ACCESSIBILITA E RAPPORTI CON L UTENZA:

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1 AREA DISABILITA DISCIPLINARE PER UNITA DI OFFERTA SOCIALI A REGIME DIURNO (CDD, CSE) SERVIZI EDUCATIVI PER L AUTONOMIA ASSISTENZA EDUCATIVA DOMICILIARE - ADH Art. 1 - FINALITA Il presente disciplinare definisce, all interno di un sistema integrato di interventi e servizi sociali di competenza del Consorzio Erbese Servizi alla Persona, previsto dalla normativa nazionale e regionale e, in particolar modo ai sensi del comma 2 lettera g) della legge quadro sugli interventi e servizi sociali 8 novembre 2000 n. 328, attraverso l istituzione di un voucher socio - educativo ed assistenziale per l acquisto di prestazioni educative ed assistenziali rese da fornitori accreditati, a favore di persone disabili residenti nei Comuni dell Ambito di Erba. Tale voucher socio - educativo ed assistenziale è un assegno di servizio finalizzato alla fruizione di prestazioni necessarie per completare, integrare o potenziare i progetti di assistenza e di sostegno educativo, all integrazione sociale di persone in situazione di disabilità, attraverso l individuazione di un servizio idoneo alle caratteristiche della persona, tra una serie di gestori accreditati dal Consorzio ed inseriti nell apposito Elenco dei fornitori dei servizi accreditati. Tale sistema mira a rispondere al bisogno delle famiglie di cittadini disabili, nonché alle stesse persone in situazione di disabilità, di usufruire di prestazioni professionali che consentano di: fruire di prestazioni per attività educativo-assistenziale diurna presso strutture operative accreditate dal sistema socio-sanitario regionale come Centro Diurno Disabili (CDD), aggiuntive rispetto alle normali attività rese nell ambito del regime di prestazioni previste dallo standard gestionale dei CDD; fruire di prestazioni per attività educativo-assistenziale diurna presso strutture autorizzate al funzionamento come Centro Socio Educativo (CSE), in particolare per la realizzazione di interventi sperimentali o progetti educativi personalizzati a favore di particolari e specifiche forme di disabilità; fruire di prestazioni socio educative ed assistenziali anche domiciliari (ADH)- tese allo sviluppo di iniziative di formazione all autonomia, per persone disabili, da realizzarsi anche mediante interventi personalizzati di integrazione sul territorio, sulla scorta di un progetto personalizzato concordato con il Servizio Disabili del Consorzio ed i servizi sociali di base del Comune di residenza. 1

2 Le strutture per disabili a regime diurno (CDD, CSE, SFA) sono definite, come da normativa regionale, in particolare DGR 20763/2005, 7437/2008 e 7433/2008 e, pertanto, devono essere in regola con le disposizioni ed i requisiti ivi previsti. Di seguito si da definizione delle unità di offerta di servizi per persone con disabilità accreditabili. Art. 2 CSE - Centro Socio Educativo Struttura a servizio diurno per disabili, la cui fragilità non sia compresa tra quelle riconducibili al sistema socio sanitario, in grado di erogare interventi socio educativi o socio animativi finalizzati: - all autonomia personale - alla socializzazione - al mantenimento del livello culturale propedeutici all'inserimento nel mercato di lavoro I requisiti definiti per tali strutture fanno riferimento ai requisiti minimi di funzionamento come da DGR 20763/2005, requisiti di accreditamento Regionale, come da DGR 20943/2005 e Requisiti di accreditamento di Ambito (per questo si rinvia al documento Principi e criteri generali dell accreditamento). a) ACCESSIBILITA E RAPPORTI CON L UTENZA: Presenza di una Carta dei Servizi in cui siano illustrati i moduli previsti, gli interventi offerti, gli orari di apertura, le modalità di accesso, le prestazioni erogate, l ammontare della retta in relazione ai differenti moduli; Presenza di sistemi di rilevazione del grado di soddisfazione dell utenza e della qualità, finalizzati al miglioramento delle prestazioni e degli interventi; Presenza di un documento che descriva tempi e modalità di coinvolgimento delle famiglie; ACCESSIBILITA : garanzia di possibilità di frequenza part time; Accesso al servizio previa autorizzazione dell Equipe consortile. b) FUNZIONAMENTO E ORGANIZZAZIONE: FUNZIONAMENTO - annuale: almeno 47 settimane settimanale dal lunedì al venerdì fatti salvi i giorni festivi - giornaliera: 7 ore continuative GESTIONE DELL EMERGENZA: - presenza di un documento che attesti le modalità attuate dalla struttura per le manovre rapide in caso di evacuazione dei locali MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL IMMOBILE E DELLE PERTINENZE: - presenza di un piano delle manutenzioni e delle revisioni e registro con descrizione degli interventi e data dell esecuzione ADEGUATEZZA DEGLI SPAZI - Requisiti generali della struttura ed articolazione degli spazi previsti dalla normativa regionale GESTIONE DEI SERVIZI GENERALI: 2

3 - presenza di un piano gestionale e delle risorse (interne o in outsourcing) destinate all assolvimento delle funzioni di pulizia degli ambienti e preparazione/distribuzione dei pasti. c) PERSONALE E RAPPORTI EDUCATIVI: Titolo di Studio del Coordinatore: 1 laureato in scienze psicologiche, pedagogiche o sociali o un dipendente in servizio, con funzioni educative ed esperienza acquisita di almeno cinque anni. Il coordinatore può anche avere funzioni operative Il Coordinatore deve dedicare all attività di coordinamento almeno 1 ora/mese per ogni utente frequentante il Centro Titoli di Studio degli Operatori: 1 operatore socio educativo ogni 5 utenti frequentanti con i seguenti titolo di studio/professionali a) diploma di laurea in scienze dell educazione o diploma di educatore professionale o b) diploma professionale/istruzione di grado superiore; esperienza specifica con utenza disabile; n. ore formazione programmata secondo gli indirizzi della Regione Lombardia c) maestri d arte, artigiani, ecc. con comprovata esperienza triennale nel campo e esperienza specifica con utenza disabile, n. ore formazione secondo gli indirizzi della Regione Lombardia Presenza di una percentuale pari o superiore al 50% di personale assunto a tempo indeterminato; (per gli enti gestori di nuova costituzione è possibile l utilizzo anche di personale assunto a tempo determinato nei primi 24 mesi dall avvio delle attività) Rapporto educativo: 1 operatore ogni 5 frequentanti a Tempo Pieno Rapporto frequentanti a Tempo Pieno e Part Time: i frequentanti Part Time non possono superare il 25% del totale (tale requisito si applica per i nuovi inserimenti) Equipe: metodologia di lavoro in equipe per la programmazione e valutazione dell attività del Centro debitamente documentata (Verbali, diario ) Piano annuale della formazione e/o aggiornamento del coordinatore e degli addetti, con funzioni educative, di almeno 20 ore. Supervisione: attività di supervisione dell equipe svolta da personale esterno al Centro e debitamente qualificato per almeno 12 ore/anno d) CENTRALITA DELLA PERSONA PROGETTI EDUCATIVI INDIVIDUALIZZATI: Stesura ed aggiornamento periodico, per ogni disabile, del progetto educativo e sociale conservato nel fascicolo personale Presenza del Fascicolo personale: dovrà contenere relazione d ingresso, documentazione anamnestica, sanitaria e sociale, progetto educativo individualizzato aggiornato almeno annualmente, diario, autorizzazione al trattamento dei dati, relazioni periodiche e documentazione di osservazione e valutazione. Presenza del Progetto educativo individualizzato finalizzato al benessere e all autonomia della persona: dovrà contenere gli obiettivi specifici, l articolazione delle attività, gli strumenti di realizzazione delle stesse, la tempistica delle verifiche ed il loro esito, la valutazione finale che attesti gli obiettivi raggiunti, l eventuale relazione di dimissione. Il PEI deve essere presentato e condiviso con la famiglia ed il servizio inviante (equipe del Consorzio o Assistente sociale di riferimento) che successivamente lo sottoscrivono. Presenza di un documento di programmazione annuale delle attività del Centro che si articoli tenendo conto degli obiettivi e dei progetti personalizzati. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE: 3

4 Colloqui individuali con le famiglie almeno 1 volta all'anno per la condivisione del PEI e organizzazione di un assemblea all anno per la presentazione della programmazione generale. Organizzazione di momenti di incontro a tema su argomenti di interesse e di sostegno e altre occasioni di socializzazione per le famiglie. e) INTEGRAZIONE CON LA COMUNITA, IL TERRITORIO E I SERVIZI: Rapporti con gli Enti invianti: mantenimento di rapporti continuativi con il Servizio sociale titolare dell inserimento: condivisione iniziale del PEI, almeno un incontro annuale per la presentazione della programmazione annuale, incontri di aggiornamento e verifica. Rispetto dei tempi di rendicontazione o messa a disposizione di dati relativi all utenza o economici. Partecipazione alle attività promosse dalla rete istituzionale (Tavoli del Terzo Settore, gruppi di lavoro, proposte formative ) e impegno alla produzione di documentazione quali-quantitativa ed economica richiesta dall Ufficio di Piano a fini statistici e informativi L indicatore per la verifica dei requisiti è la presenza/assenza del requisito individuato che deve essere comprovato tramite idonea documentazione prodotta dal Gestore del CSE all Ufficio di Piano. La verifica della presenza dei requisiti viene effettuata da un apposita commissione che potrà procedere sia alla verifica documentale che al sopralluogo. L articolo 14 della legge 328/2000 prevede che il progetto individuale comprende, oltre alla valutazione diagnostico-funzionale, le prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del Servizio sanitario nazionale, i servizi alla persona a cui provvede il Comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero e all'integrazione sociale, nonché le misure economiche necessarie per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale. Nel progetto individuale sono definiti le potenzialità e gli eventuali sostegni per il nucleo familiare. L articolo 7 della legge regionale 3/2008 prevede espressamente che tutti gli utenti (e non solo le persone con disabilità certificata) abbiano il diritto ad essere prese in carico in maniera personalizzata e continuativa ed essere coinvolte nella formulazione dei relativi progetti. Detto ciò, si vuol cogliere l opportunità offerta dall Accreditamento dei CSE per attivare anche un accreditamento di processo attento ai cambiamenti che i Centri Socio Educativi pongono in essere per favorire e sollecitare la piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella società delle persone disabili. Si individuano in via sperimentale alcuni requisiti di processo che prestino particolare attenzione alla prospettiva inclusiva. Tali requisiti saranno valutati e monitorati e potranno essere oggetto per l individuazione di specifici indicatori sulla base dei quali erogare agli enti gestori contributi quali il Fondo Sociale Regionale o specifici contributi incentivanti nell Ambito delle progettazioni condivise. In particolare si ritengono di grande interesse: Progetto di Vita (PDV) e Integrazione con il PEI Integrazione del PEI nel più ampio progetto di vita con il coinvolgimento della persona disabile, della sua famiglia, di un referente del Consorzio o del Comune inviante responsabile per il PDV. (Il progetto di vita, secondo la normativa nazionale, dovrebbe quindi costituire il fulcro principale del sostegno alle persone con disabilità per evitare la frammentazione degli interventi e favorirne l integrazione). 4

5 Il progetto di vita dovrebbe dunque costituire lo strumento principale attraverso il quale garantire una vera e propria presa in carico globale dei bisogni della persona tenendo conto delle diverse fasi della sua vita. Lo scopo di questo strumento è quello di evitare che vengano erogate prestazioni e servizi senza tenere conto delle relazioni che esistono tra i diversi contesti (scuola, formazione, lavoro, tempo libero, sanità, riabilitazione, assistenza sociale, famiglia). Art. 3 - CDD Centro Diurno Disabili Il Centro Diurno per persone portatrici di disabilità è la struttura semiresidenziale sociosanitaria destinata all accoglienza di persone con disabilità gravi, di età superiore ai 18 anni e, di norma, fino ai 65. Il Centro opera per contribuire al miglioramento della qualità della vita della persona disabile in età adulta, evitandone o ritardandone l istituzionalizzazione. Il Centro, nello specifico, si fa carico di situazioni di disabilità grave e gravissima. Ad esse offre prestazioni socio-sanitarie con un grado elevato di prestazioni socio-assistenziali, educative, psicologiche e riabilitative. Il C.D.D inoltre accompagna la crescita dei soggetti accolti, per una progressiva e costante socializzazione. L obiettivo, da un lato, è di sviluppare, anche a fronte di limiti oggettivi, le capacità personali residue, dall altro, di operare per il massimo mantenimento dei livelli di autonomia e di competenza acquisiti. Per le famiglie delle persone portatrici di disabilità il C.D.D. è una presenza concreta, una struttura d appoggio alla vita familiare, fatta di spazi educativi, ricreativi ed assistenziali diversificati, particolarmente necessaria per consentire alla famiglia di continuare a mantenere al proprio interno il congiunto, offrendogli opportunità sociali e formative. Il servizio è una struttura socio-sanitaria accreditata dalla Regione Lombardia, rivolta a persone con disabilità intellettiva e relazionale che necessitano di interventi educativi, riabilitativi, socio-riabilitativi e assistenziali finalizzati: - all'autonomia personale; - alla socializzazione/integrazione; - allo sviluppo/mantenimento delle abilità funzionali; attraverso la definizione di Progetti Individualizzati condivisi con la famiglia ed i servizi invianti (equipe disabili del Consorzio). In particolare si contemplano: - Prestazioni riabilitative e socio-riabilitative: vengono garantite prestazioni riabilitative e socio-riabilitative nell'area motoria, espressiva e occupazionale); - Prestazioni socio-assistenziali: igiene e cura della persona e degli spazi dedicati all'ospite; assistenza all'alimentazione; assistenza per la deambulazione (accompagnamento in carrozzina, mobilizzazione); progetto accoglienza e dimissione; - Prestazioni socio-educative: si sviluppano nell'area occupazionale, espressiva e del tempo libero - Prestazioni di natura alberghiera: pasti e diete. Il servizio è rivolto a: disabili gravi e medio-gravi di età compresa tra i 18 ed i 65 anni; potrà essere accolta anche la persona minore di età in presenza di alcune particolari condizioni: 5

6 1. una specifica richiesta del genitore/tutore; 2. una valutazione della necessità di intervento di lungoassistenza da parte della ASL e dell'u.o. di neuropsichiatria infantile; 3. la disponibilità dell'ente gestore ad adeguare al minore i propri interventi. ATTIVITA' DEDICATE: Possono essere inoltre previste attività dedicate, come: Prestazioni sanitario-riabilitative: fisioterapia, visita medica, visita infermieristica periodica; motricità in acqua e in palestra; Interventi Riabilitativi Individualizzati (uscite motorie; laboratorio musicale; attività didattica e di stimolazione del linguaggio; stimolazioni basali; attività di bocce; giornalino Prestazioni socio-assistenziali: con garanzia durante l'arco di tutta la giornata da parte del personale educativo, assistenziale e sociosanitario del servizio, una assistenza continua alla persona disabile non autosufficiente (alimentazione, assistenza ai bagni, cambi, ecc.); Prestazioni socio-educative: - attività specifiche motorie: ad es. piscina, ippoterapia, frequenza presso palestre attrezzate, danza e ginnastica dolce, basket, judo, - attività di economia domestica; - attività di giardinaggio/orticoltura; - laboratorio di cucina e pasticceria; attività di manutenzione; servizio ecologico; uscite sul territorio; attività di rilassamento; laboratorio espressivo; laboratorio di creatività; laboratorio arte ed emozione; attività di drammatizzazione; laboratorio cura della persona/estetica; ludoteca; fabulazione; laboratorio tattile; occasioni di svago, gite e feste); - attività artistico-espressive: ad es. lavorazione materiali, laboratorio teatrale, pittura e pittura su stoffa, attività di decoupage, cartotecnica, attività di gesso,. - attività occupazionali, da svolgersi in connessione con altre realtà territoriali (Coop. di tipo B), - attività ricreative: giochi e canti animati, gioco delle bocce, uscita al mercato. Si segnala inoltre la possibilità di ulteriori opportunità: attività informativa, attività culturali, visita di aziende e botteghe artigianali, uscite per accudimento di animali/cuccioli, promozione delle attività svolte in Centri Commerciali del territorio. - Ulteriori iniziative o progetti: possibilità di vacanze (al mare o in montagna) rivolte a tutti gli ospiti del servizio; possibilità di strutturare momenti di sollievo eventualmente in collaborazione con le comunità alloggio del territorio e gli operatori dello stesso centro diurno. - Eventuale SERVIZIO DI TRASPORTO: per casa-servizio e/o per attività esterne. Criteri e modalità di accesso Si accede al servizio con domanda d inserimento in lista d attesa e compilazione dell apposito modulo previo colloquio della famiglia con il Servizio Disabili del Consorzio. Modalità di erogazione Apertura annua prevista 5 giorni a settimana (dal lunedi al venerdi) per 35 ore settimanali rivolte all utenza. Tempi per l accesso: previsione di lista d attesa. Rendicontazione e fatturazione: la rendicontazione del servizio e la sua fatturazione verrà effettuata mensilmente, sulla base dell orario settimanale di frequenza dell utente e delle settimane di apertura (o frazioni di esse). L Ente accreditante provvede al 6

7 pagamento, previa verifica di quanto rendicontato, entro 60 giorni dal ricevimento della fattura. Art. 4 - SERVIZIO DI INTEGRAZIONE EDUCATIVA 1. Definizione del Servizio Il Servizio di integrazione educativa, è un Servizio territoriale rivolto a persone con disabilità certificata che, in una determinata fase dalla loro vita, necessitano di interventi socio educativi mirati a sostegno e/o ad integrazione delle azioni educative già previste e attuate dalla progettualità inerente la presa in carico, o che siano propedeutiche alla definizione della stessa. E caratterizzato dall offerta di percorsi socio educativi e socio formativi individualizzati, ben determinati temporalmente e condivisi con la famiglia e il Servizio che ha in carico principalmente l utente. 1.1 Finalità del Servizio La finalità del Servizio è di potenziare e integrare le azioni previste dalla progettualità inerente la presa in carico, a supporto e sviluppo di abilità utili a creare consapevolezza, autodeterminazione, autostima e maggiori autonomie. 1.2 Obiettivi del Servizio Obiettivo del Servizio è garantire progetti individualizzati che consentano alla persona di: a) Usufruire di percorsi socio educativi e socio formativi ad integrazione all obbligo formativo, adeguati alle proprie potenzialità di sviluppo ed in riferimento al proprio futuro, in relazione alle risorse territoriali. b) Usufruire di percorsi socio educativi e socio formativi funzionali allo sviluppo dell autonomia personale attraverso l acquisizione di competenze e abilità sociali funzionali ad un maggiore grado di autonomia nella cura di sé, nelle relazioni interpersonali, nell organizzazione del proprio tempo e nello spostamento sul territorio. c) Usufruire di percorsi socio educativi e socio formativi funzionali alla acquisizione di competenze e abilità individuate come prerequisiti per l avvio di progettualità inerenti esperienze nel mondo del lavoro. 2. Destinatari Persone con disabilità certificata a partire indicativamente dagli ultimi due anni dell obbligo scolastico, per le quali si valuta la possibilità di sviluppo di potenzialità personali, il cui raggiungimento consente l ampliamento e il consolidamento di autonomie, volte alla realizzazione di tappe ulteriori del progetto di vita. 3. Requisiti organizzativi generali Oltre ai requisiti minimi generali previsti dal bando di accreditamento, il Servizio di Integrazione Educativa deve possedere i seguenti requisiti: a) Progetto individualizzato Il progetto individualizzato dovrà tenere conto degli obiettivi previsti nel progetto di vita complessivi della persona e favorirne l implementazione. Il progetto individualizzato dovrà essere conservato nel fascicolo personale e deve essere aggiornato secondo la tempistica definita nel progetto medesimo. Il progetto deve dettagliare gli obiettivi individuali specifici, i suoi tempi di realizzazione, le attività previste e gli strumenti adottati, la tempistica delle verifiche periodiche e loro esito, 7

8 la valutazione finale che attesti gli obiettivi raggiunti e la conseguente conclusione o necessità di riformulare una nuova progettualità. b) Apertura Fermo restando il funzionamento garantito annuale, l orario giornaliero e settimanale dovrà essere consono alla realizzazione delle attività previste nei progetti individualizzati. c) Personale Coordinatore: Laureato in scienze psicologiche, pedagogiche o sociali, o dipendente in servizio, con esperienza acquisita in funzioni educative di almeno cinque anni. Il coordinatore può avere funzioni operative. Operatori socio educativi Diploma di laurea in scienze dell educazione/diploma di educatore professionale oppure diploma professionale/istruzione di grado superiore con: - Esperienza specifica con utenza disabile o 40 ore di formazione/aggiornamento secondo gli indirizzi stabiliti dalla Regione Lombardia d) Organizzazione Il Servizio di integrazione educativa è basato su percorsi individualizzati, pertanto l organizzazione richiesta deve rispondere a requisiti di flessibilità che consentano ad ogni persona accolta di migliorare il proprio grado di autonomia in relazione al progetto educativo in corso. L organizzazione del servizio dovrà inoltre garantire la partecipazione attiva della persona, della sua famiglia. L organizzazione delle attività deve essere informata ad un principio di integrazione delle attività stesso con il più complessivo progetto di vita. Pertanto dovrà prevedere un raccordo strutturato con Servizio che ha in carico principalmente l utente e gli altri Servizi coinvolti nella fase del progetto di vita presa in considerazione. Verrà valutata la presenza di una sede operativa con dotazione adeguata in relazione alle attività che verranno esplicitate nella carta dei servizi. La sede, che potrà essere anche utilizzata in condivisione con altri servizi o messa a disposizione da Enti pubblici o privati, dovrà possedere i requisiti previsti da norme vigenti in materia di civile abitazione nonché quelli relativi alle norme per l eliminazione delle barriere architettoniche. La capacità ricettiva non viene identificata con un numero di posti, ma, basandosi il servizio sul progetto individualizzato, sul numero massimo di progetti contemporaneamente attivi. La massima capacità progettuale è definita in 35 progetti. 4. Modalità di erogazione del Servizio Il processo di erogazione si articola in: 1.1. Attività di raccordo con l Equipe Specialistica Disabili o Servizio Sociale Comunale: Il Servizio educativo deve prevedere attività volte all acquisizione di informazioni sugli utenti segnalati e alla valutazione dei progetti educativi e al loro monitoraggio Attività di progettazione educativa: Sulla scorta di quanto condiviso con l Equipe Specialistica Disabili o Servizio Sociale Comunale a riguardo dei singoli utenti, l ente erogatore realizzerà un progetto educativo individualizzato, che individui obiettivi specifici in coerenza con il progetto di vita complessivo della persona. 8

9 1.3. Raccordo con i soggetti (di natura socio-educativa, formativa, lavorativa, sanitaria, ) coinvolti nel progetto educativo già attivo e di nuovo avvio: Per l attuazione della progettualità educativa l ente erogatore dovrà riferirsi alle risorse presenti sul territorio già coinvolte nel progetto di vita della persona, e attivarsi per l interessamento di nuovi soggetti, al fine di ampliare le opportunità di sviluppo delle autonomie dell interessato Attività educativa diretta: Dovrà essere svolta da personale qualificato, secondo quanto indicato al paragrafo 3 punto c), adeguatamente supportato dal soggetto erogatore. Considerato che l organizzazione richiesta deve rispondere a requisiti di flessibilità che consentano ad ogni persona accolta di raggiungere il maggior grado di autonomia possibile. L organizzazione del servizio dovrà inoltre garantire la partecipazione attiva della persona e, se del caso, della sua famiglia, al percorso socio educativo stabilito nel progetto individualizzato. Le attività connesse al percorso socio educativo individualizzato saranno da realizzarsi prevalentemente attraverso il coinvolgimento delle risorse strutturali e strumentali del territorio e del contesto di vita della persona. La durata e l intensità dell intervento variano in relazione agli obiettivi da raggiungere o raggiunti e sempre in base al progetto individualizzato che pertanto deve prevedere momenti intermedi di verifica e di eventuale riprogettazione. Art. 5 - SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE DISABILI - ADH Il servizio educativo domiciliare per persone disabili, indicato con l acronimo A.D.H. (Assistenza Domiciliare Handicap), si connota come l insieme di interventi volto a sostenere la persona disabile all interno della propria famiglia, è un aiuto educativo rivolto alle persone con disabilità, che persegue la finalità del loro benessere, il cui raggiungimento avviene attraverso i seguenti obiettivi: a) del mantenimento, dello sviluppo e del recupero dell autonomia e di abilità personali e della capacità di relazionarsi positivamente con il loro ambito di vita. b) della collaborazione con la rete dei servizi del territorio per un intervento mirato ed organico; c) dell integrazione dei destinatari nel contesto sociale di appartenenza, anche in sinergia con le offerte del terzo settore e della rete informale. Le finalità prevalenti del Servizio Educativo Domiciliare Disabili sono quindi quelle di favorire l'acquisizione di abilità ed autonomie; promuovere lo sviluppo delle capacità residue degli utenti e favorire, ove possibile, un miglioramento delle condizioni di benessere e di relazione delle persone; promuovere inclusione nel contesto sociale di appartenenza. Si espletano attraverso l intervento educativo in favore di persone con disabilità sulla base di un Progetto Educativo Individuale. Il servizio viene gestito mediante l accreditamento degli operatori economici del settore socio assistenziale educativo. I servizi sono da intendersi come interventi a progetto, erogati dagli enti gestori accreditati, finalizzati a soddisfare specifici bisogni sociali ed educativi delle persone disabili o per 9

10 esigenze di sollievo del nucleo famigliare. I progetti elaborati dall equipe disabili o dal servizio sociale di riferimento, ai fini dell erogazione del voucher, posso avere durata massima di mesi 6. Al termine dei 6 mesi devono essere rivalutati ed eventualmente riconfermati. L intervento educativo consiste nell affiancare al disabile un educatore professionale, che in un n. di giorni e di ore definiti dal servizio competente e concordati con la famiglia si rechi a casa dell utente per svolgere insieme un percorso educativo. Sono richieste: Presenza di figure professionali competenti e con specifico titolo professionale (educatore professionale, laurea in scienze dell educazione, della formazione, scienze pedagogiche, psicologia o equipollenti, o diploma di maturità con tre anni di esperienza nell attività educativa) e loro adeguato inquadramento contrattuale. Individuazione di una figura di coordinamento/riferimento per il servizio Presenza di programmi di aggiornamento e formazione per i propri dipendenti o associati per un minimo di: - formazione del personale impiegato sul servizio: minimo 15 ore all anno - supervisione del personale impiegato sul servizio: minimo 2 ore al mese per ogni educatore. Il Servizio ADH realizza, attraverso l intervento degli educatori, il Progetto di Intervento Personalizzato a domicilio e/o sul territorio. SCHEDA TECNICA RIASSUNTIVA ADH - Servizio Educativo Domiciliare Disabili DESTINATARI Destinatari del servizio sono persone con disabilità, certificata, anche grave, prevista dalla legge 5 febbraio 1992, n.104, residenti nell Ambito territoriale di Erba, residenti nei Comuni dell Ambito, per le quali l Equipe disabili del Consorzio o il Servizio Sociale del Comune di residenza, su richiesta degli interessati, ritenga necessaria l attivazione dell intervento educativo domiciliare. Nel caso di minori con disabilità, non si prevede la presenza della certificazione di invalidità ma la presentazione di adeguata documentazione relativa alla patologia. Sono esclusi dal servizio i soggetti tossicodipendenti e portatori di patologie psichiatriche. Le persone diversamente abili, laddove possibile, o i soggetti aventi titolo vengono coinvolti nella stesura e attuazione del progetto individualizzato che devono sottoscrivere per accettazione. Gli stessi si assumono i seguenti obblighi: 1. confermare le prestazioni erogate a domicilio, attraverso la convalida della rilevazione presenze del personale educativo assegnato; 2. avvertire con preavviso di almeno 24 ore il coordinatore del servizio, in caso di assenza o impossibilità da parte dell utente di fruire del servizio; 3. non chiedere al personale prestazioni aggiuntive di qualsiasi natura, né a pagamento. FINALITA Le finalità prevalenti del Servizio Educativo Domiciliare Disabili sono quelle di favorire l'acquisizione di abilità ed autonomie; promuovere lo sviluppo delle capacità residue degli utenti e favorire, ove possibile, un miglioramento delle condizioni di benessere e di relazione delle persone; promuovere inclusione nel contesto sociale di appartenenza. ATTIVITA E PRESTAZIONI 10

11 Di seguito si elenca il complesso delle attività, svolte da personale qualificato (educatori), in relazione alla specificità della situazione e del Progetto Educativo Individuale: 1. ATTIVITA DIRETTA CON L UTENZA Si intende la prestazione di carattere educativo espletata a diretto contatto con gli utenti e si attua, a titolo esemplificativo, mediante queste attività prevalenti: Supporto allo sviluppo delle autonomie personali, sociali e relazionali attraverso: interventi educativi a favore del disabile nei suoi diversi contesti di vita, per sviluppare e/o mantenere le abilità e le autonomie conseguite; interventi di sostegno per favorire la socializzazione, un adeguato rapporto con la realtà e con diversi contesti di riferimento, attraverso il mantenimento ed il rafforzamento delle relazioni familiari e sociali; sostegno all integrazione sociale ed al benessere delle persone con disabilità che, a causa della situazione ambientale, familiare o personale, si trovano in una condizione di solitudine ed emarginazione, interventi di supporto e accompagnamento verso la vita autonoma; interventi di accompagnamento all utilizzo di altri servizi ed enti, di conoscenza ed adattamento alle risorse del territorio di riferimento; sostegno alla famiglia, ove opportuno, per favorirne la funzione di aiuto; Attività di gruppo per il tempo libero: Si intende la realizzazione di attività socializzanti da effettuarsi in piccoli gruppi con un rapporto educativo di 1 educatore ogni 3/4 persone con disabilità: interventi socio-educativi atti alla realizzazione di attività ricreative e di fruizione delle occasioni culturali e di socializzazione del territorio, eventualmente in collaborazione con altri soggetti Si riconosce un voucher per ogni ora di attività e, qualora necessario il trasporto degli utenti per la realizzazione dell intervento, si riconosce un voucher forfettario, pari al valore di un ora di intervento. 2. ATTIVITA CORRELATE (con riconoscimento di voucher) Si intendono tutte quelle attività funzionali all attuazione dell intervento, così come individuate nei singoli PEI, per le quali può essere riconosciuto il voucher (nella misura di 1 Voucher orario ad incontro / relazione / trasporto per attività di gruppo): incontri di verifica periodica tra gli operatori (educatori) e gli assistenti sociali dei servizi invianti e/o altri eventuali servizi coinvolti nel progetto; stesura della relazione educativa su richiesta del servizio inviante (relazione osservazione o di aggiornamento); eventuale trasporto dei disabili per attività di piccolo gruppo; 3. ATTIVITA CORRELATA (gia ricompresa nel voucher) Si elencano di seguito tutte quelle attività funzionali all attuazione dell intervento per le quali non viene riconosciuto uno specifico voucher perché già ricomprese nel valore del voucher: attività svolta dal coordinatore dell ente accreditato con il servizio committente incontri di equipe e di coordinamento tra gli operatori dell ente accreditato, organizzati in autonomia dall ente e quindi diversi ed ulteriori rispetto a quelli eventualmente programmati dal servizio committente cura delle comunicazioni inerenti la gestione della casistica e del servizio nel suo complesso e di eventuali relazioni di aggiornamento 11

12 attività di formazione/supervisione organizzate dall ente accreditato per il proprio personale oneri derivanti dal trasferimento al domicilio dei diversi utenti. PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALE E RACCORDO CON L EQUIPE DISABILI E/O I SERVIZI SOCIALI 1) RICHIESTA DI ATTIVAZIONE ED OSSERVAZIONE Il Consorzio o il Comune di residenza invia al soggetto accreditato la richiesta scritta di attivazione del servizio, sottoscritta anche dal portatore di disabilità o dalla sua famiglia o dall Amministratore di sostegno. Alla domanda scritta segue la convocazione ad un colloquio di inquadramento progettuale con l assistente sociale dell equipe disabili, che può essere anche in sede domiciliare, finalizzato a rilevare i bisogni educativi ed assistenziali da soddisfare con l intervento. 2) STESURA DEL PEI E SUA ATTUAZIONE Al termine del periodo di osservazione, sulla base degli elementi condivisi con il servizio inviante e la famiglia, viene steso a cura dell educatore referente dell intervento il Progetto Educativo Individuale (PEI) che deve specificare gli obiettivi e gli interventi da effettuare, il numero e la durata degli accessi, la loro periodicità e programmazione, la durata complessiva del progetto stesso. Il PEI deve essere redatto sugli appositi moduli e condiviso con il soggetto accreditato, individuato dal beneficiario per l erogazione del servizio entro il termine del periodo di osservazione. Ogni PEI è rivedibile in seguito all evoluzione del bisogno e delle risorse e/o a seguito di verifiche periodiche almeno semestrali. La periodicità delle verifiche sarà definita nell ambito del PEI stesso in relazione alle esigenze e complessità della situazione. L Assistente sociale del Comune di residenza, il portatore di disabilità o la sua famiglia o l Amministratore di sostegno ed il soggetto accreditato sottoscrivono il PEI. TEMPI E MODALITA DI EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI Salvo diversamente previsto dal PEI, gli interventi devono essere avviati, di norma entro 15 giorni, salvo eventuali situazioni d urgenza, dal ricevimento della richiesta di attivazione del servizio o del PEI ed organizzati in modo da assicurare un rapporto personalizzato stabile. Gli accreditati sono tenuti ad assicurare la sostituzione degli operatori assenti ed il reintegro di quanti cessino il servizio, concordandone le modalità con servizi invianti e la famiglia. Il servizio educativo domiciliare disabili viene erogato per un massimo di 15 ore settimanali e 6 giorni la settimana (esclusi i festivi) in una fascia oraria compresa fra le ore 8,00 e le ore 20,00. Erogazioni di prestazioni superiori alle 15 ore settimanali possono essere attivate in casi eccezionali e motivati. TITOLARITA DELL INTERVENTO E titolare degli interventi è il Consorzio Erbese o ciascun Comune dell Ambito territoriale di Erba. 12

13 Art. 6 - IL TITOLO D ACQUISTO: il voucher Il voucher previsto per attività educativo-assistenziali diurne presso strutture come il CSE o CDD viene assegnato ai residenti nei Comuni consorziati e regolarmente iscritti alla frequenza della struttura che abbia sottoscritto il patto di accreditamento e sia inserita nell Elenco degli Enti accreditati per l area disabilità. Il voucher ha un valore definito in relazione al periodo e all orario di frequenza previsto nel Piano Educativo Individuale. Il voucher che viene riconosciuto per la realizzazione di attività socio-educative ed assistenziali volte ad iniziative di formazione all autonomia, mediante interventi personalizzati realizzati anche attraverso interventi di integrazione territoriale e in connessione con i servizi, ha un valore orario definito per ciascuna giornata di frequenza, per un n. massimo di accessi all anno, per singolo progetto personalizzato. Il voucher è nominale, non è trasferibile ad altri, né monetizzabile ma da dritto ad una prestazione, non sono previste forme di rimborso o compensazione di prestazioni non fruite o fruite parzialmente. Sono pertanto definiti: 1. Voucher per attività educativo-assistenziale diurna presso strutture accreditate dal sistema socio-sanitario regionale come Centro Diurno Disabili (CDD), integrativa alle normali attività rese nell ambito del regime di prestazioni previste dallo standard gestionale dei CDD, assegnato alle persone disabili residenti nei Comuni dell Ambito territoriale di Erba, regolarmente iscritti alla frequenza ad un CDD accreditato, per sostenere la famiglia nell acquisto di prestazioni educative integrative e per usufruire dei servizi accessori Il voucher, definito per una frequenza di 228 giorni all anno (=11,5 mesi) prevede una definizione in tre fasce di reddito ISEE (da 0 a ; da a ; da in su). Il voucher viene calcolato al netto della quota riconosciuta dal Fondo Sanitario Regionale e viene stabilito annualmente in base alle risorse disponibili. (la definizione del voucher verrà determinata annualmente in un documento a parte, allegato al disciplinare) 2. Voucher per attività educativo-assistenziale diurna presso strutture autorizzate al funzionamento come il Centro Socio Educativo (CSE), viene assegnato a persone disabili residenti nei Comuni dell Ambito territoriale, regolarmente iscritti alla frequenza ad un CSE accreditato. Il voucher ha un valore definito per ciascuno dei giorni di frequenza previsti nel piano individualizzato. La quantificazione del valore del voucher è determinata secondo la seguente modalità: - in base alle fasce orarie settimanali di frequenza (riportate nella tabella sottostante) viene definito il valore massimo orario del voucher riconosciuto agli enti gestori; - il calcolo dell importo settimanale riconosciuto è determinato, per ogni singolo utente, moltiplicando il valore orario del voucher per le ore settimanali previste nel Piano Educativo Individuale; - il numero, mensile e annuale, delle settimane (o frazioni di esse) è definito in base al calendario annuale di funzionamento preventivamente redatto dall ente gestore e concordato con il Consorzio. 13

14 Nello specifico, verranno conteggiati i giorni di effettiva apertura agli utenti, che, divisi per i 5 giorni lavorativi settimanali, fornirà il numero di settimane complessive (o frazioni di esse) N.B. A titolo esplicativo: se in un mese, i giorni di effettiva apertura all utenza sono 22, verranno considerate ai fini del calcolo dell importo da riconoscere 4,4 settimane (22/5=4,4). Tale valore dovrà essere moltiplicato per il numero delle ore settimanali e per il valore del voucher. Quindi, nel caso di frequenza a tempo pieno a 35 ore settimanali, l operazione sarà la seguente: 5,77 euro (valore voucher fascia A) x 35 ore (freq.za settimanale prevista nel PEI) x 4,4 (settimane di apertura all utenza nel mese). Per ogni giornata dedicata alla programmazione degli interventi verrà riconosciuta una quota unitaria ed indipendente dall orario di frequenza, per ogni utente residente nei Comuni Consorziati e frequentante la struttura fino ad un massimo di 6 giornate annue. A fini del riconoscimento delle suddette giornate, si terrà conto della dichiarazione effettuata all atto dell invio al Consorzio del calendario dei giorni di apertura del servizio. Tabella valore voucher: Fascia di frequenza CSE (orario settimanale definito nel PEI) Valore massimo del voucher (IVA esclusa) anno 2015 A - Da 31 a 35 ore settimanali 5,76 B - Da 26 a 30 ore settimanali 6,24 C - Da 21 a 25 ore settimanali 6,72 D - Da 16 a 20 ore settimanali 7,30 E - Da 10 a 20 ore settimanali 8,64 F - Fino a 10 ore settimanali 9,12 Osservazione utente Giornate di programmazione Assenza dell utente superiore ai 20 gg. Interruzione improvvisa del progetto, per causa indipendente dall ente gestore, validata dall Equipe disabili consortile 17,28 (per un massimo di 50 ore) 31 ad utente (per un massimo di 6 giornate annue) Valore orario fascia E per n. 11 ore settimanali, dal 21 giorno e per un massimo di 50 giornate (=10 settimane). Valore voucher di frequenza per un massimo di 30 giornate (=6 settimane) dalla data di dimissione dell utente. E prevista annualmente la rivalutazione ISTAT. Tale rivalutazione viene prevista dal N.B.: le giornate di programmazione sono riconosciute a partire dal gennaio 2015, pertanto l applicazione della quota ISTAT di rivalutazione verrà effettuata a partire dal gennaio

15 Per eventuali progetti individualizzati eccezionali, supportati da specifica proposta del Servizio Sociale proponente, si potrà incrementare l assegnazione del voucher giornaliero fino ad un massimo del 30%. Nel caso di assenza continuativa e prolungata dell utente, oltre i 20 giorni di funzionamento, verrà corrisposto l importo corrispondente all orario minimo previsto per la FASCIA E (n. 11 ore settimanali), con decorrenza dal 21 giorno di assenza, fino alla data di ripresa della frequenza e per un massimo di n. 50 giornate di apertura all utenza, fatto salvo un diverso progetto definito in collaborazione ed accordo con l équipe Disabili del Consorzio. Qualora la famiglia decida di interrompere il progetto o la frequenza del centro della persona disabile, l Ente gestore del servizio dovrà relazionare al Servizio disabili per quanto di sua competenza. Il Servizio disabili valuterà il caso in questione in relazione alle cause che hanno generato tale decisione. Qualora la causa si dimostri del tutto indipendente dall operato dell Ente gestore o degli operatori coinvolti, potrà essere corrisposto al gestore il voucher di frequenza per un tempo massimo di n. 30 giornate oltre la data di dimissione dell utente. 3. Voucher per servizi educativi domiciliari (ADH) e per attività volte allo sviluppo di autonomie il cui valore è di 19,00 (IVA esclusa, se dovuta) e riconosce una prestazione di 60 minuti effettivamente resa all utente. Gli oneri per i tempi di trasferimento da un utente all altro, tranne casi eccezionali da concordarsi con i Servizi, restano a carico del soggetto erogatore accreditato. Tale voucher è riferito ad attività socio educative tese allo sviluppo dell autonomia, da realizzarsi anche mediante interventi personalizzati di integrazione nel territorio, viene riconosciuto prioritariamente a cittadini disabili residenti dell Ambito territoriale che non frequentino già servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi sul territorio, con l elaborazione di un progetto personalizzato concordato con l equipe disabili o i servizi sociali di base del proprio Comune di residenza. 15

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