I requisiti per l accreditamento : modelli a confronto
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1 FONDAZIONE ARTURO PINNA PINTOR Per la Verifica di Qualità delle Cure - Per lo Studio della Medicina Interdisciplinare Corso Qualità e accreditamento ARESS - Regione Piemonte I requisiti per l accreditamento : modelli a confronto Plinio Pinna Pintor Barbara Mitola, 12 maggio 2008
2 L ACCREDITAMENTO - DEFINIZIONE GENERALE - TIPOLOGIA DI ACCREDITAMENTO - FINALITA DEI VARI TIPI - NORMATIVA NAZIONALE
3 DEFINIZIONE DI ACCREDITAMENTO Processo attraverso il quale un agenzia o altra organizzazione valuta e riconosce che un istituzione corrisponde a standard predefiniti (WHO) Processo o procedura attraverso la quale un organismo autorizzato rilascia formale riconoscimento che un organizzazione.. ha la competenza necessaria per svolgere uno specifico compito (UNICEI EN 45020: 1998)
4 TIPOLOGIE DI ACCREDITAMENTO - SINONIMI Obbligatorio Istituzionale (Italia, Francia, Spagna, Olanda) Valutazione esterna Volontario Professionale di Eccellenza (USA, Canada, Nuova Zelanda) Autovalutazione
5 FINALITA DELL ACCREDITAMENTO ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - Promozione della qualità dell assistenza (DL 229/99) - Strumento per la selezione delle strutture erogatrici per conto e/o a carico del Servizio Sanitario Pubblico (DL 517/93) - Accesso al Mercato (per i privati) (DPR )
6 FINALITA DELL ACCREDITAMENTO ACCREDITAMENTO VOLONTARIO - Volontà delle strutture sanitarie e dei professionisti di disporre di una valutazione oggettiva dei livelli qualitativi - Interesse delle associazioni professionali e delle società scientifiche per la promozione della qualità - Motivazioni economiche e di prestigio. (Negli USA l accreditamento JCHO per fornire servizi a Medicare).
7 DEFINIZIONE: ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE (IN ITALIA). Instaurazione di nuovi rapporti fondati sul criterio dell accreditamento delle istituzioni (DL 502/92 art. 8). L accreditamento è una verifica di parte (fornitore - cliente) per riconoscere ai soggetti già autorizzati lo status di potenziali erogatori di prestazioni nell ambito e per conto del SSN (DPR ). L accreditamento è il procedimento attraverso il quale una struttura socio-sanitaria. A seguito della verifica del rispetto di criteri e standard qualitativi. Ottiene l instaurazione di rapporti contrattuali ed economici con le ASL (DL 229/99)
8 NORMATIVA NAZIONALE- I D. Lgs. 502/92 e 517/93 : Le Regioni e le USL adottano i provvedimenti necessari per l instaurazione dei nuovi rapporti previsti dal presente decreto sul criterio dell'accreditamento delle istituzioni. Le Regioni. verificano il rispetto delle disposizioni in materia di requisiti minimi e classificazione delle strutture erogatrici, con... sistemi di sorveglianza e metodologie per la verifica di qualità dei servizi e delle prestazioni.
9 NORMATIVA NAZIONALE- II DPR 14/01/97: Fermo restando la competenza delle Regioni e delle province autonome nel disciplinare la materia delle autorizzazioni sanitarie, sono approvati i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi richiesti per l esercizio delle attività sanitarie Le Regioni determinano gli standards di qualità che costituiscono requisiti ulteriori per l accreditamento
10 NORMATIVA NAZIONALE - III PSN : accreditamento come strumento di garanzia dei livelli di assistenza D. Lgs. 229/99: La realizzazione, l esercizio di attività sanitarie per conto e a carico del SSN sono subordinate all autorizzazione (art. 8-ter), all accreditamento istituzionale (art. 8-quater) ed alla stipula di accordi contrattuali (art. 8 quinquies).
11 NORMATIVA NAZIONALE - IV D. Lgs. 229/99: Il Servizio sanitario nazionale assicura. i livelli essenziali e uniformi di assistenza. nel rispetto dei principi della dignita' della persona umana, del bisogno di salute, dell'equita' nell'accesso all'assistenza, della qualita' delle cure e della loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze, nonche' dell'economicita' nell'impiego delle risorse. DPCM 29 NOVEMBRE 2001: LEA
12 PERCHE IL SISTEMA STENTA A DECOLLARE? L. Pellegrini, 2002 Monitor anno 1 n.2
13 LA COMMISSIONE NAZIONALE PER L ACCREDITAMENTO E LA QUALITA DEL SERVIZIO SANITARIO (art. 19 bis DL 229) Compiti dal 2001 al 2003 Definire i requisiti in base ai quali le Regioni individuano i soggetti abilitati alla verifica per l accreditamento Valutare l attuazione del modello di accreditamento Esaminare l attività di monitoraggio svolta dalle Regioni sullo stato di attuazione delle procedure di accreditamento Monitor n 9 marzo_aprile 2004
14 CRITICITA INDIVIDUATE DAL GRUPPO DI LAVORO come realizzare i rapporti fabbisognoprogrammazione-offerta nel sistema dell accreditamento come verificare la non conformità alle normative compresi i requisiti minimi autorizzativi e soluzioni per superare le non conformità cosa valutare e come valutare caratteristiche e ruolo dei valutatori Monitor n 9 marzo_aprile 2004
15 RISULTATI DEI 4 TAVOLI DI LAVORO Comparazione tra procedure di autorizzazione e accreditamento nelle varie realtà regionali (15 Regioni e 2 Province a.) I Tavolo domanda-offerta diversi criteri valutativi: economico, epidemiologico, storico II Tavolo modalità di verifica vetustà delle strutture e apparecchiature (es. RX) schede di rilevazione non conformi priorità in base ai fattori di rischio Monitor n 9 marzo_aprile 2004
16 RISULTATI DEI 4 TAVOLI DI LAVORO Comparazione tra procedure di autorizzazione e accreditamento nelle varie realtà regionali (15 Regioni e 2 Province a.) III Tavolo cosa valutare e come valutare autonomia regionale condivisione requisiti recepimento D.P.R integrazione D.P.R eliminazione di alcuni requisiti Documento C.E. impatto sulla qualità e risultati Monitor n 9 marzo_aprile 2004
17 RISULTATI DEI 4 TAVOLI DI LAVORO IV Caratteristiche e ruolo di verificatori Considerazioni Giuridiche Pubblico Ufficiale Consulente Conoscenze richieste Solo procedure esperto sistemi qualità Lombardia Sicilia Toscana Piemonte Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Bolzano Trento
18 REQUISITI ACCREDITAMENTO REQUISITI ORGANIZZATIVI 1. politica, obiettivi ed attività; 2. struttura organizzativa; 3. gestione delle risorse umane; 4. gestione delle risorse tecnologiche; 5. gestione, valutazione e miglioramento della qualità, linee guida e regolamenti interni; 6. sistema informativo 7. organizzazione e gestione della sicurezza. REQUISITI STRUTTURALI E TECNOLOGICI Per la Verifica di Qualità delle Cure - Per lo Studio della Medicina Interdisciplinare
19 REQUISITI ACCREDITAMENTO SPECIFICI PER LE STRUTT. CHE EROGANO PRESTAZ. IN REGIME DI RICOVERO OSPEDALIERO A CICLO CONTINUATIVO E/O DIURNO PER ACUTI Sistema di emergenza - urgenza Punti di primo intervento Pronto soccorso ospedaliero Dipartimento di emergenza ed accettazione Centrali operative Area di degenza Reparto operatorio Punto nascita - blocco parto Rianimazione e terapia intensiva Medicina nucleare Attività di radioterapia Day - hospital Day - surgery Gestione farmaci e materiale sanitario Servizio di sterilizzazione Servizio di disinfezione Servizio mortuario Servizi vari Per la Verifica di Qualità delle Cure - Per lo Studio della Medicina Interdisciplinare
20 REQUISITI GENERALI STRUTTURALI, TECNOLOGICI ED ORGANIZZATIVI CONTINUITA ASSISTENZIALE REQUISITI ORGANIZZATIVI -è garantita la continuità dell assistenza 24 ore su 24, almeno attraverso la presenza continuativa i personale medico e/o chirurgico nelle ore diurne e notturne in funzione della tipologia e della complessità dell attività svolta -è garantita la presenza di un anestesista rianimatore che esegua un intervento immediato -è garantito un servizio di anestesia e rianimazione che assicuri un intervento immediato, nei presidi in cui sono presenti strutture organizzative di tipo chirurgico REGIONI TO PU CA PU CA TO PU CA CRESA ASSR, 2000
21 REQUISITI GENERALI STRUTTURALI, TECNOLOGICI ED ORGANIZZATIVI CONTINUITA ASSISTENZIALE REQUISITI ORGANIZZATIVI -è garantita la presenza continuativa dell attività di assistenza alla persona per tutte le attività svolte, realizzata attraverso la turnazione continua del personale infermieristico e/o tecnico, in funzione dell attività svolta -è garantita la disponibilità del presidio, nell arco delle 24 ore, di attività diagnostiche correlate alla tipologia e complessità dell attività -sono documentati gli eventuali rapporti con strutture autorizzate all esercizio di attività di analisi chimico/cliniche -tale documentazione deve essere disponibile REGIONI TO PU CA TO PU CA TO PU PU CRESA ASSR, 2000
22 REQUISITI GENERALI STRUTTURALI, TECNOLOGICI ED ORGANIZZATIVI CONTINUITA ASSISTENZIALE REQUISITI ORGANIZZATIVI REGIONI -è garantita l attività di prelievo TO PU -sono garantite le attività di analisi chimico cliniche, anche attraverso il ricorso a rapporti convenzionali con strutture autorizzate all esercizio di attività di analisi chimico cliniche -è garantita l attività di radiodiagnostica nell ambito del presidio di ricovero -è garantita la dotazione dei servizi generali e di supporto correlati alla tipologia e complessità dell attività svolta PU PU CA TO PU CA CRESA ASSR, 2000
23 REQUISITI GENERALI - REGIONE PIEMONTE Requisiti inerenti la continuità assistenziale codice dicitura COGSTO02 La Direzione definisce le modalità con cui garantisce la continuità dell'assistenza al paziente in caso di urgenze od eventi imprevisti (clinici, organizzativi, tecnologici)? COGSTO03 Nei presidi che operano in regime di ricovero programmato, sono adottati specifici rapporti con altri presidi che operano all'interno del sistema di emergenza urgenza, per la gestione di eventuali emergenze cliniche? COGTEC03 E' garantita la disponibilità degli apparecchi vitali (indicati in appos ito elenco in riferimento al livello organizzativo aziendale) anche in caso di guasto prolungato, mediante sostituzione con altro apparecchio o analoga procedura? CRESA ASSR, 2000
24 REQUISITI SPECIFICI STRUTTURALI, TECNOLOGICI ED ORGANIZZATIVI AREA DI DEGENZA REQUISITI ORGANIZZATIVI Ogni reparto di degenza deve prevedere i seguenti requisiti organizzativi La dotazione organica del personale addetto deve essere rapportata a: - al volume delle attività. REGIONI - alla tipologia delle attiv ità CA PU MO EM TO - alla complessità delle patologie trattate TO MO - deve tener conto della normativa vigente nazionale, regionale e relativi provvedimenti attuativi - alla tipologia della struttura e dei pazienti assistiti FR PI
25 REQUISITI SPECIFICI STRUTTURALI, TECNOLOGICI ED ORGANIZZATIVI AREA DI DEGENZA REQUISITI ORGANIZZATIVI REGIONI L organico medico deve essere rapportato alla tipologia dell attività svolta L assistenza infermieristica deve essere rapportata all intensità delle cure Deve essere garantita l assistenza infermier notturne istica anche nelle ore Devono essere garantite specifiche competenze nell assistenza infermieristica La dotazione quali/quantitativa di personale laureato e/o tecnico e infermieristico delle strutture private deve essere adeguata alla tipologia delle prestazioni erogate Fermo restando il tasso di occupazione medio annuo del 75%, la dotazione minima di personale è la seguente: - Per i primi 30 posti letto 9 unità di personale medico per specialità mediche 13 unità di personale medico per le specialità chirurgiche 16 infermieri professionali per le specialità mediche 24 infermieri professionali per le specialità chirurgiche 6 ausiliari per le specialità mediche 8 ausiliari per le specialità chirurgiche LO LO LO LO SA SA
26 REQUISITI SPECIFICI STRUTTURALI, TECNOLOGICI ED ORGANIZZATIVI AREA DI DEGENZA REQUISITI ORGANIZZATIVI - Per i moduli successivi di 15 posti letto 1 unità di personale medico per specialità mediche 2 unità di personale medico per le specialità chirurgiche 8 infermieri professionali per le specialità mediche 10 infermieri professionali per le specialità chirurgiche 3 ausiliari per le specialità mediche 4 ausiliari per le specialità chirurgiche La dotazione di personale delle specialità chirurgiche è comprensiva delle unità necessarie per l apertura di una sala operatoria. Nel caso di più sale operatorie tale dotazione dovrà essere incrementata di 4 unità di personale medico e di 2 unità di personale infermieristico per ciascuna sala operatoria In ciascuna struttura deve inoltre essere presente: - 1 caposala per ogni unità operativa per le specialità mediche; Il personale medico deve risultare Fondazione in possesso Arturo Pinna della specializzazione Pintor prevista per la relativa disciplina REGIONI - 2 caposala per ogni unità operativa, per le specialità chirurgiche. SA In ciascuna struttura deve essere assicurata la presenza di un medico di guardia per turno. O in pronta disponi bilità SA SA SA FR SA FR CA PU
27 Riferimento esplicito a rispetto della normativa nazionale e regionale La dotazione organica del personale addetto deve essere rapportata a: - al volume delle attività (DPR 14 gennaio 1997) - deve tener conto della normativa vigente nazionale, regionale e relativi provvedimenti attuativi (Piemonte) Liguria: Oltre ai livelli di qualità indicati dai requisiti minimi previsti dal DPR 14 gennaio 1997 sono presenti anche i seguenti requisiti )
28 Riferimento implicito alla normativa nazionale e regionale (?) Abruzzo Basilicata Campania Marche Valle d Aosta
29 Gruppi di lavoro (DD n 59, 4 maggio 2006) per la progettazione e realizzazione delle attività di verifica per percorsi assistenziali e per individuazione di indicatori di risultato al fine dell accreditamento
30 Il processo di verifica delle strutture sanitarie pubbliche PERCORSO IMA N-STEMI Percorso IMA NSTEMI Descrizione dei criteri decisionali IMA NSTEMI Contenuti della lettera di dimissioni paziente con IMA Oggetti di verifica su misure di prevenzione infezioni ospedaliere Requisiti indispensabili per trattare le sindromi coronariche acute in Punti di Primo Soccorso ed in Pronto Soccorso (non sede di DEA)
31 Il processo di verifica delle strutture sanitarie pubbliche PERCORSO IMA STEMI Percorso IMA STEMI Criteri degli snodi decisionali del percorso IMA STEMI Contenuti della lettera di dimissioni di paziente con IMA Oggetti di verifica su misure di prevenzione delle infezioni ospedaliere Requisiti indispensabili per trattare le sindromi coronariche acute in Punti di Primo Soccorso ed in Pronto Soccorso (non sede di DEA)
32 Il processo di verifica delle strutture sanitarie pubbliche PERCORSO DELLA PROTESI ALL'ANCA Percorso protesi anca Descrizione degli episodi assistenziali e criteri decisionali protesi d'anca (vedi percorso) Prevenzione delle infezioni ospedaliere nella protesizzazione maggiore in ortopedia
33 Numero dei trusts che effettuano le segnalazioni e numero degli incidenti segnalati mensilmente dal 2003 al 2005 in UK DATI DEL NRLS (National and Reporting and Learning System)
34 CONCLUSIONI 1 Il processo di accreditamento delle strutture pubbliche in Italia, tuttora in corso, è in grave ritardo rispetto alla normativa nazionale-regionale Per quanto è stato possibile osservare, sia i contenuti dei requisiti, sia le modalità di verifica delle conformità appaiono difformi e disomogenee tra le regioni Il confronto dei contenuti dei requisiti effettuato nella nostra ricerca è reso difficile, se non impossibile dalla disparità dei criteri adottati per la loro enunciazione
35 CONCLUSIONI 2 Non esistono riferimenti bibliografici delle normative che documentino la provata efficacia (EB) dei requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici nel produrre un miglioramento delle cure in termini di riduzione di mortalità riduzione del numero e durata dei ricoveri ospedalieri QoL Riduzione dei costi Non scoraggiarsi per i ritardi che, come si è visto, sono un male comune di tutti i grandi progetti
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