ISTITUTO SANTA FAMIGLIA GRUPPO DI RIMINI

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Floriana Biagi
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1 ISTITUTO SANTA FAMIGLIA GRUPPO DI RIMINI Beato Timoteo Giaccardo Foglio di collegamento di Maggio 2015 Intenzione mensile Mese di Maggio Dedicato alla Madonna Per le comunicazioni sociali: La chiesa riconosce che gli strumenti della comunicazione sociale, se bene adoperati, offrono al genere umano grandi vantaggi, perché contribuiscono efficacemente a sollevare e ad arricchire lo spirito, nonché a diffondere e consolidare il regno di Dio (Inter Mirifica, 2).

della comunicazione sociale, se bene adoperati, offrono al genere umano grandi vantaggi, perché contribuiscono

2 APPUNTAMENTI Sabato 9/5: Adorazione Eucaristica comunitaria presso la Chiesa della Colonnella (ore 21,15-22,15). Domenica 17/5: Ritiro mensile presso la Chiesa di Miramare (ore 8,45-16,00). Sabato 16/5 manifestazione slotmob (referente Leo) Domenica 31/5: Festa della Famiglia RICORRENZE NEL MESE 01/05/2015 Festa S. Giuseppe Lavoratore 02/05/2015 Beata Vergine Maria della Pietà (Detta dell acqua) Festa in città. Memoria in diocesi. 06/05/1904 Nasce a Benevello(Cuneo) Maggiorino Vigolungo 09/05/1985 Don Timoteo Giaccardo viene proclamato venerabile 13/05/2015 B.V. Maria di Fatima 17/05/2015 Solennità Ascensione del Signore 23/05/2015 Festa B.V. Maria Regina degli Apostoli Solennità Titolare delle Suore Apostoline e del Santuario Regina Apostolorum 24/05/2015 Solennità Pentecoste 31/05/2015 Solennità SS.Trinità Maggio ritorna a sorridere nel volger dell'anno. Ed in Maggio sorride Maria. La bella tradizione della nostra Congregazione del Maggio alla Vergine Madre non tramonti nelle nostre case. Ella è la Mamma buona ed affettuosa che ha cura di tutti e di tutto. Maggio pieno, dunque! privilegi, missione; pieno di fioretti ed ossequi che portino alla imitazione delle virtù ed esempi di Lei; pieno ancora di preghiere, di canti e di fiducioso abbandono alla cura e protezione sua. E Maria, Regina degli Apostoli, ci benedica maternamente tutti! (Beato Giacono Alberione)

Giuseppe Lavoratore 02/05/2015 Beata Vergine Maria della Pietà (Detta dell acqua) Festa in città. Memoria in diocesi.

3 Compleanni 02 Don Mirco Mignani (IGS) 07 Agostini Augusto 08 Capozzolo Domenica 16 Garattoni Leo 22 Antonini Giovanni 23 Sasanelli Michele 30 Mons. Fausto Lanfranchi (IGS) Matrimoni 08 Pirrottina Girolamo e Graziella 13 Marrone Marino e Cinzia 28 Capozzolo Michele e Domenica Consacrazione Perpetua 19 Agostini Augusto e Alessandra Ordinazioni Sacerdotali 10 Don Giovanni Vaccarini Consacrazioni Episcopali 23 Mons. Francesco Lambiasi Battesimi 02 Maldini Alessandra 28 Garattoni Leo

Fausto Lanfranchi (IGS) Matrimoni 08 Pirrottina Girolamo e Graziella 13 Marrone Marino e Cinzia 28 Capozzolo Michele e

4 In relazione all'ascensione All'Ascensione di Gesù la Vergine SS. non seguì subito il suo Divin Figlio alla gloria. Ella doveva restare ancora nella Chiesa militante come il cuore che ama, che soffre e che medita, sostenendo gli apostoli nel loro duro lavoro. Quante volte devo rinunciare anch'io alle dolcezze dell'intimità con Dio nella preghiera, ad un prolungato ringraziamento dopo la santa comunione, a letture spirituali che mi sazierebbero lo spirito, perché mi attendono i doveri dell apostolato. (Beato Giacono Alberione) In relazione alla Pentecoste Durante i nove giorni di ritiro, in preparazione alla Pentecoste, la SS. Vergine compì il primo atto ufficiale di Madre della Chiesa e di Regina degli Apostoli. Conservò unito il piccolo gregge, lo tenne fedele all'ultimo comando del Redentore, avvalorò le preghiere di quello stuolo eletto con la preghiera propria, interpose la sua potente intercessione per far di quelle anime radunate delle vere anime apostoliche. Gli apostoli fecero il loro primo corso di esercizi con Maria, sotto la sua guida. Da lei impararono a pregare, a perseverare, a pensare a se stessi, a prepararsi all apostolato. Il mio esame di coscienza, il mio ritiro mensile, gli esercizi annuali mi riusciranno tanto più fruttuosi in quanto li affiderò a Maria e li farò con lei e in lei. Dopo la Pentecoste Maria SS. si ritirò in casa dell'apostolo Giovanni. Nella solitudine e nel silenzio ella meditava i misteri della vita del Redentore, sorvegliava, custodiva e dirigeva la Chiesa nel primi anni della sua esistenza, sosteneva gli apostoli con la preghiera, il consiglio, l'incoraggiamento. Come ha compreso e sorretto i primi apostoli, Maria comprende e sostiene gli apostoli di ogni tempo; comprende e sostiene anche me nelle vicende quotidiane. (Beato Giocomo Alberione)

Quante volte devo rinunciare anch'io alle dolcezze dell'intimità con Dio nella preghiera, ad un prolungato ringraziamento dopo la santa comunione, a letture spirituali che mi sazierebbero lo spirito,

5 San Giuseppe e la vita consacrata Ci troviamo nell'anno della vita consacrata indetto da Papa Francesco in occasione del 50 anniversario della Costituzione dogmatica Lumen Gentium sulla Chiesa. Papa Francesco affida l'anno della vita consacrata a Maria, "la Vergine dell'ascolto e della contemplazione", qualità pienamente condivise dal suo sposo san Giuseppe. San Giuseppe fu chiamato ad essere il Custode del Redentore e subito egli "fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie" (Mt 1,24). In relazione all'esortazione apostolica "Vita consacrata" di Giovanni Paolo II si possono evidenziare gli innumerevoli accostamenti tra il "fece" di Giuseppe e l'essenza della vita consacrata, la quale ha in Giuseppe, insieme con Maria, il suo naturale modello. La vocazione rispecchia pienamente la situazione e il comportamento di san Giuseppe. La persona chiamata si affida all'amore di Dio che lo vuole al suo esclusivo servizio e si consacra totalmente a Lui e al suo disegno di salvezza (cfr 1Cor 7,32-34). Qui sta il senso della vocazione della vita consacrata: un'iniziativa tutta del Padre (cfr Gv15,16), che richiede da coloro che ha scelti la risposta di una dedizione totale ed esclusiva. Nessun dubbio, nel caso di san Giuseppe, che l'iniziativa sia stata del Padre, poichè si è trattato dell'affidamento del proprio figlio; che a tale scopo gli fu chiesta una dedizione totale ed esclusiva; che san Giuseppe rispose con la dedizione incondizionata della sua vita. Se poi consideriamo il mistero della trasfigurazione troviamo in esso la ragione della donazione di sé di Giuseppe al servizio dell'umanità di Gesù, assunta dalla divinità, sorgente dell'amore. "La totale conformazione a Gesù", nella quale consiste la "obiettiva eccellenza della vita consacrata" richiede l'unione al sì del Figlio ("Ecco io vengo a fare la tua volontà"), partecipando così alla Sua missione sull'esempio del "sì" di Maria e insieme con Lei del "fece" di Giuseppe. Tratto da un articolo di Padre Tarcisio Stramare su Il Messaggio della Santa Casa-Loreto n 4 Aprile 2015 Per ulteriori informazioni: Antonella e Sergio Cell

San Giuseppe fu chiamato ad essere il Custode del Redentore e subito egli "fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie" (Mt 1,24).

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