Ecolabel. Ecolabel. Ferrara 17 dicembre Paolo Fabbri

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Ecolabel. Ecolabel. Ferrara 17 dicembre 2003. Paolo Fabbri paolo@punto3.info"

Transcript

1 Oggi parleremo dei: MARCHI di QUALITA ECOLOGICA Ferrara 17 dicembre 2003 Azioni concrete per lo sviluppo sostenibile: il GGP- Green Public Procurement Ecolabel MARCHI DI QUALITA ECOLOGICA Marchi Ecologici Nazionali Etichette Energetiche Marchio FSC Certificazione SA8000 Marchio TransFair Etichette e Marchi Biologici sistema di etichettatura ecologica europea dell Unione Europea Ecolabel Il sistema di etichettatura ecologica europea dell Unione Europea Ecolabel MARCHIO EUROPEO DI QUALITA ECOLOGICA Premia i prodotti e i servizi migliori dal punto di vista ambientale. Attesta che il prodotto ha un ridotto impatto ambientale, lungo tutto il suo ciclo di vita (dalla culla alla tomba). Ecolabel è: Uno strumento volontario Uno strumento selettivo

2 sistema di etichettatura ecologica europea dell Unione Europea Ecolabel L Ecolabel è: 1. Certificato da un organismo competente. 2. Facile da riconoscere. 3. Di qualità: non solo ecologica ma anche prestazionale. 4. Basato su dati scientifici. 5. Controllato da Autorità Pubbliche. sistema di etichettatura ecologica europea dell Unione Europea Ecolabel Per ogni prodotto vengono presi in esame i principali aspetti ambientali connessi alla sua realizzazione: Qualità dell aria, dell acqua e del suolo Produzione di rifiuti Consumo di risorse ed energia Sicurezza e salute dei lavoratori e consumatori Inquinamento acustico Tutela della biodiversità individuando tutti gli impatti ambientali lungo tutto il suo ciclo di vita. sistema di etichettatura ecologica europea dell Unione Europea Ecolabel I prodotti con marchio Ecolabel rispondono ai seguenti requisiti: Prestazionali (efficiena, durata, etc). Di composizione (materiali usati e contenuto di determinate sostanze). Di processo produttivo (efficienza ambientale del processo,impiego di determinate sostanze). Di fine di vita del prodotto (recuperabilità, riciclabilità e disassemblaggio). sistema di etichettatura ecologica europea dell Unione Europea Ecolabel Ecolabel permette di riconoscere i prodotti sostenibili. Un prodotto è sostenibile quando rispetta la regola delle 4 S : La soddisfazione (Satisfaction) dei bisogni del consumatore. La sostenibilità (Sustainability) del prodotto in termini di consumo delle risorse naturali. L accettazione sociale (Social Acceptability) dell impresa e dei suoi prodotti. La sicurezza (Safety) del prodotto.

3 Il sistema di etichettatura ecologica europea dell Unione Europea Le procedure per l assegnazione dell Ecolabel sono stabilite dal Regolamento Comunitario n 1980 del In Italia l organo competente per il rilascio del marchio è il Comitato Ecolabel ed Ecoaudit, mentre la verifica del rispetto dei requisiti è affidata ANPAT (Agenzia Nazionale per la Protezione dell Ambiente e Territorio). La validità del marchio è di 3/5 anni. Ecolabel Prodotti Ecolabel AMMENDANTI CARTA COPIE COMPUTER DETERSIVI FRIGORIFERI LAVATRICI LAVASTOVIGLIE LAMPADINE MATERASSI PITTURE E VERNICI CALZATURE TESSUTI TESSUTO CARTA 20 GRUPPI DI PRODOTTI DI LARGO CONSUMO ECOLABEL AD ECCEZIONE DI: ALIMENTI, BEVANDE e MEDICINALI IN ITALIA SONO PIU DI 300 I PRODOTTI ECOLABEL Il sistema di etichettatura ecologica europea dell Unione Europea Ecolabel Computer I criteri per l assegnazione dell EcoLabel ai Computer sono: Garanzia triennale. Consumi energetici e le modalità per limitarli soprattutto nella fase di Stand by. Contenuto minimo di mercurio. Telaio costituito da materiali riciclabili al 90% in volume.

4 Lampadine I criteri per l assegnazione dell EcoLabel alle lampadine sono: Limite al contenuto di mercurio. Confezione in cartone con una percentuale minima di materiale riciclato. Indicazioni ai consumatori sullo smaltimento e il risparmio energetico. Carta per copie Il consumo annuo di carta per fotocopie in Europa è di 2,7 milioni di tonnellate e la produzione comporta un considerevole impatto ambientale. Carta con marchio Ecolabel è caratterizzata dal minimo impatto possibile in termini di riduzione di emissioni inquinanti, di consumi energetici e di combutibili fossili. Etichette ecologiche nazionali Oltre 20 Paesi adottano differenti etichette ambientali basate tutte sull adesione volontaria dei produttori. Alcuni esempi sono: Etichetta Green Seal (U.S.A.) Etichetta Blauer Engel (Germania) Etichetta White Swan (Paesi Scandinavi) Etichetta Green Seal Green Seal è una organizzazione indipendente e senza scopo di lucro che vede il coinvolgimento diretto di rappresentanti di settori produttivi,dei consumatori, mondo scientifico, gruppi ambientalisti e sociali. Green Seal diffonde periodicamente dei rapporti nei quali vengono elencati, per ogni categoria, i prodotti con questo marchio. Tali rapporti hanno una elevata diffusione sia sulla stampa che su internet.

5 Etichetta Green Seal Il marchio Green Seal (1989) viene rilasciato a prodotti che rispondono ai seguenti requisiti (nelle fasi di produzione, uso e smaltimento) individuati come significativi per la riduzione dell impatto ambientale: Riduzione dell inquinamento atmosferico. Uso sostenibile delle risorse naturali. Corretta gestione dei rifiuti. Oggi sono oltre 50 le categorie di prodotti con questo marchio. Etichetta Blauer Engel In Germania è attiva dal 1977 Oggi è presente su oltre 104 categorie di prodotti e sevizi. L assegnazione del marchio è eseguita da una apposita Jury composta da rappresentanti: dello Stato, dei gruppi ambientalisti, di consumatori, di istituzioni scientifiche, dei sindacati, di industrie e dei mezzi di comunicazione. Etichetta Blauer Engel Etichetta White Swan Per verificare se un prodotto osserva gli standard stabiliti per la sua categoria viene considerato: L intero ciclo di vita del prodotto (materie prime, produzione, uso e smaltimento). Tutti gli aspetti di protezione ambientale (contenuto di sostanze pericolose, emissione di inquinanti, rumore, risparmio di energia, materie prime e acqua). Sicurezza (Tutela della salute). E il solo assieme all Ecolabel ad essere transnazionale. Nel 1989 il consiglio dei Ministri dei Paesi Scandinavi ha introdotto un marchio comune di qualità ecologica. Sono oltre 78 le categorie di prodotti 78 le categorie di prodotti con questo marchio

6 Etichetta White Swan Il marchio può essere rilasciato da ogni singolo organismo nazionale. L Etichetta White Swan viene assegnata a categorie di prodotti, non alimentari caratterizzati da un minor impatto ambientale rispetto ad altri analoghi. La durata temporale dell etichetta è limitata e può variare da 6 mesi a 3 anni. Esistono 2 livelli di etichettatura: Il marchio B (indica prodotti che soddisfano i criteri minimi di qualità ecologica) Il marchio A (indica prodotti che costituiscono il meglio del mercato). Life Cycle Assessment L analisi del ciclo di vita è un approccio sistemico che individua gli impatti ambientali lungo tutto il ciclo di vita del prodotto. A tal fine è necessario quantificare di tutti i flussi di energia, e materia associati ad ogni fase della vita di un prodotto. Life Cycle Assessment Life Cycle Assessment Sono 4 le fasi in cui si articola l LCA: Definizione degli obiettivi (scopo e finalità di tale studio). Raccolta dati (utilizzo di risorse naturali, di materie prime e energia) Valutazione degli impatti Interpretazione dei risultati e miglioramento L LCA può essere utilizzato come strumento di supporto alle decisioni nella: Gestione ambientale d impresa. Definizione di politiche ambientali pubbliche.

7 Eco-desing Per definizione un prodotto ecocompatibile è un oggetto che non esiste. Da tale definizione derivano strategie e prodotti che si caratterizzano per la riduzione dell uso di energia e materiali. Eco-desing L approccio su cui si basa l Eco-design si applica a tutte le componenti del prodotto (materie prime, imballaggi e pezzi di ricambio) e prevede soluzioni volte ad integrare e rendere prioritari gli aspetti ambientali e di conservazione delle risorse. Etichette energetiche per elettrodomestici Etichette energetiche per elettrodomestici Ogni anno le famiglie italiane SOLO per far funzionare i propri elettrodomestici consumano: Più di 27 miliardi di chilowattora = una bolletta energetica di quasi 6 milioni di Euro un contributo di circa 19 milioni di tonnellate di anidride carbonica ai problemi dell effetto serra =

8 Etichette energetiche per elettrodomestici Etichette energetiche per elettrodomestici Scegliere gli elettrodomestici che hanno le migliori prestazioni da un punto di vista energetico comporta un risparmio per i consumatori ed un beneficio per l ambiente. Per questo sui principali elettrodomestici (frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie) è stata resa obbligatoria l etichetta energetica. L etichetta da molte informazioni riguardo al prodotto. Una prima classificazione in classi di efficienza energetica che vanno dalla A, che garantisce i minori consumi, alla G che è indice di inefficienza energetica. I consumi annui di un elettrodomestico in classe A possono essere considerati circa la metà di quelli associabili ad uno in classe G Etichette energetiche per elettrodomestici Etichette energetiche per elettrodomestici L etichetta fornisce inoltre altre informazioni: il consumo energetico ed idrico per ciclo di lavaggio (per lavatrici e lavastoviglie) il consumo energetico della centrifugazione, o dell asciugatura (per lavatrici e lavastoviglie) il consumo energetico annuo (per i frigoriferi e congelatori). la rumorosità dell apparecchio. I prodotti di classe A costano di più, ma la differenza può essere rapidamente ammortizzata dai minori consumi durante il funzionamento. Le informazioni presenti sull etichetta permettono anche di calcolare il costo in energie (corrente elettrica ed acqua) per ciclo di lavaggio o giorno di funzionamento, di conseguenza anche in quanto tempo ammorteremo l investimento iniziale.

9 Energy Star E' il marchio che l Ente per l Ambiente statunitense (EPA) conferisce ai computer a ridotto consumo energetico. Nasce nel 1993, e nel 2002 il marchio è stato adottato anche dall Unione Europea. Energy Star E uno strumento volontario, si basa su una auto dichiarazione del produttore. Stabilisce limiti massimi di consumo nella fase di Stand by, mentre non pone limiti sui consumi nella fase di utilizzo. In alcune gare di appalto la fornitura di attrezzature con etichetta Energy Star è divenuto un criterio premiante. Forest Stewardship Council Certificazione ed Etichettatura FSC Il logo FSC su un prodotto indica che il legno usato per fabbricarlo proviene da foreste gestite in modo ecologicamente compatibile, socialmente utile ed economicamente conveniente.

10 Forest Stewardship Council Forest Stewardship Council È il sistema di certificazione per le foreste e il legno e riguarda tutti i prodotti derivati. Oltre che sul legno il logo FSC si può trovare su tutti i derivati della cellulosa: carta, tovaglioli, carta igienica, asciugatutto, fazzoletti, ecc. Il FSC è una Organizzazione internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri: Gruppi ambientalisti e sociali Comunità indigene Proprietari forestali Industrie che lavorano e commerciano legno Scienziati e tecnici del settore che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. Forest Stewardship Council Obiettivi del FSC I Membri Forest Stewardship Council sono divisi in 3 camere: una rappresenta gli interessi ambientali, una quelli sociali, una quelli economici. Il potere di voto è equamente distribuito tra le 3 camere in modo da bilanciare gli interessi dei Paesi del Sud del mondo rispetto a quelli del Nord. FSC intende promuovere in tutto il mondo una gestione delle foreste e delle piantagioni che: Tuteli l ambiente naturale Rispetti le esigenze e i diritti delle comunità locali Sia valida da un punto di vista economico

11 La certificazione FSC La certificazione FSC La certificazione e l etichettatura FSC permettono ai consumatori e alle aziende di identificare il legno e i prodotti legnosi che derivano da foreste gestite in modo corretto e responsabile. L adesione è volontaria. La certificazione è eseguita da enti di certificazione che sono valutati, accreditati e controllati da FSC. La certificazione prevede il controllo periodico su foreste e piantagioni per valutare come queste sono gestite rispetto agli standard FSC di buona gestione forestale. FSC ha fissato 10 Principi e 58 Criteri di corretta gestione forestale che sono: Validi in tutto il mondo Fissano standard di performance Basati su convenzioni internazionali I Principi di buona gestione (1) 1. Rispetto delle leggi nazionali e accordi internazionali. 2. Rispetto dei diritti d uso e di proprietà. 3. Riconoscimento e tutela dei diritti della popolazione indigena. 4. Rispetto dei diritti dei lavoratori. 5. Uso efficiente dei prodotti e delle risorse forestali. I Principi di buona gestione (2) 6. Valutare l Impatto ambientale della gestione delle foreste. 7. Realizzazione e attuazione di un Piano di Gestione Forestale. 8. Monitorare valutazione degli effetti ecologici, sociali ed economici della gestione. 9. Salvaguardia delle foreste di grande valore ecologico ambientale. 10. Gestire le piantagioni in modo che riducano la loro pressione sulle foreste naturali.

12 La rintracciabilità di prodotto E un processo di ispezione effettuato da un ente accreditato nelle aziende che lavorano e commercializzano il legno per verificare che il prodotto certificato FSC rimanga rintracciabile lungo tutta la filiera produttiva. Per poter applicare il marchio FSC su un prodotto, la rintracciabilità deve estendersi a tutte le aziende a monte. La rintracciabilità di prodotto Il marchio FSC fissa relativamente alla rintracciabilità di prodotto Degli standard di sistema (identificazione, segregazione, corrispondenza, documenti contabili, etichettatura sicura). Contenuti minimi (%) di materiale certificato FSC nei prodotti contrassegnati. Norme d uso del logo FSC ( Copyright e registrazione del marchio). Contenuti minimi (%) di materiale certificato In prodotti con meno del 100% di legno certificato FSC occorre dichiarare la % minima di materiale certificato FSC usata nella produzione. almeno l X % del legno usato per fabbricare questo prodotto proviene da foreste certificate FSC. Le percentuali minime sono soggette a revisione e dipendono dalle caratteristiche dei prodotti. Ridurre il commercio del legno illegale: il ruolo di FSC Il marchio FSC assicura che il prodotto legnoso proviene da foreste gestite nel rispetto delle leggi e da scambi legali, perché: Nella gestione forestale 4 dei 10 principi chiedono il rispetto delle leggi (Principi 1, 2, 3 e 4) Nella rintracciabilità di prodotto, si chiedono l identificazione e il controllo del legno certificato, sia nella linea produttiva che nei documenti di compravendita. Può essere usato solo sui prodotti che dimostrano il rispetto delle % minime di legno certificato.

13 Ridurre il commercio del legno illegale: il ruolo di FSC Ridurre il commercio del legno illegale: il ruolo di FSC FSC impedisce l uso del marchio su prodotti che contengono legno non certificato con provenienza illegale o di origine incerta. Le aziende che usano legno non certificato nei prodotti a marchio FSC devono eliminare progressivamente i fornitori che non danno garanzie sufficienti sull origine del legno. Il metodo di controllo e verifica di buona gestione forestale e della rintracciabilità di prodotto di FSC gode di una notevole credibilità internazionale da oltre 10 anni. Ridurre il commercio del legno illegale: il ruolo di FSC Il marchio FSC è noto e gode di credibilità presso i consumatori e aziende in tutto il mondo che sempre più lo richiedono. Vi sono alcune aziende leader che hanno deciso di utilizzare quantitativi crescenti di legname certificato FSC per la realizzazione dei loro prodotti tra questi: IKEA (che ha iniziato in Italia la vendita di prodotti certificati). HOME DEPOT (la più grande catena di fai da te americana). ASSI DOMAN (uno dei maggiori produttori di legname da costruzione e da imballaggio d Europa). Ridurre il commercio del legno illegale: il ruolo di FSC Più prodotti certificati FSC Più Foreste e più aziende fuori dal commercio illegale di legno

14 Diffusione di FSC nel Mondo Più di ettari di foreste e piantagioni sono certificate FSC. Più di aziende del legno sono certificate FSC Diffusione di FSC in Italia ettari di bosco sono certificati FSC (Magnifica Comunità della Valle di Fiemme) è prevista a breve la certificazione di altri 400 ettari. 57 le aziende del legno certificate FSC. Magnifica comunità della Valle di Fiemme ettari di bosco di proprietà collettiva degli abitanti della Valle di Fiemme (TN) sono fino ad ora gli unici certificati FSC in Italia. Circa m 3 legno di abete ottenuti ogni anno sono fregiati del marchio FSC. ICLAM L azienda Italiana ICLAM ha ottenuto la concessione di una foresta di proprietà pubblica in Ucraina, con una superficie pari ettari, che è certificata FSC dall ente di certificazione svizzero IMO, la responsabilità della gestione forestale è affidata ai rappresentanti locali dell azienda.

15 I Network 19 gruppi di acquisto (che controllano circa il 7% della produzione industriale di legno nel mondo; in Italia: Club per il legno eco -certificato del WWF Italia). 13 Enti verificatori accreditati (tra cui 3 che operano in Italia ICLIA, SGS e Soil Association). 23 iniziative nazionali (tra cui FSC- Italia). CERTIFICAZIONE di RESPONSABILITA SOCIALE SA8000 SA8000 La certificazione SA8000 è stata istituita nel 1997 con riferimento a: Gli accordi dell organizzazione internazionale del lavoro. La dichiarazione dei diritti umani. La convenzione ONU sui diritti del bambino. per gestire la Responsabilità Etica dell azienda e di tutta la catena dei suoi fornitori. SA8000 è: SA8000 Il primo standard internazionale che misura il grado etico e la responsabilità sociale di una azienda. Applicabile in qualsiasi settore merceologico. Un vero e proprio sistema di gestione (che dovrà essere certificato da organismi accreditati) i cui contenuti e principi dovranno essere resi pubblici.

16 SA8000 Le aziende certificate SA8000 si impegnano a: Non utilizzare manodopera minorile o lavoro coatto. Non usufruire di un contesto di discriminazione razziale o sessuale. Garantire la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. Garantire la libertà di associazione, il diritto alla contrattazione collettiva e la giusta remunerazione. Adottare Sistemi di Gestione adeguati e corretti. Benefici Miglioramento d immagine dell azienda. Maggior fiducia da parte dei consumatori. Miglioramento dei rapporti con le Istituzioni. Maggior controllo sull attività dei fornitori. Miglioramento del clima aziendale. Attività previste per ottenere la certificazione SA8000 a) Politica di responsabilità sociale b) Pianificazione c) Controllo dei fornitori d) Audit di Sistema e) Audit di Convalida f) Comunicazioni esterne Politica di responsabilità sociale La politica deve: Essere predisposta in forma scritta. Essere periodicamente riesaminata dal livello più alto di direzione. Contenere gli impegni dell azienda in campo sociale. Rispettare parametri, disposizioni e regolamenti. Mirare ad un costante miglioramento. Comunicata al personale dell organizzazione. Messa a disposizione del pubblico.

17 Pianificazione Pianificazione La pianificazione definisce una serie di procedure e di azioni che permettono all azienda di realizzare gli impegni e gli obiettivi della politica di responsabilità sociale. Identificare i tempi e i mezzi per raggiungere gli obiettivi della politica di responsabilità sociale. Sensibilizzare e formazione del personale. Sensibilizzare i clienti e i fornitori. Definizione di ruoli e responsabilità (Individuazione di un rappresentante della direzione e di un rappresentante dei dipendenti). Deve essere predisposta in forma scritta (Manuale di responsabilità sociale). Controllo sui fornitori Il controllo dei fornitori e dei subfornitori comprende: Firma dei legali rappresentanti dei fornitori a conformarsi ai requisiti della norma SA8000. Invio ai fornitori di un questionari di autovalutazione. Disponibilità dei fornitori ad essere soggetti a audit da parte dell azienda. Realizzazione, da parte dell azienda, di un apposito data base che registri la conformità ai requisiti di ciascun fornitore. Audit di Sistema Valutazione interna, periodica, sistemica e documentata dei requisiti e delle procedure previste dalla norma SA8000. In questa fase possono viene intrapresa una vera e propria autovalutazione di conformità da parte dell azienda attraverso una apposita check-list.

18 Audit di Convalida Condotta da un ente di certificazione accreditato che prende in esame la documentazione prodotta e dispone visite di valutazione all interno dell azienda durante le quali si verifica la reale applicazione delle procedure previste dalla SA8000. Certificazione SA8000 Se audit di convalida ha dato esito positivo l ENTE VERIFICATORE dispone la: CERTIFICAZIONE SA8000 dell azienda e dei suoi prodotti Comunicazioni esterne Ha lo scopo di fornire, al di fuori dell azienda, conoscenza della politica e delle azioni svolte ai sensi della SA8000 e può essere realizzata attraverso: Pubblicazioni su riviste e quotidiani. Partecipazione a convegni e seminari. Interventi in corsi di formazione. Sito web aziendale. Giornate di azienda aperta per le scuole e la popolazione. SA8000 nel mondo Le aziende certificate SA8000 nel mondo sono 285. L Italia è la nazione leader al mondo per numero certificazioni SA 8000 con 52 aziende (di cui 11 in Toscana) seguita dalla Cina con 49 e dal Brasile con 39 aziende.(dati SAI al 30/09/2003)

19 Commercio Equo e Solidale TRANSFAIR Marchio del Commercio Equo e Solidale Il commercio equo e solidale è un approccio alternativo al commercio convenzionale esso promuove: La giustizia sociale ed economica tra nord e sud del mondo. Rispetto per i lavoratori. Rispetto per le popolazioni indigene. Lo sviluppo sostenibile. Commercio Equo e Solidale Il commercio equo e solidale si fonda su rapporto paritario fra tutti i soggetti coinvolti nella catena di commercializzazione: Produttori Lavoratori Importatori Punti vendita Consumatori (da Carta Italiana dei Criteri del commercio equo e solidale) Contesto Diffusione Botteghe del Commercio Equo e Solidale e il suo ingresso nella grande distribuzione (350 botteghe in Italia, fatturato in crescita del 16% annuo). VI Piano d azione dell UE (Politica integrata di Prodotto, Scelta consapevole e informata dei consumatori). Nuove tendenze dei consumatori (Diffusione dello strumento del boicottaggio verso imprese, prodotti e settori merceologici ad alto impatto ambientale e sociale).

20 TRANSFAIR L Associazione TransFair International è nata a Stoccarda (Germania) alla fine degli anni 80 allo scopo di diffondere e veicolare attraverso l uso di un apposito marchio i prodotti dei piccoli produttori del Sud del Mondo. TRANSFAIR L obiettivo è quello di consolidare la posizione economica dei produttori emarginati dalle maggiori catene commerciali. I criteri dei prodotti TransFair riguardano: Prezzi garantiti Pagamento preliminare e pagamento diretto ai produttori o alle cooperative. TRANSFAIR I prodotti con marchio TransFair sono prodotti: Importati Controllati e Certificati (da organismi riconosciuti e indipendenti) In accordo con criteri riguardanti metodi di produzione tipica e locale delle zone di provenienza, così come condizioni di salute e lavoro sicure. TRANSFAIR I prodotti con marchio TransFair determinano un vantaggio diretto per un numero relativamente basso di produttori, ma hanno determinato lo sviluppo di un nuovo e alternativo mercato. Il marchio TransFair esercitano sui consumatori un effetto specchio.

21 Effetto specchio Il marchio TransFair assicura i vantaggi dell auto-espressione e di identità al prodotto. In termini economici tale fattore modifica gli schemi di consumo spostando l equilibrio costi/benefici dei consumatori verso determinate merci e prodotti. TRANSFAIR L organizzazione italiana di marchio TransFair è stata fondata nel 1994 con l appoggio e il consenso di importanti parti della società civile. Il primo prodotto con marchio TransFair che in Italia è stato messo in commercio fu il caffè, sul finire del Oggi sono disponibili cioccolato,cacao, succo d arancia, banane, miele, tè e palloni da calcio con marchio TransFair. Agricoltura Biologica ETICHETTATURA dei PRODOTTI BIOLOGICI L agricoltura biologica è un metodo di produzione definito dal punto di vista legislativo, a livello comunitario, con il Regolamento n 2092 del 1991 e a livello nazionale con il D.M. n 220 del 1995.

22 Agricoltura Biologica Il termine agricoltura biologica indica un metodo di coltivazione che ammette solo l impiego di sostanze presenti in natura escludendo l utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti, insetticidi e fungicidi). L agricoltura biologica nata come un settore di nicchia riservato a pochi produttori e consumatori ha,in questi anni, conquistato porzioni di mercato sempre più crescenti. ETICHETTATURA L etichetta biologica oltre alle diciture obbligatorie per legge (contenuto netto, termine di conservazione) deve riportare: Nome dell organismo di controllo o suo codice, preceduto dalla sigla IT. Codice dell azienda controllata. Numero dell autorizzazione. ETICHETTATURA Esistono 3 categorie di etichette: 1. Prodotti con almeno il 95% degli ingredienti di produzione biologica. 2. Prodotti con almeno il 70% degli ingredienti di produzione biologica (i prodotti biologici verranno appositamente indicati con un asterisco nell elenco degli ingredienti). 3. Prodotti da conversione (prodotti coltivati con il metodo biologico da almeno 1 anno dal primo raccolto). Nel caso in cui la percentuale degli ingredienti biologici sia inferiore del 70% non si può fare alcun riferimento al metodo biologico. Marchio europeo Solo i prodotti con almeno il 95% degli ingredienti da agricoltura biologica possono esibire il marchio europeo. Il marchio non è obbligatorio, può essere apposto su prodotti che: durante l intero processo di coltivazione sono stati soggetti ai controlli previsti per legge. sono venduti direttamente in imballaggi sigillati.

23 Controlli Il Regolamento n 2092 impone agli stati membri di instaurare un regime di controllo sui marchi e le etichette biologiche gestito da autorità pubbliche e/o private. In Italia al momento sono autorizzate dal Ministero dell Agricoltura 11 organismi di controllo (privati) che operano nel territorio nazionale. Controlli Il sistema di controllo impone ai produttori di redigere una descrizione completa su: I luoghi di produzione e di deposito dei prodotti. Le zone di raccolta. I concimi e gli ammendanti utilizzati. Deve essere inoltre tenuta una contabilità dettagliata che consenta una rintracciabilità ottimale dei prodotti. IMPATTI AMBIENTALI e SOCIALI LINK (1) MATERIE PRIME RICERCA e SVILUPPO CICLO DI VITA DEL PRODOTTO POCESSO PRODUTTIVO ECO-DESING ISO14001 EMAS SA8000 PRODOTTI ECOLABEL TRASFAIR MARCHI AGR. BIOLOGICA FSC RIFIUTI RICICLAGGIO RIUTILIZZO

24 LINK (2) Copyright Le presenti diapositive sono di proprietà della società Punto 3 Progetti per lo sviluppo sostenibile E vietato l utilizzo e la riproduzione delle stesse senza esplicita autorizzazione scritta. Per ogni informazione : info@punto3.info

Cos è l FSC. Obiettivo di FSC. Il sistema di certificazione FSC: uno strumento per la riduzione del commercio di legno da tagli illegali

Cos è l FSC. Obiettivo di FSC. Il sistema di certificazione FSC: uno strumento per la riduzione del commercio di legno da tagli illegali Il sistema di certificazione FSC: uno strumento per la riduzione del commercio di legno da tagli illegali Processi di deforestazione e commercio da tagli illegali di legname: la responsabilità delle imprese

Dettagli

http://www.assind.vi.it/notiziario/guideschede.nsf/p/guida_260

http://www.assind.vi.it/notiziario/guideschede.nsf/p/guida_260 Page 1 of 5 Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 03/10/2005. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea

Dettagli

Tabella dei principali marchi ambientali e sociali di prodotto e di processo

Tabella dei principali marchi ambientali e sociali di prodotto e di processo UNI-EN ISO TR 14021 International Organization for Standardization Autodichiarazioni ambientali per prodotti e servizi di consumo a scopo informativo senza obbligo di verifica esterna indipendente. Ad

Dettagli

Riconoscimento delle etichette energetiche ed ecologiche e del loro significato

Riconoscimento delle etichette energetiche ed ecologiche e del loro significato Riconoscimento delle etichette energetiche ed ecologiche e del loro significato Le etichette sono necessarie per informare i consumatori sulle caratteristiche tecniche dei prodotti che acquistano. Le etichette

Dettagli

La riduzione dei rifiuti all acquisto

La riduzione dei rifiuti all acquisto Provincia di Varese La riduzione dei rifiuti all acquisto Provincia di Varese Ciclo di Serate di Ecologia Domestica I rifiuti in Italia Una persona produce ogni giorno più di 1,5 kg di rifiuti urbani (media

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle

Dettagli

Come si misura la #greenicità

Come si misura la #greenicità Come si misura la #greenicità Le norme europee ed italiane sulla qualità ambientale dei prodotti e sull efficienza ambientale delle imprese Tullio Berlenghi Un po di storia La consapevolezza Il Club di

Dettagli

Gestione Forestale Sostenibile

Gestione Forestale Sostenibile Gestione Forestale Sostenibile Nel settore forestale si va sviluppando una serie di forme di partnership e di collaborazione pubblico-privato, allo scopo principale di favorire azioni di informazione/sensibilizzazione

Dettagli

Acquisti nelle scuole e settori prioritari del PAN GPP. Elementi chiave di una strategia di acquisti verdi nella scuola

Acquisti nelle scuole e settori prioritari del PAN GPP. Elementi chiave di una strategia di acquisti verdi nella scuola Le informazioni contenute in questo documento sono di proprietà di SDI GROUP e del destinatario. Tali informazioni sono strettamente legate ai commenti orali che le hanno accompagnate, e possono essere

Dettagli

Master La pulizia sostenibile come opportunità. I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA. FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010

Master La pulizia sostenibile come opportunità. I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA. FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010 Master La pulizia sostenibile come opportunità FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010 I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA Assocasa e la sostenibilità La sostenibilità è un approccio

Dettagli

Spending review: opportunità o ostacolo allo sviluppo del Green Public Procurement (GPP)?

Spending review: opportunità o ostacolo allo sviluppo del Green Public Procurement (GPP)? Spending review: opportunità o ostacolo allo sviluppo del Green Public Procurement (GPP)? Piani degli acquisti verdi: dalla teoria alla pratica La promozione del GPP in Liguria il modello regionale per

Dettagli

Il Green Public Procurement a Cinisello Balsamo

Il Green Public Procurement a Cinisello Balsamo COMUNE DI CINISELLO BALSAMO Il Green Public Procurement a Cinisello Balsamo Green Public Procurement a Cinisello Balsamo Definizione: Sistema di acquisti di prodotti e servizi ambientalmente preferibili

Dettagli

[ ] G D GESTIONE DEL PRODOTTO BIOLOGICO NELLE IMPRESE DELLA FILIERA COSA DEVONO FARE GLI OPERATORI

[ ] G D GESTIONE DEL PRODOTTO BIOLOGICO NELLE IMPRESE DELLA FILIERA COSA DEVONO FARE GLI OPERATORI Gestione del prodotto biologico nelle imprese della filiera [ ] GESTIONE DEL PRODOTTO BIOLOGICO NELLE IMPRESE DELLA FILIERA G D COSA DEVONO FARE GLI OPERATORI In una stessa azienda agricola, azienda di

Dettagli

SA 8000. CERTIFICAZIONE ETICA I Sistemi di Responsabilità Sociale coinvolgono le cosiddette Parti Interessate e cioè:

SA 8000. CERTIFICAZIONE ETICA I Sistemi di Responsabilità Sociale coinvolgono le cosiddette Parti Interessate e cioè: SA 8000 La SA 8000 ha la stessa impostazione generale delle norme internazionali relative ai Sistemi di Qualità ed impegna l Azienda ad assicurare il rispetto dei principi etici delle Nazioni Unite sancite

Dettagli

1 La politica aziendale

1 La politica aziendale 1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo

Dettagli

Requisiti minimi per un Percorso di Responsabilità Sociale d Impresa

Requisiti minimi per un Percorso di Responsabilità Sociale d Impresa Requisiti minimi per un Percorso di Responsabilità Sociale d Impresa Il presente documento riporta gli Indicatori per la Responsabilità Sociale d Impresa, individuati dal Comitato Tecnico Operativo e approvati

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 19/11/2015 RINA Via Corsica 12 16128 Genova - Italia tel +39 010 53851 fax +39 010 5351000 web site : www.rina.org Regolamenti

Dettagli

LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE

LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE Annalisa Oddone, Confindustria Confindustria Sardegna Meridionale 12 giugno 2012 CARTA DEI PRINCIPI

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 19/11/2015 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39 0654228692

Dettagli

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema

Dettagli

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12. Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica

Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica In collaborazione con Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica Relatore: ing. M. Capuana Taomina,

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA

LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA PREMESSA La certificazione volontaria di prodotto nasce dalla necessità da parte delle Organizzazioni che operano nel settore agroalimentare (Aziende produttrici, vitivinicole,ecc.)

Dettagli

Qualità UNI EN ISO 9001. Ambiente UNI EN ISO 14001. Registrazione EMAS. Emission trading. Sicurezza BS OHSAS 18001:2007

Qualità UNI EN ISO 9001. Ambiente UNI EN ISO 14001. Registrazione EMAS. Emission trading. Sicurezza BS OHSAS 18001:2007 ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei sistemi di gestione Certificazione sistemi di gestione ICMQ, organismo di certificazione e ispezione per il settore delle costruzioni,

Dettagli

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività

Dettagli

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA COMPLETIAMO IL TUO PROCESSO POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA Rifra Masterbatches S.p.A. Via T. Tasso, 8 25080 Molinetto di Mazzano (BS) Tel. +39 030 212171 Fax +39 030 2629757 R.I. 01006560179

Dettagli

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza 1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Adattamento dello standard FSC di Catena di Custodia alle direttive della EU Timber Regulation

Adattamento dello standard FSC di Catena di Custodia alle direttive della EU Timber Regulation Adattamento dello standard FSC di Catena di Custodia alle direttive della EU Timber Regulation Versione italiana delle più recenti note informative introdotte nella Direttiva FSC-DIR-40-004 40-004-08:

Dettagli

Rispetto per l uomo e per l ambiente

Rispetto per l uomo e per l ambiente Rispetto per l uomo e per l ambiente Radicati in una gestione sostenibile delle foreste La chiave per il successo è l uomo. La gestione responsabile e rispettosa dell uomo e dell ambiente naturale in

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA

POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA 01.04 La Politica per la Qualità e per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro definita dalla Direzione contiene

Dettagli

CERTIFICAZIONE DI QUALITA

CERTIFICAZIONE DI QUALITA CERTIFICAZIONE DI QUALITA Premessa Lo Studio Legale & Commerciale D Arezzo offre servizi di consulenza per la certificazione di qualità secondo gli standard internazionali sulle principali norme. L obiettivo

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA DELL ALTRAECONOMIA

DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA DELL ALTRAECONOMIA ALLEGATO D DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA DELL ALTRAECONOMIA Commercio equo e solidale 1. Il commercio equo e solidale è l attività di cooperazione economica e sociale finalizzata a consentire o migliorare

Dettagli

ETICHETTE PER PRODOTTI VERDI E SISTEMI DI CERTIFICAZIONE AMBIENTALE DELLE IMPRESE: COME VALORIZZARE IL PROPRIO IMPEGNO DI SOSTENIBILITA SUL MERCATO

ETICHETTE PER PRODOTTI VERDI E SISTEMI DI CERTIFICAZIONE AMBIENTALE DELLE IMPRESE: COME VALORIZZARE IL PROPRIO IMPEGNO DI SOSTENIBILITA SUL MERCATO ETICHETTE PER PRODOTTI VERDI E SISTEMI DI CERTIFICAZIONE AMBIENTALE DELLE IMPRESE: COME VALORIZZARE IL PROPRIO IMPEGNO DI SOSTENIBILITA SUL MERCATO Giuseppe Bitonti Product Manager Lo scenario socio economico

Dettagli

VILLA GHIRLANDA, SALA DEI PAESAGGI 13 MARZO 2007 h 20:30. -Certificazione dei prodotti. -Prodotti biologici. -Commercio equo e solidale

VILLA GHIRLANDA, SALA DEI PAESAGGI 13 MARZO 2007 h 20:30. -Certificazione dei prodotti. -Prodotti biologici. -Commercio equo e solidale VILLA GHIRLANDA, SALA DEI PAESAGGI 13 MARZO 2007 h 20:30 -Certificazione dei prodotti -Prodotti biologici -Commercio equo e solidale Come fare una spesa di qualità? Quali sono i prodotti che veramente

Dettagli

Innovazione ambientale per la crescita e la competitività del sistema industriale. I SISTEMI GESTIONE AMBIENTALE EMAS E ISO 14001 nell industria

Innovazione ambientale per la crescita e la competitività del sistema industriale. I SISTEMI GESTIONE AMBIENTALE EMAS E ISO 14001 nell industria Innovazione ambientale per la crescita e la competitività del sistema industriale I SISTEMI GESTIONE AMBIENTALE EMAS E ISO 14001 nell industria Relatore: Roberto Luciani Sistemi di gestione ambientale:

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza

Dettagli

PRINCIPI FONDAMENTALI...

PRINCIPI FONDAMENTALI... QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3

Dettagli

IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE e CONSUMO CRITICO I valori nello scambio Lo scambio di valori

IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE e CONSUMO CRITICO I valori nello scambio Lo scambio di valori IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE e CONSUMO CRITICO I valori nello scambio Lo scambio di valori SOMMARIO PERCHE CHE COSA E LE ORIGINI GLI OBIETTIVI I CRITERI I PRINCIPALI PRODOTTI IL PREZZO TRASPARENTE LA RETE

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

POLITICA DELLA QUALITA DELL AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ALIMENTARE

POLITICA DELLA QUALITA DELL AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ALIMENTARE POLITICA DELLA QUALITA DELL AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ALIMENTARE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Questo documento descrive le responsabilità della Direzione. Responsabilità che si esplicano nel comunicare

Dettagli

ISO 14001:2015 Le nuove prospettive dei Sistemi di Gestione ambientali. Roma 22/10/15 Bollate 05/11/15

ISO 14001:2015 Le nuove prospettive dei Sistemi di Gestione ambientali. Roma 22/10/15 Bollate 05/11/15 ISO 14001:2015 Le nuove prospettive dei Sistemi di Gestione ambientali Roma 22/10/15 Bollate 05/11/15 EVOLUZIONE DELLA NORMA ISO 14001 Prima pubblicazione: 1996 Prima revisione: 2004 (introdotti cambiamenti

Dettagli

La CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE

La CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE La CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE CERTIQUALITY Via. G. Giardino, 4 - MILANO 02.806917.1 SANDRO COSSU VALUTATORE SISTEMI DI GESTIONE CERTIQUALITY Oristano 27 Maggio 2008 GLI STRUMENTI

Dettagli

Strumenti di eco-innovazione. Il processo di eco-innovazione nelle imprese. Gli strumenti ENEA per l eco-innovazione nelle PMI.

Strumenti di eco-innovazione. Il processo di eco-innovazione nelle imprese. Gli strumenti ENEA per l eco-innovazione nelle PMI. Strumenti di eco-innovazione Il processo di eco-innovazione nelle imprese. Gli strumenti ENEA per l eco-innovazione nelle PMI. Francesca Cappellaro Laboratorio LCA&Ecodesign Bologna, 28 aprile 2010 Contesto

Dettagli

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA A distanza di 10 anni dall inizio della sua attività è possibile fare un primo bilancio dei risultati dell impegno che il sistema delle imprese, rappresentato

Dettagli

ENERGY EFFICIENCY PERFORMANCE IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DAVIDE VITALI ALESSANDRO LAZZARI

ENERGY EFFICIENCY PERFORMANCE IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DAVIDE VITALI ALESSANDRO LAZZARI ENERGY EFFICIENCY PERFORMANCE IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DAVIDE VITALI ALESSANDRO LAZZARI CHI E ASSOEGE? (..E CHI SONO GLI EGE) Associazione degli

Dettagli

lcertificare il Sistema di Gestione per la Qualità Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008)

lcertificare il Sistema di Gestione per la Qualità Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008) La rubrica Certificazione che viene inaugurata in questo numero, ha l obiettivo di mettere in condizione l utente di capire concretamente i vantaggi e le difficoltà cui si va incontro attraverso l iter

Dettagli

rispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza

rispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza rispetto a... La normativa rintracciabilità sicurezza Quadro normativo COGENTE: disposizione di legge che impone l adozione di un sistema gestionale o di uno standard di qualità VOLONTARIO: regola tecnica

Dettagli

La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche

La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) AIRI TUTORIAL MEETING TECNOLOGIE MODERNE ED EMERGENTI PER LE PMI Perché una regolamentazione La politica ambientale dell'unione

Dettagli

Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis. Life Cycle Engineering: www.studiolce.it

Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis. Life Cycle Engineering: www.studiolce.it Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis Life Cycle Engineering: www.studiolce.it 0 Introduzione: Certificazione ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale L'obiettivo del Sistema

Dettagli

SCHEDA IMPRESA. SEDI SECONDARIE E ALTRI SITI PRODUTTIVI (segnalare anche eventuali localizzazioni fuori dal territorio nazionale)

SCHEDA IMPRESA. SEDI SECONDARIE E ALTRI SITI PRODUTTIVI (segnalare anche eventuali localizzazioni fuori dal territorio nazionale) SCHEDA IMPRESA DENOMINAZIONE IMPRESA (INDICANDO ANCHE LA FORMA GIURIDICA SPA, SRL,COOP, ETC..) SETTORE DI ATTIVITA ECONOMICA PRINCIPALE (ATECO) A: Agricoltura B: Pesca C: Industria mineraria D: Manifatturiero

Dettagli

Pesaro, lì 29 marzo 2013. CIRCOLARE n. 06/2013. 1- La prova delle cessioni Intraue; 2- L obbligo della PEC per le ditte individuali;

Pesaro, lì 29 marzo 2013. CIRCOLARE n. 06/2013. 1- La prova delle cessioni Intraue; 2- L obbligo della PEC per le ditte individuali; Pesaro, lì 29 marzo 2013 CIRCOLARE n. 06/2013 1- La prova delle cessioni Intraue; 2- L obbligo della PEC per le ditte individuali; 1 - LA PROVA DELLE CESSIONI INTRAUE Le cessioni di beni intraue sono assoggettate

Dettagli

REGOLE IN MATERIA DI SOSTENIBILITA PER GLI ACQUISTI E L UTILIZZO DI CARTA E DI MATERIALI DERIVATI

REGOLE IN MATERIA DI SOSTENIBILITA PER GLI ACQUISTI E L UTILIZZO DI CARTA E DI MATERIALI DERIVATI REGOLE IN MATERIA DI SOSTENIBILITA PER GLI ACQUISTI E L UTILIZZO DI CARTA E DI MATERIALI DERIVATI Giugno 2011 INDICE PREMESSA... 3 AMBITO DI APPLICAZIONE E DESTINATARI... 3 REGOLE... 3 Gestione efficiente

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Le certificazioni ambientali. Sistemi di gestione ambientale - ISO 14001 - EMAS Certificazione ambientale di prodotto - Ecolabel - Marchi nazionali

Le certificazioni ambientali. Sistemi di gestione ambientale - ISO 14001 - EMAS Certificazione ambientale di prodotto - Ecolabel - Marchi nazionali Le certificazioni ambientali Sistemi di gestione ambientale - ISO 14001 - EMAS Certificazione ambientale di prodotto - Ecolabel - Marchi nazionali Evoluzione storica L attenzione alle questioni ambientali

Dettagli

La gestione della qualità nelle aziende aerospaziali

La gestione della qualità nelle aziende aerospaziali M Premessa La AS 9100 è una norma ampiamente adottata in campo aeronautico ed aerospaziale dalle maggiori aziende mondiali del settore, per la definizione, l utilizzo ed il controllo dei sistemi di gestione

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

IMPIANTI INDUSTRIALI. I Sistemi di gestione per la qualità secondo norma UNI EN ISO 9001:2008 Di Andrea Chiarini andrea.chiarini@chiarini.

IMPIANTI INDUSTRIALI. I Sistemi di gestione per la qualità secondo norma UNI EN ISO 9001:2008 Di Andrea Chiarini andrea.chiarini@chiarini. IMPIANTI INDUSTRIALI I Sistemi di gestione per la qualità secondo norma UNI EN ISO 9001:2008 Di Andrea Chiarini andrea.chiarini@chiarini.it UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI FERRARA EFFICACIA ED EFFICIENZA Per

Dettagli

Prospettive per l EGE: legge 4/2013. Michele Santovito. 9 maggio 2014

Prospettive per l EGE: legge 4/2013. Michele Santovito. 9 maggio 2014 Prospettive per l EGE: legge 4/2013 Michele Santovito 9 maggio 2014 Esempio di EGE Esempio di percorso fatto per arrivare ad avere il titolo di EGE: - Laurea in chimica - 10 anni di esperienza in un azienda

Dettagli

Economia Aziendale AA 2009-2010. Docente: Romano Boni. Presentazione di Elena Francoia [1147746] 11 / 01 / 2010

Economia Aziendale AA 2009-2010. Docente: Romano Boni. Presentazione di Elena Francoia [1147746] 11 / 01 / 2010 Economia Aziendale AA 2009-2010 Docente: Romano Boni Presentazione di [1147746] Il cambio di direzione del mercato: ambiente e e-commerce Note preliminari E-Commerce: letteralmente Commercio elettronico,

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna

La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna Andrea Zuppiroli Regione Emilia-Romagna Servizio Rifiuti e bonifica siti, servizi pubblici ambientali e sistemi

Dettagli

APPALTO N. 517 DISCIPLINARE DI QUALIFICAZIONE

APPALTO N. 517 DISCIPLINARE DI QUALIFICAZIONE APPALTO N. 517 DISCIPLINARE DI QUALIFICAZIONE Con riferimento al sistema di qualificazione relativo alle sottoelencate forniture di veicoli su gomma per il trasporto passeggeri, si precisano nel seguito

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 01/04/2012 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39 0654228692

Dettagli

REGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTI PLASTICI IN POLIPROPILENE CON CONTENUTO RICICLATO

REGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTI PLASTICI IN POLIPROPILENE CON CONTENUTO RICICLATO PROCEDURA OPERATIVA REGOLE PARTICOLARI PER PRODOTTI PLASTICI IN 0 15/03/2012 RQ LTM 1 di 7 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...3 2. TERMINOLOGIA...3 2.1 RICICLO DI MATERIALI PLASTICI...3 2.2 MATERIALE PLASTICO

Dettagli

Gli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti

Gli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti Per una migliore qualità della vita Gli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti Umberto Chiminazzo Direttore Generale Certiquality

Dettagli

Guida alla realizzazione della certificazione di qualità

Guida alla realizzazione della certificazione di qualità Guida alla realizzazione della certificazione di qualità L ottenimento della certificazione di qualità è un processo che spaventa chi per la prima volta l affronta per i costi innegabili ad essa connessi

Dettagli

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO Studio Candussi & Partners novembre 2008 Lo Studio Candussi & Partners Lo Studio opera dal 1998 con consulenti

Dettagli

Torino, 16 aprile 2013. Andrea Loro Piana Falpi Srl. associato AFIDAMP dal 1987

Torino, 16 aprile 2013. Andrea Loro Piana Falpi Srl. associato AFIDAMP dal 1987 Torino, 16 aprile 2013 Andrea Loro Piana Falpi Srl associato AFIDAMP dal 1987 IL CAM PULIZIE CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA O PER LA FORNITURA DI PRODOTTI PER L IGIENE

Dettagli

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA. Convegno sul tema

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA. Convegno sul tema ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA Convegno sul tema SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO Prospettive e sinergie con i sistemi di gestione ambiente e qualità

Dettagli

09.11.2011. Pandora: climate change ed edifici sostenibili

09.11.2011. Pandora: climate change ed edifici sostenibili 09.11.2011 Pandora: climate change ed edifici sostenibili La direttiva 2010/31/UE Obiettivo: edifici a energia quasi zero La Direttiva promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

L integrazione dei sistemi qualità, sicurezza, ambiente

L integrazione dei sistemi qualità, sicurezza, ambiente L integrazione dei sistemi qualità, sicurezza, ambiente Alberto ANDREANI v.le Mameli, 72 int. 201/C 61100 PESARO Tel. 0721.403718 E.Mail:andreani@pesaro.com Definizione L insieme del personale, delle responsabilità,

Dettagli

Qualità e Certificazione certificazione di prodotto - Marcantonio Catelani Facoltà di Ingegneria Firenze

Qualità e Certificazione certificazione di prodotto - Marcantonio Catelani Facoltà di Ingegneria Firenze Qualità e Certificazione certificazione di prodotto - Marcantonio Catelani Facoltà di Ingegneria Firenze 1 Focus sulla Certificazione Organismi di certificazione Certificazione personale Certificazione

Dettagli

Primo Rapporto sullo Stato dell Ambiente Provincia di Genova Anno 2003 Modelli di Consumo Sostenibile

Primo Rapporto sullo Stato dell Ambiente Provincia di Genova Anno 2003 Modelli di Consumo Sostenibile Inquadramento del tema Primo Rapporto sullo Stato dell Ambiente Provincia di Genova Anno 2003 Spesso noi tutti consideriamo le problematiche ambientali come qualcosa su cui non abbiamo responsabilità dirette

Dettagli

POSITION PAPER. Carta CARTA VERGINE CARTA RICICLATA: CRITERI PER UN CONFRONTO AMBIENTALE. Position Paper 2010 www.studiolce.it

POSITION PAPER. Carta CARTA VERGINE CARTA RICICLATA: CRITERI PER UN CONFRONTO AMBIENTALE. Position Paper 2010 www.studiolce.it POSITION PAPER Carta CARTA VERGINE CARTA RICICLATA: CRITERI PER UN CONFRONTO AMBIENTALE 1 La sostenibilità ambientale della carta prodotta da fibre vergini o riciclate è oggi uno dei fattori in grado di

Dettagli

SERVIZI EDUCATIVI NIDO D INFANZIA SCUOLA DELL INFANZIA CRITERI AMBIENTALI ED ENERGETICI V02 APRILE 2015

SERVIZI EDUCATIVI NIDO D INFANZIA SCUOLA DELL INFANZIA CRITERI AMBIENTALI ED ENERGETICI V02 APRILE 2015 SERVIZI EDUCATIVI NIDO D INFANZIA SCUOLA DELL INFANZIA CRITERI AMBIENTALI ED ENERGETICI V02 APRILE 2015 PRODOTTI PER L IGIENE I prodotti per l igiene quali i detergenti multiuso destinati alla pulizia

Dettagli

Fondazione UniVerde. Convegno Turismo Sostenibile ed Ecoturismo Milano, 18 febbraio 2011. Gianfranco Schiava : ELECTROLUX

Fondazione UniVerde. Convegno Turismo Sostenibile ed Ecoturismo Milano, 18 febbraio 2011. Gianfranco Schiava : ELECTROLUX Fondazione UniVerde Convegno Turismo Sostenibile ed Ecoturismo Milano, 18 febbraio 2011 Gianfranco Schiava : ELECTROLUX 1 I RISULTATI OTTENUTI: TOTALE EUROPA In 10 anni (1995-2005) nell Unione europea:

Dettagli

2 incontro Gruppo di lavoro GP ENTI PUBBLICI E IMPRESE. 29 ottobre 2003. Partecipanti. Nome Cognome In rappresentanza di E mail Telefono

2 incontro Gruppo di lavoro GP ENTI PUBBLICI E IMPRESE. 29 ottobre 2003. Partecipanti. Nome Cognome In rappresentanza di E mail Telefono 2 incontro Gruppo di lavoro GP ENTI PUBBLICI E IMPRESE 29 ottobre 2003 Partecipanti Nome Cognome In rappresentanza di E mail Telefono Enzo Fazi Provincia Pesaro Urbino e.fazi@provincia.ps.it 0721.359332

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione

Dettagli

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,

Dettagli

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) GUIDA UTILE.......... LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) Pag. 1 di 6 INDICE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) COS È LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE SECONDO LA NORMA ISO 14001?...

Dettagli

La diagnosi energetica nel settore industriale

La diagnosi energetica nel settore industriale La diagnosi energetica nel settore industriale Uno strumento indispensabile per fare efficienza MICHELE SANTOVITO CHI E ASSOEGE? (..E CHI SONO GLI EGE) Associazione degli Esperti Gestione Energia certificati

Dettagli

Rev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione.

Rev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione. AUDIT N DEL c/o AREE DA VERIFICARE GRUPPO DI AUDIT Lead Auditor Auditor DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Auditor Osservatori Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione Pagina 1 di 19 Rif. 14001

Dettagli

-CERTIFICAZIONE DI SISTEMA UNI EN ISO 9001- STRUMENTO DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE NEGLI APPALTI PUBBLICI

-CERTIFICAZIONE DI SISTEMA UNI EN ISO 9001- STRUMENTO DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE NEGLI APPALTI PUBBLICI -CERTIFICAZIONE DI SISTEMA UNI EN ISO 9001- STRUMENTO DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE NEGLI APPALTI PUBBLICI Norma ISO 9001 e sue applicazioni Iter di certificazione e sistema di accreditamento Sistemi

Dettagli

Quale è il ruolo delle certificazioni nel settore alimentare con riferimento alla filiera dei cereali: quali, quante, troppe?

Quale è il ruolo delle certificazioni nel settore alimentare con riferimento alla filiera dei cereali: quali, quante, troppe? Quale è il ruolo delle certificazioni nel settore alimentare con riferimento alla filiera dei cereali: quali, quante, troppe? Simona Gullace CERTIFICAZIONE Procedura volontaria mediante la quale una terza

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.)

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.) Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it sigla: SH 193 Pag. 1 di 5 AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI (S.G.E.) 0 01.10.2013

Dettagli

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE Pag. 1 di 5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE INDICE 1. Scopo... 2 2. Principi guida... 2 3. Politica per la qualità e l Ambiente... 2 4. Pianificazione... 2 5. Responsabilità, autorità e comunicazione...

Dettagli

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei prodotti Le tipologie di certificazione rilasciate da ICMQ riguardano sia le certificazioni cogenti, cioè obbligatorie secondo la

Dettagli

Costruiamo un futuro sostenibile

Costruiamo un futuro sostenibile Costruiamo un futuro sostenibile Responsabilità Sociale d Impresa Sommario 2014 Siamo orgogliosi del nostro ruolo nel sistema finanziario globale e siamo fermi nel proposito di svolgere le nostre attività

Dettagli

I riferimenti ai sistemi di gestione ambientale negli appalti pubblici

I riferimenti ai sistemi di gestione ambientale negli appalti pubblici GPPnet Forum Cremona, 10-11 maggio 2006 Laboratorio GPP: gli aspetti tecnici e giuridici degli acquisti verdi I riferimenti ai sistemi di gestione ambientale negli appalti pubblici Simone Ricotta ARPAT

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli