IL CICLO AMBIENTE Materiali di approfondimento _ CAPITOLO 5

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1 IL CICLO AMBIENTE Materiali di approfondimento _ CAPITOLO 5

2 Indice Capitolo 5 Il ciclo integrato dei rifiuti Il quadro europeo Il quadro italiano La gestione integrata dei rifiuti nel sistema Hera 5 Riferimenti bibliografici 6 Riferimenti web 6 L'ITINHERARIO INVISIBILE Il Ciclo Ambiente Materiali di approfondimento tutti i diritti riservati Gruppo Hera Testi realizzati da: Catia Musolesi / Divisione Ambiente Hera S.p.A. Simona Nasolini e Sandra Vandelli per Anima Mundi, Nicoletta Borghini, Felicia Cannillo e Kristian Tazzari per Atlantide. Supervisione impianti: Andrea Carletti / Divisione Ambiente Hera S.p.A, Roberto Ravelli / Divisione Ambiente Hera S.p.A., Ruggero Panizzolo / Divisione Ambiente Hera S.p.A., Peppino Sassu / Divisione Ambiente Hera S.p.A, Michele Corli / Akron S.p.A, Luca Bussolari / Ecosfera s.r.l, Giuseppe Lazzazara / Recupera s.r.l. Supervisione testi: Ing. Claudio Galli, Direttore della Divisione Ambiente di Hera S.p.A. Coordinamento Redazionale: Catia Musolesi per Hera, Simona Nasolini e Daniele Vignatelli per Anima Mundi. Impaginazione: Simona Nasolini per Anima Mundi. Edizione giugno

3 Capitolo 5 Il ciclo integrato dei rifiuti Quando si parla di ciclo integrato dei rifiuti si intende il sistema volto a gestire l intero processo dei rifiuti, dalla produzione alla sorte finale, e comprende quindi la raccolta, il trasporto e il trattamento (riciclaggio o smaltimento) attraverso una rete integrata di impianti, molti dei quali oggetto di visita nell ambito dell Itinherario Invisibile. Il sistema di gestione dei rifiuti è individuato da diversi processi e dalle loro interrelazioni che riguardano la raccolta, la separazione, il trattamento e lo smaltimento finale. I processi, gli impianti, le attività e le operazioni associate alla gestione dei rifiuti sono molteplici I l qu ad r o eu rop e o. Come abbiamo già visto, la gestione dei rifiuti in Italia fa riferimento ai programmi della Comunità Europea. Nella legislazione dei Paesi membri dell UE, risulta prioritaria l azione di minimizzazione dei rifiuti, secondo una gerarchia di opzioni che prevede prima la prevenzione e dopo il riciclo. La definizione di minimizzazione dei rifiuti, intesa come riduzione della loro quantità e nocività per l ambiente, comprende le seguenti azioni: prevenzione, riduzione alla fonte, riutilizzo del prodotto e riciclaggio. I principi che vengono indicati nei programmi CE per la gestione dei rifiuti sono: o gerarchia degli interventi: riduzione della produzione, recupero e smaltimento; o principi di autosufficienza e prossimità in materia di smaltimento; o principio chi inquina paga ; o pianificazione. Queste disposizioni normative (e quelle nazionali) richiedono sempre di più un notevole sforzo per modificare i sistemi di gestione dei rifiuti attuali per indirizzarli verso la promozione di politiche per la prevenzione, valori elevati di raccolta differenziata, incrementi delle diverse forme di riciclaggio, definizione di norme tecniche per le attività di riciclaggio. Gli effetti di tali politiche determineranno: o l'aumento della quantità di rifiuti da destinare a recupero e a compostaggio; o la necessità di creare nuove soluzioni per gestire i rifiuti; o l'aumento del recupero di energia da rifiuti; o la diminuzione dei rifiuti conferiti in discarica. Per il raggiungimento degli obiettivi di minimizzazione dei rifiuti (prevenzione, riduzione alla fonte, riutilizzo del prodotto e riciclaggio) occorre creare collaborazioni con il mondo delle imprese, allo scopo di attivare processi che prevedano una reale prevenzione della produzione dei rifiuti alla fonte, agendo sulle varie fasi di vita di un prodotto (progettazione, produzione, trasporto e acquisto), anche al fine di aumentare il recupero di materia. Inoltre, occorre migliorare il processo del riciclaggio con l obiettivo di attivare tutte quelle azioni che possano consentire di gestire e minimizzare i rifiuti una volta generati, portando i valori del recupero ai livelli dell UE. I Paesi membri dell UE, recependo le direttive comunitarie, hanno intrapreso un percorso che dovrebbe permettere, oltre alla riduzione delle quantità di rifiuto prodotte, anche una riduzione degli impatti ambientali. Le strategie comunitarie prevedono di aumentare l effettivo recupero di materia, incrementare il recupero di energia e 3

4 minimizzare lo smaltimento in discarica dei rifiuti. In Europa ci sono Stati molto virtuosi che hanno già raggiunto un obiettivo importante: il conferimento pressoché nullo di rifiuti in discarica. Da un punto di vista ambientale è un grande successo poiché è assodato che la discarica rappresenta la più obsoleta metodologia nello smaltimento dei rifiuti Il q u a d ro it a l ian o. La situazione italiana è oggi lontana dai virtuosismi europei: quasi il 50% dei nostri rifiuti finisce in discarica. Per ottenere basse percentuali di rifiuto conferito in discarica molti Stati hanno spinto sia sul recupero di materia sia sul recupero di energia. La Svizzera e la Danimarca, per citare alcuni casi, attualmente hanno circa il 50% di rifiuto termovalorizzato ed il resto avviato a recupero. La tabella sotto riportata evidenzia i posizionamenti degli stati membri riferiti alla destinazione impiantistica dei rifiuti prodotti. Nella colonna denominata Altro, la rilevanza di ulteriori tecnologie quali compostaggio, riciclo, ecc... Tratto da: La gestione dei rifiuti urbani nel Gruppo Hera, pag. 12 e 13. Particolarmente interessanti sono i dati, riferiti al periodo , forniti da Eurostat, l Ufficio Statistico della Comunità Europea: dall analisi dei grafici riferiti alle modalità di gestione dei rifiuti urbani all interno dell Unione Europea, emerge che, mentre in Europa i rifiuti conferiti in discarica stanno diminuendo a favore di quelli trattati nei termovalorizzatori, in Italia il trend di incremento dei rifiuti destinati a termovalorizzatori è ancora moderato. All interno di questi dati, Hera si posiziona invece verso le medie europee, dimostrando, quindi, una visione più moderna e più in linea con le direttive europee rispetto al resto dell Italia. Per altro si intendono, come sopra, gli impianti per il compostaggio e altre forme di recupero. Tratto da: La gestione dei rifiuti urbani nel Gruppo Hera, pag

5 L a g e st i o n e i n t eg r at a d e i ri f iu t i n el si s t e m a H er a. La formula imprenditoriale di Hera è fondata su una società capogruppo che costituisce un polo aggregatore in grado di assicurare elevati standard di servizio, di ottimizzare i processi operativi e di sfruttare le sinergie. Ad ogni ambito provinciale corrispondono varie Società Operative Territoriali fortemente radicate nel proprio territorio e capaci di interpretarne le peculiari esigenze attraverso l'offerta di una ampia gamma di servizi ambientali. Nel settore ambiente, infatti, Hera svolge l'intero ciclo di gestione dei rifiuti, attraverso i servizi territoriali (raccolta rifiuti, spazzamento, lavaggio strade, ecc) e il vero e proprio trattamento dei rifiuti (recupero e smaltimento) coprendo in totale autosufficienza l'intero fabbisogno del territorio servito. La raccolta di rifiuti urbani e assimilati, viene svolta per circa 2,5 milioni di abitanti delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì Cesena, Rimini, Pesaro-Urbino e Firenze. Il Gruppo Hera effettua anche la raccolta di rifiuti speciali (provenienti da attività industriali, commerciali e del terziario) che non risultano assimilabili ai rifiuti urbani per qualità e quantità, nonché il trattamento e il recupero di rifiuti solidi urbani e speciali, di rifiuti liquidi e fangosi e lo smaltimento in discarica dei rifiuti non recuperabili. Questo insieme di attività è finalizzato prevalentemente al recupero di materie dai rifiuti per destinarle al reimpiego nei cicli produttivi, inoltre, si occupa di ridurre la pericolosità e la quantità dei rifiuti destinati alla discarica e di produrre energia elettrica o termica sfruttando i trattamenti di termovalorizzazione (quel processo che consente al tempo stesso sia lo smaltimento dei rifiuti stessi sia la produzione di energia) negli impianti di Bologna, Modena, Ferrara, Rimini, Ravenna e Forlì. Il Gruppo dispone anche di impianti di compostaggio, un processo di trattamento dei rifiuti organici attraverso il quale viene prodotto il compost (concime naturale). Il complesso sistema impiantistico per il trattamento delle varie tipologie di rifiuti fa capo direttamente alla Divisione Ambiente di Hera S.p.A. che ne assicura l'utilizzo razionale e ottimale garantendo la completa autosufficienza dei Comuni serviti per lo smaltimento dell'intera produzione di rifiuti. Fonte: Hera spa, elaborazione dati di bilancio delle società 5

6 Riferimenti bibliografici AA.VV, La Gestione dei rifiuti urbani nel Gruppo Hera. Contesto, numeri, impegno, posizionamento, strategie, progetti operativi, Hera spa, S. Amaducci, K. Laffi, marzo disponibile sul sito (link diretto: AA.VV, Arpa rivista, Speciale Rifiuti, Marzo-Aprile 2007 Direttiva 2008/99/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 sulla tutela penale dell ambiente. Direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive. Riferimenti Web

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