Mario Seccafien Ingegnere Studio Tecnico

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1 Egr. sig. CERANTOLA ROBERTO Sede Oggetto: Chiarimenti in merito Azioni Sismiche, Carico neve e carico vento Si riporta quanto in relazione di calcolo per la costruzione di edificio plurifamiliare in ditta ad AGAPA srl via Vicenza Jesolo Lido, depositata Allo Sportello Unico del Comune di Jesolo:.. AZIONE SISMICA STATI LIMITE E PROBABILITA DI SUPERAMENTO Al della normativa vengono definiti due stati limite di esercizio e due stati limite ultimi per quanto riguarda la combinazione sismica. Gli stati limite di esercizio sono: Stato Limite di Operatività (SLO): a seguito del terremoto la costruzione nel suo complesso, includendo gli elementi strutturali, quelli non strutturali, le apparecchiature rilevanti alla sua funzione, non deve subire danni ed interruzioni d'uso significativi; Stato Limite di Danno (SLD): a seguito del terremoto la costruzione nel suo complesso, includendo gli elementi strutturali, quelli non strutturali, le apparecchiature rilevanti alla sua funzione, subisce danni tali da non mettere a rischio gli utenti e da non compromettere significativamente la capacità di resistenza e di rigidezza nei confronti delle azioni verticali ed orizzontali, mantenendosi immediatamente utilizzabile pur nell interruzione d uso di parte delle apparecchiature. Gli stati limite ultimi sono: Stato Limite di salvaguardia della Vita (SLV): a seguito del terremoto la costruzione subisce rotture e crolli dei componenti non strutturali ed impiantistici e significativi danni dei componenti strutturali cui si associa una perdita significativa di rigidezza nei confronti delle azioni orizzontali; la costruzione conserva invece una parte della resistenza e rigidezza per azioni verticali e un margine di sicurezza nei confronti del collasso per azioni sismiche orizzontali; Stato Limite di prevenzione del Collasso (SLC): a seguito del terremoto la costruzione subisce gravi rotture e crolli dei componenti non strutturali ed impiantistici e danni molto gravi dei componenti strutturali; la costruzione conserva ancora un margine di sicurezza per azioni verticali ed un esiguo margine di sicurezza nei confronti del collasso per azioni orizzontali.

2 La pericolosità sismica è definita in termini di accelerazione orizzontale massima attesa a g in condizioni di campo libero su sito di riferimento rigido con superficie topografica orizzontale (di categoria A quale definita al 3.2.2), nonché di ordinate dello spettro di risposta elastico in accelerazione ad essa corrispondente S e(t), con riferimento a prefissate probabilità di superamento P VR, come definite nella tabella seguante, nel periodo di riferimento V R considerato. PARAMETRI DI PERICOLOSITA SISMICA Le forme spettrali sono definite, per ciascuna delle probabilità di superamento nel periodo di ritorno P VR, a partire dai valori dei parametri relativi al sito di riferimento. Nel caso in oggetto, essendo: - Latitudine 45, Longitudine 12, Classe d uso II - Vita nominale V N 50 anni - Coefficiente d uso C U = 1,00 - Periodo di riferimento V = V C = 50 1, 00 = 50 anni R N U si hanno i seguenti parametri di pericolosità del sito: dove: T r : periodo di ritorno in anni avente una probabilità di superamento P Vr nel periodo V r; a g : accelerazione orizzontale massima al sito; F 0 : valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale; * T C : periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale.

3 APPLICAZIONE DELL AZIONE SISMICA SULLA STRUTTURA Per l applicazione dell azione sismica sulla struttura è stata eseguita un analisi dinamica lineare a spettro di risposta, utilizzando come spettri quelli previsti da progetto e già definiti in precedenza. Lo spettro è stato applicato singolarmente lungo le due direzioni orizzontali ortogonali X e Y sulla base dell analisi modale eseguita tramite la tecnica Ritz Vector. In quest ultima analisi come previsto al del D.M sono state prese in considerazione le masse associate ai carichi gravitazionali permanenti e variabili, moltiplicati per i rispettivi coefficienti, considerando significativi i modi di vibrare con massa superiore al 5% e comunque un numero di modi la cui massa partecipante totale sia maggiore all 85%. Gli effetti sulla struttura (sollecitazioni, deformazioni, spostamenti ecc.) sono stati combinati successivamente, applicando la seguente espressione: 1,00 E + 0,30 E + 0, 30 E x y z con rotazione dei coefficienti moltiplicativi e conseguente individuazione degli effetti più gravosi. Nel programma agli elementi finiti, le singole analisi di cui sopra per i diversi stati limite presi in esame sono state denominate come riportato di seguito: - S-SLO: Effetti sulla struttura dell azione sismica allo Stato Limite di Operatività; - S-SLD: Effetti sulla struttura dell azione sismica allo Stato Limite di Danno; - S-SLV: Effetti sulla struttura dell azione sismica allo Stato Limite di salvaguardia della Vita; - S-SLC: Effetti sulla struttura dell azione sismica allo Stato Limite di prevenzione del Collasso. Secondo quanto previsto ai e del DM , viene presa in considerazione un eccentricità accidentale pari a 0,05 il lato dell edificio.. CARICO NEVE Il carico provocato della neve sulla copertura deve essere valutato secondo l espressione del D.M. del : q s = µ q i sk C E C t con qsk valore caratteristico del carico neve al suolo ZONA II (Venezia) q sk = 1,00 kn / m per un altitudine 2 a s 200m ;

4 Zone di carico da neve (kn/m 2 ) µ i coefficiente di forma della copertura per inclinazione di falda 0 α 30 µ = 0, 80 (vedi tabella 3.4.II del DM 14/01/2008); CE coefficiente di esposizione, considerato pari a 1; C t coefficiente termico, considerato pari a 1. i Il carico neve risulta essere quindi: Q N = 0,8 1, = 0,80kN / m 80 kg/m 2. 2 NOTA: Per quanto riguarda l azione del vento sul fabbricato in oggetto, la pressione agente ( secondo l espressione del D.M. del ) è pari a Pv = qb ce cp cd = 46 / 92 dan/m2 con: qb = 39 dan/m2 pressione cinetica di riferimento; ce = 2,96 coefficiente di esposizione (classe rugosità D, zona II, altezza fabbricato 25m); cp = 0,4 / 0,8 coefficiente di forma (per facciate sottovento / sopravento); cd =1 coefficiente dinamico.

5 Per fabbricati in cemento armato come quello in oggetto e con altezza limitata, l azione del sisma è più vincolante rispetto all azione del vento; per questo motivo non è stata considerata come forza agente sul fabbricato. Jesolo, 11 luglio 2017 Ing. Mario Seccafien

6 Jesolo, lì Il direttore dei lavori Dr. Ing. Mario seccafien

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