SEMINARIO TECNICO. Impianti antincendio manuali ed automatici: alimentazione idrica e locali tecnici
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- Virginia Lanza
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1 SEMINARIO TECNICO Impianti antincendio manuali ed automatici: alimentazione idrica e locali tecnici
2 Argomenti - Selezione di pompe. Tipologie consentite e selezione delle prestazioni - Alimentazioni idriche e stazioni di pompaggio secondo UNI EN Caratteristiche dei locali tecnici secondo UNI per ospitare i sistemi per estinzione incendi - Il TR UNI relativo a quesiti posti all UNI che chiarisce alcune incertezze o dubbi relativi alla norma europea UNI EN La bozza TR UNI U relativa a istruzioni complementari per l applicazione della UNI EN (sprinkler)
3 Introduzione La seguente presentazione tratta gli aspetti peculiari delle alimentazioni idriche e delle stazioni di pompaggio che caratterizzano la norma europea UNI EN 12845, recepita in Italia dal Giugno 2007 e revisionata nel Maggio 2009 dalla nuova versione, in sostituzione della UNI La norma UNI EN specifica i requisiti e fornisce le raccomandazioni per la progettazione, l installazione e la manutenzione degli impianti sprinkler. Tratta la classificazione dei rischi, le alimentazioni idriche, i componenti da utilizzare, le prove ed il collaudo dell impianto.
4 Introduzione Cos è un sistema sprinkler? E un impianto automatico progettato per rilevare la presenza di un incendio ed estinguerlo nello stadio iniziale con acqua, oppure per tenere sotto controllo le fiamme in modo che l estinzione possa essere completata con altri mezzi. E un impianto automatico che viene utilizzato 365 giorni all anno, con la speranza che non entri mai in funzione, pertanto deve essere sempre pronto all uso. L installazione di un sistema sprinkler non deve escludere completamente la necessità di altri mezzi di estinzione incendi, è importante che le precauzioni contro l incendio siano considerate nel loro insieme. Infatti è possibile avere anche altri dispositivi quali i naspi e gli idranti antincendio o estintori portatili.
5 Classificazione delle attività e dei rischi d incendio Il primo passo della progettazione è determinare la classe di rischio per cui deve essere progettato il sistema sprinkler Classificazione (dipende dal tipo di utilizzo e dal carico di incendio) ( 6): - Rischio lieve LH (Light Hazard) - Rischio ordinario OH (Ordinary Hazard) - Rischio alto HH (High Hazard) Durata delle alimentazioni idriche ( 8.1.1): - LH (Light Hazard) 30 min. - OH (Ordinary Hazard) - suddiviso in OH1,, OH4 60 min. - HHP (High Hazard Process) - suddiviso in HHP1,, HHP4 90 min. - HHS (High Hazard Storage) - suddiviso in HHS1,, HHS4 90 min.
6 Le alimentazioni idriche Le reti di alimentazione idrica devono essere sempre in grado di fornire automaticamente almeno le condizioni di pressione/portata richieste dall impianto. Continuità dell alimentazione ( 8.1.2) L alimentazione idrica non deve essere soggetta a: - possibili condizioni di congelamento, - siccità o allagamento, - nonché qualsiasi altra condizione che potrebbe ridurre il flusso o l effettiva portata oppure rendere non operativa l alimentazione. Devono essere prese in considerazione tutte le possibili azioni utili ad assicurare la continuità ed affidabilità dell alimentazione idrica.
7 Le alimentazioni idriche Continuità dell alimentazione ( 8.1.2) (seguito) L acqua non deve contenere sostanze fibrose o altro materiale in sospensione che può provocare depositi all interno delle tubazioni dell impianto. Nelle tubazioni dell impianto sprinkler non deve rimanere acqua salata o salmastra. Dove non è disponibile un adeguata risorsa d acqua dolce, si può utilizzare un alimentazione di acqua salata o salmastra, purché l impianto sia normalmente caricato con acqua dolce.
8 Classificazione delle tipologie delle alimentazioni idriche ( 9.6) Possono essere classificate come segue: A) Alimentazioni idriche singole B) Alimentazioni idriche singole superiori C) Alimentazioni idriche doppie D) Alimentazioni idriche combinate
9 Classificazione delle tipologie delle alimentazioni idriche ( 9.6) Alimentazioni idriche singole ammesse ( 9.6.1): - un acquedotto - un acquedotto con una o più pompe di surpressione - un serbatoio in pressione (solo per LH e OH1) - un serbatoio a gravità - un serbatoio di accumulo con una o più pompe - una sorgente inesauribile con una o più pompe Un impianto Una alimentazione
10 Classificazione delle tipologie delle alimentazioni idriche ( 9.6) Alimentazioni idriche singole superiori ( 9.6.2), ovvero quelle che forniscono un elevato grado di affidabilità, comprendono: - un acquedotto alimentato da entrambe le estremità - ogni estremità deve soddisfare la richiesta di portata del sistema; - deve essere alimentato da due o più sorgenti di acqua; - se solo un estremità fornisce la pressione richiesta, deve essere installata una singola pompa. Se entrambe le estremità non forniscono la pressione richiesta, devono essere installate due o più pompe; - serbatoio a gravità senza pompa o serbatoio di accumulo con due o più pompe (il serbatoio deve essere di capacità pari a quella richiesta totalmente) - una sorgente inesauribile con due o più pompe
11 Classificazione delle tipologie delle alimentazioni idriche ( 9.6) Alimentazioni idriche doppie ( 9.6.3): Consistono in due alimentazioni singole in cui ognuna è indipendente dall altra. Limiti per qualsiasi combinazione di singole alimentazioni (comprese le alimentazioni singole superiori): a) per gli impianti OH non si deve utilizzare più di un serbatoio a pressione; b) si può utilizzare un serbatoio di accumulo del tipo a capacità ridotta
12 Classificazione delle tipologie delle alimentazioni idriche ( 9.6) Alimentazioni idriche combinate ( 9.6.4): Devono essere delle alimentazioni idriche singole superiori o doppie, progettate per alimentare più di un impianto fisso antincendio, come ad esempio nel caso di installazioni combinate di idranti, naspi e sprinkler. Condizioni: - i sistemi devono essere calcolati integralmente - l alimentazione deve essere in grado di fornire la somma delle massime portate calcolate simultaneamente richieste da ciascun impianto. - la durata dell alimentazione deve essere a quanto richiesto per l impianto che ne richiede maggiormente - tra l alimentazione idrica e gli impianti devono essere installate tubazioni di collegamento doppie
13 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Tipologie di pompe contemplate dalla UNI EN Pompe ad asse orizzontale con aspirazione assiale tipo end-suction sono tipicamente pompe normalizzate (secondo UNI EN 733 o UNI EN 22858); per esse la norma prescrive la costruzione back pull-out, cioè con la possibilità di estrarre il gruppo rotante dal lato del motore,
14 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Tipologie di pompe contemplate dalla UNI EN Pompe ad asse orizzontale con aspirazione assiale tipo end-suction sono tipicamente pompe normalizzate (secondo UNI EN 733 o UNI EN 22858); per esse la norma prescrive la costruzione back pull-out, cioè con la possibilità di estrarre il gruppo rotante dal lato del motore, grazie all accoppiamento pompa/motore realizzato con giunto spaziatore per consentire la manutenzione senza dover rimuovere la pompa dalle tubazioni di aspirazione e mandata, né il motore dal basamento.
15 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Tipologie di pompe contemplate dalla UNI EN (seguito) Pompe ad asse orizzontale tipo axial split-case sono pompe con il corpo diviso in due metà secondo un piano orizzontale, nelle quali rimuovendo la parte superiore si accede alle parti rotanti.
16 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Tipologie di pompe contemplate dalla UNI EN (seguito) Pompe multistadio nella Appendice E - Requisiti particolari per sistemi ad elevato sviluppo verticale - vengono citate le pompe multistadio che trovano impiego negli impianti ove sono richieste pressioni elevate, non ottenibili con pompe endsuction o axial split-case. La costruzione o tipologia di tale pompa, più rispondente alla richiesta normativa nelle sue varie parti, è quella ad asse orizzontale.
17 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Tipologie di pompe contemplate dalla UNI EN (seguito) Pompe multistadio (seguito) Per agevolare la rimozione per manutenzione è consigliabile (purché sia previsto, ovviamente, il necessario spazio di rispetto) l aspirazione laterale o l aspirazione assiale che consente anche di ridurre l NPSHr. La rimozione indipendente tra pompa e motore e la sostituibilità delle parti interne della pompa (senza coinvolgere le tubazioni di aspirazione o mandata) non è evidentemente possibile per queste pompe, in cui l ispezione di parti interne implica la rimozione dell intera pompa. Questa inevitabile deviazione rispetto alla norma deve necessariamente essere dichiarata dal progettista e dall installatore Multistadio con aspirazione laterale Multistadio con aspirazione assiale
18 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni La norma UNI EN indica chiaramente che dovunque sia possibile devono essere utilizzate pompe centrifughe ad asse orizzontale, installate sottobattente; se questa soluzione non fosse fattibile, le stesse possono essere installate soprabattente. Una pompa centrifuga ad asse orizzontale è progettata per stare sottobattente e la sua insolita ed estremamente critica installazione soprabattente la pone in situazione di elevato rischio di indisponibilità.
19 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni I motivi, per cui le installazioni soprabattente dovrebbero essere evitate ed usate solamente dove non è praticabile un installazione sottobattente, sono: - la pompa centrifuga orizzontale rimette la sua disponibilità ad una valvola di fondo in aspirazione; - la perdita anche modesta della valvola di fondo in aspirazione, innesca il riempimento della condotta aspirante da parte del sistema di adescamento, che, tramite il controllo di livello dello stesso, avvia la pompa che resterà in moto fintanto che qualcuno la arresta manualmente. Si ha così un avvio pompa per ragioni diverse per cui è stata preposta; - per una pompa che lavora soprabattente è necessario anche verificare la perfetta tenuta dell aspirazione e delle pompe (vanno evitate ad esempio le tenute a baderna che potrebbero permettere l ingresso di aria).
20 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Tipologie di pompe contemplate dalla UNI EN (seguito) pompe ad asse verticale tipo vertical turbine sono pompe ad asse verticale con parti idrauliche immerse nella riserva idrica, nelle quali il motore è però collocato in superficie e collegato al corpo pompante tramite un albero motore, sia direttamente sia tramite un rinvio angolare. La ragione della scelta della pompa verticale a flusso assiale (vertical turbine pump) in alternativa alla pompa orizzontale soprabattente, è dovuta al fatto che questa è una pompa progettata affinché la parte idraulica, resti immersa (quindi sotto battente) e, per sua natura è la pompa concepita proprio per lavorare con il livello dell acqua sotto il piano di riferimento. Vertical Turbine Pumps
21 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Tipologie di pompe contemplate dalla UNI EN (seguito) pompe sommerse sono tipicamente elettropompe con pompa e motore direttamente connessi ed ambedue immersi nella riserva idrica. Per questa tipologia di pompe la norma prescrive una limitazione di utilizzo ed applicazione (temperatura dell acqua 25 C). In via eccezionale le pompe sommerse dovrebbero essere utilizzate solo dove è praticabile una installazione sottobattente. (Quesito n 37 UNI / TR ) Elettropompe Sommerse
22 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Alcune ragioni per cui le installazione antincendio con pompe sommerse dovrebbero essere evitate: - le pompe sommerse sono state progettate per essere installate in pozzi, in acque di falda pressoché assolutamente pulite ed in posizione verticale, affinché il motore possa venir raffreddato durante il funzionamento. In assenza di questi requisiti, le pompe sommerse diventano poco affidabili e indisponibili. - impossibilità di effettuare rapidi controlli e di effettuare manutenzione. la fattibilità e la praticabilità pertanto devono essere dettate da una scelta strettamente tecnica. Si ricorda che le vertical turbine pumps e le pompe sommerse non possono essere installate in pozzi, dato che questi non sono previsti dalla norma, come alimentazione idrica.
23 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Tipologie di pompe contemplate dalla UNI EN (seguito) Pompa pilota; nella edizione Maggio 2009 viene introdotta la pompa pilota al solo scopo di mantenimento della pressione nell impianto evitando inutili avviamenti delle pompe principali e, se prevista, deve erogare una portata inferiore a quella richiesta da un singolo sprinkler. In caso la pompa pilota sia installata soprabattente, la tubazione di aspirazione deve essere indipendente da quelle della/e pompa/e principale/i (mentre può essere interconnessa se sottobattente) Le pompe multistadio ad asse verticale ad uso ANTINCENDIO, NON sono ammesse dalla norma (Quesito n 6 UNI / TR ) Pompa pilota del tipo multistadio verticale
24 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Andamento della curva della pompa principale Non è ammesso l impiego di pompe che erogano, anche per un breve tratto, prevalenza crescente all aumentare della portata (pompe con curva instabile). H La prevalenza deve essere sempre decrescente all aumentare della portata (pompe con curva stabile). H H max H 0 H 0 P h Q1 Instabile (H non coincide con 1 solo dato Q) Q Q1 Stabile (H coincide con 1 solo dato Q) Q
25 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Dimensionamento motori della pompa principale Le pompe devono essere azionate da motori elettrici o motori diesel capaci di fornire almeno la potenza richiesta in accordo ai due criteri alternativi definiti dalla norma per la scelta della taglia dei motori (elettrici e/o diesel), in base al tipo di curva caratteristica di potenza della pompa. Se la curva di potenza è di tipo senza sovraccarico, il motore deve fornire una potenza pari almeno a quella richiesta al picco della curva di potenza della pompa
26 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Dimensionamento motori della pompa principale Se la curva di potenza è invece di tipo crescente o sovraccaricabile, come avviene tipicamente per le pompe end suction : - per dimensionare la potenza del motore la pompa deve essere sottoposta a collaudo che consenta di determinarne la potenza assorbita con NPSHr 16 m; - la taglia del motore deve essere selezionata nel rispetto del vincolo della norma che impone una potenza a quella assorbita nella condizione di collaudo sopra descritta.
27 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Dimensionamento motori della pompa principale Esempio: pompa collaudata fino a 195 m 3 /h, cioè fuori curva (*), per raggiungere NPSHr 16 m potenza assorbita : ~ 47 kw (a NPSH 16m) motore elettrico : 55 kw 1) motore diesel : 53 kw 2) 1) taglia normalizzata 2) taglia commerciale non essendo a norma la taglia inferiore in quanto di 37 kw (*) la portata massima per la pompa è 145 m 3 /h con relativa potenza pari a 41 kw
28 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Dimensionamento motori della pompa principale Il collaudo della pompa con NPSHr 16 m non contempla obbligo della certificazione. Ciò significa che è facoltà del progettista e/o del costruttore dell impianto richiedere al fornitore del sistema antincendio la curva che attesta la potenza assorbita dalla pompa con NPSHr 16 m e conseguentemente la congruità della potenza del motore accoppiato. Il fornitore del gruppo motore-pompa oltre a fornire la curva caratteristica della pompa (Q/H, Q/NPSHr, la curva della potenza assorbita senza sovraccarico o crescente fino a 16m di NPSHr) deve dichiarare ( b) la potenza disponibile per ogni motore.
29 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Campo d impiego della pompa principale Ogni pompa è caratterizzata da un campo d impiego, che ne condiziona l utilizzo entro determinati limiti di portata. - il limite inferiore è normalmente legato alla necessità di evitare surriscaldamenti, vibrazioni anomale e possibili fenomeni di cavitazione, - il limite superiore (portata max. ammissibile) deriva da limiti costruttivi che possono generare fenomeni di spinte anomale sui cuscinetti delle pompe, vibrazioni e cavitazione.
30 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Campo d impiego della pompa principale (seguito) Il campo di impiego dettato dalla norma UNI EN ( ) prescrive di mantenere un margine di almeno 1 m fra l NPSH d dell impianto in aspirazione e l NPSHr della pompa (NPSHd NPSHr+1m) alla portata massima secondo Prospetto 14. La tubazione di aspirazione, comprese tutte le valvole e raccordi, deve essere progettata in modo da assicurare che l'npsh d all'ingresso della pompa superi l'npsh r di almeno 1 m alla portata richiesta alla pompa. NPSH d = disponibile e NPSH r = richiesto
31 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Curva tipica della pompa principale La prestazione nominale della pompa deve essere in funzione della curva dell area più sfavorevole. Inoltre, per i sistemi precalcolati nelle classi di rischio HHP-HHS, la pompa deve essere in grado di fornire il 140% della portata ad una pressione non minore del 70% della pressione alla portata di progetto ( ) 1 Area più sfavorevole 2 Portata di progetto della pompa 3 Massima portata richiesta 4 Area più favorevole x Portata y Prevalenza
32 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Avviamento della pompa principale - Taratura pressostati per avviamento La prima pompa deve avviarsi automaticamente quando la pressione nella tubazione principale scende ad un valore 0,8 P, (P = pressione a Q =0). Dove sono installate due pompe, la seconda pompa deve avviarsi prima che la pressione scenda ad un valore 0,6 P ( ) Una volta che la pompa è avviata deve continuare a funzionare fino a quando viene fermata manualmente ( ). P max 0,8 P max Taratura minima per avvio 1 pompa 0,6 P max Taratura minima per avvio 2 pompa
33 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Soluzioni ammesse per pompa principale ( 10.2). Per le alimentazioni singole: - è consentito montare una elettropompa, 100% 100% 50% - è consentito montare due elettropompe, ognuna delle quali avrà una portata pari al 100% della portata complessiva richiesta, - è consentito montare tre elettropompe, ognuna delle quali avrà una portata pari al 50% della portata complessiva richiesta. = 100% = 50% = 50% Pompe principali
34 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Soluzioni ammesse per pompa principale ( 10.2). Per le alimentazioni idriche singole superiori o doppie: ricordando che - le alimentazioni idriche singole superiori sono alimentazioni idriche singole che forniscono un elevato grado di affidabilità, - le alimentazioni idriche doppie consistono in due alimentazioni singole in cui ogni alimentazione è indipendente dall altra. 100% = 100% 50% = 50% = 50% Pompe principali
35 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Soluzioni ammesse per pompa principale ( 10.2). Per le alimentazioni idriche singole superiori o doppie: - se il sistema è equipaggiato con 2 pompe, ciascuna deve essere in grado di fornire il 100% della portata complessiva richiesta, - se il sistema è equipaggiato con 3 pompe, ciascuna deve essere in grado di fornire almeno il 50% della portata complessiva richiesta, - se il medesimo è equipaggiato con 2 o più pompe una sola di queste può essere azionata da motore elettrico e le rimanenti 2 dovranno essere azionate da motori diesel. 100% = 100% Pompe principali 50% = 50% = 50%
36 Tipologie di pompe consentite e selezione delle prestazioni Soluzioni ammesse per pompa principale ( 10.2). Per le alimentazioni combinate: le alimentazioni idriche combinate devono essere delle alimentazioni idriche singole superiori o doppie, progettate per alimentare più di un impianto fisso antincendio, come per esempio nel caso di installazioni combinate di idranti, naspi e sprinkler. Essendo esse comunque costituite da alimentazioni idriche singole superiori o doppie, vale quanto esposto precedentemente. I gruppi elettrogeni non sono contemplati dalla norma UNI EN e pertanto le elettropompe alimentate da gruppo elettrogeno non possono essere assimilate alle motopompe. 100% = 100% Pompe principali 50% = 50% = 50%
37 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN 12845
38 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN Tronchetto conico concentrico di mandata ( 10.5 e ). - Montato a valle di ogni pompa principale e a monte delle valvole. - Realizzato con conicità concentrica complessiva in allargamento nella direzione del flusso 20 (1) e DN maggiore che, anche a Q max., contiene la velocità del flusso entro 6 m/s (2) a valle dello stesso. (1) variazione introdotta nel Maggio 2009; in precedenza 15 (2) la velocità dell acqua deve essere a: - 6 m/s attraverso qualsiasi valvola, dispositivo di monitoraggio del flusso e/o filtro; - 10 m/s in qualsiasi altro punto nell impianto;
39 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN Tronchetto conico concentrico di mandata ( 10.5 e ) (seguito) Dispositivi o stacchi posizionati subito a valle della mandata della pompa: - rubinetto di sfiato aria dal corpo pompa e, nel caso di installazione soprabattente, per prova di funzionalità della valvola di ritegno - stacco per tubazione di sfogo in vasca atta ad evitare danni alla pompa qualora avviata con mandata chiusa - stacco Ø 1 (LH) / 2 per tubazione d arrivo dal serbatoio di adescamento (imposto per installazione soprabattente)
40 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN Tronchetto conico eccentrico in aspirazione ( /.2/.3) - Montato sull aspirazione di ogni pompa principale, con DN maggiore lato valvola d intercettazione. - Realizzato con conicità eccentrica sul lato inferiore 20 (1), lunghezza del cono a due volte il suo DN maggiore, nonché: - DN lato valvola 65 mm per installazione sottobattente e 80 mm per installazione soprabattente, - velocità del flusso (velocità in entrata al cono) deve essere contenuta entro 1,8 m/s nell installazione sottobattente, e entro 1,5 m/s quando l installazione è soprabattente. (1) variazione introdotta con norma del Maggio 2009; in precedenza 15
41 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN Valvole di ritegno in mandata ( 10.5) - Con DN corrispondente a quello maggiore del tronchetto conico concentrico. - Montate a valle del tronchetto conico concentrico. Commento La norma non si pronuncia a proposito della soluzione costruttiva della valvola, neppure sotto il profilo della ispezionabilità
42 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN Valvole d intercettazione in mandata / aspirazione ( 10.5, /.2/.3,15.2, H.2.3) - DN corrispondente a quello maggiore dei tronchetti conici. - Chiusura in senso orario ed indicatore visivo di stato. - Possibilità di blocco in posizione di apertura o chiusura, lucchettabile. - Montaggio in mandata a valle della valvola di ritengo e del tronchetto porta gruppo pressostati. - Montaggio in aspirazione a monte del tronchetto conico eccentrico sul suo DN maggiore e con possibilità di non prevederla solo se il massimo livello d acqua nella vasca è superiore alla bocca di aspirazione della pompa.
43 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN Valvole d intercettazione in mandata / aspirazione ( 10.5, /.2/.3,15.2, H.2.3) (seguito) Secondo l allegato H monitoraggio degli impianti sprinkler deve essere monitorata la posizione di tutte le valvole di intercettazione (1) normalmente aperte la cui chiusura potrebbe impedire il flusso di acqua verso gli sprinkler. Deve essere fornita l indicazione ogni volta che la valvola non è completamente aperta predisposizione per il remotaggio del segnale di apertura oppure chiusura totale (1) valvole dell alimentazione idrica, delle stazioni di controllo, le valvole sussidiarie e le valvole di sezionamento
44 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN Gruppo pressostati pompa principale ( fig. 6 e /.3,) Un gruppo per ogni pompa principale, montato in derivazione sul tronchetto cilindrico interposto tra valvola di ritegno e d intercettazione, così costituito ed equipaggiato: - DN derivazione Ø 15 mm, - coppia di pressostati per ogni pompa principale, di cui 1 di riserva, installati idraulicamente in parallelo (1), collegati in modo tale che ciascun pressostato avvii la pompa, (1) variazione introdotta con norma del Maggio 2009; in precedenza con contatti chiusi collegati elettricamente in serie ai rispettivi quadri L intero circuito deve essere almeno di 15 mm (Quesito n 32 UNI / TR )
45 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN Gruppo pressostati pompa principale ( fig. 6 e /.3) (seguito) - valvola d intercettazione dei due pressostati e del manometro, - manometro, - valvola di scarico in vasca (per prova), - circuito bypass per assicurare la rilevazione della caduta di pressione da parte dei pressostati anche in caso di chiusura accidentale della valvolina d intercettazione posta sulla derivazione, - valvola di ritegno nel circuito bypass per consentire la disconnessione dei pressostati e del manometro in caso di esigenze di manutenzione.
46 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN Motore Diesel ( , , costruzione / equipaggiamento) Senza dispositivi che ne impediscano l avviamento automatico. Quando presente, la cinghia che aziona la ventola di raffreddamento, deve essere doppia. Deve partire entro 15 secondi dal comando anche alla temperatura minima di +5 C (ancorché la norma imponga una temperatura ambiente non inferiore a + 10 C).
47 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN Motore Diesel ( , , costruzione / equipaggiamento) Con sensori o dispositivi per rilevare e segnalare al quadro motopompa: - avaria nel motorino di avviamento - velocità di esercizio del motore diesel I pressostati o sensori, per esempio quelli sull impianto di lubrificazione del motore o all uscita della pompa dell acqua, non devono essere utilizzati come dispositivo per togliere energia al motorino di avviamento.
48 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN Motore Diesel ( , , costruzione / equipaggiamento) Deve essere in grado di funzionare in modo continuativo a pieno carico, con una potenza nominale continua in conformità con la ISO 3046 N: Potenza per servizio autotrazione DIN /1269/CEE - ISO 1585 NB: Potenza continua non sovraccaricabile DIN ISO NA: Potenza continua sovraccaricabile 10% DIN ISO C: Consumo specifico (in curva NB)
49 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN Motore Diesel - Utensili e pezzi di ricambio ( ) Devono essere forniti una serie di utensili, raccomandati dai fornitori del motore e della pompa, insieme ai seguenti pezzi di ricambio: a) due serie di elementi filtranti e relative guarnizioni per il carburante, b) due serie di elementi filtranti e relative guarnizioni per l olio lubrificante, c) due serie di cinghie (se utilizzate), d) una serie completa di raccordi, guarnizioni e flessibili del motore, e) due ugelli degli iniettori.
50 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN Alimentazione elettrica dei quadri per pompe principali L alimentazione per il quadro di controllo della pompa deve essere dedicata esclusivamente al gruppo di pompaggio sprinkler. Dove è consentito dal gestore della rete elettrica l alimentazione per il quadro di controllo della pompa deve essere presa a monte dell interruttore generale dell alimentazione dei fabbricati. ( ) Tutti i cavi devono essere protetti contro il fuoco e i danni meccanici, mediante pareti, tramezzi o pavimenti con una resistenza al fuoco non minore di 60 min. ( )
51 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN Alimentazione elettrica dei quadri per pompe principali (seguito) I cavi di collegamento tra sorgente di alimentazione e pannello di controllo pompa devono essere dimensionati per una corrente pari al 150% della massima corrente a pieno carico. ( ) Ad eccezione dei casi in cui si utilizzano le pompe sommerse, il quadro di controllo della pompa deve essere situato nello stesso compartimento del motore elettrico e della pompa. ( )
52 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN Quadri elettrici per pompe principali Parte comune ( , ) - Deve essere predisposto per il collegamento all interruttore a galleggiante del serbatoio di adescamento, nel caso in cui questo richieda il reintegro del livello al quale è preposta la pompa principale. - Una volta entrata in funzione, quale ne sia la causa, anche su richiesta di avviamento del sistema di adescamento, la pompa può essere arrestata solo manualmente dall operatore. Non è possibile arrestare la pompa in automatico dopo una partenza richiesta dal galleggiante d'adescamento, anche se il livello nel serbatoio si sia ristabilito (Quesito n 1 UNI/TR 11365:2010)
53 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN Quadri elettrici per pompe principali (seguito) Quadro elettropompa ( , ) - Contattori dimensionati in categoria AC-3 (1) ( cicli annuali di manovra). - Spie luminose e contatti puliti per remotaggio dei segnali ottici e acustici: - Richiesta di avviamento - Pompa in funzione - Mancato avviamento (guasto) - Alimentazione non disponibile Tipo di allarme: B A B B Livelli di allarme: A- allarme di incendio B- allarme di guasto (1) variazione introdotta con norma del Maggio 2009; in precedenza AC-4 (+ 25 % AC-3)
54 Stazioni di pompaggio secondo UNI EN Quadri elettrici per pompe principali (seguito) Quadro motopompa ( , ) - Sportello frangibile per l avviamento manuale di emergenza tramite due pulsanti collegati alle rispettive batterie. - Deve essere previsto un selettore a chiave per l esclusione del funzionamento automatico ma che riporti un segnale d allarme nel caso in cui il selettore stesso rimanga sulla posizione di esclusione. - Deve gestire la commutazione ciclica dell impulso dalle batterie al motorino d avviamento.
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