre Novembre 2010 ELLE Emergenza lingua LIM Piano di diffusione Lavagne Interattive e Multimediali Progetto regionale USR ANSAS Aprile 2010 Maggio 2011 Date da definirsi ANSAS (Agenzia nazionale Sviluppo Autonomia Scolastica) INDICAZIONI PER IL CURRICOLO. UN MONDO DI NUMERI. CONSIDERAZIONI Ambito territoriale 1 Novembre 2010 Febbraio
16 DIDATTICHE IN AMBITO ARITMETICO. Giornata Pedagogica "QUALE DOCENTE CLIL?" ENGLISH TROUGH CREATIVE METHOD LEND lingua e nuova didattica, in collaborazione con: British Council Italy BCLA Ambassade de France Goethe-Institut Roma ACLE, Associazione Culturale Linguistica educational 25 Ottobre Novembre 2010 CORSO DI PRIMA ALFABETIZZAZIONE IC Calderara di Reno Novembre STORIE DA MANGIARE Matilde Ristorazione 21 Ottobre 2010 CORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI E GENITORI CORSO DI PERFEZIONAMENTO SULLA RIEDUCAZIONE POSTURALE DELLA SCRITTURA. Operatori ASL (Distretto Pianura Ovest) Nuovo Centro di ricerca Magni Crotti (Milano) Date da definirsi Febbraio Marzo 2011 Corso per docenti e genitori della Scuola Primaria U. Pizzoli di Palata Pepoli CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN TUTOR DELL APPRENDIMENTO Facoltà di Psicologia di Padova a.s. 2010/2011 HANDImatica 2010 VIII Mostra Rassegna nazionale su Tecnologia ICT e disabilità Ideazione, progettazione, direzione organizzativa a cura di Fondazione ASPHI onlus Avviamento e Sviluppo di Progetti per ridurre l Handicap mediante l Informatica Via Arienti Bologna tel staff@asphi.it Bologna novembre 2010 INCONTRI DI FORMAZIONE PER GENITORI. I.C. di Crevalcore in collaborazione con Ufficio Scolastico del Comune di Crevalcore e con la Cooperativa Il pettirosso 2 incontri (date da definirsi) Corso per genitori della Scuola Primaria U. Pizzoli di Palata Pepoli LA COLLABORAZIONE SCUOLA/FAMIGLIA: INSIEME PER PROMUOVERE BENESSERE A SCUOLA. STRUMENTI PER UNA COMUNICAZIONE EFFICACE E PER L ESERCIZIO DEL PROPRIO RUOLO NELLA RELAZIONE EDUCATIVA. I.C. di Crevalcore in collaborazione con Ufficio Scolastico del Comune di Crevalcore e con la Cooperativa Il pettirosso Dicembre 2010 Gennaio 2011 Corso per docenti e genitori della Scuola Secondaria di I grado M. Polo 16
17 Progettazione didattica e organizzativa Edifici SCUOLA dell INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA di 1 GRADO CREVALCORE G. Dozza Via Puccini 242 G. Lodi Via XXV Aprile 85 M. Polo Via Guisa 308 PALATA PEPOLI C.Paltrinieri Via Provanone 4964 U.Pizzoli Via Provanone 5016/A CASELLE G. Calanca Via del Papa 35 Spazi e orari Plessi Scuola dell Infanzia Nell'Istituto Comprensivo di Crevalcore sono presenti 3 plessi di scuola dell Infanzia, situati nel Comune di Crevalcore: - plesso "PALTRINIERI", frazione Palata Pepoli, 2 sezioni; orario plesso "CALANCA", frazione Caselle, monosezione; orario plesso "DOZZA", Crevalcore capoluogo, 6 sezioni; orario
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