Bilancio Consolidato Esercizio 2012

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1 Bilancio Consolidato Esercizio 2012

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3 I principali passaggi dell esercizio Il Gruppo Cattolica Operazioni di Rilievo dell Esercizio e Partnership Il Sistema Distributivo di Gruppo Il Gruppo comprende undici società assicurative, quattro società di servizi, due società che svolgono attività agricola-immobiliare, tre fondi comuni di investimento immobiliare e un fondo comune di investimento mobiliare. Nel corso dell esercizio San Miniato Previdenza è stata fusa per incorporazione nella Capogruppo e Cattolica Business School è stata fusa per incorporazione in Cattolica Services. L area di consolidamento include per la prima volta il Fondo Perseide, un fondo comune di investimento immobiliare chiuso e le due newco, Cattolica Agricola e Cattolica Beni Immobili. La quota di mercato del Gruppo si attesta al 4,8% nei rami danni, nei rami vita è del 2,8%. I premi lordi consolidati alla chiusura dell esercizio ammontano a 3.539,1 milioni. Considerando anche i contratti di investimento, la raccolta complessiva si attesta a 3.676,7 milioni, con un decremento di 283,9 milioni (-7,2%) rispetto all esercizio precedente, da attribuirsi alla raccolta vita. I premi lordi del lavoro diretto dei rami danni si attestano a 1.685,4 milioni, con un incremento del 3,6% e costituiscono il 47,8% del totale premi del lavoro diretto (43,2% nel 2011). I premi lordi del lavoro diretto dei rami vita ammontano a 1.838,4 milioni (2.136,9 nel 2011); il totale della raccolta ammonta a milioni (-14,8%). Il personale del Gruppo è composto da collaboratori. La fusione per incorporazione di San Miniato Previdenza nella Capogruppo ha avuto efficacia civilistica a partire dal 26 febbraio 2012, mentre agli effetti contabili e fiscali le operazioni dell incorporata sono imputate al bilancio dell incorporante a far data dal 1 gennaio In esecuzione delle intese sottoscritte nel 2010 tra la Capogruppo e Banca Popolare di Vicenza, nell ambito del rinnovo della partnership strategica, in data 14 marzo è stato perfezionato l atto di scissione parziale non proporzionale di B.P.Vi Fondi SGR a beneficio di Cattolica Immobiliare. Successivamente, in relazione al progetto di scissione parziale di quest ultima a favore della Capogruppo, allo scopo di concentrare le attività del Gruppo inerenti la gestione degli asset finanziari, le società hanno deliberato la predetta scissione. L operazione è stata perfezionata in data 27 dicembre 2012 ed ha assunto efficacia a far data dal 31 dicembre In data 28 giugno, i Consigli di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni Business School e Cattolica Services, previa acquisizione da parte di quest ultima delle partecipazioni rispettivamente detenute da Cattolica (68,1%), da Cattolica Previdenza (30,5%) e dalle altre società del Gruppo (1,4%) in Cattolica Assicurazioni Business School, hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione della prima nella seconda sulla base della situazione patrimoniale contenuta nei bilanci delle società al 31 dicembre L operazione è stata perfezionata in data 27 dicembre 2012, con effetto 31 dicembre Agli effetti contabili e fiscali le operazioni dell incorporata sono imputate al bilancio dell incorporante a far data dal 1 gennaio Con riferimento all acquisto del complesso immobiliare denominato Tenuta Ca Tron, di cui all accordo sottoscritto il 12 marzo tra Cattolica e la Fondazione Cassamarca, ISVAP ha autorizzato in data 8 giugno la costituzione, da parte della Capogruppo, di due nuove società a responsabilità limitata unipersonali. In data 28 settembre, con capitale iniziale di centoventi mila euro, interamente versato, sono state costituite Cattolica Agricola, che ha ad oggetto l esercizio esclusivo delle attività agricole di cui all art c.c., e Cattolica Beni Immobili, destinata a gestire gli immobili non strumentali all attività agricola insistenti sul predetto fondo. Il 15 ottobre, le predette società, a ciò designate dalla Capogruppo, hanno sottoscritto con la Fondazione Cassamarca i rogiti notarili relativi agli immobili della tenuta, per un controvalore complessivo di 76 milioni, di cui 35,5 milioni corrisposti da Cattolica Agricola per i terreni e gli immobili agricoli e sette milioni corrisposti da Cattolica Beni Immobili per gli immobili non strumentali. Il 14 dicembre Cattolica e Banca Popolare di Vicenza s.c.p.a. hanno rinnovato l accordo di partnership strategica, prorogandone la scadenza al L accordo conferma gli impegni di esclusiva vigenti per la distribuzione di prodotti del Gruppo Cattolica tramite la rete del Gruppo Banca Popolare di Vicenza, che al 31 dicembre conta 640 sportelli e il vincolo di lock-up su n azioni di Cattolica di proprietà di Banca Popolare di Vicenza. La Capogruppo il 21 dicembre ha acquistato, sotto condizione sospensiva (che alla data del Consiglio di Amministrazione di approvazione del bilancio Cattolica non si è ancora avverata), Palazzo Biandrà sito in Piazza Cordusio a Milano, per un corrispettivo di cento milioni, attraverso il Fondo Immobiliare Euripide, gestito da Finanziaria Internazionale Investments SGR, e sottoscritto pro quota dalle compagnie del Gruppo. La raccolta premi del lavoro diretto è così suddivisa: agenzie 47,6%, banche 35,2%, broker 7%, consulenti previdenziali 0,3%, promotori finanziari 0,2% e altri canali 9,7%. Le agenzie sono 1.391, così distribuite: 55,3% nel nord Italia, 25% nel centro e 19,7% nel sud e isole. Gli sportelli che veicolano i prodotti dell area Previdenza sono rispetto ai del I promotori finanziari che distribuiscono prodotti delle società del Gruppo sono 879. La rete distributiva facente capo a Cattolica Previdenza, a partire dagli ultimi mesi dell anno è rappresentata da 351 unità di cui 30 consulenti previdenziali e 321 subagenti.

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5 Indice relazioni e bilancio Struttura del Gruppo e partecipazioni bancarie 11 Scenario di riferimento 15 Relazione sulla gestione 23 Il Gruppo nel Principali indicatori dell andamento della gestione del Gruppo Cattolica 28 Modalità di diffusione dell immagine e delle informazioni del Gruppo 35 Andamento della gestione 37 Sintesi dell andamento della gestione 39 Gestione assicurativa e altri settori di attività 43 Gestione patrimoniale e finanziaria 55 Risk management 59 Gestione del rischio 61 Rischio assicurativo - Segmento danni 61 Rischio assicurativo - Segmento vita 62 Rischio di mercato 64 Rischio operativo, legale e reputazionale 68 Personale e rete distributiva 71 Personale 73 Rete distributiva 74 Fatti di rilievo e altre informazioni 77 Operazioni di rilievo dell esercizio 79 Altre informazioni 87 Fatti di rilievo dei primi mesi del Evoluzione prevedibile della gestione 93 Prospetti Consolidati 95 Stato Patrimoniale 97 Conto Economico 99 Conto Economico Complessivo 100 Rendiconto Finanziario 102 Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto 103 5

6 Raccordo tra Patrimonio Netto e risultato d esercizio della Capogruppo e Patrimonio Netto e risultato d esercizio consolidati 107 Note Illustrative 113 Parte A - Criteri generali di redazione e area di consolidamento 115 Parte B - Criteri di valutazione 125 Parte C - Informazioni sullo Stato Patrimoniale e sul Conto Economico consolidati 149 Parte D - Altre informazioni 193 Attestazione del Dirigente Preposto 199 Relazione della Società di Revisione 201 6

7 Indice sommario delle tavole tavole Tav. 1 - Principali indicatori economici 29 Tav. 2 - Principali indicatori patrimoniali 29 Tav. 3 - Dipendenti e rete distributiva 30 Tav. 4 - Stato Patrimoniale consolidato riclassificato 31 Tav. 5 - Conto Economico consolidato riclassificato 32 Tav. 6 - Conto Economico consolidato riclassificato per segmento di attività 33 Tav. 7 - Principali indicatori 34 Tav. 8 - Totale raccolta 46 Tav. 9 - Raccolta vita 47 Tav Esposizione del Gruppo verso i riassicuratori suddivisa per classe di rating 62 Tav Stratificazione del portafoglio sulla base della data di scadenza 66 Tav Stratificazione del portafoglio obbligazionario per rating 67 Tav Organico del Gruppo 74 Tav Indicatori per azione 92 Tav Area di consolidamento (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 121 Tav Stato Patrimoniale per settore di attività (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 151 Tav Attività immateriali 152 Tav Avviamento - movimentazione di periodo 152 Tav Altre attività immateriali - movimentazione di periodo 155 Tav Attività materiali 157 Tav Immobili e altre attività materiali - movimentazione di periodo 158 Tav Dettaglio delle riserve tecniche a carico dei riassicuratori (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 159 Tav Investimenti 159 Tav Investimenti immobiliari - movimentazione di periodo 160 Tav Dettaglio degli attivi materiali e immateriali (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 161 Tav Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture 161 Tav Dettaglio delle partecipazioni non consolidate (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 162 7

8 Tav Dati di sintesi delle controllate, collegate e joint venture non consolidate 162 Tav Investimenti finanziari 163 Tav Dettaglio delle attività finanziarie (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 163 Tav Fair value degli investimenti posseduti sino alla scadenza e dei finanziamenti e crediti 164 Tav Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico 165 Tav Esposizione in titoli di debito governativi greci 166 Tav Esposizione in titoli di debito governativi emessi da paesi Area UE - Attività finanziarie disponibili per la vendita 166 Tav Esposizione in titoli di debito governativi emessi da paesi Area UE - Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico 167 Tav Esposizione in titoli di debito governativi emessi da paesi Area UE - Attività finanziarie detenute sino a scadenza 167 Tav Dettaglio delle attività e delle passività finanziarie per livello (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 168 Tav Dettaglio delle variazioni delle attività e passività finanziarie del livello 3 (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 168 Tav Dettaglio delle attività e passività relative a contratti emessi da compagnie di assicurazione allorché il rischio dell investimento è sopportato dalla clientela e derivanti dalla gestione dei fondi pensione (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 169 Tav Crediti diversi 169 Tav Altri elementi dell attivo 170 Tav Altre attività 171 Tav Patrimonio netto 173 Tav Accantonamenti 174 Tav Accantonamenti - movimentazione di periodo 174 Tav Dettaglio delle riserve tecniche (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 176 Tav Passività finanziarie 177 Tav Dettaglio delle passività finanziarie (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 178 Tav Debiti 179 Tav Trattamento di fine rapporto e premi di anzianità 180 Tav Altri elementi del passivo 180 Tav Altre passività 181 8

9 Tav Suddivisione della raccolta relativa al lavoro diretto e indiretto 183 Tav Gestione assicurativa 184 Tav Dettaglio delle spese della gestione assicurativa 184 Tav Gestione finanziaria 185 Tav Proventi e oneri finanziari e da investimenti (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 186 Tav Imposte sul reddito d esercizio 188 Tav Riconciliazione dell aliquota fiscale - dettaglio 189 Tav Dettaglio delle altre componenti del conto economico complessivo nette (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 189 Tav Conto Economico per settore di attività (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 190 Tav Dettaglio delle voci tecniche assicurative (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 191 Tav Dettaglio delle spese della gestione assicurativa (regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7) 191 Tav Rapporti con parti correlate 196 9

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11 Struttura del Gruppo e partecipazioni bancarie

12 Situazione al 31 dicembre 2012 DANNI VITA ALTRO 60% ABC Assicura 51% BCC Vita Cattolica Immobiliare 100% 51% BCC Assicurazioni 60% Berica Vita Cattolica Beni Immobili 100% 99,99% Duomo Uni One Assicurazioni 60% Cattolica Life Cattolica Agricola 100% 97% TUA Assicurazioni (*) 100% Cattolica Previdenza Cattolica Services (**) 99,95% 82% 60% Lombarda Vita Cattolica Services Sinistri (***) 97,58% Risparmio & Previdenza 49% C.P. Servizi Consulenziali 51% Cassa di Risparmio di San Miniato 25,07% Prisma 20% Legenda: Danni Vita Settore agricolo-immobiliare Servizi Operativi Banche (*) Tua Assicurazioni controlla al 100% Tua Retail. (**) Lo 0,005% del capitale di Cattolica Services è detenuto singolarmente da ABC Assicura, BCC Assicurazioni, BCC Vita, Berica Vita, Cattolica Previdenza, C.P. Servizi Consulenziali, Duomo Uni One, Lombarda Vita, Risparmio & Previdenza e TUA Assicurazioni. (***) Fino al 25 febbraio 2013 la denominazione era Car Full Service.

13 Situazione al 31 dicembre 2012 PARTECIPAZIONI BANCARIE 0,92% UBI Banca Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana 17,42% 6,38% Banca di Valle Camonica Banca Popolare S. Angelo 0,42% 0,46% Banca Popolare di Vicenza Emil Banca 0,08%

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15 Scenario di riferimento

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17 Scenario di riferimento Scenario macroeconomico Nel corso dell anno la crisi ha continuato a pesare sui mercati mondiali, soprattutto in Europa dove la recessione economica, aggravata dalle politiche di contenimento dei costi di bilancio e dall incremento per le spese di rifinanziamento del debito pubblico, si è fatta sempre più stringente. A questo si è aggiunto l implicito default della Grecia che ha ulteriormente tolto fiducia negli investitori e contribuito a ridurre pesantemente le stime di crescita economica. La Banca Centrale Europea, al fine di contrastare il peggioramento della situazione, ha inizialmente incrementato le misure straordinarie di liquidità al sistema bancario attraverso una seconda operazione di LTRO (operazione di rifinanziamento di lungo termine) a 3 anni. L aggravarsi della crisi e la difficoltà delle autorità europee nel fornire risposte rapide hanno spinto in estate il board ad adottare una politica monetaria espansiva tagliando i tassi nel secondo trimestre di 25bp portandoli al minimo storico dello 0,75% e varando ulteriori misure straordinarie di liquidità per il sistema bancario. Tra queste la più importante è l OMT (Outright Monetary Transaction) ovvero un programma di riacquisto di titoli governativi con scadenza breve dei paesi in difficoltà, previa sottoscrizione di un memorandum con le manovre di contenimento del debito che il governo soccorso dovrà attuare. In Italia la crisi si è ulteriormente aggravata, con un crollo degli indici di fiducia e una significativa riduzione della produzione industriale che hanno spinto il paese in profonda recessione. Nonostante gli sforzi legati al contenimento del debito pubblico, la preoccupazione degli investitori internazionali sulla tenuta della moneta unica ha riportato i livelli dello spread sui valori massimi già visti nel Solo l intervento della Banca Centrale Europea e il completamento di alcune importanti riforme sul mercato del lavoro da parte del governo Monti hanno permesso di rasserenare temporaneamente la situazione. L economia statunitense ha mostrato un andamento in linea con le attese, con una crescita economica sotto il potenziale. I contributi positivi sono arrivati dalla domanda interna, complice l aumento degli occupati nel settore privato, dal mercato immobiliare (anche se su livelli ancora contenuti) e dal ciclo delle scorte del settore manifatturiero. Nel contempo però l attività industriale ha ulteriormente rallentato a causa della riduzione delle esportazioni e le elezioni di novembre hanno rallentato le manovre di aggiustamento del bilancio. La Federal Reserve, pertanto, ha continuato nella propria politica monetaria espansiva, varando due ulteriori operazioni di riacquisto di titoli governativi per garantire ampia liquidità al sistema e cambiando i target di politica fiscale per i prossimi anni. In Giappone l economia ha rallentato pesantemente a seguito della riduzione della domanda cinese. Il nuovo premier ha dichiarato una nuova politica espansiva al fine di mantenere competitiva l economia domestica. Tra i paesi emergenti, invece, si è segnalato un sostanziale rallentamento dell attività economica, dovuto principalmente ad un sostanziale riequilibrio dei flussi di bilancio (Cina e sud Est asiatico), alle mancate riforme strutturali (India) e alla crisi del settore economico principale (Brasile). L inflazione globale ha mostrato significativi sintomi di decelerazione. Mercati obbligazionari Sui mercati obbligazionari, nonostante i numerosi downgrade registrati sulle emissioni governative mondiali, il rendimento dei titoli statali decennali dei paesi core (Germania, U.S.A. e U.K.) si è mantenuto su livelli minimi, anche se con un parziale recupero nella seconda parte dell anno, sia per la curva statunitense (1,77%) sia per quella tedesca (1,38%), 15 17

18 mentre le scadenze brevi hanno registrato tassi nominali prossimi allo zero e talvolta addirittura negativi. Durante il 2012 la volatilità è stata elevata, a seguito dei ritardi politici sopra menzionati. Dopo una prima parte dell anno in cui l effetto dell abbondante liquidità sui mercati ha portato ad un rilevante restringimento sui rendimenti delle curve, il secondo e terzo trimestre hanno visto un abnorme trend di allargamento del differenziale tra il rendimento dei titoli di stato dei paesi europei periferici rispetto ai bund tedeschi, con livelli record su tutte la curve. A partire dal mese di agosto l intervento della Banca Centrale Europea ed una maggior concretezza nelle decisioni dell Eurogruppo, al fine di raggiungere un unione fiscale e bancaria, hanno portato ad un restringimento degli spread vicini ai minimi dell anno. Per contro l attenzione degli operatori si è concentrata soprattutto sul mercato delle obbligazioni societarie che ha visto un esplosione a livelli record delle emissioni sia per la componente investment grade che per il mercato ad alto rendimento, con un incremento del rischio in portafoglio. Mercati azionari I mercati azionari sono stati caratterizzati da una forte volatilità, guidata soprattutto dalle aspettative di andamento dell economia e della crisi europea. I listini hanno mantenuto un atteggiamento altalenante per tutto il primo semestre mentre a partire da giugno l evidente sottopeso degli investitori e la convinzione da parte degli operatori che l Eurozona potrebbe risolvere concretamente i problemi hanno indotto i compratori a rientrare in maniera più decisa sul mercato attratti dagli elevati dividendi riconosciuti. Su base annua, negli USA, l indice S&P 500 ha chiuso a +13,40% e il Nasdaq a +15,90%, mentre in Europa il Dax a +29,06%, l Eurostoxx50 a +13,79% e il FTSEMIB a +7,84%. In Asia l indice Hang Seng è salito del 22,9% e il Nikkei ha chiuso con un guadagno del 22,94%. Mercati dei cambi I timori della recessione economica in europa hanno portato l euro a perdere valore sia nei confronti del dollaro, con un deprezzamento del 3%, sia nei confronti dello yen, che ha guadagnato l 8,74% sulla moneta unica. La decisione della fed di mantenere estremamente liquido il mercato per lungo tempo ha permesso al dollaro di svalutarsi anche nei confronti della moneta nipponica del 5,91%

19 Settore assicurativo Si riportano nei grafici che seguono alcuni dati riepilogativi pubblicati dall ANIA 1 per il settore assicurativo per il periodo Principali dati economici del settore assicurativo euro/milioni Premi diretti ed indiretti vita Premi diretti ed indiretti danni 6,0% 5,0% 4,0% 3,0% 2,0% 1,0% 0,0% -1,0% -2,0% -3,0% -4,0% 4,7% 5,5% -2,9% -2,2% 3,0% ,4% -0,5% -0,6% Principali indici settore assicurativo % -3,0% -3,4% Risultato tecnico/premi lavoro diretto ed indiretto Risultato esercizio/premi lavoro diretto ed indiretto Sulla base della Statistica IVASS dei premi lordi contabilizzati al 4 trimestre 2012, pubblicata il 6 marzo 2013, la raccolta premi realizzata complessivamente nei rami vita e danni dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. durante l anno 2012 ammonta a ,4 milioni, con un decremento del 4,6% rispetto al 2011 (-7,4% in termini reali), che segue al -12,5% rilevato in tale anno rispetto al 2010 (quando l ammontare della raccolta premi aveva raggiunto il massimo storico). In particolare, i premi vita, pari a ,2 milioni, mostrano una riduzione del 5,6% (-8,4% in termini reali), con un incidenza sul portafoglio globale vita e danni che si attesta al 66,3% 1 Fonte ANIA - L assicurazione italiana nel , pag. 317, pubblicazione del 25 giugno

20 (67% nel 2011); il portafoglio danni, che totalizza ,2 milioni, si riduce del 2,6% (-5,5% in termini reali), con un incidenza del 33,7% sul portafoglio globale (33% nel 2011). Le medesime variazioni calcolate su basi omogenee (ossia escludendo anche dai dati relativi al 2011 la raccolta premi di tre imprese uscite nel 2012 dal portafoglio diretto italiano), evidenziano, per le imprese nazionali e le Rappresentanze in Italia di imprese extra SEE, un calo della raccolta complessiva (vita e danni), dei rami vita e dei rami danni pari, rispettivamente, al 4,3%, al 5,5% e all 1,9% (in termini reali la riduzione su basi omogenee della raccolta è pari al 7,1%, all 8,3% e al 4,8%). L incidenza della raccolta premi sul PIL nel 2012 è pari al 6,71% (in riduzione rispetto al 6,98% nel 2011); in particolare la riduzione è ascrivibile ai rami vita, per i quali l incidenza sul PIL si attesta al 4,45% (4,68% nel 2011), mentre è pari al 2,26% per i rami danni (in leggera flessione rispetto al 2,30% del 2011). Con riferimento ai dati relativi alla raccolta realizzata nei rami vita, il ramo I (assicurazioni sulla durata della vita umana), con ,5 milioni, registra un decremento del 9,7% rispetto al 2011; il ramo III (assicurazioni le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di OICR o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento), con ,9 milioni, si incrementa del 10,5% rispetto al 2011; la raccolta del ramo V (operazioni di capitalizzazione) ammonta a 2.814,4 milioni, con un decremento del 10,1%. Tali rami incidono sul totale premi vita rispettivamente per il 73,3%, per il 19,8% e per il 4% (rispettivamente il 76,6%, il 16,9% e il 4,2% nel 2011). Per quanto riguarda i restanti rami, i premi del ramo VI (fondi pensione: 1.855,7 milioni, con un incremento del 22,7% rispetto al 2011) rappresentano il 2,7% del portafoglio vita (2% nel 2011). La raccolta relativa alle assicurazioni di ramo IV (assicurazioni malattia a lungo termine non rescindibili: 43,2 milioni) e alle assicurazioni complementari (106,6 milioni di euro) incide, infine, per il restante 0,2% sul totale premi vita (come nel 2011). Con riferimento ai patrimoni gestiti per i fondi pensione, sono pari, nel complesso, a ,1 milioni, con un incremento del 17,2% rispetto alla chiusura del La ripartizione per canale distributivo della raccolta premi evidenzia che gli sportelli bancari e postali intermediano il 48,6% del portafoglio vita (in calo di circa sei punti percentuali rispetto al 54,8% nel 2011), i promotori finanziari il23,3% (in aumento di cinque punti percentuali rispetto al 18,3% nel 2011), le agenzie con mandato il 16,3% (stabili rispetto al 16,4% nel 2011), le agenzie in economia e gerenze il 10,3% (rispetto al 9,2% nel corrispondente periodo del 2011), i brokers l 1,1% ( rispetto all 1% del 2011) e le altre forme di vendita diretta lo 0,4% (in confronto allo 0,3% del 2011). Con riferimento all andamento dei rami danni, il portafoglio premi dei rami r.c. autoveicoli terrestri e r.c. veicoli marittimi, lacustri e fluviali ammonta complessivamente a ,1 milioni, presentando una flessione dell 1,2% rispetto al 2011, con un incidenza del 49,6% sul totale rami danni (48,9% nel 2011) e del 16,7% sulla raccolta complessiva (16,1% nel 2011). Per quanto riguarda gli altri rami, quelli con produzione più elevata, e quindi con maggiore incidenza sul totale, sono: infortuni con l 8,4% (come nel 2011), r.c. generale con l 8,3% (8,1% nel 2011), corpi di veicoli terrestri con il 7,5% (8% nel 2011), altri danni ai beni con il 7,4% (7,3%), incendio ed elementi naturali con il 6,5% (6,4% nel 2011) e malattia con il 6% (come nel 2011)

21 L analisi per canale distributivo continua a evidenziare la preponderanza della raccolta attraverso le agenzie con mandato, anche se la stessa continua leggermente a contrarsi rispetto alle precedenti rilevazioni. Infatti, tale canale colloca l 81,3% del portafoglio danni (81,6% nel 2011) e l 87,2% del portafoglio relativo al solo ramo r.c. auto (88% nel 2011). Da segnalare, infine, la lieve crescita della quota intermediata dalle altre forme di vendita diretta, sia con riguardo alla globalità del portafoglio danni (5,2% rispetto al 4,7% nel 2011), sia con riferimento al solo ramo r.c. auto (7,9% rispetto al 6,9% nel 2011). Sulla base dei dati suddetti la quota di mercato del Gruppo nel comparto danni passerebbe da 4,5% a 4,8% e nel comparto vita passerebbe dal 3,1% al 2,8%. Quota totale di mercato detenuta dal Gruppo % 6,00 5,00 4,5 4,8 4,00 3,00 3,1 3,6 3,5 2,8 2,00 1,00 0, Rami danni Rami vita Totale 19 21

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23 Relazione sulla gestione

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25 Relazione sulla gestione Il Gruppo nel 2012 Andamento della gestione Risk management Personale e rete distributiva Fatti di rilievo e altre informazioni

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27 Relazione sulla gestione Relazione sulla Gestione Il Il Gruppo nel 2012 Il Gruppo Cattolica chiude l esercizio con un risultato consolidato di 84 milioni rispetto ai 41,8 milioni dell esercizio precedente. Il risultato netto di Gruppo è pari a 61,9 milioni (37,4 milioni al 31 dicembre 2011). Escludendo gli effetti straordinari l utile consolidato si attesta a 95 milioni e il risultato di Gruppo a 78 milioni. Nonostante il perdurare della difficile congiuntura economica e l instabilità dei mercati finanziari dell area euro a causa delle forti tensioni sui debiti sovrani, prosegue il miglioramento della gestione industriale dei rami danni con un combined ratio del lavoro conservato che passa dal 96,9% del dicembre 2011 al 95,7% che, escludendo gli effetti del terremoto che ha colpito nel mese di maggio l Emilia Romagna, è pari al 94,7%. La raccolta dei rami danni lavoro diretto cresce del 3,6% anche per il continuo impegno produttivo delle agenzie a conferma della strategia attuata negli ultimi esercizi di rafforzamento e consolidamento della rete distributiva come asse portante dello sviluppo del Gruppo. La raccolta dei rami vita risente della contrazione del mercato e diminuisce del 14,8% passando da 2.319,2 a milioni, con premi del comparto tradizionale per 1.307,6 milioni, unit e index linked per 203,5 milioni, capitalizzazione per 318,7 milioni e fondi pensione per 146,2 milioni. La gestione finanziaria 2 chiude con un risultato, al lordo degli effetti fiscali, pari a 542,2 milioni contro i 259,5 milioni dell esercizio precedente, principalmente per i maggiori proventi da interessi che passano da 410,3 a 432,7 milioni, per l incremento degli utili netti da realizzo che passano da 12,8 a 89,6 milioni e per la riduzione delle perdite da valutazione su attività finanziarie da 181,1 a 21,9 milioni. Complessivamente sul risultato consolidato hanno gravato 48 milioni di svalutazioni sul portafoglio investimenti finanziari 3 e su avviamenti. Al 31 dicembre gli investimenti ammontano a ,7 milioni (15.094,5 milioni al 31 dicembre 2011) e le riserve tecniche al netto della quota a carico dei riassicuratori insieme alle passività finanziarie relative ai contratti di investimento sono pari a ,9 milioni (14.945,5 milioni al 31 dicembre 2011). Il patrimonio netto consolidato si attesta a 1.608,8 milioni (1.223,5 milioni al 31 dicembre 2011) e il margine di solvibilità del Gruppo è pari a 1,61 volte il minimo regolamentare 4 contro 1,25 volte al 31 dicembre ***** 2 Con l esclusione degli investimenti il cui rischio è a carico degli assicurati e della variazione delle altre passività finanziarie. 3 Al netto degli effetti fiscali e della shadow accounting. 4 Ante la proposta di distribuzione del dividendo della Capogruppo. Si precisa che la Capogruppo non applica i regolamenti anticrisi IVASS. Tenendo conto della proposta di dividendo, il margine di solvibilità è pari a 1,55 volte il minimo regolamentare

28 Gli eventi societari rilevanti che hanno caratterizzato il 2012 sono stati l acquisto, per un valore di 76 milioni, del complesso agricolo-immobiliare Tenuta Cà Tron, per una superficie di oltre 1000 ettari, attraverso due società appositamente costituite, Cattolica Agricola e Cattolica Beni Immobili e il rinnovo, nel mese di dicembre, dell accordo di partnership strategica, prorogandone la scadenza al 2022, con Banca Popolare di Vicenza. La rinnovata intesa, correlata al mutato contesto di mercato, ribadisce e consolida la collaborazione intrapresa tra i due Gruppi nel 2007, focalizzandosi sulla crescita delle società assicurative oggetto della partnership. L accordo conferma gli impegni di esclusiva vigenti per la distribuzione di prodotti del Gruppo Cattolica tramite la rete del Gruppo Banca Popolare di Vicenza, che al 31 dicembre conta 640 sportelli. PRINCIPALI INDICATORI DELL ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO CATTOLICA Nei prospetti che seguono sono riportati, secondo i principi contabili internazionali, rispettivamente gli indicatori più significativi dell andamento della gestione, i dati relativi ai dipendenti e alla rete distributiva, lo stato patrimoniale ed il conto economico consolidati riclassificati, il conto economico consolidato riclassificato per segmento di attività e i principali indicatori raffrontati con quelli dell esercizio precedente. Nel bilancio consolidato con il termine raccolta si intende la somma dei premi assicurativi (come definiti dall IFRS 4) e degli importi relativi ai contratti di investimento (come definiti dall IFRS 4 che ne rinvia la disciplina allo IAS 39)

29 Relazione sulla gestione Relazione sulla Gestione Tav. 1 - Principali indicatori economici Variazione (importi in migliaia) Val. assoluto % Totale raccolta ,2 di cui Premi lordi contabilizzati ,3 Lavoro diretto danni ,6 Lavoro diretto vita ,0 Lavoro indiretto danni ,5 Lavoro indiretto vita ,2 di cui Contratti di investimento ,5 Risultato di periodo netto consolidato n.s. Risultato di periodo netto di Gruppo ,2 n.s. = non significative. Tav. 2 - Principali indicatori patrimoniali Variazione (importi in migliaia) Val. assoluto % Investimenti ,6 Riserve tecniche al netto della quota a carico dei riassicuratori ,8 Passività finanziarie relative ai contratti di investimento ,7 Patrimonio netto consolidato ,

30 Tav. 3 - Dipendenti e rete distributiva Variazione (numero) Val. assoluto % Rete diretta: Agenzie ,5% di cui plurimandatarie ,4% Reti partner: Sportelli bancari ,4% Promotori finanziari ,7% Consulenti previdenziali ,8% Subagenti di C.P. Servizi Consulenziali ,9% Dipendenti ante scissione BPVI Fondi SGR (*) ,3% Dipendenti acquisiti con scissione BPVI Fondi SGR Dipendenti totali ,7% Dipendenti Full Time Equivalent ante scissione BPVI Fondi SGR (*) ,9% Dipendenti FTE acquisiti con scissione BPVI Fondi SGR Dipendenti FTE ,3% (*) in data 14 marzo è stato perfezionato l'atto di scissione parziale non proporzionale di BPVI Fondi SGR in Cattolica Immobiliare; il ramo è stato successivamente scisso in Cattolica Assicurazioni con effetto 31 dicembre

31 Relazione sulla gestione Relazione sulla Gestione Tav. 4 - Stato Patrimoniale consolidato riclassificato Variazione (importi in migliaia) Val. assoluto % Voci schemi obbligatori (*) Attivo Investimenti immobiliari ,5 4.1 Immobili n.s. 2.1 Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture ,3 4.2 Finanziamenti e crediti ,3 4.4 Investimenti posseduti sino alla scadenza ,6 4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita ,4 4.5 Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico ,2 4.6 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ,2 7 Investimenti ,6 Attività immateriali ,2 1 Riserve tecniche a carico dei riassicuratori ,1 3 Crediti diversi, altre attività materiali e altri elementi dell'attivo ,9 (**) TOTALE ATTIVO ,9 Patrimonio netto e passività Capitale e riserve di Gruppo ,9 Risultato del periodo di Gruppo ,2 Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo ,3 1.1 Capitale e riserve di terzi ,4 Risultato del periodo di pertinenza di terzi n.s. Patrimonio netto di pertinenza di terzi ,3 1.2 Totale Capitale e riserve ,5 1 Riserva premi ,1 Riserva sinistri ,8 Riserve tecniche lorde danni ,9 3 Riserve tecniche lorde vita ,6 3 Altre riserve tecniche lorde danni ,3 3 Altre riserve tecniche lorde vita ,9 3 Passività finanziarie ,8 4 di cui depositi verso assicurati ,7 Accantonamenti, debiti e altri elementi del passivo ,7 (***) TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ ,9 (*) Sono indicate le voci dei prospetti del bilancio consolidato ex regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7 (**) Crediti diversi, altri elementi dell'attivo e altre attività materiali (voci di stato patrimoniale attività = ) (***) Accantonamenti, debiti e altri elementi del passivo (voci di stato patrimoniale passività = ) n.s. = non significative

32 Tav. 5 - Conto Economico consolidato riclassificato Variazione (importi in migliaia) Val. assoluto % Voci schemi obbligatori (*) Premi netti ,1 1.1 Oneri netti relativi ai sinistri ,8 2.1 Spese di gestione ,1 di cui provvigioni e altre spese di acquisizione , di cui altre spese di amministrazione , Altri ricavi al netto degli altri costi (altri proventi e oneri tecnici) n.s Proventi netti derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico n.s. 1.3 di cui classe D n.s. Proventi netti derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture , Proventi netti derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari n.s di cui interessi netti , di cui altri proventi al netto degli altri oneri , di cui utili netti realizzati n.s di cui utili netti da valutazione su attività finanziarie , di cui variazione altre passività finanziarie n.s Commissioni attive al netto delle commissioni passive n.s Spese di gestione degli investimenti , RISULTATO GESTIONE ASSICURATIVA E FINANZIARIA n.s. Altri ricavi al netto degli altri costi (esclusi gli altri proventi e oneri tecnici compresi nella gestione assicurativa) , RISULTATO DI PERIODO PRIMA DELLE IMPOSTE n.s. Imposte n.s. 3 RISULTATO DI PERIODO AL NETTO DELLE IMPOSTE n.s. RISULTATO DELLE ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE ,0 4 RISULTATO DI PERIODO CONSOLIDATO n.s. Risultato di periodo di pertinenza di terzi n.s. RISULTATO DI PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ,2 n.s. = non significative

33 Relazione sulla gestione Relazione sulla Gestione Tav. 6 - Conto Economico consolidato riclassificato per segmento di attività DANNI VITA ALTRO TOTALE (importi in migliaia) Premi netti Oneri netti relativi ai sinistri Spese di gestione di cui provvigioni e altre spese di acquisizione di cui altre spese di amministrazione Altri ricavi al netto degli altri costi (altri proventi e oneri tecnici) Proventi netti derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico di cui classe D Proventi netti derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture Proventi netti derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari Commissioni attive al netto delle commissioni passive Spese di gestione degli investimenti RISULTATO GESTIONE ASSICURATIVA E FINANZIARIA Altri ricavi al netto degli altri costi (esclusi gli altri proventi e oneri tecnici compresi nella gestione assicurativa) RISULTATO DI PERIODO PRIMA DELLE IMPOSTE Imposte RISULTATO DI PERIODO AL NETTO DELLE IMPOSTE RISULTATO DELLE ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE RISULTATO DI PERIODO CONSOLIDATO

34 Tav. 7 - Principali indicatori Indicatori danni lavoro conservato Claims ratio (Oneri netti relativi ai sinistri / Premi netti) 68,8% 72,7% G&A ratio (Altre spese di amministrazione/ Premi netti) 6,6% 6,8% Commission ratio (Spese di acquisizione / Premi netti) 18,0% 17,3% Total Expense ratio (Spese di gestione / Premi netti) 24,6% 24,1% Combined ratio (1 - (Saldo tecnico / Premi netti)) 95,7% 96,9% Indicatori danni lavoro diretto Claims ratio (Oneri relativi ai sinistri / Premi di competenza) 69,5% 72,4% G&A ratio (Altre spese di amministrazione/ Premi di competenza) 5,6% 5,8% Commission ratio (Spese di acquisizione / Premi di competenza) 18,9% 18,5% Total Expense ratio (Spese di gestione / Premi di competenza) 24,5% 24,2% Combined ratio (1 - (Saldo tecnico / Premi di competenza)) 96,1% 96,8% Indicatori vita G&A ratio (Altre spese di amministrazione / Raccolta) 2,3% 1,9% Commission ratio (Spese di acquisizione/ Raccolta) 2,9% 3,0% Total Expense ratio (Spese di gestione / Raccolta) 5,2% 4,9% Indicatori totali G&A ratio (Altre spese di amministrazione / Raccolta) 3,7% 3,4% Nota: con "totale raccolta" dei rami vita si intende la somma dei premi lordi assicurativi e dei contratti di investimento

35 Relazione sulla gestione Relazione sulla Gestione MODALITÀ DI DIFFUSIONE DELL IMMAGINE E DELLE INFORMAZIONI DEL GRUPPO Il bilancio sociale La funzione Investor Relations La Società pubblica annualmente il bilancio sociale che è predisposto secondo lo standard GBS. Nella prima sezione (Identità) sono proposti i valori distintivi della Società. Nella seconda (Dati economici) l operato sociale del Gruppo è rappresentato in termini quantitativi. Il fulcro del bilancio sociale si trova nella terza sezione (Relazione sociale), dove una dettagliata mappa degli stakeholder disegna il quadro complessivo delle relazioni sociali. La funzione Investor Relations ha mantenuto un costante dialogo con la comunità finanziaria, con rapporti improntati alla chiarezza e trasparenza, nell ottica di assicurare al mercato visibilità sui risultati e sulle strategie del Gruppo. Quattro società seguono con analisi e commenti il titolo Cattolica; periodicamente sono organizzati incontri individuali con gli analisti per approfondimenti in merito all andamento aziendale. L 11 luglio Carlo Ferraresi è stato nominato nuovo Direttore Finanza e Investor Relations Manager del Gruppo Cattolica. Il dottor Ferraresi proviene da Crédit Agricole Corporate & Investment Bank dove ha ricoperto l incarico di Managing Director e ha maturato importanti esperienze tecniche e manageriali. Ha svolto ruoli di rilievo sia nel campo finanziario che nel campo assicurativo e riassicurativo in Italia e nel Regno Unito. Rating Nel mese di gennaio Standard & Poor s ha rivisto al ribasso il rating di 16 Paesi della zona euro tra cui quello dell Italia con una diminuzione di due notch da A a BBB+ con previsione negativa. Conseguentemente l agenzia ha adottato la medesima rating action su 15 compagnie assicurative europee incluso il Gruppo Cattolica. Il 27 gennaio l agenzia ha, infatti, portato il rating del Gruppo a BBB con previsione negativa seguendo la propria visione per cui il perdurare di uno sfavorevole andamento economico e finanziario del mercato in Italia e nella zona euro potrebbe influenzare la capitalizzazione della Compagnia. Il 3 ottobre l agenzia di rating ha confermato il rating di Cattolica a BBB, a conferma della forte performance operativa nel business danni, del mantenimento di una consolidata posizione di mercato e della capacità del management di raggiungere i risultati. L outlook resta negativo visto il perdurare di un contesto economico e finanziario ancora incerto

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37 Relazione sulla gestione Il Gruppo nel 2012 Andamento della gestione Risk management Personale e rete distributiva Fatti di rilievo e altre informazioni

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39 Relazione sulla gestione Relazione sulla Gestione Andamento della gestione SINTESI DELL ANDAMENTO DELLA GESTIONE Il Gruppo per principali aggregati di bilancio Settori di attività L attività del Gruppo si articola secondo tre aree di affari: danni, vita ed altro. L attività principale del Gruppo, facente capo a Cattolica Assicurazioni, società che esercita i rami danni e i rami vita, è ripartita tra il segmento danni (ABC Assicura, BCC Assicurazioni, Car Full Service, C.P. Servizi Consulenziali per il mandato Cattolica e TUA Assicurazioni, Duomo Uni One Assicurazioni, in seguito Duomo Uni One, e TUA Assicurazioni) e il segmento vita (BCC Vita, Berica Vita, Cattolica Life, Cattolica Previdenza, C.P. Servizi Consulenziali per il mandato Cattolica Previdenza Vita, Lombarda Vita, Risparmio & Previdenza). Nelle altre attività sono compresi i servizi agricolo-immobiliari di Cattolica Agricola e Cattolica Beni Immobili e i servizi operativi, strumentali allo svolgimento dell attività del Gruppo, di Cattolica Services e di Cattolica Immobiliare. Per l analisi del risultato per segmento di attività si rimanda alla Tavola 6, nella quale ogni segmento è rappresentato al netto delle relative elisioni intersettoriali. Nelle note illustrative sono riportate le tavole relative ai segmenti di attività, previste dal regolamento ISVAP 13 luglio 2007, n. 7 (al lordo delle elisioni intersettoriali). Risultato dell esercizio L esercizio si è chiuso con un utile netto consolidato di 84 milioni, attribuibile al comparto danni per 46,8 milioni (40,6 nel 2011), al comparto vita per 36,6 milioni (714 mila euro di perdita nel 2011) e per 650 mila euro al segmento altro (2 milioni nel 2011). L utile netto di Gruppo si attesta a 61,9 milioni (37,4 milioni nel 2011). Premi I premi lordi consolidati (che rispondono quindi alla definizione di contratto assicurativo dell IFRS 4) alla chiusura dell esercizio ammontano a 3.539,1 milioni. Considerando anche i contratti di investimento, la raccolta complessiva si attesta a 3.676,7 milioni, con un decremento di 283,9 milioni (-7,2%) rispetto all esercizio precedente, da attribuirsi alla raccolta vita. I premi lordi del lavoro diretto dei rami danni si attestano a 1.685,4 milioni, con un incremento del 3,6% e costituiscono il 47,8% del totale premi del lavoro diretto (43,2% nel 2011) Raccolta premi lavoro diretto danni, lavoro diretto vita, lavoro indiretto euro/milioni I premi lordi del lavoro diretto dei rami vita ammontano a 1.838,4 milioni (2.136,9 nel 2011); Lavoro diretto rami danni Lavoro diretto rami vita Lavoro indiretto (rami danni e rami vita) 37 39

40 il totale della raccolta ammonta a milioni (-14,8%). Si conferma la prevalenza dei contratti assicurativi dei rami vita sul totale del lavoro diretto (52,2% nel 2012 rispetto al 56,8% nel 2011). La raccolta premi del lavoro diretto è così articolata per canale distributivo: agenzie 47,6%, banche 35,2%, broker 7%, consulenti previdenziali 0,3%, promotori 0,2% e altri canali 9,7% Raccolta diretta premi per canale euro/milioni Agenziale Bancario Broker Promotori fin. e consul prev. Altri canali Altre spese di amministrazione Le altre spese di amministrazione ammontano a 136,4 milioni contro 135,6 milioni, sostanzialmente in linea con l esercizio precedente. L incidenza delle altre spese di amministrazione sul totale della raccolta si attesta al 3,7% rispetto al 3,4% del 2011, principalmente per effetto della riduzione della raccolta premi. Il Gruppo per segmenti Segmento danni Il segmento danni chiude il periodo con premi netti per 1.374,4 milioni rispetto ai 1.362,1 milioni dell esercizio precedente (+0,9%). Il combined ratio al netto della riassicurazione scende al 95,7% rispetto al 96,9% al 31 dicembre 2011 ed è caratterizzato dalla diminuzione del claims ratio (rapporto sinistri a premi) che passa dal 72,7% al 68,8%, nonostante gli effetti negativi derivanti dal terremoto dell Emilia Romagna e dalla diminuzione dell incidenza delle altre spese di amministrazione che è pari al 6,6% dal 6,8% del La gestione finanziaria è caratterizzata da proventi netti derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari per 93,6 milioni contro i 21,8 del 2011, con un incremento degli utili da realizzo che ammontano a 26,6 milioni rispetto ai -1,8 milioni del 2011, con perdite nette da valutazione che passano da 44,5 milioni a 6,1 milioni e con interessi netti che passano da 61,8 milioni a 68,8 milioni. Il segmento danni chiude il periodo con un utile di 46,8 milioni rispetto ai 40,6 milioni al 31 dicembre Segmento vita Il segmento vita è stato caratterizzato da un decremento dei premi netti vita che passano da 2.077,4 milioni a 1.787,5 milioni (-14%) e da un risultato della gestione finanziaria 5 che migliora passando da 247 a 459,9 milioni. La gestione finanziaria è caratterizzata da proventi netti derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari per 468,1 milioni contro i 252,6 milioni del 2011, con un incremento degli utili da realizzo che ammontano a 63,1 5 Con l esclusione degli investimenti il cui rischio è a carico degli assicurati e della variazione delle altre passità finanziarie

41 Relazione sulla gestione Relazione sulla Gestione milioni rispetto ai 14,5 milioni del 2011, con utili netti da valutazione che passano da -131,9 a 6,9 milioni e con interessi netti che passano da 351,3 a 366,9 milioni. Il segmento vita chiude il periodo con un utile di 36,6 milioni rispetto alla perdita di 714 mila al 31 dicembre Segmento altro Settori per aree geografiche Investimenti Il risultato del segmento altro alla chiusura del periodo è di 650 mila rispetto a 2 milioni del La raccolta premi, che si sviluppa sul territorio italiano, è prevalentemente effettuata nell Italia centro-settentrionale, area omogenea in termini di rischio e rendimento e quindi non significativa ai sensi della segmentazione secondaria prevista dall IFRS8. Gli investimenti, che comprendono gli investimenti immobiliari, le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, i finanziamenti e i crediti, gli investimenti posseduti fino alla scadenza, le attività finanziarie disponibili per la vendita, le attività finanziarie a fair value, le disponibilità liquide e gli immobili strumentali, alla chiusura dell esercizio ammontano a ,7 milioni rispetto ai ,5 del 2011 (+5,6%). In particolare gli investimenti immobiliari e gli immobili strumentali ammontano a 267,7 milioni rispetto ai 176,7 del 2011, le partecipazioni in società del Gruppo passano da 103,1 a 82,2 milioni (-20,3%) principalmente per effetto della scissione di B.P.Vi. Fondo SGR, i finanziamenti e crediti passano da 1.516,5 a 1.239,4 milioni (-18,3%), gli investimenti posseduti fino a scadenza ammontano a 287,2 milioni (in linea con il 31 dicembre 2011), le attività finanziarie disponibili per la vendita salgono da 8.512,2 a 9.739,8 milioni (+14,4%), le attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico passano da 4.093,2 a 3.714,7 milioni (-9,2%). Il risultato della gestione finanziaria, con l esclusione degli investimenti il cui rischio è a carico degli assicurati e al lordo degli effetti fiscali e della variazione delle altre passività finanziarie, si attesta a 542,2 milioni rispetto ai 259,5 milioni del I proventi netti relativi ad altri strumenti finanziari ed investimenti immobiliari hanno raggiunto i 567,9 milioni (281 milioni al 31 dicembre 2011), principalmente per effetto di minusvalenze da valutazione per 21,9 milioni contro i 181,1 milioni al 31 dicembre 2011, utili netti da realizzo che passano da 12,8 a 89,6 milioni e interessi netti che passano da 410,3 milioni a 432,8 milioni. Riserve tecniche Le riserve tecniche dei rami danni (premi e sinistri) ammontano a 3.013,7 milioni, rispetto ai 2.956,8 dell esercizio precedente (+1,9%)

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