CEDAM CODICI CIVILE E PENALE. Luigi Tramontano ANNOTATI CON LA GIURISPRUDENZA PER L ESAME DI AVVOCATO 2012 ULTIMISSIMO AGGIORNAMENTO
|
|
- Viviana Mazza
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Luigi Tramontano CODICI CIVILE E PENALE ANNOTATI CON LA GIURISPRUDENZA PER L ESAME DI AVVOCATO 2012 ULTIMISSIMO AGGIORNAMENTO CEDAM
2
3 CODICE CIVILE (estratto)
4
5 Articolo 1. CAPACITÀ GIURIDICA Nascita indesiderata: risarcibile anche il nascituro La protezione del nascituro non passa necessariamente attraverso la sua istituzione a soggetto di diritto - ovvero attraverso la negazione di diritti del tutto immaginari, come quello a non nascere se non sano, locuzione che semplicemente non rappresenta un diritto; come non è certo riconducibile ad un diritto del concepito la più ferma negazione, da parte dell ordinamento (non soltanto italiano), di qualsiasi forma di aborto eugenetico. È tanto necessario quanto sufficiente, di converso, considerare il nascituro oggetto di tutela, se la qualità di soggetto di diritto (evidente astrazione rispetto all essere vivente) è attribuzione normativa funzionale all imputazione di situazioni giuridiche e non tecnica di tutela di entità protette. Cass. civ. 2 ottobre 2012, n Il vulnus lamentato da parte del minore malformato non è la malformazione in sé considerata - non è, in altri termini, l infermità intesa in senso naturalistico (o secondo i dettami della scienza medica), bensì lo stato funzionale di infermità, la condizione evolutiva della vita handicappata intese come proiezione dinamica dell esistenza. Cass. civ. 2 ottobre 2012, n Nel caso di nascita indesiderata nei confronti del nascituro si ritiene violato il dettato dell art. 32 della Costituzione, intesa la salute non soltanto nella sua dimensione statica di assenza di malattia, ma come condizione dinamico/funzionale di benessere psicofisico - come testualmente si legge nell art. 1 lettera o) del d.lgs. n. 81 del Deve ancora ritenersi consumata: - la violazione della più generale norma dell art. 2 della Costituzione, apparendo innegabile la limitazione del diritto del minore allo svolgimento della propria personalità sia come singolo sia nelle formazioni sociali; - dell art. 3 della Costituzione, nella misura in cui si renderà sempre più evidente la limitazione al pieno sviluppo della persona; - degli artt. 29, 30 e 31 della Costituzione, volta che l arrivo del minore in una dimensione familiare alterata impedisce o rende più ardua la concreta e costante attuazione dei diritti-doveri dei genitori sanciti dal dettato costituzionale, che tutela la vita familiare nel suo libero e sereno svolgimento sotto il profilo dell istruzione, educazione, mantenimento dei figli. Cass. civ. 2 ottobre 2012, n Pertanto l interesse giuridicamente protetto, del quale viene richiesta tutela da parte del minore alla luce dei testè richiamati articoli della Carta fondamentale, è quello che gli consente di alleviare, sul piano risarcitorio, la propria condizione di vita, destinata a una non del tutto libera estrinsecazione secondo gli auspici dal Costituente: il quale ha identificato l intangibile essenza della Carta fondamentale nei diritti inviolabili da e- sercitarsi dall individuo come singolo e nelle formazioni sociali ove svolgere la propria personalità, nel pieno sviluppo della persona umana, nell istituzione familiare, nella salute. Non assume, pertanto, alcun rilievo giuridico la dimensione prenatale del minore, quella nel corso della quale la madre avrebbe, se informata, esercitato il diritto all interruzione della gravidanza. Se l esercizio di questo diritto fosse stato assicurato alla gestante, la dimensione del non essere del nascituro impedisce di attribuirle qualsivoglia rilevanza giuridica. Cass. civ. 2 ottobre 2012, n Articolo 151. SEPARAZIONE GIUDIZIALE Condizioni per la pronuncia di addebito L inosservanza dell obbligo di fedeltà coniugale non può giustificare, da sola, una pronuncia di addebito della separazione, qualora una tale condotta sia successiva al verificarsi di un accertata situazione di intollerabilità della convivenza, sì da costituire non la causa di detta intollerabilità ma una sua conseguenza (nel caso di specie, nel decidere sull addebito della separazione, la S.C. ha equiparato l inosservanza dell obbligo di fedeltà, con la dichiarata volontà dell altro coniuge di non procreare). Cass. civ. 21 settembre 2012, n
6 6 CODICI CIVILE E PENALE ANNOTATI CON LA GIURISPRUDENZA 2012 Civile Articolo 156. EFFETTI DELLA SEPARAZIONE SUI RAPPORTI PATRI- MONIALI TRA I CONIUGI Assegno di mantenimento L art. 156, comma 1, c.c. attribuisce al coniuge al quale non è addebitabile la separazione un assegno tendenzialmente idoneo ad assicurargli un tenore di vita analogo a quello che aveva in costanza di matrimonio, qualora non fruisca di redditi propri tali da permettergli una condizione simile e purché sussista una differenza di reddito tra i coniugi. Cass. civ. 27 settembre 2012, n Articolo 533. NOZIONE Prova della qualità di erede In tema di successioni, e quindi di petizione d eredità, l erede deve fornire esclusivamente la prova della propria qualità rispetto al dante causa e dell appartenenza del bene all asse ereditario al tempo dell apertura della successione: ciò onde dimostrare l anteriorità, e quindi la legittimità, del titolo rispetto ad eventuali successive vicende traslative. È, così, illegittima la sentenza con cui, accertata e dichiarata la qualità di erede del ricorrente e quindi qualificata (di fatto) la natura giuridica della relativa azione esperita, venga richiesto, per effetto di una diversa qualificazione della medesima azione processualmente proposta, il più stringente onere della prova previsto per un altra azione (come quella di rivendica della proprietà). Cass. civ. 30 agosto 2012, n Articolo 681. REVOCAZIONE DELLA REVOCAZIONE Revocazione di testamento pubblico successivo a testamento olografo Qualora ad un testamento olografo faccia seguito un testamento pubblico recante la medesima attribuzione patrimoniale in favore dello stesso erede, la successiva revoca, per atto notarile del testamento pubblico senza alcuna menzione del precedente olografo estende i propri effetti al testamento olografo precedente ove quello pubblico sia meramente riproduttivo, sicché ai fini della revoca espressa del testamento occorre guardare non tanto alla scheda testamentaria in sé, quanto piuttosto alle attribuzioni patrimoniali che essa reca. Cass. civ. 10 ottobre 2012, n Articolo PARTI COMUNI DELL EDIFICIO Sottotetto Il condomino, proprietario dell ultimo piano, sottostante al tetto comune, può effettuare la trasformazione di una parte del tetto dell edificio in terrazza ad uso esclusivo proprio purché sia salvaguardata, mediante opere adeguate, la funzione di copertura e protezione delle sottostanti strutture svolta dal tetto preesistente, restando così complessivamente mantenuta, per la non significativa portata della modifica, la destinazione principale del bene. Cass. civ. 3 agosto 2012, n Articolo DIRITTI DEI PARTECIPANTI SULLE COSE COMUNI Uso del cortile condominiale Il diritto di parcheggiare la propria autovettura nel cortile condominiale non può mai essere configurato alla stregua di una servitù di parcheggio. La tutela del diritto, conseguentemente, non può passare attraverso l azione di reintegra. La servitù, infatti, presuppone l esistenza di un rapporto tra fondo servente e fondo dominante per cui il secondo viene posto al servizio del primo; di contro, il diritto di parcheggiare la propria autovettura sul fondo del vicino non può essere valutato alla stregua di una utilità inerente al fondo dominan-
7 Civile ULTIMISSIMO AGGIORNAMENTO 7 te bensì, in maniera molto più approssimativa, come una mera comodità, ovvero come un vantaggio del tutto personale. Cass. civ. 13 settembre 2012, n Articolo RAPPRESENTANZA Legittimazione processuale dell amministratore La legittimazione passiva dell amministratore del condominio a resistere in giudizio, esclusiva o concorrente con quella dei condomini, non incontra limiti e sussiste anche in ordine alle azioni di natura reale relative alle parti comuni dell edificio, promosse contro il Condominio da terzi o anche dal singolo condomino. In tal caso l amministratore ha il solo obbligo, di mera rilevanza interna e non incidente sui suoi poteri rappresentativi processuali, di riferire all assemblea, con la conseguenza che la sua presenza in giudizio esclude la necessità del litisconsorzio nei confronti di tutti i condomini. Cass. civ. 4 ottobre 2012, n Articolo POSSESSO DI BUONA FEDE Buona fede Con riferimento all azione di petizione ereditaria proposta dal figlio naturale, successivamente al passaggio in giudicato della sentenza di riconoscimento del proprio status, gli eredi immessi nel possesso dei beni ereditari in buona fede, permangono nella condizione di buona fede sino al momento della notificazione della domanda di restituzione dei beni ereditari. Cass. civ. 5 settembre 2012, n Articolo COMPORTAMENTO SECONDO CORRETTEZZA Buona fede del creditore La circostanza che il creditore abbia tenuto un modus operandi contrario al dovere di buona fede e correttezza contrattuale può essere provata con ogni mezzo consentito dall ordinamento, ivi compreso il ricorso a presunzioni, secondo la regola sancita dal combinato degli artt e 2729 c.c. (nel caso di specie una banca, ampliando notevolmente il credito concesso alla debitrice principale ormai palesemente insolvente, secondo la S.C. aveva violato i propri doveri di buona fede verso il fideiussore). Cass. civ. 1 ottobre 2012, n Articolo RESPONSABILITÀ DEL DEBITORE Lettera di patronage Con la lettera di patronage, il patrocinante assume degli impegni nei confronti del creditore, senza che sia necessario per il perfezionamento della fattispecie l accettazione Trattasi di una obbligazione di garanzia atipica con promessa di risultato, sia pure a contenuto variabile. Da ciò consegue che ai fini della liberazione del patronnant dal risarcimento dei danni da inadempimento, ai sensi dell art c.c., lo stesso dovrà fornire la prova della determinazione della impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile. Cass. civ. 25 settembre 2012, n Articolo INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA DELLE CAUSE Procedura interpretativa In tema di interpretazione del contratto, l art c.c. impone di procedere al coordinamento delle varie clausole e di interpretarle complessivamente le une a mezzo delle altre, attribuendo a ciascuna il senso risultante dall intero negozio, così da individuare gli interessi contrapposti delle parti che quelle clausole com-
8 8 CODICI CIVILE E PENALE ANNOTATI CON LA GIURISPRUDENZA 2012 Civile pongono in unità, rapportandoli allo scopo pratico che il contratto intende realizzare (nel caso di specie, la S.C. ha statuito che l obbligo assunto con un contratto preliminare di ultimazione dei lavori di un appartamento vada correlato con l obbligo di consegnare e trasferire la proprietà dell erigendo bene corredato di tutte le certificazione di abitabilità). Cass. civ. 27 settembre 2012, n Articolo EFFICACIA DEL CONTRATTO Casistica In base al principio previsto dall art c.c., per il quale il contratto non produce alcun effetto nei confronti dei terzi se non nei casi stabiliti dalla legge, la società che ha ricevuto in appalto i servizi di gestione del patrimonio immobiliare risponde solo verso l appaltatore dell inadempimento agli obblighi contrattuali assunti. Cass. civ. 21 settembre 2012, n Articolo LEGITTIMAZIONE ALL AZIONE DI NULLITÀ Rilevabilità d ufficio della nullità del contratto anche in caso di domanda di risoluzione La funzione dell art c.c. è di impedire che il contratto nullo, sul quale l ordinamento esprime un giudizio di disvalore, possa spiegare i suoi effetti. Il compito di far valere la nullità è in via di azione affidato a chiunque abbia interesse, ma al giudice, al quale si chiede di giudicare secundum ius, spetta di rilevare se un atto è nullo e quindi di evidenziare in giudizio la mancanza di fondamento di una domanda che presupponga la sussistenza dei requisiti di validità del contratto. Cass. civ., S.U., 4 settembre 2012, n L orientamento contrario alla rilevabilità d ufficio della nullità in caso di domanda di risoluzione, annullamento, rescissione del contratto, in primo luogo svilisce la categoria della nullità, l essenza della quale risiede nella tutela di interessi generali, di valori fondamentali o che comunque trascendono quelli del singolo. In secondo luogo viene depotenziato il ruolo che l ordinamento affida all istituto della nullità, per esprimere il disvalore di un assetto di interessi negoziale. Non può infatti negarsi che esso è stato negli ultimi decenni ampliato, introducendo con la legislazione speciale nuovi casi di nullità contrattuale. Questo ruolo trae forza anche dalla previsione della rilevabilità di ufficio, che, salvi i casi di espressa deroga, contribuisce a definire il carattere indisponibile delle norme in tema di nullità. Cass. civ., S.U., 4 settembre 2012, n Un esito del rilievo d ufficio della nullità e del relativo accertamento è l accoglimento di ogni richiesta formulata unitamente alla domanda di risoluzione e compatibile con la diversa ragione rappresentata dalla nullità, come avviene nel caso di domanda restitutoria. Questa conseguenza si verifica senz altro in ipotesi di modifica della domanda con richiesta di declaratoria della nullità. Altrettanto avverrà però in ipotesi di rigetto - fondato sulla nullità contrattuale rilevata d ufficio - della domanda di risoluzione, alla quale sia associata, anche originariamente, la richiesta di condanna alle restituzioni. Il rilievo della nullità fa venir meno la causa adquirendi e la richiesta di restituzione del bene consegnato in esecuzione del contratto, che era già stata formulata con la pretesa iniziale, sarà accolta sulla base di questo presupposto, senza bisogno di espressa dichiarazione della nullità. Va infatti confermato che qualora venga acclarata la mancanza di una causa a- dquirendi - tanto nel caso di nullità, annullamento, risoluzione o rescissione di un contratto, quanto in quello di qualsiasi altra causa che faccia venir meno il vincolo originariamente esistente - l azione accordata dalla legge per ottenere la restituzione di quanto prestato in esecuzione del contratto stesso è quella di ripetizione di indebito oggettivo; ne consegue che, ove sia proposta una domanda di risoluzione del contratto per inadempimento e il giudice rilevi, d ufficio, la nullità del medesimo, l accoglimento della richiesta restitutoria conseguente alla declaratoria di nullità, non mutando la causa petendi, non viola il principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato. Cass. civ., S.U., 4 settembre 2012, n Il giudice di merito ha il potere di rilevare, dai fatti allegati e provati o emergenti ex actis, ogni forma di nullità non soggetta a regime speciale e, provocato il contraddittorio sulla questione, deve rigettare la domanda di risoluzione, volta ad invocare la forza del contratto. Pronuncerà con efficacia idonea al giudicato sulla questione di nullità ove, anche a seguito di rimessione in termini, sia stata proposta la relativa domanda. Nell uno e nell altro caso dovrà disporre, se richiesto, le restituzioni. Cass. civ., S.U., 4 settembre 2012, n
9 Civile ULTIMISSIMO AGGIORNAMENTO 9 Articolo COMODATO SENZA DETERMINAZIONE DI DURATA Casa coniugale Nel caso di bene concesso in comodato a tempo indeterminato, il comodante è tenuto a consentire la continuazione del godimento per l uso previsto nel contratto, salva l ipotesi di sopravvenienza di un urgente ed impreveduto bisogno ai sensi dell art. 1809, comma 2 c.c. Inoltre la destinazione a casa familiare dell immobile oggetto di comodato non muta per mano del provvedimento di separazione personale, che anzi è idoneo ad ampliare la posizione giuridica del coniuge assegnatario non comodatario. Invero, la destinazione a casa coniugale fa sì che il rapporto contrattuale di comodato prosegua in favore del coniuge assegnatario, nei modi e nei limiti pattuiti in origine. Cass. civ. 2 ottobre 2012, n Articolo CONDIZIONI DELLA PRELAZIONE Pegno su un credito derivante dal mandato ad acquistare titoli di Stato non individuati Il pegno di credito all acquisto e alla consegna di titoli non ancora emessi ha natura di pegno di credito futuro, che fino a quando non si verifica la consegna ha effetti obbligatori e non attribuisce prelazione, che sorge solo dopo la specificazione o la consegna. A differenza del pegno di credito alla consegna di denaro o di altra cosa fungibile (art c.c.) già esistenti al momento della convenzione, i titoli di Stato, in regime di materializzazione, non sono ancora esistenti fino a quando non viene formato il documento che li incorpora e pertanto, fino a che non viene effettuata l individuazione non può sussistere la prelazione. Né può tralasciarsi che la disciplina delle condizioni in presenza delle quali può sorgere la prelazione anche in caso di pegno non avente ad oggetto una cosa, suscettibile di traditio, (art c.c.) prevede che la scrittura contenente la convenzione di pegno su crediti o su altri diritti debba essere notificata o accettata dal debitore del credito sottoposto a pegno, facendo intendere che, al di là della possibilità in generale di sottoporre a vincolo in favore di un soggetto la prestazione della quale lo stesso sia debitore (come avviene nel caso di pignoramento o di sequestro conservativo di un proprio debito verso l esecutato o il debitore sequestrato fatta dal creditore pignoratizio o sequestrante presso se stesso) la coincidenza tra il soggetto debitore della prestazione oggetto del credito sottoposto a pegno e di creditore della prestazione garantita non è compatibile con la disciplina del pegno. Cass. civ., S.U., 2 ottobre 2012, n Ne deriva che non si può costituire in pegno un credito derivante dal mandato ad acquistare titoli di Stato che non siano materialmente formati al momento del contratto, e quindi la banca non può far valere la prelazione nell ambito del fallimento della società mandante. Cass. civ., S.U., 2 ottobre 2012, n Articolo LOCAZIONI Stipula del contratto di locazione dopo il pignoramento dell immobile o per un prezzo esiguo Il contratto di locazione dell immobile trasferito per effetto di vendita giudiziaria, per essere tutelalo successivamente all aggiudicazione, deve essere stipulato in data certa - precedente il pignoramento - e per un prezzo non inferiore ad un terzo del giusto prezzo o di quello risultante dalle precedenti locazioni. I due requisiti devono essere valutati disgiuntamente, quindi, il contratto dovrà essere posto nel nulla anche quando il requisito temporale è rispettato ma non quello relativo al prezzo o viceversa. Cass. civ. 1 ottobre 2012, n
10
11 CODICE PENALE (estratto)
12
13 Articolo 1. REATI E PENE: DISPOSIZIONE ESPRESSA DI LEGGE Determinatezza e tassatività della fattispecie L aggravante della ingente quantità, di cui al comma 2 dell art. 80 D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, non è di norma ravvisante quando la quantità sia inferiore a volte il valore massimo in milligrammi (valoresoglia), determinato per ogni sostanza nella tabella allegata al d.m. 11 aprile 2006, ferma restando la discrezionale valutazione del giudice di merito, quando tale quantità sia superata. Ciò che conta è il numero dei fruitori finali e l area su cui essi insistono: è evidente che la nozione di ingente quantità deve essere ancorata ad un significato oggettivo, che consiste nel valore ponderale ed in particolare nel numero di dosi aventi effetto stupefacente. Alla luce di tale criterio non possono di regola definirsi ingenti quantitativi di droghe pesanti in particolare eroina e cocaina- inferiori ai due chilogrammi, e quantitativi di droghe leggere in particolare hashish e marijuana- inferiori ai cinquanta chilogrammi, con riferimento ai valori di purezza media. Ove non si ancorasse la nozione di ingente quantità a un parametro oggettivo, si paventerebbe il rischio di esporre l aggravante in questione alla violazione del principio di determinatezza, quale corollario del più generale principio di legalità. Cass. pen. 20 settembre 2012, n Articolo 2. SUCCESSIONE DI LEGGI PENALI Formazione del giudicato L art. 673 c.p.p. fa riferimento alle sole norme che prevedono specifiche fattispecie incriminatrici e stabilisce che, in caso di abrogazione o di dichiarazione di illegittimità costituzionale delle stesse nella loro interezza, il giudice dell esecuzione, nel revocare la sentenza di condanna, deve dichiarare che il fatto non è previsto dalla legge come reato e adottare i conseguenti provvedimenti. Appare invece più opportuno fare richiamo alla l. n. 87 del 1953, art. 30, comma 4, che ha una portata di più ampio respiro, nel senso che impedisce anche l esecuzione della pena o della frazione di pena inflitta in base alla norma dichiarata costituzionalmente illegittima, e ciò in coerenza con la funzione che la pena, ex art. 27 Cost., deve assolvere dal momento della sua irrogazione a quello della sua esecuzione. Trattasi di disposizione che, derogando al principio dell intangibilità del giudicato, va ad incidere su una situazione esecutiva non ancora esaurita. Cass. pen., S.U., 10 settembre 2012, n Articolo 15. MATERIA REGOLATA DA PIÙ LEGGI PENALI O DA PIÙ DI- SPOSIZIONI DELLA MEDESIMA LEGGE PENALE Distruzione o occultamento della documentazione fiscale La condotta di distruzione o occultamento della documentazione ex art 10 d.lgs. 74/2000 non comporta da sola alcuna alterazione delle somme riportate in contabilità e nella dichiarazione annuale, così che non incide sui rapporti di debito/credito con l Amministrazione finanziaria e rimane priva della natura di frode comportante un danno diretto per l Erario. Ne consegue che sussiste concorso tra la fattispecie di cui all art. 10 del D.Lgs. n. 74/2000 e il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato ex art. 640, co. 2, n. 1, c.p.. Cass. pen. 26 settembre 2012, n Criteri di assorbimento. Il reato di minaccia aggravata è assorbito, in virtù del principio di cui all art. 84 c.p., in quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni mediante minaccia, posto che la minaccia converge interamente nella fattispe-
14 14 CODICI CIVILE E PENALE ANNOTATI CON LA GIURISPRUDENZA 2012 Penale cie di cui all art. 393 c.p., tanto da perdere la sua autonomia e diventare elemento costitutivo di quest ultimo reato. Cass. pen. 11 settembre 2012, n Articolo 40. RAPPORTO DI CAUSALITÀ Responsabilità del datore di lavoro Laddove in azienda ci sia un responsabile della sicurezza, è quest ultimo che deve attivarsi per il rispetto delle norme antinfortunistiche, fermo restando comunque che il datore di lavoro ha un generale obbligo di vigilare in ordine al corretto espletamento da parte di quest ultimo delle attività a lui delegate e concernenti l adozione delle misure di prevenzione degli infortuni sul lavoro. Cass. pen. 30 agosto 2012, n Articolo 41. CONCORSO DI CAUSE Responsabilità del datore di lavoro Il datore di lavoro, in caso di violazione delle norme poste a tutela dell integrità fisica del lavoratore, è interamente responsabile dell infortunio che ne sia conseguito e non può invocare il concorso di colpa del danneggiato, avendo egli il dovere di proteggere l incolumità di quest ultimo nonostante la sua imprudenza o negligenza. Cass. pen. 27 settembre 2012, n Articolo 43. ELEMENTO PSICOLOGICO DEL REATO Dolo eventuale Sussiste l elemento psicologico del dolo eventuale quando l agente, pur non avendo di mira il fatto a rischio, ne abbia accettato - nella proiezione della propria azione verso la realizzazione di un fatto primario - la concreta possibilità del suo verificarsi, in un necessario rapporto eziologico con l azione medesima. L autore non respinge quindi il rischio, e non adegua la propria condotta in maniera coerente e funzionale a manifestare una controvolontà verso l evento diverso, rispetto a quello primariamente voluto. Si deve quindi concludere che [l imputato], pur essendo in grado di rappresentarsi la concreta possibilità che la sua azione reticente e depistante potesse causare un evento diverso da quello per cui materialmente agiva (continuare indisturbato il menage familiare, lasciando in clandestinità il contagio di HIV alla moglie e ostacolando tempestivi interventi terapeutici), non ha escluso la possibilità di cagionare l evento a rischio (l aggravamento irreversibile della già cagionata lesione della salute della moglie): gli è mancata quindi la controvolontà verso l evento altro, con accettazione del rischio e quindi con la volizione dell evento medesimo. Cass. pen. 3 ottobre 2012, n Giudizio di prevedibilità In tema di delitti colposi, nel giudizio di prevedibilità, richiesto per la configurazione della colpa, va considerata anche la sola possibilità per il soggetto di rappresentarsi una categoria di danni, sia pure indistinta, potenzialmente derivante dal suo agire, che avrebbe dovuto convincerlo ad astenersi o ad adottare regole di prevenzione più sicure: in altri termini, ai fini del giudizio di prevedibilità, deve aversi riguardo alla potenziale idoneità della condotta a dar vita ad una situazione di danno e non anche alla specifica rappresentazione ex ante dell evento dannoso, quale si è concretamente verificato in tutta la sua gravità ed estensione. Cass. pen. 27 agosto 2012, n Responsabilità medica Al medico chirurgo compete la verifica delle condizioni di adeguata preparazione anestesiologica del paziente, nel complesso delle valutazioni da compiersi in vista dell esecuzione dell intervento. Sicché, l apposizione di un sondino naso-gastrico - quale presidio terapeutico indispensabile -, l omesso differimento dell intervento chirurgico e la mancanza di altri accorgimenti atti ad evitare l ingestione di materiale gastro-
15 Penale ULTIMISSIMO AGGIORNAMENTO 15 enterico determinano la responsabilità del chirurgo per omissione, anche per le attività più propriamente riconducibili alle competenze del medico anestesista. Cass. pen. 3 settembre 2012, n Le linee guida pur rappresentando un importante ausilio scientifico, con il quale il medico è tenuto a confrontarsi, non eliminano la sua autonomia nelle scelte terapeutiche, poiché, l arte medica, mancando per sua stessa natura di protocolli scientifici a base matematica, spesso prospetta diverse pratiche o soluzioni che l esperienza ha dimostrato efficaci, da scegliere oculatamente in relazione ad una cospicua serie di varianti che, legate al caso specifico, solo il medico nella contingenza della terapia, può apprezzare. Ne consegue le linee guida e i protocolli, proprio in ragione delle peculiarità della attività del medico, che sfugge a regole rigorose e predeterminate, non possono assumere il rango di fonti di regole cautelari codificate, rientranti nel paradigma normativo dell articolo 43 c.p.. Cass. pen. 19 settembre 2012, n Articolo 44. CONDIZIONE OBIETTIVA DI PUNIBILITÀ Contraffazione e alterazione di marchi Alla luce delle modifiche apportate dalla l. n. 99 del 2009 all art. 473 c.p. - secondo il quale le norme incriminatrici in tema di contraffazione e alterazione dei marchi o dei segni si applicano sempre che siano state osservate le norme delle leggi interne o delle convenzioni internazionali sulla tutela della proprietà intellettuale o industriale - per la sussistenza del reato è necessario che il titolo di privativa sia stato effettivamente conseguito, non bastando la semplice domanda. Le norme di cui agli artt. 473 e 474 c.p. tutelano, in via principale e diretta, la pubblica fede e, cioè, l affidamento presso i cittadini dei marchi e dei segni distintivi che individuano le opere di ingegno o i prodotti industriali. Cass. pen. 21 settembre 2012, n Articolo 49. REATO SUPPOSTO ERRONEAMENTE E REATO IMPOSSIBILE Calunnia Per ritenere configurabile la calunnia indiretta occorre che la falsa incolpazione sia idonea, per modalità e circostanze sottese alla falsa attribuzione del fatto reato, ad esprimere l univoca riferibilità dell accusa ad una persona reale e determinata o determinabile, nel senso che questa e soltanto questa risulti essere la persona cui attribuire il fatto illecito denunciato, pur in difetto di una formulazione nominativa dell accusa. Cass. pen. 4 settembre 2012, n Stupefacenti In tema di stupefacenti, la coltivazione costituisce illecito penale indipendentemente dalla successiva destinazione che il singolo imputato intende dare alla sostanza ottenuta. Cass. pen. 14 settembre 2012, n Articolo 51. ESERCIZIO DI UN DIRITTO O ADEMPIMENTO DI UN DOVERE Consenso dell avente diritto Il consenso dell avente diritto per avere effetto scriminante deve essere in correlazione cronologica con il compimento del fatto tipizzato come illecito, per cui per quanto attiene agli atti sessuali, tale consenso deve permanere durante lo svolgimento dell attività sessuale, la quale si caratterizza nella sua liceità proprio per la presenza costante del consenso, espresso e/o presunto tra le parti, o comunque per la non manifestazione del dissenso agli specifici atti posti in essere da uno dei due partner. In relazione a certe pratiche estreme, per escludere l antigiuridicità della condotta lesiva, non basta il consenso del partner espresso nel momento iniziale della condotta, per cui la scriminante non può essere invocata se l avente diritto manifesta, esplicitamente o mediante comportamenti univoci, di non essere più consenziente al protrarsi dell azione alla quale aveva inizialmente aderito, per un ripensamento od una non condivisione sulle modalità di consumazione dell amplesso. Cass. pen. 1 ottobre 2012, n
16 16 CODICI CIVILE E PENALE ANNOTATI CON LA GIURISPRUDENZA 2012 Penale Riduzione in schiavitù Commette il reato di riduzione in schiavitù in danno di un minore colui che mantiene lo stato di soggezione continuativa del soggetto ridotto in schiavitù, costringendolo all accattonaggio. In tema di riduzione e mantenimento in servitù posta in essere dai genitori nei confronti dei figli e di altri bambini in rapporto di parentela, ridotti in stato di soggezione continuativa e costretti all accattonaggio, non è invocabile da parte degli autori delle condotte la causa di giustificazione dell esercizio del diritto, per richiamo alle consuetudini delle popolazioni zingare di usare i bambini nell accattonaggio, atteso che la consuetudine può avere efficacia scriminante solo in quanto sia stata richiamata da una legge, secondo il principio di gerarchia delle fonti di cui all art. 8 disp. prel. c.c. Cass. pen. 28 settembre 2012, n Articolo 56. DELITTO TENTATO Tentativo di rapina È configurabile il tentativo di rapina impropria (e non invece il concorso tra tentativo di furto e i reati di violenza o minaccia) nel caso in cui l agente, dopo aver compiuto atti idonei all impossessamento della res altrui, non portati a compimento per cause indipendenti dalla propria volontà, adoperi violenza o minaccia per assicurarsi l impunità. Cass. pen., S.U., 12 settembre 2012, n Tentato omicidio Al fine della qualificazione del fatto quale reato di lesione personale o quale reato di tentato omicidio, si deve aver riguardo al diverso atteggiamento psicologico dell agente e alla diversa potenzialità dell azione lesiva. Se nel primo reato la carica offensiva dell azione si esaurisce nell evento prodotto, nel secondo vi è un quid pluris che tende ed è idoneo a causare un evento più grave di quello realizzato in danno dello stesso bene giuridico o di uno superiore, riguardante lo stesso soggetto passivo, che non si realizza per ragioni e- stranee alla volontà dell agente. Cass. pen. 30 settembre 2012, n Articolo 81. CONCORSO FORMALE. REATO CONTINUATO Presupposti di applicabilità Per l applicazione della disciplina del reato continuato, non può valere, da solo, lo stato di tossicodipendenza in cui versi l imputato,non costituendo esso prova dell originaria ideazione e deliberazione di tutte le violazioni, nei loro caratteri essenziali. Lo status di tossicodipendenza può dunque essere incluso fra gli elementi da prendere in esame onde verificare se sussista o meno l unicità del disegno criminoso con riguardo ai reati che siano da esso dipendenti ma sempre che ricorrano anche le altre condizioni individuate dalla giurisprudenza per la sussistenza della continuazione. Cass. pen. 17 settembre 2012, n Articolo 84. REATO COMPLESSO Casistica Il reato di minaccia aggravata è assorbito, in virtù del principio di cui all art. 84 c.p., in quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni mediante minaccia, posto che la minaccia converge interamente nella fattispecie di cui all art. 393 c.p., tanto da perdere la sua autonomia e diventare elemento costitutivo di quest ultimo reato. Cass. pen. 11 settembre 2012, n
17 Penale ULTIMISSIMO AGGIORNAMENTO 17 Articolo 110. PENA PER COLORO CHE CONCORRONO NEL REATO Aiuto prestato in corso d opera L aiuto prestato in corso d opera rientra nella fattispecie del concorso di persona nel reato, e non del favoreggiamento, purché vi sia la consapevolezza di contribuire anche in minima parte alla realizzazione di una più articolata fattispecie. Cass. pen. 18 settembre 2012, n Articolo 147. RINVIO FACOLTATIVO DELL ESECUZIONE DELLA PENA Limiti di applicabilità Non è consentito il rinvio dell esecuzione della pena di carattere facoltativo ex art. 147 c.p. e, di conseguenza, la concessione della detenzione domiciliare ex art. 47 ter, ord. pen., nei confronti del soggetto afflitto da sofferenza psichica o anche da patologia psichiatrica che non abbia però comportato anche uno stato di grave infermità fisica. Cass. pen. 11 ottobre 2012, n Articolo 570. VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI ASSISTENZA FAMILIARE Applicabilità della norma In tema di violazione dell obbligo di corresponsione dell assegno divorzile, come più in generale per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, la responsabilità per omessa prestazione dei mezzi di sussistenza non è esclusa dall indisponibilità dei mezzi necessari, quando questa sia dovuta, anche parzialmente, a colpa dell obbligato e incombe all interessato l onere di allegare gli elementi dai quali possa desumersi l impossibilità di adempiere alla relativa obbligazione, di talché la sua responsabilità non può essere esclusa, tra l altro, neppure in base alla generica indicazione dello stato di disoccupazione. Cass. pen. 11 settembre 2012, n Articolo 628. RAPINA Configurabilità del reato È configurabile il tentativo di rapina impropria nei caso in cui l agente, dopo aver compiuto atti idonei diretti in modo non equivoco alfa sottrazione della cosa altrui, adoperi violenza o minaccia per procurare a sé o ad altri l impunità. Cass. pen., S.U., 19 aprile 2012, n
FATTI ILLECITI. Responsabilità da fatto illecito. (art. 2043 c.c.)
Responsabilità da fatto illecito (art. 2043 c.c.) Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno Responsabilità extra-contrattuale
DettagliConclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015
Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,
DettagliQUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE
RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,
DettagliLA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE. Avv. Sibilla Santoni
LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE Avv. Sibilla Santoni Società sempre più complessa e problematica necessità degli assistenti sociali di conoscere i rischi giuridici a cui vanno incontro
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliCircolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000
Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000 by www.finanzaefisco.it OGGETTO: Trattamento tributario degli atti di costituzione del fondo patrimoniale. L argomento oggetto
DettagliArt. 54 decreto legge
Art. 342 c.p.c. Forma dell appello L appello si propone con citazione contenente l esposizione sommaria dei fatti ed i motivi specifici dell impugnazione nonché le indicazioni prescritte nell articolo
DettagliSistema Disciplinare e Sanzionatorio
Sistema Disciplinare e Sanzionatorio Contenuti 1. Introduzione... 3 1.1 Lavoratori dipendenti non Dirigenti... 3 1.2 Lavoratori dipendenti Dirigenti... 4 1.3 Misure nei confronti degli Amministratori e
DettagliRISOLUZIONE N.15/E QUESITO
RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio
DettagliHEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it
1 OGGETTO RAPPORTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO QUESITI (posti in data 3 aprile 2014) Sono stato assunto quale dirigente medico a tempo determinato presso un azienda ospedaliera del SSN, per la sostituzione
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1372 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa della senatrice TOIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 6 MAGGIO 2002 (*) Modifica dell articolo 156 del codice civile, e norme
DettagliDALL AUTONOMIA PROFESSIONALE ALLA RESPONSABILITA DEL TECNICO DI LABORATORIO BIOMEDICO
DALL AUTONOMIA PROFESSIONALE ALLA RESPONSABILITA DEL TECNICO DI LABORATORIO BIOMEDICO STUDIO LEGALE NODARO avv. Francesco Del Rio 25 Via Crescenzio 00193 Roma Tel. 06/68809743 r.a. Fax 06/68211161 e-mail:
DettagliRISOLUZIONE N. 90 /E
RISOLUZIONE N. 90 /E Direzione Centrale Normativa Roma, 17 ottobre 2014 OGGETTO: Interpello Acquisto per usucapione di beni immobili Applicabilità delle agevolazioni prima casa. Con l interpello in esame,
DettagliAnaao-Cref Servizio Tutela Lavoro
1 QUESITO Si chiede se un dirigente medico con incarico libero professionale sia pienamente autonomo nello svolgimento delle proprie mansioni nell ambito dell unità operativa di afferenza. Si chiede, inoltre,
DettagliRISOLUZIONE N. 46/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 46/E Direzione Centrale Normativa Roma, 5 luglio 2013 OGGETTO: Consulenza giuridica Uffici dell Amministrazione finanziaria. Imposta di registro. Determinazione della base imponibile degli
DettagliCOMUNE DI NORMA PROVINCIA DI LATINA
COMUNE DI NORMA PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO DEI CONSIGLIERI COMUNALI ALL ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI, IN ATTUAZIONE DEL DISPOSTO DELL ART. 43, C. 2 DEL
DettagliLA SICUREZZA SUL LAVORO Sicurezza significa svolgimento dell attività lavorativa in condizioni tali che la vita, l incolumità fisica e la salute non siano esposte a pericolo. Oggetto di tutela non è esclusivamente
DettagliL ASSISTENZA LEGALE AL LAVORATORE E IL RUOLO DELL ANMIL
L ASSISTENZA LEGALE AL LAVORATORE E IL RUOLO DELL ANMIL QUALI SONO I DIRITTI DEL LAVORATORE VITTIMA DI INFORTUNIO? La prima missione di ANMIL è informare i lavoratori circa i loro diritti. La particolarità
DettagliRACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA
RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA Premesso che: - l articolo 32 della Costituzione Italiana afferma che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale
DettagliIstanza di interpello assegni corrisposti al coniuge in conseguenza di separazione legale art. 10, comma 1, lett. c) del Tuir.
RISOLUZIONE N. 153/E Roma, 11 giugno 2009 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello assegni corrisposti al coniuge in conseguenza di separazione legale art. 10, comma 1,
DettagliVENEZIA 2012. Matteo A. Pollaroli Diritto Privato. 9 luglio 2011
9 luglio 2011 Le donazioni Contratti e atti onerosi gratuiti atti liberali atti non liberali donazioni comodato Atto di liberalità: atto diretto a realizzare in capo ad un terzo un arricchimento spontaneo
DettagliIndice LE CONDOTTE TIPICHE -------------------------------------------------------------------------------------------------- 3
IL DELITTO DI ABUSO DI UFFICIO: APPROFONDIMENTI PROF. FABIO FOGLIA MANZILLO Indice 1 LE CONDOTTE TIPICHE --------------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliTermini di pagamento di 30-60 giorni anche per i lavori pubblici
Termini di pagamento di 30-60 giorni anche per i lavori pubblici Con il D.Lgs. 192/212 il governo ha anticipato l adozione delle disposizioni contenute nella direttiva 2011/7/UE (la cui attuazione era
DettagliFATTISPECIE A FORMAZIONE PROGRESSIVA
Il Fondo patrimoniale: profili di (in)utilità? Tutela del patrimonio: disamina dei diversi strumenti a disposizione e criteri di scelta Data 02/07/2015 FATTISPECIE A FORMAZIONE PROGRESSIVA Negozio di destinazione(costituente)
DettagliOGGETTO: Movimentazioni bancarie non giustificate
Informativa per la clientela di studio N. 83 del 13.07.2011 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Movimentazioni bancarie non giustificate Gentile cliente, con la stesura del presente documento informativo
DettagliIl quadro normativo attualmente vigente nel settore dei Dispositivi Medici
Il quadro normativo attualmente vigente nel settore dei Dispositivi Medici avv. Mauro Crosato Presidente ASFO triveneto. Padova, 7 luglio 2015 Tipi di responsabilità Responsabilità penale; Responsabilità
DettagliQUESITI FORUM LAVORO 2015 IL MINISTERO DEL LAVORO RISPONDE
QUESITI FORUM LAVORO 2015 * * * IL MINISTERO DEL LAVORO RISPONDE Licenziamenti economici e la nuova conciliazione volontaria 1) Il licenziamento illegittimo motivato per il superamento del periodo di comporto
DettagliTesto coordinato del REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DI BORSE DI RICERCA (emanato con D.R. n. 1107 del 27.06.2014 deliberazioni di approvazione del
Testo coordinato del REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DI BORSE DI RICERCA (emanato con D.R. n. 1107 del 27.06.2014 deliberazioni di approvazione del Senato Accademico n. 513/17630 del 26.05.2014, n. 514/17652
DettagliRAPPRESE TA ZA (diretta) Artt. 1387 ss.
1 RAPPRESE TA ZA (diretta) Artt. 1387 ss. Regola: coincidenza tra soggetto (parte) in senso formale (autore dell atto) e soggetto (parte) in senso sostanziale (sulla sfera giuridica del quale si producono
Dettagli- PARTE SPECIALE D- I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA
75 - PARTE SPECIALE D- I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA 75 76 D.1. I reati di cui all art. 25 octies del D. Lgs. n. 231/2001. Esemplificazione
DettagliIndagini bancarie aperte a tutti.
Indagini bancarie aperte a tutti. Ok all uso della presunzione in generale sull attività di accertamento che, pertanto, valgono per la rettifica dei redditi di qualsiasi contribuente autonomo pensionato
DettagliLa correttezza dell assunto pronunciato dal Gup di Milano, viene ribadita
1 La Cassazione chiarisce le conseguenze penali della sottrazione agli obblighi di mantenimento (cd. assegno) e l'ambito di applicazione dell'art. 3 della legge n. 54/2006. Corte di Cassazione, Sezione
DettagliFONDO PATRIMONIALE (artt. 167-171 C.C.)
FONDO PATRIMONIALE (artt. 167-171 C.C.) COSTITUZIONE AMMINISTRAZIONE EFFICACIA OPPONIBILITA REVOCATORIA CESSAZIONE REGIME FISCALE DOTT.SSA ALESSANDRA DE LEONARDIS OBIETTIVI DEL FONDO CONCETTO DI FAMIGLIA
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliRISOLUZIONE N.126/E QUESITO
RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20
DettagliLa successione. Obiettivi
La successione Prof.ssa Elisa Esposito Obiettivi In questa lezione ci occuperemo delle vicende che possono condurre alla modifica delle parti originarie del rapporto processuale, in particolare, della
DettagliLa Responsabilità Civile, Penale e Amministrativa
La Responsabilità Civile, Penale e Amministrativa a cura dell Avv. Elio Garibaldi 1 RECENTI ORIENTAMENTI DOTTRINALI E GIURISPRUDENZIALI IN ARGOMENTO DI RESPONSABILITA SANITARIA Responsabilità contrattuale
DettagliRoma, 30 ottobre 2008
RISOLUZIONE N. 405/E Roma, 30 ottobre 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000. Immobili di tipo residenziale - Cessione
DettagliRoma, 09 settembre 2003
RISOLUZIONE N. 178/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 09 settembre 2003 Oggetto: Istanza di interpello. Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Articolo 48 del TUIR: regime tributario dei
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO. Regolamento volontari. Regolamento. a scuola. volontari a scuola
ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO Regolamento volontari a scuola Regolamento volontari a scuola REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI VOLONTARI PER IL MIGLIORAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA Art.1 Oggetto
DettagliTOWARDS THE ENTRY INTO FORCE OF BUILDING FUTURE UNIFORMITY UPON PAST DIVERGENCIES. Questionario sulle successioni transfrontaliere
TOWARDS THE ENTRY INTO FORCE OF THE SUCCESSION REGULATION: BUILDING FUTURE UNIFORMITY UPON PAST DIVERGENCIES Questionario sulle successioni transfrontaliere DESTINATARI: PRATICI ED ACCADEMICI (avvocati,
DettagliCaratteristiche della prestazione intellettuale:
LEGALITA E PROFESSIONE VETERINARIA 1 PROFESSIONE A CARATTERE INTELLETTUALE Caratteristiche della prestazione intellettuale: 1. Prevalenza del dato intellettuale sull attività materiale o manuale. 2. Autonomia
DettagliCONDIZIONE MORALE E GIURIDICA DI CHI E RESPONSABILE RESPONSABILITA. CIOE SAPER RISPONDERE DI QUALCOSA
LA RESPONSABILITA DEL PROFESSIONISTA SANITARIO CONDIZIONE MORALE E GIURIDICA DI CHI E RESPONSABILE RESPONSABILITA. CIOE SAPER RISPONDERE DI QUALCOSA RESPONSABILE E.. CHI DEVE DAR CONTO DI QUALCHE COSA
DettagliPiaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa
Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.
Dettagli4. Modello in tema di tutela della sicurezza sul lavoro
4. Modello in tema di tutela della sicurezza sul lavoro 4.1 Previsioni del d.lgs. 81/2008 Il d.lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 ha sostanzialmente innovato la legislazione in materia di sicurezza e salute
DettagliCopertura delle perdite
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 107 09.04.2014 Copertura delle perdite Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie Le assemblee delle società di capitali che, nelle
DettagliINCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300
INCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300 La norma applica a tutti i casi di omicidio colposo o lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul
DettagliRISOLUZIONE N. 129/E
RISOLUZIONE N. 129/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 27 maggio 2009 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - Rimborsi IVA a soggetti non residenti Articolo
DettagliIL CONSIGLIO COMUNALE
IL CONSIGLIO COMUNALE Visto l articolo 3, comma 133 legge 662/1996, recante delega al Governo per l emanazione di uno o più decreti legislativi per la revisione organica ed il completamento della disciplina
DettagliRISOLUZIONE N. 20/E. Roma, 14 febbraio 2014
RISOLUZIONE N. 20/E Direzione Centrale Normativa Roma, 14 febbraio 2014 OGGETTO: Tassazione applicabile agli atti di risoluzione per mutuo consenso di un precedente atto di donazione articolo 28 del DPR
DettagliINDICE. Premessa...2. 1. Rideterminazione dei valori di acquisto delle partecipazioni e dei terreni posseduti alla data del 1 gennaio 2003...
Direzione Centrale Normativa e Contenzioso CIRCOLARE N. 27/E Roma, 9 maggio 2003 Oggetto: Rideterminazione dei valori dei terreni e delle partecipazioni. Articolo 2, comma 2, del decreto-legge 24 dicembre
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliREGOLAMENTO RELATIVO AL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO ISPETTIVO
102 REGOLAMENTO RELATIVO AL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO ISPETTIVO APPROVATO DALLA GIUNTA COMUNALE CON DELIBERAZIONE N.350 Reg./369 Prop.Del. NELLA SEDUTA DEL 19/10/2011 Art. 1 Servizio ispettivo 1. Ai sensi
DettagliLE NUOVE QUESTIONI SUL RIPARTO DELL ONERE DELLA PROVA
LE NUOVE QUESTIONI SUL RIPARTO DELL ONERE DELLA PROVA Bergamo, 13 Novembre 2015 Gian Paolo Valcavi 2 I punti centrali delle novità introdotte Art. 3, 2 comma sul punto dal D.lgs. 23/2015 «Esclusivamente
DettagliSEPARAZIONE PERSONALE DEI CONIUGI
SEPARAZIONE PERSONALE DEI CONIUGI Interruzione effettiva e stabile della convivenza coniugale a seguito di fatti che rendano intollerabile la prosecuzione della vita coniugale o rechino pregiudizio alla
DettagliTRIBUNALE DI NAPOLI SEZIONE FALLIMENTARE ORDINANZA. nel procedimento n. 17597/2009 RG, avente ad oggetto: accertamento tecnico preventivo, e vertente
Tribunale di Napoli - Sez. Fallimentare 7 agosto 2009 (data decisione), ord. TRIBUNALE DI NAPOLI SEZIONE FALLIMENTARE ORDINANZA nel procedimento n. 17597/2009 RG, avente ad oggetto: accertamento tecnico
DettagliSISTEMA DISCIPLINARE. Venis Venezia Informatica e Sistemi S.p.A.
SISTEMA DISCIPLINARE Venis Venezia Informatica e Sistemi S.p.A. Versione: 3.0 Approvato con determinazione dell Amministratore Unico il 7 novembre 2014 MO231 - pag. 1 di 5 SISTEMA DISCIPLINARE 1. PREMESSA
DettagliAMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE
AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE RAPPORTO DI LAVORO 1 Il rapporto individuo azienda si basa su un contratto per lo scambio di una prestazione di lavoro a fronte di un corrispettivo economico retribuzione
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO LIBRO FONDIARIO CIRCOLARE N.. 7 /2009 Trrentto,, 29 dicembrre 2009 Oggetto: Legge 18 giugno 2009, n. 69. Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione,
DettagliAllegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF...
AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE CAPITOLATO SPECIALE Procedura aperta per l affidamento del servizio di brokeraggio assicurativo per le esigenze dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza
DettagliResponsabilità Civile Amministrativa Contabile Colpa Grave
Destinatari dell Assicurazione Qualunque persona che abbia assunto, attualmente o nel passato o che assumerà nel futuro, un rapporto di servizio o di lavoro dipendente od autonomo con la Pubblica Amministrazione,
DettagliAllegato n. 6. Allegato n. 6 SISTEMA DISCIPLINARE
Allegato n. 6 SISTEMA DISCIPLINARE 1 Premessa Un punto qualificante nella costruzione di un Modello di organizzazione e gestione, ex art. 6 e 7 del D.lgs 231/01, (di seguito Modello) è costituito dalla
DettagliAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del
DettagliCIRCOLARE N. 49/E. 2. Rimborsi dovuti ai sensi dell articolo 68 del d.lgs. n. 546 del 1992...4. 2.1. Tempestiva esecuzione dei rimborsi...
CIRCOLARE N. 49/E Roma, 01 ottobre 2010 Direzione Centrale Affari Legali e Contenzioso OGGETTO: Esecuzione dei rimborsi dovuti per effetto di sentenze nei giudizi tributari INDICE 1. Premessa...2 2. Rimborsi
DettagliTraduzione a cura di Sara DʼAttoma ****
Traduzione a cura di Sara DʼAttoma Decreto del Presidente della Repubblica Popolare Cinese N. 36 Si dichiara che la Legge della Repubblica Popolare Cinese sulla legge applicabile ai rapporti privatistici
DettagliLA SURROGA DELL ASSICURATORE
LA SURROGA DELL ASSICURATORE L ASSICURATORE CHE HA PAGATO L INDENNITÀ È SURROGATO, FINO ALLA CONCORRENZA DELL AMMONTARE DI ESSA NEI DIRITTI DELL ASSICURATO VERSO I TERZI RESPONSABILI. (Art. 1916 C.C.)
DettagliCittà di Nichelino Provincia di Torino. Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici. al fine dell iscrizione nell Elenco speciale
Città di Nichelino Provincia di Torino Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici al fine dell iscrizione nell Elenco speciale Approvato dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Torino il 29.4.2014
DettagliLA RESPONSABILITA CIVILE E PENALE DEL SOCCORRITORE VOLONTARIO
LA RESPONSABILITA CIVILE E PENALE DEL SOCCORRITORE VOLONTARIO ARGOMENTI DELLA LEZIONE IL RUOLO GIURIDICO DEL VOLONTARIO NEL SOCCORSO SANITARIO LE CAUSE DI NON PUNIBILITA (LO STATO DI NECESSITA E IL T.S.O.)
DettagliLEZIONE 4 DICEMBRE 2013
LEZIONE 4 DICEMBRE 2013 Società in nome collettivo ( s.n.c. ) La società in nome collettivo (s.n.c.) costituisce il modello di organizzazione societaria che si presume normalmente adottato per l esercizio
DettagliCONVENZIONE FP-CGIL POLIZZA DI RESPONSABILITA CIVILE PER COLPA GRAVE DEI DIPENDENTI DI ENTI PUBBLICI
CONVENZIONE FP-CGIL POLIZZA DI PER COLPA GRAVE DEI DIPENDENTI DI ENTI PUBBLICI LUGLIO 2012 Oggetto della Convenzione (1) La polizza tutela il pubblico dipendente, in forza della sua iscrizione alla FP
DettagliRegolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
DettagliREGOLAMENTO PER LA RACCOLTA DEL PRESTITO SOCIALE
REGOLAMENTO PER LA RACCOLTA DEL PRESTITO SOCIALE Art. 1 Il presente Regolamento disciplina la raccolta di prestiti dai soci (sia persone fisiche che giuridiche) in conformità all'art. 37 dello Statuto
DettagliNOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE
NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,
DettagliComune di Valsavarenche. Inventario Beni Mobili ed Immobili. Regolamento
Comune di Valsavarenche Inventario Beni Mobili ed Immobili Regolamento Indice Art. 1 Inventario dei Beni Mobili ed Immobili... pag. 3 Art. 2 Classificazione dei Beni... pag. 3 Art. 3 Inventario dei Beni
DettagliRISOLUZIONE N. 212/E. Roma,11 agosto 2009. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso
RISOLUZIONE N. 212/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,11 agosto 2009 OGGETTO: interpello art. 11 legge 212/2000 - contratto per persona da nominare art. 1401 c.c. - presupposti applicabilità
DettagliCOMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona. Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna
COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna Approvato con D.G.C. n. 104 del 31.07.2008 Modificato con D.G.C. n. 139 del 30.10.2008
DettagliCancellazione ed estinzione delle società: aspetti sostanziali e processuali
avv. prof. Rolandino Guidotti : aspetti sostanziali e processuali Modena 10 ottobre 2013 10 ottobre 2013 1 Società in nome collettivo (non modificata riforma 2003) Art. 2311 c.c. (Bilancio finale di liquidazione
DettagliInfiltrazioni di acqua dalla terrazza di copertura del fabbricato condominiale:
Infiltrazioni di acqua dalla terrazza di copertura del fabbricato condominiale: Anche se di proprietà esclusiva risponde il condominio in persona dell amministratore L art. 1126 cod. civ. Lastrici solari
DettagliLa responsabilità da illeciti tributari
La responsabilità da illeciti tributari La disciplina della responsabilità amministrativa nei casi di violazioni che abbiano inciso sulla determinazione o sul pagamento del tributo è differente a seconda
DettagliINDICE SOMMARIO CAPITOLO 1
SOMMARIO CAPITOLO 1 LA FAMIGLIA 1. La famiglia naturale e di fatto... 1 1.1. Le coppie dello stesso sesso... 5 1.2. La poligamia ed il matrimonio fra clandestini: rinvio... 8 2. Oneri che derivano dal
DettagliStrategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA
relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...
DettagliPiaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa
Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge
DettagliMASSIME CIVILE CIRCOLAZIONE STRADALE. Corte di Cassazione Sez. civ. 26 Gennaio 2012, n 1069
MASSIME CIVILE CIRCOLAZIONE STRADALE Corte di Cassazione Sez. civ. 26 Gennaio 2012, n 1069 Circolazione stradale Incertezze del vigile nella descrizione dell automobile nel verbale di infrazione Multa
DettagliRISOLUZIONE N. 195/E
RISOLUZIONE N. 195/E Roma, 13 ottobre 2003 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello. Art. 27 del DPR 29 settembre 1973, n. 600 Imputazione soggettiva dei redditi (utili
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ONLINE
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ONLINE (appendice al regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi) Approvato con delibera di G.C. n. 6 del 27.01.2011
DettagliAVV. LUCIA CASELLA Patrocinante in Cassazione. AVV. GIOVANNI SCUDIER Patrocinante in Cassazione AVV. ROBERTA PACCAGNELLA
Circolare n. 5/09 del 26 giugno 2009* CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO La Corte di Cassazione con la sentenza del 10 febbraio 2009, n. 3276 è recentemente intervenuta in materia di risoluzione anticipata
DettagliQuando si parla di RESPONSABILITA PATRIMONIALE è opportuno precisare che ad essa afferiscono, secondo la teoria più seguita, due tipologie di
Quando si parla di RESPONSABILITA PATRIMONIALE è opportuno precisare che ad essa afferiscono, secondo la teoria più seguita, due tipologie di responsabilità: RESPONSABILITÀ CIVILE regolata dall art. 2043
Dettagli6 IL TRASFERIMENTO DEI BENI AZIENDALI
6 IL TRASFERIMENTO DEI BENI AZIENDALI L IMPRESA è L ATTIVITA SVOLTA DALL IMPRENDITORE IN MODO PROFESSIONALE ED ORGANIZZATO DIVERSO è IL CONCETTO DI AZIENDA AZIENDA COMPLESSO DI BENI ORGANIZZATI DALL IMPRENDITORE
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA
C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato
DettagliSTUDIO LEGALE BOGLIONE IPOTESI DI RIFORMA DELLA RESPONSABILITÀ MEDICA E SCENARI ASSICURATIVI BOLOGNA 9 NOVEMBRE 2012
A VV. I TALO PARTENZA IPOTESI DI RIFORMA DELLA RESPONSABILITÀ MEDICA E SCENARI ASSICURATIVI BOLOGNA 9 NOVEMBRE 2012 Il lontano passato: responsabilità extracontrattuale Il paziente che si riteneva danneggiato
DettagliLE ALTRE CATEGORIE DEL DANNO INGIUSTO Consuela Cigalotti DANNO INGIUSTO Secondo la definizione del codice civile è da considerarsi danno ingiusto,, il danno prodotto non iure,, ( comportamento non giustificato
DettagliLA RESPONSABILITA PROFESSIONALE DEL MEDICO OPINIONI A CONFRONTO
PISA, 13.04.2013 LA RESPONSABILITA PROFESSIONALE DEL MEDICO OPINIONI A CONFRONTO IL PUNTO DI VISTA DEL BROKER ASSICURATIVO 1 Il contratto individuato dalla Corte di Cassazione quale fondamento della struttura
DettagliCASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE
CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE NUOVO REGOLAMENTO PER L ACCERTAMENTO DELLA INABILITA E DELLA INVALIDITA (Testo modificato con Ministeriale del 20 maggio 2010 - G.U. n. 128 del 4 giugno
DettagliREGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI
REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI Approvato con D.C.C. n. 2 in data 12-02-2015 Art.1 Il Comune di Roncaro volendo garantire nell ambito del proprio territorio attività
DettagliObbligo di sicurezza sul lavoro cenni storici
Obbligo di sicurezza sul lavoro cenni storici In passato, nel codice civile del 1865, non si conosceva la parola «sicurezza» nei luoghi di lavoro, ma si puniva il datore di lavoro che cagionava danno ai
DettagliPremessa. di giusta causa (vale a dire un fatto talmente grave da non consentire la prosecuzione neppure temporanea del rapporto di lavoro;
Premessa Non mutano i concetti di giusta causa (vale a dire un fatto talmente grave da non consentire la prosecuzione neppure temporanea del rapporto di lavoro; di giustificato motivo soggettivo (cioè
DettagliUsura psico fisica in assenza di riposi compensativi Renzo La Costa
Usura psico fisica in assenza di riposi compensativi Renzo La Costa Lavorare di domenica e non avere riposi compensativi determina il danno da usura psicofisica da risarcire al lavoratore. Così si è espressa
DettagliREGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA
I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 72 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.G.P. in data 17.10.2005 n. 610 reg. SOMMARIO
DettagliRISOLUZIONE N. 8/E. Con l interpello specificato in oggetto, concernente la rettifica di una dichiarazione di successione, è stato esposto il seguente
RISOLUZIONE N. 8/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 13 gennaio 2012 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - Rettifica di valore degli immobili inseriti nella dichiarazione
Dettagli