Federica Castellini Psicologia Sociale II AA 11 12

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Federica Castellini Psicologia Sociale II AA 11 12"

Transcript

1 LA LEADERSHIP

2 LEADER e LEADERSHIP Il leader Il suo ruolo, il suo status (alto), il suo essere al centro della comunicazione, il suo stile socioemozionale vs. funzionale Il leader ed il processo di influenza: è colui che influenza più di quanto è influenzato (Brown, 1989) La leadership come processo e fenomeno complesso Intersezione di 3 FATTORI: leader, situazione, membri Sovrapposizione i di concetti/sinonimi i i i di leadership Potere: influenzare, resistere, conquistare compiacenza dei followers Autorità: legittimità di esercizio di potere Controllo: efficienza e controllo sugli obiettivi Leadership: comprende gli altri aspetti ma si caratterizza per essere una forma di influenza, ottenuta daun consenso volontarioe dall accettazione accettazione soggettiva e motivata dei soggetti rispetto agli obiettivi del gruppo

3 Le teorie del grande uomo, i tratti 1. Rassegne di Stogdill (1974) Elenco di tratti tipici del leader (predittori) leader si nasce Intelligenza, intuizione, socievolezza, responsabilità, fiducia in sé. Teorie riduzioniste, individualistiche, naturalistiche, tratti astratti 2. Leadership come strategia identitaria (Bodiou, 1996) La leadership come espressione di personalità, consente di soddisfare bisogni individuali/psicologici: Riconoscimento (Codol, 1980) e visibilità sociale (Moscovici, 1994) Leadership come contratto interattivo/transazione implicita (Oberlè, 1995) Soddisfazione dei bisogni individuali e del gruppo Contratto instabile (quasi stazionario) CRITICHE: Perché alcuni soggetti hanno questo bisogno e altri no? (si torna ai tratti) Non c è accordo sui tratti; operazionalizzabilità dei tratti? Effetti dei tratti sulla vita di gruppo? Fallimento di alcuni nati con le caratteristiche da leader Approccio statico e non dinamico/evolutivo

4 I comportamenti del leader 1. Lewin, Lippittitt e White (1939) Obiettivo: studiare gli effetti di 3 stili di leadership su produttività del gruppo e clima sociale Exp: laboratorio di maschere teatrali (10 11enni) con leader addestrato (studente più grande) sullo stile di leadership da adottare Leader cambiava gruppo e cambiava stile: studio degli effetti dei passaggi da stili diversi di leadership ed eliminazione di effetti di personalità RISULTATI (vedi slide successiva): Autocratica: ok produttività, clima aggressivo, dipendenza dal conduttore Democratica: buona produttività, autogestione, clima sereno Lassez faire: bassa produttività, clima caotico

5 Stili di leadership e comportamenti del gruppo (Lewin, Lippitt e White, 1939) Addestramento t dei leader Effetti sulla vita di gruppo

6 Stili di leadership e comportamenti del gruppo (Lewin, Lippitt e White, 1939) Cosa succede ai rapporti tra i bambini bi inelle diverse atmosfere? Le stile di vita e di pensiero di un leader impronta i rapporti tra i membri Riferimenti al noi (gruppo democratico) vs. io (autoritario) Nel gruppo autocratico: forte remissività verso il leader ma non verso i membri (tendenza a dominare, critiche ostili) Nel gruppo democratico non esistono gerarchie forti, individualità fortemente sviluppata Capro espiatorio è emerso solo nel gruppo autocratico (catalizzatore di insoddisfazione)

7 I comportamenti del leader 2. Le ricerche dll della Ohio State t University it dl1947 dal (Stogdill, Fleishman, Hemphill) Leader Bh Behavior Description Questionnarie i (LBDQ) applicato in varie organizzazioni: [i subordinati descrivono i leader sulle 9 dimensioni] Da 9 comportamenti del leader a 2 principali dimensioni/fattori: 1. Considerazione: aiutare, spiegare, condurre, disponibilità (specialista delle relazioni) 2. Dare origine ad una struttura: trovare regole, mantenere standard produttivi, rendere espliciti i ruoli (specialista del compito) Dibattiti sulla relazione tra le due dimensioni: sono complementari o indipendenti? il buon leader può essere alto in entrambe le dimensioni? Chi è il buon leader ruolo del contesto, delle situazioni CRITICA: i comportamenti tisono spesso giudicati tidi dai seguaci: i seguaci sono obiettivi?

8 L approccio situazionista Cerca di definire cosa sia richiesto al leader nella situazione specifica in cui si trova, quali sono i tratti che possono essere efficaci nel qui ed ora. Il focus si sposta sull ambiente, sulla situazione, sulla richiesta esterna Hemphill (1949) le caratteristiche di una leadership di successo si definiscono a partire dalle esigenze del gruppo e dalla situazione: La natura del compito Il feeling tone: speranza vs. delusione Le relazioni interne al gruppo: competizione vs. collaborazione L ampiezza del gruppo Lo stadio di sviluppo del gruppo (v. Tuckman) CRITICHE: troppo sbilanciato sul contesto, la situazione è definita da singoli aspetti e non nel suo complesso (il leader è parte della situazione!), non considera l evoluzione delle relazioni tra i membri

9 I modelli della contingenza Considerano l interazione tra stile di leadership e la situazione, il buon leader è ha caratteristiche contingenti, definite dalla situazione 1. Il modello di Fiedler (1965): Parte dalla distinzione tra leader centrati sul compito e sulle relazioni (Bales) LPC, Least Preferred Co Worker (scala di valutazione del collaboratore meno preferito): strumento permisurare il tipodileader Il leader giudica i followers su 18 coppie di aggettivi bipolari LEADER AD ALTO LPC = centrato sulle relazioni (giudica bene anche il meno preferito) LEADER A BASSO LPC = centrato sul compito 3 fattori dicotomici definiscono le situazioni e quindi il fit tra tipo di leader e situazione [dalla più importante (qualità), alla meno (potere)]: 1. Qualità delle relazioni (positiva vs. negativa) 2. Strutturazione del compito (facile vs. complesso) 3. Potere (alto vs. basso)

10 LPC, Fiedler RELAZIONI, COMPITO, POTERE e LPC 3 condizioni a due livelli (2x2x2)= 8 condizioni Un continuum da qualità alta, compito chiaro, alto potere qualità bassa, compito non chiaro, potere basso I leader a basso LPC vanno meglio nelle situazioni estreme, mentre quelli con alto LPC nelle intermedie: se la situazione è favorevole (buone relazioni, compito chiaro, potere forte) non è necessario sprecare energie sulle relazioni; se la situazione è molto sfavorevole allora conviene essere direttivi e autoritari CRITICHE: lo stile di leader sembra quasi un tratto stabile (si ritorna ai tratti?) Arbitrario ordine di importanza dato ai tre fattori Dicotomia di classificazione dei tipi di leader si perdono sfumature

11 I modelli della contingenza 2. IlNormative ModelofDecisionMaking of Making di Vroome Yetton (1973) Il leader nelle decisioni nel gruppo Il leader si pone diverse domande per definire la situazione e poi adotta lo stile decisionale più efficace 5 processi decisionali lungo un continuum da autocratico a partecipativo: 1. Decidere in autonomia senza consulti (A1, autocratico) 2. Chiedere quale info ma decidere da solo (A11, autocratico con richiesta di info) 3. Consultarsi in modo approfondito, condividere il problema, prendere decisione finale da sé (C1, consultivo individuale) 4. Discutere in gruppo, ma lasciare a sé l ultima parole decidendo se e come lasciarsi influenzare dal gruppo (C11, consultivo di gruppo) 5. Autentica partecipazione, arrivare ad una decisione collettiva consensuale (G11, partecipativo) Il successo/efficacia dello stile decisionale dipende dalla decisione che viene giudicata in termini di QUALITA, TEMPO e ACCETTAZIONE

12 I modelli della contingenza 2. La Path Goal Theory (Evans, House, Mitchell, anni 70) Aspetti motivazionali: come il leader può sensibilizzare i membri rispetto al sentiero verso l obiettivo, giocare su aspetti motivazionali La soddisfazione dei bisogni individuali è direttamente proporzionale all efficacia produttiva 3. La Situational Leadership Theory di Hersey e Blanchard (1982) Fit tra stili di leadership e caratteristiche dei membri del gruppo (maturità) 4 STILI DI LEADERSHIP che nascono dalla combinazione di 2 comportamenti: SOSTEGNO (centrato sulle relazioni) e GUIDA (centrato al compito): 1. Telling: prescrittivo, molta guida, poco sostegno, gruppi a bassa maturità 2. Selling: molta guida, molto sostegno, il leader impartisce ordini ma rinforza, incoraggia, sostiene (gruppi a maturità medio bassa) 3. Participating: poca guida molto sostegno, c è buona professionalità ma bisogno di motivazione (maturità medio alta) 4. Delegating: poca guida poco sostegno (maturità alta)

13 Le teorie transazionali e le teorie dello scambio Entrano in gioco i followers: le relazioni tra leader e membri si sviluppano e si mantengono attraverso un reciproco scambio (transazione) di risorse significative. 1. Il modello del credito idiosincratico di Hollander (1958; 1964) La status del leader è conquistato e grazie a tale conquista il leader può apportare innovazioni i ial gruppo. La credibilità personale (credito) si definisce su 4 aspetti: 1. Conformismo iniziale (siamo sicuri?! Anche atti non conformi ma produttivi danno credibilità!) 2. Competenza (si intreccia con la conformità) 3. Legittimità (designazione esterna o elezione: leader interno è più vulnerabile) 4. Identificazione (adesione alle norme e lavoro per il bene del gruppo) CRITICA: followers vengono considerati tutti uguali, mentre in realtà ciascuno può avere una relazione diversa con li leader (vedi modello VDL presentato successivamente).

14 Le teorie transazionali e le teorie dello scambio 2. Ilmodellodei dei legami verticali erticalidiadicidi leadership: Vertical Dyad Linkage (VDL) Graen et al. 1975, 1991 Rapporti del leader con ciascuno dei membri. Il leader al centro, intorno un INGROUP di relazioni diadiche strette e poi un OUTGROUP più esterno (rapporti più formali, comunicazioni orientate esclusivamente al compito). Ci sono costi e benefici del far parte della cerchia INGROUP. 3. Il modello di costruzione della leadership (Graen e Uhl Bien, 1991) (evoluzione del precedente) Il leader può sviluppare scambi positivi con tutti e questo avvantaggerà l organizzazione e anche la carriera dei singoli La costruzione della leadership avviene in 3 fasi: 1. SCONOSCIUTA, DI CONOSCENZA, MATURA DI ASSOCIAZIONE CRITICA: mancano indicazioni per capire come i followers possano spostarsi da outgroup ad ingroup e sembra che nello scambio il leader mantenga comunque una posizione dominante nella diade (decide cosa fare e verso chi)

15 Le nuove leadership: trasformazionale e carismatica Leadership trasformazionale (Burns, 1978) Nella trasformazionale il leader stimola le motivazioni dei seguaci allo scopo di raggiungere in modo adeguato i propri scopi e quelli dei seguaci stessi. [Nella transazionale c è scambio di benefici (il leader concede qualcosa e concedendolo conquista credibilità/legittimità)] Leadership non è potere, ma attenzione ai bisogni: leader interpreta bisogni, potenzialità e motivazioni e attiva i seguaci per soddisfarli L interrelazione Linterrelazione e l impegno di leader e followers elevano la motivazione e il morale Il gruppo si trasforma Leadership carismatica (House, 1976) I comportamenti dei leader carismatici (i followers validano il carisma) Forniscono modelli di ruolo (es. Gandhi/San Francesco d Assisi) Mostrano livelli di competenza (es. Napoleone) Esprimono scopi ideologici (es. Martin Luther King, I have a dream ) Sanno comunicare le loro aspettative nei confronti dei seguaci (motivano) Sanno attivare le motivazioni

16 Formalizzazione dellateoria trasformazionale (Bass, 1985) TOP Un continuum di 7 fattori che vanno dallatrasformazionale (4) alla transazionale (2), alla non leadership (1) Fattori di leadership trasformazionale (le 4 I ): 1. Idealized influence (influenza idealizzata), il leader è un modello ideale 2. Inspirational motivation (motivazione ispirazionale), il leader è positivo verso il futuro 3. Intellectual stimulation (stimolazione intellettuale), il leader stimola le nuove idee 4. Individualized consideration (considerazione individualizzata), il leader è attento ai singoli Fattori di leadership transazionale (il leader premia o punisce in base alla prestazione): 1. Ricompensa contingente: ricompensa gli sforzi dei seguaci, ci si accorda rispetto a quello che il leader si aspetta dai seguaci e che quindi li porterà a ricompensa (rinforzi positivi) 2. Direzione per eccezione (attiva o passiva): tipo di leadership che comprende la critica per correggere (feedback e rinforzo negativi). Attiva: osservazione diretta dei seguaci e ripresa online degli errori; Passiva: intervento non immediato del leader ma solo di fronte a problemi. Fattori di non leadership 1. Lassez faire: il leader abdica responsabilità, compiti, non comunica. Leadership inefficace

17 Applicazione della teoria dei 7 fattori MLQ (Multifactor t Leadership Questionnaire) i ) strumento t ideato sui 7 fattori utilizzato in contesti diversi I leader più efficaci usano uno stile trasformazionale Nei gruppi con leader trasformazionale la soddisfazione è più elevata, migliori le relazioni interpersonali, impegno più forte verso l organizzazione Le dimensioni della leadership trasformazionale correlano positivamente con prestazionimigliori a lungo termine (infatti incidonosu cultureorganizzative) La considerazione individualizzata funziona sul breve ma non sul lungo termine

18 Donne e leadership Nelle teorie non si è mai parlato di genere: perché si parla al maschile? Donne e leadership: è un binomio possibile? La rapida crescita dei ruoli delle donne nella società occidentale Cultura organizzativa che pretende di essere neutra ma risulta invece sessuata, come le teorie organizzative : luoghi di produzione e luoghi di riproduzione Luoghi di lavoro e professioni maschili vs. femminili, e il fenomeno del Glass ceiling (soffitto di cristallo) Modello di leadership femminista (Griggs, 1989) Tendono a promuovere strutture partecipative (a rete) e non autoritarie Potere concepito in modo diverso (dominanza e controllo vs. energia e forza) La gestione del conflitto Creazione di un ambiente di lavoro supportivo Valorizzazione della differenza Periodizzazioni nelle concezioni di somiglianze e differenze (Maier, 1992) Una concezione di leadership, adatta ai giorni nostri: stile ANDROGINO, prendere e apprendere il meglio da entrambi i sessi.

IL LEADER (competenze, motivazioni, legittimità e caratteristiche personali)

IL LEADER (competenze, motivazioni, legittimità e caratteristiche personali) ANCHE SE LA LEADERSHIP VIENE SPESSO IDENTIFICATA NELLA FIGURA DI UN LEADER DEVE ESSERE VISTA COME UN PROCESSO PIUTTOSTO CHE COME UNA PERSONA, È UN FENOMENO COMPLESSO DI INTERAZIONE CHE COINVOLGE : IL LEADER

Dettagli

Autorità Scienze della comunicazione Corso di Organizzazione aziendale dott.ssa Francesca Chiara

Autorità Scienze della comunicazione Corso di Organizzazione aziendale dott.ssa Francesca Chiara Scienze della comunicazione Corso di Organizzazione aziendale dott.ssa Francesca Chiara Autorità Definizione Fra due attori si instaura una relazione di autorità quando una delle parti esercita il diritto

Dettagli

dott.ssa Sofia Conterno

dott.ssa Sofia Conterno Rafforzamento delle competenze sui modelli organizzativi di gestione del personale dott.ssa Sofia Conterno Prima parte LA LEADERSHIP SITUAZIONALE LA LEADERSHIP EFFICACE UN LEADER EFFICACE HA SVILUPPATO

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

Leadership 17-2. Leadership Influenzare i collaboratori a perseguire volontariamente i traguardi organizzativi.

Leadership 17-2. Leadership Influenzare i collaboratori a perseguire volontariamente i traguardi organizzativi. Leadership Leadership 17-2 Leadership Influenzare i collaboratori a perseguire volontariamente i traguardi organizzativi. 2 Leadership 17-2 Teorie dei tratti sulle differenze personali tra leader e follower

Dettagli

Lo stile di comando. teoria degli stili comportamentali. teoria contingente. teorie di processo. Corso di E. A. 1

Lo stile di comando. teoria degli stili comportamentali. teoria contingente. teorie di processo. Corso di E. A. 1 Lo stile di comando teoria degli stili comportamentali teoria contingente teorie di processo Corso di E. A. 1 Lo stile di comando La leadership può essere definita come il processo attraverso il quale

Dettagli

IL GRUPPO E I GRUPPI DI LAVORO

IL GRUPPO E I GRUPPI DI LAVORO IL GRUPPO E I GRUPPI DI LAVORO IL GRUPPO Etimologia Il termine «gruppo» deriva da «groppo» (nodo) che rimanda all idea di assemblaggio, qualcosa che riunisce, lega tra loro molteplici elementi ma anche

Dettagli

DINAMICHE INTERPERSONALI E DI GRUPPO 7 LEZIONE. Prof. Marta Ghini

DINAMICHE INTERPERSONALI E DI GRUPPO 7 LEZIONE. Prof. Marta Ghini DINAMICHE INTERPERSONALI E DI GRUPPO 7 LEZIONE Prof. Marta Ghini ESERCITAZIONE Ripasso dell altra volta non condotto dal docente. UNA DISTINZIONE DI TERMINI STEREOTIPO: rappresentazione cognitiva o impressione

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA

Dettagli

La Leadership. Salvatore Savarese

La Leadership. Salvatore Savarese La Leadership Salvatore Savarese 1 Introduzione Lavorare all interno di organizzazioni induce un evoluzione professionale ed umana in più direzioni: aumentano le competenze tecniche specifiche, si sviluppano

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

La conoscenza concettuale (formazione), sarà. attraverso l utilizzo del LIAD come palestra per allenarsi.

La conoscenza concettuale (formazione), sarà. attraverso l utilizzo del LIAD come palestra per allenarsi. Sessione Assegnazione obiettivi Introduzione INTRODUZIONE Questo modulo formativo nasce allo scopo di aiutare il manager ad approfondire la conoscenza delle fasi caratterizzanti il processo di sviluppo

Dettagli

Gestione del conflitto o della negoziazione

Gestione del conflitto o della negoziazione 1. Gestione del conflitto o della negoziazione Per ognuna delle 30 coppie di alternative scegli quella che è più vera per te. A volte lascio che siano gli altri a prendersi la responsabilità di risolvere

Dettagli

IL COMPORTAMENTO DEL LEADER E LA REAZIONE DEI MEMBRI DEL GRUPPO IN TRE DIVERSI CLIMI AZIENDALI AUTORITARIO DEMOCRATICO LASSISTA. www.ergonomica.

IL COMPORTAMENTO DEL LEADER E LA REAZIONE DEI MEMBRI DEL GRUPPO IN TRE DIVERSI CLIMI AZIENDALI AUTORITARIO DEMOCRATICO LASSISTA. www.ergonomica. IL COMPORTAMENTO DEL LEADER E LA REAZIONE DEI MEMBRI DEL GRUPPO IN TRE DIVERSI CLIMI AZIENDALI AUTORITARIO DEMOCRATICO LASSISTA Ogni decisione sul da farsi viene presa dal leader. Tutte le cose da farsi

Dettagli

Information Summary: Leadership Situazionale

Information Summary: Leadership Situazionale Information Summary: Leadership Situazionale - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi

Dettagli

Leadership 6047. Luigi Proserpio

Leadership 6047. Luigi Proserpio Leadership 6047 Luigi Proserpio 1 Da influenza a leadership Influenza (potere, autorità legittima, contratto psicologico) = concetto generalizzato di relazione interpersonale in contesti organizzati, principalmente

Dettagli

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento

Dettagli

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane. www.beon-dp.com Operiamo in ambito di: Sviluppo Assessment e development Center Valutazione e feedback a 360 Formazione Coaching CHI SIAMO BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione

Dettagli

MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo

MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo - L individualità - Lo sviluppo dell identità di genere - La costruzione e lo sviluppo del sé - Continuità e discontinuità nello sviluppo - Traiettorie

Dettagli

IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013

IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013 UNIONE EUROPEA IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013 Sentirsi protagonisti per il successo del progetto MODULO I La Qualità Totale: una sfida vincente per l Amministrazione 16 luglio 2009 Indice Obiettivi

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S.

CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. E DEI PROPRI COLLABORATORI 1. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI s.a.s. VERSO IL CLIENTE 2. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

25/11/14 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Tecnologie dell informazione e controllo

25/11/14 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Tecnologie dell informazione e controllo ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 1 Tecnologie dell informazione e controllo 2 Evoluzione dell IT IT, processo decisionale e controllo Sistemi di supporto al processo decisionale IT e coordinamento esterno IT e

Dettagli

Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa

Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa Un progetto socialmente responsabile in collaborazione tra Assolombarda Coni Lombardia Fondazione Sodalitas Impresa & Sport è un progetto che nasce da

Dettagli

Maria Antonietta CREA MANAGEMENT DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

Maria Antonietta CREA MANAGEMENT DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE 1 MANAGEMENT DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Ci sono diversi modelli di mangement che differiscono per: Obiettivi Struttura organizzativa Strategie di leadership 2 TRA I MODELLI DI MANAGEMENT PIÙ IMPORTANTI

Dettagli

CAPITOLO CAPIT Tecnologie dell ecnologie dell info inf rmazione e controllo

CAPITOLO CAPIT Tecnologie dell ecnologie dell info inf rmazione e controllo CAPITOLO 8 Tecnologie dell informazione e controllo Agenda Evoluzione dell IT IT, processo decisionale e controllo Sistemi di supporto al processo decisionale Sistemi di controllo a feedback IT e coordinamento

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Marketing Management

Marketing Management Marketing Management Modulo 1 Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente Modulo 1 - slide 1 Obiettivi di apprendimento Obiettivi di apprendimento Che cos è il marketing? Comprendere

Dettagli

MODELLI DI GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

MODELLI DI GESTIONE DELLE RISORSE UMANE MODELLI DI GESTIONE DELLE RISORSE UMANE SOMMARIO La ricerca di nuovi modelli di sviluppo delle r.u. La pianificazione dello sviluppo del personale Modelli di leadership La ricerca di nuovi modelli di sviluppo

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

Differenze individuali: concetto di sé, personalità ed emozioni

Differenze individuali: concetto di sé, personalità ed emozioni Differenze individuali: concetto di sé, personalità ed emozioni 1 Una mappa per lo studio delle differenze individuali nel comportamento organizzativo L'individuo unico Tratti di personalità Valori personali

Dettagli

LEADERSHIP DIRETTORI GENERALI DIRETTORI SPORTIVI RESPONSABILI SETTORE GIOVANILE RESPONSABILI SCUOLE CALCIO

LEADERSHIP DIRETTORI GENERALI DIRETTORI SPORTIVI RESPONSABILI SETTORE GIOVANILE RESPONSABILI SCUOLE CALCIO LEADERSHIP DIRETTORI GENERALI DIRETTORI SPORTIVI RESPONSABILI SETTORE GIOVANILE RESPONSABILI SCUOLE CALCIO Giovanni Di Rocca giovanni@dirocca.it definizioni 2 I leader sono posti nella condizione di decidere

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Coordinamento e comunicazione

Coordinamento e comunicazione Team Agili I membri del team devono fidarsi gli uni degli altri. Le competenze dei membri del team deve essere appropriata al problema. Evitare tutte le tossine che creano problemi Il team si organizza

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Leadership. Modelli a confronto

Leadership. Modelli a confronto Leadership. Modelli a confronto Daniele Malaguti 1. Introduzione I concetti di leader e leadership sono difficilmente isolabili da altri utilizzati nello studio e nell analisi dei gruppi. In particolare,

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Stili di Comunicazione e Stili di Leadership

Stili di Comunicazione e Stili di Leadership Stili di Comunicazione e Stili di Leadership Il modello di leadership situazionale elaborato, da Hersey e Blanchard nel 1982 prevede 4 stili di leadership applicabili in funzione del livello di maturità

Dettagli

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle

Dettagli

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 Giorgio Capoccia (Direttore e Responsabile Gruppo di Audit Agiqualitas) Corso USMI 07 Marzo 2006 Roma Gli argomenti dell intervento

Dettagli

Lo Sviluppo delle Capacità

Lo Sviluppo delle Capacità Lo Sviluppo delle Capacità 1 Come elaborare un Piano di sviluppo: premesse e processo 3 2 Appendice A: Una guida per la Diagnosi degli ostacoli 7 3 Appendice B: Una guida per la scelta delle Tecniche 8

Dettagli

Capitolo 1. Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente. Capitolo 1- slide 1

Capitolo 1. Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente. Capitolo 1- slide 1 Capitolo 1 Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente Capitolo 1- slide 1 Obiettivi di apprendimento Che cos è il marketing? Comprendere il mercato e i bisogni del consumatore Obiettivi

Dettagli

Il Volontariato: un esperienza di vita per la vita dell uomo. Perché te ne devi. preoccupare tu?

Il Volontariato: un esperienza di vita per la vita dell uomo. Perché te ne devi. preoccupare tu? Il Volontariato: un esperienza di vita per la vita dell uomo Perché te ne devi preoccupare tu? 1 Cultura del pensare agli affari propri, lasciarsi guidare dai propri interessi rendere il nostro mondo vivibile,

Dettagli

Un percorso di Desease Management nella prevenzione cardiovascolare. Il lavoro in equipe

Un percorso di Desease Management nella prevenzione cardiovascolare. Il lavoro in equipe Il Progetto PREVASC Un percorso di Desease Management nella prevenzione cardiovascolare Il lavoro in equipe Roma 8 Novembre 2008 Amalia Iannone, ASP- LAZIOSANITA iannone@asplazio.it Il lavoro in equipe

Dettagli

TIC e Formazione in ambito sanitario. Francesca Zanon Convegno Nazionale SIREM 2012

TIC e Formazione in ambito sanitario. Francesca Zanon Convegno Nazionale SIREM 2012 TIC e Formazione in ambito sanitario Introduzione teorica La formazione in ambito sanitario si concretizza in un approccio di tipo olistico alla professione ed all utenza che ne deriva, intersecandosi

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA

Dettagli

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori

Dettagli

Lezione 3. La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice.

Lezione 3. La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice. Lezione 3 La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice. 1 LA STRUTTURA FUNZIONALE ALTA DIREZIONE Organizzazione Sistemi

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

C. Parla con i collaboratori e poi stabilisce degli obiettivi. D. Lascia al gruppo la completa responsabilità della situazione.

C. Parla con i collaboratori e poi stabilisce degli obiettivi. D. Lascia al gruppo la completa responsabilità della situazione. QUESTIONARIO SULL EFFICACIA E FLESSIBILITA DELLA LEADERSHIP Di Paul Hersey e Kenneth Blanchard ISTRUZIONI Si presume che Lei sia coinvolto in ognuna delle seguenti 12 situazioni. Legga attentamente ogni

Dettagli

Progetto Teatro. (laboratorio teatrale)

Progetto Teatro. (laboratorio teatrale) Progetto Teatro (laboratorio teatrale) A.G.I.A.D. fa teatro Finalità ed obiettivi A chi è rivolto L opera teatrale : Il mago delle formiche giganti La scelta Le finalità A chi si rivolge Aspetto educativo

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

La gestione delle Risorse umane. Gp.Studios Via del Cavone 7, 47100 Forlì tel e fax 0543 84099 www.gpstudios.it info@gpstudios.it

La gestione delle Risorse umane. Gp.Studios Via del Cavone 7, 47100 Forlì tel e fax 0543 84099 www.gpstudios.it info@gpstudios.it La gestione delle Risorse umane La Gestione delle risorse umane In un mondo in continua evoluzione dove l organizzazione, le tecnologie e le competenze si sviluppano con velocitàcrescente, per far si che

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

La gestione del gruppo classe per la motivazione allo studio. Luigi d Alonzo Università Cattolica di Milano

La gestione del gruppo classe per la motivazione allo studio. Luigi d Alonzo Università Cattolica di Milano La gestione del gruppo classe per la motivazione allo studio Luigi d Alonzo Università Cattolica di Milano La gestione della classe Essa include tutte le cose che un insegnante deve fare per promuovere

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

ASPETTI STRUTTURALI DEI GRUPPI: RUOLI E STATUS

ASPETTI STRUTTURALI DEI GRUPPI: RUOLI E STATUS VI 221 ASPETTI STRUTTURALI DEI GRUPPI: RUOLI E STATUS Cap. 3 e 4 Speltini e Palmonari Struttura & dinamiche nei gruppi 222 Ricordate? Dinamiche (o processi) di gruppo: Modello di socializzazione Scambi

Dettagli

L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane

L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane 1 L integrazione dei processi della gestione delle Risorse Umane 3 2 Come i Modelli di Capacità consentono di integrare i processi? 5 pagina

Dettagli

Carlo Bartolomeo Novaro - Studio di Coaching. Executive Team & Business Coaching NPL Training

Carlo Bartolomeo Novaro - Studio di Coaching. Executive Team & Business Coaching NPL Training Carlo Bartolomeo Novaro - Studio di Coaching Executive Team & Business Coaching NPL Training Il Coaching: allenarsi a vivere meglio Chi è un Coach? Il "coach" un professionista che aiuta le persone a prendere

Dettagli

La leadership sanitaria:

La leadership sanitaria: La leadership sanitaria: una nuova dimensione per le professioni sanitarie Dott. Alessandro Rovetta Leadership SAPER CREARE UN MONDO AL QUALE LE PERSONE DESIDERINO APPARTENERE 1 Perchè servono professionisti

Dettagli

La comunicazione interpersonale. Dr. Savio Stocco, psicologo e psicoterapeuta

La comunicazione interpersonale. Dr. Savio Stocco, psicologo e psicoterapeuta La comunicazione interpersonale Dr. Savio Stocco, psicologo e psicoterapeuta Comunicazione interpersonale Quella che avviene tra due persone o all interno di un gruppo definito. E immediata e prevede la

Dettagli

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

Dettagli

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare

Dettagli

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Studiare non è tra le attività preferite dai figli; per questo i genitori devono saper ricorrere a strategie di motivazione allo studio, senza arrivare all

Dettagli

La Moneta e i Mercati Monetari. Introduciamo una nuova definizione della domanda di moneta (domanda di moneta di tipo keynesiano)

La Moneta e i Mercati Monetari. Introduciamo una nuova definizione della domanda di moneta (domanda di moneta di tipo keynesiano) La Moneta e i Mercati Monetari In questa lezione: Determiniamo le funzioni e l origine della moneta Introduciamo una nuova definizione della domanda di moneta (domanda di moneta di tipo keynesiano) Data

Dettagli

Imprese multinazionali e outsourcing

Imprese multinazionali e outsourcing Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 9 (a) L outsourcing di beni e servizi 1 Imprese multinazionali e outsourcing Gli investimenti diretti all estero rappresentano quegli investimenti in cui

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

LEADERSHIP E COESIONE DI SQUADRA SECONDO I PRINCIPI DELLA METODOLOGIA OPERATIVA

LEADERSHIP E COESIONE DI SQUADRA SECONDO I PRINCIPI DELLA METODOLOGIA OPERATIVA LEADERSHIP E COESIONE DI SQUADRA SECONDO I PRINCIPI DELLA METODOLOGIA OPERATIVA Sul tema della leadership già a partire dai primi anni del novecento sono stati sviluppati diversi studi, che consideravano

Dettagli

IL GRUPPO DI LAVORO (CAPITOLO XI) ARGOMENTI. Definizione e funzioni. Processi decisionali di gruppo. Leadership

IL GRUPPO DI LAVORO (CAPITOLO XI) ARGOMENTI. Definizione e funzioni. Processi decisionali di gruppo. Leadership IL GRUPPO DI LAVORO (CAPITOLO XI) ARGOMENTI Definizione e funzioni Processi decisionali di gruppo Leadership Cos è un gruppo? Lewin (1951, Field Theory in Social Science) Il gruppo non è la somma dei suoi

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001 E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all

Dettagli

Gestire e valorizzare le risorse umane. Ennio Ripamonti

Gestire e valorizzare le risorse umane. Ennio Ripamonti Gestire e valorizzare le risorse umane Ennio Ripamonti 1 1. Le funzioni 2. La leadership situazionale 3. Empowerment 4. Condurre riunioni 5. Dinamica di ruolo 2 1 Le funzioni 3 LE FUNZIONI DI GESTIONE

Dettagli

leaders in engineering excellence

leaders in engineering excellence leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.

Dettagli

Ipertesti e Internet. Ipertesto. Ipertesto. Prof.ssa E. Gentile. a.a. 2011-2012

Ipertesti e Internet. Ipertesto. Ipertesto. Prof.ssa E. Gentile. a.a. 2011-2012 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale Ipertesti e Internet Prof.ssa E. Gentile a.a. 2011-2012 Ipertesto Qualsiasi forma di testualità parole, immagini,

Dettagli

CAPITOLO 3. Elementi fondamentali della struttura organizzativa

CAPITOLO 3. Elementi fondamentali della struttura organizzativa CAPITOLO 3 Elementi fondamentali della struttura organizzativa Agenda La struttura organizzativa Le esigenze informative Tipologia di strutture Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura per

Dettagli

PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ

PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT CENTRATE I VOSTRI OBIETTIVI LA MISSIONE In qualità di clienti Rockwell Automation, potete contare

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli

Cosa ci può stimolare nel lavoro?

Cosa ci può stimolare nel lavoro? a Cosa ci può stimolare nel lavoro? Quello dell insegnante è un ruolo complesso, in cui entrano in gioco diverse caratteristiche della persona che lo esercita e della posizione che l insegnante occupa

Dettagli

Associazione AMA BERGAMO Metodologia dell auto mutuo aiuto Come funziona un gruppo Risorse e difficoltà Dr.ssa Bruna Allievi Treviglio 28 marzo 2015 I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO Obiettivi 1. Sviluppo di

Dettagli

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: LE DONNE KIT DI ANIMAZIONE

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: LE DONNE KIT DI ANIMAZIONE Gruppo G.R.E.M Piemonte e Valle d Aosta Attività di animazione: LE DONNE KIT DI ANIMAZIONE Il kit, pensato per l animazione di bambini, ragazzi e adulti sul tema delle donne è così composto: - 1 attività

Dettagli

Il Sistema di Valutazione delle Prestazioni del Gruppo Logiche e principali caratteristiche Presentazione alle OO.SS.

Il Sistema di Valutazione delle Prestazioni del Gruppo Logiche e principali caratteristiche Presentazione alle OO.SS. Il Sistema di Valutazione delle Prestazioni del Gruppo Logiche e principali caratteristiche Presentazione alle OO.SS. 1 Direzione Centrale Risorse Umane Ufficio Sviluppo Milano, e Compensation Marzo 2014

Dettagli

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola

Dettagli

Una breve introduzione. Strumenti IT per la gestione della conoscenza

Una breve introduzione. Strumenti IT per la gestione della conoscenza Una breve introduzione Strumenti IT per la gestione della conoscenza Dati, informazioni e conoscenza I dati sono fatti oggettivi che descrivono eventi o situazioni, ma che non ne forniscono alcuna interpretazione

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

Supporto all avvio di progetti imprenditoriali. GAL media Valle d Aosta

Supporto all avvio di progetti imprenditoriali. GAL media Valle d Aosta Supporto all avvio di progetti imprenditoriali GAL media Valle d Aosta Questo manuale è parte del progetto LEADER Agir pour l innovation rurale Scopo del manuale Sostenere le neo imprese rurali o le imprese

Dettagli

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato

Dettagli

Il sistema di gestione delle competenze A cura di Michele Valerio Consulente di Direzione e Organizzazione Aziendale Partner di Eupragma srl L approccio Prestazioni attese: OBIETTIVI Mission Vision Valori

Dettagli

Obiettivi del seminario

Obiettivi del seminario La gestione e lo sviluppo del personale. Una visione d insieme Urbino, 13 marzo 2014 (SELEZIONE SLIDE INTERVENTO) Obiettivi del seminario Acquisire una visione d insieme dei principali elementi che costituiscono

Dettagli

TEORIA DELL AUTODETERMINAZIONE. Il Modello di Deci & Ryan Marzio Zanato

TEORIA DELL AUTODETERMINAZIONE. Il Modello di Deci & Ryan Marzio Zanato 1 Il Modello di Deci & Ryan DECI & RYAN 2 Deci e Ryan (1985) propongono la teoria dell autodeterminazione. L essere umano è visto come un organismo attivo che tende a realizzare le proprie capacità e a

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

Questionario di interessi professionali Q.I.P.

Questionario di interessi professionali Q.I.P. Questionario di interessi professionali Q.I.P. Gli interessi professionali Nella vita di una persona, la scelta del percorso formativo e della professione rappresentano momenti importanti e significativi.

Dettagli