VALUTAZIONE DELL IMPATTO ACUSTICO DELLE IMMISSIONI SONORE PRODOTTE PRESSO L IMPIANTO DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE DI SANTA GIUSTINA (RN)

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1 VALUTAZIONE DELL IMPATTO ACUSTICO DELLE IMMISSIONI SONORE PRODOTTE PRESSO L IMPIANTO DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE DI SANTA GIUSTINA (RN) Committente : HERA S.p.A Valutazione di impatto acustico ai sensi dell art.8 della Legge 447/95 e della L.R. Emilia-Romagna n 15/2001 Autore: Data dei rilievi: Ing. Giuseppe Baffoni* 28/03/2015 e segg Data di emissione: 21/04/2015 *(tecnico competente secondo Legge 447/95 come da Determinazione n 11394, BUR Emilia Romagna n 148 del 02/12/98)

2 Premessa: Allo scopo di valutare il rispetto dei valori limite di immissione previsti dalla zonizzazione acustica del comune di Rimini relativamente agli impianti asserviti al depuratore sito in località Santa Giustina, il sottoscritto Ing. Giuseppe Baffoni ha effettuato verifiche strumentali al confine di proprietà valutando l entità delle immissioni sonore ipotizzabili presso i ricettori sulla base di modelli matematici di diffusione delle onde sonore. I dati relativi alla tipologia di destinazione dei luoghi, alla loro modalità di utilizzazione ed alla loro localizzazione sono stati forniti dalla committenza. 2

3 1. Destinazione dell area L impianto di depurazione sorge in un area collocata in prossimità dell alveo del fiume Marecchia, in località Santa Giustina. Il Comune di Rimini ha provveduto a redigere un piano di zonizzazione acustica del territorio dove sono evidenziati i limiti di accettabilità del rumore diurno e notturno per le varie aree urbanistiche. Tale classificazione attribuisce all area su cui trovano posto gli impianti i limiti assoluti di immissione di rumore validi per la Classe VI Aree esclusivamente industriali, cioè 70 db(a) dalle ore 6.00 alle ore e 70 db(a) dalle ore alle ore Le aree limitrofe su cui trovano posto dei fabbricati ad uso residenziale sono invece classificate in Classe III - Aree di tipo misto con valori limite di immissione pari a 60 dba nel periodo diurno (dalle ore 6.00 alle ore 22.00) e 50 db(a) in quello notturno (dalle ore alle ore 6.00). Le attività rumorose presenti in zona, oltre all impianto di depurazione, sono costituite dall occasionale attività dei mezzi agricoli, dal traffico veicolare sulla via Fiumicino su cui transitano i veicoli diretti all impianto, dall Autostrada A14, che transita ad oltre 250 a Nord-Est rispetto al depuratore e da un impianto di tiro a volo posto circa 500 metri a Sud dell impianto, al di la del fiume Marecchia. Le abitazioni più prossime all impianto sono poste sulla via Fiumicino, una a Nord, a circa 50 metri dalla recinzione, ed una a Ovest, a circa 140metri. A Sud-Ovest, a circa 50 metri, trova posto un maneggio. Tutti questi ricettori sono posti all interno di un area che la Zonizzazione Acustica del Comune di Rimini Classifica in Classe III - Aree di tipo misto. Di seguito è riportato un estratto che illustra i limiti di immissione previsti per le varie classi acustiche. In esso si evidenziano anche le fasce di pertinenza stradale per l autostrada definite ai sensi del D.P.R. 142 del 30/03/04 Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell articolo 11 della legge 26 ottobre 1995 presso le quali il rumore prodotto dal traffico veicolare sono pari a 70/60 db(a), rispettivamente diurni/notturni, entro una fascia di 100 m dall infrastruttura (fascia A), e di 65/55 db(a) nella successiva fascia compresa tra 100 e 250 m (fascia B). 3

4 ESTRATTO DELLA ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL COMUNE DI RIMINI 4

5 DPCM 14/11/ ALLEGATO Tabella A - classificazione del territorio comunale (art. 1) CLASSE I - aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. CLASSE II - aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densita' di popolazione, con limitata presenza di attivita' commerciali ed assenza di attivita' industriali e artigianali CLASSE III - aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densita' di popolazione, con presenza di attivita' commerciali, uffici, con limitata presenza di attivita' artigianali e con assenza di attivita' industriali; aree rurali interessate da attivita' che impiegano macchine operatrici CLASSE IV - aree di intensa attivita' umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densita' di popolazione, con elevata presenza di attivita' commerciali e uffici, con presenza di attivita' artigianali; le aree in prossimita' di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie. CLASSE V - aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsita' di abitazioni. CLASSE VI - aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attivita' industriali e prive di insediamenti abitativi Tabella C - valori limite assoluti di immissione - Leq in db(a) (art. 3) classi di destinazione d'uso del territorio tempi di riferimento diurno ( ) notturno ( ) I aree particolarmente protette II aree prevalentemente residenziali III aree di tipo misto IV aree di intensa attivita' umana V aree prevalentemente industriali VI aree esclusivamente industriali Tabella D - valori di qualita' - Leq in db(a) (art. 7) classi di destinazione d'uso del territorio tempi di riferimento diurno ( ) notturno ( ) I aree particolarmente protette II aree prevalentemente residenziali III aree di tipo misto IV aree di intensa attivita' umana V aree prevalentemente industriali VI aree esclusivamente industriali

6 2 - Piantina dell'area con riferimento all area di intervento ed alle postazioni di misura: Si veda la planimetria generale, nella quale è evidenziato il posizionamento delle strutture rispetto ai fabbricati limitrofi ed alla rete viaria. La vista aerea evidenzia le postazioni di misura utilizzate per i monitoraggi ed i ricettori presi in considerazione. La mappa dell area di stabilimento (aggiornata con le presenza delle strutture non ancora visibili nella vista aerea) evidenzia le sorgenti rumorose presso l impianto ed i punti dove sono state effettuate le misure spot per qualificarle. R1 P2 P3 R2 P4 P6 P5 R3 P1 FOTOGRAFIA AEREA DELL AREA PER L INDIVIDUAZIONE DEI RICETTORI (R ) E DELLE POSTAZIONI DI MISURA (P ) 6

7 RAPPRESENTAZIONE DEGLI IMPIANTI CON IDENTIFICAZIONE DELLE SORGENTI RUMOROSE (S...) E DEI PUNTI DI MISURA ADOTTATI PER LA LORO CARATTERIZZAZIONE (X...) 7

8 3 - Quadro normativo di riferimento: L.447/95 - Art. 8 - Disposizioni in materia di impatto acustico 1. I progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale ai sensi dell'articolo 6 della legge 8 luglio 1986, n. 349, ferme restando le prescrizioni di cui ai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri 10 agosto 1988, n. 377, le successive modificazioni, e 27 dicembre 1988, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 4 del 5 gennaio devono essere redatti in conformità alle esigenze di tutela dall'inquinamento acustico delle popolazioni interessate. 2. Nell'ambito delle procedure di cui al comma 1, ovvero su richiesta dei comuni, i competenti soggetti titolari dei progetti o delle opere predispongono una documentazione di impatto acustico relativa alla realizzazione; alla modifica o al potenziamento delle seguenti opere: a) aeroporti, aviosuperfici, eliporti; b) strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) e F (strade locali), secondo la classificazione di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni; c) discoteche; d) circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi: e) impianti sportivi e ricreativi; f) ferrovie e altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia. 3. E' fatto obbligo di produrre una valutazione previsionale del clima acustico delle aree interessate alla realizzazione delle seguenti tipologie di insediamenti: a) scuole e asili nido; b) ospedali; c) case di cura e di riposo; d) parchi pubblici urbani ed extraurbani; e) nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere di cui al comma Le domande per il rilascio di concessioni edilizie relative a nuovi impianti e infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali, dei provvedimenti comunali che abilitano alla utilizzazione dei medesimi immobili e infrastrutture, nonché le domande di licenza o di autorizzazione all'esercizio di attività produttive devono contenere una documentazione di previsione di impatto acustico. 5. La documentazione di cui ai commi 2, 3 e 4 del presente articolo è resa, sulla base dei criteri stabiliti al sensi dell'articolo 4, comma 1, lettera l) della presente legge, con le modalità di cui all'articolo 4 della legge 4 gennaio 1968, n La domanda di licenza o di autorizzazione all'esercizio delle attività di cui al comma 4 del presente articolo, che si prevede possano produrre valori di emissione superiori a quelli determinati ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera a), deve contenere l'indicazione delle misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore causate dall'attività o dagli impianti. La relativa documentazione deve essere inviata all'ufficio competente per l'ambiente del comune ai fini del rilascio del relativo nulla osta. 8

9 D.M.11/12/1996 9

10 4. - Riferimenti normativi ed equipaggiamento di misura : L'arrangiamento di prova, la procedura, l'equipaggiamento di misura e la valutazione dei risultati fanno riferimento al D.P.C.M. 01 marzo 1991 ed al D.M. 16/03/1998. L'equipaggiamento di misura utilizzato per l'effettuazione della prova, conforme alla classe 1 della norma IEC 651 e IEC 804, è elencato di seguito con riportato tra parentesi il numero di serie : Fonometro integratore analizzatore realtime marca Larson Davis mod. 831, conforme alle norme IEC 651 tipo 1 ed IEC 804 tipo 1 per analisi di eventi sonori, monitoraggi, tempi di riverbero, analisi statistica, con filtri conformi ad ANSI S1,11/1986 tipo 0-AA e tipo 1-D ed IEC 225, N di serie 2397; Microfono ø ½" PCB Piezotronics modello PCB 377B02, N di serie ; Calibratore di livello acustico modello CAL200, Larson-Davis, N di serie 1116; Accessori di completamento. La calibrazione dei microfoni di misura viene effettuata prima e dopo l'esecuzione di ciascuna prova. E prevista una taratura completa della strumentazione di misura presso i laboratori della relativa casa produttrice con scadenze annuali. In coda alla presente relazione viene riportata copia del certificato di taratura dello strumento. 10

11 5. - Dati dei rilievi Sono stati effettuati sei monitoraggi della durata di 24 ore ciascuno presso postazioni di confine rivolta verso i ricettore che apparivano maggiormente impattati. Le postazioni sono state prese in corrispondenza dei confini dell area, facendo particolare riferimento alla direttrice con cui il rumore si propaga dalle fonti di rumore interne verso i ricettori. Presso alcune posizioni la rumorosità risultava influenzata da eventi esterni (tiro a volo per P1, rumorosità autostradale per P2, P3 e P6, raffiche di vento per P4 e P5), in ogni caso, dato che la rumorosità prodotta dagli impianti del depuratore risulta piuttosto stabile nell arco delle 24 ore, è stato possibile scegliere periodi di tempo (nelle ore notturne, quando le altre sorgenti risultavano interrotte o attenuate) all interno dei quali le misure potessero essere rappresentative delle emissioni sonore imputabili all impianto. I rilievi effettuati in contemporanea con i monitoraggi hanno permesso di verificare che i livelli rilevabili a quota 1.5 metri risultavano inferiori di circa 1.5 dba rispetto a quelli misurati presso la stazione di monitoraggio a 4.5 metri di altezza (esclusa la postazione P4 dove si riscontravano livelli simili). per l effetto di assorbimento del terreno. Dal monitoraggio effettuato si desumono i seguenti dati (N.B. l orario indicato indica l inizio della misura): postazione P1 rumorosità ambientale con monitoraggio 24 ore presso il confine lato Sud h.=4m - Rumore dal locale compressori biogas P1-n rumorosità ambientale con monitoraggio 24 ore presso il confine lato Sud h.=4m - Rumore dal locale compressori biogas - estratto di 8 ore dal monitoraggio P1-d - rumorosità ambientale con monitoraggio 24 ore presso il confine lato Sud h.=4m - Rumore dal locale compressori biogas estratto di 16 ore P2 rumorosità ambientale con monitoraggio 24 ore presso il confine lato Nord h.=4m - Rumore dal locale compressori P2-n - rumorosità ambientale con monitoraggio 24 ore presso il confine lato Nord h.=4m - Rumore dal locale compressori estratto di 8 ore dal monitoraggio P2-d rumorosità ambientale con monitoraggio 24 ore presso il confine lato Nord h.=4m - Rumore dal locale compressori estratto data 28-29/03/15 h /03/15 h /03/15 h /03/15 h /03/15 h /03/15 h livello sonoro equivalente [db(a)] (50.1 escludendo fase con attività tiro a volo)

12 di 16 ore P3 rumorosità ambientale con monitoraggio 24 ore presso il confine lato Nord-Est verso ricettore R1 h.=4m - Rumore prevalente da Autostrada + transito mezzi P3-n rumorosità ambientale con monitoraggio 24 ore presso il confine lato Nord-Est verso ricettore R1 h.=4m - Rumore prevalente da Autostrada + transito mezzi - estratto di 8 ore dal monitoraggio P3-d - rumorosità ambientale con monitoraggio 24 ore presso il confine lato Nord-Est verso ricettore R1 h.=4m - Rumore prevalente da Autostrada + transito mezzi - estratto di 16 ore P4 rumorosità ambientale con monitoraggio 22 ore presso il confine lato Nord-Ovest verso R2 h.=4m - Rumore dal locale compressori P4-n - rumorosità ambientale con monitoraggio 22 ore presso il confine lato Nord-Ovest verso R2 h.=4m - Rumore dal locale compressori estratto di 8 ore dal monitoraggio P4-d rumorosità ambientale con monitoraggio 22 ore presso il confine lato Nord-Ovest verso R2 h.=4m - Rumore dal locale compressori - estratto di 14 ore P5 rumorosità ambientale con monitoraggio 24 ore presso il confine lato Sud-Ovest verso R3 h.=4m - Rumore dal locale compressori escluse le prime 7 ore di misura per presenza di vento v>5m/s P5-n - rumorosità ambientale con monitoraggio 24 ore presso il confine lato Sud-Ovest verso R3 h.=4m - Rumore dal locale compressori estratto di 8 ore dal monitoraggio P5-d rumorosità ambientale con monitoraggio 24 ore presso il confine lato Sud-Ovest verso R3 h.=4m - Rumore dal locale compressori - estratto di 16 ore escluse le prime 7 ore di misura per presenza di vento v>5m/s P6 rumorosità ambientale con monitoraggio 24 ore presso il confine lato Est h.=4m - Rumore prevalente da Autostrada P6-n rumorosità ambientale con monitoraggio 24 ore presso il confine lato Est h.=4m - Rumore prevalente da Autostrada estratto di 8 ore dal monitoraggio P6-d - rumorosità ambientale con monitoraggio 24 ore presso il confine lato Est h.=4m - Rumore prevalente da Autostrada estratto di 16 ore X1 rumorosità ambientale all interno del locale compressori di nuova realizzazione h.= 1.5m X2 rumorosità ambientale all esterno del locale compressori di nuova realizzazione h.= 1.5m a 7 metri dalle griglie di aerazione 30-31/03/15 h /03/15 h /03/15 h /03-01/04/15 h /03-01/04/15 h /03-01/04/15 h /04/15 h /04/15 h /04/15 h /04/15 h /04/15 h /04/15 h (58.6 escludendo vento dopo le 10.00) /04/ /04/

13 X3 rumorosità ambientale all esterno del locale compressori di nuova realizzazione h.= 1.5m a 30 metri dalle griglie di aerazione X4 rumorosità ambientale per lo sciabordio della vasca di nuova realizzazione h.= 1.5m tra le vasche X5 rumorosità ambientale all esterno del locale compressori posto ad Ovest h.= 1.5m a 5 m a Nord dalle griglie di aerazione X6 rumorosità ambientale all esterno del vano compressori posto ad Ovest h.= 1.5m a 10m a Sud davanti al portone di ingresso al vano X7 rumorosità ambientale all esterno del locale compressori posto ad Ovest h.= 1.5m X8 rumorosità ambientale all interno del locale per la compressione del biogas h.= 1.5m X9 rumorosità ambientale all esterno del locale per la compressione del biogas h.= 1.5m a 2 m davanti al portone X10 rumorosità ambientale all esterno del locale per la compressione del biogas h.= 1.5m spostati 20 m a Sud rispetto al portone X11 rumorosità ambientale alla base della coclea per il sollevamento reflui h.= 1.5m Di seguito sono riportati i grafici dei rilievi 02/04/ /04/ /04/ /04/ /04/ /04/ /04/ /04/ /04/

14 P1 75,0 65,0 dba 24 ore Tiro a volo 55,0 45,0 short Leq running Leq 35, h dba Notte short Leq running Leq h. 75,0 65,0 dba 24 ore (masch. notte) 55,0 45,0 short Leq running Leq 35, h. 14

15 P2 70,0 24 ore 60,0 50,0 40,0 dba short Leq 30, running Leq h. 70 Notte dba 40 short Leq h ore (masch. notte) dba short Leq running Leq h. 15

16 , , dba d BA dba 70, Dott. Ing. Giuseppe Baffoni Rimini -via D.Campana, 7 P3 24 ore 60,0 50,0 sho rt Leq 30,0 run ning Leq h. Notte short Leq h. 70,0 60,0 24 ore (masch. notte) 50,0 short Leq 30,0 runni ng Leq h.

17 P4 70,0 24 ore 60,0 50,0 40,0 dba Vento v>5m/s short Leq 30, Running Leq h. 70 Notte 60 dba short Leq running Leq h ,0 60,0 24 ore (masch. notte) 50,0 40,0 dba Short Leq 30, Running Leq h. 17

18 P5 80,0 70,0 60,0 24 ore Rumore conferimento liquami 50,0 dba 40,0 short Leq 30, Mascheramento per Vento v>5m/s running Leq h. 80,0 70,0 Notte 60,0 dba 50,0 40,0 30, short Leq 5.00 h ,0 70,0 24 ore (masch. notte) 60,0 50,0 dba 40,0 short Leq 30, running Leq h. 18

19 , , , , dba 70, dba dba 70, Dott. Ing. Giuseppe Baffoni Rimini -via D.Campana, 7 P6 24 ore 60,0 50,0 short Leq 30,0 running Leq h. Notte 60,0 50,0 short Leq running Leq h. 70,0 60,0 24 ore (masch. notte) 50,0 short Leq 30,0 running Leq h.

20 100 db X1 dentro loc compressori 447TH_SM.044.s - Globals 1/3 Leq Spectrum - - Lineare 63 Hz (L) (A) 70.2 db 95.4 db 94.0 db Hz K 2K 4K 8K 16K (L) (A) 90 db X1 X2 fronte 8 finestre compressori 447TH_SM.024.s - Globals 1/3 Leq Spectrum - - Lineare 63 Hz (L) (A) 56.7 db 80.2 db 71.6 db db 70 8 Hz K 2K 4K 8K 16K X3 8 finestre compressori - a 30 m 447TH_SM.026.s - Globals 1/3 Leq Spectrum - - Lineare 200 Hz (L) (A) 63.7 db 70.1 db 58.4 db (L) (A) Hz K 2K 4K 8K 16K (L) (A) 20

21 100 db X4 sopra vasche 447TH_SM.039.s - Globals 1/3 Leq Spectrum - - Lineare 63 Hz (L) (A) 85.8 db 91.9 db 80.3 db db 90 8 Hz K 2K 4K 8K 16K X5 a 5 m da finestre sul retro compressori 447TH_SM.034.s - Globals 1/3 Leq Spectrum - - Lineare 125 Hz (L) (A) 58.2 db 92.0 db 75.9 db (L) (A) db Hz K 2K 4K 8K 16K X6 fronte portone s 10 m 447TH_SM.029.s - Globals 1/3 Leq Spectrum - - Lineare 630 Hz (L) (A) 71.3 db 79.9 db 71.3 db (L) (A) Hz K 2K 4K 8K 16K (L) (A) 21

22 100 db X7 interno locale compressori 447TH_SM.027.s - Globals 1/3 Leq Spectrum - - Lineare 160 Hz (L) (A) 79.2 db 95.9 db 95.1 db db 90 8 Hz K 2K 4K 8K 16K X8 dentro locale biogas 447TH_SM.032.s - Globals 1/3 Leq Spectrum - - Lineare 250 Hz (L) (A) 66.0 db 91.2 db 91.3 db (L) (A) db 70 8 Hz K 2K 4K 8K 16K X9 davanti al portone locale biogas 447TH_SM.031.s - Globals 1/3 Leq Spectrum - - Lineare 125 Hz (L) (A) 55.2 db 78.2 db 76.3 db (L) (A) Hz K 2K 4K 8K 16K (L) (A) 22

23 90 db X10 a 20 m da portone biogas 447TH_SM.033.s - Globals 1/3 Leq Spectrum - - Lineare 125 Hz (L) (A) 62.2 db 81.1 db 66.5 db db 70 8 Hz K 2K 4K 8K 16K X11 fronte coclea di sollevamento 447TH_SM.052.s - Globals 1/3 Leq Spectrum - - Lineare 63 Hz (L) (A) 54.2 db 74.9 db 64.0 db (L) (A) Hz K 2K 4K 8K 16K (L) (A) 23

24 6 Analisi dello stato di fatto Sono state effettuate misure di 24 ore presso i confini dell area occupata dal depuratore per caratterizzare le immissioni acustiche ad esso imputabili. Presso la postazione P1 le misure durante il periodo diurno sono state influenzate dall attività del tiro a volo posto a circa 500 m di distanza verso Sud, al di là del fiume Marecchia. Il riferimento al periodo notturno può comunque risultare rappresentativo della rumorosità prodotta dagli impianti asserviti al depuratore. Le misure presso le postazioni P2, P3 e P6 risultavano influenzate, anche nel periodo notturno, dal rumore proveniente dall autostrada A14. Le misure presso le postazioni P4, pur in prossimità del confine, sono risultate imputabili quasi esclusivamente al rumore proveniente dal locale compressori posto a breve distanza. Le emissioni provenienti dal medesimo locale compressori risultavano influenzare i valori di pressione sonora rilevabili presso la postazione P5, anche se durante la mattinata si doveva aggiungere il contributo del rumore generato durante il trasbordo dei liquami dagli automezzi. Per poter meglio qualificare le emissioni sonore dei macchinari asserviti all impianto di depurazione si è resa necessaria una modellazione grafico/numerica con opportuno software di modellazione. 6.1 Modellazione dello stato di fatto Oltre ai rilievi di 24 ore, sono stati acquisiti dati riguardo alla potenza sonora dei diversi macchinari impiegati. Sono stati identificati quali sorgenti maggiormente significative i compressori localizzati all interno di tre diversi locali; all interno del locale di recente costruzione le cui emissioni si propagano verso Nord (S1), presso un locale posto verso il confine Ovest dell area (S3), all interno del locale dove avviene la compressione del biogas impiegati (S4). Sono state pertanto effettuate misure spot ad una quota di 1.5 m presso le diverse sorgenti, per poter procedere alla loro caratterizzazione, oltre ai rilievi effettuati presso la strada di accesso al depuratore durante il transito dei mezzi ed a quelli in prossimità dell autostrada. I dati acquisiti sono stati inseriti nel modello numerico impiegato per la simulazione. Sulla base di quanto rilevato è stata effettuata la modellazione numerica dello stato di fatto a 24

25 quota 4 metri ed a quota 1.5 metri ed i valori da essa rilevati sono stati confrontati con quanto emerso dai rilievi, al fine di validare il modello. La tabella di seguito riportata attesta la congruenza della modellazione. Per facilità di lettura sono riportati i valori del periodo di riferimento notturno, dato che in tale periodo risulta più gravoso il rispetto dei limiti di immissione (-10 dba ammessi rispetto al periodo diurno), dato che le immissioni sonore degli impianti risultano pressoché stabili nell arco dell intera giornata. Inoltre ci si può riferire ai valori misurati senza doverli depurare dall influenza di occasionali sorgenti esterne Postazione Livello notturno simulato Livello notturno misurato P P (53.0 dalle alle 05.00) P (49.0 dalle alla 03.20) P P P I valori della simulazione risultano concordanti nel caso in cui il punto di monitoraggio sia localizzato non troppo distante dalla specifica sorgente. Nei casi delle postazioni P3, P5 e P6, i bassi livelli imputabili alla singola sorgente fanno sì che durante il monitoraggio acquisiscano importanza altre sorgenti di piccola entità poste in prossimità del microfono (cavalli nella stalla e animali notturni nel caso di P5, pompaggio di una condotta in prossimità della postazione nel caso di P6 ). Qui di seguito sono riportate le simulazioni effettuate con software previsionale denominato Sounplan. 25

26 Modellazione notte h=1.5 m

27 Modellazione notte h=4 m 27

28 Modellazione giorno h=1.5 m 28

29 Modellazione giorno h=4 m 29

30 Modellazione notte h=4 m solo strade 30

31 Modellazione giorno h=1.5 m solo strade 31

32 7.-Analisi dei dati Le indagini fonometriche sono state effettuate in corrispondenza del confine di proprietà. Sono state effettuate misure sia durante il periodo diurno ( ) che durante il periodo notturno ( ). Le misure sono state effettuate con fonometro integratore / analizzatore realtime Larson Davis mod. 831, conforme alle prescrizioni del D.M. 16/03/1998 sulle modalità di effettuazione di misure ambientali. Nel corso di tutte le misurazioni il fonometro, dotato di cuffia antivento, è stato posto ad un altezza di 4 metri, lontano da ostacoli che potessero svolgere azione schermante o riflettente, in posizione tale da poter rilevare tutte le possibili sorgenti sonore. I rilievi sono stati effettuati in condizioni di tempo sereno o poco nuvoloso, con assenza di precipitazioni e con vento di direzione variabile con velocità inferiore a 4 m/sec. Nella giornata del 01/04/2015 si è alzato il vento con folate a velocità superiore a 5 m/s dalle ore alla circa. Tale intervallo di misura non è stato preso in considerazione, anche perché la caratterizzazione di sorgenti con immissioni sonore pressoché costanti nell arco della giornata risulta più stringente nel periodo di riferimento notturno, quando sono ammessi livelli di pressione sonora inferiori di 10 dba rispetto al giorno. Dalle simulazioni effettuate si evince come i livelli attesi presso i ricettori siano i seguenti: R1: Livello atteso nel periodo di riferimento notturno = 47.6 dba, di cui 43.9 dba imputabili all autostrada, 39.1alle bocche di aspirazione del locale compressori di recente costruzione (S1 nella rappresentazione a pag. 8) e 43.7 dba al rumore delle vasche (S2 nella rappresentazione a pag. 8). Livello atteso nel periodo di riferimento diurno = 53.9 dba, di cui 49.9 dba imputabili all autostrada, 39.1alle bocche di aspirazione del locale compressori di recente costruzione (S1 nella rappresentazione a pag. 8) e 43.7 dba al rumore delle vasche (S2 nella rappresentazione a pag. 8). R2: Livello atteso nel periodo di riferimento notturno = 45.4 dba, di cui 37.0 dba imputabili all autostrada, 38.7 dba alle bocche di aspirazione del locale compressori lato Ovest (S3 nella rappresentazione a pag. 8) e 43.5 dba al rumore delle vasche (S2 nella rappresentazione a pag. 8). Livello atteso nel periodo di riferimento diurno = 47.9 dba, di cui 43.0 dba imputabili all autostrada, 38.7 dba alle bocche di aspirazione del locale compressori lato Ovest (S3 nella rappresentazione a pag. 8) e 43.5 dba al rumore delle vasche (S2 nella rappresentazione a pag. 8).

33 R3: Livello atteso nel periodo di riferimento notturno = 49.0 dba, di cui 38.8 dba imputabili all autostrada, 44.7 dba alle bocche di aspirazione (porta grigliata) del locale compressori lato Ovest (S3 nella rappresentazione a pag. 8), 46.1 dba al rumore delle vasche (S2 nella rappresentazione a pag. 8) e 23.4 dba al rumore che fuoriesce dal locale compressori biogas (S4 nella rappresentazione a pag. 8). Livello atteso nel periodo di riferimento diurno = 50.2 dba, di cui 44.8 dba imputabili all autostrada, 44.7 dba alle bocche di aspirazione (porta grigliata) del locale compressori lato Ovest (S3 nella rappresentazione a pag. 8), 46.1 dba al rumore delle vasche (S2 nella rappresentazione a pag. 8) e 23.4 dba al rumore che fuoriesce dal locale compressori biogas (S4 nella rappresentazione a pag. 8). Stante il funzionamento a ciclo continuo dell impianto (vedere estratto del D.M. 11/12/1996), il depuratore è tenuto al rispetto dei soli valori limite di immissione e non al rispetto del criterio differenziale, che risulterebbe più gravoso. 33

34 8 Conclusioni La presente relazione riguarda la verifica post operam degli interventi effettuati nel corso degli anni. L impianto è definito a ciclo continuo ai sensi del D.M.11/12/1996 e risultava esistente al momento della sua promulgazione Tale Decreto Ministeriale cita: Ai sensi del suddetto Decreto, allorché l impianto rispetti i valori limite di immissione dell area, non è soggetto a verifica secondo il criterio differenziale. Presso l area in cui sono localizzati i ricettori, la zonizzazione prevede la Classe III, con valori limite di immissione pari a 50 dba di notte ed a 60 dba di giorno. Le misure effettuate evidenziano presso le facciate dei ricettori maggiormente esposte valori di immissione sempre inferiori a 50 dba nel periodo notturno (ed a maggior ragione 34

35 inferiori a 60 dba in quello diurno), attestando il non superamento dei valori limite di immissione presso le aree limitrofe. Il valore certamente inferiore a 47 dba imputabile alle sorgenti presenti all interno del depuratore rispetta pertanto i limiti vigenti, anche per quanto riguarda i valori di qualità. Il valore di immissione di 50 dba è rispettato già al confine di proprietà quasi sull intero perimetro, se si eccettua la zona i prossimità del locale compressori localizzato ad Ovest dell area, a ridosso del confine. Nella zonizzazione acustica Comunale, l area ricomprendente l alveo del fiume Marecchia, ad Est del depuratore, è prevista in Classe I di progetto. Tale destinazione vincola le nuove attività, che nel programmare la localizzazione devono tener conto anche dei vincoli futuri, con una sorta di salvaguardia. Relativamente alle strutture esistenti il vincolo può riguardare solo interventi di nuova costruzione o modifica dell esistente. Nel caso in cui diventino operative le modifiche alla zonizzazione sarà sufficiente elaborare un piano di risanamento con interventi che riducano le immissioni delle sorgenti prossime a tale area, segnatamente la sorgente individuata come S4, dove sarà possibile applicare opere di silenziazione all interno del vano dove sono localizzati i compressori per il biogas. Pur non essendo l attività del depuratore soggetta al rispetto dei limiti di immissione secondo il criterio differenziale, si può affermare che, dato che le immissioni sonore in facciata ai ricettori imputabili all attività risultano inferiori a 47 dba e dato si può attribuire all apertura un attenuazione per diffrazione pari a circa 7 dba (vedere Attenuazione del rumore ambientale attraverso una finestra aperta di G. Iannace e L. Maffei sulla Rivista Italiana di Acustica gennaio-marzo 1995), sono attesi livelli di pressione sonora inferiori a 40 dba all interno degli edifici a finestre aperte. Tale valore è associato all assenza di disturbo dalla legislazione vigente; a tal fine ci si può riferire all art. 4 del DPCM 14/11/97 che cita: Art Valori limite differenziali di immissione. 1. I valori limite differenziali di immissione, definiti all'art. 2, comma 3, lettera b), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, sono: 5 db per il periodo diurno e 3 db per il periodo notturno, all'interno degli ambienti abitativi. Tali valori non si applicano nelle aree classificate nella classe VI della tabella A allegata al presente decreto. 2. Le disposizioni di cui al comma precedente non si applicano nei seguenti casi, in quanto ogni effetto del rumore e' da ritenersi trascurabile: a) se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 db(a) durante il periodo diurno e 40 db(a) durante il periodo notturno; b) se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 db(a) durante il periodo diurno e 25 db(a) durante il periodo notturno. 35

36 Alla luce delle considerazioni di cui sopra, si ritiene di poter concludere che le immissioni sonore dell impianto di depurazione risultano entro i limiti di legge. IL TECNICO COMPETENTE Allegati: Certificato di taratura del fonometro 36

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D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.

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