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- Gianleone Mantovani
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1 Quindicinale di informazione economica e statistica del Centro Studi e Ricerche Azienda speciale della Camera di Commercio di Livorno Alla fine del primo semestre 2014 Unioncamere Toscana ha realizzato due indagini campionarie sull Artigianato con declinazione provinciale, una sul manifatturiero e l altra sull edilizia. Con riferimento all artigianato manifatturiero si ottiene un quadro che risulta particolarmente negativo per la provincia di Livorno, sia sul fronte dei risultati conseguiti nel primo semestre 2014 sia su quello dei risultati attesi per la seconda parte dell anno. Nel frattempo il tessuto imprenditoriale resiste ai venti di guerra della recessione (1.340 sedi d impresa attive) e si mantiene cauto nella gestione degli investimenti, stante ancora l impossibilità di prevedere una qualunque evoluzione dei mercati. La situazione generale dell edilizia artigiana appare piuttosto complessa: il settore è in evidente difficoltà ed i contraccolpi negativi in termini occupazionali e di fatturato potrebbero non essere ancora finiti. Secondo l Osservatorio sul mercato immobiliare realizzato a Novembre 2014 da Nomisma, il settore del mattone dovrebbe chiudere l anno con un incremento degli scambi del 3,7% a livello nazionale, ance se la ripresa appare decisamente più lenta che in passato. Sempre secondo Nomisma, le prospettive potrebbero migliorare con ulteriori cali dei prezzi degli immobili e con politiche di credito più espansive sul fronte dei mutui. Il ciclo immobiliare sembra comunque aver toccato il fondo e, pertanto, al settore dell edilizia non resta che attendere il termine della fase di incertezza delle famiglie circa le loro condizioni economiche e lavorative e l avvio di una fase espansiva del credito alle famiglie. Anno X - numero 3 15 febbraio 2015
2 Artigiano manifatturiero al I semestre 2014 A fine giugno 2014 l artigianato manifatturiero era composto da 1340 sedi d impresa attive, 5 in più rispetto allo stesso periodo Anche in Toscana non si evidenziano variazioni di periodo significative nella consistenza di imprese (-0,5%) che si è attestata a quota sedi d impresa attive. A Livorno le imprese del settore guidate da giovani sono 90 ovvero il 6,7%:, mentre quelle guidate da stranieri sono 70 e quindi il 5,2% delle imprese manifatturiere artigiane. Più significativa la quota rosa : le imprese femminili infatti in questo settore sono 253 ossia quasi il 19%. Tab. 1 - Artigianato manifatturiero - Sedi d'impresa attive I semestre 2014 e 2013, incidenza percentuale della singola divisione sul totale Divisioni N. sedi impresa attive I sem II sem Incidenza % divisione su totale 2014 Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature) ,88 Industrie alimentari ,51 Altre industrie manifatturiere ,61 Riparazione, manutenzione ed installazione ,45 Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi mobili) ,37 Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi ,55 Confezione di articoli di abbigliamento ed accessori ,25 Fabbricazione di altri mezzi di trasporto ,18 Stampa e riproduzione di supporti registrati ,03 Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca ,13 Industrie tessili ,09 Fabbricazione di mobili ,79 Fabbricazione di articoli in pelle e simili ,97 Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche ,82 Fabbricazione di computer, prodotti di elettronica, ottica, apparecchi elettromedicali e di misurazione, orologi ,82 Fabbricazione di prodotti chimici ,75 Fabbricazione di apparecchiature elettriche e non per uso domestico ,75 Fabbricazione di carta e di prodotti di carta 5 5 0,37 Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 5 5 0,37 Industria delle bevande 3 2 0,22 Metallurgia 1 1 0,07 Totale manifatturiero artigiano Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Infocamere I comparti dove si concentra il maggior numero di imprese sono fabbricazione di prodotti in metallo (fabbricazione di porte, finestre, cancelli, coltelli, serrature, stampi, casseforti, stoviglie ed atri articoli casalinghi, articoli in ferro in generale) che raccoglie il 18,9% delle imprese considerate, ed industrie alimentari (panifici, pasticcerie etc., 18,5%). Importante anche il contributo alla dotazione di settore determinato da Altre industrie manifatturiere che raccoglie oltre il 12% delle imprese del manifatturiero artigiano includendo un panorama molto vario di attività, dalla fabbricazione di 15 febbraio
3 gioielli alla produzione di articoli sportivi, dalla fabbricazione di strumenti musicali alla bigiotteria, dalla fabbricazione di casse funebri a quella delle protesi ortopediche e dentarie, e così via. Comunque numerose sono anche le imprese di riparazione e quelle di fabbricazione di prodotti in legno. Interessante sottolineare le variazioni di consistenza numerica intervenute in alcune divisioni. Si rileva infatti un significativo incremento delle imprese attive di Riparazione, manutenzione ed installazione (+11,1%). Degna di nota anche la dinamica positiva delle Industrie artigiane alimentari (panifici, pasticcerie, ecc.) che aumentano di 10 unità. Al contrario assume significatività negativa la contrazione numerica delle imprese nelle divisioni Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi mobili, -4,8%) e Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature non altrimenti classificate (-12,5%). La dinamica imprenditoriale appena descritta sembra essere conseguenza di diversi ordini di fattori: a) il disagio occupazionale da sempre trova rifugio nelle attività artigiane, da qui potrebbe derivare l espansione delle industrie alimentari e dei servizi di riparazione, questi ultimi comunque più richiesti in tempi di crisi; b) la maggior disponibilità di manufatti standardizzati in legno a buon prezzo in grandi catene italiane e straniere sottrae mercato gli artigiani del legno, peraltro già abbastanza numerosi ed alle prese con le minor capacità di spesa della propria clientela. c) La crisi delle grandi e medie imprese, soprattutto quelle industriali non artigiane, potrebbe aver compromesso anche la solidità delle attività di Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature in qualche modo collegate sia al manifatturiero non artigiano che anche ad altri settori. Al di la delle congetture sopra esposte resta il dato di fondo, ovvero siamo alla presenza di un settore nel complesso a bassa dinamica imprenditoriale salvo alcune particolari eccezioni. C è poi un altro importante aspetto da valutare per comprendere lo stato di salute del settore, ossia l andamento economico-occupazionale, i cui dati sono disponibili grazie ad un indagine campionaria sul settore realizzata da Unioncamere Toscana sul primo semestre Nel I semestre 2014 circa il 50% delle imprese manifatturiere artigiane presentava un basso livello di attività, tanto che oltre il 60% delle imprese ha subito un calo di fatturato. Ciononostante solo il 12,5% delle imprese ha ridotto l occupazione. Per non perdere ulteriori quote di mercato e per coprire costi già sostenuti sono ricorse ad un abbassamento dei prezzi di listino circa il 18% delle imprese, mentre il 6,9% ha ridotto gli investimenti. A parità di livello di attività, diffusamente basso, I dati regionali sono tendenzialmente migliori: la percentuale di imprese che ha registrato una contrazione di fatturato, prezzi di vendita, investimenti ed occupazione è più bassa. Il dato livornese resta il peggiore in assoluto per tutti i parametri citati, fatta eccezione per il livello di attività. Ciò evidenzia che l impatto della crisi a livello provinciale è stato più forte poiché essa ha rappresentato solo il punto di rottura di un equilibrio già di per sé precario all interno di una struttura economico-imprenditoriale debole. In definitiva, rispetto al I semestre 2013 il fatturato complessivo di settore si è ridotto del 17% (-5,8% media Toscana) e l occupazione del 6% (-1,7% media Toscana). Al contempo i prezzi di listino sono scesi dell 1,4% in provincia contro il -0,3% della media Toscana. Anche in questo caso i dati di fatturato ed occupazione per l artigianato manifatturiero sono i peggiori in assoluto sul territorio regionale. 15 febbraio
4 Tab. 2 - Andamento di fatturato, livello di attività, prezzi di vendita, investimenti ed occupazione dell'artigianato manifatturiero nel I semestre 2014 (rispetto al I semestre 2013) FATTURATO I sem 2014 Quote % di imprese (al netto delle mancate risposte) Livello ATTIVITA' I sem 2014 PREZZI di VENDITA I sem 2014 INVESTIMENTI I sem 2014 OCCUPAZIONE I sem 2014 A D Alto Basso A D A D A D Arezzo 11,9% 42,1% 3,1% 37,9% 0,8% 13,6% 7,3% 1,2% 1,3% 3,7% Firenze 9,3% 43,0% 0,6% 52,9% 1,6% 8,4% 7,5% 2,2% 3,8% 8,6% Grosseto 4,1% 59,6% 2,2% 71,8% 2,3% 13,2% 2,9% 1,4% 5,5% 5,1% Livorno 9,2% 60,1% 1,1% 49,8% 3,7% 18,2% 5,7% 6,9% 3,9% 12,5% Lucca 7,7% 46,3% 6,3% 37,6% 4,3% 4,1% 6,5% 2,6% 1,9% 3,9% Massa C. 1,4% 73,3% 1,4% 28,0% 3,0% 24,9% 9,2% 1,6% 4,1% 5,7% Pisa 6,6% 43,0% 23,3% 38,1% 0,8% 17,9% 7,1% 0,4% 1,5% 6,8% Prato 7,3% 19,0% 1,9% 77,3% 0,7% 7,8% 5,7% 6,0% 3,4% 4,3% Pistoia 6,9% 44,2% 6,9% 20,0% 2,2% 6,9% 8,3% 3,0% 1,2% 1,6% Siena 10,8% 50,0% 2,6% 57,4% 6,0% 11,2% 7,6% 3,2% 0,9% 1,5% Toscana 8,3% 42,4% 4,7% 48,6% 2,0% 10,6% 7,0% 2,8% 2,7% 5,7% Fonte: Indagine campionaria Artigianato Manifatturiero Unioncamere Toscana Legenda A = Aumento D = Diminuzione Tab. 3 - Variazioni % I semestre 2013/I semestre 2014 di fatturato, prezzi di vendita ed occupazione per il manifatturiero artigiano delle province toscane FATTURATO PREZZI di VENDITA OCCUPAZIONE Arezzo -4,7-0,3-1,2 Firenze -6,6-0,2-2,2 Grosseto -10,2-0,5 0,0 Livorno -16,9-1,4-5,8 Lucca -5,5 0,2-1,8 Massa Carrara -12,4-0,9-0,5 Pisa -8,0-0,9-2,2 Prato 0,2-0,4-1,0 Pistoia -10,1-0,2-0,5 Siena -7,3-0,2-2,2 Toscana -5,8-0,3-1,7 Fonte: Indagine campionaria Artigianato Manifatturiero Unioncamere Toscana Uno sguardo al futuro: A fine giungo 2014 il 9,6% delle imprese provinciali attive nell ambito dell artigianato di produzione prevedeva di chiudere l attività d impresa entro fine anno. In Toscana le imprese sono più ottimiste, salvo a Grosseto e Pistoia. 15 febbraio
5 Tab. 4 - Previsioni a giugno 2014 sull andamento di fatturato, investimenti ed occupazione a fine anno PREVISIONI FATTURATO 2014 Quote % di imprese (al netto delle mancate risposte) PREVISIONI INVESTIMENTI 2014 PREVISIONI OCCUPAZIONE 2014 Aumento Diminuzione Aumento Diminuzione Aumento Diminuzione PREVISIONI 2014 Cesserà l'attività Arezzo 9,3% 16,2% 6,1% 1,5% 2,9% 2,2% 4,0% Firenze 6,1% 22,3% 3,2% 0,4% 1,5% 0,1% 3,1% Grosseto 6,1% 26,0% 3,3% 2,1% 0,0% 4,3% 11,3% Livorno 7,4% 15,5% 0,8% 1,5% 0,0% 1,3% 9,5% Lucca 11,0% 39,1% 1,1% 0,0% 1,3% 3,6% 2,5% Massa C. 5,7% 27,7% 3,5% 2,9% 3,6% 2,0% 2,6% Pisa 0,0% 9,6% 3,4% 0,0% 0,0% 0,0% 3,4% Prato 4,8% 10,0% 4,4% 4,0% 1,7% 3,4% 3,9% Pistoia 3,6% 5,4% 0,6% 0,0% 0,2% 2,0% 10,1% Siena 4,5% 2,1% 3,7% 0,0% 1,1% 1,2% 4,6% TOSCANA 6,3% 18,1% 3,1% 0,9% 1,4% 1,5% 4,5% Fonte: Indagine campionaria Artigianato Manifatturiero Unioncamere Toscana Moderata la quota percentuale di imprese che prevede di chiudere il 2014 con fatturato in calo rispetto al 2013 (15,5%), comunque al di sotto della media regionale (18,1%) dove la situazione appare peggiore per Firenze, Grosseto, Lucca e Massa Cararra. In generale, in tutta la Toscana risulta poco significativa la quota imprese che potrebbe veder ridotto il livello di investimenti, bensì appare interessate la dinamica di previsione in termini di aumento. Sul fronte occupazionale ci sono ipotesi di ulteriore contrazione ma in definitiva ancora contenute. Certo bisogna tener presente che i livelli occupazionali di un impresa artigiana sono naturalmente contenuti per cui al di sotto di una certa soglia c è il solo imprenditore e non si può quindi scendere pena la chiusura dell attività. In conclusione, l indagine congiunturale condotta sull artigianato manifatturiero, disegna un quadro che risulta particolarmente negativo per la provincia di Livorno, sia sul fronte dei risultati conseguiti nel primo semestre 2014 che su quello dei risultati attesi per la seconda parte dell anno. Nel frattempo il tessuto imprenditoriale resiste ai venti di guerra della recessione e si mantiene cauto nella gestione degli investimenti, stante ancora l impossibilità di prevedere una qualunque evoluzione dei mercati. 15 febbraio
6 Edilizia artigiana al I semestre 2014 A fine giugno 2014 risultavano artigiane il 69,5% delle imprese attive nel settore edilizia. In particolare operavano in provincia di Livorno imprese, ben 102 in meno rispetto allo stesso periodo 2013 per una variazione percentuale pari al -3,4%. Anche in Toscana l artigianato ha un peso notevole all interno dell edilizia (76%). nonostante a metà 2014 questo comparto artigiano abbia subito un drastico ridimensionamento perdendo il 4,15% delle imprese attive. A Livorno le imprese del settore guidate da giovani sono 318 ovvero circa l 11% (13,8% media regionale), mentre quelle guidate da stranieri sono e pertanto quasi il 17% delle imprese edili artigiane (25,1% in Toscana). Il settore è composto da tre divisioni: Costruzione di edifici, Ingegneria civile e Lavori di costruzione specializzati. La maggior parte delle imprese si concentra in quest ultima divisione (78,4% a Livorno e 81% Toscana) ma sono numerose anche le imprese di costruzione di edifici il cui peso varia dal 21,1% per Livorno al 18,7% per la Toscana. Le imprese di Ingegneria civile incidono invece per meno dell 1% sul totale settore sia a livello provinciale che regionale. Tab. 1 - Imprese artigiane attive a fine giugno 2014 nel settore dell'edilizia e sue divisioni - Peso percentuale della singola divisione e var. % rispetto al 2013 Divisione I sem Peso % Var. % sul I sem LIVORNO TOSCANA Costruzione di edifici ,1-7,6 Ingegneria civile 16 0,6 6,7 Lavori di costruzione specializzati ,4-2,3 Totale ,0-3,4 Costruzione di edifici ,7-6,9 Ingegneria civile 156 0,4-3,7 Lavori di costruzione specializzati ,0-3,5 Totale ,0-4,1 Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Infocamere Rispetto al I semestre 2013 la divisione legata alla Costruzione di edifici registra il calo di imprese attive più importante (-7,6%) per quanto sia significativa anche la variazione negativa intervenuta tra i Lavori di costruzione specializzati (-2,3%). Mostra invece vitalità la divisione livornese dell ingegneria civile (+6,7%) mentre in Toscana non vi è nessuna eccezione, tutto il settore è interessato da un progressivo calo demografico delle imprese. Di seguito si propone il dettaglio delle sottocategorie al fine di meglio comprendere le dinamiche interne alle divisioni. 1 Si concentra in questo settore il 65,3% delle imprese straniere artigiane. 15 febbraio
7 Tab. 2 - Scomposizione del settore Costruzione in divisioni e sottocategorie - dati di stock a giugno 2014, variazione percentuale rispetto al 2013 e peso percentuale sul totale del settore - Livorno Divisione Sottocategoria I sem Var. % Peso % Ingegneria civile Lavori di costruzione specializzati Costruzione di edifici residenziali e non residenziali 608-7,6 21,1 Costruzione di strade, autostrade e piste aeroportuali 8 0,0 0,3 Costruzione di opere di pubblica utilità per il trasporto di fluidi 4 0,0 0,1 Costruzione di opere idrauliche 2 0,0 0,1 Altre attività di costruzione di altre opere di ingegneria civile 2 100,0 0,1 Totale ingegneria civile 16 6,7 0,6 Demolizione 31-11,4 1,1 Preparazione del cantiere edile e sistemazione del terreno 26 8,3 0,9 Trivellazioni e perforazioni 1 0,0 0,0 Installazione di impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione (inclusa manutenzione e riparazione) 298-1,7 10,3 Installazione di impianti elettronici (inclusa manutenzione e riparazione) 28 12,0 1,0 Installazione di impianti elettrici e/o elettronici in generale 13-7,1 0,5 Installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell'aria 148-9,2 5,1 Installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell'aria (inclusa manutenzione e 211 3,4 7,3 riparazione) in edifici o in altre opere di costruzione Installazione di impianti per la distribuzione del gas (inclusa manutenzione e riparazione) 4 0,0 0,1 Installazione di impianti di spegnimento antincendio (inclusi quelli integrati e la manutenzione e riparazione) 2-33,3 0,1 Installazione di impianti di depurazione per piscine (inclusa manutenzione e riparazione) 1 0,0 0,0 Installazione, riparazione e manutenzione ascensori 11-8,3 0,4 Lavori di isolamento termico, acustico o antivibrazioni 4-33,3 0,1 Altri lavori di costruzione e installazione nca 10 42,9 0,3 Completamento e finitura di edifici ,9 4,1 Intonacatura 27-10,0 0,9 Posa in opera di infissi 57-12,3 2,0 Posa in opera di casseforti, forzieri, porte blindate 0-100,0 0,0 Posa in opera di infissi, arredi, controsoffitti, pareti mobili 67 4,7 2,3 Rivestimento di pavimenti e di muri 81-9,0 2,8 Tinteggiatura e posa in opera di vetri 105-1,9 3,6 Altri lavori di completamento e di finitura degli edifici 8-20,0 0,3 Attività non specializzate di lavori edili (muratori) 921-2,0 31,9 Altri lavori di completamento e di finitura degli edifici nca 54 63,6 1,9 Realizzazione di coperture 11-8,3 0,4 Altri lavori specializzati di costruzione nca 4-50,0 0,1 Pulizia a vapore, sabbiatura e simili per pareti esterne edifici 2 0,0 0,1 Noleggio di gru ed altre attrezzature con operatore 2 100,0 0,1 Altre attività di lavori specializzati di costruzione nca 17 0,0 0,6 Totale Lavori di costruzione specializzati ,3 78,4 Totale settore Costruzioni ,4 100,0 Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Infocamere 15 febbraio
8 C è poi un altro importante aspetto da valutare per comprendere lo stato di salute del settore, ossia l andamento economico-occupazionale, i cui dati sono disponibili grazie ad un indagine campionaria sul settore realizzata da Unioncamere Toscana sul primo semestre Nel I semestre 2014 circa il 51% delle imprese artigiane operanti nell ambito delle Costruzioni ha visto ridursi il livello di attività, ma solo il 2,1% delle imprese ha registrato un incremento: il resto del tessuto imprenditoriale ha pertanto mantenuto invariato il livello di attività rispetto al Oltre il 60% delle imprese ha subito un calo di fatturato e nessuno ha dichiarato invece incrementi del giro d affari. Del resto in oltre il 47% delle imprese il livello degli ordinativi è sceso rispetto al primo semestre Con tutto ciò il 20,6% delle imprese ha ridotto l occupazione, mentre solo l 1% delle aziende ha dichiarato di aver incrementato il numero di addetti. In generale, il settore non appare particolarmente dinamico sul fronte investimenti. La maggior parte delle imprese ha lasciato il livello di investimenti invariato rispetto al I semestre 2013, poche hanno rivisto i loro impegni al ribasso (6,8%) o al rialzo (2,1%). Molte le province toscane con una quota imprese superiore a quella di Livorno soprattutto per quanto riguarda cali di fatturato, ordinativi e livello di attività. Situazioni particolarmente critiche si registrano a Massa Carrara, Grosseto, Pistoia e Siena. I dati regionali di settore risultano tendenzialmente migliori: la percentuale di imprese che ha registrato una contrazione di fatturato, ordinativi, investimenti ed occupazione è decisamente più bassa in Toscana fatta eccezione per la percentuale di imprese che ha subito un calo dell attività. In definitiva, rispetto al I semestre 2013 il fatturato complessivo di settore si è ridotto dell 11,1% (-11,8% media Toscana) e l occupazione del 23,8% (-12,3% media Toscana) a seguito di un calo di attività stimabile nell ordine del 12,8% similmente alla media regionale. Nel complesso il consuntivo semestrale provinciale appare sostanzialmente in linea con quello regionale. Tab. 2 - Andamento di fatturato, livello di attività, prezzi di vendita, investimenti ed occupazione dell'artigianato manifatturiero nel 1 semestre 2014 (rispetto al I semestre 2013) Quote % di imprese (al netto delle mancate risposte) FATTURATO Livello ATTIVITA' ORDINATIVI OCCUPAZIONE INVESTIMENTI A D A D A D A D A D Arezzo 2,0% 56,4% 0,1% 54,1% 0,1% 40,2% 0,0% 19,0% 1,5% 0,1% Firenze 0,1% 60,1% 0,1% 59,0% 0,1% 52,8% 0,4% 10,0% 7,5% 0,3% Grosseto 2,0% 65,8% 4,9% 66,2% 4,0% 65,2% 0,0% 2,5% 4,8% 0,0% Livorno 0,0% 61,3% 2,1% 51,3% 2,1% 46,7% 0,7% 20,6% 2,1% 6,8% Lucca 0,3% 61,0% 0,3% 58,6% 0,6% 61,3% 0,0% 1,7% 1,0% 0,1% Massa C. 0,0% 99,1% 0,0% 98,9% 0,0% 98,2% 0,2% 29,9% 0,2% 4,1% Pisa 0,4% 28,2% 0,4% 26,9% 0,5% 35,4% 0,3% 6,6% 2,4% 0,0% Prato 2,5% 35,5% 2,1% 20,3% 7,6% 31,4% 1,3% 7,8% 19,3% 3,4% Pistoia 1,0% 62,6% 1,0% 62,7% 1,0% 59,0% 0,0% 23,1% 1,1% 0,0% Siena 1,4% 65,3% 1,2% 60,5% 1,4% 74,6% 0,2% 14,6% 7,2% 0,2% Toscana 0,8% 58,3% 0,9% 55,0% 1,3% 54,7% 0,3% 12,0% 4,9% 1,0% Fonte: Indagine campionaria Edilizia artigiana Unioncamere Toscana Legenda A = Aumento D = Diminuzione 15 febbraio
9 Tab. 3 - Variazioni % I semestre 2013/I semestre 2014 di fatturato, attività ed occupazione per l'edilizia artigiana delle province toscane FATTURATO ATTIVITA' OCCUPAZIONE Arezzo -16,4-16,2-22,8 Firenze -11,1-10,3-10,5 Grosseto -22,4-20,9-1,7 Livorno -11,1-12,8-23,8 Lucca -10,5-10,3-7,5 Massa C. -28,4-33,7-11,9 Pisa -2,7-2,4-5,2 Prato -8,5-7,3-3,5 Pistoia -11,0-13,6-20,5 Siena -6,8-6,6-10,9 Toscana -11,8-12,0-12,3 Fonte: Indagine campionaria Edilizia Artigiana Unioncamere Toscana Uno sguardo al futuro. A fine giungo 2014 nessuna impresa dell edilizia artigiana intervistata prevedeva di cessare l attività a fine anno sebbene la quasi totalità del tessuto imprenditoriale si vedrà probabilmente costretta a non effettuare investimenti a causa della situazione di incertezza. La stessa capacità di resistenza delle imprese dell edilizia artigiana si riscontra a Pisa e Pistoia mentre nelle altre province toscane le ipotesi di cessazione sono più frequenti. Per contro, il blocco agli investimenti appare più pesante proprio in provincia di Livorno similmente a Lucca e Arezzo. Tab. 4 - Previsioni a giugno 2014 circa l'andamento di fatturato, investimenti ed occupazione a fine anno 2014 edilizia artigiana Quote % di imprese (al netto delle mancate risposte) FATTURATO 2014 OCCUPAZIONE 2014 INVESTIMENTI 2014 Aumento Diminuzione Aumento Diminuzione Aumento Diminuzione Cesserò l'attività Non farò investimenti Arezzo 5,5% 15,5% 0,0% 2,0% 0,9% 0,0% 5,8% 93,3% Firenze 0,0% 2,3% 0,0% 1,0% 8,1% 0,0% 2,4% 63,1% Grosseto 3,9% 43,4% 0,0% 1,5% 0,0% 0,4% 1,6% 80,3% Livorno 8,4% 35,8% 1,9% 0,0% 2,2% 0,0% 0,0% 97,8% Lucca 2,1% 55,8% 0,0% 0,2% 0,3% 0,0% 4,3% 95,5% Massa C. 0,0% 42,2% 0,0% 25,1% 0,3% 40,4% 8,5% 34,7% Pisa 0,5% 0,2% 0,0% 0,0% 9,9% 0,0% 0,0% 89,7% Prato 0,0% 3,7% 0,0% 3,7% 0,0% 0,0% 32,0% 6,5% Pistoia 0,2% 41,8% 0,0% 0,0% 0,8% 0,2% 0,0% 88,7% Siena 2,6% 53,6% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 4,7% 75,8% TOSCANA 2,2% 27,8% 0,1% 2,3% 3,1% 1,9% 4,1% 78,4% Fonte: Indagine campionaria sull'edilizia artigiana Unioncamere Toscana La quota percentuale di imprese che prevede di chiudere il 2014 con fatturato in calo rispetto al 2013 è pari al 35% (27,8% media Toscana), solo l 8,4% invece ipotizza un aumento. 15 febbraio
10 L occupazione dovrebbe rimanere grosso modo stabile, a Livorno come nel resto della Toscana, fatta eccezione per Massa Carrara dove un quarto delle imprese prevede un riduzione dei livelli occupazionali. Il quadro generale dell edilizia artigiana appare piuttosto complesso. Il settore è in evidente difficoltà ed i contraccolpi negativi in termini occupazionali potrebbero non essere ancora finiti. Secondo l Osservatorio sul mercato immobiliare realizzato a Novembre 2014 da Nomisma, il mercato del mattone dovrebbe chiudere l anno con un incremento degli scambi del 3,7% a livello nazionale. Ma la ripresa appare decisamente più lenta che in passato. Secondo Nomisma le prospettive potrebbero migliorare con ulteriori cali dei prezzi degli immobili e con politiche di credito più espansive sul fronte mutui. Il ciclo immobiliare sembra comunque aver toccato il fondo e, pertanto, al settore dell edilizia non resta che attendere il termine della fase di incertezza delle famiglie circa le loro condizioni economiche e lavorative e l avvio di una fase espansiva del credito alle famiglie. 15 febbraio
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