Imposte ed efficienza economica
|
|
- Albano Massari
- 3 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Imposte ed efficienza economica
2 Imposte ed efficienza economica Nell immediato, ogni aumento delle imposte fa diminuire il benessere dei contribuenti. Nel lungo periodo, tale diminuzione è compensata dai benefici che derivano dalla spesa pubblica, che abbiamo descritto nelle lezioni precedenti. In ogni caso, a parità di gettito, imposte diverse riducono il benessere dei contribuenti in misure diverse. Nelle prossime due lezioni: Cercheremo di capire in che modo le imposte riducono il benessere Descriveremo i principi fondamentali della tassazione ottimale, che minimizza la perdita di benessere.
3 Effetto dell imposta su un bene di consumo aranciata Supponiamo che il consumatore disponga di un reddito dato, espresso dal vincolo di bilancio SB, e che possa scegliere tra 2 beni, birra e aranciata. S Supponiamo che venga introdotta un imposta sulla birra e che il suo onere sia sopportato interamente dal consumatore, cioè che il prezzo pagato dal consumatore aumenti in misura esattamente uguale all imposta. E Il vincolo di bilancio arretra da SB a SB : spendendo tutto il suo reddito in aranciata, il consumatore può ancora comprarne una quantità S. La quantità B che può acquistare di birra però è diminuita. B B birra il vincolo di bilancio si sposta verso sx
4 Effetto dell imposta su un bene di consumo aranciata Prima dell introduzione dell imposta, il consumatore decideva come ripartire il suo reddito tra aranciata e birra collocandosi sulla più alta curva di indifferenza consentita dal vincolo di bilancio, nel punto E. S Dopo l introduzione dell imposta, il consumatore si sposta in E*, dove si consuma probabilmente un livello incerto di aranciata e un livello certamente inferiore di birra. E* E I 1 I B B birra
5 Effetto reddito L aumento del prezzo della birra ha ridotto il potere d acquisto del consumatore (per il consumatore non cambierebbe nulla se i due beni fossero perfettamente sostituibili, cioè se potesse consumare solo aranciata. Ma è un caso improbabile e non è il nostro esempio). Come conseguenza, l individuo dovrà consumare una quantità inferiore di entrambi i beni (dovrà ridurre anche il consumo di aranciata, per finanziare il consumo di birra). La diminuzione del consumo di birra che si determina in seguito all introduzione di un imposta sulla birra è detta effetto reddito.
6 Effetto sostituzione Inoltre, l aumento del prezzo della birra spingerà i consumatori a sostituirla con l aranciata. La diminuzione del consumo del bene su cui grava l imposta a causa dell aumento del suo prezzo relativo è detto effetto sostituzione.
7 Effetto reddito L effetto reddito può essere illustrato graficamente mostrando che cosa succederebbe se: si diminuisse il reddito del consumatore di un ammontare pari alla perdita di potere d acquisto dovuta all introduzione dell imposta (cioè pari alla parte di reddito disponibile che, nella situazione illustrata in precedenza, veniva dedicata al pagamento delle imposte) fermo rimanendo il prezzo relativo (in pratica, è come se, anziché l imposta sul consumo del bene, considerassimo un imposta sul reddito). aranciata S E* Graficamente, si ha una traslazione parallela verso sinistra del vincolo di bilancio (la pendenza è la stessa perché il rapporto tra prezzi non è cambiato). E** E I I 1 Il nuovo vincolo di bilancio è tangente alla curva di indifferenza I 1 nel punto E** Nota: non è un caso che si vada a finire di nuovo sulla stessa curva I 1 dell esempio precedente: in quel caso era proprio l effetto reddito a determinare lo spostamento su un altra curva (inferiore). L effetto sostituzione, come vedremo tra poco, implica spostamenti lungo la curva. B B** B birra
8 Effetto reddito aranciata S La riduzione nel consumo di birra che si verifica in seguito allo spostamento da E a E** rappresenta l effetto reddito (freccia orizzontale rossa lungo le ascisse). E* E** E I I 1 B B** B birra
9 Effetto sostituzione aranciata L effetto sostituzione è dato dalla riduzione nel consumo di birra dovuta esclusivamente alla variazione dei prezzi relativi. S Nel grafico, corrisponde a uno spostamento lungo la nuova curva di indifferenza, I 1, su cui il consumatore è stato costretto a spostarsi a causa della diminuzione del suo potere d acquisto (cioè a causa dell effetto reddito). E* E** E I I 1 Guardare il segmento blu lungo le ascisse B B** B birra
10 Effetto sostituzione La dimensione dell effetto sostituzione dipende dalla facilità con cui si può sostituire nel consumo il bene su cui grava l imposta con un altro bene. Il caso di elevata sostituibilità tra beni è rappresentato da curve di indifferenza relativamente piatte. Il caso di impossibilità di sostituzione è rappresentato da curve di indifferenza a L. Quando la curva di indifferenza è a L, una diminuzione del consumo del bene rappresentato sull asse x non comporta un aumento del consumo del bene rappresentato sull asse y (il grafico è a pag. 336 di Stiglitz)
11 Efficienza delle imposte Un imposta è efficiente se minimizza la perdita di benessere per unità di gettito fiscale. Attenzione: anche un imposta efficiente genera comunque effetti distorsivi. Definizione di imposta in somma fissa (già vista): è un imposta che l individuo deve comunque pagare, indipendentemente dal suo comportamento di consumo e da altre sue caratteristiche (per es. il reddito).
12 Imposta in somma fissa Graficamente, l imposta in somma fissa determina uno spostamento parallelo verso il basso del vincolo di bilancio tutti gli altri beni Y (punto in cui non si consuma birra) misura il reddito dell individuo prima dell introduzione dell imposta. Y Imposta in somma fissa Y 1 misura il reddito dell individuo dopo l introduzione dell imposta. Y 1 La distanza verticale YY 1 misura quindi l ammontare dell imposta in somma fissa. Essa è pari all incidenza dell imposta, che in questo caso coincide quindi con l onere legale. birra B 1 B
13 Perdita di benessere ed eccesso di pressione Per comprendere meglio la portata distorsiva di un imposta (e la perdita di benessere associata alla sua produzione), bisogna confrontarne gli effetti con quelli di un imposta in somma fissa. La perdita di benessere che, a parità di gettito, l introduzione di un imposta non a somma fissa provoca rispetto a un imposta a somma fissa è detta eccesso di pressione.
14 Misurazione della perdita di benessere Confrontiamo l effetto di un imposta sulla birra con quello di un imposta in somma fissa. tutti gli altri beni L imposta sulla birra determina una rotazione del vincolo di bilancio verso il basso da YB a YB 1 (cambia la pendenza perché sono cambiati i prezzi relativi, visto che l imposta aumenta il prezzo della birra). Y E* gettito dell imposta = distanza verticale tra il vecchio e il nuovo vincolo di bilancio, in corrispondenza delle nuove scelte del consumatore (E*) In corrispondenza del nuovo vincolo di bilancio, il consumatore sceglierà di consumare la quantità dei diversi beni (la birra e tutti gli altri) che gli consente di collocarsi sulla curva di indifferenza più elevata possibile. Il suo equilibrio sarà in E*. Gettito dell imposta = distanza verticale tra il vincolo di bilancio prima dell introduzione dell imposta e dopo l introduzione dell imposta, in corrispondenza di E*. birra B 1 B
15 Misurazione della perdita di benessere tutti gli altri beni In Y (punto in cui non si consuma birra) il gettito dell imposta è nullo. Y gettito dell imposta = distanza verticale tra il vecchio e il nuovo vincolo di bilancio, in corrispondenza delle nuove scelte del consumatore (E*) Quanta più birra si consuma (nel grafico: quanto più ci si sposta verso destra) tanto maggiore è il gettito. E* birra B 1 B
16 Misurazione della perdita di benessere Per misurare la perdita di benessere, ci chiediamo: a parità di effetto prodotto sul benessere dell individuo, quanto gettito fiscale in più avrebbe consentito di ottenere un imposta in somma fissa rispetto a un imposta sulla birra? tutti gli altri beni Oppure, in altri termini, a parità di effetto prodotto sul benessere dell individuo, quanto gettito fiscale in meno provoca il fatto di aver introdotto un imposta sulla birra anziché un imposta in somma fissa? Nota: rispondere a queste domande equivale a valutare la perdita di benessere che, a parità di gettito, l introduzione di un imposta non a somma fissa provoca rispetto a un imposta a somma fissa è detta eccesso di pressione. Y Y 2 E* E** L imposta in somma fissa che determina lo stesso effetto sull utilità dell individuo (graficamente: che consente all individuo di posizionarsi sulla stessa curva di indifferenza) è quella che determina uno spostamento del vincolo di bilancio da YB a Y 2 B 2 birra B 1 B 2 B Il nuovo punto di equilibrio adesso è E**
17 Misurazione della perdita di benessere Il gettito fiscale è misurato nuovamente dalla distanza verticale tra il vecchio e il nuovo vincolo di bilancio in corrispondenza del nuovo equilibrio E**. tutti gli altri beni Poiché le due rette YB e Y 2 B 2 sono parallele, la parentesi graffa blu è uguale alla somma della parentesi graffa rosa più quella verde (cioè la distanza tra le due rette è la stessa in ogni punto del piano). Y Y 2 E* Gettito con un imposta sulla birra Gettito con un imposta in somma fissa E** Ciò significa che l introduzione di un imposta in somma fissa consentirebbe di ottenere un gettito addizionale di ammontare pari al segmento coperto dalla parentesi verde a parità di benessere dell individuo (che infatti rimane sulla stessa curva di utilità). In altri termini, la parentesi verde rappresenta la perdita di benessere associata all imposta sulla birra. Attenzione, è una perdita di benessere relativa perché: 1) è misurata rispetto agli effetti che sarebbero prodotti da un altro tipo di imposta; 2) l imposta provoca anche dei benefici, anche se sono indiretti. B 1 B 2 B birra
18 Misurazione della perdita di benessere L entità della perdita di benessere dipende dall effetto sostituzione. tutti gli altri beni Nel caso in cui non ci sia sostituibilità tra i due beni, non si ha alcuna perdita di benessere, nel senso che un imposta su un bene specifico non provoca alcuna perdita di benessere rispetto a un imposta in somma fissa. Y Y 2 E** E* Ricordiamo che in caso di non-sostituibilità tra i 2 beni, le curve di indifferenza sono a L. Graficamente, è facile vedere che la distanza verticale tra i 2 vincoli di bilancio (prima e dopo l imposta) è la stessa in caso di imposta sulla birra e imposta in somma fissa. birra Le due imposte in questo caso si equivalgono. B 1 B 2 B
19 Effetto dell imposta sopportata dai produttori prezzo curva di offerta Finora abbiamo ipotizzato che le curve di offerta dei beni oggetto di imposizione fossero orizzontali (perfettamente elastiche) e che, quindi, l imposta fosse interamente sopportata dai consumatori In realtà nel breve periodo la maggior parte delle curve di offerta ha un inclinazione positiva: all aumento del prezzo, le imprese aumentano la quantità. Ciò implica che l onere di un eventuale imposta sia sopportato anche dai produttori. quantità
20 Effetto dell imposta sopportata dai produttori Supponiamo che inizialmente l impresa riceva un prezzo p. I profitti totali dell impresa sono individuati dal triangolo sopra la curva di offerta DBP, che individua la differenza: prezzo P B curva di offerta Ricavo totale costo variabile totale Nota: si tratta di una grandezza leggermente diversa dai profitti totali, per calcolare i quali bisognerebbe detrarre anche i costi fissi. P - t E G Viene introdotta un imposta sull output che fa diminuire il prezzo netto (quanto il produttore riceve per ogni unità venduta) a p t. D DGE: profitti totali dopo l introduzione dell imposta I profitti totali ( ) sono ora ridotti all area DGE quantità
21 Effetto dell imposta sopportata dai produttori La diminuzione dei profitti è pari a EGBP. Una parte di tale diminuzione dei profitti viene incassata dallo stato come gettito dell imposta. Si tratta della prodotto tra la quantità venduta e l imposta, individuato dal rettangolo PHGE. prezzo P PHGE: gettito dell imposta H B curva di offerta Evidentemente la diminuzione del profitto è maggiore del gettito dell imposta. C è una perdita di benessere per l impresa. P - t E G BHG: perdita di benessere dell impresa Graficamente tale perdita di benessere è individuata dal triangolo BHG. D DGE: profitti totali dopo l introduzione dell imposta In alternativa, lo stato avrebbe potuto applicare all impresa un imposta in somma fissa tale da mantenere l impresa allo stesso livello di profitti ottenuto con un prezzo pari a p t. In questo caso il gettito sarebbe stato più alto e avrebbe compreso anche l area BHG. quantità
22 Effetto dell imposta sopportata dai produttori prezzo curva di offerta Quanto minore è l elasticità dell offerta, tanto minore sarà l eccesso di pressione dell imposta. Con offerta meno elastica la curva è più rigida, e l area del triangolo BHG si riduce. P P - t E H G B BHG: perdita di benessere dell impresa: con un offerta più rigida è più contenuto quantità
23 Le imposte sul risparmio L allocazione del reddito tra consumo nel periodo corrente e consumo nel futuro è analizzata dalla teoria neoclassica con lo stesso schema interpretativo usato per l allocazione del reddito tra due diversi beni di consumo nello stesso periodo. Si può pensare al consumo corrente e al consumo futuro come a due particolari beni. Rinunciando a 1 di consumo nel periodo corrente, l individuo può ottenere nel periodo successivo un consumo addizionale pari a (1 + r), dove r è il tasso di interesse. 1/(1 + r) è quindi il prezzo relativo del consumo di domani in termini del consumo di oggi.
24 Le imposte sul risparmio Supponiamo che l individuo viva 2 periodi, e indichiamo con w 0 il salario nel primo periodo e w 1 il salario nel secondo periodo. Se nel primo periodo l individuo non risparmiasse né si indebitasse, consumerebbe esattamente il suo salario in ciascun periodo. (1+r)C consumo futuro La ripartizione del consumo tra presente e futuro sarebbe individuata, nel grafico, dalle coordinate del punto W (w 0, w 1 ). Se si indebita, l individuo può consumare più di w 0 nel primo periodo, a spese del consumo nel secondo periodo. Se risparmia, potrà consumare più di w 1 nel secondo periodo ma di meno nel primo. W 1 W In altri termini, il consumatore può consumare: C unità nel primo periodo (1+r)C unità nel secondo periodo Uno qualsiasi dei punti della retta che unisce C e (1+r)C, cioè il vincolo di bilancio. W 0 consumo corrente C
25 Le imposte sul risparmio L utilità del consumatore è rappresentata dalle curve di indifferenza, che in questo caso indicano le combinazioni di consumo presente e consumo futuro che consentono all individuo di raggiungere il medesimo livello di utilità. consumo futuro Curva di indifferenza tra consumo presente e consumo futuro In generale, il consumatore è disposto ad accettare un livello minore di consumo corrente per poter consumare di più in futuro. Via via che diminuisce il consumo corrente, il consumatore sarà sempre meno disposto a sostituirlo col consumo futuro: l utilità marginale del consumo futuro è decrescente. L incremento di consumo futuro necessario per compensare una diminuzione di un unità di consumo corrente diventa sempre più grande via via che diminuisce il consumo corrente cioè che ci si sposta verso sinistra nel grafico. consumo corrente
26 Le imposte sul risparmio consumo futuro Il consumatore decide di allocare il suo reddito tra consumo presente e consumo futuro in corrispondenza del punto di tangenza tra il vincolo di bilancio e la più alta curva di indifferenza possibile. Cioè sceglie l allocazione di consumo presente e consumo futuro che massimizza la sua utilità. W 1 W consumo corrente W 0 C
27 Le imposte sul risparmio Consideriamo ora l effetto di un imposta sul reddito da interesse, con aliquota t. Per un risparmiatore un contribuente il cui consumo nel primo periodo sia stato inferiore a w 0 l effetto reddito dell imposta è negativo. Poiché è diminuito il suo reddito netto, il contribuente riduce il consumo in entrambi i periodi. Dal punto di vista delle scelte allocative (tra consumo presente e futuro), questo implica un aumento del risparmio, dato che diminuisce (anche) il consumo corrente.
28 Le imposte sul risparmio Tuttavia, data la riduzione dell interesse dovuta all imposta, il consumatore riceverà un rendimento minore dal risparmio. 1/(1 + r), il prezzo relativo del consumo di domani in termini del consumo di oggi, è aumentato (r, che è al denominatore, è diminuito). Pertanto l effetto sostituzione scoraggia il consumo nel periodo futuro, cioè il risparmio. L effetto netto dell imposta sul consumo corrente è indeterminato. In teoria, i due effetti potrebbero compensarsi e l imposta potrebbe lasciare invariato il risparmio. Ma questo non vuol dire che l imposta non provocherebbe alcuna distorsione. Vediamo perché.
29 Le imposte sul risparmio Rappresentiamo graficamente il caso in cui l effetto reddito esercitato dall imposta sul risparmio sia esattamente bilanciato dall effetto sostituzione. In altri termini, l imposta non cambia il livello di consumo corrente, che rimane a C 0, né il livello di risparmio. Tuttavia, una distorsione si verifica lo stesso. Per analizzarla, confrontiamo l effetto dell imposta sul risparmio con quello di un imposta in somma fissa, che determina uno spostamento parallelo verso il basso del vincolo di bilancio. consumo futuro C 1 E R E Vincolo di bilancio con un imposta in somma fissa che consente all individuo di conservare la stessa utilità che si ottiene con l introduzione dell imposta sul risparmio Attenzione: nel disegnarla, facciamo riferimento a un imposta in somma fissa tale da esercitare sull utilità complessiva del consumatore lo stesso identico effetto dell imposta sul risparmio. In altri termini, vogliamo riprodurre lo stesso identico effetto reddito, per poterci concentrare sull effetto sostituzione che misura la distorsione, cioè il cambiamento nelle scelte dei consumatori dovuto all introduzione dell imposta. C 0 consumo corrente
30 Le imposte sul risparmio Un imposta in somma fissa concepita in modo tale da lasciare immutato il benessere dell individuo (la sua utilità, misurata dalla curva di indifferenza rossa) avrebbe spostato l equilibrio in E R. consumo futuro Vincolo di bilancio con un imposta in somma fissa che consente all individuo di conservare la stessa utilità che si ottiene con l introduzione dell imposta sul risparmio L imposta sul risparmio concepita in modo tale da lasciare immutato il livello complessivo di risparmio (sempre a C 0 ), cambia i prezzi relativi ed esercita un effetto sostituzione, sposta l equilibrio in E*. C 1 E R E Vincolo di bilancio con un imposta sul risparmio tale da lasciare invariato il livello di risparmio (ovvero il consumo corrente, C 0 : effetto reddito = effetto sostituzione) C* 1 E* In E*, si ha lo stesso livello di consumo corrente, C 0, ma un livello più basso di consumo futuro, ora C* 1. Il livello complessivo di risparmio non è cambiato, ma il consumo futuro è diminuito: c è stata una distorsione. L entità della distorsione dipende dall ampiezza dell effetto sostituzione. C 0 consumo corrente
31 Le imposte sul risparmio Anche in questo caso, la perdita di benessere può essere misurata dall eccesso di pressione. consumo futuro Ricordiamo che l eccesso di pressione è rappresentato dal gettito che si perde introducendo l imposta sul risparmio in luogo dell imposta in somma fissa. C 1 E Graficamente, si tratta della distanza verticale tra il vincolo di bilancio dopo l introduzione dell imposta sul risparmio e il vincolo di bilancio dopo l introduzione dell imposta in somma fissa. C* 1 E R E* Attenzione: bisogna ricordare sempre che queste analisi sono di equilibrio parziale! Cioè la perdita di benessere considerata qui è quella dovuta alla distorsione nei comportamenti (l individuo non fa quello che farebbe se non ci fosse l imposta), ma non tiene conto di eventuali miglioramenti del benessere dovuti proprio all introduzione dell imposta. C 0 consumo corrente
32 Le imposte sul reddito da lavoro Anche l offerta di lavoro considerata qui in termini di ore lavorate può essere analizzata con lo stesso schema usato finora per la scelta di consumo tra due beni. consumo Consumo conseguibile con 16 ore di lavoro al giorno In questo caso i due beni sono: Il tempo libero Il consumo di tutti i beni e servizi che, in assenza di risparmio equivale al reddito, che si suppone essere un espressione delle ore lavorate. In pratica in questo schema è come se la scelta di lavorare fosse equivalente alla scelta di consumare (si lavora per consumare). C Il vincolo di bilancio esprime tutte le possibili combinazioni tra consumo (lavoro) e tempo libero. Ammettendo che si debba dormire almeno 8 ore al giorno: Intercetta con asse y indica la quantità di consumo che si potrebbe realizzare se si lavorasse 16 ore al giorno. Intercetta con l asse x indica la quantità di tempo libero di cui si godrebbe se non si lavorasse affatto (16 ore). O 16 ore di tempo libero al giorno tempo libero L
33 Le imposte sul reddito da lavoro Se si introduce un imposta del 50% del salario, per ogni dato livello di ore lavorate, il consumo dell individuo si riduce della metà. Cioè, a parità di quantità di lavoro offerta, il consumo possibile sarà dimezzato. consumo C L intercetta del vincolo di bilancio con l asse delle ordinate scivola verso il basso (esattamente a metà del segmento CO. Effetto reddito: il lavoratore si è impoverito e a parità di lavoro potrà consumare di meno quindi cercherà di lavorare di più. Effetto sostituzione: lavorare è meno remunerativo il lavoratore cercherà di sostituire il lavoro (e il consumo che ne deriva) col tempo libero. Vincolo di bilancio dopo l introduzione dell imposta sul salario Ancora una volta l effetto complessivo è indeterminato. O L tempo libero
34 Le imposte sul reddito da lavoro consumo Illustriamo graficamente il caso in cui i due effetti si bilancino, cioè siano tali che non muta il numero di ore lavorate (cioè offerte dai lavoratori). C Sul piano grafico ciò si rappresenta col fatto che il nuovo vincolo di bilancio è tangente alla curva di indifferenza in un punto in corrispondenza del quale si domanda la stessa quantità di tempo libero di prima (ma il consumo ovviamente è più basso). Il fatto che effetto reddito ed effetto sostituzione si siano bilanciati non significa che non ci siano state delle distorsioni. E E* Vincolo di bilancio dopo l introduzione dell imposta sul salario O L tempo libero
35 Le imposte sul reddito da lavoro Ancora una volta, per misurare la distorsione dobbiamo confrontare gli effetti dell imposta sul salario con quelli dell imposta in somma fissa concepita in modo tale da garantire al lavoratore lo stesso livello di benessere che si avrebbe con l imposta sul salario (che è comunque più basso rispetto al benessere che si aveva prima dell imposta). consumo C Un imposta in somma fissa così concepita farebbe arretrare parallelamente il vincolo di bilancio fino a renderlo tangente alla curva di utilità rossa. E Il punto di tangenza ora però è diverso e individuato da E**. Qui si offre un po più lavoro (si domanda un po meno tempo libero) e si consuma un po di più. E** E* Vincolo di bilancio dopo l introduzione dell imposta sul salario Ancora una volta la perdita di benessere è data dalla distanza verticale tra i due vincoli di bilancio. O L tempo libero
36 Le imposte sul reddito da lavoro Nota: va ricordato che anche quest ultima analisi, come tutte le altre, è di equilibrio parziale. Non sappiamo quali miglioramenti del benessere potrebbero essere apportati: Dalla spesa pubblica finanziata con l imposta Dal fatto che l imposta sia sul consumo, o sulla produzione, o sul risparmio, o sul salario, piuttosto che in somma fissa.
37 Gli effetti dell imposizione progressiva Finora abbiamo considerato soltanto imposte proporzionali. Per esempio, l imposta sul consumo di birra era un imposta per unità consumata, per cui, se il consumo aumentava, cresceva anche l ammontare dei pagamenti dovuti all imposta. Ora illustreremo brevemente che cosa succede in caso di imposte progressive. Per esempio, l imposta progressiva sul reddito da lavoro che, per i redditi più bassi, può dar luogo a credito d imposta (trasferimenti da parte dello stato al lavoratore povero).
38 Gli effetti dell imposizione progressiva Consideriamo di nuovo il vincolo di bilancio del lavoratore nel caso in cui non ci sia alcuna imposta, LL. consumo L L introduzione di un credito d imposta cambia significativamente il vincolo di bilancio: Nel tratto LA (molto tempo libero, poco consumo: l individuo è povero) il vincolo è più rigido rispetto a LL, cioè il lavoratore può permettersi delle combinazioni di tempo libero e consumo più convenienti: in corrispondenza del medesimo livello (basso) di lavoro, il lavoratore può ora permettersi un consumo più elevato. D C B Nel tratto AB il vecchio e il nuovo vincolo di bilancio sono paralleli. Di nuovo le combinazioni possibili sono più convenienti, ma un po meno di prima. A Nel tratto BC l inclinazione del nuovo vincolo di bilancio comincia ad attenuarsi (nuove combinazioni di tempo libero e consumo comunque convenienti, ma sempre meno). tempo libero Nel tratto CD il lavoratore raggiunge un reddito tale da dover pagare l imposta sul reddito da lavoro (e non gode più del credito d imposta). L
39 Gli effetti dell imposizione progressiva Per un individuo che sta lavorando poco (nel tratto LA del vincolo di bilancio), gli effetti reddito e sostituzione agiscono in direzioni opposte a quelle viste finora: Effetto reddito: spinge a diminuire l offerta di lavoro. Grazie al credito d imposta si è un po più ricchi (si può consumare di più a parità di tempo libero goduto), quindi c è meno bisogno di lavorare. Effetto sostituzione: spinge a lavorare di più, perché il rendimento del lavoro è aumentato. consumo L D C B Per chi si colloca nell intervallo AB si ha solo un effetto reddito: il prezzo relativo di consumo e tempo libero non è cambiato, e adesso, a parità di tempo libero, ci si può permettere un consumo più alto quindi si decide di lavorare di meno. A Per chi si colloca nell intervallo BC: Effetto reddito: spinge a diminuire l offerta di lavoro. Effetto sostituzione: il rendimento del lavoro è un po più basso adesso rispetto a quello conseguibile in corrispondenza del segmento AB si ha uno stimolo a diminuire l offerta di lavoro. L tempo libero
40 Gli effetti dell imposizione progressiva consumo Nel tratto CD, l individuo si trova adesso a dover pagare l imposta. L I due effetti hanno ora un effetto opposto rispetto agli intervalli da L a C (come abbiamo già visto a proposito dell imposta sul salario): Effetto reddito: spinge a lavorare di più, perché l imposta ha diminuito il potere d acquisto. D C B Effetto sostituzione: spinge a lavorare di meno, perché il rendimento del lavoro è più basso. A In ogni caso, aumentano gli incentivi a far parte della forza di lavoro, che normalmente è la condizione necessaria per poter ricevere il credito d imposta. tempo libero L
41 Gli effetti dell imposizione progressiva Nota: chiaramente anche questa analisi è di equilibrio parziale, e non tiene conto di tanti fattori, tra cui, per esempio, l incertezza. Si può ipotizzare che, sia nel tratto LA sia, più in generale, fino al punto C del vincolo di bilancio, il lavoratore povera preferisca aumentare sempre e comunque la sua offerta di lavoro, nella speranza che ciò lo faccia uscire dalla povertà e gli garantisca un flusso futuro di redditi più stabile e sicuro. Inoltre l offerta di lavoro è un concetto multidimensionale: non ci sono soltanto le ore lavorate, ma anche l impegno profuso, l età di ingresso nel mercato del lavoro (cioè la decisione di rinviare la propria offerta di lavoro per poter studiare), la scelta di andare in pensione, le differenze di genere, le scelte di fecondità, eccetera. Questo per dire che l analisi effettuata finora non tiene conto di tanti fattori, tra cui l effetto della precarietà sul benessere individuale.
42 Riepilogo Effetto delle imposte sopportate dai consumatori. Effetto reddito ed effetto sostituzione La misurazione della distorsione (o perdita di benessere) Effetto delle imposte sopportate dai produttori Effetto delle imposte sul risparmio Effetto delle imposte sul reddito da lavoro
43 Esempi di possibili domande d esame Si illustri, anche graficamente, la perdita di benessere legata a un imposta sul consumo. Si illustri, anche graficamente, la perdita di benessere legata a un imposta sulla produzione. Si descrivano, anche graficamente, l effetto reddito e l effetto sostituzione di un imposta sul risparmio. Si illustri, anche graficamente, la distorsione provocata da un imposta sul risparmio che abbia un effetto neutro sull ammontare di risparmio. Si illustrino, anche graficamente, le conseguenze sull offerta di lavoro di un imposta sul reddito da lavoro. Si illustrino, anche graficamente, le conseguenze sull offerta di lavoro di un imposizione progressiva che contempla credito d imposta.
Capitolo 20: Scelta Intertemporale
Capitolo 20: Scelta Intertemporale 20.1: Introduzione Gli elementi di teoria economica trattati finora possono essere applicati a vari contesti. Tra questi, due rivestono particolare importanza: la scelta
Beni pubblici e beni privati forniti dal settore pubblico
Beni pubblici e beni privati forniti dal settore pubblico Obiettivi delle prossime due lezioni Che cosa distingue i beni pubblici, tipicamente forniti dal settore pubblico, dai beni forniti dal mercato?
Capitolo 26: Il mercato del lavoro
Capitolo 26: Il mercato del lavoro 26.1: Introduzione In questo capitolo applichiamo l analisi della domanda e dell offerta ad un mercato che riveste particolare importanza: il mercato del lavoro. Utilizziamo
Domanda e offerta di lavoro
Domanda e offerta di lavoro 1. Assumere (e licenziare) lavoratori Anche la decisione di assumere o licenziare lavoratori dipende dai costi che si devono sostenere e dai ricavi che si possono ottenere.
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
Scelta intertemporale: Consumo vs. risparmio
Scelta intertemporale: Consumo vs. risparmio Fino a questo punto abbiamo considerato solo modelli statici, cioè modelli che non hanno una dimensione temporale. In realtà i consumatori devono scegliere
REGOLAZIONE (E TASSAZIONE OTTIMALE) DI UN MONOPOLIO CON PIÙ LINEE DI PRODUZIONE
REGOLAZIONE (E TASSAZIONE OTTIMALE) DI UN MONOPOLIO CON PIÙ LINEE DI PRODUZIONE Nella Sezione 16.5 abbiamo visto come un regolatore che voglia fissare il prezzo del monopolista in modo da minimizzare la
Ipotesi sulle preferenze
La teoria delle scelte del consumatore La teoria delle scelte del consumatore Descrive come i consumatori distribuiscono i propri redditi tra differenti beni e servizi per massimizzare il proprio benessere.
Master della filiera cereagricola. Impresa e mercati. Facoltà di Agraria Università di Teramo. Giovanni Di Bartolomeo Stefano Papa
Master della filiera cereagricola Giovanni Di Bartolomeo Stefano Papa Facoltà di Agraria Università di Teramo Impresa e mercati Parte prima L impresa L impresa e il suo problema economico L economia studia
Esercizi su domanda e offerta. 24 novembre 2010
Esercizi su domanda e offerta 24 novembre 2010 Domande Domanda 1* Cosa si intende per spesa totale di un consumatore per un dato bene? Descrivete come essa varia quando il prezzo del bene considerato aumenta
Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM
Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM 2 OBIETTIVO: Il modello IS-LM Fornire uno schema concettuale per analizzare la determinazione congiunta della produzione e del tasso
Efficienza ed equità
Efficienza ed equità Efficienza ed equità Abbiamo visto nelle lezioni precedenti che, nella situazione ideale di assenza di fallimenti del mercato, il mercato condurrebbe a un risultato Pareto-efficiente.
Capitolo 22: Lo scambio nel mercato dei capitali
Capitolo 22: Lo scambio nel mercato dei capitali 22.1: Introduzione In questo capitolo analizziamo lo scambio nel mercato dei capitali, dove si incontrano la domanda di prestito e l offerta di credito.
La Massimizzazione del profitto
La Massimizzazione del profitto Studio del comportamento dell impresa, soggetto a vincoli quando si compiono scelte. Ora vedremo un modello per analizzare le scelte di quantità prodotta e come produrla.
Capitolo 23: Scelta in condizioni di incertezza
Capitolo 23: Scelta in condizioni di incertezza 23.1: Introduzione In questo capitolo studiamo la scelta ottima del consumatore in condizioni di incertezza, vale a dire in situazioni tali che il consumatore
Vincolo di bilancio del consumatore, paniere ottimo
Microeconomia, Esercitazione 2 (26/02/204) Vincolo di bilancio del consumatore, paniere ottimo Dott. Giuseppe Francesco Gori Domande a risposta multipla ) Antonio compra solo due beni, sigarette e banane.
Capitolo 3. Il comportamento del consumatore. Temi da discutere. Il comportamento del consumatore. Il comportamento del consumatore
Temi da discutere Capitolo 3 Il comportamento del consumatore L utilità marginale Il comportamento del consumatore Due applicazioni che illustrano l importanza della teoria economica del consumatore sono:
CAPITOLO 18 L investimento
CAPITOLO 18 L investimento Domande di ripasso 1. Nel modello neoclassico dell investimento, le imprese traggono vantaggio dall aumentare la propria dotazione di capitale se la rendita reale del capitale
MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza
MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza 1 Dotazioni iniziali Il consumatore dispone ora non di un dato reddito monetario ma di un ammontare
ELASTICITÀ. Sarebbe conveniente per il produttore aumentare ulteriormente il prezzo nella stessa misura del caso
Esercizio 1 Data la funzione di domanda: ELASTICITÀ Dire se partendo da un livello di prezzo p 1 = 1.5, al produttore converrà aumentare il prezzo fino al livello p 2 = 2. Sarebbe conveniente per il produttore
Il sistema fiscale. Teoria
Il sistema fiscale Teoria Il sistema fiscale: aspetti generali I fallimenti del mercato ci dicono che una serie di beni devono essere prodotti dallo Stato per ragioni di efficienza: difesa (beni pubblici);
Le preferenze e la scelta
Capitolo 3: Teoria del consumo Le preferenze e la scelta 1 Argomenti trattati in questo capitolo Usiamo le preferenze dei consumatori per costruire la funzione di domanda individuale e di mercato Studiamo
CAPITOLO SECONDO RICHIAMI DI MICROECONOMIA
CAPITOLO SECONDO RICHIAMI DI MICROECONOMIA SOMMARIO: 2.1 La domanda. - 2.2 Costi, economie di scala ed economie di varietà. - 2.2.1 I costi. - 2.2.2 Le economie di scala. - 2.2.3 Le economie di varietà.
Indice. 1 La disoccupazione ---------------------------------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6
INEGNAMENO DI EONOMIA OLIIA LEZIONE VIII IL EORE DELL OUAZIONE ROF. ALDO VAOLA Economia olitica Indice 1 La disoccupazione ----------------------------------------------------------------------------------------
Lezione 5. Argomenti. Premessa Vincolo di bilancio La scelta ottima del consumatore
Lezione 5 Argomenti Premessa Vincolo di bilancio La scelta ottima del consumatore 5.1 PREESSA Nonostante le preferenze portino a desiderare quantità crescenti di beni, nella realtà gli individui non sono
Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale. Lezione 24 Il mercato dei beni
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 24 Il mercato dei beni Prof. Gianmaria Martini Domanda ed offerta Uno degli schemi logici fondamentali dell analisi economica
MINIMIZZAZIONE DEI COSTI
Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2009/2010 MINIMIZZAZIONE DEI COSTI Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@univpm.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi
Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 7 e 8
Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 7 e 8 Domanda 1 Dite quale delle seguenti non è una caratteristica di un mercato perfettamente competitivo:
Economia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1
Economia Applicata ai sistemi produttivi 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Schema della lezione di oggi Argomento della lezione: il comportamento del consumatore. Gli economisti assumono che il
La Minimizzazione dei costi
La Minimizzazione dei costi Il nostro obiettivo è lo studio del comportamento di un impresa che massimizza il profitto sia in mercati concorrenziali che non concorrenziali. Ora vedremo la fase della minimizzazione
Capitolo 11. Estensione del modello a prezzi vischiosi: altri strumenti analitici. Francesco Prota
Capitolo 11 Estensione del modello a prezzi vischiosi: altri strumenti analitici Francesco Prota Piano della lezione Lo stock di moneta e l equilibrio nel mercato monetario: la curva LM Il modello IS-LM
Scelte in condizioni di rischio e incertezza
CAPITOLO 5 Scelte in condizioni di rischio e incertezza Esercizio 5.1. Tizio ha risparmiato nel corso dell anno 500 euro; può investirli in obbligazioni che rendono, in modo certo, il 10% oppure in azioni
Macroeconomia, Esercitazione 2.
Macroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori e Gianluca Antonecchia (gianluca.antonecchia@studio.unibo.it) 1.1 Domanda e Offerta aggregate/1 In un sistema economico privo di settore pubblico,
I costi. Costi economici vs. costi contabili
I costi Costi economici vs. costi contabili I costi economici connessi alla produzione di una certa quantità di output Y includono tutte le spese per i fattori produttivi. In altre parole, i costi economici
Indice. 1 La teoria del prezzo di mercato (domanda e offerta di un bene) -------------------------------- 3
INSEGNAMENTO DI ECONOMIA POLITICA LEZIONE II IL MERCATO PROF. ALDO VASTOLA Indice 1 La teoria del prezzo di mercato (domanda e offerta di un bene) -------------------------------- 3 1.1. Applicazioni della
Lezione 26 (BAG cap. 24)
Lezione 26 (BAG cap. 24) Politica Monetaria e Fiscale: regole e vincoli Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia Cosa sappiamo Nel breve periodo la politica monetaria influisce sia
I COSTI PROF. MATTIA LETTIERI
I COSTI ROF. MATTIA LETTIERI Indice 1. LE FUNZIONI DI COSTO --------------------------------------------------------------------------------------------------- 3 2. I COSTI DELL IMRESA NEL BREVE ERIODO
Capitolo 5. La teoria della domanda. Soluzioni delle Domande di ripasso
Capitolo 5 La teoria della domanda Soluzioni delle Domande di ripasso 1. La curva prezzo-consumo mostra l insieme dei panieri ottimi di due beni, diciamo X e Y, corrispondenti a diversi livelli del prezzo
No (questo accadrebbe, all incirca, se l elasticità fosse pari a -2) 1.5.3. FALSO. Un aumento del prezzo dell 1%
Facoltà di Economia Test intermedio di Microeconomia A-K del 7/04/011 Turno A-C SOLUZIONI 1. Attenzione: in questo prototipo l ordine delle domande è diverso da quello di ciascuno dei vostri compiti; inoltre,
Lezione 14. Risparmio e investimento. Leonardo Bargigli
Lezione 14. Risparmio e investimento Leonardo Bargigli Risparmio e investimento nella contabilità nazionale Ripartiamo dalla definizione di PIL in termini di spesa finale Y = C + I + G + NX Consideriamo
Indice. 1 Il settore reale --------------------------------------------------------------------------------------------- 3
INSEGNAMENTO DI ECONOMIA POLITICA LEZIONE VI IL MERCATO REALE PROF. ALDO VASTOLA Indice 1 Il settore reale ---------------------------------------------------------------------------------------------
OFFERTA DI LAVORO [Borjas 1.1-1.7]
OFFERTA DI LAVORO [Borjas 1.1-1.7] hi lavora nel mercato? dipende, offerta di lavoro varia tra tipi di persona (uomini/donne, giovani/adulti) tra Paesi (configurazioni diverse) nel tempo (al variare delle
ESERCITAZIONI per il corso di ECONOMIA DELL ARTE E DELLA CULTURA 1 1 MODULO (prof. Bianchi) a.a. 2007-2008
ESERCITAZIONI per il corso di ECONOMIA DELL ARTE E DELLA CULTURA 1 1 MODULO (prof. Bianchi) a.a. 2007-2008 A. Il modello macroeconomico in economia chiusa e senza settore pubblico. A.1. Un sistema economico
Capitolo 10 Z Elasticità della domanda
Capitolo 10 Z Elasticità della domanda Sommario Z 1. L elasticità della domanda rispetto al prezzo. - 2. La misura dell elasticità. - 3. I fattori determinanti l elasticità. - 4. L elasticità rispetto
Capitolo 8. La massimizzazione del profitto e l offerta concorrenziale. F. Barigozzi Microeconomia CLEC 1
Capitolo 8 La massimizzazione del profitto e l offerta concorrenziale F. Barigozzi Microeconomia CLEC 1 Argomenti trattati nel capitolo I mercati in concorrenza perfetta La massimizzazione del profitto
Esercitazione del 5/10/09
Esercitazione del 5/10/09 A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) Corso di Microeconomia, Docente Luigi Marattin 1 Esercizi. 1.1 Le curve di domanda e di offerta in un dato mercato sono date da:
Equilibrio di mercato e analisi di statica comparata
CAPITOLO 1 Equilibrio di mercato e analisi di statica comparata Esercizio 1.1. Si consideri un mercato per un determinato bene. La curva di offerta delle imprese è Q S = 60 + p, quella di domanda dei consumatori
SIMULAZIONE PROVA DI ECONOMIA POLITICA (PRIMA PARTE DEL PROGRAMMA: CAPP. 2,4,5,7,21) ANNO ACCADEMICO 2011/2012
SIMULAZIONE PROVA DI ECONOMIA POLITICA (PRIMA PARTE DEL PROGRAMMA: CAPP. 2,4,5,7,21) ANNO ACCADEMICO 2011/2012 La prova d esame completa comprende 6 domande a risposta multipla più 4 esercizi articolati
La scelta razionale del consumatore (Frank - Capitolo 3)
La scelta razionale del consumatore (Frank - Capitolo 3) L'INSIEME OPPORTUNITÁ E IL VINCOLO DI BILANCIO Un paniere di beni rappresenta una combinazione di beni o servizi Il vincolo di bilancio o retta
INTRODUZIONE ALLA MICROECONOMIA [F O] / Prova finale 14 Gennaio 2005. Nome.. Cognome. Matricola. Corso di laurea: CLEMI CLEA CLSES
INTRODUZIONE ALLA MICROECONOMIA [F O] / Prova finale 14 Gennaio 2005 A Nome.. Cognome. Matricola. Corso di laurea: CLEMI CLEA CLSES Istruzioni: rispondete alle domande segnando con una crocetta la lettera
Corso di Macroeconomia. Il modello IS-LM. Appunti
Corso di Macroeconomia Il modello IS-LM Appunti 1 Le ipotesi 1. Il livello dei prezzi è fisso. 2. L analisi è limitata al breve periodo. La funzione degli investimenti A differenza del modello reddito-spesa,
Il modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1
Capitolo 5: Preferenze
Capitolo 5: Preferenze 5.1: Introduzione Le preferenze individuali alla base dell analisi dei capitoli 3 e 4 vengono rappresentate graficamente da curve di indifferenza parallele in direzione verticale
Le componenti della domanda aggregata
Le componenti della domanda aggregata Lezione 3 Lezione 3 Economia Politica - Macroeconomia 1 Le componenti della domanda aggregata Ricordiamole: Consumo (C) Investimento (I) Spesa Pubblica (G) Ricordiamo
L efficienza del mercato
L efficienza del mercato I mercantilisti, Smith e il mercato Prima di Smith, era ampiamente diffusa l idea che il migliore raggiungimento dell interesse pubblico richiedesse un intervento attivo dello
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale. G. Pignataro Microeconomia SPOSI
Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale 1 Mercati perfettamente concorrenziali 1. Price taking Poiché ogni impresa vende una porzione relativamente piccola della produzione complessiva del
Aspettative, consumo e investimento
Aspettative, consumo e investimento In questa lezione: Studiamo come le aspettative di reddito e ricchezza futuro determinano le decisioni di consumo e investimento degli individui. Studiamo cosa determina
La scelta in condizioni di incertezza
La scelta in condizioni di incertezza 1 Stati di natura e utilità attesa. L approccio delle preferenza per gli stati Il problema posto dall incertezza riformulato (state-preference approach). L individuo
Il mercato di monopolio
Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con
Microeconomia A-K, Prof Giorgio Rampa a.a. 2011-2012. Svolgimento della prova scritta di Microeconomia AK del 19 settembre 2012
Svolgimento della prova scritta di Microeconomia AK del 19 settembre 2012 A DEFINIZIONI - Si definiscano sinteticamente i termini anche con l ausilio, qualora necessario, di formule e grafici. 1. Beni
Microeconomia, Esercitazione 3 Effetto reddito, sostituzione, variazione compensativa, domanda di mercato, surplus del consumatore.
Microeconomia, Esercitazione 3 Effetto reddito, sostituzione, variazione compensativa, domanda di mercato, surplus del consumatore. Dott. Giuseppe Francesco Gori Domande a risposta multipla ) Se nel mercato
LA MASSIMIZZAZIONE DEI PROFITTI NEL BREVE PERIODO
1 LA MASSIMIZZAZIONE DEI PROFITTI NEL BREVE PERIODO 1 La nozione di breve e di lungo periodo Una assunzione rilevante della teoria del comportamento dell'impresa sviluppato in precedenza è che l'impresa
Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale
Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Scelta
Discuteremo di. Domanda individuale e domanda di mercato. Scelta razionale
Discuteremo di. La determinazione dell insieme delle alternative all interno del quale sceglie il consumatore La descrizione e la rappresentazione delle sue preferenze Come si determina la scelta ottima
Corso di Economia Politica (a.a. 2007-8) Esercitazioni - Microeconomia
Corso di Economia Politica (a.a. 007-8) Esercitazioni - Microeconomia Capitolo 6: Problemi 5, 6, 8, 9 Capitolo 7: Problemi 1,, 4 Capitolo 8: Problemi 3, 10 Capitolo 9: Problemi 3, 4, 7, 9 Capitolo 10:
SCAMBIO EFFICIENTE. Cos è la Scatola di Edgeworth?
SCAMBIO EFFICIENTE Per determinare se l equilibrio competitivo soddisfa la condizione di scambio efficiente, dovremo sviluppare uno strumento grafico chiamato la Scatola di Edgeworth e utilizzato per descrivere
Scelta intertemporale. Lezione 9. Valori presenti e futuri. Valore futuro
Scelta Lezione 9 Scelta Di solito il reddito arriva ad intervalli, per esempio lo stipendio mensile. Quindi si pone il problema di decidere se (e quanto) risparmiare in un periodo per consumare più tardi.
Capitolo 7. Efficienza e scambio. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke
Capitolo 7 Efficienza e scambio Pareto-efficienza L efficienza in senso economico ha una definizione ristretta che prende il nome da un economista italiano (Vilfredo Pareto) una allocazione è efficiente
Scelte in condizione di incertezza
Scelte in condizione di incertezza Tutti i problemi di decisione che abbiamo considerato finora erano caratterizzati dal fatto che ogni possibile scelta dei decisori portava a un esito certo. In questo
La curva di offerta. La curva di offerta
La curva di offerta La curva di offerta Un diagramma che mostra la quantità di un bene che i venditori desiderano vendere per un dato prezzo rapporto tra prezzo e quantità offerta Ha pendenza positiva
ECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro
ECONOMIA DEL LAVORO Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro Offerta di lavoro - Le preferenze del lavoratore Il luogo delle combinazioni di C e L che generano lo stesso livello di U (e.g.
La teoria dell offerta
La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare
Il comportamento del consumatore
Il comportamento del consumatore Le preferenze del consumatore I vincoli di bilancio La scelta del consumatore Preferenze rivelate Utilità marginale e scelta del consumatore 1 Teoria del comportamento
5.4 Risposte alle domande di ripasso
34 Capitolo 5 5.4 Risposte alle domande di ripasso 1. Poiché in seguito all applicazione dell imposta la benzina diventerà comunque relativamente più costosa rispetto ad altri beni, i consumatori tenderanno
Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni
Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni Daria Vigani Maggio 204. In ciascuna delle seguenti situazioni calcolate risparmio nazionale,
ESERCITAZIONI di MICROECONOMIA (A-K) a.a. 2008/2009
ESERCITAZIONI di MICROECONOMIA (A-K) a.a. 28/29 M. Bonacina - Università degli Studi di Pavia monica.bonacina@unibocconi.it 1 INTERDIPENDENZA E VANTAGGI DEL COMMERCIO & LE FORZE DI MERCATO - Soluzioni
Indicando con x i minuti di conversazione effettuati in un mese, con la spesa totale nel mese e con il costo medio al minuto:
PROBLEMA 1. Il piano tariffario proposto da un operatore telefonico prevede, per le telefonate all estero, un canone fisso di 10 euro al mese, più 10 centesimi per ogni minuto di conversazione. Indicando
Lezione 8 (Capitolo 12 De Long)
Lezione 8 (Capitolo 12 De Long) Curva di Phillips e aspettative R. Capolupo- Macro 2 1 Legame tra modello a prezzi vischiosi e quello a prezzi flessibili Il passaggio dal modello a prezzi vischiosi al
LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ
LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ In questa Appendice mostreremo come trovare la tariffa in due parti che massimizza i profitti di Clearvoice,
Produzione e tasso di cambio nel breve periodo
Produzione e tasso di cambio nel breve periodo Determinanti della domanda aggregata nel breve periodo Un modello di breve periodo dell equilibrio del mercato dei beni Un modello di breve periodo dell equilibrio
Fallimenti del mercato: Il monopolio
Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Fallimenti del mercato: Il monopolio Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Concorrenza imperfetta La concorrenza
Basi di matematica per il corso di micro
Basi di matematica per il corso di micro Microeconomia (anno accademico 2006-2007) Lezione del 21 Marzo 2007 Marianna Belloc 1 Le funzioni 1.1 Definizione Una funzione è una regola che descrive una relazione
Capitolo IV. I mercati finanziari
Capitolo IV. I mercati finanziari 2 I MERCATI FINANZIARI OBIETTIVO: SPIEGARE COME SI DETERMINANO I TASSI DI INTERESSE E COME LA BANCA CENTRALE PUO INFLUENZARLI LA DOMANDA DI MONETA DETERMINAZIONE DEL TASSO
Domanda, offerta, beneficio marginale, costo marginale e surplus
omanda, offerta, beneficio marginale, costo marginale e surplus Il comportamento dei consumatori relativamente ad un certo bene viene, come noto, descritto di solito tramite una curva di domanda: una curva
CAPITOLO 1 OFFERTA DI LAVORO
CAPITOLO 1 OFFERTA DI LAVORO 1-1. Quante ore allocherà un individuo alle attività di tempo libero se le sue curve di indifferenza tra consumo e beni sono concave verso l origine? Il lavoratore o lavorerà
Crescita della moneta e inflazione
Crescita della moneta e inflazione Alcune osservazioni e definizioni L aumento del livello generale dei prezzi è detto inflazione. Ultimi 60 anni: variazione media del 5% annuale. Effetto: i prezzi sono
Domanda e offerta aggregata
Domanda e offerta aggregata Breve e lungo periodo L andamento del Pil nel lungo periodo dipende dai fattori che spiegano la crescita: la forza lavoro, la disponibilità di capitale fisico e umano, le risorse
EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE PROF. MATTIA LETTIERI
EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE PROF. MATTIA LETTIERI Indice 1 EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE ------------------------------------------------------------------------------ 3 2 L EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE
Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.
acroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 oneta/1 Sapendo che il PIL reale nel 2008 è pari a 50.000 euro e nel 2009 a 60.000 euro, che dal 2008 al
Il concetto di elasticità della domanda rispetto al prezzo è di importanza cruciale per anticipare l esito di variazioni di prezzo (legate ad esempio
L elasticità Cap.4 L elasticità Fin ora abbiamo visto come domanda e offerta di un bene reagiscano a variazioni del prezzo del bene Sono state tutte considerazioni qualitative (direzione del cambiamento)
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
La produzione. Produzione
La produzione Produzione > La produzione è attività che consiste nella combinazione di fattori produttivi (input) e nella loro trasformazione in prodotti (output) direttamente consumabili destinati ad
LEZIONE 4. Il Capital Asset Pricing Model. Professor Tullio Fumagalli Corso di Finanza Aziendale Università degli Studi di Bergamo.
LEZIONE 4 Il Capital Asset Pricing Model 1 Generalità 1 Generalità (1) Il Capital Asset Pricing Model è un modello di equilibrio dei mercati che consente di individuare una precisa relazione tra rendimento
Modello neoclassico per la specializzazione internazionale: Heckscher-Ohlin
Corso di Politica Economica Europee Stefano Papa spapa@uniroma1.it Modello neoclassico per la specializzazione internazionale: Heckscher-Ohlin Facoltà di Economica Università di Roma Sapienza Da produttività
UN APPLICAZIONE PRATICA: IL COSTO DELLA TASSAZIONE
Università degli studi di MACERATA ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2012/2013 UN APPLICAZIONE PRATICA: IL COSTO Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi
12.4 Risposte alle domande di ripasso
Il monopolio 81 12.4 Risposte alle domande di ripasso 1. Controllo su input fondamentali; economie di scala; brevetti; economie di rete; licenze governative. Nel lungo periodo il controllo sugli input
5.7. Assicurazione e equilibri di separazione.
ELORTO DL PR ON LINE DI ECONOMI DEI CONTRTTI 5.7. ssicurazione e equilibri di separazione. In questo paragrafo esaminiamo l attività di screening di una compagnia assicurativa (per definizione neutrale
Esercitazione 9 Dott.ssa Sabrina Pedrini 29/04/2015. Domande a risposta multipla
Esercitazione 9 Dott.ssa Sabrina Pedrini 29/04/2015 Domande a risposta multipla 1) Il primo teorema dell economia del benessere sostiene che: a) L equilibrio competitivo dipende dal potere contrattuale
Massimizzazione del profitto
Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale Mercati perfettamente concorrenziali Massimizzazione del profitto Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto La scelta di produzione