SULPHUR. Dallo specifico all aspecifico

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1 SULPHUR Dallo specifico all aspecifico

2 In generale Sebbene lo zolfo inorganico non sia strettamente necessario nella dieta, tuttavia l aminoacido metionina è essenziale e indispensabile per tutte le specie animali. Poco si conosce della tossicità dello zolfo. Il diossido (SO2) è un inquinante dell aria e può indurre bronchite, broncocostrizione e aumento della resistenza polmonare

3 Tossicità sui bovini In uno studio condotto su vitelle Holstein, in O n t a r i o, s i è p o t u t o n o t a r e c o m e l intossicazione comporti alcuni segni e sintomi importanti, quali: disidratazione, tachicardia, pallore delle mucose, febbre, diarrea, acidosi metabolica e ipokaliemia/ipocloremia, leucocitosi (con neutrofilia), aumento della creatinina e dell urea.

4 Effetti costanti Tutti questi eventi insorgevano in percentuali variabili, nei vari gruppi di animali. Tutte le vitelle, invece, evidenziarono un significativo aumento del CPK. 4 animali morirono spontaneamente o per eutanasia. L esame necroscopico mostrava, in tutti, una forte congestione, con edema e colore rosso scuro dei polmoni, con emorragia alveolare, necrosi dei tubuli prossimali dei reni e fibrosi multifocale.

5 Esposizione Milioni di persone sono potenzialmente esposti, in tutto il mondo, ai gas vulcanici contenenti H2S, responsabili di eventi associati a patologie respiratorie e del sistema nervoso. Lo zolfo è usato, ormai da circa un secolo, come insetticida, fungicida e rodenticida, ma anche come fertilizzante, in diverse forme: polvere, granulare e liquida. È un ingrediente attivo in circa 300 pesticidi registrati.

6 Tossicità acuta È noto che lo zolfo ha una scarsa tossicità acuta, somministrato per via orale. In questi casi, si osservano: debole azione lassativa, irritazione della pelle e delle mucose. A forti dosi, l inalazione della polvere può indurre infiammazione catarrale, con abbondante secrezione e iperplasia della mucosa nasale. Frequentemente si instaura tracheobronchite, con dispnea, dolore toracico, tosse persistente ed espettorato talvolta striato di sangue

7 Esposizione cronica L esposizione cronica della polvere di zolfo diossido determina bronchite e pansinusite croniche. Dopo anni insorgono malattie broncopolmonari, con enfisema e bronchiectasie. I primi sintomi, nei minatori di zolfo, includono, oltre i disturbi sopra descritti, anche l asma. Il quadro radiologico rivela opacità irregolari L uso prolungato conduce a una caratteristica dermatite venenata (dermatite da contatto).

8 Degli ovini Di 2200 pecore, 2000 svilupparono una tossicosi acuta, dopo che il branco fu spostato in un campo di prato, cui 16 ore prima era stato irrorato zolfo allo stato elementare. I segni acuti furono: letargia, malessere addominale e prostrazione. 206 pecore morirono entro le 24 ore, altre svilupparono una poliencefalomalacia, resistente al trattamento con tiamina.

9 Dieta e HCC L intossicazione da zolfo, nei bovini, può derivare non solo dalle emissioni industriali e agricole, ma anche dalla dieta, con la quale gli animali possono anche arrivare al decesso. G l i e f fetti tossici c o n s e g u e n t i a l l a supplementazione nella dieta sono stati dimostrati sui ratti Wistar, nei quali si evidenzia un danno epatico rilevante, che può arrivare all epatocarcinoma.

10 Da Toxnet Un aspetto interessante della tossicità riguarda la fisiopatologia, con la quale lo zolfo mostra la sua azione sull organismo. Seguendo la letteratura, i diversi composti, tra i quali soprattutto hepar sulphur (ossia polisolfuro di calcio), a contatto con acidi o acqua, rilasciano idrogenato di zolfo.

11 Idrogenato di zolfo vertigini, cefalea, amnesia, confusione, cambiamenti dello stato mentale, perdita di coscienza, coma, tremori, convulsioni, neurite periferica; disfagia, arrossamento della lingua e del faringe; nausea, vomito, diarrea, dolori addominali; danno epatico e renale;

12 Idrogenato di zolfo irritazione delle mucose, dispnea, con respiro corto e costrizione toracica, tosse e bruciore del torace, edema polmonare, morte per paralisi respiratoria; dolore ed eritema cutaneo, danno cutaneo severo; tachicardia, aritmia; acidosi metabolica, arresto cardiaco; sudorazione, debolezza, rabdomiolisi.

13 Comparazione Vertigini (90, 91, 92, 98, 99, 100), cefalea (106, 107, 116, 140, 141, 142), amnesia (65, 66, 67, 68), confusione (75, 76, 77, 78), cambiamenti dello stato mentale (1, 37, 38, 40, 44, 46), perdita di coscienza (69, 70, 1754); disfagia (529, 530, 531, 532, 533, 541, 542), arrossamento della lingua (509) e del faringe (546);

14 Comparazione nausea (675, 676, 677), vomito (682, 692, 693, 694, 695, 696, 697), diarrea (877, 878, 879, 880, 881), dolori addominali (773, 774, 775); danno epatico (747, 748, 749, 750, 751, 752, 754, 756, 757, e renale (necrosi tubulare) (940, 967, 968, 969, 971, 973, 976, 1280;

15 Comparazione pansinusite cronica (115, 120, 121, 122, 134, 208, 391, 392), irritazione delle mucose (1103, 1105, 1115, 1130), bronchite cronica (1121, 1138, 1139, 1154), dispnea, con respiro corto e costrizione toracica (1159, 1160, 1162, 1163, 1164), tosse, dolore e bruciore del torace (polmonite) (1132, 1133, 1134, 1149, 1152, 1154, 1156), espettorato striato di sangue, edema ed emorragia polmonare (1161);

16 Comparazione dolore ed eritema cutaneo (1659, 1660, 1662, 1663), danno cutaneo severo (1669, 1670, 1671, 1672, 1673, 1674, 1675); tremori (1398, 1399, 1703, 1704, 1705, 1706), convulsioni (1694, 1695, 1696, 1697, neurite periferica (1351, 1352, 1376, 1394, 1395, 1432, 1433, 1436, 1471, 1431, 1628, 1653, tachicardia (1229, 1230, 1231, 1232), aritmia (1234, 1237); sudorazione (1956, 1957, 1959, 1960, 1961, 1962), debolezza (1397, 1479, 1480), rabdomiolisi (1486, 1740, 1741).

17 Specifico psora primaria anche se il medico non vedrà l eczema nella sua forma originaria, non distrutta, ossia la vescicola pruriginosa, trasparente all inizio, circondata da un bordo sottile di colore rosso e subito riempita di pus, anche se l eruzione consistesse di piccoli granuli, simili a miliare, o apparisse come pustole o piccole squame, non può comunque dubitare per un solo istante che si tratti di psora, nel momento in cui il bambino, o anche il neonato di pochi giorni si strofina e gratta continuamente la parte in maniera irresistibile, o quando l adulto si lamenta per una eruzione solleticante, insopportabile se non viene grattata, soprattutto di sera e di notte (fosse anche una singola pustola), cui segue un dolore bruciante.

18 Ossia.. Quando il medico di famiglia se ne accorge in tempo, allora, senza alcun bisogno di applicazioni esterne, una sola dose di uno o due granuli, della grandezza dei semi di papavero, inumiditi con lo zolfo potenziato in alcool, come descritto avanti, sarà pienamente e abbondantemente sufficiente a liberare il bambino da tutta la malattia psorica, sia cutanea, sia interna. Il medico omeopatico, nel suo ambulatorio privato, raramente vede e si trova a trattare una eruzione psorica di recente contagio, diffusa in maniera estesa sulla pelle.

19 Momento della prescrizione Il tempo di comparsa della eruzione, dunque, determina la prescrizione diretta del farmaco, anche se questo momento risulta raramente visibile, considerata la precarietà con la quale la psora primaria si manifesta sulla pelle. Sulphur, inoltre, può essere anche utilizzato all inizio di una terapia antipsorica

20 Infatti, dice Hahnemann adoperato in dosi minime, lo zolfo non può che portare a un repentino inizio di guarigione nelle malattie croniche, dato che è un farmaco che appartiene agli antipsorici. Conosco un medico, in Sassonia, che si è procurato una grande fama solo aggiungendo, senza sapere perché lo fa, in quasi tutti i casi di malattia cronica e in quasi tutte le sue ricette, i fiori di zolfo, che, all inizio della cura, portano un miglioramento sensibile - ma, naturalmente, solo all inizio, perché poi sono destinati a fallire.

21 Tuttavia in caso di manifestazione secondaria di psora, ossia quando la malattia è molto sviluppata e anche dopo l iniziale processo di guarigione, attivato dalla somministrazione di sulphur, occorre prestare attenzione a non ripetere il farmaco troppo frequentemente (Hahnemann parla di 3-4 volte, nel contesto di una cura antipsorica).

22 Antipsorici e sulphur La guarigione di una psora inveterata, derubata del suo eczema, non può essere condotta solo con lo zolfo, sia che si tratti di psora latente, sia che si tratti di psora conclamata e distinta in varie malattie croniche; e neanche con i bagni di zolfo, naturali e artificiali qui lo zolfo, da solo (ancora meno che qualsiasi altro rimedio antipsorico singolo), non è più sufficiente e i rimanenti farmaci antipsorici devono essere chiamati in aiuto, a seconda dei sintomi di questa o quella malattia.

23 Epidemie e sulphur La prescrizione di sulphur è molto importante per affrontare, all inizio, le cosiddette malattie intermittenti, ossia quelle patologie a carattere epidemico, che richiedono un trattamento specifico. Un esempio è dato dalla influenza, ma si potrebbero citare anche altre malattie.

24 Dice Hahnemann Anche all inizio della cura di un febbre intermittente, di tipo epidemico, il medico omeopatico somministra una dose attenuata di zolfo o, in casi adatti, di fegato di zolfo, in piccoli granuli o per inalazione e attende l effetto per alcuni giorni, finché il miglioramento entra in una fase di stallo e solo allora somministra una o due dosi attenuate del farmaco non antipsorico, adatto all epidemia di quell anno, (queste dosi, comunque, dovrebbero essere date solo alla fine di un attacco). Poiché in ogni malato di febbre intermittente è sempre in gioco la psora, per questo è necessario l utilizzo di una dose di zolfo, o fegato di zolfo, per ristabilire il malato nel più breve tempo possibile].

25 ma anche al termine Le febbri sporadiche ed epidemiche, così come le malattie acute di tipo miasmatico, se non si risolvono in una pronta guarigione - anche qualora si trovasse un corretto specifico omeopatico - hanno bisogno di un ulteriore aiuto omeopatico, il quale, di norma, si identifica con lo zolfo, a meno che il paziente non abbia usato, subito prima, farmaci contenenti tale sostanza, nel qual caso occorre scegliere l antipsorico adatto.

26 la stipsi Solo nel caso in cui, come succede in molte malattie croniche, la stipsi di parecchi giorni provoca dei fastidi, egli permette (all inizio della cura, prima che il farmaco omeopatico abbia avuto tempo di portare a dei miglioramenti su questo punto), se la defecazione manca per 3 o 4 giorni, l uso di un clistere di acqua pura e tiepida, senza la benché minima aggiunta, utilizzandone anche un secondo, se nel giro di un quarto d ora il paziente non ha evacuato.

27 Sulphur e lycopodium Raramente è necessaria una terza somministrazione, dopo aver atteso inutilmente per un ulteriore quarto d ora. Questo è un procedimento meccanico innocuo, che aiuta agendo sulla dilatazione dell intestino, a condizione di essere ripetuto solo dopo 3 o 4 giorni, ove necessario e, come già detto, solo all inizio della cura - dato che i farmaci antipsorici, tra i quali il posto principale spetta al licopodio, accanto allo zolfo, eliminano presto questo malessere.

28 MMP, 1825, IV volume Sebbene lo zolfo sia stato impiegato per molti secoli, da medici e non-medici, nel prurito dei lavoratori della lana, nessuno osservò mai, tuttavia, che i benefici effetti osservati in tale eruzione fossero dati dallo zolfo per la somiglianza d azione e per la sua omeopatia. Nella nota al sintoma 673 ho puntualizzato gli esatti segni distintivi del fenomeno del prurito.

29 Terapie improprie I medici curavano, anche, alcune forme emorroidali con lo zolfo grossolanamente somministrato, senza sospettare che essi avevano (inconsciamente) effettuato cure omeopatiche; tuttavia aggravavano altre affezioni del retto e dell ano, in quanto i sintomi per mezzo dei quali sulphur ed hepar sulphuris possono curare solo malattie naturali simili, omeopaticamente, erano a loro sconosciuti; e anche perché somministravano dosi troppo forti - 5, 10, 20, 30 grani per volta, mentre avrebbero dovuto dare, al massimo, 1/10000 parte di grano.

30 Sul 673 citato 674. Uno sgradevole prurito strisciante; dopo il grattamento la parte diventa dolente 675. Il punto che prude, dopo il grattamento, diventa dolente (non brucia) 676. Bruciore pruriginoso in varie parti; dopo il grattamento doleva come un ulcera, ma non bruciava 677. Dopo aver grattato, la parte che prude sanguina e brucia, ma non scotta 678. Il prurito peggiora di notte e al mattino, nel letto, dopo il risveglio

31 Solo il simile In questi sintomi - da confrontare con 588 (prurito strisciante sul lato interno della coscia), e 199, 234 nello schema di Hepar sulphuris - si manifesta la caratteristica eruzione pruriginosa che sulphur può provocare, nella quale si rivela una affezione simile (omeopatica), ma non identica, al prurito. E l omeopatia richiede medicine che producono malattie solo simili a quelle che sarebbero somministrate per la loro cura. Infatti, dal momento che essa utilizza medicine per scopi curativi, e non provoca le cause delle malattie, conseguentemente non è così stupida da impiegare il virus dell ulcera venerea, per la cura della sifilide, o il miasma del prurito, nel trattamento della malattia psorica

32 Simile e identico Ma l omeopatia non ha mai preteso di produrre, con le medicine, una malattia identica, e ha sempre goduto della selezione di una medicina, per la cura, che produca solo una affezione simile. E tuttavia questo mendace rimprovero è reiterato - se dalla stupidità e dall ignoranza della dottrina o dalla malizia, lascerò agli altri il giudizio. La statua di CANOVA, del prigioniero di Sant Elena può essere molto simile, ma non è NAPOLEONE! Capiscono ciò, i nostri sciocchi oppositori? Sono essi incapaci di comprendere la differenza tra identico (stesso) e simile? O non si augurano di comprenderlo?

33 Dice ancora Sulphur produce papule e vescicole molto simili, d aspetto, al prurito dei lavoratori della lana, e queste sono viste principalmente sulle articolazioni e di notte, ma le sensazioni concomitanti mostrano grandi differenze, in quanto il prurito è accompagnato da una sorta di erosione pruriginosa rampicante, sgradevole e intollerabile, la quale, applicando le dita con lo scopo di grattare, smette di prudere e comincia a bruciare, e dopo il grattamento continua a bruciare sul punto.

34 425PS 1 Abbattimento. 2 Abbattuto, privo di partecipazione. 3 Triste, senza coraggio. 4 Di frequente durante il giorno, viene presa da attacchi simili a melanconia, durante i quali si sente fortemente infelice, senza causa; lei desidera morire. 5 Triste, pusillanime, pieno di voglia di morire (Ng.). 6 Lamenti e lamentele, con rigirare nervosamente le mani, di giorno e di notte, associato a intensa sete e scarso appetito, anche se poi ingerisce il cibo voracemente.

35 424PS 36 Fortemente di malumore, corrucciato e tendente al pianto, soprattutto la mattina e di sera. 37 Fortemente irritabile e di malumore; non le va bene niente (dopo ½ ora). 38 Lui si adira per tutto, interpreta in maniera non corretta e si offende per ogni parola, crede di doversi giustificare e si arrabbia. 39 Si lascia prendere dallo stato di ira. 40 Corrucciato, fosco in testa e cupo, come quando erompe il raffreddore.

36 424PS 44 Di malumore e tendente alla critica. 45 Il bambino diviene vivace in maniera insopportabile e si calma con difficoltà. 46 Stato d animo irritato, trasale facilmente, e spesso è chiuso in sé stesso. 47 Indolenza dello spirito e del corpo, per tutto il giorno; lui non è incline a compiere nessuna attività o movimento (dopo 7 giorni).

37 423PS 50 Prova avversione per il minimo lavoro. 51 Lui siede per ore immobile ed indolente, senza pensieri ben precisi, anche se ha del lavoro da compiere. 52 Di sera non è incline a fare nulla, a lavorare, a essere felice, a parlare o a muoversi; avverte un forte malessere, e non sa che cosa gli manchi.

38 11PS 75 Stordimento in testa, come se non avesse dormito a sufficienza. 76 Stordimento della testa, la mattina, e sensazione di pressione nella fronte, fino a mezzogiorno. 77 Stordimento della testa, di sera. 78 Stordimento della testa, dopo aver camminato all aria aperta.

39 1PS 90 Vertigini, la mattina, associate a epistassi. 91 Vertigini e debolezza, la mattina, quando si alza, tanto che gli sembra di cadere. 92 Forte vertigine, la mattina, quando si alzò; non appena cercò di stare in piedi, cadde ogni volta di nuovo immediatamente sul letto, cosa che scomparve dopo mezz ora (il 10 giorno).

40 6PS 98 Vertigini quando si piega. 99 Vertigini quando cammina all aria aperta (dopo cena); lei non poteva piegarsi, non poteva sedersi, e doveva tenersi per non cadere. 100 Vertigini, per 8 minuti, quando cammina all aria aperta su un altura; lui non riusciva ad appoggiare il piede con sicurezza, mentre i sensi erano annebbiati (dopo 4 giorni).

41 22PS 106 Mal di testa, associato a nausea. 107 Mal di testa, come causato da movimento di flatulenze.

42 25PS 114 Forte dolore al centro della testa, causato da tosse e starnuti. 115 Intenso mal di testa, soprattutto quando si piega. 116 Ogni passo gli rimbomba dolorosamente in testa. 117 Mal di testa nell occipite, a partire da mezzogiorno; all interno tuonava in maniera stordente quando poggiava il piede; lei fu costretta a rimanere seduta tranquilla per 4 ore.

43 18PS 119 Pressione nella parte anteriore della testa, come in seguito a fantasticherie notturna, che dopo alcuni giorni si trasforma in un lacerare ardente nel lato destro della testa e dei denti, peggiora quando la parte viene sfiorata con acqua fredda. 120 Dolore premente nella fronte, per lo più di pomeriggio. 121 Pressione in testa, la mattina, subito dopo essersi alzati. 122 Mal di testa premente; ogni passo gli risuona dolorosamente nella fronte, è associato a sudorazione nella fronte.

44 26PS 140 Pesantezza della testa, tanto che ogni movimento diviene sgradevole. 141 Pesantezza della testa, in posizione seduta, sdraiata, quando si muove e si piega. 142 Sensazione di pesantezza e stordimento in testa, come se stesse per cadere in avanti, viene mitigato camminando; poi però si ha una fitta sottile in testa (Ng.). 143 Mal di testa, come di un peso che preme dall alto nel cervello spingendo verso il basso, e come di un cerchio attorno alla testa.

45 33PS 200 La scriminatura è fortemente sensibile all infuori e durante la palpazione. 201 Una parte sulla scriminatura è dolorante alla palpazione. 202 Intenso dolore sulla scriminatura, di sera, come se venissero estirpati i capelli, che si sollevano sulla parte più dolente. 203 I capelli fanno male quando si gratta. 204 Dolore delle radici, soprattutto alla palpazione.

46 31PS, 4PL Caduta dei capelli. Copiosa caduta dei capelli.

47 29PS 212 Prurito sulla testa, associato ad impazienza. 213 Prurito sull occipite. 214 Prurito sulla fronte. 215 Intenso prurito alla fronte.

48 6PL 234 Prurito alle palpebre, come se stessero per infiammarsi. 235 Intenso prurito nelle sopracciglia ed alla punta del naso. 236 Bruciore pruriginoso nell angolo oculare esterno (dopo 6 ore). 237 Prurito e bruciore negli angoli oculari interni (Ng.). 238 Bruciore negli occhi, che sembra causato da ammoniaca. 239 Bruciore negli occhi, tutte le sere, e poi lacrimazione degli stessi.

49 6PL 250 Bruciore negli occhi. 251 Bruciore degli occhi, associato a forte sensibilità nei confronti della luce diurna (Ng.) B r u c i o re d e g l i o c ch i, c o n arrossamento dell angolo esterno e con secrezione di lacrime corrosive (Ng.).

50 6PL 254 Sensazione, come di molte scintille brucianti sulle palpebre, che immediatamente venivano chiuse. 255 Bruciore esternamente sulle palpebre. 256 Bruciore alle palpebre superiori. 257 Bruciore nelle palpebre, che sono infiammate e rosse, e sono tese quando vengono mosse.

51 6PL 271 Secchezza tra le palpebre. 272 Secchezza degli occhi (anche Ng.).

52 385PS 284 Tremore della palpebra inferiore, tutti i giorni. 285 Tremore della palpebra superiore. 286 Tremore delle palpebre, che dura per più giorni.

53 58PS 291 Oscuramento del visus durante la lettura. 292 Come un velo davanti agli occhi, e visus offuscato, quando guarda oggetti vicini e lontani. 293 Gli oggetti sembrano più lontani di quanto siano in realtà. 295 Visus offuscato, come attraverso nebbia, associato a dolori alla testa (Ng.).

54 64PS 308 Lacerare nell orecchio sinistro, fin nella testa (anche Ng.). 309 Fitte nell orecchio sinistro (il 6 giorno). 310 Dolore pungente nell orecchio, che si estende fino al faringe.

55 65PS 312 Intenso prurito, esternamente alle orecchie. 313 Solletico nell orecchio. 314 Prurito nell orecchio (immediatamente), seguito da prurito e calore dell orecchio esterno. 315 Prurito nell orecchio sinistro (Ng.).

56 63PS 320 Sciabordio nell orecchio, come se all interno vi fosse dell acqua, associato a ipersensibilità dell udito (in seguito allo schioccare di una frusta). 321 Ipersensibilità dell udito. 322 Ipersensibilità dei nervi uditivi in una donna sorda, tanto che lei ebbe la nausea sentendo suonare il pianoforte.

57 Senza psora? 326 Gli sembra che qualcosa gli ostruisca l orecchio sinistro, tanto che può ascoltare tutto ma non riesce a comprendere il linguaggio umano. 327 Quando soffia il naso gli sembra che qualcosa gli si ponga davanti all orecchio. 328 Sensazione, quando soffia il naso, come se dell aria gli penetrasse nelle orecchie.

58 69PS 331 Ronzio davanti alle orecchie, ora davanti a uno, ora davanti all altro, e lei riesce a sentire solo con difficoltà da quello nel quale avverte il ronzio.

59 69PS 334 Frizzare davanti alle orecchie, la sera nel letto, con afflusso del sangue verso la testa. 335 Copioso squillare su entrambe le orecchie, in posizione seduta. 336 Forte squillare alle orecchie, la mattina, nel letto, per 5 minuti. 337 Suonare nell orecchio destro (Ng.). 338 Squillare nelle orecchie, durante il pranzo, associato a sordità (Ng.).

60 72PS, 7PL 360 Il sangue fuoriesce quando si soffia il naso. 361 Ogni volta che soffia il naso, fuoriesce dal sangue coagulato. 362 Epistassi, per 7 giorni (dopo 11 giorni). 363 Quando lo soffia, dal naso fuoriesce sangue (anche Fr. H.).

61 86PS 407 Screpolature bruciante nel labbro inferiore (Ng.). 408 Labbro superiore e margini del naso screpolati, secchi, ruvidi, e associati a bruciore (Ng.). 409 Tumefazione del labbro superiore, anche di sera, associato a dolore. 410 Tumefazione del labbro inferiore, sul quale si trova un eruzione cutanea.

62 88PS 417 Eruzione cutanea rilevata, simile a lichen, agli angoli della bocca, verso le guance. 418 Prurito attorno al mento. 419 Eruzione cutanea dolorosa attorno al mento.

63 90PS 427 Un nodulo grosso, indolore, alla mascella inferiore, che causa tensione durante la masticazione. 428 Tumefazione delle ghiandole alla mascella inferiore. 429 Fitte di spilli nelle ghiandole della mascella inferiore, che sono doloranti anche alla palpazione.

64 99PS, 1PL 430 Mal di denti all aria aperta. 431 Un dente molare è dolorante alla palpazione. 432 Mal di denti, causato dalla minima corrente d aria. 433 Mal di denti, che si rinnova quando si sciacqua la bocca con qualcosa di freddo.

65 99PS, 1PL 439 Mal di denti tirante. 440 Intenso dolore tirante in un dente incisivo, che dura fino a notte, alle 11, seguito da insonnia, fin verso il mattino. 441 Dolore tirante nei denti molari, che peggiora quando si inspira aria fredda. 442 Dolore tirante dei denti all aria aperta.

66 99PS, 1PL 454 Battere e scavare nei denti. 455 Scavare nei denti, come con un ferro caldo. 456 Pressione scavante nei denti ed alla parte esterna della testa, solo per alcuni minuti dopo il pasto.

67 92PS 473 La gengiva sanguina quando si sputa. 474 Sanguinamento della gengiva (Ng.). 475 Tumefazione della gengiva, associata a dolore pulsante all interno. 476 Tumefazione della gengiva, dove si trovano dei vecchi monconi di denti.

68 113PS 498 Scialorrea in bocca, anche dopo il pasto. 499 Scialorrea in bocca, acida ed amara.

69 111PS, 10PL 500 Alito cattivo, dopo il pasto. 501 Dalla bocca fuoriesce alito cattivo, la mattina, quando si alza. 502 Alito cattivo, di sera. 503 Alito fortemente cattivo fuoriesce dalla bocca, di mattina, ed anche in seguito.

70 101PS 506 Dolore bruciante sulla lingua. 507 Bruciore sulla lingua, come se vi si trovassero sopra delle piccole vesciche. 508 Una vescica screpolante sul lato destro della lingua. 509 Lingua rossa, ricoperta da piccoli punti rilevati e bianchi, simili a piccole afte.

71 116PS 529 Pressione in alto nel collo, quando deglutisce, associato a dolore, nella parte alta del petto. 530 Sensazione durante il pasto, come se qualcosa di premente fosse rimasto bloccato nel faringe, cosa che poi scompare di nuovo. 531 Mal di gola, quando deglutisce a vuoto, come se stesse inghiottendo un pezzetto di carne, o come se si fosse allungata l ugola. 532 Quando deglutisce avverte un dolore nell orecchio, come se fosse ulcerato. 533 Sensazione di strozzamento e di escoriazione in gola, come se le tonsille fossero tumefatte, con fitte che si estendono fin nelle orecchie; solo ogni volta che deglutisce

72 116PS 540 Sensazione in gola, come se questa fosse tumefatta, con fitte all interno quando mangia; anche esternamente agli angoli della mascella inferiore, avverte una tumefazione alla gola. 541 Fitte in gola, quando deglutisce. 542 Fitte in gola, più quando deglutisce a vuoto che quando deglutisce cibi; all infuori della deglutizione avverte un dolore, come di un palo.

73 131PS 547 Bruciore nel faringe, di sera, associato a calore sulla lingua. 548 Bruciore che risale il faringe, con eruttazione acida (Fr. Walther).

74 117PS 550 Sapore appiccicoso in bocca, di mattina. 551 Sapore di pasta lievitata in bocca. 552 Insipidezza in bocca, associata a inappetenza.

75 120PS, 11PL 562 Sapore acidulo in bocca, la mattina, fin dopo la colazione. 563 Sapore molto aspro in bocca, la sera prima di andare a dormire. 564 Sapore acidulo in bocca, la mattina, dopo un buon sonno (Ng.). 565 Sapore acido di aceto in bocca, per tutto il giorno.

76 119PS 566 Sapore amaro in bocca, associato a malumore e a stordimento della testa. 567 Sapore amaro in bocca, al mattino, al risveglio (anche Ng.). 568 Sapore amaro, di guasto, in bocca, tutte le mattine. 569 Sapore amaro, di bile, a digiuno; eppure i cibi hanno un buon sapore. 570 Sapore amaro, la mattina, che scompare mangiando (Fr. H.).

77 ??? 581 Il fumo di tabacco non piace al fumatore abituale.

78 147PS 584 Inappetenza totale; tende solo verso i cibi acidi. 585 Senza avere fame o appetito, lei mangia solo per abitudine, i cibi hanno il sapore corretto (Ng.). 586 Mancanza di appetito; non le piace nulla. 587 Inappetenza totale, come se fosse legato nella cavità cardiaca.

79 148PS, 14PL 589 Avversione nei confronti della carne; dopo che l ha mangiata, avverte uno stimolo a vomitare. 590 Ha appetito solo nei confronti dei cibi morbidi, non nei confronti del pane e della carne. 591 Avversione contro i cibi acidi e dolci. 592 Prova una improvvisa avversione nei confronti dei cibi dolciastri e latticini.

80 15PL 593 Il latte causa forti malesseri; viene vomitato di nuovo coagulato. 594 Dopo aver bevuto del latte, avverte un sapore acidulo in bocca, ed ha un eruttazione acida. 595 Dopo aver bevuto del latte, avverte subito un sapore acido di aceto in bocca. 596 Il latte causa eruttazioni graffianti e amarognole. 597 Il latte fa eruttare in maniera violenta, fino a vomitare muco.

81 IMPORTANTE 599 I farinacei le causano dei malesseri nell ipogastrio. 600 Irresistibile tendenza a mangiare zuccheri.

82 145PS 627 Dopo aver mangiato poco, si sente subito pieno nell addome, come troppo carico, la sensazione si associa a restringimento della respirazione. 628 Subito dopo il pasto, pressione nello stomaco. 629 Un ora dopo il pasto, pressione allo stomaco, associata a nausea e a risalita di liquido dallo stomaco.

83 150PS 641 Dopo il pranzo, forte senso di freddo dei piedi e palpitazioni. 642 Dopo il pranzo, brividi e sensazione di freddo. 643 Dopo il pranzo (e di mattina), brividi di freddo. 644 Dopo il pranzo, brividi di freddo localizzati nell addome.

84 124PS 649 Una sorta di incapacità a digerire (dopo 7 giorni). 650 Singhiozzi, la mattina, a digiuno; anche la sera, che perdurano ancora nel letto (Ng.). 651 Eruttazione a vuoto, subito dopo ogni pasto. 652 Eruttazione a vuoto, tutte le mattine. 653 Frequente eruttazione a vuoto (il 10 giorno).

85 129PS 658 Eruttazione, come dopo aver mangiato della cipolla. 659 Eruttazione, come di uova marce, associata a nausea (anche Ng.). 660 Eruttazione dolciastra, la mattina.

86 128PS 661 Eruttazione acida e forti malesseri, causati da acidità nello stomaco. 662 Eruttazione acida, dopo il pasto (il 2 giorno). 663 Eruttazione acida, dal sapore di piombo. 664 Eruttazione acida, di frequente durante il giorno (Fr. H., Ng.). 665 Eruttazione acida, per più volte durante il giorno, e pressione nella fossetta epigastrica.

87 123PS 678 Eruttazione dal sapore dei cibi ingeriti. 679 Rigurgito dei cibi, 1 ora dopo averli ingeriti. 670 Rigurgito della colazione ingerita (dopo 3 ½ ore). 671 Rigurgito di cibi non digeriti.

88 131PS 672 Pirosi, per tutto il giorno (anche Ng.). 673 Pirosi, di mattina; avverte un formicolio e un bruciore nella parte anteriore del petto. 674 Sensazione rancida, simile a pirosi, in gola, durante la deglutizione, soprattutto quando lei preme sulla trachea mentre sta deglutendo (Ng.).

89 134PS, 12PL 675 Nausea, tutte le mattine. 676 Nausea, fino a svenire. 677 Nausea, prima del pasto. 678 Sensazione di nausea nello stomaco, associata a tremore in tutto il corpo (Ng.). 679 Nausea, associata a scialorrea in bocca, dopo la colazione. 680 Nausea, con eruttazione, che dapprima è come muco, poi graffiante in maniera amara.

90 135PS 682 Stimolo a vomitare, causato dalla nausea, per 3 giorni consecutivi. 683 Stimolo a vomitare, causato dalla nausea, molto di frequente, anche quando lei non ha mangiato nulla. 684 Stimolo a vomitare, causato dalla nausea, che dura per breve tempo, ma è frequente per tutto il giorno. 685 Stimolo a vomitare, causato dalla nausea, di notte, e senso di avvolgimento nella fossetta epigastrica, come quando sta per risalire del liquido dallo stomaco.

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