A CURA DELLA COMMISSIONE TECNICHE DI NEGOZIAZIONE E MEDIAZIONE DISCORSO INTRODUTTIVO DEL MEDIATORE/CONCILIATORE

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1 A CURA DELLA COMMISSIONE TECNICHE DI NEGOZIAZIONE E MEDIAZIONE DISCORSO INTRODUTTIVO DEL MEDIATORE/CONCILIATORE PRESENTAZIONE Mi presento sono il Dr/Avv., sono stato nominato dall Organismo di per svolgere il ruolo di mediatore con i compiti cui tra poco farò riferimento. PREMESSE Prima di procedere ad ascoltarvi, ritengo opportuno fornire alcune PREMESSE, elementi e modalità operative con cui andrà avanti il presente procedimento di mediazione CHIARIMENTI MODALITA OPERATIVE COMPITI DEL MEDIATORE Il mio ruolo non è quello di giudice né di arbitro ed il il mio compito qui è quello di aiutarvi ad intraprendere un percorso di dialogo e di comprensione reciproci mediante una procedura cooperativa e molto informale, nella speranza di ricercare concordemente una possibile intesa che sia per Voi reciprocamente soddisfacente. FACILITATORE ASSISTENTE Voi siete i protagonisti Sarò quindi un facilitatore IN TALE CONTESTO, Vi assisterò nella trattativa nell individuare i Vostri problemi e Vi ricordo che solo Voi resterete i veri protagonisti di questa procedura di mediazione e che potrà terminare con una intesa solo nel caso in cui sarete Voi a deciderlo e, soprattutto, nei termini che insieme deciderete insieme; il successo di questo tentativo dipenderà quindi esclusivamente dalla Vostra volontà di cooperare in maniera attiva e propositiva per trovare insieme la migliore soluzione al problema che Vi accomuna. IMPARZIALITA Sarò assolutamente imparziale sia rispetto a Voi, nel senso che non ho alcun coinvolgimento nei rapporti con ognuno di Voi, sia rispetto alla questione da Voi portata in mediazione; Vi assicuro che questa mia posizione di neutralità resterà ferma

2 NEUTRALITA INDIPENDENZA CONFLITTO DI INTERESSI per tutta la durata della procedura di mediazione e, se doveste riscontrare problemi rispetto a questo punto, Vi prego di farmelo immediatamente presente. Vi confermo la mia INDIPENDENZA, rispetto al controversia e/o con nessuna delle parti in mediazione sia sotto la sfera personale che professionale o di affari. NON SONO IN CONFLITTO DI INTERESSE INTERESSE DELLE PARTI FLESSIBILITA La MEDIAZIONE è, per sua intrinseca natura, un procedimento informale ed estremamente flessibile, tesa esclusivamente all'interesse delle parti. RISERVATEZZA NON UTILIZZABILE IN UN EVENTUALE PROCESSO IL MEDIATORE POTRA ESSERE CHIAMATO A TESTIMONIARE E' un procedura totalmente riservata, nel senso che tutte le dichiarazioni, informazioni e documenti che ciascuno di Voi porterà a questo incontro non potranno essere diffusi od utilizzati da nessuno, né tanto, meno potranno essere utilizzati all interno del procedimento, senza la Vostra espressa autorizzazione. Questa riservatezza resterà garantita anche nell eventualità che, dopo questa sessione congiunta iniziale, io decida di incontrare ciascuno di Voi separatamente, nell'ambito delle sessione private che andrò a disporre valutandone la durata, che, si chiaro, resterà la medesima con ognuno di Voi o comunque quella necessaria ad esporre in maniera più riservata le considerazioni e le informazioni che di cui vorrete rendermi partecipe. Tutte le informazioni riservate sono in ogni caso inutilizzabili in ogni successivo ed eventuale processo né il mediatore potrà essere chiamato a testimoniare REGOLE DI COMPORTAMENTO DELLE PARTI Come ho già detto pur essendo una procedura informale, prima di dare ascolto alle vostre osservazioni mi preme fissare alcune regole di comportamento utili a garantirne lo svolgimento ottimale dell'incontro - INTERVALLO DI TEMPO UGUALE - NON INTERRUZIONE - SI POSSONO PRENDERE APPUNTI - NON E UN VERBALE Ciascuno di Voi avrà un intervallo di tempo a disposizione per esporre il proprio punto di vista, durante questo tempo vi chiedo la cortesia di non interrompervi a vicenda, ma potrete, nel frattempo, appuntarvi eventuali note o precisazioni nei fogli che Vi abbiamo messo a disposizione, per poi illustrarle durante il Vostro turno di parola. Anch io potrò prendere appunti, ma non si tratta di un verbale, bensì di un aiuto alla mia memoria, al fine di non perdere qualcosa di importante che mi potreste riferire e comunque verranno, da me, personalmente, distrutti al termine dell incontro. TONI DI CORRETTEZZA RISPETTO RECIPROCO AIUTO AI CONSULENTI Credo non sia necessario ricordarlo, ma vi prego di mantenere sempre il dialogo in toni di correttezza e rispetto reciproco (e per far sì che questo accada chiedo anche un aiuto a CONSULENTI qui presenti).

3 CONCLUSIONE PROCEDURA - IN CASO DI ABBANDONO - INTESA RAGGIUNTA - IMPOSSIBILITA RAGGIUNGERE ACCORDO La procedura si considererà, in ogni caso, conclusa quando, una delle parti decide di abbandonare la procedura, oppure viene raggiunta una intesa scritta o qualora venisse riscontrata l'impossibilità di raggiungere un accordo. PROPOSTA DEL MEDIATORE In caso di mancato accordo, se le parti lo riterranno opportuno, Vi formulerò una proposta, che potrete anche chiedermi in caso di mancato accordo; in tale evenienza sarà mia premura spiegarvi modalità e relative conseguenze. Spese processuali: qualora il provvedimento che definisce un giudizio corrisponde interamente al contenuto della proposta del mediatore, il giudice esclude la ripetizione delle spese sostenute dalla parte vincitrice che ha rifiutato la proposta e la condanna al rimborso delle spese sostenute dalla parte soccombente nonché al versamento di una somma di importo corrispondente al contributo unificato dovuto; ai medesimi fini sono equiparate alle spese processuali le spese sostenute dalle parti nel corso della mediazione. Il giudice, inoltre, anche quando non vi è piena coincidenza tra il contenuto della proposta e il provvedimento che definisce il giudizio, ma concorrono gravi ed eccezionali ragioni, può escludere in favore della parte vincitrice la ripetizione, parziale o integrale, delle spese inerenti il procedimento di mediazione. Salvo diverso accordo, le norme non si applicano alle procedure arbitrali. Quindi il mediatore deve "accompagnare" le parti sia nella ricerca di un accordo amichevole, rispettoso degli interessi e dei bisogni delle stesse per la composizione e definizione della controversia (mediazione facilitativa), sia formulando una proposta di conciliazione per la risoluzione della stessa (mediazione valutativa). In ambedue le tipologie, l'accordo non deve essere contrario all'ordine pubblico o a norme imperative e deve essere formalmente regolare, cosi come previsto dal D.Lgs. n. 28 del marzo 20l0 in particolare agli artt.l2 e 14. VALIDITA ACCORDO EFFICACIA TITOLO ESECUTIVO IN CASO DI OMOLOGA LIMITI = ORDINE PUBBLICO ANTIRICICLAGGIO Qualsiasi accordo verrà raggiunto al termine della procedura, lo stesso è da considerarsi giuridicamente vincolante se redatto in forma scritta e sottoscritto da Voi o dai Vostri rappresentanti e potrà assumere efficacia di titolo esecutivo con il relativo verbale depositato in Tribunale per l omologazione. Nella mediazione il richiamo al rispetto dell ordine pubblico e delle norme imperative è espresso con riferimento all omologa del verbale di conciliazione nell art. 12 del D. Lgs 28/2010. ( SEGNALAZIONI OPERAZIONI SOSPETTE) AGEVOLAZIONI FISCALI Alle parti che corrispondono l'indennità di mediazione presso

4 gli organismi è riconosciuto, in caso di successo della mediazione, un credito d'imposta fino a concorrenza di 500 e, in caso di insuccesso della mediazione, 250. Il verbale di accordo è esente dall imposta di registro sino alla concorrenza del valore di ACCERTARSI CHE LE PARTI ABBIAMO COMPRESO SE VI SONO DUBBI O NON AVETE COMPRESO le modalità di svolgimento del procedimento, gli obblighi assunti in tema di riservatezza, SONO DISPONBILE PER CHIARIMENTI. BATNA - WATNA Vi invito infine a riflettere SULLE CONSEGUENZE IN CASO DI MANCATO ACCORDO VALUTANDO quale potrà essere la Migliore alternativa e sui costi potenziali, sulla durata di un eventuale procedimento giudiziario e le probabilità di successo INIZIO MEDIAZIONE Detto questo se non avete altre domande su quanto appena esposto, possiamo iniziare ad ascoltare come siete giunti fino al tentativo di mediazione, dando la parola Alla parte che ha attivato la Mediazione

5 PRINCIPALI TECNICHE DEL BUON MEDIATORE SONO: Evitare la contrattazione per posizioni: le parti prendono in considerazione le proprie pretese creando una chiusura con la controparte che diventa un nemico e non un alleato. Bisogna quindi scindere le posizioni di principio dai reali interessi o bisogni sottostanti; Separare le persone dai problemi: le emozioni delle persone non devono turbare la trattativa, in mediazione si va per risolvere il problema comune non per cambiare le persone; Concentrarsi sugli interessi: far calare le parti a vestire i panni dell'altro, rinunciare alle questioni di principio, trovare gli interessi comuni che soddisfano entrambe; Inventare soluzioni vantaggiose : trovare le soluzioni originali da proporre alle parti al fine di allargare la torta negoziale per meglio dividersela; Insistere su criteri oggettivi: concentrarsi sul problema oggettivo per salvare i rapporti personali delle parti. - Ascoltare attivamente: far intendere alle parti di ascoltarle attivamente per guadagnare la loro fiducia ripetendo con prima con parole simili i concetti espressi poi con parafrasi - Parafrasare: dalle sue parole ho capito che..., è corretto? Lei crede che...? - Riassumere: Ho riassunto la questione in modo corretto? Siete d'accordo sul fatto che...? - Ricontestualizzare : che consiglio darebbe al suo miglior amico se fosse al suo posto? Linguaggio Neutrale : non pensa che se Le rispondessi metterei a repentaglio la mia neutralità? - Distinguere il contenuto dalla relazione : separare i contenuti dagli aspetti emotivi e relazionali tra le parti

6 PRINCIPALI DOMANDE DEL MEDIATORE Chiuse: danno origine a risposte brevi si o no es.: il conto corrente è intestato ad entrambi? Dirette : sono volte ad ottenere informazioni necessarie per valutare una situazione. es.: da quanti anni lavorate insieme? Chiarificatrici : si usano per chiarire dichiarazioni ambigue o vaghe. es. potrebbe raccontarmi in modo più' dettagliato...? Aperte: forniscono molte informazioni. es. :Mi può dire cosa pensa della lite? Relazionali: Mirano a capire le relazioni tra le parti. es.: Quando è iniziato il Vs. rapporto di lavoro? Cosa non è andato per il verso giusto? Circolari: domande che creano un collegamento tra le parti. Es.: viene chiesto ad A : cosa dovrebbe fare B per poter risolvere la lite? in seguito viene chiesto a B: cosa sarebbe disposto ad offrire ad A? Reciproche: Sono come le circolare ma vengono poste ad una sola parte. Speculari o domande specchio: Propongono uno scambio di ruoli per far calare le parti nei panni dell'altra es. cosa farebbe al posto di? Mirate: vanno diritte al nocciolo della questione al fine di chiarire gli interessi delle parti. es.: Come mai per lei questo fatto è molto importante? Confronto: Portano le parti ad un confronto diretto e a discutere determinate questioni. es. Lei dice che il giudice le darà ragione. E' proprio sicuro visto che anche la sua controparte sostiene la stessi tesi? es.: Quante probabilità di vincere ritiene di avere? Strategiche : Servono per raccogliere informazioni. Si usano per dare rilievo a qualcosa, per verificare di aver comprese bene alcune problematiche e per far guardare le cose da posizioni diverse, es: Da quanto tempo dura il vostro rapporto di lavoro? Mi dica se ho capito bene il problema. Lei vorrebbe davvero fare questa cosa? Le domande andrebbero fatte senza inserire dati specifici al fine di evitare il fenomeno dell'ancoraggio che come sostiene la psicologia sociale influenza le risposte delle parti e senza suggerimenti che possono essere colti e trasfusi nella risposta. Testare la realtà: servono per portare le parti a sondare le proprie posizioni al fine di risolvere la lite. Si può testare la realtà : -attraverso l'analisi dei punti di vista delle parti: lei sostiene che.. ma l altra parte dice che... come reagirebbe se l altra parte proponesse la stessa proposta? attraverso ipotesi future: Es. se questo accadesse come... Provi a immaginare che la controparte... attraverso l'analisi dei rischi: es. e se fosse la controparte a vincere la causa quali sarebbero le conseguenze di una sconfitta?

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