APPROCCIO AL CATASTO Corso di Approfondimento 18 e 29 Aprile 2016
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1 APPROCCIO AL CATASTO Corso di Approfondimento 18 e 29 Aprile 2016 Relatori: Ing. Marco Tricarico Geom. Gennaro De Vita
2 Il catasto (dal greco κατάστιχον, ossia lista) è l inventario dei beni immobili esistenti nel territorio nazionale. Esso è costituito di un complesso di documenti in cui si registrano le caratteristiche tecnico-economiche degli immobili e i dati identificativi dei relativi possessori e in cui si tiene nota delle mutazioni che si verificano nel tempo. Assolve, essenzialmente, le funzioni: fiscali, che consistono nel determinare il reddito degli immobili ai fini dell applicazione delle imposte dirette e indirette; civili, che consistono nell individuare i beni immobili e tenere distinti i diritti reali gravanti su di essi (proprietà, usufrutto ecc.), al fine anche di fornire i necessari riferimenti identificativi o estimativi per le procedure amministrative o giudiziarie relative agli immobili (ad esempio per fini espropriativi); giuridici, che consistono ne lla possibilità di attribuire ai documenti catastali valore probatorio dei diritti reali. Il Catasto italiano non ha funzione probatoria, ossia non garantisce che il soggetto intestatario dell'immobile sia l'effettivo titolare dei diritti reali sul bene; vi è una parallela struttura pubblica, la Conservatoria degli Uffici Immobiliari, che assolve alla funzione di custodire e di garantire una raccolta organizzata degli atti costitutivi e traslativi dei diritti reali sui beni immobili. Il sistema catastale italiano è attualmente suddiviso in Nuovo Catasto Edilizio Urbano (NCEU) e Nuovo Catasto Terreni (NCT), in cui sono registrati sia terreni che fabbricati rurali. Le funzioni catastali sono attribuite al dipartimento delle Politiche fiscali presso il ministero dell Economia e delle Finanze, che le esercita avvalendosi degli Uffici Provinciali dell Agenzia dell'entrate, che hanno il compito di controllare il conseguimento dell equità nel campo dell imposizione fiscale immobiliare e di contrastare l evasione fiscale.
3 Le 21 sezioni in cui è strutturato il catasto urbano del Comune di Napoli sono: 1) Avvocata (AVV) - Numerazione dei fogli: da 1 a 16; 2) Barra (BAR) - Numerazione dei fogli: da 1 a 14; 3) Chiaia (CHI) - Numerazione dei fogli: da 1 a 41; 4) Chiaiano (CHA) - Numerazione dei fogli: da 1 a 11; 5) Mercato (MER) - Numerazione dei fogli: da 1 a 12; 6) Montecalvario (MON) - Numerazione dei fogli: da 1 a 4; 7) Pendino (PEN) - Numerazione dei fogli: da 1 a 2; 8) Pianura (PIA) - Numerazione dei fogli: da 1 a 14; 9) Ponticelli(PON) - Numerazione dei fogli: da 1 a 17; 10) Porto (POR) - Numerazione dei fogli: da 1 a 3; 11) S. Carlo All'arena (SCA) - Numerazione dei fogli: da 1 a 25; 12) S. Giovanni (SGO) - Numerazione dei fogli: da 1 a 9; 13) S. Giuseppe (SGU) - Numerazione dei fogli: da 1 a 2; 14) S. Ferdinando (SFE) - Numerazione dei fogli: da 1 a 5; 15) S. Lorenzo (SLO) - Numerazione dei fogli: da 1 a 2; 16) S. Pietro A Patierno (SPI) - Numerazione dei fogli: da 1 a 9; 17) Secondigliano (SEC) - Numerazione dei fogli: da 1 a 10; 18) Soccavo (SOC) - Numerazione dei fogli: da 1 a 9; 19) Stella (STE) - Numerazione dei fogli: da 1 a 6; 20) Vicaria (VIC) - Numerazione dei fogli: da 1 a 15; 21) Nisida (NIS) Numerazione dei fogli: da 1 a 3.
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6 TABELLA DELLE CATEGORIE CATASTALI GRUPPO A A/1 Abitazioni di tipo signorile A/2 Abitazioni di tipo civile A/3 Abitazioni di tipo economico A/4 Abitazioni di tipo popolare A/5 Abitazioni di tipo ultrapopolare (categoria annullata con circolare 5/92) A/6 Abitazioni di tipo rurale (categoria annullata con circolare 5/92) A/7 Abitazioni in villini A/8 Abitazioni in ville A/9 Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici A/10 Uffici e studi privati A/11 Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi GRUPPO B B/1 Collegi e convitti, educandati; ricoveri; orfanotrofi; ospizi; conventi; seminari; caserme B/2 Case di cura ed ospedali (senza fine di lucro) B/3 Prigioni e riformatori B/4 Uffici pubblici B/5 Scuole e laboratori scientifici B/6 Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categoria A/9 B/7 Cappelle ed oratori non destinati all esercizio pubblico del culto B/8 Magazzini sotterranei per depositi di derrate GRUPPO C C/1 Negozi e botteghe C/2 Magazzini e locali di deposito C/3 Laboratori per arti e mestieri C/4 Fabbricati e locali per esercizi sportivi (senza fine di lucro) C/5 Stabilimenti balneari e di acque curative (senza fine di lucro) C/6 Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse (senza fine di lucro) C/7 Tettoie chiuse od aperte
7 GRUPPO D D/1 Opifici D/2 Alberghi e pensioni (con fine di lucro) D/3 Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili (con fine di lucro) D/4 Case di cura ed ospedali (con fine di lucro) D/5 Istituto di credito, cambio e assicurazione (con fine di lucro) D/6 Fabbricati e locali per esercizi sportivi (con fine di lucro) D/7 Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni. D/8 Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni. D/9 Edifici galleggianti o sospesi assicurati a punti fissi del suolo, ponti privati soggetti a pedaggio. D/10 Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole. D/11 Scuole private. (categoria aggiunta con circolare 5/92) D/12 Posti barca. (categoria aggiunta con circolare 5/92) GRUPPO E E/1 Stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed aerei. E/2 Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio. E/3 Costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche E/4 Recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche. E/5 Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze. E/6 Fari, semafori, torri per rendere d uso pubblico l orologio comunale E/7 Fabbricati destinati all esercizio pubblico dei culti. E/8 Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famiglia. E/9 Edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del gruppo E. GRUPPO F F/1 Area urbana F/2 Unità collabenti F/3 Unità in corso di costruzione F/4 Unità in corso di definizione F/5 Lastrico solare F/6 Fabbricato in attesa di dichiarazione (circolare 1/2009)
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9 DETERMINAZIONE CONSISTENZA IN VANI Vano principale: Sono quei vani con utilizzo principale nel contesto dell unità immobiliare, aventi superficie utile compresa entro i limiti minimo e massimo di ciascuna categoria, e per ciascun comune. In caso di destinazione abitativa sono considerati come tali: saloni, soggiorni, camere, stanze e cucine, anche se quest ultima ha una superficie inferiore alla minima per essere considerata vano. Accessori: Beni o parti di esso intimamente collegati con il bene principale e formanti con questo parte integrante, in modo che la separazione è generalmente impossibile senza alterare la sostanza del bene medesimo. Si suddividono in Diretti ed Indiretti Diretti: Locali necessari al servizio e/o al disimpegno dell abitazione che non hanno caratteristica di vano; sono tali: corridoi, bagni, W.C., ripostigli, vani bui, vani con superficie inferiore al minimo stabilito, ecc. A ognuno di questi è assegnato 1/3 di vano. Gli accessori diretti possono eventualmente anche non essere direttamente comunicanti con l abitazione o addirittura esterni, sempre che essi siano inequivocabilmente a servizio indispensabile dei vani principali; Indiretti: Vani che pur non essendo strettamente necessari alla utilizzazione dei vani principali ne integrano la funzione, ovvero: cantine, ripostigli posti nel cortile o in soffitta, lavatoi ecc. sono computati 1/4 di vano. Gli accessori indiretti sono suddivisi in comunicanti e non, la definizione stessa indica la loro tipologia, così può essere accessorio diretto comunicante una cantina alla quale si può accedere passando dalle scale interne dell abitazione, mentre è non comunicante una legnaia alla quale si accede passando in cortile. Pertinenze: Beni che, rispetto al bene principale, conserva la sua individualità e che risulta posto permanentemente al suo servizio in un rapporto di complementarità, pur potendo non esservi una continuità fisica. Pertinenze sono: cortili, giardini, terrazze e quei locali destinati al servizio comune di più unità immobiliari come portici e tettoie aperte. Dal punto di vista prettamente catastale la pertinenza può anche produrre reddito proprio e, generalmente, deve essere censita autonomamente.
10 DETERMINAZIONE SUPERFICI CATASTALI CRITERI GENERALI I muri interni e quelli perimetrali vengono computati per intero fino a uno spessore di 50 cm mentre i muri in comunione nella misura del 50 per cento fino a uno spessore massimo di 25 cm. La superficie dei locali principali e degli accessori, ovvero loro porzioni di altezza utile inferiore a m 1,50, non entra nel computo della superficie catastale. La superficie degli elementi di collegamento verticale quali scale, rampe, ascensori, e simili, interni alle unità immobiliare sono computati in misura pari alla loro proiezione orizzontale, indipendentemente dal numero di piani collegati. La superficie catastale, determinata secondo i criteri esposti di seguito, viene arrotondata al metro quadrato.
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20 Il Nuovo Catasto Terreni (N.C.T.) è stato istituito con la Legge Messedaglia o della perequazione fiscale (L.3682/1886); per questa legge e per tutti i provvedimenti legislativi che lo hanno caratterizzato si rimanda alle dispense precedenti. Qui si vogliono ricordare come il N.C.T. è stato definito nella Legge Messedaglia, ossia - rustico, - geometrico, - particellare, - fondato sulla misura e sulla stima1, - non probatorio e la definizione di particella catastale, che è: una porzione di terreno continua, appartenente ad un unico Comune, appartenente ad un unico proprietario, avente un unica destinazione produttiva con un unico livello di produttività.
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25 Il punto fiduciale (PF), secondo la definizione contenuta nell art. 19 del D.M. n 28 del 2 gennaio 1998, è un particolare topografico, univocamente determinato e geometricamente definito, idoneo ad essere utilizzato come riferimento per tutte le misure inerenti le operazioni di formazione ed adeguamento della cartografia e di redazione degli atti geometrici di aggiornamento I punti assunti come P.F. appartengono alle seguenti categorie, contraddistinte da un codice identificativo, detto attendibilità metrica o planimetrica, rappresentato da un numero da 1 a 12
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L appartenenza di un immobile ad una determinata categoria catastale sono: la qualificazione, la destinazione e la consistenza.
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