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2 INDICE 1. Premesse pag Manuale d uso pag Manuale di manutenzione pag Programma di manutenzione pag Sottoprogramma delle prestazioni pag Sottoprogramma dei controlli pag Sottoprogramma degli interventi di manutenzione pag. 56

3 _Man_uso_E_R01.doc 2 MANUALE D USO

4 MANUALE D USO 1. PREMESSE Il presente piano di manutenzione ha come scopo quello di pianificare e programmare l attività di manutenzione delle opere in progetto ed, in particolare, quella degli impianti tecnologici, per mantenere nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l efficienza ed il valore economico dell opera. Il piano di manutenzione è costituito dai seguenti capitoli principali: manuale d uso manuale di manutenzione programma di manutenzione Il manuale d uso descrive le modalità di utilizzazione delle parti più importanti dell opera ed in particolare degli impianti tecnologici e contiene le informazioni necessarie per permettere di utilizzare in modo corretto le opere. Il manuale d uso varrà aggiornato a fine lavori, dopo l acquisizione della documentazione e della manualistica rilasciata dal costruttore delle apparecchiature meccaniche ed elettriche. Il manuale di manutenzione fornisce le indicazioni necessarie per la corretta manutenzione delle opere e delle loro parti con l indicazione delle manutenzioni eseguibili direttamente dall utente e di quelle che devono essere eseguite da personale. Il programma di manutenzione fornisce le indicazioni delle cadenze temporali per l esecuzione delle manutenzioni al fine di permettere una corretta gestione dell opera e delle sue parti nel corso degli anni. Il presente piano di manutenzione viene redatto nel rispetto dei requisiti richiesti nell art. 38 del D.Lgs n _Man_uso_E_R01.doc 3

5 MANUALE D USO 2. MANUALE D USO Il manuale d uso descrive gli impianti tecnologici oggetto del progetto e le modalità per la loro corretta utilizzazione. In particolare il manuale d uso si riferisce alle opere seguenti: Denitrificazione Ripartitori di portata alle ossidazioni Ossidazione- nitrificazione biologica Stazione soffianti Ricircolo miscela aerata con coclee Ripartitore di portata ai sedimentatori secondari Sedimentazione secondaria Estrazione fanghi - Sollevamento fanghi di supero Sollevamento fanghi di ricircolo Stoccaggio-dosaggio flocculante Pretrattamento bottini Strumentazione di misura in ingresso e uscita impianto _Man_uso_E_R01.doc 4

6 MANUALE D USO 2.1. Denitrificazione Descrizione Il comparto di denitrificazione è costituito da una vasca in calcestruzzo armato con classe di esposizione XA1 avente volume utile di m 3. All interno della vasca sono alloggiati n. 4 miscelatori sommergibili in acciaio inox che garantiscono la miscelazione del liquame all interno della vasca. I miscelatori sono completi di attrezzatura di installazione in vasca realizzata in acciaio inossidabile e gruetta di sollevamento in acciaio S235JR zincato a caldo. Sono presenti anche n. 3 paratoie a parete a sezione circolare con colonnina di manovra in acciaio inox AI 304 per l intercettazione dei liquami in entrata e uscita dal comparto. In un pozzetto in c.a.v. prefabbricato posto a ridosso della vasca, è collocata una saracinesca a corpo piatto, tenuta metallica, DN 700 per il by-pass del comparto di denitrificazione Modalità di funzionamento e di uso corretto I miscelatori sommergibili funzionano in modalità manuale 24 ore al giorno. Alla periferica di telecontrollo vengono inviati i seguenti eventi relativi ai miscelatori: - accensione/spegnimento di ciascun mixer (ora e durata di ciascun evento) - blocco termico di ciascun mixer (ora e durata dell evento) 2.2. Ripartitori di portata alle ossidazioni Descrizione I comparti di ripartizione della portata alle ossidazioni (uno esistente ed uno di progetto) sono costituiti da n. 2 manufatti distinti in calcestruzzo armato, all interno di ciascuno dei quali sono realizzate n. 4 zone di ripartizione delimitate da pareti divisorie sulle cui soglie di sfioro sono installati n. 4 panconi di intercettazione a comando manuale in acciaio inox AI 304. La sommità è completamente calpestabile data la presenza di grigliati elettrosaldati in acciaio S235JR zincato a caldo supportati da strutture di sostegno fissate alle pareti dei manufatti _Man_uso_E_R01.doc 5

7 MANUALE D USO Modalità di funzionamento e di uso corretto I panconi di intercettazione vengono manovrati manualmente dagli operatori per by-passare le singole vasche di ossidazione-nitrificazione Ossidazione-nitrificazione biologica Descrizione La sezione di ossidazione-nitirificazione biologica è costituito da una vasca in calcestruzzo armato con classe di esposizione XA1, suddivisa in n. 2 comparti distinti aventi ognuno volume utile di m 3. Il sistema di distribuzione dell aria ai comparti è costituito da n. 1 collettore principale DN 600 e da n. 2 collettori secondari di distribuzione DN 300/DN 200 realizzati in acciaio inox AI 304 completi di valvole a farfalle dotate di riduttore manuale a volantino (DN 300), di giunto compensatore in gomma DN 200 per assorbire le vibrazioni e le dilatazioni termiche dei tubi e di valvole a farfalle DN 100 posizionate su ciascuna calata ai diffusori a membrana. Il trasferimento dell ossigeno al processo nelle vasche, viene realizzato ad aria insufflata con diffusori a membrana in EPDM distribuiti sul fondo dei reattori e raggruppati in n. 4 circuiti di distribuzione per vasca. Ogni circuito di distribuzione è alimentato da una calata DN 100 in acciaio inox AI 304, completa di valvola di intercettazione a sfera. In ogni vasca è installata una sonda di misura dell ossigeno disciolto (n. 2 complessive) completa di trasmettitore di ossigeno disciolto che regola la portata d aria prodotta dalle soffianti dedicate. Nel pozzetto d uscita sono presenti misuratori di ph, temperatura e ione ammonio per il monitoraggio in continuo dei parametri rilevati e n. 2 paratoie a parete a sezione circolare con colonnina di manovra in acciaio inox AI 304 per l intercettazione dei liquami uscenti dal comparto di ossidazione-nitrificazione. I misuratori di ph, temperatura e ammonio sono installati anche sul pozzetto di uscita della vasca di ossidazione esistente _Man_uso_E_R01.doc 6

8 MANUALE D USO Modalità di funzionamento e di uso corretto Il sistema di distribuzione e diffusione aria funziona in modalità continua 24 ore al giorno. Per garantire sempre l efficienza e la pulizia dei diffusori d aria è opportuno eseguire le seguenti operazioni tramite programmazione del PLC: per 5 minuti due volte al giorno alimentare il sistema di diffusione d aria con la portata di n. 2 soffianti alla frequenza di 50 Hz. I misuratori di ph, temperatura e ammonio trasmettono i parametri rilevati alla periferica di telecontrollo Stazione soffianti Descrizione All interno di un nuovo edificio avente superficie netta di m 2 78, realizzato con struttura a telaio in c.a. e muri di tamponamento in laterizio, solaio Predalles e copertura piana con doppia guaina impermeabilizzante, vengono installate n. 3 soffianti volumetriche compatte ad elevato rendimento dotate di cuffia insonorizzante. Le soffianti sono dotate di filtro in aspirazione e sulla mandata è installata una valvola di sovrapressione a molla ed una valvola di ritegno. Il collettore principale di mandata della soffianti, interrato è realizzato in acciaio inox rivestito esternamente in vetroflex. L edificio soffianti è dotato di prese d aria fonoassorbenti e di portone fonoisolante ed è dimensionato per l installazione futura di due ulteriori soffianti. Nella sala soffianti è installato il quadro elettrico di alimentazione e comando delle soffianti completo di PLC per la gestione dell intera stazione soffianti. Nel quadro sono installati anche gli inverter di regolazione della velocità delle soffianti (n. 1 inverter per ogni motore) Modalità di funzionamento e di uso corretto Il funzionamento delle soffianti (n. 2 attive e n. 1 di scorta) può avvenire in automatico/manuale manovrando l apposito selettore a quadro (man-o-aut). In automatico, la portata d aria erogata dalle soffianti viene regolata agendo sul numero di giri del motore tramite convertitore statico di frequenza, gestito da PLC a quadro su segnale proveniente dalle misure dell ossigeno disciolto nelle vasche di ossidazione. In manuale, le soffianti girano a velocità costante sotto inverter (regolato manualmente). La soffiante di scorta fungerà di scorta anche per le n. 2 soffianti future _Man_uso_E_R01.doc 7

9 MANUALE D USO Per garantire l uguale usura delle soffianti il PLC è programmato per la rotazione automatica della macchina di riserva in relazione al numero di ore di funzionamento. Il funzionamento manuale delle soffianti (selettore in posizione man-) può avvenire solamente per brevi periodi Logica di funzionamento delle soffianti In ciascuna vasca di ossidazione è installata n. 1 sonda di ossigeno disciolto: O1 e O2 Il segnale analogico 4-20 ma proveniente da ciascuna sonda viene inviato al PLC: 4 ma : 10 mgo 2 /l 20 ma: 0,0 mgo 2 /l Le sonde di ossigeno disciolto oltre ad essere collegate al PLC sono collegate anche alla periferica di telecontrollo. Il PLC esegue la media dei valori di ossigeno disciolto provenienti dal campo: (O1+O2)/2. Se la media dei valori rimane all interno del valore impostato O 2 ± 0,2 mgo 2 /l, e se l ossigeno misurato da ciascuna sonda è superiore ad una soglia minima impostata, la frequenza dell inverter che governa i giri del motore della soffiante rimane inalterata; se la media delle due sonde è più bassa del valore impostato O 2 ± 0,2 mgo 2 /l o se una delle due sonde, indipendentemente dalla media rileva un valore di O 2 disciolto inferiore alla soglia minima impostata, l inverter aumenta la frequenza di 2Hz; Se la media delle due sonde è più alta del valore impostato O 2 ± 0,2 mgo 2 /l, l inverter diminuisce la frequenza di 1Hz; il valore impostabile dell ossigeno disciolto in vasca, di riferimento per la media, varia tra 0,5 e 5,0 mgo 2 /l; Il valore minimo di soglia per ciascuna sonda di ossigeno disciolto dovrà poter essere impostato tra 0,5 e 5 mg/l. Ogni volta che si ha un aumento o una diminuzione della velocità della soffiante, la velocità viene mantenuta costante per un tempo impostabile nel range secondi, indipendentemente dalla media e dai valori istantanei di ciascuna sonda. Se una sonda invia un valore di ossigeno disciolto pari a 0 mgo 2 /l, e l altra invia un segnale superiore al valore minimo impostato, per un tempo superiore a 0,5 ore, la sonda che misura 0 mg/l è da considerarsi fuori esercizio. Nella suddetta situazione deve essere dato un segnale di allarme e la sonda fuori esercizio non deve più essere considerata per la media e per la gestione del processo _Man_uso_E_R01.doc 8

10 MANUALE D USO Due soffianti sono attive mentre l altra è di scorta. Deve esser previsto lo scambio automatico delle macchine in caso di avaria di una soffiante e per l uguale usura, secondo un periodo impostabile tra 50 e 2000 ore di funzionamento. Il PLC deve memorizzare e visualizzare sul display i seguenti parametri: 1. Valore istantaneo dell ossigeno disciolto misurato da ciascuna sonda; 2. Media dei valori istantanei di ossigeno misurati dalle due sonde; 3. Ore di funzionamento giornaliere e complessive di ciascuna soffiante; 4. Ore mancanti per l effettuazione della manutenzione di ciascuna soffiante; 5. Accensione/spegnimento di ciascuna soffiante (ora e durata di ciascun evento); 6. Accensione/spegnimento di ciascun inverter (ora e durata di ciascun evento); 7. Avaria di ciascun inverter (ora e durata di ciascun intervento); 8. Eventi di mancanza/ripristino rete (ora e durata dell evento); 9. Anomalia PLC 10. Avaria soffianti segnale cumulativo 11. Avaria sonde ossigeno disciloto Valori impostati di default (modificabili dall operatore da tastiera di interfaccia e visualizzabili sul display): Media ossigeno da mantenere in vasca (O 2 ) : 2,0 mgo 2 /l Soglia minima impostata per ciascuna sonda: 1,5 mgo 2 /l Tempo a velocità fissa dopo variazione frequenza: 300 secondi Frequenza alimentazione soffianti all avviamento: 40 Hz Campo variazione frequenza alimentazione soffianti: Hz Ore di funzionamento per scambio soffianti: 1000 ore 2.5. Ricircolo miscela aerata con coclee Descrizione L impianto di sollevamento della miscela aerata in testa al comparto di denitrificazione è costituito da n. 1 pompa a vite d Archimede installata all interno del manufatto esistente. Nel pozzetto di ingresso posto a monte del sollevamento sono installate n. 2 paratoie a parete in acciaio inox AI 304 con tenuta su quattro lati e comando manuale a volantino _Man_uso_E_R01.doc 9

11 MANUALE D USO Modalità di funzionamento e di uso corretto La pompa a vite d Archimede funziona in modalità manuale 24 ore al giorno. Alla periferica di telecontrollo vengono inviati seguenti eventi relativi alla pompa a vite d Archimede: - accensione/spegnimento pompa a vite d Archimede (ora e durata di ciascun evento) - scatto termico pompa a vite d Archimede (ora e durata dell evento) 2.6. Ripartitore di portata ai sedimentatori secondari Descrizione Il comparto di ripartizione della portata al sedimentatore secondario è costituito da un manufatto in calcestruzzo armato con classe di esposizione XA1, all interno del quale sono realizzate n. 4 zone di ripartizione distinte, delimitate da pareti divisorie dotate di soglie di sfioro. Nella zona di ripartizione per alimentare il sedimentatore secondario di progetto è presente n. 1 paratoia a parete a sezione circolare con colonnina di manovra in acciaio inox AI Modalità di funzionamento e di uso corretto La paratoia di intercettazione a parete viene manovrata manualmente dall operatore per regolare l afflusso dei liquami in ingresso al sedimentatore secondario di progetto e/o by-passarlo Sedimentazione secondaria Descrizione La nuova sezione di sedimentazione secondaria è costituita da n. 1 sedimentatore a flusso radiale con diametro netto interno di 25 m. Il sedimentatore è equipaggiato con ponte raschiatore a trazione periferica con lama di superficie per la raccolta delle schiume che vengono poi scaricate ed allontanate dal sedimentatore. Il bordo di sfioro dei sedimentatore è dotato di stramazzo sagomato a profilo Thomson. Gli equipaggiamenti del nuovo sedimentatore secondario a contatto o immersi in acqua sono realizzati in acciaio inox AI Modalità di funzionamento e di uso corretto Il ponte raschiatore del sedimentatore funziona 24 ore al giorno in modalità manuale _Man_uso_E_R01.doc 10

12 MANUALE D USO 2.8. Estrazione fanghi Sollevamento fanghi di supero Descrizione L estrazione dei fanghi dal nuovo sedimentatore secondario avviene tramite una valvola telescopica completa di colonnina e volantino di manovra e di saracinesca ad apertura rapida. A monte della valvola telescopica, sulla linea di estrazione fanghi, è installata una saracinesca a corpo piatto DN 350, di intercettazione. Nel pozzetto è installata anche n. 1 paratoia a parete a sezione circolare con colonnina di manovra in acciaio inox AI 304 per l intercettazione dei liquami diretti al sollevamento fanghi di supero. In un pozzetto in calcestruzzo armato con classe di esposizione XA1, sono installate n. 2 pompe sommergibili (1+1R) con relativi tubi di mandata in acciaio inox AI 304, valvole di ritegno e saracinesche, per l allontanamento dei fanghi di supero. Le pompe sono dotate di n. 1 interruttore a galleggiante con funzione di antisecco Modalità di funzionamento e di uso corretto La stazione di sollevamento è equipaggiata con n. 2 pompe sommergibili. Il funzionamento della stazione di sollevamento può avvenire in automatico/manuale manovrando l apposito selettore a quadro (man-o-aut). Generalmente il funzionamento avviene in automatico (selettore in posizione aut ) comandato dalla sonda di livello ad ultrasuoni installata nel pozzetto di sollevamento fanghi di ricircolo. Il funzionamento manuale (selettore in posizione man-) può avvenire solamente per brevi periodi. Il funzionamento della stazione di sollevamento è gestito da n. 1 interruttore a galleggiante: - interruttore a galleggiante di minimo livello (antisecco): comanda l arresto di tutte le pompe al raggiungimento del livello minimo nel pozzetto ( 0,5 m da fondo pozzetto). La periferica di telecontrollo registra e visualizza le seguenti misure ed eventi: - accensione/spegnimento di ciascuna pompa fanghi di supero (ora e durata di ciascun evento); - blocco termico di ciascuna pompa fanghi di supero (ora e durata dell evento) _Man_uso_E_R01.doc 11

13 MANUALE D USO 2.9. Sollevamento fanghi di ricircolo Descrizione Il nuovo impianto di sollevamento dei fanghi di ricircolo è costituito da un pozzetto in calcestruzzo armato con classe di esposizione XA1 all interno del quale sono alloggiate n. 2 pompe sommergibili (1+1R) complete di tubi di mandata in acciaio inox AI 304, valvole di ritegno a palla, saracinesche a corpo piatto e una sonda di livello ad ultrasuoni. Le pompe sono dotate di n. 1 interruttore a galleggiante con funzione di antisecco. La portata dei fanghi di ricircolo viene misurata da un misuratore ad induzione elettromagnetica installato dentro ad un pozzetto sul collettore di mandata della stazione di sollevamento e completo di giunto di smontaggio a scartamento corto. Il segnale viene inviato alla periferica di telecontrollo Modalità di funzionamento e di uso corretto La stazione di sollevamento è equipaggiata con n. 2 pompe sommergibili. Il funzionamento della stazione di sollevamento può avvenire in automatico/manuale manovrando l apposito selettore a quadro (man-o-aut). Generalmente il funzionamento avviene in automatico (selettore in posizione aut ) comandato dalla sonda di livello ad ultrasuoni. Il funzionamento manuale (selettore in posizione man-) può avvenire solamente per brevi periodi. Il funzionamento della stazione di sollevamento è gestito da n. 1 interruttore a galleggiante: - interruttore a galleggiante di minimo livello (antisecco): comanda l arresto di tutte le pompe al raggiungimento del livello minimo nel pozzetto ( 0,5 m da fondo pozzetto). La periferica di telecontrollo registra e visualizza le seguenti misure ed eventi: - accensione/spegnimento di ciascuna pompa fanghi di ricircolo (ora e durata di ciascun evento); - blocco termico di ciascuna pompa fanghi di ricircolo (ora e durata dell evento); - valore della portata istantanea dei fanghi di ricircolo, proveniente dal misuratore di portata; - calcolo del volume giornaliero, settimanale e mensile dei fanghi di ricircolo _Man_uso_E_R01.doc 12

14 MANUALE D USO Stoccaggio-dosaggio flocculante Descrizione All interno di un nuovo edificio avente superficie netta di circa m 2 40,3, realizzato con struttura mista a telaio e pareti in c.a., solaio Predalles e copertura piana con doppia guaina impermeabilizzante, vengono collocati n. 3 serbatoi in PRFV a fondo piatto di cui n. 2 aventi capacità di 10 m 3 e n.1 di 5 m 3. I serbatoi sono situati dentro una opportuna zona di contenimento spanti realizzata in calcestruzzo armato e dotata di valvola a farfalla tipo wafer in PVC per lo scarico di fondo. Il dosaggio del flocculante avviene tramite n. 3 pompe (2+1R) dosatrici a membrana meccanica con corsa di ritorno a molla azionata da un motore elettrico monofase. La corsa della membrana è regolabile in continuo da 30 a 100% azionando un apposita manopola. La regolazione della portata (n. colpi) può avvenire in automatico su segnale in ingresso 4 20 ma proveniente dal misuratore di portata dell impianto o da altro strumento (es. analizzatore di fosforo in uscita) con visualizzazione a display corrente in ingresso. Ciascuna pompa è provvista sulla mandata di una valvola di tenuta pressione regolata a 5 bar con sfiati collegati all aspirazione di ogni pompa. Il dosaggio del flocculante avviene nei ripartitori di portata alle ossidazioni (uno esistente e uno di progetto) e nei pozzetti di uscita delle ossidazioni (uno esistente e uno di progetto), tramite n. 4 valvole di iniezione a molla tarate a 0,5 bar. Le linee di aspirazione del flocculante dai tre serbatoi di stoccaggio sono realizzate in PVC ad incollaggio e sono dotate di valvole a sfera in PVC e di filtri contro le impurità in PVC completi di cartucce filtranti. Le linee di mandata del flocculante sono realizzate inizialmente in PVC ad incollaggio e poi in PVC rinforzato posizionato dentro tubi camicia di PEAD Modalità di funzionamento e di uso corretto Le pompe dosatrici funzionano in automatico regolando il dosaggio del flocculante sulla base di un segnale 4-20 ma proveniente dal misuratore di portata dell impianto o da altro strumento. Nel quadro locale è installato un temporizzatore/contaore per ciascuna pompa di dosaggio _Man_uso_E_R01.doc 13

15 MANUALE D USO Pretrattamento bottini Descrizione La nuova stazione di pretrattamento bottini è costituita da una vasca interrata di accumuloequalizzazione in calcestruzzo armato con classe di esposizione XA1 avente volume utile di 65,0 m 3, all interno della quale sono alloggiati n. 1 pompa sommergibile completa di tubo di mandata in acciaio inox AI 304 e valvola di ritegno a palla, e n. 1 miscelatore sommergibile in acciaio inox che garantisce la miscelazione dei reflui all interno della vasca. Il miscelatore è completo di attrezzatura di installazione in vasca realizzata in acciaio inossidabile e gruetta di sollevamento in acciaio S235JR zincato a caldo. La pompa e il mixer sono dotati ciascuno di n. 2 interruttori di livello a galleggiante per la gestione dell avviamento/arresto delle apparecchiature. La portata dei reflui sollevati viene misurata da un misuratore ad induzione elettromagnetica installato dentro un pozzetto appena fuori della vasca di accumulo-equalizzazione completo di giunto di smontaggio a scartamento corto. Il segnale viene inviato al quadro elettrico (opera di progetto escluso dall appalto) della stazione di pretrattamento bottini. La stazione di pretrattamento bottini è completa di tubazioni di mandata e scarico realizzate in acciaio inox AI 304 asservite alla pompa ad asse verticale (sollevamento sabbie) e al classificatore/lavatore sabbie, apparecchiature di progetto escluse dal presente appalto. Sulle estremità fuori terra delle tubazioni di mandata della pompa di sollevamento reflui equalizzati, prima dell ingresso nei comparti di omogeneizzazione e ispessimento fanghi esistenti, sono installate delle saracinesche DN Modalità di funzionamento e di uso corretto Il funzionamento della stazione di sollevamento/mixer può avvenire in automatico/manuale manovrando i singoli selettori a quadro (man-o-aut). Generalmente il funzionamento avviene in automatico (selettore in posizione aut ) comandato dai quattro interruttori a galleggiante: - interruttore avviamento pompa: comanda l avviamento della pompa al raggiungimento del massimo livello impostato a quota 2,70 m rispetto al fondo della vasca; - interruttore di arresto pompa: comanda l arresto della pompa al raggiungimento del minimo livello impostato a quota 0,35 m rispetto al fondo della vasca. - interruttore avviamento mixer: comanda l avviamento del mixer al raggiungimento del livello impostato a quota 0,50 m rispetto al fondo della vasca; - interruttore di arresto mixer: comanda l arresto del mixer al raggiungimento del minimo livello impostato a quota 0,80 m rispetto al fondo della vasca _Man_uso_E_R01.doc 14

16 MANUALE D USO Il funzionamento manuale (selettore in posizione man-) può avvenire solamente per brevi periodi Strumentazione di misura in ingresso e uscita impianto Descrizione Nel pozzo di arrivo dei liquami all impianto vengono installati misuratori di ph, temperatura e conducibilità. Sul canale di uscita dalla vasca di disinfezione dell impianto vengono installati misuratori di conducibilità e torbidità/concentrazione solidi sospesi. Tutti i misuratori monitorano in continuo i singoli parametri rilevati Modalità di funzionamento e di uso corretto Registrazione dei parametri rilevati su periferica di telecontrollo _Man_uso_E_R01.doc 15

17 MANUALE DI MANUTENZIONE 3. MANUALE DI MANUTENZIONE Vengono di seguito definiti gli interventi di manutenzione ordinaria e di manutenzione programmata da eseguire sulle opere con le relative tempistiche e con l indicazione delle manutenzioni eseguibili direttamente dall utente e di quelle che devono essere eseguite da personale. In particolare, per quanto riguarda gli impianti tecnologici e le loro parti, le indicazioni necessarie per la loro corretta manutenzione, le tempistiche e le indicazioni sui centri di assistenza e di servizio, saranno individuabili nei manuali di uso e manutenzione forniti dai costruttori delle singole apparecchiature Manutenzione ordinaria Le operazioni di manutenzione ordinaria saranno eseguite dal personale operativo del gestore delle opere medesime. I calendari e le tempistiche degli interventi, saranno precisamente definiti in funzione delle reali esigenze riscontrate nell'espletamento del servizio ma comunque sempre nel rispetto del presente manuale. A tale scopo si deve fare riferimento al programma di manutenzione riportato di seguito. Le operazioni da svolgere riguardano essenzialmente il costante controllo di tutte le apparecchiature elettromeccaniche, delle tubazioni e delle armature (saracinesche, valvole di ritegno, valvole di sovra pressione ecc.) installate nei comparti del depuratore, il controllo degli impianti elettrici, il controllo della corretta funzionalità dei complessi, le operazioni di attivazione e disattivazione di comparti di trattamento. Più precisamente le operazioni di manutenzione ordinaria riguardano quanto di seguito specificato: - controllo tensione e funzionamento impianti elettrici; - controllo funzionamento di apparecchiature, pompe e valvole mediante manovra manuale da quadro elettrico; - pulizia dei manufatti da pellicole, materiali flottanti, ecc; - lubrificazione ed ingrassaggio delle parti in movimento, compresa la fornitura dei materiali occorrenti; - manutenzione ordinaria dell'impianto elettrico; - pulizia delle aree di pertinenza degli impianti; - derattizzazione delle aree; _Manuale_manutenzione_E_R01.doc 16

18 MANUALE DI MANUTENZIONE - manutenzione della viabilità interna e degli accessi agli impianti di sollevamento con fornitura e stesura di stabilizzato di cava, se necessario; In fase di gestione saranno predisposti piani particolareggiati riguardanti le operazioni di manutenzione ordinaria da effettuare e le relative frequenze Manutenzione programmata Comprende tutte le operazioni di manutenzione preventiva atte, appunto, a prevenire i guasti e l'usura precoce delle apparecchiature elettromeccaniche, dei manufatti, delle carpenterie metalliche, degli impianti elettrici e più in generale di tutte le parti che costituiscono gli impianti. Le operazioni di manutenzione programmata relative ad apparecchiature ed impianti devono seguire il programma di manutenzione riportato nel seguente capitolo 4. Il programma di manutenzione dovrà essere integrato con le operazioni e le cadenze temporali previste nei manuali di uso e manutenzione di ogni singola apparecchiatura e componente installato, che verranno forniti dall impresa appaltatrice ad opere ultimate. I riferimenti grafici delle attività di manutenzione saranno costituiti dai disegni as built dell impianto. Ciascuna attività di manutenzione contenuta nel presente piano verrà aggiornata con l indicazione della tavola grafica di riferimento e con l indicazione del luogo in cui detta tavola è conservata _Manuale_manutenzione_E_R01.doc 17

19 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE - SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI 4. PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Il programma di manutenzione descrive il sistema di controlli e di interventi da eseguire a cadenze prefissate al fine di garantire la corretta gestione dell opera e dei suoi componenti nel corso degli anni. In particolare il programma di manutenzione comprende tutti i controlli e le operazioni di manutenzione preventiva atte, appunto, a controllare e mantenere nel tempo il livello prestazionale delle opere, a prevenire i guasti e l'usura precoce delle apparecchiature elettromeccaniche, dei manufatti, delle carpenterie metalliche, degli impianti elettrici e più in generale di tutte le parti che costituiscono l opera. Il programma di manutenzione viene articolato nei seguenti sotto programmi: a. sottoprogramma delle prestazioni che descrive le prestazioni fornite dall opera e dalle sue parti nel ciclo della loro vita. b. sottoprogramma dei controlli che definisce le verifiche e i controlli da effettuare al fine di rilevare il livello prestazionale delle singole parti dell opera durante la loro vita, individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come estremi il valore di collaudo e quello minimo di norma. c. sottoprogramma degli interventi di manutenzione che descrive gli interventi di manutenzione da effettuare e le relative cadenze temporali al fine di fornire le informazioni necessarie per la corretta conservazione delle opere. Il sotto programma dei controlli ed il sottoprogramma degli interventi di manutenzione dovranno essere integrati secondo le indicazioni rilevabili nei manuali di uso e manutenzione del costruttore di ogni singola apparecchiatura e componente dell opera, che verranno forniti dall impresa appaltatrice ad opere ultimate. I riferimenti grafici delle attività di manutenzione saranno costituiti dai disegni as built dell impianto. Ciascuna attività di controllo e di manutenzione contenuta nel presente piano verrà aggiornata con l indicazione della tavola grafica di riferimento e con l indicazione del luogo in cui detta tavola è conservata _Prog_man_sotprog_prestaz_E_R01.doc 18

20 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE - SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI 4.1. SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI Il sottoprogramma delle prestazioni, prende in esame le prestazioni fornite dall opera e dalle sue parti nel ciclo della loro vita. Il sottoprogramma viene suddiviso nei seguenti capitoli principali che raggruppano le parti principali dell opera: Copertura del sollevamento iniziale con coclee Denitrificazione Ripartitori di portata alle ossidazioni Ossidazione- nitrificazione biologica Stazione soffianti Ricircolo miscela aerata con coclee Ripartitore di portata ai sedimentatori secondari Sedimentazione secondaria Estrazione fanghi - Sollevamento fanghi di supero Sollevamento fanghi di ricircolo Stoccaggio-dosaggio flocculante Pretrattamento bottini Strumentazione di misura in ingresso e uscita impianto Impianto elettrico OPERE CIVILI (vasche dell impianto di depurazione ed edifico soffianti) Vasche e manufatti in calcestruzzo armato Le vasche e i manufatti in calcestruzzo armato contengono le acque reflue e i fanghi trattati all impianto. Le vasche devono garantire la perfetta tenuta idraulica. Inoltre devono garantire la tenuta meccanica rispetto alle condizioni di carico previste (spinta idrostatica interna, spinta passiva del terreno, sottospinta idraulica dovuta al livello della falda, peso ed azioni dinamiche delle apparecchiature installate al suo interno, azioni dinamiche dovute al sisma). Le vasche devono quindi contrastare efficacemente le azioni previste senza che si producano fessurazioni o deformazioni che possano pregiudicare nel tempo l integrità della struttura o le prestazioni richieste Edificio soffianti/edificio di stoccaggio/dosaggio reagenti L edificio soffianti è realizzato con fondazione a platea in calcestruzzo, struttura a telaio in c.a. e muri di tamponamento in laterizio rivestiti internamente ed esternamente con intonaco. Il pavimento è rivestito con piastrelle in gres _Prog_man_sotprog_prestaz_E_R01.doc 19

21 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE - SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI L edificio di stoccaggio/dosaggio reagenti è realizzato con fondazione a platea in calcestruzzo, struttura mista a telaio e pareti in calcestruzzo rivestite esternamente con intonaco. Le coperture di entrambi gli edifici sono piane con struttura in lastre prefabbricate (tipo Predalles), impermeabilizzate con guaine tensoplastiche termosaldate, pluviali in acciaio verniciato. Di seguito vengono elencati i requisiti prestazionali di ciascuna parte costituente gli edifici: Fondazioni Le fondazioni devono essere in grado di garantire la stabilità dell intero edificio, di contrastare deformazioni e cedimenti dovuti all azione delle sollecitazioni (carichi accidentali, sollecitazioni sismiche ecc.) Pilastri, travi e pareti in c.a. I pilastri, le travi e le pareti in c.a. devono garantire la stabilità dell edificio e contrastare le azioni delle sollecitazioni dovute ai carichi permanenti ed accidentali Muri di tamponamento in laterizio (edificio soffianti) I muri di tamponamento devono garantire un adeguata resistenza meccanica senza deformazioni in maniera da evitare fessurazioni o rotture sotto l azione delle sollecitazioni dovute ai carichi permanenti ed accidentali Intonaci Gli intonaci devono garantire resistenza gli urti, alle azioni aggressive degli agenti esterni, protezione dei muri e pareti in laterizio contro l umidità e uniformità delle superfici Solai di copertura I solai di copertura devono garantire un adeguata resistenza meccanica con deformazioni tali da evitare fessurazioni o rotture sotto l azione delle sollecitazioni dovute ai carichi permanenti ed accidentali Impermeabilizzazioni delle coperture Le impermeabilizzazioni delle coperture devono impedire la penetrazione delle acque meteoriche nell edificio o il loro contatto con le parti costituenti l edificio medesimo (solaio, muri ecc.) _Prog_man_sotprog_prestaz_E_R01.doc 20

22 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE - SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI Pluviali I pluviali devono garantire un adeguata resistenza meccanica rispetto alle condizioni d uso, un adeguata resistenza alla corrosione e devono garantire il corretto deflusso e scarico delle acque meteoriche Pavimenti e rivestimenti in gres o ceramici (edificio soffianti) Le pavimentazioni devono essere in grado di resistere alle sollecitazioni senza rotture dei singoli elementi costituenti il rivestimento e senza deformazioni del piano calpestabile Portone e griglie fono isolanti (edificio soffianti) Il portone e le griglie fonoisolanti devono essere in grado di segregare efficacemente l ambiente interno dell edificio nei confronti dei rumori, della pioggia e del vento. Le griglie devono inoltre garantire il ricambio d aria nell edificio e il portone, una perfetta funzionalità di apertura/chiusura e di tenuta meccanica Impianto di illuminazione interna e F.M. L impianto di illuminazione interna deve garantire sempre il livello di illuminazione previsto; gli impianti elettrici devono garantire un efficace resistenza alle azioni corrosive, deve mantenere nel tempo il grado di isolamento previsto dalle norme vigenti e non devono verificarsi dispersioni verso terra OPERE CIVILI Copertura sollevamento iniziale con coclee La copertura del sollevamento iniziale con coclee costituita da pannelli modulari in PRFV di tipo bombato e di tipo piano nervato, fissati alla struttura in c.a. esistente, devono garantire la perfetta tenuta contro l eventuale emissione di odori dal comparto OPERE ELETTROMECCANICHE - Denitrificazione Nel reattore di denitrificazione avviene il processo biologico di riduzione dell azoto nitrico da parte di batteri facoltativi autotrofi. Il corretto funzionamento del comparto è garantito da un efficace miscelazione della biomassa presente nel reattore a mezzo di miscelatori sommergibili _Prog_man_sotprog_prestaz_E_R01.doc 21

23 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE - SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI Miscelatori sommergibili I miscelatori sommergibili garantiscono adeguate condizioni idrodinamiche nel comparto garantendo la miscelazione ed il mantenimento in sospensione della biomassa in tutti i punti del reattore. I miscelatori sommergibili devono mantenere nel tempo l efficienza elettrica, meccanica e funzionale Paratoie in acciaio inox Le paratoie in acciaio inox permettono di regolare la portata in entrata nel comparto ed avviata alle linee di trattamento biologico. Le paratoie devono garantire nel tempo la tenuta ermetica per evitare la fuoriuscita di liquame dalla vasca di denitrificazione. Devono inoltre resistere alle azioni corrosive delle acque reflue e i suoi componenti mobili (guide di scorrimento, scudo, vite e volantino di manovra) devono essere mantenuti sempre puliti ed efficienti Saracinesca di by-pass La saracinesca di by-pass denitrificazione deve essere in grado di garantire la chiusura delle tubazioni impedendo il passaggio del liquame OPERE ELETTROMECCANICHE - Ripartitori di portata alle ossidazioni Panconi in acciaio inox I panconi devono garantire nel tempo la tenuta ermetica per evitare la fuoriuscita di liquame dalla pozzetto ripartitore di portata. Devono inoltre resistere alle azioni corrosive delle acque reflue e i suoi componenti mobili (guide di scorrimento e scudo) devono essere mantenuti sempre puliti ed efficienti OPERE ELETTROMECCANICHE - Ossidazione-nitrificazione biologica Sistema di diffusione dell aria con diffusori a membrana Il sistema di distribuzione e diffusione dell aria nei comparti deve garantire il trasferimento dell ossigeno necessario al processo biologico ed un adeguata miscelazione e mantenimento in sospensione della biomassa presente all interno dei reattori. Il sistema di alimentazione di ogni circuito di diffusione e la relativa valvola a sfera devono garantire la possibilità di escludere _Prog_man_sotprog_prestaz_E_R01.doc 22

24 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE - SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI singolarmente ciascun gruppo di diffusori per le manutenzioni, senza dover interrompere l aerazione dell intero reattore Valvole (farfalla, sfera) e giunti compensatori Le valvole a farfalla montate sui collettori principali e secondari di distribuzione dell aria devono garantire l esclusione del tratto di valle mantenendo quello di monte in esercizio. I giunti compensatori in gomma hanno lo scopo di eliminare la propagazione, lungo le condotte dell aria, delle vibrazioni generate dalle soffianti e di assorbire le dilatazioni termiche dei collettori dell aria. Le valvole a sfera di sfiato dei collettori principali devono garantire la possibilità di scaricare la eventuale condensa che si forma all interno dei collettori di distribuzione aria Misura di ossigeno disciolto Le sonde di misura dell ossigeno disciolto misurano la concentrazione dell ossigeno disciolto residuo nei reattori di ossidazione, la temperatura del liquame e devono inviare i valori in corrente al PLC della stazione soffianti per la corretta gestione dell impianto di trasferimento dell ossigeno al processo. I parametri rilevati dalle sonde di misura dell ossigeno disciolto vengono trasmessi alla periferica di telecontrollo Misura di ph e temperatura Gli strumenti di misura del ph e della temperatura devono garantire il rilevamento in continuo del valore di ph e di temperatura nella biomassa che esce dai comparti di ossidazione e la trasmissione dei dati rilevati alla periferica di telecontrollo Misura di ammonio Lo strumento di misura dell ammonio deve garantire il rilevamento in continuo del valore di ammonio nella biomassa che esce dai comparti di ossidazione e la trasmissione dei dati in segnale alla periferica di telecontrollo Paratoie in acciaio inox Le paratoie in acciaio inox permettono di escludere l alimentazione al ripartitore di portata al sedimentatore secondario di progetto e alla stazione di ricircolo miscela aerata con coclee. Ogni paratoia deve garantire nel tempo la tenuta ermetica per evitare la fuoriuscita di liquame. Deve inoltre resistere alle azioni corrosive delle acque reflue e i suoi componenti mobili (guide di _Prog_man_sotprog_prestaz_E_R01.doc 23

25 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE - SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI scorrimento, scudo, vite, attuatore e volantino di manovra) devono essere mantenuti sempre puliti ed efficienti OPERE ELETTROMECCANICHE - Stazione soffianti La stazione soffianti deve garantire la produzione dell aria necessaria per il processo di ossidazione biologica e regolare la produzione dell aria al fabbisogno di ossigeno in vasca rilevato dalle sonde di ossigeno disciolto montate in vasca Soffianti volumetriche Le soffianti volumetriche compatte ad elevato rendimento, devono garantire la produzione dell aria alla pressione richiesta, in relazione al fabbisogno di ossigeno richiesto dal processo Valvola di sovrapressione a molla tarata La valvola di sovrapressione a molla tarata montata sulla mandata di ciascuna soffiante garantisce lo sfiato dell aria e quindi la protezione meccanica della soffiante quando la pressione in mandata supera il valore di taratura Valvola di non ritorno La valvola di non ritorno montata sulla mandata di ciascuna soffiante impedisce il ritorno dell aria prodotta dalle altre soffianti attraverso il tubo di mandata delle soffianti spente Valvole a farfalla Le valvole a farfalla montate sui collettori di mandata dell aria devono garantire l esclusione di ciascuno dei collettori mantenendo gli altri in esercizio Quadro elettrico soffianti Il quadro elettrico deve garantire il funzionamento automatico dell intera stazione soffianti e l aumento o diminuzione della portata d aria prodotta dalle soffianti, tramite inverters comandati da PLC, in relazione ai segnali provenienti dalle sonde di ossigeno montate in campo. Deve mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche di isolamento previste dalle norme vigenti, resistere alle azioni ossidanti e corrosive degli agenti esterni, resistere alle azioni meccaniche e al fuoco e mantenere inalterati nel gli standard di sicurezza e di efficienza previsti _Prog_man_sotprog_prestaz_E_R01.doc 24

26 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE - SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI I convertitori statici di frequenza devono variare la frequenza di alimentazione dei motori delle soffianti al fine di regolare la portata d aria diretta ai comparti PLC Il PLC deve gestire il funzionamento della stazione soffianti in relazione ai parametri programmati dall operatore per garantire il mantenimento del tenore imposta dell ossigeno disciolto nei reattori di ossidazione, regolando la velocità delle soffianti. Inoltre deve registrare i seguenti parametri ed eventi: - accensione/spegnimento di ciascuna soffiante (ora e durata di ciascun evento); - monte ore di funzionamento di ogni soffiante; - blocco termico di ciascuna soffiante (ora e durata dell evento); - valore dell ossigeno disciolto in vasca, proveniente da ogni sonda di misura dell ossigeno disciolto e calcolo della media; Il PLC esegue la rotazione automatica della soffiante di scorta attivando in sequenza sempre le macchine che hanno in attivo il minore numero di ore di funzionamento, per l uguale usura OPERE ELETTROMECCANICHE - Ricircolo miscela aerata con coclee Paratoie in acciaio inox Le paratoie in acciaio inox permettono di escludere l alimentazione alle singole pompe a vite di Archimede (una di progetto e una esistente) presenti nella stazione di ricircolo miscela aerata. Ogni paratoia deve garantire nel tempo la tenuta ermetica per evitare la fuoriuscita di liquame. Deve inoltre resistere alle azioni corrosive delle acque reflue e i suoi componenti mobili (guide di scorrimento, scudo, vite, attuatore e volantino di manovra) devono essere mantenuti sempre puliti ed efficienti Pompa a vite di Archimede La pompa a vite di Archimede deve mantenere nel tempo l efficienza elettrica, meccanica e funzionale per garantire l allontanamento della miscela aerata e dei fanghi biologici di ricircolo. Deve inoltre resistere alle azioni corrosive delle acque reflue _Prog_man_sotprog_prestaz_E_R01.doc 25

27 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE - SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI OPERE ELETTROMECCANICHE - Ripartitore di portata ai sedimentatori secondari Paratoia in acciaio inox La paratoia in acciaio inox permette di regolare la portata avviata al sedimentatore secondario di progetto. La paratoia deve garantire nel tempo la tenuta ermetica per evitare la fuoriuscita di liquame dal ripartitore di portata. Deve inoltre resistere alle azioni corrosive delle acque reflue e i suoi componenti mobili (guide di scorrimento, scudo, vite e volantino di manovra) devono essere mantenuti sempre puliti ed efficienti OPERE ELETTROMECCANICHE - Sedimentatore secondario La sezione di sedimentazione secondaria garantisce la separazione dei fanghi biologici e delle sostanze sedimentabili dai reflui trattati, la separazione e l allontanamento di eventuali sostanze flottanti e galleggianti sulla superficie del sedimentatore ed un contenuto di solidi totali in sospensione nelle acque chiarificate inferiore a 35 mgsst/l. Il comparto permette inoltre di estrarre in continuo la quantità di fanghi biologici necessari a garantire il corretto svolgimento del processi nei reattori biologici del depuratore Ponte raschiatore a trazione periferica Il ponte raschiatore a trazione periferica garantisce, per mezzo della lama raschiante di fondo a profilo logaritmico, permette la raccolta ed il convogliamento dei fanghi sedimentati sul fondo del decantatore ed il loro invio alla tramoggia centrale di raccolta. Attraverso il sistema costituito dalla lama di superficie, bordo paraschiuma e vaschetta di allontanamento schiume con sistema di flussaggio, il ponte a trazione periferica garantisce la raccolta delle schiume superficiali ed il loro allontanamento dal sedimentatore OPERE ELETTROMECCANICHE - Estrazione fanghi - Sollevamento fanghi di supero Valvola telescopica La valvola telescopica permette di regolare la portata dei fanghi estratti dalla tramoggia centrale del sedimentatore secondario. La saracinesca manuale posta a monte della valvola telescopica e _Prog_man_sotprog_prestaz_E_R01.doc 26

28 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE - SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI quella ad apertura rapida montata sulla valvola telescopica, permette di interrompere il flusso e di effettuare le manutenzioni sulla valvola Paratoia in acciaio inox La paratoia in acciaio inox permette di regolare la portata avviata al sollevamento fanghi di supero. La paratoia deve garantire nel tempo la tenuta ermetica per evitare la fuoriuscita di liquame dal pozzetto di estrazione fanghi. Deve inoltre resistere alle azioni corrosive delle acque reflue e i suoi componenti mobili (guide di scorrimento, scudo, vite e volantino di manovra) devono essere mantenuti sempre puliti ed efficienti Pompe sommergibili Le pompe sommergibili devono mantenere nel tempo l efficienza elettrica, meccanica e funzionale per garantire l allontanamento dei fanghi di supero Interruttore a galleggiante L interruttore a galleggiante deve garantire l arresto delle pompe al raggiungimento del livello idraulico minimo prefissato nel manufatto di sollevamento fanghi di supero Tubazioni di mandata delle pompe Le tubazioni di mandata delle pompe devono garantire il convogliamento, senza perdite, del fango di supero sollevato dalle pompe fino al punto di consegna nella linea di trattamento fanghi Valvole di ritegno Le valvole di ritegno devono mantenere nel tempo la funzione di chiusura a tenuta ermetica per evitare il riflusso nel pozzo di sollevamento dei fanghi sollevati dalle pompe Saracinesche Le saracinesche devono essere in grado di garantire la chiusura delle tubazioni impedendo il deflusso del fango _Prog_man_sotprog_prestaz_E_R01.doc 27

29 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE - SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI OPERE ELETTROMECCANICHE - Sollevamento fanghi di ricircolo Pompe sommergibili Le pompe sommergibili devono mantenere nel tempo l efficienza elettrica, meccanica e funzionale per garantire il ricircolo dei fanghi biologici al processo Tubazioni di mandata delle pompe Le tubazioni di mandata delle pompe devono garantire il convogliamento, senza perdite, del fango di ricircolo sollevato dalle pompe fino al punto di consegna a valle delle coclee di ricircolo miscela aerata Valvole di ritegno Le valvole di ritegno devono mantenere nel tempo la funzione di chiusura a tenuta ermetica per evitare il riflusso nel pozzo di sollevamento dei fanghi sollevati dalle pompe Saracinesche Le saracinesche devono essere in grado di garantire la chiusura delle tubazioni impedendo il deflusso del fango Interruttore a galleggiante L interruttore a galleggiante deve garantire l arresto delle pompe al raggiungimento del livello idraulico minimo prefissato nel manufatto di sollevamento fanghi di ricircolo Sonda di livello ad ultrasuoni La sonda di livello ad ultrasuoni deve garantire la misura del livello nella vasca di sollevamento per il comando degli avviamenti/arresti delle pompe Misuratore di portata Il misuratore di portata ad induzione elettromagnetica deve misurare la portata istantanea dei reflui sollevati garantendo la correttezza della misura nel rispetto dei valori di taratura Giunto di smontaggio a scartamento ridotto Il giunto di smontaggio a scartamento ridotto deve permettere, in caso di necessità, lo smontaggio agevole del misuratore di portata e garantire nel tempo la tenuta ermetica _Prog_man_sotprog_prestaz_E_R01.doc 28

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