"La revisione della normativa sui rifiuti sviluppata nell ambito della strategia europea sulla Circular Economy"
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- Fabrizio Casini
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1 "La revisione della normativa sui rifiuti sviluppata nell ambito della strategia europea sulla Circular Economy" Alessandra Pellegrini Area Ambiente e Sicurezza Impianti Federchimica
2 Economia Circolare: di cosa si tratta?
3 Un economia dove il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto nel sistema economico il più a lungo possibile, attraverso efficienza e attività di prevenzione, riuso, raccolta e riciclo dei rifiuti. Commissione Europea Comunicazione Closing the loop An EU action plan for the Circular Economy
4 Il modello dell Economia Circolare
5 L Economia Circolare nelle Istituzioni Europee CE 2014 PE 2015 Comunicazione «Toward a circular economy: a zero waste programme for Europe (Com (2014) 0398)» Misure e proposte in materia di rifiuti. Risoluzione: «on resource efficiency: moving toward circular economy» Rel. Sirpa Pietikanen Relatore ombra Massimo Paolucci Voto PE ENVI 17 giugno Ma riproporre nel 2015 in maniera più ambiziosa Documento di indirizzo per la CE MOLTE CRITICITA Next Step Public Consultation deadline 20 agosto Action Plan della CE: Revisione Direttive Rifiuti + Ecodesign + Sustainable Building + Altre misure (Ecolabel, GPP, Incentivi etc ) pubblicato 2 dicembre 2015
6 La struttura della Comunicazione
7 Production Product Design Proposte Azioni Legislative e non Quando Opportunità e Criticità Requisiti Ecodesign su: - Riparabilità - Durabilità - Riciclabilità Extended Producer responsibility (EPR): Nuove linee guida per la promozione dell Ecodesign Revisione Direttiva Ecodesign Waste Framework Directive (WFD) Dal 2016 Opportunità: 2 Dec Dimostrate il nostro commitment verso la chimica sostenibile Criticità: - Pressione indiretta sulle sostanze chimiche (SVHC?) attraverso: - Requisiti ecodesign sulla riciclabilità - Schema EPR (tassa sul fine vita prodotto)
8 Production Production Processes Proposte Azioni Legislative e non Quando Opportunità e criticità Azioni di policy per favorire l approvvigionam ento sostenibile di materie prime Nuove Linee Guida sulle Best Available Tecniques (BAT) sulla gestione dei rifiuti e sulla efficienza di uso delle risorse (circular economy) «Trade for all Strategy ott. 2015» e futuri accordi commerciali - BREFs Dal 2016? Opportunità: - Promuovere processi innovativi (esempio simbiosi industriale) permette efficienza e riduzione costi Criticità: - Manca una strategia esplicita per l approvvigionamento sostenibile delle materie prime
9 Waste Management Proposte Azioni Legislative e Non Quando Opportunità e Criticità Obiettivi per migliorare la Gestione dei Rifiuti Waste Framework Directive (WFD) 2 Dicembre 2015 Opportunità / Criticità: Rendere chiara ed omogenea la definizione di rifiuto, sottoprodotto e EoW Iniziative sul «Waste to Energy» Energy Union package 2016
10 Le proposte di direttive sui rifiuti
11 Le proposte della Commissione UE 4 Proposte di Direttiva : revisione direttiva quadro sui rifiuti revisione direttiva imballaggi e rifiuti di imballaggio revisione direttiva discariche revisione direttiva sui rifiuti elettrici ed elettronici, batterie, veicoli a fine vita
12 Revisione Direttiva Rifiuti: alcune delle novità 3 Nuove definizioni: rifiuto organico, preparazione per il riutilizzo, processo finale di riciclo 4 Gerarchia dei rifiuti: utilizzare adeguati strumenti economici 8,8a Requisiti generali per la Responsabilità Estesa del Produttore 11 Nuovi obiettivi Prevista raccolta differenziata rifiuto organico 31 Metodo di calcolo basato su INPUT di rifiuti in ingresso al processo di riciclo finale 35 Previsto registro elettronico dei rifiuti (pericolosi) Dato potere alla Commissione EU di emanare atti delegati (sottoprodotti, EoW, metodo di calcolo obiettivi, )
13 Revisione Direttiva Imballaggi: alcune novità 3 Definizioni: raccordo con Direttiva Rifiuti 4 Nuovi obiettivi (molto critici per plastica) 6 Metodo di calcolo basato su INPUT di rifiuti in ingresso al processo di riciclo finale 11 Possibilità di deroga al contenuto di metalli pesanti negli imballaggi Dato potere alla Comssione EU di emanare atti delegati (requisiti per individuare operatori preparazione per il riutilizzo, esempi imballaggi, deroghe)
14 I punti critici rilevati dal settore chimico
15 Definizione di rifiuto non pericoloso Si propone di introdurre per la prima volta, nella Direttiva Quadro sui Rifiuti, una definizione di rifiuto non pericoloso, che si andrebbe ad affiancare alla già esistente, applicata e consolidata definizione di rifiuto pericoloso. 2bis) rifiuto non pericoloso : rifiuto che non presenta alcuna delle caratteristiche pericolose di cui all allegato III. Definizione considerata non necessaria e potrebbe avere l effetto di creare dubbi interpretativi.
16 Sottoprodotti La proposta di riformulazione del comma 1 ed il nuovo comma 3 dell articolo 5 della Direttiva 2008/98/CE attribuiscono agli Stati Membri una funzione di garanzia nell applicazione delle norme europee in materia di sottoprodotti e introducono l espressa facoltà per i singoli Paesi di adottare regole tecniche a tal fine. Si ritiene fondamentale che tali disposizioni non siano intese come la volontà, da parte della Commissione, di far rimettere in discussione le condizioni comunitarie di portata generale sull individuazione dei sottoprodotti, con il conseguente rischio, tra gli altri, di alterare il quadro competitivo intra UE.
17 REP La Proposta di Direttiva interviene sul concetto di Responsabilità Estesa del Produttore ( REP ) già ad oggi contenuto nell articolo 8 della Direttiva 2008/98/CE, per dare un nuovo impulso agli Stati Membri affinché adottino misure concrete per incentivare le Imprese che immettono prodotti sul mercato europeo ad una valutazione del ciclo di vita dei propri prodotti e ad un diretto coinvolgimento nella gestione del fine vita di tali prodotti. Si ritiene che la REP debba essere un Sistema basato sul principio chi inquina paga, nel senso che la corretta attuazione del principio non dovrebbe comportare per i Soggetti interessati costi non dovuti o una sperequazione nella distribuzione degli stessi tra gli Operatori della filiera, o effetti distorsivi in termini di competitività, intra UE ed extra UE.
18 Obiettivi di riciclo e metodo di calcolo La Proposta di Direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio propone l aumento degli attuali obiettivi di riciclo dei rifiuti di imballaggio e la modifica delle modalità di calcolo dei citati obiettivi. Proposte di questo genere dovrebbero essere avanzate solo a seguito di un adeguata valutazione dei relativi impatti; in particolare, prima di definire un nuovo obiettivo di riciclo, è necessario comprendere fino in fondo la metodologia di calcolo proposta (chiarendo come determinare il peso dei rifiuti di imballaggio prodotti in un determinato anno e il peso dei rifiuti di imballaggio riciclati o preparati per il riutilizzo ).
19 Recupero energetico dei rifiuti di imballaggio Eliminazione dell attuale comma 3 dell'articolo 6 della Direttiva 94/62/CE, che stabilisce la possibilità per gli Stati membri di incoraggiare il recupero energetico laddove sia preferibile al riciclaggio. Cancellazione non condivisibile. Il recupero di energia rappresenta una fondamentale alternativa alla messa in discarica nei tutti i casi in cui il riciclo non offra soluzioni ecosostenibili.
20 Atti Delegati Consultazione degli Stakeholders Le proposte della Commissione prevedono un ampio riscorso allo strumento degli Atti Delegati Ad esempio viene previsto che la Commissione potrà: definire, in appositi Atti Delegati, le caratteristiche che determinate sostanze o oggetti dovranno avere per poter essere considerati sottoprodotti; adottare Atti Delegati per definire i criteri che devono essere rispettati per decretare il passaggio alla qualifica di "non rifiuto" dopo l'applicazione di apposite operazioni di recupero (end of waste), per specifiche tipologie di rifiuti; emendare il Catalogo Europeo dei Rifiuti (Decisione 2000/532/CE) e gli allegati della Direttiva 2008/98/CE. I settori produttivi direttamente interessati da tali future misure devono essere consultati in fase di elaborazione di tali dette norme
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