Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale Beni Architettonici e il Paesaggio Via San Michele Roma

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1 Ministero Ambiente, Divisione Salvaguardia e Ambiente Via Cristoforo Colombo n Roma Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale Beni Architettonici e il Paesaggio Via San Michele Roma Regione Veneto Palazzo Balbi Dorsoduro Venezia Provincia Treviso Via Cal di Breda, Treviso Comune Treviso Via del Municipio Treviso Comune Quinto di Treviso Piazza Roma Quinto di Treviso Ente Parco Naturale Regionale del Fiume Sile Via Tandura Treviso Direzione generale ARPAV Via Matteotti Padova Dipartimento provinciale ARPAV di Treviso Via S. Barbara 5/a Treviso 1

2 ENAC Direzione Pianificazione e Progetti Viale di Villa Ricotti Roma ENAC Direzione Operazioni Venezia c/o Aeroporto Marco Polo Tessera Venezia OSSERVAZIONI EX ART. 20, COMMA 3, D. Lgs. 152/ In data 16/02/2011 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Parte II, n. 20 l'avviso ex art. 20, comma 2, del D. Lgs n. 152/2006 dell'ente Nazionale dell'aviazione Civile di avvenuta trasmissione della documentazione necessaria alla verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale del progetto avente ad oggetto "Interventi di potenziamento e sviluppo delle infrastrutture di volo da realizzarsi presso l'aeroporto A. Canova di Treviso". I sottoscritti: Giovanni De Luca, nato a Milano il 10/07/1957 e residente a Treviso via Nogarè 4, Floriano Graziati, nato a Quinto di treviso il 13/08/1939 e residente a Quinto di Treviso via M. Graziati 10, Alvaro Ferrante, nato a.roma il 24/08/1935 e residente a Treviso via G. D Arco 4, Antonella Vazzoler, nata a Povegliano (TV) il 05/12/1959 e residente a Treviso via Nogarè 4, Mariangiola Maranzana, nata a.torino il.06/07/1942 e residente a Treviso via G. D Arco 4, Giovanni Smali, nato a Montebelluna il 10/01/71 e residente a Treviso via Don G. Favaretto, 3, Elio Mantini, nato a Quinto di Treviso il 18/01/1955 e residente a Quinto di Treviso via Costamala 38, Giulio Corradetti, nato a Montottone il 14/12/1946 e residente a.quinto di Treviso via A Meucci, 5, Francesco Bovo, nato a.noale il 27/08/1966 e residente a Treviso via Canizzano, 170, 2

3 Dante Nicola Faraoni, nato a La Plata il 14/09/1956 e residente a Quinto di Treviso via Nogarè 15, quest'ultimo anche quale rappresentante dell'associazione Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Treviso, nella loro qualità di residenti o proprietari di immobili siti nei pressi dell'aeroporto A. Canova di Treviso, formulano le seguenti osservazioni ai sensi dell'art. 20, comma 3, D. Lgs. n. 152/ Nell'avviso di trasmissione il progettato intervento viene così sommariamente descritto "riqualifica della pavimentazione e delle shoulder della pista di volo; nuovo raccordo e riqualifica di quello esistente; nuovi circuiti e segnali degli impianti AVL; nuove opere idrauliche per raccolta, allontanamento e trattamento acque". Nessun dubbio che le opere così descritte sostanzino l'ipotesi prevista e disciplinata a fattispecie di cui all'art. 6, comma 7 lettera b) del D.Lgs. n. 152/2006, trattandosi di un complesso di interventi che vanno ad incidere in misura sostanziale sull'esistente struttura aeroportuale e sulle sue capacità operative. 3. Riguardo l'attuale struttura aeroportuale deve preliminarmente rilevarsi come per la stessa, ancora nel 2000, si fosse già evidenziata la necessità di una procedura di valutazione ambientale. Infatti, come riportato nel decreto 14 maggio Ministero dell'ambiente e della Tutela del territorio e del mare (doc. 1), con nota di protocollo n. 5263/VIA/B.15 del 20 aprile 2000 l'ex Servizio Valutazione Impatto Ambientale (V.I.A.) del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio aveva comunicato ad ENAC, ENAV, Ministero dei Trasporti, AER TRE, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, alla Regione Veneto ed al Sindaco del Comune di Quinto di Treviso che: In ragione, però, dell'aumento del traffico aereo che si stava sviluppando a partire dal 1996, questo Servizio aveva altresì evidenziato che a fronte di un significativo consolidamento si sarebbe dovuto procedere con immediatezza alla presentazione dell'istanza di cui all'art. 6 della L. 349/86. Ciò in linea con quanto previsto nell'art. 8 del DPCM 27/12/1988 secondo cui la procedura di VIA si applica anche nel caso di aeroporti esistenti qualora si prevedano sostanziali modifiche al piano regolatore aeroportuale connesse all'incremento del traffico aereo che comportino variazioni spaziali ed implicazioni territoriali. Nella stessa nota si chiedeva inoltre di produrre una documentazione relativa al monitoraggio dell'inquinamento acustico causato dai movimento degli aeromobili; documentazione che è appunto pervenuta in data 17 aprile

4 Dall'esame della documentazione inviata si rileva quanto segue. [ ] Tutto ciò premesso, questo servizio è quindi dell'avviso che sussista pienamente la condizione della presenza di sostanziali modifiche al piano regolatore aeroportuale connesse all'incremento di traffico aereo che comportano essenziali variazioni spaziali ed implicazioni territoriali e che pertanto sia necessario procedere all'immediata attivazione, attraverso la presentazione di apposita istanza nei modi e nelle forme previste dalla vigente normativa in materia di VIA, della pronuncia di compatibilità ambientale. [ ]; 4. Conseguentemente alla richiesta formulata dal competente ufficio del Ministero, il 6 dicembre 2002 veniva presentata richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale relativamente agli effetti dell'incremento del traffico aereo. Il progetto allegato alla richiesta non prevedeva interventi sulla pista di volo, prevedendo invece, interventi sulle infrastrutture aeroportuali e parcheggi anche all'esterno dell'area aeroportuale (più precisamente: una nuova aerostazione passeggeri per circa mq su due piani; un'area di sosta per carico-scarico, taxi, bus antistante la nuova aerostazione (ca mq e 100 posti); un parcheggio interno di mq per 260 posti auto; un parcheggio per 400 posti da realizzarsi con edificio multipiano oltre la S.S. Noalese per una superficie di 6000 mq; nuovi hangar per l'aviazione generale per 2900 mq; spostamento dell'aeroclub in nuovo edificio nell'area ex A.L.E. con accesso autonomo dalla strada Noalese. La procedura di VIA così avviata è stata definita con decreto 14 maggio 2007 (doc. 1) nel quale si esprimeva PARERE INTERLOCUTORIO NEGATIVO circa la compatibilità ambientale del progetto Incremento fruitivo dell'aeroporto Civile di Treviso: piano di controllo e riduzione degli impatti presentato dalla società AER/TRE Aeroporto di Treviso S.p.a. con sede in Via Noalese n. 63/E, Treviso (TV) DISPONE che la procedura di approvazione del progetto ed i conseguenti atti da emanarsi da parte delle amministrazioni competenti restino subordinati alla presentazione di un'aggiornata istanza ed alla successiva pronuncia di compatibilità ambientale relativamente al master Plan dell'aeroporto di Treviso da parte del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di concerto con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, acquisito il sentito della Regione Veneto: che la nuova domanda di pronuncia di VIA sia corredata da: la documentazione di progetto e dello studio di impatto ambientale che dimostrino e garantiscano il superamento di tutte le criticità e delle lacune evidenziate nelle premesse, che sono parte integrante del presente provvedimento, e che garantiscano una lettura coordinata e coerente con la documentazione finora prodotta; 4

5 [...] in relazione all'urgenza di definire il numero complessivo di movimenti aerei che dovrà consolidarsi allo scenario temporale previsto per il 2010, la nuova istanza di VIA del Master Plan dovrà essere presentato inderogabilmente entro tre mesi dalla notifica del presente provvedimento; resta fermo che fino alla conclusione della nuova procedura di VIA l'aeroporto di Treviso non potrà effettuare un numero totale annuo di movimenti superiore a circa (dato riferito al 2004), anno in cui dovevano essere individuate le aree critiche derivanti dalla approvazione della zonizzazione acustica secondo quanto previsto dal D.M. 29 novembre 2000; [...] 5. Nonostante il parere negativo e le inequivoche prescrizioni in esso contenute, nessuna nuova procedura di VIA è stata successivamente avviata e la struttura aeroportuale ha continuato ad operare nel corso degli anni, sino ad effettuare, nel corso dell'anno 2010, un numero complessivo di voli pari a (dati Assoaeroporti), numero nettamente superiore a quello massimo, (+25%), consentito in via provvisoria nel predetto decreto di compatibilità ambientale Inoltre (ad eccezione di alcune aree di parcheggio) sono state realizzate le strutture comprese del primo progetto di Incremento fruitivo dell'aeroporto Civile di Treviso: piano di controllo e riduzione degli impatti, sebbene la loro realizzazione fosse condizionata ad una pronuncia di compatibilità favorevole. 6. In buona sostanza, con l'aeroporto A. Canova di Treviso si ha il caso di una struttura aeroportuale, operante in assenza di parere di compatibilità ambientale favorevole (a ciò autorizzata da ENAC, in forza di una prassi deprecabile ed illegittima da questo seguita), che nel corso del 2010 ha effettuato ben voli, a conferma di quel rilevato aumento del traffico aereo che si stava sviluppando a partire dal 1996 in conseguenza del quale, ancora nel 2000, era stata sollecitata l'immediata presentazione di una istanza di compatibilità ambientale. Aumento costante, consolidatosi nel corso degli anni, passando dai voli del 2000 ai voli del 2010 con un aumento percentuale nella sbalorditiva misura di oltre il 300%. Non solo. Nell'ambito della procedura di valutazione ambientale avviata nel 2002, con D.G.R del 7 giugno 2005 la Regione Veneto aveva espresso il proprio parere favorevole con prescrizioni, raccomandazioni e compensazioni al 5

6 progetto di Incremento fruitivo dell'aeroporto Civile di Treviso: piano di controllo e riduzione degli impatti Come peraltro evidenziato nel decreto di compatibilità ambientale 14 maggio 2007, il suddetto parere della Regione Veneto non ha potuto valutare gli ulteriori elementi relativi alla redazione preliminare del Master Plan Aeroportuale, trasmessi dal proponente con nota protocollo n del 29/9/2005, pervenuta in data 4/10/2005 con protocollo n in quanto la medesima documentazione è stata fornita successivamente al parere regionale stesso e pertanto si ritiene opportuno che la Regione Veneto aggiorni le proprie valutazioni in merito. Ovviamente, non essendovi stata la prescritta procedura di valutazione impatto ambientale, la Regione Veneto non ha avuto modo di aggiornare le proprie valutazioni. 7. In conclusione, ancora nel 2000 il Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio - Servizio Valutazione Impatto Ambientale (V.I.A.) - si era espresso in modo inequivocabile circa l'obbligatoria attivazione della procedura di compatibilità ambientale, a fronte dell'allora rilevato aumento del traffico aereo per l'aeroporto di Treviso. Aumento del traffico aereo che nel corso degli anni ha mantenuto una tendenza di crescita costante, passandosi dai voli del 2000 ai voli del La presente procedura di screening ha ad oggetto opere (per un importo complessivo di ,05) che così vengono meglio descritte e dettagliate dalla società AERTRE - Aeroporto di Treviso s.p.a., nei chiarimenti resi nell'ambito della procedura di gara per l'aggiudicazione dell'appalto per la loro realizzazione (chiarimenti n. 1 del doc. 2): A) OPERE CIVILI riqualifica profonda della pavimentazione della pista di volo; riqualifica delle shoulder della pista di volo; riqualifica ed allargamento della Back Track in testata 07; realizzazione Antiblast in testata 25; sistemazione della RESA in testata 25 (in conseguenza delle lavorazioni effettuate); sistemazione delle aree di Strip, CGA e spostamento di un tratto perimetrale (in conseguenza delle lavorazioni effettuate); Riqualifica profonda del raccordo "R1"; Demolizione del raccordo R2 e realizzazione del Nuovo raccordo "B"; Riqualifica ed allargamento del raccordo militare centrale; 6

7 Riqualifica dell'overrun militare e sistemazione Bliss back; Opere civili di predisposizione impianti AVL (pozzetti e cavidotti). B) OPERE IMPIANTISTICHE: Nuovo impianto AVL, nuovi circuiti e segnali, nuova cabina; Nuovi apparati meteo. C) OPERE IDRAULICHE: Nuove opere idrauliche di raccolta, allontanamento e trattamento delle acque meteoriche afferenti le aree pavimentate. Nessun dubbio quindi circa la necessità di assoggettarle a procedura di valutazione ambientale. Da un lato perchè quelle illustrate sono opere ed interventi di potenziamento ("Interventi di potenziamento e sviluppo delle infrastrutture di volo da realizzarsi presso l'aeroporto A. Canova di Treviso") tali da modificare sostanzialmente le caratteristiche della struttura aeroportuale, aumentandone significativamente le capacità operative ed il volume del traffico aereo (cfr. Corte Giustizia CE 28/2/2008 n. 2 procedimento c-2/07. Abraham e altri Region Wallonne). Dall'altro lato, e soprattutto, perchè si tratta di opere che vanno ad aumentare la capacita operativa di una struttura aeroportuale che nel corso del 2010 ha effettuato un numero di voli voli (senza considerare i voli militari) nettamente superiore a quello autorizzato come limite massimo ed in via provvisoria, nel più volte citato decreto 14 maggio resta fermo che fino alla conclusione della nuova procedura di VIA l'aeroporto di Treviso non potrà effettuare un numero totale annuo di movimenti superiore a circa nel quale si esprimeva parere negativo circa la compatibilità ambientale del progetto di incremento fruitivo dell'aeroporto civile di Treviso: piano di controllo e riduzione degli impatti Decreto, lo si ripete, reso all'esito di una procedura di compatibilità ambientale imposta d'ufficio ancora nel 2000 (dato rilevato di 6309 voli annui). 9. Obbligo di assoggettamento a procedura di valutazione impatto ambientale reso ancor più evidente dal fatto che, immediatamente contigue all'area di sedime aeroportuale, vi sono due aree sottoposte a specifica tutela ambientale ex D.P.R. N. 357/97: Z.P.S. "Sile: sorgenti, paludi di Morgano e Santa Cristina" (D.M. 03/04/2000) e S.I.C. "Fiume Sile dalle sorgenti a Treviso Ovest" (D.M. 02/08/2010), circostanza questa che di per sé imporrebbero la valutazione di incidenza ex art. 5, comma 4, del D.P.R. n. 357/97 (da effettuarsi nell'ambito della procedura V.I.A.). L'esecuzione degli Interventi di potenziamento e sviluppo delle 7

8 infrastrutture di volo da realizzarsi presso l'aeroporto A. Canova di Treviso, determinerà dirette ed immediate ricadute su queste aree tutelate, poste proprio a confine con il sedime aeroportuale, vuoi sotto il profilo dell'inquinamento idrico vuoi sotto il profilo dell'inquinamento atmosferico. Basti pensare alla percolazione nelle falde acquifere degli inquinanti trasportati con la prima pioggia, i cui volumi cresceranno in diretta conseguenza all'aumento delle superfici interessate dalle operazioni a terra, ovvero all'aumento degli altri fattori inquinanti, quali le emissioni gassose dall'aeroporto ed il rumore aeroportuale, per tacer degli ulteriori impatti per la fauna presente in tali aree protette. L'aeroporto è situato a cavallo tra i Comuni di Treviso e di Quinto di Treviso, incuneandosi nei rispettivi territori, così che il sedime aeroportuale si trova, quasi senza soluzione di continuità, a diretto contatto con gli abitati dei due Comuni. Anche sotto questo profilo, pertanto, si rende indispensabile una procedura di compatibilità ambientale, con particolare riguardo alla valutazione delle componenti rumore/atmosfera. Al riguardo gioverà riportare alcuni passaggi del citato decreto , comunque da intendersi qui integralmente richiamato e riportato, nel quale vengono evidenziate alcune criticità evidenziabili rispetto ai singoli quadri di riferimento ex D.P.C.M componente rumore: nel corso dell'istruttoria tecnica è stato richiesto al proponente di rielaborare le simulazione del rumore nei vari scenari al 2005 e 2010, sommando i contributi del rumori degli aeromobili in volo con il rumore a terra degli stessi e delle altre sorgenti aeroportuali. In particolare oltre al rumore derivante dalle fasi di decollo e atterraggio è stato considerato: rumore prodotto dalle prove motori; rumore prodotto dalla movimentazione di velivoli a terra (taxing). Gli scenari di riferimento per simulazioni sono: 1. situazione attuale al 2002, calibrata su dati fonometrici e di traffico aereo rilevato per tre settimane; 2. situazione futura al 2005; 3. situazione futura al 2010; [...] si rileva, comunque, che vi è almeno un ricettore in zona acustica B, la cui presenza è incompatibile ai sensi del DM 31/10/1997 art. 7 comma 1, per il quale non è stata presentata alcuna ipotesi di delocalizzazione/mitigazione; si rileva, inoltre, la presenza di alcuni ricettori sensibili nella zona acustica A che erano già presenti prima dell'incremento dei voli dell'aeroporto per il 8

9 quali non è prevista alcuna ipotesi di mitigazione; componente atmosfera: le rilevazioni della qualità dell'aria relative agli anni 2002 e 2003 svolte dal Comune di Treviso evidenziano diversi superamenti del PM10 rispetto ai valori del Dm 60/2002 in vigore dal 1 gennaio 2005; [...] le simulazioni mettono in evidenza una situazione di criticità ambientale con alti valori degli Nox in tutta l'aerea. Tali valori sono prevalentemente dovuti alle emissioni dal traffico ma in parte anche per una frazione significativa alle emissioni aeroportuali. Si evidenzia, in particolare, che la modellazione presentata registra superamenti della soglia di allerta (200ug/Nm3) per gli Nox. rispetto al Comune di Quinto di Treviso tale criticità è particolarmente elevata. Tale criticità potrebbe risultare elevata anche rispetto al Comune di Treviso nei periodi primaverili ed estivi quanto diventano importanti le direzioni di venti dei quadranti meridionali; [...] Per quanto riguarda le polveri sottili (PM10), tale rete di monitoraggio rileva per il semestre invernale livelli generalmente superiori al valore di 40 ug/nm3. Nel periodo invernale si rilevano, altresì, criticità per il CO e Benzene; [...] In riferimento a ciò il proponente non ha incluso nello SIA adeguati approfondimenti nel merito né tantomeno individuato necessari interventi di mitigazione e compensazione per gli aspetti di non coerenza con gli obiettivi e finalità dei predetti strumenti di tutela; inoltre, la posizione dei nuovi parcheggi al servizio dell'aeroporto e la viabilità di accesso sia ai parcheggi che all'aerostazione devono essere oggetto di un progetto integrato con quello della nuova viabilità prevista dal PRG del Comune di Treviso con l'obiettivo di diminuire la congestione del traffico nel tratto attraversante l'abitato di Quinto di Treviso e rendere più spedito l'accesso all'aeroporto; componente suolo e sottosuolo: [...] la scelta di una serie di impianti di trattamento in parallelo, anche se dettata da contingenze logistiche, non sembra sufficiente a garantire il rispetto dei vigenti valori limite di immissione per le acque scaricate nel Fiume Sile, nei casi di malfunzionamento di uno o più di tali impianti e nei casi di avverse condizioni atmosferiche con elevate precipitazioni piovose; questa criticità non è solo riferibile al Parco del Sile, ma potrebbe essere ancor più rilevante data la presenza di azienda di itticoltura lungo il Sile subito a valle degli scarichi dei depuratori in oggetto; a causa della presenza del limitrofo fiume Sile, si ritiene necessario valutare, nel sedime aeroportuale, la pericolosità ed il rischio relativo ad esondazioni di 9

10 varia entità e, nel caso che si verifichi una pericolosità concreta, quali siano le misure di mitigazione del rischio che si rendessero necessarie; inoltre, secondo lo studio di impatto ambientale, il sedime aeroportuale è sito su un terrazzo fluvio-lacustre sulla sponda sinistra del Fiume Sile. Tale localizzazione potrebbe generare situazione di criticità dal punto di vista idrogeologico per la percolazione nelle falde acquifere degli inquinanti trasportati con la prima pioggia; aree vincolate: sono presenti le seguenti aree vincolate: parco del Fiume Sile confinante con il sedime aeroportuale; PsiC IT ad ovest del sedime aeroportuale; PsiC IT a sud est del sedime aeroportuale; [...] Si rileva che le emissioni gassose dall'aeroporto, le ricadute inquinanti, ed il rumore potrebbero essere dannose, particolarmente per i laghetti del Parco del Fiume Sile; I sottoscritti insistono pertanto a che il progetto avente ad oggetto "Interventi di potenziamento e sviluppo delle infrastrutture di volo da realizzarsi presso l'aeroporto A. Canova di Treviso" di cui l'avviso ex art. 20, comma 2, del D. Lgs n. 152/2006 pubblicato dall'ente Nazionale dell'aviazione sulla Gazzetta Ufficiale, Parte II, n. 20 sia assoggettato a procedura di valutazione di impatto ambientale così come previsto dall'art. 6 co. 7 lett. b) D.Lgs. 152/2006. Si allegano ulteriori segnalazioni identificate in ordine alfabetico come segue: A) localizzazione su mappa fotografica delle scuole d infanzia, scuole materne, scuole primarie e scuole secondarie di primo grado presenti nelle vicinanze dell aeroporto A. Canova di Treviso e site nei comuni di Treviso e di Quinto di Treviso B) estratto di cartografia tavola di piano n. 3.1 B Carta delle reti ecologiche del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) approvato con Delibera di Giunta Regionale n del e relativa legenda, dell area intorno all aeroporto A. Canova di Treviso. La tavola richiamata evidenzia le componenti strutturali della rete ecologica individuata e perimetrata dal PCTP che nell area prossima all aeroporto A. Canova di Treviso insistono sul lato sud (frecce rosse). Molteplici sono gli aspetti di interesse ambientale (flora, fauna e biodiversità) rappresentati da Siti di importanza 10

11 comunitario (SIC) e dal Parco Regionale del Fiume Sile prossimi all area in questione Si richiama poi l art. 35 delle Norme Tecniche del PTCP che definisce gli elementi della rete ecologica in: a) aree nucleo dove sono comprese le zone SIC ZPS, IBA, biotopi, aree naturali protette ai sensi della L.394/1991; b) le aree di connessione, che comprendono: le aree di completamento delle aree nucleo; le buffer zone: fasce-tampone di protezione mirate a ridurre i fattori di minaccia alle aree nucleo ed ai corridoi;.. g) ambiti di potenziale completamento della rete ecologica; fiumi, torrenti, corsi d acqua iscritti negli elenchi dal D.Lgs. 42/04 Tali aree sono soggette alle norme direttive e prescrizioni - contenute nel PTCP ed nello specifico all art. 39 Prescrizioni di tutela per area nucleo, aree di completamento delle aree nucleo, corridoi ecologici e stepping zone. Nelle aree nucleo e nelle aree di completamento delle aree nucleo come individuate dal P.T.C.P. i progetti che implicano modificazione di usi, funzioni, attività in atto sono soggetti a valutazione di incidenza (VINCA) ai sensi della normativa statale e regionale in materia. All interno dei corridoi ecologici e delle stepping zone la necessità della valutazione d incidenza è decisa dall autorità competente in relazione alla prossimità delle aree SIC/ZPS; nel caso in cui essa non si renda necessaria dovrà essere redatta un analisi che dimostri comunque la compatibilità dell opera con i luoghi. C) estratto del documento Allegato CC Censimento e studio delle risorgive ricadenti nel territorio provinciale, materiale di studio facente parte del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) approvato con Delibera di Giunta Regionale n del che individua la presenza della risorgiva attiva n. 721 in prossimità dell area prossima all aeroporto A. Canova di Treviso (lato S.Angelo). Si allega estratto di Carta tecnica regionale con posizionamento della risorgiva e riproduzione fotografica con segnalazione (freccia rossa) della risorgiva. Si richiama l art. 69 Prescrizioni per le risorgive e le bassure del PTCP. 1. Nell area occupata dalle risorgive attive (risorgenza e ripe) ed entro una fascia di 50 metri da essa, è vietato qualsiasi intervento, a meno che non sia finalizzato ad un miglioramento dello stato ottimale della risorsa, dell indice di funzionalità o comunque alla sua manutenzione, dovendo in ogni caso essere salvaguardato il pubblico accesso alla risorsa. A tal fine, entro la fascia di 50 metri dalla risorgiva sono in ogni caso consentiti 11

12 interventi finalizzati alla valorizzazione degli ecosistemi e della vegetazione, nonché all accessibilità ai soli scopi di monitoraggio e didattica; l accessibilità dovrà comunque garantire il controllo e la regolazione della pressione antropica sull ecosistema. Sono comunque garantiti interventi di manutenzione delle reti esistenti. 2. Salvo quanto disposto dal precedente comma, nell area immediatamente adiacente alla risorgiva, e per una fascia di m 150, computati a partire dal ciglio superiore delle ripe, fino all adeguamento dello strumento urbanistico comunale al PTCP, qualsiasi intervento edilizio deve attestare con specifica relazione la mancanza di effetti pregiudizievoli sullo stato ottimale o l indice di funzionalità della risorsa. 3. Le disposizioni di tutela di cui ai precedenti comma rimangono efficaci sino all approvazione del relativo PAT, al quale spetta la definizione delle misure di tutela e valorizzazione specifica. Treviso 02/04/

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