REGIONE TOSCANA. Repertorio Cartografico

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1 Repertorio Cartografico REGIONE TOSCANA Geografia regionale Regione dell Italia centrale con capoluogo Firenze e circa di abitanti. Il territorio è in prevalenza collinare (67%) e montuoso (25%). Il restante 8% è pianeggiante. L Appennino Tosco-Emiliano supera i 2000 metri con le sole cime del Monte Cimone e del Monte Cusna. Nella parte più a nord dell Arno, le montagne sono più alte: le Alpi Apuane e la catena del Pratomagno. Tra l Appennino e la costa si estendono rilievi anche isolati e meno elevati come le Colline del Chianti, le Colline Metallifere, l Argentario e il Massiccio del Monte Amiata, dove è presente un antico vulcano spento. Le pianure non sono molto estese. Ritroviamo ad esempio il Valdarno Superiore, il Valdarno Inferiore, la Versilia e la Maremma un tempo zona paludosa ed ora bonificata. Fra i fiumi più importanti, l Arno che nasce dal Monte Falterona, il suo bacino occupa un terzo della Regione. Questo fiume riceve le acque di numerosi affluenti come il Sieve e il Bisenzio in destra, la Chiana, la Pesa, l Elsa e l Era in sinistra. Altri fiumi importanti sono il Serchia, il Cecina, l Ombrione e la Magra che sfociano nel Tirreno. Il Tevere e il Fiora attraversano per un breve tratto il territorio toscano entrando poi nel Lazio. Le coste nella zona settentrionale e dal Promontorio di Piombino fino al Lazio sono basse, uniformi e sabbiose mentre tra Livorno e il Promontorio di Piombino sono alte e rocciose. Al largo delle coste toscane le più importanti isole dell Arcipelago Toscano sono Gorgona, Capraia, l Isola d Elba, Pianosa, Montecristo, l Isola del Giglio e l Isola di Giannutri. Provincia di Pisa (39 comuni) Provincia di Pistoia (22 comuni) Provincia di Prato (7 comuni) Provincia di Siena (36 comuni) Le provincie Provincia di Arezzo (39 comuni) Provincia di Firenze (44 comuni) Provincia di Grosseto (28 comuni) Provincia di Livorno (20 comuni) Provincia di Lucca (35 comuni) Provincia di Massa-Carrara (17 comuni) 106

2 Toscana provincia di AREZZO Confina a nord con l Emilia Romagna (provincia di Forlì-Cesena), a nord-est con le Marche (provincia di Pesaro e Urbino), a est con l Umbria (provincia di Perugia), a sud-ovest con la provincia di Siena e a nordovest con la provincia di Firenze. Arezzo capoluogo Altitudine: 296 m. s.l.m. Superficie provinciale: Km Abitanti: CAP: Prefisso telefonico: 0575 Codice ISTAT: Cartografia di riferimento - pag. 101 IGM Serie 25 - Scala 1: Foglio n 288 II - Arezzo (Edizione 1993); IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 114 II - Arezzo (levata nel 1891); Storia La città si estende alla confluenza delle tre vallate del Casentino, del Valdarno e della Val di Chiana e sorge su un colle. È un attivo centro agricolo ed industriale, sede anche di attività artigianali legate in particolare alla lavorazione dell oro e dell argento. Un primo insediamento nella zona si costituì sul colle di Castelsecco. Fu una delle principali città etrusche, Arretium sorgeva nei pressi dell attuale posizione del Duomo, della fortezza e della pieve che attorno al IV secolo a.c. venne cinta da mura. Si alleò a Roma nelle guerre contro i Galli e contro Annibale. Divenne feudo vescovile nel IX secolo. Divenne libero comune nel Sconfisse Siena e a sua volta fu sconfitta da Firenze nel 1289 nella battaglia di Campaldino. In seguito si affermò la signoria dei Tarlati di Pietramala, il cui principale esponente fu il vescovo Guido Tarlati. Alla morte del Vescovo cominciò la decadenza e la città fu ceduta alla rivale Firenze. Tra la fine del XIV e l inizio del XVI secolo Arezzo cercò di riconquistare l indipendenza, ma con l avvento della Signoria medicea e la formazione del Ducato di Toscana (divenuto poi Granducato) tornò la pace che durò fino all invasione dei francesi nel 1799, che comunque furono scacciati. Con il 1815, dopo il Congresso di Vienna, Arezzo e tutta la provincia tornarono a far parte del ricostituito Granducato di Toscana, finché nel 1861 furono annesse al Regno d Italia. provincia di FIRENZE Confina a nord e a est con l Emilia Romagna (Provincia di Bologna, Provincia di Ravenna e Provincia di Forlì-Cesena), a sud-est con la Provincia di Arezzo, a sud con la Provincia di Siena, a ovest con la Provincia di Pisa, la Provincia di Lucca, la Provincia di Pistoia e la Provincia di Prato. 107

3 Repertorio Cartografico Firenze capoluogo Altitudine: 50 m. s.l.m. Superficie provinciale: Km Abitanti: CAP: Prefisso telefonico: 055 Codice ISTAT: Cartografia di riferimento - pag IGM Serie 50 - Scala 1: Foglio n 275- Firenze (Edizione 1, 1986); IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 106 II NO - Firenze (agg. 1904); Storia Capoluogo di regione della Toscana, sorto sulle sponde dell Arno, su una piana attorniata a sud dalle colline del Chianti, a nord e ad est del pre-appennino; è una delle città d arte più note del mondo. È sede di un fiorente artigianato, di floridi commerci e industrie. Il primitivo insediamento era già abitato mille anni prima di Cristo, divenne posto di guardia in epoca romana, sviluppandosi in seguito in una piccola città: Florentia. Dominata dai Bizantini e quindi dai Longobardi nel 570, divenne capoluogo della vasta regione circostante. Nel 1125 Firenze divenne libero comune e cominciarono per la città guelfa gli aspri scontri contro gli avversari ghibellini favorevoli all imperatore. Sul finire del XII secolo la dirigenza politica era formata dalle sette arti maggiori dei medici, dei mercanti, dei banchieri, dei lanaioli, dei setaioli, dei rappresentanti delle industrie e dei commerci, ossia il popolo grasso, che per cento anni governò la florida repubblica fiorentina. I guelfi si divisero successivamente in due fazioni: i Bianchi (arti mediane e arti minori) e i Neri (arti maggiori e aristocrazia). Dopo diverse vicende che videro alternarsi al potere diverse fazioni, nel 1434, andò al governo il banchiere Cosimo de Medici e dopo di lui Lorenzo il Magnifico che trasformò la repubblica fiorentina in Principato, mente l antica oligarchia organizzava la nota congiura dei Pazzi (1478) cercando di opporsi all autorità del casato mediceo. Lorenzo dei Medici governò la città fino al 1492; suo figlio Piero fu scacciato dal popolo poiché consegnò la città nelle mani del francese Carlo VIII e nel 1494 venne restaurata la repubblica. I Medici rimasero al potere fino al All ultimo Medici, Gian Gastone, successe la casata degli Asburgo-Lorena, con l interruzione della conquista napoleonica che fece di Firenze la capitale dell Etruria. Nel 1860 la Toscana fu annessa all Italia e dal 1865 al 1871 Firenze divenne capitale del nuovo regno. Subì danni rilevanti durante la seconda guerra mondiale. Nel 1966 un alluvione spaventosa danneggiò irreparabilmente il cento storico ed i suoi monumenti. provincia di GROSSETO Confina ad ovest con il Mar Tirreno, a nord-ovest con la Provincia di Livorno, a nord con la Provincia di Pisa, a nord-est con la Provincia di Siena, a sud-est con il Lazio (Provincia di Viterbo). Fanno parte della Provincia le isole del Giglio e le Formiche di Grosseto nell arcipelago toscano. 108

4 Toscana Grosseto capoluogo Altitudine: 10 m. s.l.m. Superficie provinciale: Km Abitanti: CAP: Prefisso telefonico: 0564 Codice ISTAT: Cartografia di riferimento - pag IGM Serie 50 - Scala 1: Foglio n 331- Grosseto (Edizione 1, 1998); IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 128 III - Grosseto (levata nel 1883); Storia La città, è situata a destra dell Ombrone, a circa 12 km dal mare (Marina di Grosseto), al centro della pianura alluvionale bonificata della Maremma Toscana. È una fiorente città agricola, industriale e commerciale. Ritrovamenti etruschi fanno datare la sua origine attorno al V secolo a.c., anche se le prime notizie di un castello non vanno oltre il IX secolo. Nel 935 la devastazione della vicina Roselle, diede impulso al suo sviluppo; divenne feudo degli Aldobrandeschi nell XI secolo, conquistando l autonomia comunale nel Due anni dopo fu sottomessa da Siena e nonostante le diverse ribellioni divenne nel 1336, possesso stabile senese. Proprio con Siena nel XVI secolo entrò a far parte dello stato toscano e ai Medici si deve un primo tentativo di bonifica del territorio che riprese con Pietro Leopoldo di Lorena e si concluse nel secolo scorso sotto il governo fascista. provincia di LIVORNO Confina a nord e a est con la Provincia di Pisa, a sud ed in parte ad est con la Provincia di Grosseto, a ovest con il Mar Tirreno. Livorno capoluogo Altitudine: 3 m. s.l.m. Superficie provinciale: Km Abitanti: CAP: Prefisso telefonico: 0586 Codice ISTAT: Cartografia di riferimento - pag IGM Serie 50 - Scala 1: Foglio n Livorno (Edizione 1, 1997); IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 111 I SO - Livorno (levata nel 1881); Storia È uno dei porti più importanti della costa tirrenica, sia come scalo commerciale che turistico. È centro balneare con spiagge lungo il litorale (in particolare le località di Ardenza e Antignano). Nata a sud dell Arno si è sviluppata, dopo i danni riportati nell ultimo conflitto, in nuove zone moderne. La prima edificazione della futura città fu un castello eretto intorno al X secolo. La presenza del vicino porto di Pisa determinò la costruzione di strutture fortificate che, alla fine del XIV secolo, trasformarono Livorno in un baluardo difensivo di Pisa stessa. Nei secoli seguenti passò ai Visconti, a Genova e a Firenze, fu soggetta ad un 109

5 Repertorio Cartografico grande sviluppo nel XVI secolo quando l interramento del porto pisano deviò i traffici verso il porto livornese che divenne il più importante nsotto il regno dei Medici. provincia di LUCCA Confina a ovest con il Mar Tirreno e con la Provincia di Massa-Carrara, a nord con l Emilia Romagna (Provincia di Reggio Emilia e Provincia di Modena), a est con la Provincia di Pistoia e la Provincia di Firenze e a sud con la Provincia di Pisa. Lucca capoluogo Altitudine: 26 m. s.l.m. Superficie provinciale: Km Abitanti: CAP: Prefisso telefonico: 0583 Codice ISTAT: Cartografia di riferimento - pag. 108 IGM Serie 50 - Scala 1: Foglio n 261- Lucca (Edizione 1, 1993); IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 105 IV SO - Lucca (levata nel 1879); Storia La città è sorta nella pianura in sinistra del basso corso del Serchio. È sede di fiorenti attività commerciali e industriali. Nata come insediamento ligure ed etrusco, si sviluppò come città romana, fu capoluogo del ducato longobardo della Tuscia e in periodo carolingio venne eletta capitale del marchesato di Toscana. Fu libero comune nel 1119 e da allora visse un periodo di grande splendore. Fu sotto il dominio pisano ma nel 1369 riconquistò la libertà divenendo una repubblica che durò fino all arrivo di Napoleone. Passò poi a Maria Luigia di Borbone e infine, nel 1847, fu riunita alla Toscana sotto Leopoldo II di Lorena. Il 15 marzo 1860 si unì al regno d Italia. provincia di MASSA CARRARA Confina a ovest con il Mar Tirreno e la Liguria (Provincia della Spezia), a nord con l Emilia Romagna (Provincia di Parma e Provincia di Reggio Emilia), e a est con la Provincia di Lucca. Massa capoluogo Altitudine: 65 m. s.l.m. Superficie provinciale: Km Abitanti: CAP: Prefisso telefonico: 0585 Codice ISTAT: Cartografia di riferimento - pag IGM Serie 25- Scala 1: Foglio n 249 III - Massa - Carrara (Edizione 1999); IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 96 III SE - Massa (levata nel 1878); 110

6 Toscana Storia Massa è situata ai piedi di un colle, allo sbocco della valle del Frigido, in vista delle Alpi Apuane. È una attiva città commerciale con industrie legate principalmente alla lavorazione del marmo. A partire dal IX secolo si hanno le prime notizie storiche della città. Nel XIII secolo Massa cadde sotto il dominio di Lucca, quindi sotto il governo visconteo e quello fiorentino e nel 1442 ottennero la signoria i Malaspina di Fosdinovo. Successivamente i Cybo-Malaspina, nel 1554 ottennero Massa e Carrara, e Alberico I, marchese e poi principe di Massa, ordinò la costruzione dell abitato intorno al castello. Nel 1741 il ducato passò alla casata d Este che lo resse, fatta eccezione per il periodo napoleonico, fino alla sua annessione al regno di Sardegna nel provincia di PISA Confina a nord con la Provincia di Lucca, a est con la Provincia di Firenze e la Provincia di Siena, a sud con la Provincia di Grosseto, e a ovest con la Provincia di Livorno e con il Mar Tirreno. Pisa capoluogo Altitudine: 4 m. s.l.m. Superficie provinciale: Km Abitanti: CAP: Prefisso telefonico: 050 Codice ISTAT: Cartografia di riferimento - pag. 111 IGM Serie 50 - Scala 1: Foglio n 273- Pisa (Edizione 1, 1993); IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 104 II SE della carta ad Pisa (1878); Storia La città è sorta in un ansa del basso corso dell Arno, nella piana compresa tra il monte Pisano e il mare. È un centro commerciale, industriale di grande importanza. Le sue origini sono liguri-etrusche, fu città romana ed un importante centro strategico-militare grazie alla presenza del porto. Durante il Medioevo i detriti dell Arno colmarono i territori lagunari allontanando la città dal mare. La potenza commerciale marinara della città proseguì nel periodo longobardo e carolingio e intorno al Mille divenne libero comune. La sua influenza giunse fino in Sardegna ed in Sicilia, conquistò i mercati orientali partecipando alla prima Crociata. Fu oggetto di contesa da parte di città nemiche come Lucca, Firenze e soprattutto Genova che nel 1284 la sconfisse alla Meloria. Perse quindi la Corsica, nel 1327 la Sardegna e ben presto gran parte dei mercati orientali. Nel 1399 passò ai Visconti ed in seguito sotto l egemonia fiorentina. Nel XV secolo i Medici ne risollevarono le sorti e dopo di loro i Lorena. Nel 1860 fu annessa al Regno d Italia, iniziò quindi in tale periodo un forte sviluppo urbanistico e delle attività industriali anche se durante la seconda guerra mondiale subì importanti distruzioni. provincia di PISTOIA Confina a nord con l Emilia Romagna (provincia di Modena e provincia di Bologna), a est con la provincia di Prato, a sud con la provincia di Firenze, e a ovest con la provincia di Lucca. 111

7 Repertorio Cartografico Pistoia capoluogo Altitudine: 67 m. s.l.m. Superficie provinciale: Km Abitanti: CAP: Prefisso telefonico: 0573 Codice ISTAT: Cartografia di riferimento - pag. 112 IGM Serie 50 - Scala 1: Foglio n 262- Pistoia (Edizione 1, 1993); IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 105 I NE - Pistoja (levata nel 1880); Storia La città si estende in una piana situata tra il torrente Ombrone e il gruppo del monte Albano. È un attivo centro industriale e commerciale ortofrutticolo noto anche per la produzione di fiori e piante. Fu fondata nel II secolo a.c. dai Romani col nome di Pistoia, nel VI secolo fu eretta a città sotto il dominio Longobardo. Passò in seguito agli imperatori di Germania, divenendo poi nel XII secolo libero comune ghibellino. In questo periodo la città raggiunse il suo massimo splendore; l abitato si espanse al punto in cui fu necessaria la costruzione di una nuova cerchia di mura. Uscì sconfitta con Firenze e perdette l autonomia. Nel Trecento cominciò quindi la decadenza della città dovuta anche agli attacchi di Lucca che la costrinsero ad accettare la protezione fiorentina, entrando nel XVI secolo sotto il principato mediceo. Seguì la dominazione lorenese e nel 1859 fu annessa al Regno d Italia. provincia di PRATO Confina a nord con l Emilia-Romagna (provincia di Bologna), a est e a sud con la provincia di Firenze, a ovest con la provincia di Pistoia. Fu costituita nel 1992 per scorporo dalla provincia di Firenze. Prato capoluogo Altitudine: 61 m. s.l.m. Superficie provinciale: Km Abitanti: CAP: Prefisso telefonico: 0574 Codice ISTAT: Cartografia di riferimento - pag. 113 IGM Serie 50 - Scala 1: Foglio n 263- Prato (Edizione 1, 1986); IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 106 IV SE della carta ad Prato (levate nel1883); Storia Sorge nella valle del Bisenzio, la città è nota per la fiorente industria tessile e per i numerosi monumenti artistici compresi entro le mura trecentesche. Il territorio di Prato fu colonizzato dapprima dai Liguri e poi dagli Etruschi, fu in seguito assoggettato da Roma che vi fondò il Pagus Cornius, centro politico e commerciale. Nel VI secolo vi si insediarono i Lon- 112

8 Toscana gobardi. L antico centro fortilizio, ampliato, divenne residenza della famiglia Alberti che prese il dominio di tutta la vasta contea. Nel 1107 la città fu rasa al suolo dalle truppe di Matilde di Toscana. Nel periodo in cui fiorivano le arti ed i commerci, durante le lotte tra guelfi e ghibellini, le città vicine aprivano le ostilità contro Prato che finì sotto il dominio del Re di Napoli Roberto d Angiò. Nel 1351 la regina Giovanna vendette la cittadina ai Fiorentini, ai quali rimase legata nonostante le rivolte per riconquistare l autonomia. provincia di SIENA Confina a nord con la Provincia di Firenze, a nord-est con la Provincia di Arezzo, a est con l Umbria (Provincia di Perugia e Provincia di Terni), a sud con il Lazio (Provincia di Viterbo) e con la Provincia di Grosseto, e a ovest con la Provincia di Pisa. Siena capoluogo Altitudine: 322 m. s.l.m. Superficie provinciale: Km Abitanti: CAP: Prefisso telefonico: 0577 Codice ISTAT: Cartografia di riferimento - pag. 114 IGM Serie 50 - Scala 1: Foglio n 297- Siena (Edizione 1, 1998); IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 120 I - Siena (levata nel 1883); Storia La città è sorta su un colle fra le valli dei fiumi Arbia ed Elsa. Antico insediamento etrusco, Sena, in periodo repubblicano, fu conquistata da Roma, ma solo intorno al Mille la città cominciò a svilupparsi, prima sotto la guida dei vescovi, poi dei consoli. Le ostilità con Firenze si risolsero nel 1260 con la vittoria senese a Montaperti. Il conflitto contro Lucca e contro Pisa e la grave epidemia di peste del 1348, fomentarono la ribellione popolare e la città nel 1399 si consegnò a Gian Galeazzo Visconti. Nel 1404 si costituì però un nuovo governo e si riaccesero le lotte interne, che portarono alla conquista di Siena da parte di Carlo V. Nel 1559 entrò a far parte dello stato mediceo e con la fine dei Medici, seguì le sorti della regione, sottomessa ai Lorena. Nel 1859 fu la prima città della Toscana a scegliere l annessione al Regno d Italia. 113

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10 IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 106 II NO - Firenze (agg. 1904) IGM Serie 50 - Scala 1: Foglio n 275- Firenze (Edizione 1, 1986) 115

11 IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 114 II - Arezzo (levata nel 1891) IGM Serie 25 - Scala 1: Foglio n 288 II - Arezzo (Edizione 1993) 116

12 IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 128 III - Grosseto (levata nel 1883) 117

13 IGM Serie 50 - Scala 1: Foglio n 331- Grosseto (Edizione 1, 1998) 118

14 IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 111 I SO - Livorno (levata nel 1881) 119

15 IGM Serie 50 - Scala 1: Foglio n 283- Livorno (Edizione 1, 1997) 120

16 IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 105 IV SO - Lucca (levata nel 1879) IGM Serie 50 - Scala 1: Foglio n 261- Lucca (Edizione 1, 1993) 121

17 IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 96 III SE - Massa (levata nel 1878) IGM Serie 25- Scala 1: Foglio n 249 III - Massa - Carrara (Edizione 1999) 122

18 IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 96 III SE - Massa (levata nel 1878) IGM Serie 25- Scala 1: Foglio n 249 III - Massa - Carrara (Edizione 1999) 123

19 IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 104 II SE della carta ad Pisa (1878) IGM Serie 50 - Scala 1: Foglio n 273- Pisa (Edizione 1, 1993) 124

20 IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 105 I NE - Pistoja (levata nel 1880) IGM Serie 50 - Scala 1: Foglio n 262- Pistoia (Edizione 1, 1993) 125

21 IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 106 IV SE della carta ad Prato (levate nel1883) IGM Serie 50 - Scala 1: Foglio n 263- Prato (Edizione 1, 1986) 126

22 IGM Serie Storica - Scala 1: Foglio n 120 I - Siena (levata nel 1883) IGM Serie 50 - Scala 1: Foglio n 297- Siena (Edizione 1, 1998) 127