Ligure. L esperienza del Centro Accoglienza e Servizi nella Rete Oncologica di Piemonte e Valle d Aostad. Genova 20 maggio

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1 Il Patient Service all interno della Rete Oncologica Ligure Ligure L esperienza del Centro Accoglienza e Servizi nella Rete Oncologica di Piemonte e Valle d Aostad Genova 20 maggio Oscar Bertetto Aosta A.Re.S.S. Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari

2 Piano oncologico Nazionale 2008 Messaggi chiave (1): Garanzia di una buona qualità di vita al malato ed ai familiari Attuazione di una presa in carico globale Sviluppo ed utilizzo concreto della ricerca traslazionale Razionalizzazione delle risorse finanziarie al fine della sostenibilità economica Realizzazione di Reti Oncologiche regionali con l integrazione di IRCCS

3 Piano oncologico Nazionale 2008 Messaggi chiave (2): Coinvolgimento diretto dei Medici di Medicina Generale Sviluppo di cure palliative e terapia del dolore dolore Riconoscimento dell importanza della riabilitazione per i malati di cancro cancro Coinvolgimento diretto delle associazioni di volontariato e no profit SIMULTANEOUS CARE

4 Il fenomeno: aspetti epidemiologici Diminuisce la mortalità progressi ricerca scientifica apparecchiature diagnostico- terapeutiche d avanguardiad efficacia delle linee guida maggiore prevenzione primaria e secondaria Patologie oncologiche Aumenta l incidenzal incidenza soprattutto a causa dell invecchiamento della popolazione e a una maggiore esposizione ai fattori di rischio

5 Il fenomeno: aspetti clinico-organizzativi organizzativi Le patologie oncologiche sono trasversali coinvolgendo potenzialmente quasi tutte le specialità cliniche Le terapie necessitano di adeguatamente e attrezzate trasversali, Le terapie necessitano di strutture specifiche I percorsi di cura presentano molteplici I percorsi di cura presentano molteplici sfaccettature e risultano spesso di lunga durata

6 La risposta al fenomeno Il Piemonte e la Valle D Aosta D hanno risposto al fenomeno e alle conseguenti complessità clinico-organizzative organizzative attivando, per prime fra le regioni italiane, italiane, un sistema diffuso e coerente un sistema diffuso e coerente per la cura dei malati oncologici

7 La risposta al fenomeno Il sistema della Rete del Piemonte e della Valle D Aosta Aosta si basa su un nuovo modello di assistenza sanitaria nuovo modello di assistenza sanitaria il cui principio guida è la presa in carico globale e continua del paziente

8 La Rete Oncologica del Piemonte e della Valle D Aosta: D cronologia Piano sanitario sanitario regionale 1997/ / Azione programmata Lotta alle malattie m neoplastiche Avvio modello o sperimentale. Istituzione della Rete Oncologica Piemontese (D.G.R. n del ) Approvazione dei Regolamenti di Rete e di Polo e sviluppo organizzativo izzativostrutturale (Determinazione dirigenziale n. 21 del ).

9 La Rete Oncologica del Piemonte e della Valle D Aosta: D cronologia Implementazione territoriale. Sviluppo dei Processi di supporto: Comunicazione, Comunicazione, Sistema a Informativo, Formazione, Quality Assurance, Technology Assessment Assessment Approvazione della Convenzione con la Valle d Aosta per la realizzazione della Rete Oncologica interregionale nale (D.G.R. n del ) )

10 La Rete Oncologica del Piemonte e della Valle D Aosta: D cronologia Approvazione della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d Aosta d e dei nuovi Regolamenti della Rete e del Polo (D.G.R. n del ) Approvazione delle linee guida metodologico- organizzative del Centro di Accoglienza e Servizi (CAS) e del Gruppo Interdisciplinare Cure (GIC) (D.G.R. n del ) )

11 La Rete Oncologica del Piemonte e della Valle D Aosta: D cronologia 2007 Approvazione della nuova impostazione territoriale della Rete Oncologica, con la creazione del Polo Oncologico di Torino e di una nuova sede di Polo nel Verbano-Cusio Cusio- Ossola (D.G.R. n del d l )

12 La Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d Aosta: d articolazione La Rete Oncologica del Piemonte e della Valle D Aosta si articola sul territorio attraverso attraverso 6 Poli Oncologici Tutti i Poli operano in sintonia con l Unità di Coordinamento Rete, con sede presso l Aso San Giovanni Battista di Torino

13 L Unità di Coordinamento Rete Tutti i Poli Oncologici operano in sintonia ia con l Unitl Unità di Coordinamento Rete insediata presso l Aso l San Giovanni Battista di Torino Ambiti di intervento: Ricerca Tecnologie e infrastrutture Definizione linee guida in campo oncologico Comunicazione Sistema a Informativo Formazione/aggiornamento del personale Controllo qualità Programmazione e controllo

14 I Poli della Rete Oncologica Polo di Ivrea-Aosta Polo di Biella Polo di Torino Polo di Cuneo TO CN BI VB VC NO AT AL Polo di Novara,Vercelli e VCO Polo di Alessandria e Asti

15 Polo di Torino Polo di Ivrea-Aosta Polo di Biella I Poli Oncologici sedi Aou San Giovanni Battista (presidi: Ospedale Molinette e Ospedale San Giovanni Antica Sede) Ospedale di Ivrea (Asl TO4) USL di Aosta Ospedale degli Infermi Biella (Asl BI) strutture afferenti afferenti Ao Regina Margherita/Sant Anna, Ao Ordine Mauriziano, Fondazione IRCC di Candiolo, Ao Cto-Crf-Maria Adelaide di Torino, Aou San Luigi di Orbassano; Ospedale Cottolengo, Ospedale Gradenigo, Ospedale Valdese di Torino; Asl TO1, TO2, TO3, TO5. Polo di Novara e Vercelli e VCO Aou Maggiore della Carità Novara / Ospedale Sant Andrea Vercelli (Asl VC) / Asl VCO di Verbania Asl NO Polo di Cuneo Ao Santa Croce e Carle Cuneo Asl CN1, CN2 Polo di Alessandria e Asti Ao SS. Antonio e Biagio e C.Arrigo Alessandria / Ospedale Civile Asti (Asl AT) Asl AL

16 I processi di supporto della Rete Oncologica Sistema Informativo Formazione Quality Assurance Comunicazione Technology Assessment

17 Attività del Centro Accoglienza e Servizi Funzione di REGIA Garantisce l interdisciplinarità della cura e dell assistenza Prenota le prestazioni diagnostiche Verifica la continuità della presa in carico del paziente Gestisce gli aspetti amministrativi Centro Accoglienza e Servizi Funzione di ACCOGLIENZA Accoglie il paziente Informa su modalità di accesso alle strutture Attiva il Gruppo Interdisciplinare Cure Mantiene rapporti con gli altri Centri Accoglienza e Servizi della Rete

18 Attività del Gruppo Interdisciplinare Cure Prende in carico il paziente per tutto l iterl diagnostico-terapeutico terapeutico Aggiorna costantemente il Centro Accoglienza e Servizi sul percorso diagnostico-terapeutico terapeutico del paziente Gruppo Interdisciplinare Cure Discute collegialmente i casi, definisce e applica un iter terapeutico univoco nel rispetto delle linee guida e sulla base di protocolli procedurali condivisi o di protocolli sperimentali regolarmente approvati Assicura l adeguata l comunicazione con il paziente e i suoi familiari

19 Lo sviluppo strutturale della Rete Anno 2008 Sono attivi attivi 40 Centri Accoglienza e Servizi Servizi Sono operativi 80 Gruppi Interdisciplinari Cure Cure

20 CAS in Piemonte e Valle d Aosta 38 Visite effettuate 36

21 ORARIO dei 38 CAS GIORNI APERTURA CAS MEDIA ORARIA GIORNALIERA 5 Giorni settimanali (1 eccezione di 4 gg. settimana) 5,6 (da un minimo di 1,5 ad un massimo di 9 ore al giorno)

22 PERSONALE CAS (36 intervistati) PERSONALE DEDICATO TOTALE MEDIA 45 1,25 (Da 0 a 3 tra medici, infermieri e amministrativi)

23 Personale CRITICITA Estrapolare il quantitativo delle persone dedicate effettivamente al CAS Un conto capire per quale incarico è stato assunto, un conto capire quali siano le sue effettive funzioni.

24 SI 29 CAS 80,5% dei 36 CAS intervistati ha un servizio di Psico-oncologia Esiste un servizio di PSICO-ONCOLOGIA? 7 CASNO

25 Esiste un servizio di FISIOTERAPIA ONCOLOGICA? SI 12 CAS 33,3% dei 36 CAS intervistati ha un servizio di Fisoterapia Oncologica 24 CASNO

26 L infermiere/a CAS prevalentemente INFERMIERISTICHE AMMINISTRATIVO NON C E 13 CAS PRESTAZIONI 13 CAS RUOLO prevalentemente 5 CAS RUOLO prevalentemente SOCIALE (Organizzazione spostamenti Pazienti, richiesta Invalidità ) 5 CAS

27 ISTOLOGICI con diagnosi oncologica Arrivano al CAS sistematicamente tutti gli istologici effettuati dalla struttura? SI NO 14 CAS 22 CAS

28 Medici di Base Secondo l intervistato i MMG conoscono i Centri Accoglienza e Servizi? CONOSCONO NON CONOSCONO 16 casi 20 casi In 5 CAS non esiste accesso diretto del Paziente dal MMG al CAS

29 MMG SPECIALISTA GIC CAS Il medico del GIC fa la VISITA SPECIALISTICA => Dopo la visita specialistica, in caso di sospetto, lo specialista comunica direttamente i dati anagrafici del Paziente all impiegato amministrativo del CAS e gli eventuali esami o visite già effettuate dal Paziente (Nagima S.r.l.) SI NO Visita successiva al CAS 13 CAS 3 CAS 16 CAS 4 CAS Dipende (per es. se è un Paziente strettamente chirurgico o meno )

30 Referti A seguito dell esame, verranno comunicati al Paziente data e luogo del ritiro del referto. Ritirato il referto il Paziente si recherà dallo specialista per la consegna dello stesso. E possibile che, in alcuni casi, il referto venga inviato direttamente allo specialista del GIC. (Nagima S.r.l.) Rientrano al CAS Ritira il Paziente 9 CAS 6 CAS Rientrano al medico GIC 13 CAS 8 CAS Dipende (solo alcuni tipi di esami, solo per esami interni alla struttura )

31 Follow-up Lo Gestisce il CAS 20 CAS Si gestisce il Paziente 8 CAS Lo gestisce il DH/DS di 6 CAS oncologia 2 CAS Dipende (Pazienti anziani o con particolari problematiche ) 1 CAS ha il follow-up integrato tra diversi specialisti (mammella)

32 Il CAS è ben segnalato, facilmente raggiungibile? SI 23 CAS NO 13 CAS

33 Esiste una scheda sintetica oncologica (SSO) informatizzata? SI 26 CAS NO 9 CAS

34 Il CAS è inserito nella Carta dei Servizi della propria Azienda Sanitaria? SI 15 CAS NO 12 CAS Non so 9 CAS

35 PRINCIPALI CRITICITA 1 2 Carenza personale Insufficiente preparazione burocratica/amministrativa 3 Insufficiente collaborazione fra CAS

36 Il Centro Accog lienza e Se rvizi

37

38

39 Il Gruppo Interdisciplinare Cure BADGE SPILLA

40 Formazione Crea un patrimonio comune di competenze e conoscenze che accresce la coesione interna e innalza gli standard operativi Formazione di base Master universitari

41 Sistema Informativo Sostiene l operativitl operatività clinica e gestionale garantendo l attuazione dei principi organizzativi Informazione, indirizzo, tracciatura del percorso diagnostico- terapeutico Collegamento in rete dei Poli Oncologici

42 L Interazione con altri sistemi informativi Il sistema informativo delle Rete Oncologica interagisce con: con: Sistema Informativo Sanitario della Regione Piemonte: Banca dati degli assistiti assistiti Banca dati dei ricoveri ospedalieri Anagrafe delle Strutture Sanitarie Sanitarie Anagrafe delle Prestazioni specialistiche erogate erogate Sistema Regionale di prenotazione delle prestazioni specialistiche (Sovracup( Sistemi Regionali di Screening dei tumori tumori Sistemi locali di gestione clinica del paziente (cartelle cliniche che di reparto) reparto) Portale della Salute Portale della Salute Sovracup)

43 Comunicazione Alimenta il sistema delle relazioni interne ed esterne e favorisce il funzionamento organizzativo Comunicazione istituzionale Informazione sui servizi Campagna di sensibilizzazione

44 Comunicazione Comunicazione e informazione contribuiscono a definire la qualità dei servizi della Rete Il processo di Comunicazione favorisce le relazioni e le interazioni tra tutti gli attori della Rete

45 I progetti di Rete La Rete Oncologica è l ambito di nascita e di sviluppo di filoni di studio e di ricerca, che si concretizzano nei PROGETTI di RETE RETE

46 Progetti di Rete (1) - La riabilitazione per i malati di cancro cancro - Organizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici dei pazienti anziani affetti da neoplasia - Coordinamento della rete dell associazionismo oncologico piemontese piemontese - Sensibilizzazione dei cittadini e degli operatori sul carcinoma del colonretto e della mammella

47 Progetti di Rete (2) -Diagnosi genetica dei tumori ereditari - Estensione della Rete Oncologica alla Città di Zenica (Bosnia) all interno del programma regionale di supporto e di gemellaggio con il Cantone di Zenica - Organizzazione del percorso diagnostico-terapeutico terapeutico dei pazienti affetti da metastasi ossee - Technology Assessment in Radioterapia (in collaborazione con l AIRO) l AIRO)

48 Technology Assessment in Radioterapia Sin dal 2004 Quattro Gruppi di Studio per patolo tologia (carcinoma della mammella, del polmone, della prostata e del retto) in Rete Questionario a tutte le Unità Operative di Radioterapia della Regione In generale hanno analizzato: analizzato: - il numero dei casi trattati; trattati; - le strategie terapeutiche adottate; adottate; - i criteri di selezione dei pazienti; pazienti; - i volumi radiotrattati e le dosi erogate; erogate; - l' iter e le modalità tecniche di trattamento. trattamento. Sulla base dei risultati di questa ricerca, i Gruppi si sono impegnati ad individuare: - le principali problematiche in ordine di priorit priorità; - le proposte di d progetti finalizza ti al miglioramento degli standard. re: dard.

49 Technology Assessment in Radioterapia Le priorità sono risultate le seguenti: seguenti: 1- Presidi di posizionamento (diffusamente carenti, o obsoleti) obsoleti) 2- Ottimizzazione della riproducibilità del trattamento (tramite studi di set-up e di organ-motion 3- Identificazione dei volumi nella pianificazione del trattamento (GTV, CTV,PTV,OAR) (in questo contesto si inquadrano gli studi di dummy-run 4- Tecniche d irradiazione d settoriale della mammella (proposta di linee-guida che siano espressione di tutto il Gruppo dei Radioterapisti piemontesi) 5- Controllo dei risultati clinici delle casistiche radioterapiche (iniziando da un gruppo ben definito, come i pazienti trattati preoperatoriamente per il carcinoma del retto) motion) CTV,PTV,OAR) del retto) run ) ontesi)

50 Technology Assessment in Radioterapia Nel Con determinazione dirigenziale del 30 luglio 2007, l Assessorato l alla Tutela della Salute e Sanità ha provveduto ad istituire la Commissione tecnica regionale per per l elaborazione delle linee di indirizzo per l organizzazione l e la gestione dell erogazione erogazione delle prestazioni di radioterapia, sul territorio regionale. ionale. Nel La Commissione regionale ha prodotto un documento che sarà recepito con atto normativo della Giunta normativo della Giunta Il progetto di Rete Oncologica prosegue e continua a produrre risultati La Rete finanzia il progetto con fondi finalizzati: finalizzati: dal 2004 al 2008: dal 2004 al 2008: circa euro sultati

51 Principali obiettivi raggiunti in Rete (1) Maggior contatto e sinergia con i Medici di Medicina Generale Generale Tutto il percorso della malattia ed il momento della prevenzione (screening) richiedono il contatto tra il medico di famiglia e lo/gli specialisti, per gestire i diversi momenti della la diagnosi, della terapia, del monitoraggio, dei controlli successivi, della remissione della patologia, con l uscital definitiva dal percorso di cura o del sostegno palliativo al termine della vita. vita.

52 Principali obiettivi raggiunti (2) Approvazione e diffusione delle linee guida diagnostico-terapeutiche terapeutiche Sono state elaborate e disseminate le linee guida inerenti le principali neoplasie (tumori della mammella, del polmone, del colonretto, sarcomi), derivate dalla produzione europea ed internazionale e ridefinite, con focalizzazione sulle peculiari realtà regionali regionali

53 Principali obiettivi raggiunti (3) Definizione di precisi percorsi diagnostico-terapeutici terapeutici I percorsi, definiti dalle linee guida, sono in grado, se applicati, di guidare il paziente in strutture e servizi collocati anche in altre aziende sanitarie, o in altre regioni, regioni, qualora la complessità della patologia lo richieda. L istituzione dei Centri di Accoglienza e Servizi (CAS) e i Gruppi Interdisciplinari Cure (GIC) permette di seguire costantemente il percorso del paziente, favorendo il collegamento tra i diversi operatori e servizi coinvolti. coinvolti.

54 Principali obiettivi raggiunti (4) Formazione continua degli operatori operatori Iniziative di formazione, rivolte a diversi operatori del SSR (Medici di Famiglia, responsabili di distretto, direzioni sanitarie di aziende territoriali, responsabili di strutture della la Rete Oncologica) hanno aumentato l attenzione, l la comunicazione e l informazione l verso queste categorie di soggetti ed hanno facilitato l accesso l tempestivo a strutture della Rete Oncologica, favorendo un ruolo più consapevole ed attivo nelle scelte da parte del paziente e sorvegliando la continuità ed i bisogni assistenziali.

55 Maggiori criticità (1) Necessità di miglioramento del sistema di Technology Assessment e di Quality Assurance Assurance Il Technology Assessment concorre a determinare l appropriatezza l degli interventi assistenziali per cui ci si attende una (maggior) efficacia, una riduzione degli effetti iatrogeni,, un riduzione degli sprechi e, quindi, dei costi. Il raggiungimento di standard di qualità adeguati contribuisce ad aumentare l efficacia l dell erogazione erogazione di prestazioni i appropriate. Di conseguenza, è necessario un sistema di Quality Assurance in cui gli indicatori di valutazione siano strutturati nell organ organizzazione dell attivit attività.

56 Maggiori criticità (2) Dispersione dei ricoveri chirurgici ad alta complessità nelle strutture della Rete Rete In letteratura, è stato documentato che, per alcuni interventi chirurgici ad alta complessità,, un elevato volume di interventi eseguiti da una stessa struttura (o da uno stesso operatore) sono associati ad una gestione più appropriata e ad esiti migliori, sia a breve sia a lungo termine. In particolare, le prove più convincenti riguardano gli interventi per tumori della mammella, del retto, dell esofago, esofago, del pancreas e per sarcomi dei tessuti molli.

57 Maggiori criticità (3) Necessità di maggiore integrazione tra i sistemi informativi disponibili disponibili Promuovere la realizzazione di un integrazione dei sistemi informativi già disponibili (in particolare, ricoveri ospedalieri, registro tumori, archivio regionale di mortalità) permette di misurare correttamente la sopravvivenza per tipo di tumore, a livello di popolazione per tutta la Regione e facilita, in questo modo, i percorsi diagnostico-terapeutici. terapeutici.

58 Maggiori criticità (4) Necessità di maggiore supporto alla ricerca ricerca Fornire un supporto alla ricerca sui servizi sanitari (Health( Service Research) ) ed alla ricerca clinica indipendente, è fattore strategici per ottenere risposte a quesiti rilevanti a livello regionale e favorire lo sviluppo di progetti collaborativi all interno della Rete Oncologica.

59 annualmente, ONCOLOGICA Le risorse economiche La Regione Piemonte ha stanziato, annualmente, fondi finalizzati finalizzati per la realizzazione della RETE ONCOLOGICA Dal 2000 al 2008: 2008: Circa 60 MILIONI di euro euro ( ,00 all anno) anno)

60 Le tre Reti Regionali

61 Grazie per la Vostra attenzione

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