PREFETTURA DI PESARO E URBINO

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1 PIANO PROVINCIALE PER LA RICERCA DI PERSONE SCOMPARSE PREMESSA Il presente piano, in base alle linee guida di cui alle Circolari del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse n.832 del 5/8/2010 e n.1126 del , nonché al protocollo di intesa tra il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile ed il Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, intende stabilire le procedure da seguire per l attivazione di ricerche coordinate di persone scomparse, definendo l assetto organizzativo, i ruoli operativi e le attività connesse alle battute di ricerca, fatte salve le prerogative riservate dalla legge all Autorità Giudiziaria competente, nonché alla Forza di polizia procedente, dal momento in cui emerga il possibile collegamento della scomparsa con la commissione di un reato. Il piano dev'essere attivato solo quando risulti necessario integrare la Forza di polizia procedente (o l'ente per primo attivato per le ricerche) con l impiego di altre Forze, Corpi, Enti ed organizzazioni di volontariato nell effettuazione di mirate attività di perlustrazione del territorio e di "battute di ricerca" e, pertanto, si renda necessario il coordinamento delle componenti interessate all attuazione del presente piano. 1. INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI E RELATIVE COMPETENZE IN RELAZIONE AL PRESENTE PIANO Prefetto e Ufficio Territoriale di Governo Coordinamento generale dell attività di ricerca Autorità Giudiziaria Competente Coordinamento indagini ed investigazioni in caso di reati Questura Polizia di Stato Attività di investigazione, attività di ricerca Arma dei Carabinieri Attività di investigazione, attività di ricerca 1

2 Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Responsabile Unità Operativa di ricerca (eccetto scomparsa in mare), soccorso tecnico, supporto tecnico e logistico Capitaneria di Porto Guardia Costiera Responsabile Unità Operativa di ricerca in mare, attività di ricerca, supporto tecnico e logistico Corpo Forestale dello Stato Attività di investigazione, Attività di ricerca, supporto logistico Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Attività di ricerca e soccorso tecnico Guardia di Finanza Attività di ricerca, supporto logistico Croce Rossa Italiana Attività di ricerca, supporto logistico, sanitario e psicologico Regione Marche - Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e protezione civile Sistema locale di Protezione Civile Attività di ricerca e supporto logistico Sindaco Autorità di Polizia Locale, supporto logistico Polizia Locale Concorso in ordine pubblico, viabilità e traffico mezzi ricerca e soccorso ASUR Marche ZZ.TT. 1, 2 e 3 Servizi socio-assistenziali Attività di assistenza e supporto psicologico Servizio pronto intervento 118 Soccorso e assistenza sanitaria Organizzazioni di volontariato di protezione civile Attività di ricerca e supporto logistico Associazioni di Volontariato (Penelope, Telefono azzurro, Alzhaimer uniti, etc.) Attività di assistenza e supporto psicologico 2

3 2. TIPOLOGIE DI SCOMPARSA - DEFINIZIONI Notizia non qualificata Località non definita, tempi e modalità della scomparsa dubbi. Notizia qualificata Località definita, tempo di scomparsa noto. Persona scomparsa Individuo non più rintracciabile nei suoi spazi di vita a causa di atti criminali, allontanamento volontario non preavvisato, ovvero per motivi ascrivibili alla seguente casistica: - Perdita dell orientamento - Infortunio - Sfinimento - Peggioramento delle condizioni di salute - Problemi psichici - Condizioni meteo avverse e/o sopravvenuta oscurità Una persona verrà definita scomparsa fino a quando non verranno accertate le cause della sua sparizione. 3. ALLARME DI SCOMPARSA E FASE INFORMATIVA. ACQUISIZIONE NOTIZIE SULLO SCOMPARSO. PROCEDURE DI ATTIVAZIONE Segnalazione di scomparsa L operatore della sala/centrale operativa della Forza di polizia o dell organo di soccorso che riceve la segnalazione telefonica di scomparsa assume dall interlocutore i dati forniti secondo la Scheda unificata di segnalazione persona dispersa (vedi allegato 1) ovvero altra scheda già prevista da protocolli interni per il servizio 118, operando contestualmente una prima valutazione dell attendibilità delle informazioni ricevute attraverso le apposite voci della scheda stessa e con la chiamata di controllo al segnalante; contestualmente lo invita a recarsi immediatamente presso il più vicino posto di polizia per formalizzare la segnalazione, invitandolo a fornire una fotografia dello scomparso. In esito alla formalizzazione della segnalazione, la forza di polizia procedente 3

4 compila la scheda in allegato 2 (se l interlocutore è disabile o impossibilitato a muoversi per motivi di salute, si verificherà la possibilità di assumere le informazioni necessarie presso il domicilio). Se la segnalazione telefonica di scomparsa non è ricevuta dalla Polizia di Stato o dai Carabinieri, l operatore dell Ente ricevente provvederà ad avvertire immediatamente il numero unico di emergenza 112, ovvero il 113, il cui operatore allerterà il funzionario/ufficiale di turno della Polizia di Stato o dell Arma dei Carabinieri, in base alla suddivisione delle aree di cui alla vigente pianificazione di controllo del territorio. In caso di scomparsa in mare andrà sempre immediatamente allertata la Capitaneria di Porto. In ogni caso viene allertato il servizio 118. La partenza di mezzi di soccorso sanitario dovrà essere chiesta solo se effettivamente necessaria. Al contempo viene allertata l A.S.U.R. competente per territorio per gli eventuali servizi di assistenza socio-sanitaria diversi dal pronto soccorso Attivazione delle ricerche. Procedura ordinaria. Il funzionario/ufficiale di turno della Forza di polizia procedente o di altro Ente/Ufficio/Comando ricevente, riscontrato che sussista una notizia qualificata di scomparsa, risultando sufficientemente definita l area da cui far partire le ricerche e il tempo della scomparsa, e valutata la necessità di coinvolgere gli altri Enti nell attività di ricerca, allerta telefonicamente: - l Ente il cui funzionario è individuato come coordinatore delle Unità Operativa di Ricerca (U.O.R.) in base al par. 4 e successivi subpar.; - la Prefettura; indicando sommariamente le generalità dello scomparso e il luogo da cui far partire le ricerche. Non appena possibile provvederà a far pervenire ai predetti Uffici via fax o anche la scheda informativa in allegato 1. Una volta allertato, l Ente coordinatore delle U.O.R., assunte eventualmente anche ulteriori informazioni, provvederà ad allertare tutti gli altri soccorritori previsti dallo scenario di riferimento fissando il luogo dell incontro e le eventuali necessità tecnico-logistiche per la conduzione delle ricerche. La Prefettura, valutata la necessità di attivare il piano, trasmette con il mezzo più rapido agli enti, uffici e comandi indicati al par.4 e successivi subpar., nonché al Soccorso Sanitario 118, il messaggio di attivazione delle ricerche (allegato 3) cui è unita copia della citata scheda in allegato 1. Il messaggio di attivazione delle ricerche è trasmesso per conoscenza al Sindaco (o suo sostituto) del Comune interessato, che, ove possibile, andrà anche informato personalmente a mezzo telefono. Non appena disponibile, viene anche trasmessa agli stessi indirizzi la scheda in allegato 2. Nel momento in cui il piano è attivato, un funzionario della Prefettura assume le funzioni di Coordinatore dell attività di ricerca. Quest ultimo assicura il raccordo 4

5 tra l attività di indagine condotta dalla Forza di polizia procedente, fatto salvo il segreto istruttorio, e l attività di ricerca sul campo condotta dalle unità operative di ricerca e cura il costante interscambio e comparazione tra le risultanze dell attività investigativa e quella di ricerca. Il coordinatore dell attività di ricerca deve essere informato di eventuali criticità riscontrate durante le ricerche. Al contempo, quando il piano è attivato, nel luogo di avvio delle ricerche, in base a quanto previsto dal par. 4 e successivi subpar., il Coordinatore delle Unità Operative di Ricerca assume la direzione delle ricerche sul campo. Il Coordinatore delle U.O.R. riferisce costantemente al Coordinatore dell attività di ricerca sull andamento delle battute di ricerca. Resta, peraltro, inteso che tutte le altre attività, diverse dalla ricerca sul campo, correlate alla ricerca di persone scomparse (quali attività tecniche di localizzazione di cellulari, l'escussione di persone informate sui fatti o in grado di riferire notizie utili, perquisizioni di appartamenti o di blocchi di edifici) rimangono di competenza della Forza di polizia procedente, che si impegna a portare a conoscenza tempestivamente del coordinatore delle U.O.R. gli esiti delle stesse (eventualmente in accordo con l'autorità Giudiziaria, in caso si tratti di indagini preliminari), allorquando questi servano ad orientare le ricerche, a restringere o meglio delimitare il campo d'azione. Resta parimenti inteso che, fino al momento in cui il presente piano non è stato attivato secondo le previste modalità, l'attività di ricerca è ancora nella responsabilità della singola Forza di polizia/ente interessato, che può richiedere direttamente, per singole attività di ricerca o ispezioni in zone delimitate e impervie e/o di difficile accesso, tali da necessitare particolari competenze o attrezzature (pozzi, specchi d acqua, anfratti, ecc.), l intervento di uno o più tra gli enti competenti (Vigili del fuoco, Capitaneria di porto, C.N.S.A.S., ecc..). Qualora dalla segnalazione di scomparsa o dai primi accertamenti emergano fondati elementi di notizia di reato, il funzionario/ufficiale di turno della Forza di polizia procedente assume con ogni consentita sollecitudine le necessarie intese con l A.G. competente. La Forza di polizia procedente tiene costantemente informato il funzionario della Prefettura Coordinatore dell attività di ricerca dell andamento delle attività di sua spettanza Attivazione delle ricerche. Procedura speditiva. Qualora sia del tutto evidente l esigenza di immediato avvio delle ricerche, l Ente/Ufficio/Comando che ha ricevuto la segnalazione di scomparsa può procedere immediatamente all attivazione col mezzo più rapido di proprio personale, di personale del 5

6 C.N.S.A.S. e di personale volontario di organizzazioni territoriali di protezione civile, secondo gli scenari previsti al par.4 e successivi subpar., allo scopo di anticipare i tempi, provvedendo di seguito ad informare le Forze di polizia e la Prefettura, per le susseguenti disposizioni, secondo quanto previsto dal precedente paragrafo. In ogni caso viene allertato il servizio 118. La partenza di mezzi di soccorso sanitario dovrà essere chiesta solo se effettivamente occorra Attivazione delle organizzazioni di volontariato di protezione civile. Se risulta necessario ricorrere all intervento di tali organizzazioni, il funzionario della Prefettura Coordinatore dell attività di ricerca informa la S.O.U.P. della Regione Marche per permettere una tempestiva eventuale attivazione del volontariato, del C.A.P.I. e del Centro Funzionale. Relativamente all attivazione del volontariato, il funzionario reperibile del Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per la protezione civile, allertato dalla S.O.U.P. valuterà, in funzione dello scenario, se inviare o meno un proprio rappresentante presso il luogo di intervento dell Unità Operativa. Va sottolineato che anche nel caso di attivazione del solo Gruppo comunale di protezione civile, deve essere data tempestiva comunicazione alla S.O.U.P. per l attivazione dell assicurazione a favore dei volontari e per la richiesta, se necessario, dei benefici di cui agli artt.9 e 10 del DPR 194/ Sala operativa In caso di ricerche di particolare complessità e con possibili implicazioni di ordine e sicurezza pubblica, la Prefettura promuove ogni opportuna attività di coordinamento di carattere generale, anche attivando la propria sala operativa. 4. PIANO DI RICERCA 4.1. Conduzione delle ricerche in relazione ai diversi scenari Le ricerche nell area interessata sono condotte mediante unità di ricerca composte come di seguito indicato, secondo lo scenario di scomparsa, che sono dirette in loco dal Coordinatore delle Unità Operative di Ricerca (U.O.R.) individuato in base alle seguenti disposizioni in relazione ai diversi scenari di ricerca. Il Coordinatore delle unità operative tiene costantemente informato dell andamento delle ricerche il Coordinatore dell attività di ricerca presso la Prefettura Ricerche in zona impervia e disabitata oppure in zona lacustre o fluviale Attivazione e costituzione Unita Operativa di Ricerca (U.O.R.). Di seguito al messaggio di attivazione di cui al par. 3.2 e, in casi di particolare urgenza, anche di seguito al solo allertamento nelle vie brevi da parte dell Ente cui 6

7 spetta il coordinamento dell U.O.R., convergono nel luogo di avvio delle ricerche, le formazioni di personale degli enti, uffici e comandi sottoindicati per la costituzione delle unità operativa di ricerca: - Comando provinciale Vigili del Fuoco - Ufficio/Comando di polizia competente per territorio - Comando del Corpo Forestale dello Stato competente per territorio - Dipendenza territorialmente competente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del C.A.I. - Personale volontario C.R.I. e di Protezione Civile secondo necessità, seguendo la procedura di cui al punto In caso di scomparsa in zona impervia di costa, potrà anche essere attivata la Capitaneria di Porto, per avvistamenti da mare con motovedetta Coordinatore U.O.R. Funzioni dei VV.F, del C.N.S.A.S. e del C.F.S. Il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco o suo sostituto assume l incarico di Coordinatore delle Unità Operative di Ricerca ed esercita il coordinamento delle operazioni di ricerca in loco. Il Coordinatore U.O.R., in considerazione delle specifiche competenze tecniche in materia di ricerca e soccorso in montagna del C.N.S.A.S., concerterà con il delegato dello stesso C.N.S.A.S. le strategie e tecniche di ricerca, nel rispetto dell autonomia operativa di tale Corpo. Il Corpo Forestale dello Stato fornirà tutta la necessaria collaborazione in relazione alla propria specifica conoscenza degli ambienti forestali e boschivi per l individuazione delle vie rurali e dei sentieri da utilizzare per gli spostamenti Punto di coordinamento avanzato in zona di ricerca II Coordinatore U.O.R., assunti immediatamente contatti con la Forza di polizia procedente e sentito il rappresentante del C.N.S.A.S., individua la sede dell'ufficio o Comando, o comunque il luogo attiguo all area di ricerca da utilizzare come punto di coordinamento avanzato per le attività di ricerca, facendovi affluire mezzi e personale necessari Pianificazione dell intervento e svolgimento ricerche Prima dell avvio di ogni battuta di ricerca, il coordinatore delle unità operative di ricerca, previa consultazione con i referenti dei VV.F., del C.N.S.A.S., del C.F.S. ed altri eventuali referenti istituzionali conoscitori dei luoghi, impartisce disposizioni sulle modalità di ricerca e sulle zone da perlustrare, se possibile, opportunamente suddivise tra più squadre. Nel caso di ricerca in zone di montagna o zone impervie con particolari difficoltà di accesso e di esplorazione, qualora il tipo di intervento richiesto implichi competenze 7

8 tecniche specialistiche, il coordinatore delle U.O.R. si avvarrà della specifica competenza del rappresentante del C.N.S.A.S Funzioni specifiche del corpo dei VV.F. e del C.N.S.A.S. in caso di ricerche in ambienti pericolosi, ipogei o impervi. Ove si renda necessario effettuare operazioni di ricerca in ambienti pericolosi, ipogei o impervi, saranno costituite apposite squadre composte esclusivamente da personale dei VV.F., o del C.N.S.A.S., a seconda della specifica competenza richiesta per il tipo di intervento. Ciascuna squadra dei VV.F. ovvero del C.N.S.A.S. opererà secondo i rispettivi protocolli operativi Eventuale integrazione delle unità di ricerca. Impiego di personale e mezzi della protezione civile regionale, provinciale e comunale. Le unità di ricerca possono essere integrate da ulteriore personale delle Forze di polizia e delle Polizie locali, nonché da personale e mezzi della Protezione Civile di livello regionale, provinciale e comunale, previo interessamento della S.O.U.P. - Regione Marche - Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e protezione civile per le attivazioni ritenute necessarie seguendo la procedura di cui al punto 3.4..Ove se ne ravvisi la necessità, il Questore può invitare gli Istituti Vigilanza Privata a concorrere, con le modalità più opportune, con propri mezzi e personale alle ricerche Attivita di supporto alle ricerche. La Polizia stradale, i Carabinieri, il Corpo Forestale dello Stato, la Guardia Costiera, limitatamente all ambito portuale, le Polizie locali concorrono, ove necessario, nella predisposizione di adeguate misure di vigilanza della circolazione stradale per agevolare l arrivo del personale e mezzi di soccorso e per favorire la mobilità delle squadre di soccorso sulle vie di comunicazione interessate Impiego di aeromobili Ove nell'operazione di soccorso ricorra la necessità dell'impiego di aeromobili, il Coordinatore U.O.R., d'intesa con i referenti degli altri soggetti soccorritori presenti nell U.O.R., valuta il tipo di velivolo da utilizzare in relazione al luogo ed alla modalità dell'intervento e ne richiede la presenza all Ente o soggetto soccorritore che possa assicurare il velivolo richiesto nel minor tempo possibile ovvero coordinandone la presenza nell arco temporale della ricerca. Ove necessario, il Coordinatore U.O.R. interesserà la Prefettura che a sua volta attiverà la Sala Operativa del Centro di Coordinamento e Soccorso (R.C.C.) Nuclei cinofili All'occorrenza può essere richiesto l'impiego di unità cinofile per ricerca e soccorso 8

9 di dispersi ai seguenti enti: -Comando Provinciale Carabinieri Pesaro - Nucleo di Pesaro (cani da traccia/ricerca) - Corpo Nazionale Vigili del Fuoco Nucleo regionale (cani da ricerca) -Questura di Ancona - Nucleo presso Aeroporto di Falconara (cani da traccia/ricerca) -Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (cani molecolari, cani da ricerca di superficie) -organizzazioni di volontariato della protezione civile regionale Collegamenti radio Per sopperire ai problemi di comunicazione derivanti dalla diversità di frequenze radio tra i diversi Corpi impegnati nelle ricerche, possono essere costituite squadre miste nelle quali sia assicurata la presenza di un appartenente al Corpo dei Vigili del Fuoco o al Corpo Forestale dello Stato o, se disponibile, all'associazione Radioamatori Italiani e/o ad altre organizzazioni di volontariato di protezione civile; tutti detti enti, infatti, utilizzano valide reti radio, peraltro collegate sulle diverse frequenze con la Sala Operativa di emergenza della Prefettura Ricerche in mare Attività di coordinamento. Di seguito al messaggio di attivazione di cui al par. 3.2, ovvero immediatamente, ove occorra, il Comando Capitaneria di Porto di Pesaro o l Ufficio Circondariale Marittimo di Fano, a secondo della localizzazione della scomparsa, assume il coordinamento delle operazioni di ricerca in mare in base alla vigente pianificazione nazionale ed internazionale cui si fa rinvio, coinvolgendo, ove necessario le altre Autorità coordinatrici di livello superiore Fasi di emergenza marittima Le fasi di emergenza marittima si configurano in tre situazioni: - una prima fase di incertezza (INCERFA); - una seconda fase di allertamento (ALERFA); - una terza fase di pericolo (DETRESFA). La fase di incertezza si ha quando: - è stato segnalato il mancato arrivo di un mezzo alla destinazione prevista; 9

10 - quando la nave non ha segnalato, come previsto, la sua posizione o il suo stato di sicurezza; - esiste un dubbio sulla sicurezza di un mezzo navale o del suo personale dovuto a mancanza di informazioni o alle eventuali difficoltà in cui potrebbero versare; - esiste un dubbio sulla sicurezza di una persona in mare. La fase di allertamento si ha quando: - si teme per la sicurezza di un mezzo o di persone che da tempo prolungato non danno notizie; - i tentativi di stabilire un contatto diretto con il mezzo navale sono falliti; - è stata ricevuta informazione indicante che l efficienza operativa del mezzo navale è menomata, ma non tanto da far ritenere probabile una situazione di pericolo. La fase di pericolo si ha quando: - si è ricevuta fondata informazione che un mezzo o una persona è in grave o imminente pericolo o bisognosa di immediata assistenza; - tutti i tentativi di stabilire un contatto con il mezzo e le indagini eseguite presso fonti attendibili fanno presumere che il mezzo o la persona sia in pericolo; - è stata ricevuta notizia che l efficienza operativa del mezzo è menomata a tal punto da rendere probabile il verificarsi di una situazione di pericolo Procedure ed azioni da adottare nelle fasi di emergenza marittima: incerfa, alerfa e detresfa INCERFA - Effettuare indagini appropriate per ottenere notizie dirette sullo stato di sicurezza del mezzo navale o delle persone in pericolo; - assumere notizie presso fonti attendibili qualora il mezzo sia sprovvisto di apparato radio o non sia possibile il collegamento radio; - attingere notizie dalle persone che possono essere a conoscenza dei movimenti del mezzo navale o delle persone in pericolo; - ricercare testimonianze, nel caso in cui la segnalazione riguardi un bagnante in difficoltà presso gli stabilimenti balneari della zona e di quanti possono fornire utili notizie; - cercare, ove possibile, di stabilire un collegamento via radio con l eventuale mezzo in pericolo. ALERFA 10

11 L alerfa consiste in un allargamento ed approfondimento dell attività di raccolta delle informazioni e di ricerca delle notizie nonché un preallertamento dei mezzi e dei servizi di soccorso per l eventuale successivo impiego. In questa fase i compiti delle Autorità coordinatrici sono: - approfondimento e ricerca di nuove notizie; - tenere costantemente informato il livello superiore dell organizzazione S.A.R. dell evolversi della situazione; - allertare, se del caso, l Autorità coordinatrice adiacente; - allertare gli appropriati servizi e mezzi di ricerca e salvataggio e predisporre le azioni cui dare eventuale corso nella fase successiva di detresfa compreso un preavviso precauzionale ai reparti di volo del servizio Guardia Costiera; - allertare, se del caso, le Autorità/Comandi, organi periferici e centrali di altre amministrazioni; - allertare mezzi privati disponibili sul posto ed in grado di intervenire utilmente, pianificando il loro possibile impiego o dirottamento; - intensificare il servizio di ascolto radio ed attivare se disponibili altre reti di comunicazione, indicando circuiti e frequenze e tempi/modalità di comunicazione; - preallertare l organizzazione S.A.R. dell aeronautica Militare. Tutta l attività informativa e di preallarme può essere utilizzata nella successiva fase di pericolo (detresfa) oppure rimanere fine a se stessa al ripristinarsi della normalità nel caso che non si configuri la fase di pericolo. DETRESFA La fase di pericolo fa scattare l esecuzione delle operazioni di ricerca e soccorso in mare Coordinatore delle U.O.R.. Pianificazione dell intervento e svolgimento ricerche. Il Comandante della Capitaneria di Porto o suo incaricato assume l incarico di Coordinatore delle U.O.R. ed esercita, per la parte che gli compete in base alla vigente pianificazione di livello superiore, il coordinamento delle operazioni di ricerca in mare. II Coordinatore U.O.R. con il mezzo più rapido impartisce disposizioni ai responsabili delle motovedette delle Forze di polizia circa la ripartizione delle zone di mare in cui effettuare le ricerche. Vengono altresì allertate altre eventuali imbarcazioni presenti in zona di ricerca. Il responsabile di unità operativa di ricerca 11

12 tiene costantemente informato della situazione la Prefettura, alla quale verranno inoltrate, all'occorrenza, le richieste di attivazione di personale e mezzi della Protezione Civile Regionale, seguendo le procedure di cui al punto 3.4., o di altre strutture ed enti non attivabili nell immediato Impiego di aeromobili. Ove nell'operazione di soccorso ricorra la necessità dell'impiego di aeromobili, il responsabile dell unità costiera di guardia, valutato il tipo di velivolo da utilizzare, in relazione al luogo ed alla modalità dell'intervento ne fa richiesta secondo la disponibilità dei mezzi prevista dal piano nazionale di ricerca e soccorso Ricerche in centro abitato Attivazione e costituzione unità di ricerca. Di seguito al messaggio di attivazione di cui al par. 3.2 e, in casi di particolare urgenza, anche di seguito al solo allertamento nelle vie brevi, convergono nel luogo di avvio delle ricerche, le formazioni di personale degli enti, uffici e comandi sottoindicati per la costituzione delle unità operativa di ricerca: - Ufficio/Comando di polizia competente per territorio - Altre Forze di polizia - Polizia Municipale - Comando provinciale Vigili del Fuoco - Dipendenza territorialmente competente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del C.A.I. - Personale volontario C.R.I. e di Protezione Civile secondo necessità Coordinatore delle U.O.R. Ferme restando le funzioni proprie delle Forze di polizia in ordine alla vigilanza generale e controllo del territorio nei centri abitati, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco o suo sostituto assume l incarico di Coordinatore delle U.O.R. ed esercita il coordinamento delle operazioni di ricerca negli ambiti spaziali siti nei centri abitati (tra cui, cantieri, immobili abbandonati o fatiscenti, cave, aree agricole o incolte, zone collinari, argini dei fiumi, zone paludose o interessate da corsi d acqua, grandi parchi pubblici) ove risultano necessarie le competenze tecnico-specialistiche proprie dei Vigili del fuoco. 12

13 Punto di coordinamento avanzato in zona di ricerca II Coordinatore U.O.R., assunti immediatamente contatti con la Forza di polizia procedente individua la sede dell'ufficio o Comando, o comunque il luogo attiguo all area di ricerca da utilizzare come punto di coordinamento avanzato per le attività di ricerca, facendovi affluire mezzi e personale necessari Pianificazione dell intervento e svolgimento ricerche. Eventuale richiesta di concorsi. Sul luogo di avvio delle ricerche il coordinatore dell unità operativa di ricerca, in base agli elementi disponibili, e previa ogni opportuna consultazione, impartisce disposizioni sulle modalità di ricerca e sulle zone da perlustrare, se possibile, opportunamente suddivise tra più squadre. Le unità di ricerca possono essere integrate da ulteriore personale delle Forze di polizia e delle Polizie locali, nonché di personale e mezzi della Protezione Civile di livello regionale, provinciale e comunale seguendo le procedure di cui al punto In caso di scomparsa in zona impervia di costa, potrà anche essere attivata la Capitaneria di Porto, per avvistamenti da mare con motovedetta. A tal fine il Coordinatore U.O.R. interessa la Prefettura per le attivazioni ritenute necessarie. Ove se ne ravvisi la necessità, il Questore può invitare gli Istituti Vigilanza Privata a concorrere, con le modalità più opportune, con propri mezzi e personale alle ricerche Funzioni specifiche del corpo dei VV.F. e del C.N.S.A.S. in caso di ricerche in ambienti pericolosi, ipogei o impervi. Ove si renda necessario effettuare operazioni di ricerca in ambienti, siti in centri abitati, pericolosi, ipogei o impervi, saranno costituite apposite squadre composte esclusivamente da personale dei VV.F., o del C.N.S.A.S., a seconda della specifica competenza richiesta per il tipo di intervento. Ciascuna squadra dei VV.F. ovvero del C.N.S.A.S. opererà secondo i rispettivi protocolli operativi Attività di supporto alle ricerche. La Polizia stradale, i Carabinieri, il Corpo Forestale dello Stato, le Polizie locali concorrono, ove necessario, nella predisposizione di adeguate misure di vigilanza della circolazione stradale per agevolare l arrivo del personale e mezzi di soccorso e per favorire la mobilità delle squadre di soccorso sulle vie di comunicazione interessate Impiego di aeromobili Ove nell'operazione di soccorso ricorra la necessità dell'impiego di aeromobili, il Coordinatore U.O.R., d'intesa con i referenti degli altri soggetti soccorritori presenti nell U.O.R., valuta il tipo di velivolo da utilizzare in relazione al luogo ed alla 13

14 modalità dell'intervento e ne richiede la presenza privilegiando l Ente o soggetto soccorritore che possa assicurare il velivolo richiesto nel minor tempo possibile ovvero coordinandone la presenza nell arco temporale della ricerca. Ove necessario il Coordinatore U.O.R. interesserà la Prefettura che a sua volta attiverà la Sala Operativa del Centro di Coordinamento e Soccorso (R.C.C.) Nuclei cinofili All'occorrenza può essere richiesto l'impiego di unità cinofile per ricerca e soccorso di dispersi ai seguenti enti: -Comando Provinciale Carabinieri Pesaro - Nucleo di Pesaro (cani da traccia/ricerca) - Corpo Nazionale Vigili del Fuoco Nucleo regionale (cani da ricerca) -Questura di Ancona - Nucleo presso Aeroporto di Falconara (cani da traccia/ricerca) -Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (cani molecolari, cani da ricerca di superficie) -organizzazioni di volontariato della protezione civile regionale Collegamenti radio Per sopperire ai problemi di comunicazione derivanti dalla diversità di frequenze radio tra i diversi Corpi impegnati nelle ricerche, possono essere costituite squadre miste nelle quali sia assicurata la presenza di un appartenente al Corpo dei Vigili del Fuoco o al Corpo Forestale dello Stato o, se disponibile, all'associazione Radioamatori Italiani e/o ad altre organizzazioni di volontariato di protezione civile; tutti detti enti, infatti, utilizzano valide reti radio, peraltro collegate sulle diverse frequenze con la Sala Operativa di emergenza della Prefettura. 5. LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELL INTERVENTO 5.1. Definizioni operative Si definisce area di ricerca quella parte di territorio nella quale si ipotizza che la persona scomparsa possa trovarsi, in relazione alle sue caratteristiche personali, ai risultati dell indagine di Polizia ed alla morfologia del territorio. In tale area inizieranno le ricerche. L area di ricerca sarà suddivisa ad opera del Coordinatore delle U.O.R. che si avvarrà del supporto conoscitivo e di esperienza dei presenti in zone di ricerca, i cui confini potranno essere delimitati da: -Strade -Sentieri noti 14

15 -Confini morfologici come spartiacque, dorsali, strapiombi, forre, fiumi, torrenti, impluvi, fondovalle, etc. -Linee elettriche, metanodotti -Limiti di bosco o di prato -Tutti i punti interessanti visti sulla carta e condivisi con i soccorritori che conoscono la zona. Le zone di ricerca verranno poi numerate o nominate e assegnate alle singole squadre. Ad ogni squadra il Coordinatore delle U.O.R. affiderà una zona da perlustrare indicando loro una tecnica di ricerca (vedi allegato 4) Pianificazione Nella pianificazione della ricerca risulta basilare : Identificare i problemi di percorribilità del terreno avvalendosi, se possibile, della collaborazione di persone che abbiano una profonda conoscenza locale. Identificare eventuali particolari problematiche legate all orientamento. Stimare le ore di luce disponibili. Valutare le condizioni di visibilità a terra per i velivoli Esporre alle squadre di ricerca le zone di ricerca assegnate (anche mediante caricamento sul GPS in dotazione). Sarà cura del Coordinatore delle U.O.R. predisporre la formazione delle squadre in base alla tipologia di terreno e alle competenze anche specifiche, valutando altresì l'opportunità in base alle circostanze di comporre squadre di ricerca miste (CFS/VVF/volontari di PC/personale CRI) cercando di inserire in ogni squadra almeno un componente preparato al primo soccorso sanitario. In ogni caso, il personale del C.N.S.A.S. opererà secondo la sua autonomia operativa e in base ai propri protocolli operativi. Verificare in prima istanza i sentieri e le aree più facilmente controllabili, di seguito, e con l arrivo di sufficiente personale, predisporre le battute a rastrello Stimare le risorse ulteriormente necessarie per la ricerca oltre a quelle già disponibili, e, se del caso, richiederle alle Centrali Operative Linee guida sul campo A seconda delle informazioni assunte sulla persona dispersa, si procederà alla ricerca secondo le tecniche sotto indicate, con le specifiche, per ciascuna categoria di persone, di cui all allegato 4 : 15

16 A) Soggetto affetto dal Morbo di Alzheimer; soggetto autistico; soggetto affetto da malattie mentali in genere: manovra a rete B) Escursionista: ricerca a tappeto, ricerca per sentieri, ricerca in zone preferenziali C) Cercatore di funghi o cacciatore: ricerca a tappeto D) Bambini: ricerca a tappeto, ricerca in zone preferenziali E) Velivoli in genere: ricerca con elicottero, ricerca a tappeto A seconda delle informazioni della morfologia del territorio, si procederà alla ricerca secondo le tecniche sotto indicate, con le specifiche di cui all allegato 4 : F) Bosco pulito (scarsa presenza di arbusti, rovi, ecc ): ricerca a tappeto G) Bosco sporco (presenza di arbusti, rovi, ecc ): ricerca per sentieri H) Zona impervia: ricerca per punti sensibili o zone preferenziali (capanni, canaloni, punti pericolosi, ecc ) I) Specchi acquei con acqua ferma (pozze, laghi naturali, laghi artificiali): competenza SMZ L) Ambiente fluviale e torrentizio: competenza SAF e SMZ M) Ricerca notturna. Nell intervento di ricerca persona, è opportuno far intervenire per prima l unità cinofila: ciò deve essere compatibile con i loro tempi di arrivo sul posto. All unità cinofila si assegnerà una zona di facile battuta, possibilmente non contaminata da altri soccorritori e concordata con il conduttore del cane. Va rispettata la regola secondo la quale il cane va seguito e non preceduto. Se i tempi di arrivo sono troppo lunghi è opportuno procedere ad una ricerca con battitori veloci, in capannoni, casolari e zone pericolose. La Forza di polizia procedente, se del caso raccordandosi con le altre Forze di polizia o con le polizie locali, provvede a verificare la presenza della persona scomparsa presso case di riposo, ospedali, obitori, stazioni FF.SS., pullman, porti, aeroporti, discoteche, alberghi, pensioni, organizzazioni umanitarie, strutture ricettive varie, chiese, parrocchie, oratori, bar, ecc.., in una zona estesa ma ragionevolmente delimitata. Per l'estensione delle ricerche in zone più ampie o al di fuori della provincia, la Forza di polizia procedente provvederà ad interessare, con le consuete procedure di allertamento, i comandi di polizia delle zone geografjche dove, ragionevolmente, potrebbe trovarsi la persona scomparsa. Per le generiche ricerche in campo nazionale, sarà necessario inserire il nominativo della persona da ricercare, sin dai primi 16

17 momenti successivi alla segnalazione di scomparsa, nella Banca Dati delle Forze di polizia. La Forza di polizia procedente provvederà inoltre: - ad acquisire un effetto personale/indumento (vestito, fazzoletto, capello, eventuali tracce ematiche, mozzicone di sigaretta) che possa essere utile sia ai cinofili - per le immediate ricerche - sia per estrarre il DNA; - a predisporre, perché poi venga distribuito a tutto il personale interessato alle ricerche a cura del responsabile delle U.O.R.. un volantino, contenente fotografie, dati anagrafici, tempo e luogo della scomparsa, indumenti indossati, nonché l'ufficio di polizia o il comando dell'arma procedente, con relativo numero telefonico da contattare in caso di ritrovamento/avvistamento. Tale volantino dovrà essere, anche affisso e distribuito, a cura di tutto il personale interessato alle ricerche, nei luoghi pubblici oltre che essere messo a disposizione di tutte le pattuglie delle Forze di polizia della provincia; - se del caso acquisisce da società commerciali operanti nel settore eventuali immagini satellitari della zona d interesse che meglio contribuiscano a delineare l assetto dei luoghi; - acquisisce un oggetto appartenente alla persona scomparsa dal quale far estrarre, da personale specializzato, una impronta digitale utile, da inserire informaticamente al Casellario Centrale d'identità, per una successiva eventuale comparazione. Una volta conclusa la ricerca nell'area di pertinenza, ogni singola Unità Operativa di Ricerca deve consegnare un rapporto sintetico al Coordinatore U.O.R.in cui sono indicati: il nominativo della U.O.R. e del suo caposquadra, l'orario di inizio e termine delle operazioni, le indicazioni relative al settore controllato (denominazione, coordinate geografiche o luoghi noti che lo delimitino), eventuali oggetti rinvenuti che potrebbero essere pertinenti alla persona che si ricerca, eventuali informazioni apprese da persone informate sui fatti con le generalità degli stessi, eventuali note aggiuntive. Le operazioni di battuta o rastrellamento, una volta concluse, devono consentire di certificare l avvenuta bonifica dei luoghi. Tale certificazione, che potrà conseguire solo all'applicazione di una rigorosa metodologia nell'esecuzione delle attività, è finalizzata ad evitare che successivi rinvenimenti di elementi 17

18 d'interesse nelle zone già battute siano addebitati a un minor scrupolo nella conduzione della ricerca, ma possano essere ragionevolmente ritenuti la conseguenza di un successivo intervento da parte di terzi. Il Coordinatore delle U.O.R. fornisce quotidianamente copia del rapporto alla Forza di polizia procedente e al Coordinatore dell attività di ricerca, oltre ad informarlo su ogni elemento di rilievo. Un utile supporto può inoltre essere fornito dall'impiego del "georadar", in dotazione ai reparti specializzati delle Forze di polizia, che consente di scandagliare il terreno, per aree ristrette, al fine di individuare anomalie nella conformazione del sottosuolo dovute alla presenza di cavità o materiali solidi seppelliti. L'impiego del "georadar" potrà essere richiesto autonomamente dalla Forza di polizia procedente o, tramite questa, dal Responsabile delle U.O.R., solo allorquando ci sia ragionevole possibilità di trovare elementi utili all'interno di zone molto delimitate Personale che partecipa alle ricerche Il personale che a qualsiasi titolo interviene deve essere dotato di: - opportuno equipaggiamento ed attrezzatura - idonea preparazione fisica - disponibilità alla cooperazione In caso contrario esso deve essere distolto dalle ricerche e se necessario allontanato dal luogo. Si deve inoltre cercare di fare in modo che ogni squadra, fatte salve le dotazioni individuali, sia dotata di: - un apparato di radiotelecomunicazione (garantisce la condivisione delle informazioni tra le squadre) e/o telefono cellulare con pile di ricambio (e con scheda carica) - cartografia topografica unificata con migliore dettaglio possibile (C.T.R. in scala 1: o 1:5.000) - un localizzatore satellitare (GPS), possibilmente integrato nell apparto di radiotelecomunicazione, obbligatorio per le squadre cinofile - almeno una torcia di squadra - almeno un telo termico - fumogeni o piccoli apparati di segnalazione equivalenti 18

19 - marcatori dei tracciati (ad esempio nastro di segnalazione bianco/rosso) II Coordinatore U.O.R., in relazione alla disponibilità di personale e all ampiezza dell area da perlustrare, può suddividere l unità stessa in più squadre, guidate ciascuna da personale esperto. II Coordinatore U.O.R., d intesa con tutti responsabili degli Enti/Corpi che partecipano alle ricerche, stabilirà la durata dei turni di ricerca in base alle condizioni meteo, di luminosità e di praticabilità del teatro delle ricerche nonché dei limiti temporali di servizio delle varie componenti Sospensione o interruzione delle ricerche - sospensione - interruzione La sospensione è decisa dal Coordinatore delle U.O.R. per i seguenti motivi: avverse condizioni meteorologiche che possano mettere a rischio l incolumità dei soccorritori; scarsa visibilità soprattutto se l ambiente è impervio; scenario a rischio evolutivo (frane, valanghe, crolli, ecc ); ogni altra situazione imprevista. La sospensione della ricerca non esclude la presenza VV.F. od altro Ente/soccorritore sul posto anche in ore notturne, al fine di essere un punto di riferimento per la persona scomparsa e punto di coordinamento per la continuità della ricerca. La interruzione delle ricerche avverrà qualora non sussista una ragionevole possibilità di ritrovamento della persona scomparsa, o su richiesta della Forza di polizia procedente, qualora esigenze di natura investigativa lo richiedano. La decisione sarà assunta dal Coordinatore dell attività di ricerca, eventualmente d intesa con l A.G. e con l organo di Polizia procedente, sentito il Coordinatore U.O.R.. In tal caso, la Prefettura, dichiara, con apposito messaggio a tutti i soggetti partecipanti alle ricerche (allegato 5), la interruzione delle ricerche. Della interruzione delle ricerche è altresì informata l Autorità Giudiziaria. Sono fatte salve le prerogative dell A.G. in ordine alle ricerche in caso di scomparsa collegata ad una ipotesi di reato Reindirizzo delle ricerche. Ove, durante il corso delle ricerche, vengano acquisite qualificate e convergenti informazioni che consentano di individuare un diverso sito ove si può presumere sia più proficuo effettuare le ricerche, il Coordinatore dell attività di ricerca, sentiti il 19

20 Coordinatore delle U.O.R. e il funzionario/ufficiale di turno della Forza di polizia procedente, impartisce, nell immediato nelle vie brevi, e poi con apposito messaggio, le conseguenti disposizioni per reindirizzare le ricerche altrove. 6. RAPPORTI CON I FAMILIARI DEGLI SCOMPARSI Fermo restando, ovviamente, il dovere di riserbo investigativo e di obbligo del segreto, ai sensi dell art. 329 c.p.p., nel caso di scomparsa collegata a reato, a partire dalla prima fase informativa è essenziale che gli operatori provvedano a supportare i familiari degli scomparsi, sia per fornire chiarimenti sugli sviluppi delle battute di ricerca che per assumere ulteriori e più approfondite informazioni sulla persona e sulle circostanze dell evento. In alcuni casi, soprattutto quando la pressione mediatica sulla famiglia è forte, sarà opportuno individuare, all interno della Prefettura, un referente in grado di fornire le possibili informazioni sulle battute di ricerca. Per quanto riguarda le forze di Polizia si rinvia alle disposizioni impartite dai rispettivi Organi di vertice e direttive del Capo della Polizia, nella sua qualità di Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. Per la sua rappresentatività a livello nazionale, l Associazione Penelope costituisce un punto di riferimento molto utile per il sostegno legale e psicologico ai familiari degli scomparsi. A tale Associazione, si aggiungono quelle operanti a livello locale e quelle specializzate in taluni settori, come ad esempio Telefono Azzurro per i minori e l Associazione Alzheimer Uniti per i malati di Alzheimer. 7. RAPPORTI CON GLI ORGANI DI INFORMAZIONE Fermo restando, ovviamente, il dovere di riserbo investigativo e di obbligo del segreto, ai sensi dell art. 329 c.p.p. nel caso di scomparsa connessa a reato, nelle altre ipotesi, le relazioni con i mass media dovranno essere basate su una strategia ad hoc. In caso di episodi di scomparsa di particolare complessità, Prefettura e Forze di polizia stabiliscono un coordinamento dei rispettivi uffici stampa, per una corretta e univoca diffusione delle notizie. Una gestione attenta delle relazioni con i media, in caso di battute di ricerca, rende necessario tenere presente che: - i mass media sono utilizzati per appelli volti ad acquisire ulteriori informazioni, ovvero per interessare una platea più vasta di cittadini; - l uso delle metodologie di comunicazione favorisce lo scambio informativo; - l uso di media specializzati agevola il flusso informativo. 20

21 È determinante, pertanto, organizzare adeguatamente la modalità di gestione del volume e della qualità delle informazioni ricevute. A livello locale dovrà essere valutata la possibilità di avvalersi di appositi disciplinari per la gestione dei rapporti con i media, al fine di determinare i limiti e le modalità per soddisfare la richiesta di informazioni. 8. RAPPORTO FINALE Al termine delle ricerche la Forza di polizia procedente e i Vigili del Fuoco o la Capitaneria di Porto in caso di ricerche in mare, trasmettono alla Prefettura una relazione sul caso, per quanto di rispettiva competenza. 21

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