Lavoro e salute. Fino al 1700 la principale conseguenza negativa nota del lavoro è stata la fatica fisica.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lavoro e salute. Fino al 1700 la principale conseguenza negativa nota del lavoro è stata la fatica fisica."

Transcript

1 Rischio Chimico

2 Tutela della salute La tutela della salute in Italia trova il suo massimo riconoscimento nella costituzione. In essa troviamo infatti i principi fondamentali: la salvaguardia della salute, quella del lavoro in tutte le sue forme e quelle relativa alla sicurezza, alla libertà ed alla dignità umana, cui non si può recare danno neanche nell ambito della indiscussa libertà dell iniziativa privata

3 Lavoro e salute Fino al 1700 la principale conseguenza negativa nota del lavoro è stata la fatica fisica. Con l avvento della rivoluzione industriale (1760) e l uso dell energia idraulica e del vapore, sono stati introdotti nuovi fattori di rischio: rumore, prodotti chimici, agenti biologici, rischi meccanici

4 Rischio chimico: Tutti i rischi per la salute, la sicurezza e per l ambiente derivanti dalla detenzione e dall uso di sostanze chimiche naturali o di sintesi necessarie per lo svolgimento delle diverse attività lavorative. Tutte le sostanze sono dei veleni Non vi è nulla che non sia veleno Solo la dose differenzia un veleno da un rimedio Paracelso 1500

5 Vantaggi della chimica Il progresso effettuato negli ultimi due secoli parla un linguaggio chimico; infatti chimica vuole dire: vetri, farmaci, insetticidi, fertilizzanti, fibre tessili,, colle, vernici, materiali da costruzione, resine, etc La chimica ha invaso la nostra vita, ha messo a disposizione nuovi alimenti, nuovi materiali, ha sostituito il legno e i metalli con prodotti a più buon mercato permettendo ai ceti medi a reddito minore di utilizzare oggetti altrimenti inaccessibili

6 Svantaggi della chimica Accanto ad indubbi benefici, gravi fenomeni di inquinamento e di diffusione di composti non sempre innocui, hanno seguito di pari passo lo sviluppo dell industria chimica: Quale è il beneficio, quale è il rischio, quanto del rischio è evitabile? Quanto dei lati negativi della chimica sono dovuti al profitto, quanto all imprudenza (Minamata, Seveso Bhopal, Chernobyl

7 Presenza della chimica nella nostra vita Il manifestarsi di emozioni come amore, rabbia, la memoria non sono altro che processi chimici dovuti al rilascio di composti chimici: i mediatori Anche in cucina durante la preparazione dei cibi avvengono numerose reazioni che alterano la struttura e la composizione degli alimenti creando le condizioni per migliorare e rendere gustosi prodotti che se non trattati risulterebbero gradevoli al gusto

8 Cibi e chimica Un esempio è il cacao: cibo degli dei, ricavato dai semi dell albero. I semi lasciati essiccare al sole fermentano producendo tra l altro alcool, acido acetico e feniletilammina La feniletilammina possiede azione sul SNC, fa aumentare il livello degli zuccheri ematici, la pressione, da sensazioni di benessere, migliore lucidità e induce uno stato di eccitazione.

9 Il laboratorio in cucina Il grasso della Bistecca che cuoce sulla griglia con il calore si scinde liberando glicerina, questa perdendo acqua produce acroleina. L acroleina bolle a 53 C e quindi nelle condizioni di cottura tende a sfuggire producendo il caratteristico rumore della carne cotta alla brace (sfrigolio)

10 Chimica e vita Un esempio di applicazione utile di un agente pericoloso e quello della sodioazide (NaN 3 ) negli airbag. La proprietà esplosiva di questo composto è usata per gonfiare il palloncino. La sostanza quando innescata esplode producendo azoto che riempie istantaneamente il palloncino (25 millesimi di secondo).

11 L odore peggiore del mondo Questo primato spetta al metilmercaptano, viene prodotto dalla decomposizione dell allicina (aglio) nello stomaco. Viene anche prodotto dai batteri a livello della mucosa orale ed è responsabile dell alito cattivo (l uomo è in grado di recepire parti per miliardo) Il caratteristico odore viene sfruttato nelle reti di distribuzione del gas naturale per riconoscere eventuali perdite.

12 Definizione di rischio In medicina del lavoro il rischio viene diviso in due aspetti, da una parte troviamo il rischio intrinseco determinato dalle caratteristiche di un agente (toxicity), dall altra il rischio inteso come probabilità che si realizzi un evento avverso (risk) Sostanze tossiche, alle quali non è esposto nessun lavoratore (contenitore chiuso), agenti poco tossici ai quali sono esposti diversi lavoratori

13 Definizione di rischio Nel primo caso si parla di alta toxicity e risk praticamente assente e nell altro si parla di bassa toxicity e presenza di risk derivata da un certo numero di esposti In pratica, è proprio l esposizione (assente nel primo caso e presente nel secondo), l elemento che caratterizza le due situazioni e le rende diverse a livello di prevenzione.

14 Origini della medicina del lavoro Il padre della moderna medicina del lavoro è Ramazzini autore nel 1713 del famoso De morbis artificum diatriba. minatori (metalli), i vasai (piombo) i vetrai (antimonio), gli stagnai (stagno e rame), vuotatori di latrine (rischio biologico e chimico). E il primo medico a fare oggetto di trattazione sistematica delle malattie del gens popularis correlate al lavoro che è contemporaneamente mezzo di sostegno e causa di malattia.

15 Igiene del lavoro e ambientale Ramazzini è stato un innovatore anche nel campo dell igiene, infatti affermava che: un buon bagno caldo e abiti puliti costituiscono un ottima medicina. I seguaci di Paracelso, al contrario predicavano che l ammalato stesse a letto senza cambiare le camice e le lenzuola per non diminuire le forze. E ad opera di un altro italiano L. Devoto l apertura nel 1910 a Milano della prima clinica del lavoro

16 Definizione di agente e preparato Per agente chimico si intendono tutti gli elementi ed i relativi composti, provenienti da risorse naturali e da processi di sintesi, sia nella forma che deriva dallo specifico impiego che nella forma per cui vengono smaltiti come rifiuti e comunque in qualsiasi modalità ci si trovi in loro presenza. Preparato, insieme di due o più agenti chimici

17 Classificazione agenti e preparati NON pericolosi: acqua potabile e l aria atmosferica in condizioni normali NON Pericolosi come tali ma dipendenti dall impiego: L acqua ad elevata temperatura, l aria compressa

18 Classificazione agenti e preparati Pericolosi ma non classificati come tali dalle norme: Materiali organici degradati maleodoranti, acque di scarico, farmaci, fumi di saldatura, etc... Pericolosi cosi come classificati dalle norme: fanno parte di questo gruppo la maggior parte delle sostanze e preparati normalmente presenti sul luogo gi lavoro.

19 Rischio chimico I fondamenti della sicurezza e dell igiene sul lavoro si fondano sui DPR 547/55 e 303/56. Sostanzialmente il rischio da agenti chimici è riconducibile a tre eventi: Rilascio improvviso di energia termica, Rilascio improvviso di energia barica, Rilascio di prodotti pericolosi per la salute dell uomo e dell ambiente (gas, vapori, polveri fumi)

20 La valutazione della nocività di una lavorazione in termini di rischio potenziale nelle reali situazione si basa su: Pericolosità della sostanza Classificazione ed etichettatura Frequenza di utilizzo Occasionale, puntuale, discontinua, continua Quantitativi usati Da insignificanti a molto rilevanti

21 Etichettatura L etichetta permette di identificare i rischi noti, deve contenere le seguenti informazioni: Nome del prodotto e del produttore Numero CE e numero CAS Simboli di pericolo, neri su sfondo arancione (pittogrammi) Frasi di rischio, Frasi di sicurezza, Caratteristiche chimico fisiche

22 Etichettatura e frasi di rischio Tutte le informazioni devono essere fornite dal produttore e/o distributore Le frasi di rischio R mettono in evidenza i rischio derivanti dalla manipolazione Le frasi S indicano le precauzioni e le misure da adottare al fine di una corretta gestione dei prodotti chimici L etichetta tiene conto di tutti i rischi connessi con la normale manipolazione

23 Classificazione dei preparati Agente Conc. Classificazione Frasi di rischio NaOH >5% Corrosivo R35 provoca gravi ustioni NaOH 2-5% Corrosivo R34 provoca ustioni NaOH 0,5-2% Irritante R36/38 irritante per la pelle e occhi NaOH <0,5% Non classificato Nessuna frase di rischio

24 Classificazione preparati Agente Conc Classific. Frasi di rischio NaClO >10% Corrosivo R31 e R34 provoca ustioni e libera gas tossici NaClO 5-10% Irritante R31 e R36/38 NaClO <5% non classificato Ac muriatico >25% Corrosivo R35 provoca ustioni Ac. muriatico 10-25% Irritante R36/38 irritante pelle e occhi

25 Rischio lavorativo Ogni anno nel mondo circa 2 milioni di persone perdono la vita a causa di incidenti sul lavoro o per malattia professionale. In Europa, ogni anno si verificano infortuni mortali e circa cinque milioni di incidenti invalidanti con referti di otre 3 giorni. La CE per far fronte a tale problema ha auspicato una maggiore diffusione della cultura della prevenzione.

26 Rischio lavorativo: perché la formazione? L attuazione di programmi preventivi basati sul coinvolgimento informato di tutti gli attori inclusi i lavoratori riduce il numero di infortuni In Germania campagne informative sulle cadute dall alto in edilizia hanno ridotti l incidenza del 30% In Finlandia campagne basate sul mantenimento dell ordine e pulizia del posto di lavoro, ha ridotto gli infortuni del 20-30%

27 Protezione e prevenzione Le attività di laboratorio comportano pericoli intrinsechi che si possono trasformare in rischio Le misure di prevenzione possono ridurre a livelli ragionevoli pericoli e rischi Le misure di protezione proteggono il personale dai possibili danni

28 Protezione e prevenzione Prioritariamente devono essere adottati mezzi di protezione collettivi (attività a rischio solo all interno della cappa- captazione all origine) Quando i mezzi di protezione collettivi non sono sufficienti, è necessario ricorrere ai DPI, i quali devono essere appropriati al livello di rischio (guanti a perdere, occhiali, mascherine, calzature. I DPI devono essere mantenuti in buono stato

29 Incidenti e Infortuni Incidente: evento anomalo nello svolgimento di un attività, improvviso e imprevisto o di cui è comunque imprevedibile il momento dell accadimento Infortunio: Incidente che provoca lesioni, ovvero evento lesivo dovuto ad una causa violenta e improvvisa

30 Cause infortunio Oggettive: riguardano le condizioni ambientali (aria, luce, calore, umidità, rumore), sicurezza delle attrezzature (mancanza di protezioni, carenze progettuale, impianti obsoleti) Soggettive: riguardano il fattore umano vale a dire distrazioni, errori, inesperienza, carenze formativa 80% infortuni sono dovuti a fattori soggettivi che per la maggior parte sono associati a carenze oggettive

31 D.Lgs 25/02 titolo VII bis 626 (protezione da agenti chimici) Le disposizioni si applicano a tutti i luoghi di lavoro ove siano presenti agenti chimici Si devono considerare non solo quelli inclusi nella classificazione ai sensi del D.Lvo 52/97 e 285/98. Anche quelli non classificati come pericolosi ma comportanti un rischio a causa delle loro proprietà chimico-fisiche o tossicologiche e/o per il modo in cui sono usati.

32 Rischio chimico: Contatto o introduzione di agenti nell organismo Rischi per le sicurezza: Infortunistici Incendio, esplosione, contatto cutaneo con sostanze irritanti e/o corrosive Rischi per la salute: Igienico ambientale Esposizione a sostanze tossiche e/o nocive, cancerogene

33 Rischio chimico L introduzione di una agente chimico nell organismo può avvenire attraverso le tre tipiche vie di contaminazione: Ingestione-assorbimento gastrico Contatto cutaneopelle assorbimento attraverso la Inalazione con successiva deposizione nell apparato respiratorio e assorbimento polmonare

34 Rischio chimico La via più importante di contaminazione è quella inalatoria (superficie alveolare 80 m 2, la respirazione è un atto involontario ma indispensabile alla vita, litri di aria al giorno); seguono il contatto cutaneo (superficie corporea 1,8 m 2 ) e l ingestione. L esposizione può essere ACUTA (infortunio) o CRONICA, senza apparenti effetti immediati, possono emergere dopo esposizioni protratte nel tempo (malattie professionali)

35 Circolazione agenti chimici La sostanze chimiche e i relativi preparati per poter circolare liberamente sul mercato europeo devono essere classificati ed etichetti in base alla loro tossicità/nocività secondo criteri stabiliti in sede di Comunità Europea (CEE) ora UE. L etichettatura viene stabilita con le direttive di prodotto a cui i paesi membri devono attenersi L obbligo della notifica esiste solo dal 1981 e spetta ai produttori e ai distributori

36 Prodotti chimici esistenti Sostanze chimiche naturali e di sintesi 44 milioni Di uso corrente Farmaci Additivi alimentari Cancerogeni potenziali Cancerogeni sospetti Cancerogeni accertati Dossier tossicologico competo 6.000

37 Sostanze chimiche conosciute ed utilizzate Sostanze registrate nel CAS fino ad aprile 2002: 44 milioni Sostanze presenti nel mercato europeo nel 1981, EINECS 1990: Sostanze immesse nel mercato europeo dopo il 1981, ELINCS,2000: 2000

38 Agenzia Europea per la sicurezza e la salute Un quinto dei 32 milioni di lavoratori sono potenzialmente esposti a sostanze pericolose Il 22% inala fumi e vapori tossici per almeno un quarto del tempo lavorativo Per due terzi dei agenti chimici usati non sono disponibili dati tossicologici completi 20% delle schede di sicurezza contengono errori e/o omissioni

39 Chimica e salute Il 2003 è stato l anno della chimica sicura, emanazione di programmi preventivi intesi alla salvaguardia della salute. UE sta studiando per quanto concerne le sostanze chimiche un nuovo sistema di concessioni e autorizzazioni specifico per determinate sostanze (REACH)

40 Sostanze pericolose In tutta l UE sono considerati pericolosi, e come tali regolamentate, le sostanze e i preparati che rientrano in una delle seguenti categorie: Esplosivi, Ossidanti e comburenti Infiammabili, facilmente infiammabili e altamente infiammabili Corrosivi e irritanti Nocivi, tossici, cancerogeni, teratogeni,mutageni Pericolosi per l ambiente

41 Esempi di agenti pericolosi Esplosivo allo stato secco R1: nitrocellulosa Pericolo di esplosione per riscaldamento R5: acido perclorico Rischio di esplosione se combinato con comburenti R16: fosforo rosso Rischi di reazione violenta con l acqua R14: cloruro di acetile, ossicloruro di fosforo, metalli alcalini come sodio potassio e litio

42 Reazioni violente con acqua L aggiunta veloce di acqua ad acidi forti concentrati (HCl, H 2 SO 4 ) o a basi forti (KOH, NaOH) è rischiosa e porta a schizzi violenti. Si raccomanda di versare lentamente l acido o la base in acqua fredda, ma mai l opposto facendo scendere lentamente e sotto agitazione l acido o la base lungo le pareti del contenitore

43 Uso sicuro sostanze chimiche Mai usare sostanze infiammabili vicino ad una fiamma o una fonte di calore Non conservare contenitori di solventi infiammabili su scaffali o ripiani o sopra il piano di lavoro (collocati in armadi ventilati) Non conservare liquidi volatili infiammabili in contenitori non chiusi in frigo. I frigoriferi devono avere un termostato esterno e nessuna luce interna (frigo sicuro)

44 Esempi di incompatibilità Agenti Sostanze incompatibili Reazioni violente Rilascio di gas tossici esotermiche Acidi minerali Acqua e basi HCl, HNO 3 Cianuri, azidi. Ipocloriti HClO 4 Mat. Organici ++ Legno, alcoli Ossidanti KMnO 4 Idrocarburi polveri riducenti ++

45 Indicazioni dei produttori Tutti i prodotti devono essere utilizzati da personale qualificato, per molti prodotti attualmente non sono disponibili dati sulla pericolosità potenziale La responsabilità sull uso sicuro è a carico esclusivamente del cliente e/o utilizzatore finale L assenza di un simbolo di pericolosità non va interpretata come un indicazione di sicurezza

46 Scheda di sicurezza Deve essere composta da 16 voci, redatta nella lingua del paese di impiego; i produttori e responsabili dell immissione sul mercato sono obbligati a metterle a disposizione degli utenti, Gli utilizzatori sono tenuti a richiederla e conservarla in un luogo sicuro accessibile a tutti. Le informazioni devono costituire il punto di partenza per individuare i pericoli a cui i lavoratori sono esposti.

47 Scheda di sicurezza: informazioni Identificazione della sostanza e/o preparato Composizione, misure di primo soccorso Misure antincendio e fuoriuscita accidentale Manipolazione e stoccaggio, stabilità, reattività Dati tossicologici ed ecotossicologici Controllo esposizione e protezione individuale informazioni sul trasporto e sullo smaltimento

48 Agenti pericolosi in ambito domestico Estremamente infiammabili Facilmente infiammabili Nocivi Gas bombolette spray Alcool etilico Acetone Ammoniaca in soluzione Corrosivi Irritanti Soda caustica, ac. muriatico amuchina

49 Etichettatura di alcune colle Sostanza di uso domestico e simbolo di pericolosità Frasi di rischio Bostik ultrarapido Xn R Araldite T+ R36-37 e 38 UHU Plus indurente Xi R

50 Gerarchie di prevenzione dei rischi La UE ha emanato precise gerarchie comportamentali ai fini della riduzione dell esposizione: Eliminazione- il modo più sicuro per abbattere i rischi è quello di eliminare la necessità di utilizzo di un agente pericoloso, modificando il processo lavorativo o il prodotto di cui si fa uso.

51 Gerarchie riduzione rischio Sostituzione- ricorso ad indagine conoscitiva sulla possibilità di sostituzione con agente o processo meno pericoloso. Controllo- qualora non fosse possibile eliminare o sostituire un agente devono essere messe in atto metodologie per ridurre l esposizione ricorrendo alla separazione fisica delle aree a rischio, al controllo delle emissioni, alla riduzione del numero dei lavoratori e dei tempi di esposizione

52 Rischio chimico nei laboratori I laboratori di ricerca costituiscono un ambiente di lavoro particolare, sono caratterizzati dal continuo cambiamento delle attività e dalla elevata mobilità del personale. Una caratteristica tipica dei laboratori di ricerca è data dalla presenza di un elevato numero di agenti chimici, memoria di vecchie e nuove sperimentazioni ai quali i lavoratori possono essere potenzialmente esposti.

53 Stato fisico agenti e salute La contaminazione in ambito lavorativo da sostanze chimiche si può presentare sotto forma di: GAS, VAPORI, LIQUIDI e POLVERI. Nel caso di gas e vapori siamo in presenza di un solo stato fisico, c è una perfetta miscibilità tra il contaminante e l atmosfera Nel caso di un aerosol c è la coesistenza di due fasi: dispersione di una fase liquida e/o solida nella fase gassosa, l atmosfera.

54 Polveri e fumi La differenza tra polveri e fumi è dovuta alla loro origini: le polveri sono generate da processi meccanici su un solido (taglio, macinazione, levigatura, etc..). I fumi sono prodotti da reazioni chimiche o da passaggi di stato, quali combustioni più o meno complete, condensazioni successive a vaporizzazioni

55 Polveri e fumi La differenza principale tra questi due tipi di contaminanti consiste nel fatto che le polveri generalmente hanno la stessa composizione chimica del materiale di partenza, mentre per i fumi accadrà il contrario (arricchimento in composti più volatili), i fumi presentano inoltre un diametro delle particelle di dimensioni inferiori a quelle delle polveri.

56 Protezione della salute Fino a poco tempo fa in Italia non esistevano valori limiti di concentrazione ufficiali, si faceva riferimento ai TLV americani ACGIH, prevedeva tre diverse categorie di limiti di esposizione: 1) TLV-TVA media ponderale calcolata su una giornata lavorativa 2) TLV-STEL limite per brevi periodi di esposizione (ammoniaca, cloro gassoso, alcool metilico)

57 Protezione della salute 3) TLV-C (celting). Limite per brevissimo tempo di esposizione, la relativa concentrazione non deve essere superata neanche per pochissimo tempo, decine di secondi. Valido per sostanza estremamente tossiche come: acido cianidrico, aldeide formica, acido cloridrico

58 Problemi posti dai TLV Considerano solo la popolazione adulta Non distinguono tra uomini e donne, non tengono conto dello stato di gravidanza e allattamento Non tengono conto dell età Non tengono conto della suscettibilità individuale Non tengono conto delle diverse abitudini alimentari, consumo di alcool, uso di tabacco e droghe Devono essere usati da personale esperto e fungere da guida per i medici

59 Normativa italiana e valori limiti Il D.Lgs 66/00 ha introdotto valori limiti di esposizione professionale per : Benzene, amianto, polveri di legno duro e cloruro di vinile monomero Il D.Lgs 25/02 ha introdotto limiti per il piombo Il Decreto n 58 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 26 febbraio 2004, ha emanato un prima lista di valori limiti professionali relativamente a 68 agenti chimici

60 Utilizzo sicuro degli agenti pericolosi Per utilizzare un agente pericoloso è obbligatorio l esame preventivo di tutte le possibili fonti di rischio derivanti dalle varie modalità operative. Comunicare l acquisto degli agenti pericolosi Adottare le misure preventive e protettive del caso, comunicare ai colleghi l utilizzo di un agente tossico. Indagini relative alla sua possibile sostituzione Riduzione al minimo del personale addetto Segnalare immediatamente eventuali anomalie.

61 Processi mentali per un corretto uso Esame composizione pericolosità materie prime usate Quali agenti di rischio? Esame condizioni operative e del processo lavorativo Valutazione della postazione di lavoro Come si generano gli agenti chimici e sotto quale forma: gas, vapore, polvere? Quale è la via più probabile di contaminazione?

62 626 e Tutor Il tutor come previsto dal D.Lgs 626/94 ha il dovere di formare ed informare i suoi collaboratori (laureandi, borsisti contrattisti, stagisti, ecc..) sugli eventuali rischi da esposizione a sostanze pericolose e dal relativo utilizzo.

63 Cappe chimiche Le cappe sono da considerarsi zone di potenziale pericolo. All interno possono svilupparsi atmosfere infiammabili, esplosive e tossiche. Controllare il funzionamento (foglio di carta) Evitare di creare correnti Lavorare con il frontale abbassato (40 cm) Mantenere pulita e ordinata Non usare la cappa per lo smaltimenti di liquidi e solventi Apparecchiature elettriche a sicurezza

64 Prestazioni cappe chimiche Didattica, tossicità trascurabile 0,3 m/s Tossicità moderata 0,5 m/s Tossicità elevata e moderata radioattività 0,7 m/s

65 Cappe chimiche I sistemi di abbattimento sono consigliati in caso di elevate concentrazioni di sostanze tossiche e nocive La periodicità della sostituzione dei filtri varia in relazione all uso alla portata e all agente. In ogni caso la sostituzione deve avvenire ogni 9-1 mesi, indipendentemente dall uso

66 La fiamma prodotta da gas Un altro rischio da considerare e la fiamma prodotta dal bunsen Lo spegnimento accidentale può provocare la fuoriuscita di gas con pericolo di esplosione o avvelenamento (Usare bunsen di sicurezza) Posizionare il bunsen non in corrispondenza di sorgenti di luce Sostituire periodicamente le tubazioni

67 Norme comportamentali Al fine di ridurre il rischio di innesco, lo sviluppo di incendi e per ridurre il rischio di esposizione è necessario che: Reazioni che comportano lo sviluppo di gas, cromatografie su colonna, rotavapor, travaso di solventi, specie se volatili vengano effettuate sotto cappa chimica. Non introdurre in laboratorio sostanze e oggetti estranei all attività lavorativa (oggetti personali e vestiti)

68 Norme comportamentali Tutti i flaconi devono essere etichettati in modo da poter riconoscere in qualsiasi momento il contenuto. Non lavorare da soli in laboratorio Non lasciare reazioni chimiche senza controllo Non abbandonare materiali non identificabili sotto cappa Riferire sempre al responsabile eventuali incidenti o condizioni di non sicurezza

69 Contenitori etichettati: perché! 18 giugno 2003, Acido in un bicchiere di acqua minerale servito al bar, grave una giornalista RAI Luglio 2003, Ferrara, uomo ucciso dal diserbante usato dalla moglie per preparare il caffè Roma, luglio 2003, Biologa beve un prodotto tossico (soda caustica) contenuto in un bottiglia di acqua minerale con tanto di etichetta presso l ospedale San Giacomo

70 Norme comportamentali Evitare l eccessivo affollamento nei laboratori Al termine delle attività rimuovere dai piani di lavoro la vetreria e le attrezzature utilizzate. Raccogliere, separare ed eliminare in modo corretto i rifiuti chimici, solidi e liquidi. E vietato scaricarli in fogna o abbandonarsi nell ambiente In laboratorio è vietato bere, mangiare e fumare Non conservare cibi nei frigoriferi

71 Norme comportamentali Non pipettare a bocca, usare propipette Si sconsiglia l uso di lenti a contatto poiché possono essere causa di un accumulo di sostanze nocive e, in caso di incidente, possono peggiorare le conseguenze o pregiudicare le operazioni di primo soccorso. Non tenere in tasca forbici, spatole o provette, è scoraggiato l uso di tacchi alti e scarpe aperte, i capelli devono essere tenuti raccolti.

72 Norme comportamentali Non toccare maniglie, telefono e altri oggetti con i guanti con cui si sono maneggiate sostanze chimiche. E tassativamente vietato l uso dei guanti al di fuori del laboratorio La vetreria rotta deve essere immediatamente eliminata Non tentare di risolvere problemi da soli ma avvisare il responsabile del laboratorio

73 Misure igieniche In laboratorio usare sempre un camice con gli elastici ai polsini confezionato con fibre non sintetiche Non bere nella vetreria da laboratorio Lavarsi le mani dopo ogni manipolazione Legarsi i capelli se sono lunghi Pulire la postazione di lavoro alla fine della giornata lavorativa

Leggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS)

Leggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS) Leggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS) Come si legge un etichetta L etichetta di un agrofarmaco deriva dalla valutazione di numerosi studi effettuati sul prodotto inerenti aspetti

Dettagli

ISTITUTO ATERNO-MANTHONE'

ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' INTRODUZIONE Il termine sicurezza nella comune accezione indica una caratteristica di ciò che non presenta pericoli o ne è ben difeso. Sicurezza è una caratteristica anche delle

Dettagli

ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE PERICOLOSE "Frasi di Rischio" ( R ) e "Consigli di Prudenza" ( S )

ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE PERICOLOSE Frasi di Rischio ( R ) e Consigli di Prudenza ( S ) ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE PERICOLOSE "Frasi di Rischio" ( R ) e "Consigli di Prudenza" ( S ) La Legge 29 Maggio 1974, N 0 256 obbliga tutti i fabbricanti di prodotti aventi determinate caratteristiche

Dettagli

RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA

RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA Unità didattica 3 CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI RISCHIO CHIMICO IL RISCHIO ESISTE LADDOVE CI SIA UNA ESPOSIZIONE AD UN QUALUNQUE AGENTE CHIMICO.

Dettagli

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA Nebbie, Oli, Fumi, Vapori, Polveri Etichettatura protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA 1 IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA PRODUTTRICE

SCHEDA DI SICUREZZA 1 IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA PRODUTTRICE AF SCHEDA DI SICUREZZA Preparato da: s.r.l. Data revisione: 03 giugno 2008 Numero revisione: 01 Revisione precedente: 03 settembre 2003 Stato del documento: Definitivo 1 IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E

Dettagli

Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose

Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose Sicurezza Antincendio La combustione è la reazione chimica tra due sostanze diverse: il COMBUSTIBILE (materiale capace di

Dettagli

SICUREZZA CHI SA COSA STA FACENDO VIVE BENE E A LUNGO E NON PROVOCA DANNO AL VICINO

SICUREZZA CHI SA COSA STA FACENDO VIVE BENE E A LUNGO E NON PROVOCA DANNO AL VICINO SICUREZZA CHI SA COSA STA FACENDO VIVE BENE E A LUNGO E NON PROVOCA DANNO AL VICINO SICUREZZA DPI DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE CAMICE GUANTI OCCHIALI PROTETTIVI VANNO INDOSSATI SEMPRE IN LABORATORIO

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA RAME OSSIDO ROSSO M-0701 Pag. 1/5

SCHEDA DI SICUREZZA RAME OSSIDO ROSSO M-0701 Pag. 1/5 RAME OSSIDO ROSSO M-0701 Pag. 1/5 1 Nome e/o marchio Azienda produttrice data compilazione :16.02.1998 SOSTANZA Data di revisione : 09.02.1998 Utilizzazione: RAME OSSIDO! mat.prima! solvente ROSSO! prod.intermedio!

Dettagli

1. Prodotto / preparazione e dati del produttore

1. Prodotto / preparazione e dati del produttore 1. Prodotto / preparazione e dati del produttore Identificazione del prodotto: Nome commerciale : Produttore : Isel - Automation Tel.: 0049-6672-898-0 Am Leibolzgraben 16 Fax.: 0049-6672-898-888 36132

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA DEI GRANULI DI GUSCI DI NOCE

SCHEDA DI SICUREZZA DEI GRANULI DI GUSCI DI NOCE 8 revisione del 20/10/2014 SCHEDA DI SICUREZZA DEI GRANULI DI GUSCI DI NOCE 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO 1.1. Nome commerciale: Granuli di noce. 1.2. Nome del prodotto: Granuli di gusci di noce. 1.3.

Dettagli

Segnaletica rischio chimico

Segnaletica rischio chimico Segnaletica rischio chimico Introduzione: La manipolazione delle sostanze chimiche, presuppone pericoli che in alcuni casi possono essere anche gravi; ogni sostanza chimica, ha un diverso rischio proveniente

Dettagli

REACH CLP. Scheda di sicurezza. Reg. 1907/06/CE Registration Evaluation Authorization CHemicals. Reg. 1272/08/CE Classification Labelling Packaging

REACH CLP. Scheda di sicurezza. Reg. 1907/06/CE Registration Evaluation Authorization CHemicals. Reg. 1272/08/CE Classification Labelling Packaging Antonella De Pasquale, Ispettore REACH - CLP Capannori, 21 marzo 2013 CLP REACH Reg. 1272/08/CE Classification Labelling Packaging Reg. 1907/06/CE Registration Evaluation Authorization CHemicals Scheda

Dettagli

Nome commerciale: PROMASPRAY P300 Data di pubblicazione 10/11/2010 La presente versione annulla sostituisce le precedenti

Nome commerciale: PROMASPRAY P300 Data di pubblicazione 10/11/2010 La presente versione annulla sostituisce le precedenti 1. Identificazione del prodotto e della Società Nome del prodotto: PROMASPRAY P300 Impiego previsto: PROMASPRAY P300 è un intonaco applicato a spruzzo, adatto per la protezione passiva al fuoco di strutture

Dettagli

SCHEDA DATI DI SICUREZZA

SCHEDA DATI DI SICUREZZA Pagina: 1 Data di compilazione: 24/04/2012 N revisione: 1 SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Nome del prodotto: Codice di

Dettagli

SCHEDA DI INFORMAZIONI TECNICHE E DI SICUREZZA

SCHEDA DI INFORMAZIONI TECNICHE E DI SICUREZZA SCHEDA DI INFORMAZIONI TECNICHE E DI SICUREZZA (DIRETTIVE CEE 88/379-93/112-D.M. SANITA' 28-1-92) 1. - IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA' RESPONSABILE DELL' IMMISSIONE IN COMMERCIO : Nome del

Dettagli

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni Codice Ambientale Scopo e campo di applicazione Il presente documento, regola le norme che il personale della Società Nava deve rispettare nell esecuzione dei servizi di pulizia in merito alle modalità

Dettagli

GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA

GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA Titolo IX Sostanze Pericolose Capo I Protezione da Agenti Chimici Il rischio infortuni è da ricondurre

Dettagli

PEARL VIA F.LLI CERVI 75 50010 CAMPI B.ZIO (FI)

PEARL VIA F.LLI CERVI 75 50010 CAMPI B.ZIO (FI) 50010 CAMPI B.ZIO (FI) SCHEDA DI SICUREZZA White Pearl 10.01.2006 1. Identificazione del prodotto e Ragione Sociale Indicazione del prodotto: Nome commerciale: Codice Commerciale: Tipo di prodotto ed impiego:

Dettagli

SIMBOLI CONSIGLI DI PRUDENZA S1 - S2 - S3 - S13 - S20 - S27 - S28 - S35 TOSSICO S36 - S37 - S38 - S39 - S46 - S53

SIMBOLI CONSIGLI DI PRUDENZA S1 - S2 - S3 - S13 - S20 - S27 - S28 - S35 TOSSICO S36 - S37 - S38 - S39 - S46 - S53 CONSIGLI DI PRUDENZA S1 - S2 - S3 - S13 - S20 - S27 - S28 - S35 TOSSICO S36 - S37 - S38 - S39 - S46 - S53 CONSERVARE SOTTO CHIAVE - FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI - LONTANO DA LOCALI ABITAZIONE - LONTANO

Dettagli

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner Procedure di sicurezza: RISCHIO CHIMICO DOVUTO ALL USO DI STAMPANTI E TONER Autore: IEC S.r.l. Revisione: settembre 2014 INDICE

Dettagli

Scheda di Sicurezza. Sottofondo-Superleggero-Termoisolante. 0583.379028/370480 0583.370964 ufficiotecnico@marraccinilucca.

Scheda di Sicurezza. Sottofondo-Superleggero-Termoisolante. 0583.379028/370480 0583.370964 ufficiotecnico@marraccinilucca. Scheda di Sicurezza 1 IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA - PREPARATO E DELLA SOCIETA' Nome commerciale del prodotto MAX 250 Impiego Identificazione della società Numero telefono emergenza : 2. IDENTIFICAZIONE

Dettagli

SCHEDA DATI DI SICUREZZA

SCHEDA DATI DI SICUREZZA pagina 1/5 Beauty ortho B Data di stampa: 5 ottobre 2015 1. Identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa 1.1 Identificatore del prodotto Nome commerciale: Beauty Ortho B 1.2 Utilizzi

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA

IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA SCHEDA DI SICUREZZA Decorrenza validità: Gennaio 2012 Ed. 0 Rev. 1 1) IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA 1.1 NOME COMMERCIALE IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/PREPARATO ROSSO TIPO VERONA 1.2 CARATTERISTICHE

Dettagli

1. Prodotto / preparazione e dati del produttore

1. Prodotto / preparazione e dati del produttore 1. Prodotto / preparazione e dati del produttore Identificazione del prodotto: Nome commerciale : Produttore : Isel - Automation Tel.: 0049-6672-898-0 Am Leibolzgraben 16 Fax.: 0049-6672-898-888 36132

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA CLEM CANDEGGINA

SCHEDA DI SICUREZZA CLEM CANDEGGINA Pagina: 1/5 1- INDIVIDUAZIONE DEL PRODOTTO MARCHIO PRODUTTORE/FORNITORE CLEM DETERGENTI S.R.L. INDIRIZZO Via Corcioni, 7 Ottaviano (NA) TEL./FAX 081/8279995 E-mail clem.detergenti@virgilio.it CENTRI ANTIVELENO:

Dettagli

L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP.

L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP. COORDINAMENTO INTERREGIONALE DELLA PREVENZIONE IN SANITA L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP. Celsino

Dettagli

SCHEDA DATI DI SICUREZZA

SCHEDA DATI DI SICUREZZA 1- INDIVIDUAZIONE DEL PRODOTTO MARCHIO POLICAR PRODUTTORE/FORNITORE MAFO S.R.L. INDIRIZZO Via A. Laterizio, 73-80035 NOLA (NA) TEL./FAX 081/8037226 E-mail: info@mafo.it PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI A 081/8037226

Dettagli

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Ferro III Cloruro 6-idrato 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA. Sezione I - Identificazione del Prodotto e del Produttore. Sezione II - Composizione/Informazione sugli ingredienti

SCHEDA DI SICUREZZA. Sezione I - Identificazione del Prodotto e del Produttore. Sezione II - Composizione/Informazione sugli ingredienti Scheda di Sicurezza per: Temp Bond Clear Base Paste Kerr Italia SpA Nome Commerciale del Prodotto: Temp Bond Clear Base Paste SCHEDA DI SICUREZZA ai sensi della Direttiva Comunitaria 91/155 Sezione I -

Dettagli

* RISCHIO CHIMICO alcune definizioni

* RISCHIO CHIMICO alcune definizioni * * RISCHIO CHIMICO alcune definizioni Ai sensi dell art. 222 del D.Lgs. 81/08 e smi si intendono per agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato

Dettagli

Scheda di sicurezza AMUCHINA PROFESSIONAL SAPONE IGIENIZZANTE MANI

Scheda di sicurezza AMUCHINA PROFESSIONAL SAPONE IGIENIZZANTE MANI Scheda di sicurezza AMUCHINA PROFESSIONAL SAPONE IGIENIZZANTE MANI Revisione: 01 Data: 17/04/08 01. Identificazione del preparato e della società Identificazione del preparato: SAPONE IGIENIZZANTE MANI

Dettagli

SCHEDA DATI DI SICUREZZA

SCHEDA DATI DI SICUREZZA pagina 1/5 1. Identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa 1.1 Identificatore del prodotto Nome commerciale: 1.2 Utilizzi rilevanti identificati della sostanza o miscela e utilizzi sconsigliati

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA E. Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA E. Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE EDIZIONE N 01 REVISIONE N 00 DATA 20/06/08 SEZIONE 09 PAGINA 1 di 2 PROCEDURA E Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali La gestione di un rifiuto

Dettagli

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

Dettagli

EF BIO 70. Composizione del materiale Ingredienti Composizione (% w/w)

EF BIO 70. Composizione del materiale Ingredienti Composizione (% w/w) 1 1. Identificazione chimica del prodotto Nome del prodotto Codice del prodotto Utilizzo del prodotto Compostabile e biodegradabile Filler Master Batch EF BIO 70 Polimeri di materiale compostabile e biodegradabile

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

Informazioni di Sicurezza del materiale- foglio 1 Envirolyte ANK-Anolyte Neutro (91/155/EWG)

Informazioni di Sicurezza del materiale- foglio 1 Envirolyte ANK-Anolyte Neutro (91/155/EWG) Informazioni di Sicurezza del materiale- foglio 1 Envirolyte ANK-Anolyte Neutro (91/155/EWG) Sezione 1: Identificazione del Prodotto e Produttore Nome Commerciale: ANK-Anolyte Neutro Fabbricante/Fornitore:

Dettagli

Scheda dati di sicurezza Conforme a ( CE ) n.1907/2006-iso 11014-1

Scheda dati di sicurezza Conforme a ( CE ) n.1907/2006-iso 11014-1 1. Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa Definizione del prodotto: Uso previsto: Elementi identificatori della società/impresa: Responsabile della scheda di sicurezza: Numero

Dettagli

AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Arcari Claudio e Mariacristina Mazzari Piacenza 6 maggio 2011 1 CURVA DOSE-EFFETTO

Dettagli

SCHEDA TECNICA INFORMATIVA OLEO GELEE USO PROFESSIONALE TECNOLOGIA ODS

SCHEDA TECNICA INFORMATIVA OLEO GELEE USO PROFESSIONALE TECNOLOGIA ODS SCHEDA TECNICA INFORMATIVA OLEO GELEE USO PROFESSIONALE TECNOLOGIA ODS IDENTIFICAZIONE DEL DISTRIBUTORE L Oréal Italia S.p.A. - Via Garibaldi 42 10122 Torino - Tel. 011/4603111 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

SCHEDA INFORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA

SCHEDA INFORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA SCHEDA INFORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA (In accordo alla direttiva 91/155/CE e s.m.i.) P016 Intonaco Cementizio Fibrorinforzato 1/8 1. Identificazione del preparato e del produttore 1.1 Identificazione

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA (91/155 CEE - 2001/58/CE) Decreto 7 settembre 2002 Ministero della Salute 2001/58/CE SABBIA SILICEA

SCHEDA DI SICUREZZA (91/155 CEE - 2001/58/CE) Decreto 7 settembre 2002 Ministero della Salute 2001/58/CE SABBIA SILICEA SCHEDA DI SICUREZZA (91/155 CEE - 2001/58/CE) Decreto 7 settembre 2002 Ministero della Salute 2001/58/CE SABBIA SILICEA 1 IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO 1.1. Identificazione della sostanza o preparato. Sabbia

Dettagli

Gestione del Rischio Chimico nei laboratori di ricerca e di didattica

Gestione del Rischio Chimico nei laboratori di ricerca e di didattica Gestione del Rischio Chimico nei laboratori di ricerca e di didattica Definizioni Danno: alterazione transitoria o permanente dell organismo umano o/e delle sue funzioni Danno biologico: infortunio o malattia

Dettagli

SOSTANZE PERICOLOSE. rispettate le dosi consigliate dal produttore. È utile quindi utilizzare dei sistemi di dosaggio.

SOSTANZE PERICOLOSE. rispettate le dosi consigliate dal produttore. È utile quindi utilizzare dei sistemi di dosaggio. SOSTANZE PERICOLOSE Le sostanze pericolose sono materiali e sostanze che possono essere pericolose per l uomo e l ambiente e che devono essere specificatamente contrassegnate (simbolo di pericolo). Per

Dettagli

Scheda dei dati di sicurezza Ai sensi del Regolamento (CE) Nr. 1907/2006 Rielaborata in data: 29.09.10

Scheda dei dati di sicurezza Ai sensi del Regolamento (CE) Nr. 1907/2006 Rielaborata in data: 29.09.10 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/ PREPARATO E DELL AZIENDA 1.1 Dati prodotto: Nome commerciale:... Uso della sostanza: 1.2 Dati produttore/fornitore Produttore/fornitore:.. CP/Via:... Località/CAP/Città:

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

Scheda Dati di Sicurezza Coadiuvante per capelli

Scheda Dati di Sicurezza Coadiuvante per capelli Scheda Dati di Sicurezza Coadiuvante per capelli 1. Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Denominazione COADIUVANTE CADUTA CAPELLI 1.2.

Dettagli

LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE

LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione L uso in sicurezza delle Un

Dettagli

Esposizione ad agenti biologici

Esposizione ad agenti biologici Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall

Dettagli

Scheda di sicurezza. secondo la Direttiva (EU) No 1907/2006 FINOCERA. Data di stampa : 04.02.200 30995 / 30995P / 30995T

Scheda di sicurezza. secondo la Direttiva (EU) No 1907/2006 FINOCERA. Data di stampa : 04.02.200 30995 / 30995P / 30995T Pagina 1 di 5 1. Identificazione della sostanza/preparato e della società/dell'impresa Identificazione della sostanza o preparato Articolo numero Identificazione della società/impresa 30995 / 30995P /

Dettagli

Sicurezza e Comportamento in un Laboratorio Chimico

Sicurezza e Comportamento in un Laboratorio Chimico Università degli Studi MagnaGræcia Facoltà di Farmacia Sicurezza e Comportamento in un Laboratorio Chimico Francesco Ortuso Obiettivi Dare informazioni sul comportamento da tenere in laboratorio. Porre

Dettagli

OSMOCEM D-S Componente A

OSMOCEM D-S Componente A Xi Revisione n 2 del 6/07/2005 SCHEDA DATI DI SICUREZZA CONFORME ALLA DIRETTIVA 91/155/CEE OSMOCEM D-S Componente A 1) IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA 1.1 Identificazione del preparato Tipo

Dettagli

SCHEDA DATI DI SICUREZZA Implacem Pagina 1 di 3 Data di revisione 5 ottobre 2006

SCHEDA DATI DI SICUREZZA Implacem Pagina 1 di 3 Data di revisione 5 ottobre 2006 Pagina 1 di 3 1. Identificazione del preparato e della società 1.1 Nome commerciale del prodotto: Pasta base 1.2 Descrizione del prodotto: Cemento per cementazioni implantari 1.3 Identificazione della

Dettagli

OSMOCEM RD Componente A

OSMOCEM RD Componente A Xi Revisione n 2 del 6/07/2005 SCHEDA DATI DI SICUREZZA CONFORME ALLA DIRETTIVA 91/155/CEE OSMOCEM RD Componente A 1) IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA 1.1 Identificazione del preparato Tipo

Dettagli

Antincendio. Corso per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile

Antincendio. Corso per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile Antincendio Corso per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile realizzato secondo gli Standard Regionali in materia di Formazione per la Protezione Civile D.G.R. 4036/2007 - Scuola Superiore di

Dettagli

PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori

PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori Marco Fontana - Roberto Riggio Struttura Semplice 20.02 Igiene industriale Utilizzo di agenti chimici nelle lavorazioni di stampa metalli pesanti

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA. Conforme al Regolamento CE 1907/2006, come modificato dal Regolamento CE 453/2010

SCHEDA DI SICUREZZA. Conforme al Regolamento CE 1907/2006, come modificato dal Regolamento CE 453/2010 Pag.1 di 6 1. IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO 1.1 Nome commerciale: TAPPATUTTO BEIGE Monocomponente 1.2 Uso: Usi sconsigliati: Pasta fibrorinforzata a base di resine acriliche, per sigillature impermeabili.

Dettagli

Norme di comportamento per lo studente che compie un esperienza di tirocinio

Norme di comportamento per lo studente che compie un esperienza di tirocinio Norme di comportamento per lo studente che compie un esperienza di tirocinio 1. In quanto assimilato a lavoratore dipendente lo studente è tenuto al segreto professionale,, pertanto non può rivelare informazioni

Dettagli

D. Lgs. 81/08 TITOLO IX - SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici

D. Lgs. 81/08 TITOLO IX - SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici D. Lgs. 81/08 TITOLO IX - SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici Claudio Arcari Piacenza,15 Febbraio 2001 Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Titolo I Titolo II Titolo III Titolo

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA. Revisione n 1.00.02 del 31/05/2006 COD. OL.ES.11 Pag. 1 di 5

SCHEDA DI SICUREZZA. Revisione n 1.00.02 del 31/05/2006 COD. OL.ES.11 Pag. 1 di 5 SCHEDA DI SICUREZZA COD. OL.ES.11 Pag. 1 di 5 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA' NOME COMMERCIALE: OLIO ESSENZIALE ARANCIO AMARO Codice commerciale: OL.ES.11 Tipo di prodotto ed impiego:

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA DELIZIA PIATTI ACETO

SCHEDA DI SICUREZZA DELIZIA PIATTI ACETO Pagina: 1/5 1- INDIVIDUAZIONE DEL PRODOTTO MARCHIO PRODUTTORE/FORNITORE CLEM DETERGENTI S.R.L. INDIRIZZO Via Corcioni, 7 Ottaviano (NA) TEL./FAX 081/8279995 E-mail clem.detergenti@virgilio.it CENTRI ANTIVELENO:

Dettagli

CIMSA SUD CHIMICA INDUSTRIALE MERIDIONALE SRL SCHEDA DI SICUREZZA PROCESS OIL Conforme al regolamento CE n 1907/2006 del 18.12.

CIMSA SUD CHIMICA INDUSTRIALE MERIDIONALE SRL SCHEDA DI SICUREZZA PROCESS OIL Conforme al regolamento CE n 1907/2006 del 18.12. 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/MISCELA E DELL IMPRESA 1.1 Identificazione della sostanza o preparato -Tipologia Reach : Miscela -Nome commerciale : PROCESS OIL 32-46-68 1.2 Utilizzo : Olio per usi generali

Dettagli

Scheda Dati di Sicurezza

Scheda Dati di Sicurezza Rev. 1 Novembre 2008 Pag.:1/5 1 Materiale / Processo e Società 1.1 Nome del prodotto: "URSA XPS" 1.2 Dati del fabbricante: 1.2.1 Distributore per l Italia: URSA ITALIA s.r.l. via Paracelso, 16 20041 Agrate

Dettagli

Aggiornamento delle etichette e delle schede di sicurezza per i produttori di sostanze e a cascata per tutti gli utilizzatori a valle.

Aggiornamento delle etichette e delle schede di sicurezza per i produttori di sostanze e a cascata per tutti gli utilizzatori a valle. Aggiornamento delle etichette e delle schede di sicurezza per i produttori di sostanze e a cascata per tutti gli utilizzatori a valle. Salve,Dottore/ssa il mese di dicembre vede l entrata in vigore del

Dettagli

141269 Rame II Ossido PRS 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato

141269 Rame II Ossido PRS 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Rame II Ossido 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA, S.A.

Dettagli

SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA

SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/DEL PREPARATO E DELLA SOCIETÀ/DELL'IMPRESA NOME DEL PRODOTTO: PRODOTTONUMERO : 4322362 GENESCAN - 120 LIZ SIZE STANDARD FORNITORE: APPLIED

Dettagli

131339 Glicerina PA-ACS-ISO 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato

131339 Glicerina PA-ACS-ISO 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Glicerina 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA, S.A. E 08110

Dettagli

Elementi dell etichetta del regolamento CLP

Elementi dell etichetta del regolamento CLP Elementi dell etichetta del regolamento CLP Il regolamento CLP (Classification, Labelling and Packaging of substances and mixtures) introduce nuovi simboli, indicazione e nuove regole di classificazione

Dettagli

SCHEDA DATI DI SICUREZZA

SCHEDA DATI DI SICUREZZA RS CLP/GHS revision date 01/12/15 8 v1.0 RS -, - Pagina: 1 Data di compilazione: 14/10/2015 N revisione: 1 Sezione 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore

Dettagli

Legenda relativa alle frasi di Rischio e ai Simboli presenti su etichette e schede di sicurezza

Legenda relativa alle frasi di Rischio e ai Simboli presenti su etichette e schede di sicurezza Legenda relativa alle frasi di Rischio e ai Simboli presenti su etichette e schede di sicurezza Normativa di riferimento: Classificazione, imballaggio ed etichettatura di sostanze pericolose - Ministero

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA. Foglio dei dati per la sicurezza (conforme alle direttive 91/155 CEE 1/4) Versione Aprile 2013 stampato il 20-Aprile 2013

SCHEDA DI SICUREZZA. Foglio dei dati per la sicurezza (conforme alle direttive 91/155 CEE 1/4) Versione Aprile 2013 stampato il 20-Aprile 2013 ROOF/METAL SCHEDA DI SICUREZZA Foglio dei dati per la sicurezza (conforme alle direttive 91/155 CEE 1/4) Versione Aprile 2013 stampato il 20-Aprile 2013 1.Denominazione delle sostanze/del preparato e dell

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA Secondo il Regolamento europeo 1907/2006/CE

SCHEDA DI SICUREZZA Secondo il Regolamento europeo 1907/2006/CE 1/5 Secondo il Regolamento europeo 1907/2006/CE 1 - Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa Denominazione commerciale: VIVACTIV PERFORMANCE Impiego: Preparato per uso enologico

Dettagli

Vendita di prodotti chimici Sistema di classificazione e etichettatura GHS

Vendita di prodotti chimici Sistema di classificazione e etichettatura GHS Vendita di prodotti chimici Sistema di classificazione e etichettatura GHS Ripercussione del sistema GHS sulle farmacie mercoledì 17 settembre 2014 Bellinzona Fabrizio Guidotti Repubblica e Cantone Ticino

Dettagli

DM-BS 230 DETERGENTE SGRASSANTE CONCENTRATO

DM-BS 230 DETERGENTE SGRASSANTE CONCENTRATO Pagina 1 di 5 DETERGENTE SGRASSANTE ALCALINO CONCENTRATO 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA NOME PRODOTTO: TIPO DI PRODOTTO ED IMPIEGO: NOME DEL DISTRIBUTORE: INDIRIZZO COMPLETO: DETERGENTE

Dettagli

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE. Denominazione: Verde di Malachite Ossalato (C.I. 42000) Formula: C 52

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE. Denominazione: Verde di Malachite Ossalato (C.I. 42000) Formula: C 52 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione secondo l allegato I: Sales de Acido Oxálico 1.2 Nome della societá

Dettagli

Scheda informativa prodotto cosmetico ad uso professionale LEG AME CREMA MANI 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA

Scheda informativa prodotto cosmetico ad uso professionale LEG AME CREMA MANI 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA Scheda informativa prodotto cosmetico ad uso professionale LEG AME CREMA MANI Data di compilazione: 26 febbraio 2013 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA INFORMAZIONI GENERALI : Nome Commerciale

Dettagli

LA SICUREZZA IN LABORATORIO. di F. Luca

LA SICUREZZA IN LABORATORIO. di F. Luca LA SICUREZZA IN LABORATORIO di F. Luca IN LABORATORIO NORME DI COMPORTAMENTO X. NON correre. NON ingombrare con gli zaini lo spazio intorno ai banconi di lavoro o in prossimità delle uscite X. NON mangiare

Dettagli

Oggi finalmente la tecnologia ci permette di realizzare impianti, che consentono di non doversi più preoccupare del rischio di incendio.

Oggi finalmente la tecnologia ci permette di realizzare impianti, che consentono di non doversi più preoccupare del rischio di incendio. Oggi finalmente la tecnologia ci permette di realizzare impianti, che consentono di non doversi più preoccupare del rischio di incendio. Le esperienze maturate in 50 anni di ricerca e sviluppo di nuove

Dettagli

APPLICABILE DAL 1 GIUGNO 2015

APPLICABILE DAL 1 GIUGNO 2015 CLASSIFICAZIONE E CARATTERISTICHE DEI RIFIUTI A PARTIRE DAL 1 GIUGNO 2015 Guida alla classificazione dei rifiuti Se un rifiuto è classificato con codice CER pericoloso assoluto, esso è pericoloso senza

Dettagli

La Classificazione Dei Rifiuti Pericolosi

La Classificazione Dei Rifiuti Pericolosi La Classificazione Dei Rifiuti Pericolosi Definizione di rifiuto (D. Lgs. 152/06 art. 183, c. 1a) Rifiuto: Qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie dell all. A alla parte IV del D.lgs.

Dettagli

Sommario. 2. Classificazione dei gas: caratteristiche, rischi, precauzioni.

Sommario. 2. Classificazione dei gas: caratteristiche, rischi, precauzioni. Sommario 1. Cos è un gas: definizione, proprietà. 2. Classificazione dei gas: caratteristiche, rischi, precauzioni. 3. Schede di sicurezza: prodotto, composizione, identificazione pericoli, etc. 4. Pressurizzazione

Dettagli

1. Identificazione del prodotto e della società Fornitrice. www.chimipack.it. Via Ponchielli, 7 20129 MILANO

1. Identificazione del prodotto e della società Fornitrice. www.chimipack.it. Via Ponchielli, 7 20129 MILANO 1. Identificazione del prodotto e della società Fornitrice Nome Lavatrice commerciale: Nome Valis commerciale: 3 lt Nome commerciale: lt Nome commerciale: Impiego: Detersivo Impiego: liquido per bucato

Dettagli

STRUMENTI ORGANIZZATIVI

STRUMENTI ORGANIZZATIVI STRUMENTI ORGANIZZATIVI IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (spp) IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (rspp) IL RAPPRESENTANTE DELLA SICIREZZA DEI LAVORATORI (rls) IL MEDICO COMPETENTE

Dettagli

Pagina: 1/5 Scheda di sicurezza ai sensi della direttiva comunitaria 91/155/EWG. 1. Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa

Pagina: 1/5 Scheda di sicurezza ai sensi della direttiva comunitaria 91/155/EWG. 1. Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa Pagina: 1/5 1. Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa Dati del prodotto Denominazione commerciale:pmfresh Utilizzazione della Sostanza / del Preparato : Sostanza per la pulizia

Dettagli

ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R E DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S E DELLE LORO RELATIVE COMBINAZIONI ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R

ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R E DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S E DELLE LORO RELATIVE COMBINAZIONI ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R Le sigle R e S sempre presenti sulle etichette dei prodotti chimici utilizzati in laboratorio rappresentano rispettivamente una definizione dei rischi specifici connessi con l impiego della sostanza chimica

Dettagli

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi Allegato I Parte A Obiettivi formativi Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012, si riportano di seguito i contenuti comuni degli specifici corsi

Dettagli

Scheda di dati di sicurezza

Scheda di dati di sicurezza Pagina 1 di 5 SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto 1.2. Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati

Dettagli

Scheda dati sicurezza - UE Pagina 1 / 5

Scheda dati sicurezza - UE Pagina 1 / 5 Scheda dati sicurezza - UE Pagina 1 / 5 L Articolo No.: TW 1000 Data: 21.11.05 Revisione: 10.02.06 1 Identificazione della sostanza / preparato e della casa produttrice 1.1 Nome di vendita del prodotto:

Dettagli

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX)

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) T. Pezzo *, D. Vannucci *, G. Uguccioni + * D Appolonia SpA, Genova + D Appolonia SpA, San Donato

Dettagli

In accordo alla Direttiva ATEX, gli equipaggiamenti sono progettati in funzione del tipo d atmosfera nella quale possono essere utilizzati.

In accordo alla Direttiva ATEX, gli equipaggiamenti sono progettati in funzione del tipo d atmosfera nella quale possono essere utilizzati. Atmosfere potenzialmente esplosive sono presenti in diverse aree industriali: dalle miniere all industria chimica e farmacautica, all industria petrolifera, agli impianti di stoccaggio di cereali, alla

Dettagli

Agenti chimici: il regolamento CLP

Agenti chimici: il regolamento CLP Informazioni sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori Gennaio 2013 Pillole di sicurezza A cura del RSPP e dell Unità Organizzativa a Supporto del Servizio di Prevenzione e Protezione

Dettagli

Lavorazione: GOFFRATURA

Lavorazione: GOFFRATURA Scheda 11 Tipo / Fase: TESSUTI SPECIALI / RIFINIZIONE Lavorazione: GOFFRATURA Scopo della lavorazione La goffratura è una lavorazione di tipo meccanico che viene fatta su qualsiasi tipo di tessuto speciale.

Dettagli

OPERARE IN SICUREZZA NELLA DISINFESTAZIONE

OPERARE IN SICUREZZA NELLA DISINFESTAZIONE OPERARE IN SICUREZZA NELLA DISINFESTAZIONE Rodolfo Veronesi Centro Agricoltura Ambiente G.Nicoli Argomenti Il concetto di pericolo,di rischioe di danno I fattori di rischio Prevenzione e protezione Il

Dettagli

Fattori di rischio a scuola 2 a parte CORSO DI FORMAZIONE REFERENTI DI PLESSO PER LA SICUREZZA. Unità didattica 2.1

Fattori di rischio a scuola 2 a parte CORSO DI FORMAZIONE REFERENTI DI PLESSO PER LA SICUREZZA. Unità didattica 2.1 Fattori di rischio a scuola 2 a parte Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE REFERENTI DI PLESSO PER LA SICUREZZA 2.1 Rischio nelle attività di pulizia I prodotti chimici Sono da considerare potenzialmente

Dettagli

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Ferro II Solfuro 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA, S.A.

Dettagli

NORME DI PRONTO INTERVENTO IN CASO DI INCENDIO DPR 577/82

NORME DI PRONTO INTERVENTO IN CASO DI INCENDIO DPR 577/82 ALLEGATO 5 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ART. 91 DEL D.LGS. 81/08 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL EMILIA ROMAGNA Via Bianchi n. 7/9 BRESCIA TERZO LOTTO APPALTO RIMOZIONE

Dettagli

Come Proteggere i tuoi Prodotti Seguendo Metodi Sicuri di Trattamento degli Alimenti

Come Proteggere i tuoi Prodotti Seguendo Metodi Sicuri di Trattamento degli Alimenti Come Proteggere i tuoi Prodotti Seguendo Metodi Sicuri di Trattamento degli Alimenti 4 C (39 F) -21 C (-5 F) -21 C (-5 F) 4 C (39 F) 4 C (39 F) -21 C (-5 F) 4 C (39 F) -21 C (-5 F) Quando il pesce entra

Dettagli

SCHEDA SICUREZZA RESINA R00500 Revisione del 24/06/2009 Nome del Prodotto:R00500 Riferimento: SDS_R00500_20090624

SCHEDA SICUREZZA RESINA R00500 Revisione del 24/06/2009 Nome del Prodotto:R00500 Riferimento: SDS_R00500_20090624 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA / PREPARATO E DELLA SOCIETÀ PRODOTTO RESINA R00500 Nome chimico: Forma ionica: Uso del preparato utilizzi principali: Società produttrice: SOCIETA DISTRIBUTRICE: Acido

Dettagli

Prodotti in fibra continua di vetro

Prodotti in fibra continua di vetro SEZIONE 0. INFORMAZIONI GENERALI Questi prodotti sono articoli ai sensi dell Articolo 3.3 del regolamento (CE) No. 1907/2006 (REACH). Non contengono sostanze destinate a essere rilasciate in condizioni

Dettagli