1. La prima lingua. Meccanismi di apprendimento.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "1. La prima lingua. Meccanismi di apprendimento."

Transcript

1 Corso di laurea in Scienze dell Educazione A. A / 2014 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia (giorgio.arcodia@unimib.it) 1. La prima lingua. Meccanismi di apprendimento. Il fenomeno del contagio : subito dopo la nascita, il neonato può imitare involontariamente le espressioni facciali degli adulti abilità verosimilmente innata la produzione volontaria di movimenti della lingua o dei muscoli della faccia (protrudere la lingua, etc.) avviene verso il primo anno contagio come istinto sociale, probabilmente codificato a livello genetico, condiviso anche dagli adulti (propagazione di comportamenti; imitazione caratteristica degli umani e forse di alcune scimmie)

2 Il contagio imitativo non riguarda solo le espressioni facciali, ma anche la produzione di suoni (nei bambini di cinque mesi, vocali come [a] e [i]); anche per i suoni, la produzione volontaria avverrà verso il primo anno di vita Teoria motoria della decodificazione del linguaggio : importanza dell imitazione motoria subliminale nella comprensione del linguaggio semplificando, per identificare i suoni il cervello di un ascoltatore deve simulare internamente i processi motori coinvolti nella produzione dei suoni che sta ascoltando (Aglioti, S.M., Fabbro, F., 2006, Neuropsicologia del linguaggio, Bologna, Il Mulino) neuroni specchio (mirror neurons): neuroni delle aree corticali premotorie che presiedono al movimento di mano, faccia e bocca, si attivano sia quando il soggetto effettua dei movimenti, sia quando vede gli stessi movimenti compiuti da un altro 2

3 Each time an individual sees an action done by another individual, neurons that represent that action are activated in the observer s premotor cortex. This automatically induced, motor representation of the observed action corresponds to that which is spontaneously generated during active action and whose outcome is known to the acting individual. Thus, the mirror system transforms visual information into knowledge N.B.: non ci sono prove dirette dell esistenza dei neuroni specchio negli umani (Rizzolatti, G., Craighero, L., 2004, The mirror-neuron system, Annual Review of Neuroscience, 27, ) importanza dei meccanismi imitativi e della riproduzione interiore dei comportamenti (in questo caso, linguistici) nella percezione e comprensione linguistica cf. esperimenti di Gentilucci e Bernardis (2007): in un compito di riproduzione della stringa /aba/ presentata da attori maschi e femmine, i soggetti sperimentali (adulti) di sesso femminile modificavano i movimenti delle labbra e lo spettro vocale rispetto all input (per la voce maschile, movimenti labiali più ampi, formanti vocali più bassi tendenza automatica ed inconscia ad interagire con l interlocutore (Gentilucci, M., Bernardis, P., 2007, Imitation during phoneme production, Neuropsychologia, 45.3, ) 3

4 Comportamento ecolalico: ripetizione di parole o frasi, senza che queste siano necessariamente comprese comportamento che inizia con la lallazione o subito dopo questa fase; tentativo da parte del bambino di imitare i modelli sonori uditi imitazione innovativa: creazione di sillabe nuove mediante modifiche sulla sillaba ripetuta (ritmo, lunghezza) il bambino introduce poi melodie ritmiche diverse per indicare intenzioni e desideri diversi Le ecolalie sono comuni fino ai 2-3 anni, e sono presenti probabilmente anche nei bambini più grandi in forma interiorizzata ecolalie più frequenti dopo l ascolto di una frase complessa (difficoltà di comprensione) le ecolalie scompaiono con la maturazione del lobo frontale; che permette di inibire comportamenti inappropriati alle circostanze 4

5 Accomodazione vocale: tendenza a rendere la propria espressione verbale sempre più simile alle caratteristiche vocali dell interlocutore desiderio (inconscio?) di identificarsi ed integrarsi con l interlocutore; attrazione dell interlocutore mediante la riduzione delle differenze nel comportamento comunicativo/verbale aumento dell intelligibilità, della comprensione reciproca Molti bambini di 3-4 anni parlano in modo comprensibile per gli adulti; tuttavia, la produzione di alcuni suoni si perfeziona anche fino agli 8 anni perfezionamento continuo per attrarre (inconsciamente) l attenzione degli adulti atteggiamento codificato a livello genetico: funzionale ad aumentare le possibilità di sopravvivenza dei piccoli umani le madri tendono all iperarticolazione dei suoni, fornendo dati più dettagliati ai piccoli per lo sviluppo del linguaggio 5

6 Sensibilità al ritmo del linguaggio: sensibilità al dispiegarsi del linguaggio nel tempo, più che nello spazio sensibilità innata, che si manifesta già da prima che il neonato inizi a parlare (Aglioti, S.M., Fabbro, F., 2006, Neuropsicologia del linguaggio, Bologna, Il Mulino) 6

7 2. Comunicazione gestuale e verbale Primi mesi di vita: il bambino mette in atto comportamenti gestuali e vocali non intenzionali con cui comunica con gli adulti; i primi segni spesso non sono accompagnati da alcun suono l associazione da parte degli adulti di determinati significati ai comportamenti dei bambini pone le basi per la convenzionalizzazione dei segnali comunicativi Sviluppo della gestualità: 8-12 mesi di età i segni sono inizialmente più comprensibili delle componenti vocali per gli adulti repertorio di gesti: apertura e chiusura del palmo (richiesta), mostrare, dare (attirare l attenzione dell adulto), indicare senza contatto atti linguistici gesti performativi (o deittici, referente recuperato dal contesto) il gesto può essere più economico per il bambino ( più facile indicare un oggetto / evento che articolare vocalmente la parola corrispondente) gesti spesso accompagnati da vocalizzazioni non verbali e, in seguito, da approssimazioni del linguaggio degli adulti 7

8 12 mesi di età (circa): sviluppo di gesti referenziali (rappresentativi, simbolici) ballare (accompagnato da vocalizzazioni), dormire, telefonare, guidare (accompagnati da parole dell area semantica relativa) questi gesti si riferiscono / rappresentano oggetti o eventi; derivano da azioni che il bambino compie nel mondo reale, ma sono usati come strumenti della comunicazione e pertatnto sono legati alla dimensione interazionale Gesti convenzionali: no, ciao, più (= non c è più / non ci sono più ) segni costruiti nello scambio comunicativo con gli adulti, usati indipendentemente dal contesto 8

9 Evoluzione in senso simbolico dei gesti: l uso dei segni liberi dal contesto Es.: il gesto di guidare e/o la produzione di brum brum o di (approssimazioni di) auto viene usato dal bambino per esprimere il desiderio di andare in macchina, o per comunicare che qualcuno si è allontanato con la macchina, etc. Si può parlare di atto simbolico solo quando la convenzione, gestuale o vocale che sia, viene usata per conoscere ed evocare un dato referente ed è presente in colui che se ne serve una forma di consapevolezza che il simbolo non è la stessa cosa del referente (Russo Cardona, T., Volterra, V., 2007, Le lingue dei segni. Storia e semiotica. Roma, Carocci) i gesti di tipo simbolico compaiono normalmente prima del linguaggio verbale usato in maniera simbolica (Goldwin-Meadow, S., 2009, From gesture to Word, in Bavin, E. L. (ed.), The Cambridge Handbook of Child Language, Cambridge, Cambridge University Press) 9

10 9-16 mesi di età: il bambino produce più gesti che parole nella comunicazione Prima fase (14 mesi di età): economia nel vocabolario, gesti referenziali spesso non accompagnati da parole, parole spesso accompagnate da gesti di indicazione Ess.: + mamma!! gesto non c è più (braccia allargate e palmi rivolti verso l alto) senza parole gestione economica delle due modalità, i gesti referenziali e le parole tendono a non sovrapporsi; quando gesti e parole compaiono insieme, hanno lo stesso significato 10

11 Espansione del repertorio linguistico verbale sviluppo di combinazioni bimodali in una prima fase, combinazione di gesto e parola / vocalizzazione riferite allo stesso oggetto Es.: + ahm!! = ho fame successivamente, i bambini riescono a integrare gesto e parola in un messaggio complesso: Es.: papà + = papà è uscito 11

12 N.B.: la combinazione di gesto e parola compare prima dell abilità di combinare parole tra di loro; tendenzialmente, prima compaiono le combinazioni bimodali, prima compaiono le combinazioni di due parole i genitori (o gli adulti di riferimento) tendono a dare più importanza al parlato rispetto che ai gesti; l input nell interazione con l adulto favorisce lo sviluppo dell oralità a scapito della manualità Espansione del vocabolario da 20 parole circa (15-16 mesi) a oltre 100 (20 mesi) sorpasso delle parole sui gesti; tuttavia, la gestualità resta importante anche dopo questo periodo Studio sperimentale di Namy & Waxman (1998): insegnamento di nuove parole e di nuovi gesti a bambini di 18 e 26 mesi in contesto anglofono; entrambi i gruppi di bambini apprandevano le parole, ma solo i più piccoli apprendevano i gesti The older children had already figured out that words, not gestures, carry the communicative burden in their worlds (Goldwin-Meadow, S., 2009, From gesture to Word, in Bavin, E. L. (ed.), The Cambridge Handbook of Child Language, Cambridge, Cambridge University Press) 12

13 Studio sperimentale di Kelly (2001): due gruppi di bambini, 3 e 4 anni 3 stimoli diversi: (1) solo verbale: It s going to get loud in here (2) solo gestuale (indicare la porta aperta) (3) verbale e gestuale (1 + 2) mentre i bambini di 3 anni rispondevano correttamente allo stimolo molto più facilmente nella condizione (3); per i bambini di 4 anni, non è stata riscontrata questa discrepanza (Goldwin-Meadow, S., 2009, From gesture to Word, in Bavin, E. L. (ed.), The Cambridge Handbook of Child Language, Cambridge, Cambridge University Press) 13

14 N.B.: nei bambini udenti che apprendono una lingua verbale, non è comune l utilizzo di gesti combinati; tuttavia, nei bambini non udenti e nei bambini udenti esposti ad una lingua segnata (componenti di famiglie con un membro segnante) producono combinazioni di segni o gesti rappresentativi la capacità di utilizzare singoli gesti/segni o combinazioni di gesto e parola è possibile anche senza stimoli segnati, la combinazione di gesti simbolici si realizza solo viene recepito input linguistico in modalità segnata le tappe di acquisizione dellle lingue dei segni sono analoghe a quelle per le lingue verbali (a 1 anno circa le prime parole/segni, appena prima dei due anni le prime combinazioni di due parole/segni, negli anni successivi graduale aumento della competenza nella lingua verbale o segnata) il linguaggio umano può manifestarsi sia nella modalità acustico-vocale che in quella visivo-gestuale; la scelta dipenderà dal tipo di input a cui viene esposto il bambino 14

15 3. Lo sviluppo della fonologia Il neonato può apprendere qualunque lingua storico-naturale; percepisce molte più distinzioni di un adulto Sviluppo della percezione fonologica del bambino come apprendimento per dimenticanza attorno ai dieci, il bambino perde la capacità di distinguere tra suoni se l opposizione non è rilevante (fonematica) nel sistema (o nei sistemi) che apprende; decadimento di alcune strutture nervose funzionali alla distinzione di determinati suoni Es.: distinzione [la] ~ [ra] qualunque neonato è in grado di percepirla, ma mentre un bambino (ad esempio) italiano conserva questa distinzione (/l/ e /r/ sono fonemi dell italiano), il bambino giapponese perderà la sensibilità (sia in produzione che in percezione) verso di essa verso i dieci mesi distinzioni fonologiche perdute possono poi essere (con fatica) recuperate da adulti nell apprendimento di una lingua straniera 15

16 L apprendimento linguistico comincia già durante la vita intrauterina; a poche ore (o giorni) dalla nascita, i neonati possono essere in grado di fare distinzioni fonologiche, e riconoscono la lingua della madre i neonati imparano presto a distinguere (frequenza di suzione) contrasti fonematici (abituazione per allofoni, ma non ad es. per /p/ vs. /b/) Le prime manifestazioni fonatorie non sono di natura linguistica: il pianto è presente anche nei bambini che non svilupperanno il linguaggio (non udenti, etc.) ed è legato a strutture neurali (cortico-sottocorticali) largamente indipendenti da quelle del linguaggio Periodo prelinguistico: prime vocalizzazioni (tre mesi), suoni più frequenti [g], [a], [u] 16

17 Inizio della produzione linguistica: lallazione (o balbettio), ripetizione di sillabe non finalizzata alla comunicazione intenzionale 4-5 mesi: lallazione rudimentale Intorno ai sei mesi di vita, il bambino produce i primi suoni dotati di una struttura linguistica (sillabe con un contorno intonativo) struttura di partenza tipica: CV, con preferenza per la vocale [a] e le consonanti [p], [t], [d], [m] («dadada»...) esercizio di articolazione per l apparato fonatorio; tuttavia, anche i bambini non udenti praticano la lallazione manuale (sequenze di configurazioni senza significato) mesi: produzione di fonemi affettivi (associati a gesti caratteristici) e indicativi di oggetti specifici 17

18 la produzione e modulazione dei suoni complessi non è possibile prima dell abbassamento della laringe (11-18 mesi) Sequenza di apprendimento dei suoni dell italiano: vocali, consonanti occlusive e nasali alveolari, labiali e dentali entro il primo anno consonanti occlusive velari consonanti fricative nel secondo anno altri suoni (in particolare [r], [s]) talvolta scorretti anche fino all inizio della scuola Struttura di sillaba: 9-18 mesi: parole omosillabiche (mamma, nanna, etc.) parole più complesse 18

19 4. Lo sviluppo del lessico Prerequisito: segmentazione della catena fonica in parole basata su indizi prosodici (accento, durata delle sillabe) e fonotattici (tendenze nella distribuzione delle combinazioni di suoni) analisi statistica sull input (già dai nove mesi di età) già a quattro mesi il bambino può riconoscere il proprio nome e altre parole; le prime parole costituiranno la base per segmentare le altre (effetto valanga) Prima dei dieci mesi, il bambino riconosce e memorizza le parole, ma non necessariamente le associa al loro significato associazione facilitata da: ripetizione del nome quando l oggetto/referente è in movimento, se gli scambi sono ripetuti e comunque legati al contesto immediato, se è accompagnata dall indicare (pointing) da parte del bambino 19

20 Protoparole: associazioni stabili tra suono e significato, ma del tutto personali e comprese solo dalle persone che sono a più stretto contatto con il bambino Prime parole: legate al contesto, etichette per oggetti specifici prima che di nomi per categorie di oggetti Es.: gatto per indicare il gatto di casa (ma non gli altri gatti) tipicamente nomi concreti, qualche verbo, rari aggettivi; parole designanti referenti che il bambino incontra spesso e che sente nominare spesso Nella prima fase, l apprendimento è lento (non più di una decina di parole al mese); al raggiungimento delle 50 parole circa (19-21 mesi), avviene l esplosione del vocabolario apprendimento di fino a nove parole al giorno, 50 a settimana in questa frase, frequenti sovraestensioni semantiche (es. cane per riferirsi ad ogni tipo di animale); fenomeno della produzione, non della comprensione (Graffi, G., Scalise, S., 2013, Le lingue e il linguaggio, terza edizione, Bologna, Il Mulino) 20

21 N.B.: il numero delle parole che il bambino comprende è sempre più alto di quello delle parole che il bambino produce a 14 mesi il bambino comprende già 140 parole, a 16 mesi circa 200; tuttavia, all età di 18 mesi è in grado di produrne una cinquantina; a 6 anni, il vocabolario passivo del bambino si aggira intorno alle parole la crescita del repertorio lessicale del bambino porta alla diminuzione dei monologhi (linguaggio egocentrico), diventa possibile la conversazione sviluppo lessicale più precoce nelle bambine (Aglioti, S.M., Fabbro, F., 2006, Neuropsicologia del linguaggio, Bologna, Il Mulino) 21

22 5. Lo sviluppo della morfosintassi Fase olofrastica (12-18 mesi): utilizzo di singole parole con funzione di vere e proprie frasi, associate ad un intonazione adeguata e funzionali ad una particolare intenzione comunicativa Fase telegrafica (> 18 mesi): quando il bambino ha un repertorio di circa 50 parole, incomincia a combinarle tra di loro in frasi brevissime (perlopiù solo coppie) Es.: ancora latte! palla bum mette scarpa mamma su mamma bella (Graffi, G., Scalise, S., 2013, Le lingue e il linguaggio, terza edizione, Bologna, Il Mulino) espressioni ancora molto dipendenti dal contesto; pressoché assenti le parolefunzione (articoli, preposizioni, etc.); tuttavia, contengono relazioni strutturali (tipicamente, soggetto-predicato) 22

23 l assenza di parole funzionali nella produzione non indica la mancata acquisizione delle stesse, come dimostrato dalla comprensione: Es.: trova il cane per me trova gub cane per me trova era cane per me trova cane per me i bambini di due anni, che non producono ancora correttamente l articolo, rispondono meglio all istruzione formulata con l articolo (e quindi corretta) (Michinik Golinkoff, R., Hirsch-Pasek, K., 2001, Il bambino impara a parlare. L acquisizione del linguaggio nei primi anni di vita, Milano, Cortina, cit. in Graffi, G., Scalise, S., 2013, Le lingue e il linguaggio, terza edizione, Bologna, Il Mulino) è ipotizzabile che la struttura funzionale della frase sia presente relativamente presto nella grammatica del bambino, che però riduce la struttura per economia cognitiva 23

24 Terzo-quinto anno di vita: sviluppo rapido del linguaggio allungamento progressivo delle frasi uso (più o meno) corretto delle parole-funzione sviluppo della flessione e dell accordo stabilizzazione dell ordine delle parole (italiano: SVO) sviluppo di frasi interrogative e passive (queste ultime si stabilizzano tardi, 8-9 anni) 4 anni: buon utilizzo del linguaggio, difficoltà con le forme irregolari (aprito in luogo di aperto) 6 anni: linguaggio simile all adulto, partecipazione piena alle conversazioni; tuttavia, presenta ancora difficoltà con alcune strutture complesse (alcune frasi reversibili, frasi passive) 8-10 anni: competenza grammaticale simile all adulto, buono sviluppo della competenza pragmatica 24

25 Apprendimento della morfologia: I bambini che acquisiscono una lingua seguono delle tappe di sviluppo morfologico e sintattico, una sequenza di acquisizione di desinenze e parole-funzione uguale per tutti anche se la sequenza e uguale, i tempi possono variare da bambino a bambino Bambini italiani: desinenze/forme del singolare (per nomi e verbi) verbi spesso alla 3 persona singolare dell indicativo o al participio passato plurale, modo imperfetto articoli (femminile a o la > altre forme) preposizioni (in, a > altre preposizioni) comparsa di errori di ipergeneralizzazione analogica: aprito, romputo, diti 25

26 Es.: aspetti dell acquisizione del genere nomi in o maschili, nomi in a femminili (cf. una golilla, la pobema [problema]) mozione (derivazione di genere) sovrastesa (malita moglie, fatella sorella ; normalmente non ad es. per mamma / papà) utilizzo di marche lessicali di genere (la femmina leona per leonessa ) Es.: sequenze di acquisizione di tempo, modo e aspetto verbali aspetto: perfettivo > imperfettivo tempo: modo: presente > passato > futuro aspetto > tempo > modo deontico (permesso, etc.) > epistemico (possibilità, etc.) (Calleri, D. et al., 2003, Confronti tra l acquisizione di italiano L1 e l acquisizione di italiano L2, in Giacalone Ramat, Anna [a cura di], Verso l italiano, Roma, Carocci) 26

27 problemi legati all interpretazione dei dati italiani: mancanza di una forma non marcata (ogni forma ha una terminazione flessiva), abbondanza di morfi cumulativi (es. parlavo aspetto imperfettivo + tempo passato) Progressione: presente (indicativo), forma fonologicamente semplice, frequente e spesso legata al hic et nunc della conversazione participio passato (probabilmente, marca di aspetto perfettivo, piuttosto che di tempo passato) imperfetto (prima opposizione aspettuale certa, passato imperfettivo) l imperfetto tende ad acquisire la funzione di passato tout court, anche per eventi perfettivi (cadevo per sono caduto) passato prossimo (aggiunta di ausiliari al participio passato) assume il suo valore proprio di passato perfettivo; l imperfetto si specializza così nella funzione di passato imperfettivo 27

28 trapassato prossimo futuro indica che il bambino comprende i rapporti temporali reciproci tra gli avvenimenti inizialmente con uso modale inferenziale (chi sarà?); l uso deittico temporale arriva più tardi (verso i tre anni), anche perché meno comune nel parlato informale condizionale e congiuntivo compaiono relativamente tardi (tipicamente, dai due anni in poi) e hanno una forte instabilità formale; in alcuni dei loro usi sono sostituiti dall imperfetto (volevo l acqua, etc.) (Calleri, D. et al., 2003, Confronti tra l acquisizione di italiano L1 e l acquisizione di italiano L2, in Giacalone Ramat, Anna [a cura di], Verso l italiano, Roma, Carocci) 28

29 6. Lo sviluppo della pragmatica Tra il secondo e il terzo anno di età, le strutture linguistiche utilizzate dal bambino sono simili a quelle dell adulto debolezza negli aspetti pragmatici del linguaggio ( comportarsi bene con la lingua/le lingue) Es.: formulazione di richieste, rifiuti, gestione dei turni di conversazione, etc. anche quando gli usi del bambino sono linguisticamente corretti, possono essere pragmaticamente inappropriati abilità legate a più ampie conoscenze delle persone, delle situazioni e delle regole dell interazione sociale; a differenza della morfosintassi, la pragmatica non prevede in genere regole rigide (appropriato vs. non appropriato grammaticale vs. agrammaticale) tendenza del linguaggio infantile all egocentrismo (J. Piaget) 29

30 L apprendimento degli aspetti pragmatici del linguaggio è quello che prevede il maggiore intervento dell educazione esplicita, mentre l apprendimento linguistico in senso stretto è in larga parte autonomo; i tempi di maturazione di una piena competenza pragmatica sono relativamente lunghi molte forme cortesi non designano un referente concreto (gatto è diverso da per favore); l uso di alcune forme può essere contraddittorio (es. grazie per avere ricevuto un giocattolo che è già del bambino) le competenze pragmatiche possono dipendere dai contesti specifici; ciò che va bene a casa può non andare bene a scuola, causando difficoltà di adattamento nei bambini le difficoltà possono essere maggiori per i bambini sospesi tra due culture (es. figli di immigrati di prima generazione), che si confrontano con convenzioni pragmatiche diverse in famiglia e fuori N.B.: la competenza pragmatica è molto importante nello sviluppo del bambino; influenza le prestazioni scolastiche e, soprattutto, il giudizio che gli altri hanno del bambino (Becker Bryant, S., 2009, Pragmatic development, in Bavin, E. L. (ed.), The Cambridge Handbook of Child Language, Cambridge, Cambridge University Press) 30

La comunicazione e il linguaggio

La comunicazione e il linguaggio Linguaggio = sistema di simboli, suoni, significati e regole per la loro combinazione che costituisce la modalita primaria di comunicazione tra gli esseri umani Caratteristiche fondamentali del linguaggio:

Dettagli

Sviluppo del linguaggio. Le fasi dello sviluppo del linguaggio

Sviluppo del linguaggio. Le fasi dello sviluppo del linguaggio Sviluppo del linguaggio Le fasi dello sviluppo del linguaggio 1 2 Sviluppo del linguaggio: fase pre-linguistica I bambini sviluppano la capacità di parlare secondo una sequenza ordinata di fasi: passando

Dettagli

A.A. 2004-05. INDIRIZZO LA96 Analisi e intervento psicologico per l età adulta. Prof. Claudia Casadio

A.A. 2004-05. INDIRIZZO LA96 Analisi e intervento psicologico per l età adulta. Prof. Claudia Casadio CORSO DI LOGICA E PSICOLOGIA DEL PENSIERO A.A. 2004-05 INDIRIZZO LA96 Analisi e intervento psicologico per l età adulta Prof. Claudia Casadio LINGUAGGIO E PENSIERO Le relazioni tra linguaggio e pensiero

Dettagli

INGLESE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione

INGLESE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione INGLESE COMPETENZE SPECIFICHE AL a. Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie

Dettagli

NUCLEO FONDANTE CONOSCENZE ABILITA' COMPETENZE

NUCLEO FONDANTE CONOSCENZE ABILITA' COMPETENZE CURRICOLO DI LINGUA ITALIANA - CLASSE TERZA NUCLEO FONDANTE CONOSCENZE ABILITA' COMPETENZE ASCOLTO E PARLATO Strategie essenziali dell ascolto. Processi di controllo da mettere in atto durante l ascolto

Dettagli

LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA

LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA 1 RICEZIONE ORALE 1. Familiarizzare coi primi suoni della lingua inglese 2. Comprendere semplici espressioni di uso quotidiano, pronunciate chiaramente. 3. Comprendere,

Dettagli

Imparare a comunicare efficacemente

Imparare a comunicare efficacemente Imparare a comunicare efficacemente Comunicare efficacemente Per diventare un parlante e un ascoltatore competente è necessario padroneggiare: - le relazioni semantiche - le regole sintattiche Ma anche

Dettagli

LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO

LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO 1 LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO Il linguaggio è un sistema che mette in relazione significati con suoni. Sistema inteso nel suo significato proprio di dispositivo costituito da più componenti, ciascuna

Dettagli

LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d Europa per la sc. primaria) (I traguardi

Dettagli

LO SVILUPPO COMUNICATIVO E LINGUISTICO NEI BAMBINI SORDI: LE LORO STORIE. Francesca Baruffaldi, Maria Cristina Caselli

LO SVILUPPO COMUNICATIVO E LINGUISTICO NEI BAMBINI SORDI: LE LORO STORIE. Francesca Baruffaldi, Maria Cristina Caselli LO SVILUPPO COMUNICATIVO E LINGUISTICO NEI BAMBINI SORDI: LE LORO STORIE Francesca Baruffaldi, Maria Cristina Caselli Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione ISTC - CNR Trento, 21 maggio 2011

Dettagli

LINGUA INGLESE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA. ASCOLTO (comprensione orale)

LINGUA INGLESE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA. ASCOLTO (comprensione orale) TRIENNIO: classe prima TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno : comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari descrive oralmente e

Dettagli

LA COMUNICAZIONE NON VERBALE DEI DISABILI

LA COMUNICAZIONE NON VERBALE DEI DISABILI LA COMUNICAZIONE NON VERBALE DEI DISABILI Comunicazione Comportamentale Ogni bambino, fin dall'infanzia, cerca di mandare messaggi e di farsi capire da chi gli sta intorno attraverso movimenti del corpo,

Dettagli

PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente

Dettagli

IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E

IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE PRIMA L apprendimento della lingua inglese permette all alunno di

Dettagli

Piano di formazione per l insegnamento in Inglese nella scuola primaria

Piano di formazione per l insegnamento in Inglese nella scuola primaria Piano di formazione per l insegnamento in Inglese nella scuola primaria Liceo Quadri, Vicenza 9 dicembre 2013 [corsi livello A0 A1] [1] Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SOVIZZO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO DI FRANCESE

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SOVIZZO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO DI FRANCESE ISTITUTO COMPRENSIVO DI SOVIZZO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO DI FRANCESE FINALITA L insegnamento della lingua straniera deve tendere, in armonia con le altre discipline, ad una formazione

Dettagli

INGLESE SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA

INGLESE SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA INGLESE SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI AD ASCOLTO L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Svolge i compiti secondo

Dettagli

INGLESE CLASSE PRIMA

INGLESE CLASSE PRIMA INGLESE CLASSE PRIMA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA L ALUNNO: Comprende e utilizza formule di saluto; Sa presentarsi e chiedere il nome; Comprende ed esegue semplici

Dettagli

La natura del linguaggio e il processo di acquisizione

La natura del linguaggio e il processo di acquisizione La natura del linguaggio e il processo di acquisizione Il bambino nasce con un patrimonio genetico e con una predisposizione innata per il linguaggio. Affinché ciò avvenga normalmente è necessario che

Dettagli

MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo

MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo - L individualità - Lo sviluppo dell identità di genere - La costruzione e lo sviluppo del sé - Continuità e discontinuità nello sviluppo - Traiettorie

Dettagli

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE DIREZIONE DIDATTICA 1 CIRCOLO MARSCIANO Piazza della Vittoria,1 06055- MARSCIANO (PG)- C.F.800005660545 Centralino/Fax 0758742353 Dirigente Scolastico 0758742251 E.mail:pgee41007@istruzione.it Sito Web:

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VENANZO - TR SCUOLA PRIMARIA INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VENANZO - TR SCUOLA PRIMARIA INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VENANZO - TR SCUOLA PRIMARIA MACRO INDICATORI ASCOLTO (comprensivo ne orale) INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V vocaboli, canzoncine,

Dettagli

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Traguardi per lo sviluppo delle competenze CURRICOLO VERTICALE DELLE LINGUE COMUNITARIE (INGLESE E FRANCESE) COMPETENZE CHIAVE La comunicazione nelle lingue straniere Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: LINGUA INGLESE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: LINGUA INGLESE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PRIMA DELLA DISCIPLINA: LINGUA INGLESE - CLASSE PRIMA L alunno comprende oralmente semplici parole ed alcuni brevi messaggi di uso quotidiano. Descrive oralmente, con semplici parole di uso quotidiano,

Dettagli

INGLESE CLASSE PRIMA

INGLESE CLASSE PRIMA CLASSE PRIMA ASCOLTO (Comprensione orale) L alunno/a comprende brevi messaggi orali relativi ad ambiti familiari. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall insegnante, chiedendo

Dettagli

3-5 mesi: Il bambino produce pianti, gorgheggi, sorrisi e gridolini, ma non intenzionalmente.

3-5 mesi: Il bambino produce pianti, gorgheggi, sorrisi e gridolini, ma non intenzionalmente. L apprendimento della lingua nativa 3-5 mesi: Il bambino produce pianti, gorgheggi, sorrisi e gridolini, ma non intenzionalmente. 6-8 mesi: Il bambino comincia ad utilizzare l apparato articolatorio, giocando

Dettagli

INGLESE CLASSE PRIMA

INGLESE CLASSE PRIMA CLASSE PRIMA L allievo/a comprende oralmente i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola. ASCOLTO (Comprensione orale) Capire i punti

Dettagli

COMPETENZE DI BASE IN LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE FISSATI DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012

COMPETENZE DI BASE IN LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE FISSATI DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012 DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: DISCIPLINE CONCORRENTI: COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO L alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali

Dettagli

LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA Competenza chiave europea: COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE Competenza specifica: LINGUE STRANIERE LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA L apprendimento della lingua inglese e di una seconda

Dettagli

LINGUA INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA

LINGUA INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA PER LA LINGUA INGLESE. L'alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori

Dettagli

LINGUA INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI

LINGUA INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI LINGUA INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI L apprendimento della lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria, oltre alla lingua materna e di scolarizzazione, permette all alunno di sviluppare una

Dettagli

Curricolo Inglese 6 + 9 Circolo Didattico Sassari

Curricolo Inglese 6 + 9 Circolo Didattico Sassari Curricolo Inglese 6 + 9 Circolo Didattico Sassari C L A S S E P R I M A OBIETTIVI FORMATIVI CONOSCENZE ABILITA Ascoltare e comprendere semplici messaggi Conoscere e utilizzare parole e frasi per comunicare

Dettagli

Scuola primaria. Imparare ad imparare Comunicare Collaborare e partecipare Individuare collegamenti e relazioni

Scuola primaria. Imparare ad imparare Comunicare Collaborare e partecipare Individuare collegamenti e relazioni classe 1^ L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi

Dettagli

1 livello: Alunni senza alcuna competenza o con competenza minima (Pre-A1)

1 livello: Alunni senza alcuna competenza o con competenza minima (Pre-A1) 1 Istituto Comprensivo Sesto Fiorentino Programmazione ITALIANO L2 (Scuola Primaria) 1 livello: Alunni senza alcuna competenza o con competenza minima (Pre-A1) Si considerano alunni di 1 livello coloro

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE

CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE ISTITUTO COMPRENSIVO di CISANO BERGAMASCO CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA ASCOLTO: Comprensione orale Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.

Dettagli

Scuola Primaria INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V

Scuola Primaria INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V MACRO INDICATORI ASCOLTO (comprensivo ne Scuola Primaria INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V vocaboli, canzoncine, filastrocche narrazioni ed espressioni

Dettagli

IC T. CROCI PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE QUARTA SCUOLA PRIMARIA INGLESE. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

IC T. CROCI PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE QUARTA SCUOLA PRIMARIA INGLESE. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria INGLESE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria comprende brevi messaggi orali e scritti, relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice,

Dettagli

ASCOLTO (comprensione orale) -Comprende i punti essenziali di semplici discorsi e testi su argomenti relativi alla vita quotidiana e di studio.

ASCOLTO (comprensione orale) -Comprende i punti essenziali di semplici discorsi e testi su argomenti relativi alla vita quotidiana e di studio. ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Via Venezia, 15-66020 SAN GIOVANNI TEATINO (CH) www.istitutocomprensivosgt.it CURRICOLO D ISTITUTO a. s. 2012 / 2013 CLASSE I SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO INGLESE SVILUPPO

Dettagli

FARE MUSICA A SCUOLA.. STARE INSIEME ATTRAVERSO LA MUSICA

FARE MUSICA A SCUOLA.. STARE INSIEME ATTRAVERSO LA MUSICA ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREDAPPIO FARE MUSICA A SCUOLA.. STARE INSIEME ATTRAVERSO LA MUSICA OVVERO IL RUOLO DELL EDUCAZIONE MUSICALE NEL CURRICOLO VERTICALE COME MOMENTI DI FORMAZIONE QUALIFICANTE PER

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI CAVAION CURRICOLO PER LA SCUOLA PRIMARIA LINGUA INGLESE

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI CAVAION CURRICOLO PER LA SCUOLA PRIMARIA LINGUA INGLESE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA PER LA messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni Interagisce

Dettagli

I.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE

I.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE I.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE INGLESE Scuola primaria di Gignese Classi I, II, II, IV, V COMPETENZE CHIAVE EUROPEE PL. 1 / 2 Comunicazione nelle lingue straniere Imparare ad

Dettagli

PROGETTO L. INGLESE (Lab. alunni) Move on Trinity 2 RELAZIONE FINALE

PROGETTO L. INGLESE (Lab. alunni) Move on Trinity 2 RELAZIONE FINALE ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE G.MARCONI Via Gen.A.Di Giorgio, 4-90143 Palermo Tel e Fax: 091.6255080 e-mail : paic89300r@istruzione.it sito web: www.scuolamediamarconipa.gov.it COD.MEC.: paic89300r PROGETTO

Dettagli

LINGUA INGLESE (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d Europa)

LINGUA INGLESE (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d Europa) LINGUA INGLESE (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d Europa) Competenze europee: 1. LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA: che

Dettagli

Intelligenza numerica:

Intelligenza numerica: Intelligenza numerica: intelligere, capire pensare al mondo in termini di numeri e di quantità. Tale capacità è innata e permea il nostro sistema di interpretazione di eventi e fenomeni di diverso grado

Dettagli

Alcuni suggerimenti per il processo di prima e seconda alfabetizzazione

Alcuni suggerimenti per il processo di prima e seconda alfabetizzazione ITALIANO L2 Alcuni suggerimenti per il processo di prima e seconda alfabetizzazione 1. Definire il significato di interlingua, lingua per comunicare e lingua per lo studio 2. Definire il ruolo della grammatica

Dettagli

La tombola delle frasi

La tombola delle frasi Strumenti per la didattica, l educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno Collana diretta da Dario Ianes Adele Spagnolo e Elisabetta Di Clemente La tombola delle frasi Prevenzione e recupero

Dettagli

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia

Dettagli

DISCIPLINA LINGUA INGLESE CURRICOLO VERTICALE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA. relative ai testi in uso o alle varie attività proposte.

DISCIPLINA LINGUA INGLESE CURRICOLO VERTICALE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA. relative ai testi in uso o alle varie attività proposte. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINA LINGUA INGLESE CURRICOLO VERTICALE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA relative ai testi in uso o alle varie attività proposte. ASCOLTO (COMPRENSIONE ORALE) Comprendere brevi

Dettagli

AUTISMO E COMUNICAZIONE

AUTISMO E COMUNICAZIONE GIUSEPPE MAURIZIO ARDUINO- Psicologo Dirigente responsabile Centro Autismo ASL CN 1 Mondovì PROVINCIA DI MILANO Formazione in service Autismo: Promuovere lo sviluppo delle abilità nell ambito familiare

Dettagli

Competenza chiave europea di riferimento Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012

Competenza chiave europea di riferimento Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 Ordine di scuola Campo di esperienza-disciplina Scuola Primaria Lingua inglese Competenza chiave europea di riferimento Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006 Indicazioni Nazionali

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Dante Arfelli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Dante Arfelli SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Dante Arfelli Via Sozzi, N 6-47042 Cesenatico (FC) - Cod. fisc. 90041150401 Tel 0547 80309 fax 0547 672888 - Email: fomm08900a@istruzione.it Sito web: www.smcesenatico.net

Dettagli

LINGUA INGLESE PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE I - anno scol. 2015/2016

LINGUA INGLESE PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE I - anno scol. 2015/2016 PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE I - anno scol. 2015/2016 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTESI ALLA FINE DELLA CLASSE PRIMA 1. ASCOLTO (COMPRENSIONE ORALE) a) Acquisire una consapevolezza plurilinguistica e

Dettagli

Istituto Comprensivo n. 4 C.Collodi-L.Marini Via Fucino, 3-67051- Avezzano (AQ) Tel. e Fax 0863/413764 cod. mecc. AQIC843008 cod. Fisc.

Istituto Comprensivo n. 4 C.Collodi-L.Marini Via Fucino, 3-67051- Avezzano (AQ) Tel. e Fax 0863/413764 cod. mecc. AQIC843008 cod. Fisc. Istituto Comprensivo n. 4 C.Collodi-L.Marini Via Fucino, 3-67051- Avezzano (AQ) Tel. e Fax 0863/413764 cod. mecc. AQIC843008 cod. Fisc.90041410664 e-mail: aqic843008@istruzione.it - pec: aqic843008@pec.istruzione.it

Dettagli

Dal Profilo dello studente a I discorsi e le parole Inglese e seconda lingua Comunitaria

Dal Profilo dello studente a I discorsi e le parole Inglese e seconda lingua Comunitaria Dal Profilo dello studente a I discorsi e le parole Inglese e seconda lingua Comunitaria Profilo dello studente Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola,

Dettagli

Ferreiro e Teberosky. Ferreiro e Teberosky. Lo sviluppo delle idee sulla scrittura

Ferreiro e Teberosky. Ferreiro e Teberosky. Lo sviluppo delle idee sulla scrittura Ferreiro e Teberosky Ferreiro e Teberosky Lo sviluppo delle idee sulla scrittura Studiose di orientamento piagetiano Studio sullo sviluppo delle conoscenze Piaget rappresentazione dei fenomeni fisici nel

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO ITALIANO

CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO ITALIANO CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO ITALIANO OBIETTIVO GENERALE COMPRENSIONE DELLA LINGUA ORALE 1. Prestare attenzione a chi parla 2. Saper comprendere messaggi orali 3. Capire il significato globale delle

Dettagli

COMUNICAZIONE E PRIMO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO IN BAMBINI DOWN. Relatore: JEAN-ADOLPHE RONDAL, Ph.D., Dr. Sc. Lang.

COMUNICAZIONE E PRIMO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO IN BAMBINI DOWN. Relatore: JEAN-ADOLPHE RONDAL, Ph.D., Dr. Sc. Lang. Incontro di aggiornamento per Genitori COMUNICAZIONE E PRIMO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO IN BAMBINI DOWN 17 Maggio 2008 Relatore: JEAN-ADOLPHE RONDAL, Ph.D., Dr. Sc. Lang. Università di Liegi, Belgio Professore

Dettagli

CURRICOLO di ITALIANO classe terza

CURRICOLO di ITALIANO classe terza CURRICOLO di ITALIANO classe terza 1 TERZA NUCLEO DISCIPLINARE: A COLTO E PARLATO OBIETTIVO GENERALE: A - ascoltare, comprendere e comunicare oralmente CONTENUTI ATTIVITA Ascolto e comprensione di testi

Dettagli

Comunicazione. Comunicazione Verbale, non verbale e paraverbale: limiti e risorsa nella comunicazione

Comunicazione. Comunicazione Verbale, non verbale e paraverbale: limiti e risorsa nella comunicazione Comunicazione Comunicazione Verbale, non verbale e paraverbale: limiti e risorsa nella comunicazione Non si può non comunicare, afferma uno degli assiomi della comunicazione. Non esiste infatti la non

Dettagli

CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e

CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO Traguardi per lo sviluppo delle competenze 1.Partecipa a scambi comunicativi con compagni ed insegnanti, formulando messaggi chiari e pertinenti Obiettivi

Dettagli

Ricezione scritta (lettura)

Ricezione scritta (lettura) LINGUA INGLESE - CLASSE PRIMA L alunno riconosce e comprende alcune parole e frasi standard, espressioni di uso quotidiano e semplici frasi. Comprende ed esegue semplici istruzioni correlate alla vita

Dettagli

IDENTITA, CREATIVITA' E COMUNICAZIONE PROGETTO INTERCULTURALE E DI INTEGRAZIONE PER BAMBINI NON ITALOFONI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA A.S.

IDENTITA, CREATIVITA' E COMUNICAZIONE PROGETTO INTERCULTURALE E DI INTEGRAZIONE PER BAMBINI NON ITALOFONI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA A.S. IDENTITA, CREATIVITA' E COMUNICAZIONE PROGETTO INTERCULTURALE E DI INTEGRAZIONE PER BAMBINI NON ITALOFONI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA A.S. 2010-2011 PREMESSA Il lavoro svolto dalla Commissione intercultura

Dettagli

3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI ANNO SCOLASTICO 2005/2006

3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI ANNO SCOLASTICO 2005/2006 Scheda allegato A) 3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI PROGETTO PER L INTEGRAZIONE DI ALUNNI STRANIERI NELLA SCUOLA ELEMENTARE ANNO SCOLASTICO 2005/2006 Premessa La scuola si fa portavoce dei valori fondamentali

Dettagli

CURRICOLO DI INGLESE L3

CURRICOLO DI INGLESE L3 CURRICOLO DI INGLESE L3 SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO 1 BIENNIO Comprendere semplici messaggi orali connessi alla vita sociale della classe con l aiuto della gestualità di chi parla Comprendere

Dettagli

Istituto scolastico Lucca 2 2015-16. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA per competenze INGLESE

Istituto scolastico Lucca 2 2015-16. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA per competenze INGLESE PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA per competenze INGLESE Classe prima LISTENING ACQUISIRE ED INTERPRETARE L'INFORMAZIONE 1.1. Saper comprendere (e rispondere con azioni) semplici comandi ed espressioni

Dettagli

Anno di corso: Contenuti - temi - attività CLASSE 1^

Anno di corso: Contenuti - temi - attività CLASSE 1^ TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE NUCLEO FONDANTE: Corrisponde a un nucleo tematico della disciplina, a un argomento forte della disciplina; caratterizza una parte consistente del curricolo disciplinare e si sviluppa

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO

PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO OBIETTIVI MINIMI 1. ASCOLTARE/PARLARE: Ascoltare e comprendere testi orali di diverso tipo. Esprimersi oralmente in modo corretto (e pertinente), producendo testi

Dettagli

LINGUA INGLESE INDICATORE (CATEGORIA) ASCOLTO-COMPRENSIONE ORALE

LINGUA INGLESE INDICATORE (CATEGORIA) ASCOLTO-COMPRENSIONE ORALE LINGUA INGLESE INDICATORE (CATEGORIA) ASCOLTO-COMPRENSIONE ORALE INFANZIA Il bambino scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

Istituto Compr. di Legnaro e Polverara Scuola Primaria Curricolo di LINGUA INGLESE. Obiettivi di apprendimento disciplinari

Istituto Compr. di Legnaro e Polverara Scuola Primaria Curricolo di LINGUA INGLESE. Obiettivi di apprendimento disciplinari Istituto Compr. di Legnaro e Polverara Scuola Primaria Curricolo di LINGUA INGLESE Traguardi per lo sviluppo delle competenze disciplinari CLASSE PRIMA messaggi relativi ad ambiti frasi memorizzate. Obiettivi

Dettagli

CURRICOLO DI INGLESE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

CURRICOLO DI INGLESE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO DI INGLESE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Nuclei tematici Listening Traguardi per lo sviluppo della competenza Raggiungimento del livello A2 del Quadro Comune Europeo di riferimento. L alunno

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO 3 BELLUNO PROGRAMMAZIONE PER OBIETTIVI MINIMI LINGUA INGLESE

ISTITUTO COMPRENSIVO 3 BELLUNO PROGRAMMAZIONE PER OBIETTIVI MINIMI LINGUA INGLESE ISTITUTO COMPRENSIVO 3 BELLUNO PROGRAMMAZIONE PER OBIETTIVI MINIMI LINGUA INGLESE FINE CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA FINE CLASSE QUINTA SCUOLA PRIMARIA Traguardi per lo

Dettagli

Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. Apprendimento, insegnamento, valutazione

Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. Apprendimento, insegnamento, valutazione Quadro comune europeo di riferimento per le lingue Apprendimento, insegnamento, valutazione I concetti chiave Storia del Quadro di riferimento europeo Le competenze di chi usa e apprende la lingua I livelli

Dettagli

DISCIPLINA : 2^ LINGUA COMUNITARIA TEDESCO: CLASSE PRIMA SEC. 1 GR

DISCIPLINA : 2^ LINGUA COMUNITARIA TEDESCO: CLASSE PRIMA SEC. 1 GR DISCIPLINA : 2^ LINGUA COMUNITARIA TEDESCO: CLASSE PRIMA SEC. 1 GR TRAGUARDI DI APPRENDIMENTO L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività

Dettagli

CURRICOLO di ITALIANO classe seconda

CURRICOLO di ITALIANO classe seconda CURRICOLO di ITALIANO classe seconda 1 SECONDA NUCLEO DISCIPLINARI: A - COLTO E PARLATO OBIETTIVO GENERALE: A - Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente CONTENUTI Conversazioni e dialoghi. Discussioni

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA ITALIANA - SCUOLA PRIMARIA IST. COMP. DON MILANI CERNUSCO S/N -

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA ITALIANA - SCUOLA PRIMARIA IST. COMP. DON MILANI CERNUSCO S/N - PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA ITALIANA - SCUOLA PRIMARIA IST. COMP. DON MILANI CERNUSCO S/N - LINGUA ITALIANA: PROGRAMMAZIONE CLASSE PRIMA 1 ASCOLTARE, COMPRENDERE, 1.1 Prendere la parola negli scambi

Dettagli

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PER LA SCUOLA DELL INFANZIA. Contenuti

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PER LA SCUOLA DELL INFANZIA. Contenuti PER LA SCUOLA DELL INFANZIA Fonte di legittimazione: Indicazioni per il curricolo 2012 IL SE E L ALTRO - Gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie

Dettagli

INGLESE - CLASSE PRIMA

INGLESE - CLASSE PRIMA INGLESE - CLASSE PRIMA 1) Discriminazione di suoni, intonazione e ritmo Sa riconoscere suoni non familiari della lingua 2 Sa pronunciare parole in lingua inglese Capisce parole e espressioni di uso frequente

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI EDOLO CURRICOLO DI LINGUA INGLESE - SCUOLA PRIMARIA - CLASSE PRIMA. Conoscere alcuni vocaboli in inglese di uso comune.

ISTITUTO COMPRENSIVO DI EDOLO CURRICOLO DI LINGUA INGLESE - SCUOLA PRIMARIA - CLASSE PRIMA. Conoscere alcuni vocaboli in inglese di uso comune. ISTITUTO COMPRENSIVO DI EDOLO CURRICOLO DI LINGUA INGLESE - SCUOLA PRIMARIA - CLASSE PRIMA NUCLEO FONDANTE COMPETENZE ATTESE CONOSCENZE E ABILITA' AMBIENTE DI APPRENDIMENTO (Quadro Comune Riferimento Europeo)

Dettagli

Programmazione di Classe Prima

Programmazione di Classe Prima PROGRAMMAZIONE: Curricolo di Lingua Inglese 1. Classe Prima 2. Classe Seconda 3. Classe Terza 4. Classe Quarta 5. Classe Quinta Programmazione di Classe Prima TEMPI D ATTUAZIONE DELL INTERVENTO: Interventi

Dettagli

INDICATORI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO classe prima

INDICATORI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO classe prima INDICATORI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO classe prima Ascoltare e comprendere lessico e semplici espressioni, istruzioni, indicazioni, filastrocche, canzoni relativamente ai seguenti ambiti: *colori, oggetti

Dettagli

CURRICULO DI INGLESE

CURRICULO DI INGLESE CURRICULO DI INGLESE CURRICOLO DI INGLESE al termine della classe prima della scuola primaria COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE RICEZIONE ORALE LISTENING A. Sa ascoltare e comprendere istruzioni, parole, semplici

Dettagli

IC SIGNA- Curricolo verticale di INGLESE (in raccordo con le competenze previste dall UE e in ambito Nazionale al termine dell obbligo di istruzione)

IC SIGNA- Curricolo verticale di INGLESE (in raccordo con le competenze previste dall UE e in ambito Nazionale al termine dell obbligo di istruzione) IC SIGNA- Curricolo verticale di INGLESE (in raccordo con le competenze previste dall UE e in ambito Nazionale al termine dell obbligo di istruzione) COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DELL OBBLIGO DI Utilizzare

Dettagli

FRANCESE. Ricezione orale (ascolto) Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano. Comprendere il senso generale di un una storia.

FRANCESE. Ricezione orale (ascolto) Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano. Comprendere il senso generale di un una storia. FRANCESE FINE CLASSE TERZA PRIMARIA L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del

Dettagli

Istituto Comprensivo di Pralboino CURRICOLO VERTICALE

Istituto Comprensivo di Pralboino CURRICOLO VERTICALE INGLESE CLASSE 5 a PRIMARIA INDICATORE ASCOLTO (COMPRENSIONE ORALE) TRAGUARDI OBIETTIVI di APPRENDIMENTO CONTENUTI -L alunno comprende brevi messaggi orali relativi ad ambiti familiari. -Svolge i compiti

Dettagli

INGLESE ASCOLTO PARLATO

INGLESE ASCOLTO PARLATO INGLESE CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA Comprendere parole e brevi messaggi orali relativi ad ambiti a lui. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Interagisce nel gioco; comunica con espressioni e frasi memorizzate

Dettagli

Metodi di alfabetizzazione

Metodi di alfabetizzazione Metodi di alfabetizzazione a cura di Ambra Gasparetto Risorse dei non alfabetizzati Gli immigrati stranieri sono spesso più veloci nell apprendimento degli analfabeti italiani (che se al giorno d oggi

Dettagli

A C S O C M O P L R T E O N S I O N E O R A L E

A C S O C M O P L R T E O N S I O N E O R A L E LGU GL-BV D PPDM L M DLL CL D CUL PM DC CL PM CL CD CL Z C C M P L L Comprendere vocaboli e istruzioni di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e lentamente, relativi a se stesso, ai compagni, alla famiglia

Dettagli

LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE PRIMA

LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE PRIMA LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE PRIMA Livello A2 Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue del Consiglio d Europa TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI AD ASCOLTO

Dettagli

PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA

PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA CURRICOLO D ISTITUTO COMPRENDERE COMUNICARE RIFLETTERE RIELABORARE PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA AREA DEI LINGUAGGI (italiano, lingua inglese, musica, arte e immagine) TRAGUARDI PER LO

Dettagli

I DISCORSI E LE PAROLE

I DISCORSI E LE PAROLE I DISCORSI E LE PAROLE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 1. Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI INGLESE. TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE I

SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI INGLESE. TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE I SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI INGLESE ANNO SCOLASTICO INSEGNANTI TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE I Ricezione orale (ascolto) Comprendere semplici istruzioni,

Dettagli

LAVORI A TAVOLINO. B) APPRENDIMENTO

LAVORI A TAVOLINO. B) APPRENDIMENTO COGNITIVA GIOCO B) APPRENDIMENTO LAVORI A TAVOLINO. insegnamento di attività da eseguire successivamente in modo indipendente, che comprende attività come descritto prima. Si lavora anche su attività da

Dettagli

PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO CLASSI SECONDE E TERZE PRIMO BIENNIO

PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO CLASSI SECONDE E TERZE PRIMO BIENNIO PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO CLASSI SECONDE E TERZE PRIMO BIENNIO ITALIANO INDICATORE DISCIPLINARE Sviluppare le abilità di base come l ascoltare, il parlare, il leggere e lo scrivere per maturare padronanza

Dettagli

Programmazione di Francese Classe I B Liceo Linguistico Anno scolastico 2015/2016

Programmazione di Francese Classe I B Liceo Linguistico Anno scolastico 2015/2016 Programmazione di Francese Classe I B Liceo Linguistico Anno scolastico 2015/2016 Presentazione della classe: La classe formata da 21 alunni presenta una preparazione non omogenea e un livello di preparazione

Dettagli

P.O.F CURRICOLO DI INGLESE CL. 1^-2^-3^

P.O.F CURRICOLO DI INGLESE CL. 1^-2^-3^ P.O.F CURRICOLO DI INGLESE CL. 1^-2^-3^ VERSO I TRAGUARDI DI COMPETENZA Ascolto: comprensione orale Classe prima Classe seconda Classe terza L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli